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TWF - Tex Willer Forum

[606/607/608]Caccia Infernale


Sam Stone
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[606/607/608]Caccia infernale (di M. Boselli e Y. Ginosatis)  

96 utenti hanno votato

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Una valutazione?... il voto è il più alto possibile. ?Sulla pista di Fort Apache? è considerata un capolavoro, e io sono d'accordo:questa ?Caccia infernale? mi è piaciuta molto di più.

Anche a te quindi potrebbe servire un "non classificabile", mancando un voto abbastanza alto per i tuoi gusti :lol: :deserto
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ahahahaha,? chiaro che ho dato 10, e insieme a me un altro "pazzo"!Comunque mi sorprendono tutti questi giudizi negativi, sia qui che su two... sembra che questa sia la peggiore di Boselli, mentre per me è una delle sue migliori!Vabb?, i gusti son gusti!

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e un Tex maiuscolo, che capisce tutto prima di tutti (a farne le spese è Laredo, messo costantemente in ombra dal ranger- e a me sta benissimo!), sempre in testa nelle azioni più pericolose, e protagonista insieme a Carver di una azione suicida finale del tutto degna di lui.

E secondo te in questa storia abbiamo avuto un Tex maiuscolo,Paco? :s


solo perche' e' appena apparso nel finale uccidendo Revekti?

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e un Tex maiuscolo, che capisce tutto prima di tutti (a farne le spese è Laredo, messo costantemente in ombra dal ranger- e a me sta benissimo!), sempre in testa nelle azioni più pericolose, e protagonista insieme a Carver di una azione suicida finale del tutto degna di lui.

E secondo te in questa storia abbiamo avuto un Tex maiuscolo,Paco? :s


solo perche' e' appena apparso nel finale uccidendo Revekti?

Io avro' pregiudizi, come qualcuno insinua, ed ognuno ha le sue opinioni ma certi dati oggettivi ritengo siano difficili da nascondere. Affermare, come fa Paco, che qui abbiamo avuto un Tex maiuscolo perchè oscura nientepopodimenoche un... Laredo ( ?! ) o perchè è in testa ad una carica "suicida" ( condensato il tutto in 20 paginette ) beh.... allora mi arrendo di fronte a quello che, probabilmente, è "cieco amore" verso Boselli: quindi, tutto quel che ci propina non lo si vuol vedere. :_sigh :fumo:
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E secondo te in questa storia abbiamo avuto un Tex maiuscolo,Paco? :s

solo perche' e' appena apparso nel finale uccidendo Revekti?

allora...

Secondo me, quello che fa di Tex Tex non è solo lo stare sempre e comunque nel centro dell'azione, pistole in pugno a falciare nemici. Insomma,Tex non è Rambo e non è detto che debba sempre fare il Rambo.
In questa storia, per esempio,Tex è avanti a tutti quelli del suo gruppo, capisce le cose prima di loro, pianifica e decide:nell'ultimo albo, per esempio (pag.21) basta uno sguardo veloce per capire la trappola di Longway. Laredo, nel confronto con Tex, perde su tutta la linea- e il fatto di aver messo così in secondo piano un suo personaggio, ci da la misura della classicizzazione di Boselli, pur in questa sua storia così poco classica (della classicit? del secondo centinaio, sia chiaro!).
Altro fatto:chi ha l'idea di bruciare i cactusè Quella mi sembra una vera e propria lezione al cattivo tipica di Tex.
E chi è che, insieme a Tiger, si butta avanti allo scoperto per far fuori le sentinelle in posizione di vantaggio?

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allora mi arrendo di fronte a quello che, probabilmente, è "cieco amore" verso Boselli: quindi, tutto quel che ci propina non lo si vuol vedere. :_sigh :fumo:

Ti consiglio di rileggere il topic sul romanzo di Tex :trapper:
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Forse Paco non ha dei preconcetti quando legge una storia, forse gli succede il contrario, nel senso che tende a vedere tutto in positivo, però sinceramente vedere dei 2 o dei 3 dati a questa storia mi sembra un p? troppo. Anche 10 secondo me è troppo, però se questa storia è da 2, allora dovremmo aggiungere nei sondaggi dei numeri passati anche dei voti (molto) sotto zero. Mi dispiace che ormai in ogni topic dell'inedito si arrivi a scrivere decine di pagine ripetendo praticamente sempre le stesse cose (non ce l'ho con Capelli d'Argento, n° con altri in particolare), mi pare che ultimamente le discussioni stiano diventando un p? monotone. E' giusto dire quello che si pensa, ma ho l'impressione che ormai si vada sempre a finire sulla stessa questione. Evidentemente, considerando anche i dati di vendita, questo Tex piace, e a me per primo. E' vero che questa storia non è il massimo, ha diversi difetti (sono d'accordo con molte cose che ha scritto jack65), però io in generale la preferisco ad una storia in cui Tex appare sempre, prende a cazzotti i tre rubagalline di turno (anonimi quanto alcuni comprimari che in questi 3 albi non sono stati approfonditi), dice 3 o 4 volte "peste" o "una bistecca con patate, prego" e stop. Poi ho il massimo rispetto per chi queste cose le vuole, ci mancherebbe! Comunque ripeto (e con questo non credo interverr? più sulla questione): ormai è evidente che si ha già in testa il commento appena si legge il nome di Boselli, e questo non è di certo un bene.

Modificato da AtTheRocks
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Letto anche io questo 3° capitolo. Dico subito che mi schiero dalla parte di coloro i quali non hanno gradito troppo questa storia nel suo complesso. I primi 2 albi avevano messo tanta carne al fuoco e introdotto parecchi personaggi molto interessanti e quindi mi ero pregustato questo 3 albo come un numero eccezzionale... e invece purtroppo sono rimasto deluso. I difetti sono stati sottolineati un p? da tutti prima di me. Ho trovato soprattutto sgradevole la presenza di Tex così "leggera", è vero non può sempre scazzottare tutti ed dominare la scena come 30 anni fa.. ma mi è molto dispiaciuto vederlo seguire gli eventi con tale indolenza... si salva solo per la scenda in cui si butta in maniera arrembante a stanare la sentinella. E il tiro di lancia risolutivo contro il "cattivo" di turno (!? cattivo poi...2 paginette tirate via per dargli spessore e motivazioni? bah..) di certo non riabilita una storia nella quale Tex è relegato a comparsa/scout. Altra cosa che mi ha infastidito è stata la bolla di sapone in cui si sono risolte tutte quelle interessanti sottotrame di tensione tra i vari comprimari della posse... tut chi si diria dale mie bande?!Per quanto riguarda i disegni, belli nulla da dire, ho solo notato una certa pesantezza per quanto mi riguarda dopo 300 pagine.. nel senso che se nel 1° album mi avevano deliziato, nel 2° mi avevano ancora colpito, dal 3° ho avuto un p? una sensazione simile a quando mangi il 3° piatto di lasagne al rag?.. sempre buone eh per carit?... ma poi dieta!Concludendo, una storia a cui ho dato 6, e mi dispiace perchè i presupposti c'erano tutti per fare un'ottima storia, ma questo 3° albo ha proprio rovinato tutto a mio avviso. Nota di merito invece per l'utilizzo di Tiger, una vera forza della natura, anche se mi paicerebbe vederlo approfondito un p? di più come personaggio a livello interiore!!Due voti :Storia : 6Disegni : 7

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Mi dispiace che ormai in ogni topic dell'inedito si arrivi a scrivere decine di pagine ripetendo praticamente sempre le stesse cose (non ce l'ho con Capelli d'Argento, n° con altri in particolare), mi pare che ultimamente le discussioni stiano diventando un p? monotone. E' giusto dire quello che si pensa, ma ho l'impressione che ormai si vada sempre a finire sulla stessa questione.

Vorr? dire che, la prossima volta ( naturalmente se avro' di che criticare ) mi limitero' a scrivere questo acronimo:V. C. P. P. T. che sta per " Vedasi commento post precedente topic ". _thia- :trapper: Cosè faro' contenti una parte dei forumisti... :old: :fumo: _ahsisi
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Per quanto riguarda i disegni, belli nulla da dire, ho solo notato una certa pesantezza per quanto mi riguarda dopo 300 pagine.. nel senso che se nel 1° album mi avevano deliziato, nel 2° mi avevano ancora colpito, dal 3° ho avuto un p? una sensazione simile a quando mangi il 3° piatto di lasagne al rag?.. sempre buone eh per carit?... ma poi dieta!

Questa proprio non l'ho capita... cioè,Ginosatis ti piace ma tre albi consecutivi disegnati da lui sono troppi, giusto (per quale motivo, tra l'altro?)?Beh, allora, molto semplicemente,Ginosatis non ti piace :D Comunque mi sembra che su Ginosatis ci sia generalmente troppa severità, e non si tenga nel giusto conto il fatto che lui è un esordiente assoluto nel mondo del fumetto. Insomma, se proviamo a contestualizzarlo, l'esordio del greco non può che apparire ancor più straordinario- che poi, i sintetici come Mastantuono e Font non vanno bene, i precisionisti come Ginosatis nemmeno più di tanto... beh, allora chi cacchio lo deve disegnare Tex??Mi chiedo, comunque, se la grande attesa che ci fu intorno al suo nome non sia stata per lui penalizzante...
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Per quanto riguarda i disegni, belli nulla da dire, ho solo notato una certa pesantezza per quanto mi riguarda dopo 300 pagine.. nel senso che se nel 1° album mi avevano deliziato, nel 2° mi avevano ancora colpito, dal 3° ho avuto un p? una sensazione simile a quando mangi il 3° piatto di lasagne al rag?.. sempre buone eh per carit?... ma poi dieta!

Questa proprio non l'ho capita... cioè,Ginosatis ti piace ma tre albi consecutivi disegnati da lui sono troppi, giusto (per quale motivo, tra l'altro?)?Beh, allora, molto semplicemente,Ginosatis non ti piace :D
Si consiglia di non eccedere nella visione di disegni di Ginosatis(o, se si preferisce: Guarda Ginosatis responsabilmente) :trapper:Per inciso: a me non sono dispiaciuti i disegni.
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Mi dispiace che ormai in ogni topic dell'inedito si arrivi a scrivere decine di pagine ripetendo praticamente sempre le stesse cose (non ce l'ho con Capelli d'Argento, n° con altri in particolare), mi pare che ultimamente le discussioni stiano diventando un p? monotone. E' giusto dire quello che si pensa, ma ho l'impressione che ormai si vada sempre a finire sulla stessa questione.

Vorr? dire che, la prossima volta ( naturalmente se avro' di che criticare ) mi limitero' a scrivere questo acronimo:V. C. P. P. T. che sta per " Vedasi commento post precedente topic ". _thia- :trapper: Cosè faro' contenti una parte dei forumisti... :old: :fumo: _ahsisi
Ma ci mancherebbe altro! Per quanto mi riguarda puoi continuare a scrivere quello che scrivi, figuriamoci! Era una semplice constatazione, e non mi pare di aver detto una cosa falsa. Mi pare ovvio che su certe cose i nostri gusti sono diversi, però tutta questa chiusura nei confronti di Boselli, perchè spesso fai dei commenti catastrofici ancora prima che la storia sia uscita in edicola (adesso mi riferisco a te perchè è con te che sto parlando), credo che non ti faccia apprezzare neanche le cose che magari invece potrebbero piacerti! Questo è un discorso in generale, non riferisco necessariamente a questa storia, sia chiaro! Modificato da AtTheRocks
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Per quanto riguarda i disegni, belli nulla da dire, ho solo notato una certa pesantezza per quanto mi riguarda dopo 300 pagine.. nel senso che se nel 1° album mi avevano deliziato, nel 2° mi avevano ancora colpito, dal 3° ho avuto un p? una sensazione simile a quando mangi il 3° piatto di lasagne al rag?.. sempre buone eh per carit?... ma poi dieta!

Questa proprio non l'ho capita... cioè,Ginosatis ti piace ma tre albi consecutivi disegnati da lui sono troppi, giusto (per quale motivo, tra l'altro?)?Beh, allora, molto semplicemente,Ginosatis non ti piace :D
Si consiglia di non eccedere nella visione di disegni di Ginosatis(o, se si preferisce: Guarda Ginosatis responsabilmente) :trapper:Per inciso: a me non sono dispiaciuti i disegni.
Ribadisco (come detto in precedenza) che a me i disegni mi sono piaciuti veramente un sacco!!!! quindi rifaccio i miei complimenti! :inch::inch: soprattutto quelli del terzo! :)
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Mi pare ovvio che su certe cose i nostri gusti sono diversi, però tutta questa chiusura nei confronti di Boselli, perchè spesso fai dei commenti catastrofici ancora prima che la storia sia uscita in edicola (adesso mi riferisco a te perchè è con te che sto parlando), credo che non ti faccia apprezzare neanche le cose che magari invece potrebbero piacerti!

Ma no nessuna chiusura preconcetta, credimi. :old: Di storie di Boselli che mi sono piaciute ce ne sono, eccome. Pero' è da alcuni anni che certi suoi "vizietti" ( orda di comprimari e Tex defilato ) si sono accentuati. A parere mio. :malediz... :old: Tengo anche a precisarti che, il buon Mauro, è da parecchio che lo critico per questo suo approcciarsi a Tex. L'ho fatto e continuo a farlo ( se me ne da' l'occasione ) ben da prima che nascesse questo bel forum....! _thia- Hasta lu?go, amigo. :trapper:
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  • Collaboratori

Spezzo una lancia in favore di quest'ultima storia che per me vale un 7,5. E' superiore alle ultime scritte da Nizzi e non ci piove e anche dellom stesso Boselli ( escluso il 600 e ovviamente i due texoni ). Ho trovato complessivamente un secondo albo migliore del primo, e il terzo migliore del secondo. C'è stato un crescendo, narrativamente apprezzabile. Questo terzo albo risulta spiazzante, molte scelte sono azzardate, ma conti facendo, non criticabili a priori, come la scelta dell'alleanza tra Tex e gli assassini di Cunningham, che certo pare anti-texiana però era anche l'unica soluzione per cercare di tirarsi d'impaccio. La sequenza di scene che va dal tiro perfetto di Tiger con l'arco ( da applausi :indianovestito: ), con l'entrata nelle terre fumanti fino al drammaticissimo finale lo ho letteralmente divorate. Questa parte è per me la migliore della storia. Ecco non vorrei che passasse il messaggio che vogliamo solo criticare. Voglio parlare anche delle cose che mi sono piaciute. Per esempio l'arrivo risolutore di Kit Willer è un classico. Forse abusato. Ma ho notato la finezza. Nel primo albo Kit Willer è spacciato senza il provvidenziale intervento del padre - nel terzo albo è l'opposto: perfetta simmetria e chiusura del cerchio. Sono cose a cui, durante la lettura, sto attento: mi piace ritrovare corrispondenze. E per questo che mi lamento di Revekti e Cunningham che sono due perfetti sconosciuti fino a quando non ci viene spiegato tutto. Mi sono riletto i tre albi di fila cercando qualcosa che mi potesse suggerire la relazione tra i due, mi puzzava fin da aprile tutto questo interesse di Cunningham nel voler liquidare il profeta, ma l'unico accenno è stato quello della moglie scomparsa sulla quale i personaggi nel rpimo albo hanno glissato. Troppo poco. Siccome Boselli è capace di queste finezze, gli rimprovero di non aver costruito meglio questo dramma familiare che alla fine mi è parso liquidato in poche frasi. E mi lamento anche che non abbia lasciato praticamente spazio a Revekti, concentrandosi sulla psicologia di personaggi alla fine troppo facilmente tolti di mezzo ( sui quali ha insistito dunque solo per spettacolarizzare la storia e avevo ragione che erano inutili nella lettura della loro psicologia così accentuata ). Insomma Boselli ha tolto spazio a Tex ma l'ha tolto ancor di più all'antagonista principale. E questo è IMO un errore di sceneggiatura.

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giudizio finale sulla storia :

davvero la più brutta storia di Boselli , e forse una delle peggiori di Tex
Tex si conferma il grande assente e pure i pards (eccetto Tiger)
gli indiani sono trattati come dei fessi o come carne da macello
Parkman , feroce assassino di donne e bambini, diventa un eroe (pazzesco e inpensabile per il vero Tex)
Tex che si allea con degli assassini ; ma dov? aquila della notte???????????
insomma in questa storia non riesco a trovare davvero niente di buono.
e pensare che proprio su questa storia in tre parti si erano create molte attese : CHE DELUSIONE!!!!!!!!!!
abbiamo sprecato tre mesi
in più mi pare che Boselli si muova meglio in storie con banditi , città corrotte, sette ecc. ma con gli indiani proprio non ci sa fare.
ora punto tutto sulle prossime due storie di Manfredi perchè le ultime storie Boselliane non mi hanno convinto  :huh:

A me pare che Boselli scriva sempre allo stesso modo: sia che si tratti di banditi, di indiani, di città corrotte Tex è sempre uno dei tanti ed i tanti sono troppi. A cio' si aggiunge il linguaggio, davvero per nulla "texiano" e un certo tono "algido" che sembra pervadere il Ranger.

Quest'albo, per me, è la "summa" di tutti gli "orrori" boselliani messi insieme. Tex era un fumetto "lineare". Sta diventando "tortuoso" per opera di uno sceneggiatore che crede di scrivere Dampyr, sua creatura, anche quando si cimenta con Tex. Leggete gli albi del mezzo vampiro e vi accorgerete delle lampanti similitudini.
Nelle maggior parte delle storie di Boselli il protagonista, Dampyr, non compare quasi mai. Non vi dice niente questo...? :old:
Qui non si puo' nemmeno parlare di un Tex al passo con i tempi perchè se è vero che, per tante ragioni ( piu' o meno valide ), non lo vediamo piu' "pestare" cinesi, neri, ecc. con il contorno di certi epiteti, non per questo dobbiamo sorbirci albi in cui il nostro si guarda bene dall' agire ed, anzi, scompare per decine e decine di pagine. E' un fatto questo o basta solo la sua "presenza" nell'aere ( ma dove poi è Sul fatto che, in copertina, campeggia il nome TEX è ) è _thia-
Piuttosto rifacciamo una nuova "Storia del West" con la famiglia Willer alla prese con profeti, tenenti assassini e redenti ( fa pure rima ), figli "scapestrati, ecc.
Forse è meglio..... >:azz:

A me pare che Boselli scriva sempre allo stesso modo: sia che si tratti di banditi, di indiani, di città corrotte Tex è sempre uno dei tanti ed i tanti sono troppi. A cio' si aggiunge il linguaggio, davvero per nulla "texiano" e un certo tono "algido" che sembra pervadere il Ranger.



non sono d'accordo sul tuo giudizio sul lavoro di Boselli su Tex e neppure su Dampyr(che leggo tutti i mesi).
ritengo invece che Boselli abbia scritto alcune storie di Tex davvero splendide.
anche Dampyr lo ritengo un ottimo fumetto.
il mio giudizio duro riguarda questa pessima storia non tutto il lavoro di Boselli
NON GENERALIZZIAMO!!
proprio perchè stimo il lavoro di Boselli mi fa arrabbiare il modo in cui ha gestito Tex in questa storia.
? un Tex da prendere a sberle : Tex il difensore dei deboli , colui che almeno nei fumetti porta un p? di giustizia , che sistema i prepotenti , gli arroganti , i violenti...
che cosa è diventato? uno che allegramente passa sopra a un genocidio ( va beh fa niente Parkman o Carver, dai faciamo finta di niente , tanto erano solo un branco di stupidi indiani).
non ne posso più di questi "cattivi" che si redimono sempre all'ultimo momento dopo averne fatte di tutti i colori.
Tex da eroe mi sembra diventato un mollusco e ciò che è peggio dalla molto dubbia moralit?.

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Ora che ho preso e letto anch'io l'ultimo albo, provo anch'io a fissare le mie impressioni sulla storia e i disegni. IL SEGUITO DEL POST POTREBBE CONTENERE SPOILERPer quanto riguarda il primo aspetto, la narrazione procede IMHO in maniera sostanzialmente chiara e fluida ( in questo ritengo non abbia torto Paco che vede in questa sceneggiatura un segno dell' avvicinamento del modus narrandi di Boselli a quello "classico" del medio e tardo GLB e di Nizzi; il problema è però che, come è capitato spesso nel caso di quest'ultimo sceneggiatore, la cosa può prestare il fianco alle accuse di prolissit? e lentezza del ritmo narrativo ) , con non poca azione e alcuni riusciti colpi di scena. D'altro canto, credo sia comunque difficile negare che siano presenti le diverse imperfezioni ravvisate da diversi frequentatori di questo e altri spazi informatici. Cosè, se mi pare probabilmente esagerato affermare che Tex ha un ruolo completamente marginale nell'azione, va comunque detto che, per quanto nel primo albo il nostro ranger sia abbastanza incisivo negli scontri a fuoco coi seguaci di Revekti, nel prosieguo della narrazione è abbastanza facile accorgersi che sul piano strategico il piano per scoprire il covo di Revekti è stato ideato da Laredo, mentre, sul piano dell'azione, buona parte della gloria spetta a Tiger, agli scout di Fort Apache, al bieco torturatore e massacratore d'indiani Carver ( ! ) e persino ( in veste di deus ex machina ) a Kit Willer. Cosa resta dunque a Tex? Il ruolo di guida in campo tattico e quello di uccisore di Revekti. La cosa peraltro è meno gloriosa di quanto potrebbe sembrare un po' perchè il terribile ribelle indiano, la cui entrata in scena è stata tanto attesa per circa due albi è men che nullo come uomo d'azione ( quando Tex se lo ritrova di fronte, è proprio Revekti a eliminare - involontariamente - il suo seguace che sta lottando corpo a corpo col ranger, dando così modo a quest'ultimo, di liquidarlo; del resto, anche in precedenza Revekti non faceva quasi un passo senza essere circondato da un nugolo di guardaspalle, manco fosse stato un boss mafioso ), un po' perchè le sue doti di astuzia e di scaltrezza, pur non del tutto spregevoli, non sono nemmeno eccezionali: per intenderci, a far cadere in trappola a quella maniera Cunningham e i suoi ( con l'ex colonnello che, per mettere meglio la testa nel sacco, si comporta come se indossasse ancora la giubba blu ) ci sarebbe riuscito anche il Cane Giallo di "Oltre il fiume". Anche l'ex colonnello Miles Cunningham non mi pare uscire troppo bene dalla storia. Infatti, mentre i primi due albi e mezzo ce lo avevano mostrato come un uomo certamente spietato e vendicativo, ma anche intelligente ed abile, nella parte finale della vicenda si comporta con lo stesso stupido fanatismo dei vari Elbert ( "Sangue navajo" ), Arlington ( "Vendetta indiana" ) e Ratcliffe ( "Buffalo soldiers" ). Nemmeno la sua morte riesce a mio parere a coinvolgere emotivamente ( in un qualsiasi senso ) il lettore: i suoi tentativi di piatire salva la vita per sè, il figlio e il maggiordomo nero ricordano poco piacevolmente quelle scene di "Ritorno a Culver City", "Moctezuma" e "Il fuggiasco" in cui è Tex a comportarsi in tal modo con chi lo ha ridotto alla sua merc? ( Don Diego Villalta nel secondo caso, due stelle di latta negli altri ); Cunnigham di suo ci mette soltanto una certa viscida vena adulatoria che Tex, anche in questi tristi momenti, non sfoggia. Persino il fatto che accetti di morire piuttosto che sopportare l'uccisione del figlio non mi pare sia in grado di commuovere molto ( anche perchè, come Cunningham aveva probabilmente capito, Revekti non aveva affatto voglia di mantenere la parola; più commovente, semmai, l'eroica abnegazione del maggiordomo Moses che si fa ammazzare per dare ai due padroni la possibilità di fuggire ), mentre la sua fine, identica a quella dei cacciatori di scalpi dell'omonima vicenda bonelliana, è però priva ( magari in ossequio al realismo della situazione ) di quel dignitoso coraggio mostrato da quei vilains in quelle circostanze. Molto più riuscito ( e al centro della narrazione per due terzi della medesima; non so se fosse questo il fine che Boselli si era riproposto, ma tutta quella fitta trama di complicità, rancori e conversazioni tra i membri principali della schiera di Cunnigham, che è parsa a numerosi lettori eccessiva e ridondante, [anche perchè diversi di costoro periscono poi senza troppo rilievo, a differenza degli Innocenti de "Il passato di Carson&quot] finisce per mettere in rilievo sempre più accentuatamente la personalit? dell'ex tenente ) mi pare invece Parkman, che, pur soffrendo per il suo amore perduto, ha acquisito la lucidit?, l'intelligenza tattica e il buonsenso che gli erano del tutto estranei in "Sulla pista di Fort Apache". Pure, a tanti progressi sul piano delle capacità d'azione, non si accompagnano analoghi progressi sul piano del senso morale, che si risveglia solo di fronte alla morte fra i tormenti dello scout indiano catturato, mentre non è abbastanza sveglio da impedirgli di partecipare alla strage dei Pima. Per quest'ultima Tex, pur dopo aver espresso propositi di vendetta, una volta sentite alcune dichiarazioni di rimorso e pentimento di incerta sincerit?, lascia andare liberi sia lui che gli altri superstiti del "gruppo di fuoco" del fu Cunningham, cosa che ha comprensibilmente lasciato l'amaro in bocca a un discreto numero di lettori. Certo, non mancano esempi di analoghi "patti col diavolo" anche in GLB, ma quasi sempre essi o concernevano pesci piccoli, lasciati liberi di "andare a farsi impiccare altrove" ( come ne "Lo sfregiato" ) oppure la sorte si incaricava di liberare Tex dalla necessit? di dover ringraziare e beneficare i suoi provvisori alleati ( come mostrano la sorte di Thomas e degli altri adepti del vodoo alla fine de "Il figlio di Mefisto" e quella del cugino di Eusebio ne "Gli scorridori del Rio Grande" ); IMHO, se dallo scontro con Revekti si fossero salvati soltanto i cowboys di Cunnigham, l'effetto vagamente stridente del finale sarebbe stato quantomeno molto attutito. Per quanto riguarda i disegni, si può certo notare che Ginosatis eccede un po' con l'inchiostro ( certe sue vignette paiono incisioni all'acquaforte ) e talora con l'espressionismo nella resa dei volti di certi personaggi caratterizzati in senso bieco; penso tuttavia che la sua prestazione sia di livello piuttosto buono, specie se si considerano le dimensioni della storia e il fatto che fosse all'esordio su "Tex". In sintesi, a mio parere:soggetto 7sceneggiatura 6,5disegni 7,5

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  • Rangers

Non vorrei essere ripetitivo e scrivere cose che i "colleghi" hanno già scritto: a me questa storia è piaciuta, ma nella terza parte è un po' scaduta. Scaduta perchè secondo me i troppi personaggi di contorno da inserire nelle 110 pagine portano via spazio alla storia. O meglio, si poteva approfondire qualche altro aspetto invece di veder crepare in maniera quasi anonima lo stuolo di membri della posse. Anche quel tentativo di saltare il fosso da parte di Cunningham è sembrato un pochino forzato, come anche IMHO il temporaneo perdono a Carver. Non vorrei tirarmi addosso l'ira di nessuno, ma secondo me, ad un certo punto della sceneggiatura Borden si è un po' perso...... colpa forse delle tante sceneggiature che scrive contemporaneamente?Per i disegni: buon esordio per Ginosatis, forse un po' troppo l'uso del nero. Forse nelle tavole originali l'effetto sarà diverso, ma quando si porta tutto sul formato "quaderno" si pasticcia un pochino. Sarà, ma tante scene si svolgono di notte o all'imbrunire e quindi l'uso del nero è giustificato. Sceneggiatura e soggetto: 6,5Disegni: 7

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ahahahaha,? chiaro che ho dato 10, e insieme a me un altro "pazzo"!Comunque mi sorprendono tutti questi giudizi negativi, sia qui che su two... sembra che questa sia la peggiore di Boselli, mentre per me è una delle sue migliori!Vabb?, i gusti son gusti!

OT: la tua firma ?.. da firma, semplicemente :DGRANDE!
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comunque sia ecco il mio commento ! SPOILERUna storia che era partita male, diciamocelo pure, con un guazzabuglio di personaggi e azione pressocche' zero. Invece nel corso dei tre albi l'azione cresce fino a sfociare in un vero e proprio processo adrenalinico, che ci fa assistere nelle ultime pagine dell'albo, ad una grandiosa resa dei conti in cui IMHO TEX E' ASSOLUTO PROTAGONISTA Per me l' unica nota negativa e' quella di aver reso un agnellino belante il tenente Parkman. Per il resto tutto bene : tiger in grandissima forma, kit willer risolutore e salvatore della patria, e un goyaklee davvero dotato di grande acume (personaggio questo, che mi piacerebbe rivedere in futuro ). Non va criticato la questione dell'alleanza tra la banda di cunningham e la truppa guidata da Tex. I due gruppi non possono fare altro e IMHO il sacrificio di Curver e' simbolo di pentimento e di espiazione dello stesso. capitolo disegni : Ginosantis e' un gran disegnatore e puo' davvero dare tanto al nostro Tex . pero' , IMHO, il suo abbondare di china sulle tavole e vignette stufa alla lunga. voto alla storia del GRANDE Boselli : 8 + voto ai disegni di Ginosantis : 8

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  • Rangers

Vorr? dire che, la prossima volta ( naturalmente se avro' di che criticare ) mi limitero' a scrivere questo acronimo:V. C. P. P. T. che sta per " Vedasi commento post precedente topic ". _thia- :trapper: Cosè faro' contenti una parte dei forumisti... :old: :fumo: _ahsisi

@Capelli d'Argento: in questo forum puoi (anzi devi :) ) continuare a scrivere quello che pensi!! L'unica cosa che si chiede è di farlo in modo civile, e finora mi sembra che tu ti sia sempre tenuto sui giusti "sentieri"!!Quindi nei tuoi commenti alle storie future, evita gli acronimi... e continua tranquillamente a dire ciò che ti piace o meno!! ;):trapper:
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