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TWF - Tex Willer Forum

Quel Che Si Dice Capolavoro...


Messaggi consigliati/raccomandati

<span style="color:red;">35 minuti fa</span>, Ulzana dice:

 

Mi sia consentito un ultimo off topic: che ti devo dire... se per te è bestemmiare parlare di Berardi! Strano, perché Adah, stando alle recensioni, le critiche, e a tutto quello che ha negli anni suscitato questa storia, tiene tutti quegli elementi che la rendono un'opera eccelsa, per usare le tue parole. Il nome di Berardi va associato ECCOME di fianco a quello di Martina. Lo dico senza problemi e paura di bestemmiare. Ho menzionato la sua storia perché tu ritieni difficile trovare altri capolavori nel fumetto. Ebbene, ci sono.

 

Fine off topic

Ti è consentito tutto.

Mi piace quando dici "se per te è bestemmiare" perché hai evidenziato il fatto che è una mia opinione (che, come dice la parola, è opinabile).

Mi piace di meno quando dici "Strano" perché sembrerebbe, ma potrei anche sbagliarmi (e per questo ho detto "mi piace di meno" invece di "non mi piace"), che io abbia denigrato Berardi o Ken Parker, il che non è vero.

Non mi piace tutto il resto perché, mancando l'inciso "a mio parere", sembra (mi sbaglio?) una verità oggettivamente assoluta e non soggettiva (e quindi opinabile ma comunque sempre degna di rispetto) e ho avuto questa impressione sprattutto da quel ECCOME a lettere cubitali.

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<span style="color:red;">11 ore fa</span>, Testa di Vitello dice:
On 27/5/2020 at 19:48, Carlo Monni dice:

Se sei serio, allora ribadisco che ti manca completamente il senso critico.

Quindi il tuo è il metro di giudizio universale, e se qualcuno si discosta da quello manca completamente di senso critico...mi sembra un ragionamento che non fa una piega (e poi modesto).

 

Niente affatto, è il mio metro di giudizio per cui i capolavori immortali sono altra cosa.

Con un po' di tempo da perdere potrei citarti diverse decine di opere a fumetti migliori di questi.

In ogni caso il mio commento sul tuo senso critico si riferiva al tuo definire grande una storia che è di pura e semplice ordinaria amministrazione.

<span style="color:red;">11 ore fa</span>, Testa di Vitello dice:
On 27/5/2020 at 19:48, Carlo Monni dice:

Se sei serio, allora ribadisco che ti manca completamente il senso critico.

Quindi il tuo è il metro di giudizio universale, e se qualcuno si discosta da quello manca completamente di senso critico...mi sembra un ragionamento che non fa una piega (e poi modesto).

 

Niente affatto, è il mio metro di giudizio per cui i capolavori immortali sono altra cosa.

Con un po' di tempo da perdere potrei citarti diverse decine di opere a fumetti migliori di questi.

In ogni caso il mio commento sul tuo senso critico si riferiva al tuo definire grande una storia che è di pura e semplice ordinaria amministrazione.

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Orpo ! Che discussione...

<span style="color:red;">16 ore fa</span>, Letizia dice:

Bisognerebbe prima dare una bella definizione al vocabolo "capolavoro".

Beh, per il vocabolario ci sono due modi di intenderlo (e cito "google" perchè non ho voglia di andare a prendere il vocabolario cartaceo che ho chissà dove) :

1) Opera di grande eccellenza

 

2)La migliore di una serie di opere (di una serie, di un periodo, di una scuola etc.)

 

Ovvio che nell'uso corrente solitamente ci si riferisce alla prima definizione ; anche se la seconda è quella più etimologicamente corretta, ma poi il tutto si ridurrebbe allo sterile gioco della torre (bisogna sceglierne una : tra "Il figlio di Mefisto" e "In nome della legge", cosa butti giù ?)...per me, sintetizzando, nel caso in questione, lo definirei tipo "massima espressione dell'arte fumettistica".

<span style="color:red;">16 ore fa</span>, Letizia dice:

Io sono molto severa in merito alla definizione di capolavoro e, per me, nei fumetti ce n'è uno solo e non riguarda Tex.

Un solo capolavoro in tutta la storia del fumetto mondiale...è un modo di vedere le cose (e quindi il fumetto resta sempre il fratello sfigato della letteratura, che di capolavori ne ha innumerevoli).

Ho un deja vu...su un forum di cinema mi trovai a disquisire con un forumista che sosteneva che in tutta la storia del cinema i veri capolavori si contano sulle dita di una mano monca (ricordo che citava un Dreyer, un Fritz Lang, un Billy Wilder), e comunque bisogna sempre soppesare con cura la parola "capolavoro", e in ogni caso è impossibile sbilanciarsi sulla definizione di "capolavoro" di un'opera al momento della sua uscita, perchè il suo vero impatto sulla storia e la sua importanza la si potrà valutare almeno dopo 20 anni dalla sua uscita...insomma, modi di vedere le cose-e, come si sarà capito, io la vedo in modo COMPLETAMENTE diverso-... e per quanti pensano che ci sia qualche criterio di "oggettività " nel valutare le opere,  può essere interessante andare a leggere recensioni di film oggi unanimemente reputati capolavori, scritte al momento della loro uscita, c'è da ridere...

<span style="color:red;">8 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Niente affatto, è il mio metro di giudizio per cui i capolavori immortali sono altra cosa.

Con un po' di tempo da perdere potrei citarti diverse decine di opere a fumetti migliori di questi.

Cita, cita (non necessariamente diverse decine, anche 6-7)...potrei anche averli letti, non leggo solo Tex.

<span style="color:red;">8 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

In ogni caso il mio commento sul tuo senso critico si riferiva al tuo definire grande una storia che è di pura e semplice ordinaria amministrazione.

Per me come storia d'avventura è perfetta...dialoghi divertenti ed efficaci, personaggi definiti con pochi e sapienti tocchi, quel tanto di continuity e di quotidianità che fa sentire a casa, una gestione del ritmo magistrale, e tanta tanta avventura...certo, è semplicissima, e CERTO non passerà alla storia, ma come Tex d'azione pura per me siamo ai massimi livelli.

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On 26/12/2018 at 16:07, Letizia dice:

 

Il film "La corazzata Potëmkin".

Quello sì che è un capolavoro.:P

 

Ciao, ti rispondo e ti quoto qui perché nell'altro topic i moderatori si sono giustamente inalberati per i continui off topic...

 

Nel mio intervento su Berardi era sottinteso si trattasse di una mia opinione. Il termine "strano" era in merito al mio stupore - quindi non c'era un'accezione negativa nei tuoi confronti - stupore, dicevo, nel dichiarare che un autore conosciuto e ammirato come Berardi non possa figurare al fianco di Guido Martina. Penso sia uno stupore legittimo, pur sempre personale, certo. Per questo l'ho rimarcato utilizzando "eccome" a caratteri cubitali. Era solo una MIA opinione, naturalmente. Se mi si dice: chi autore consideri che abbia tracciato un'opera significativa a fumetti, scrivendo svariati capolavori (che è anche argomento di questo topic, quindi non rischio richiami 😄), quello è Berardi con la serie Ken Parker. Non si tratta, per me, di ottime storie, alcune sono davvero dei capolavori. Parere PERSONALISSIMO.

 

Spero di aver chiarito ogni tuo dubbio.

 

 

On 6/1/2019 at 16:09, Tim Birra dice:

Come ho fatto a dimenticare "La grande invasione" di Boselli.

 

Confesso che adoro questa storia, più dell'acclamata (e magnifica) Il Passato di Carson. Sempre parere personale. Perché ha tutti i meccanismi del capolavoro. Epicità, dramma, sentimento, avventura, personaggi memorabili, sparatorie, inseguimenti... 

Modificato da Ulzana
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<span style="color:red;">14 minuti fa</span>, Ulzana dice:

 

Ciao, ti rispondo e ti quoto qui perché nell'altro topic i moderatori si sono giustamente inalberati per i continui off topic...

 

Nel mio intervento su Berardi era sottinteso si trattasse di una mia opinione. Il termine "strano" era in merito al mio stupore - quindi non c'era un'accezione negativa nei tuoi confronti - stupore, dicevo, nel dichiarare che un autore conosciuto e ammirato come Berardi non possa figurare al fianco di Guido Martina. Penso sia uno stupore legittimo, pur sempre personale, certo. Per questo l'ho rimarcato utilizzando "eccome" a caratteri cubitali. Era solo una MIA opinione, naturalmente. Se mi si dice: chi autore consideri che abbia tracciato un'opera significativa a fumetti, scrivendo svariati capolavori (che è anche argomento di questo topic, quindi non rischio richiami 😄), quello è Berardi con la serie Ken Parker. Non si tratta, per me, di ottime storie, alcune sono davvero dei capolavori. Parere PERSONALISSIMO.

 

Spero di aver chiarito ogni tuo dubbio.

 

 

 

Confesso che adoro questa storia, più dell'acclamata (e magnifica) Il Passato di Carson. Sempre parere personale. Perché ha tutti i meccanismi del capolavoro. Epicità, dramma, sentimento, avventura, personaggi memorabili, sparatorie, inseguimenti... 

Scusate a tutti! Potreste farmi un riassunto della situazione? 

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Io ritengo che fare dei capolavori con le nuvole parlanti sia una cosa ai limiti dell'impossibile.

Ma sono io che sono superesigente.

Abituata a frequentare musei, ascoltare musica classica et similia, non sono molto propensa a trovare capolavori dappertutto.

Se andiamo a vedere, sembra che a pensarla diversamente da me siano la maggioranza delle persone.

Avatar e Avengers Endgame, che sono i primi due film per spettatori, sono due bei film, almeno per me perché  amo la fantascienza, ma sono ben lontani dal essere capolavori.

The Irishman di Scorsese, con due mostri sacri come Pacino e De Niro, acclamato capolavoro assoluto dalla critica, ritengo che sia un mattone pazzesco, per non dirlo alla Fantozzi con la celeberrima corazzata.

L'Inferno di Topolino non è solo un fumetto, è un'opera d'arte piena di poesia (e non certo perché è letteralmente anche poesia scritta in versi).

Pensate che lo stesso Disney, per la prima e credo unica volta, permise a un autore (tra l'altro neppure statunitense) di firmare la storia.

Ritengo che Berardi sia un autore fantastico, ma lasciatemi stare Martina.

Tra l'altro non ho neppure citato il suo miglior personaggio, sempre a mio avviso, Pecos Bill che ritengo di gran lunga superiore persino a Tex.

E non dirò mai che Pecos Bill, o una delle sue storie, sia un capolavoro.

Un capolavoro mi deve far cadere la mandibola per terra.

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<span style="color:red;">8 minuti fa</span>, Letizia dice:

Io ritengo che fare dei capolavori con le nuvole parlanti sia una cosa ai limiti dell'impossibile.

Ma sono io che sono superesigente.

Abituata a frequentare musei, ascoltare musica classica et similia, non sono molto propensa a trovare capolavori dappertutto.

Se andiamo a vedere, sembra che a pensarla diversamente da me siano la maggioranza delle persone.

Avatar e Avengers Endgame, che sono i primi due film per spettatori, sono due bei film, almeno per me perché  amo la fantascienza, ma sono ben lontani dal essere capolavori.

The Irishman di Scorsese, con due mostri sacri come Pacino e De Niro, acclamato capolavoro assoluto dalla critica, ritengo che sia un mattone pazzesco, per non dirlo alla Fantozzi con la celeberrima corazzata.

L'Inferno di Topolino non è solo un fumetto, è un'opera d'arte piena di poesia (e non certo perché è letteralmente anche poesia scritta in versi).

Pensate che lo stesso Disney, per la prima e credo unica volta, permise a un autore (tra l'altro neppure statunitense) di firmare la storia.

Ritengo che Berardi sia un autore fantastico, ma lasciatemi stare Martina.

Tra l'altro non ho neppure citato il suo miglior personaggio, sempre a mio avviso, Pecos Bill che ritengo di gran lunga superiore persino a Tex.

E non dirò mai che Pecos Bill, o una delle sue storie, sia un capolavoro.

Un capolavoro mi deve far cadere la mandibola per terra.

Pure io preferisco Martina a Berardi! Oltre a "L'inferno di Topolino" altre sue storie molto belle sono: "Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera" e "Paperino e il diabolico Vendicatore" però non direi mai che sono capolavori. In genere io preferisco gli autori bonelli (Tex su tutti) agli autori disney.

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Credo che fare paragoni con altre forme artistiche quando si parli di un opera porti sempre ad usare premesse fuorvianti. Su un fumetto non può essere un capolavoro perché non è come la Cappella Sistina... cosa dovremmo dire dei cinema? Come fa ad essere un "capolavoro" una mera riproduzione in digitale (o prima su pellicola) di gente che parla? Con il taglia-e-cuci di momenti diversi per mettere insieme i pezzi venuti meglio, e quindi le bottiglie con i livelli che si alzano durante una conversazione?

 

E la musica? Qualcuno che strimpella? E anche se un esecuzione fosse un capolavoro di esecuzione torniamo sempre lì: lo sarebbe anche la sua copia venduta in centomila esemplari, o scaricata? O magari sotto forma di note su un pezzo di carta, senza nemmeno suonarla, non è come dire che le note di carpenteria e le istruzioni date ai muratori sono il vero capolavoro, non la Cappella Sistina?

 

Ma anche la cappella sistina, se vogliamo...  quante parole contiene? Che caratterizzazione psicologica contiene? Se quello è un capolavoro, cosa dovremmo di dire della Divina Commedia o di Moby Dick? E anche questi... la colonna sonora è inesistente, sono sono opere "complete" rispetto ad un film dove c'è gente che le mette in scena, no?

 

No, è un assurdità ragionare così. Anche perché allora si potrebbe dire che la Cappella Sistina come fumetto fa schifo, si sono persino scordati i balloons... 

Modificato da Diablero
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Riporto quanto scrivevo ieri nell'altro topic. 

io non condivido la visione assolutistica di "capolavoro" che alcuni hanno. Un artista, per esempio, può avere diverse fasi nella sua carriera, e ognuna di quelle fasi essere contrassegnata da una o più opere maggiori, o capolavori che dir si voglia. Gli affreschi della Basilica superiore di Assisi sono il capolavoro del Giotto giovane, la cappella Scrovegni e la cappella Bardi il capolavoro del Giotto maturo.

E aggiungo, tornando a Tex. Io personalmente credo Bonelli padre di capolavori ne abbia fatti diversi: "Sangue Navajo", "Sulle piste del Nord", "Tra due bandiere", "Gli eroi di Devil Pass", per me sono altrettanti capolavori. Stare a scegliere tra questi quale sia il capolavoro dei capolavori mi sembra un giochino abbastanza fine a se stesso, e comunque basato solo e soltanto su gusti soggettivi. 

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Diablero dice:

Credo che fare paragoni con altre forme artistiche quando si parli di un opera porti sempre ad usare premesse fuorvianti. Su un fumetto non può essere un capolavoro perché non è come la Cappella Sistina... cosa dovremmo dire dei cinema? Come fa ad essere un "capolavoro" una mera riproduzione in digitale (o prima su pellicola) di gente che parla? Con il taglia-e-cuci di momenti diversi per mettere insieme i pezzi venuti meglio, e quindi le bottiglie con i livelli che si alzano durante una conversazione?

 

E la musica? Qualcuno che strimpella? E anche se un esecuzione fosse un capolavoro di esecuzione torniamo sempre lì: lo sarebbe anche la sua copia venduta in centomila esemplari, o scaricata? O magari sotto forma di note su un pezzo di carta, senza nemmeno suonarla, non è come dire che le note di carpenteria e le istruzioni date ai muratori sono il vero capolavoro, non la Cappella Sistina?

 

Ma anche la cappella sistina, se vogliamo...  quante parole contiene? Che caratterizzazione psicologica contiene? Se quello è un capolavoro, cosa dovremmo di dire della Divina Commedia o di Moby Dick? E anche questi... la colonna sonora è inesistente, sono sono opere "complete" rispetto ad un film dove c'è gente che le mette in scena, no?

 

No, è un assurdità ragionare così. Anche perché allora si potrebbe dire che la Cappella Sistina come fumetto fa schifo, si sono persino scordati i balloons... 

Beh, è vero che non si possono paragonare generi artistici diversi.

Ma non mi pare che qualcuno qui l'abbia fatto.

Abbiamo paragonato solo fumetti con fumetti.

Sì che io sono superesigente, ma dalle tue considerazione sembrerebbe che i capolavori non esistono o che siano difficilmente individuabili.

Se devo valutare la presenza di un capolavoro non devo assolutamente fare paragoni.

Un'opera è un capolavoro se assomiglia a un'altra?

Un affresco è un capolavoro se assomiglia alla Cappella Sistina?

Certo che no.

Posso paragonare l'Ultima cena di Leonardo con la cappella di Michelangelo?

Volendo sì, ma solo per affermare che Leonardo conosceva poco la tecnica dell'affresco mentre Michelangelo, anche se era più che altro uno scultore, la conosceva benissimo.

Tutti sanno che l'Ultima cena iniziò a degradarsi subito, appena compiuta.

Realizzata con tecniche sbagliate, è pur sempre un capolavoro.

Un capolavoro deve lasciare tutti a bocca aperta, sbalorditi.

La natura, poi, è piena di capolavori, non certo intesi come opere d'arte,  ma di fenomeni che ti entrano dentro e rimangono indelebili, insomma, che ti lasciano a bocca aperta.

Certo che se vai parlare di Carabaggio al Jack de "La leggenda di Al, John e Jack"...

 

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Just now, Letizia dice:

 

 

Posso paragonare l'Ultima cena di Leonardo con la cappella di Michelangelo?

Volendo sì, ma solo per affermare che Leonardo conosceva poco la tecnica dell'affresco mentre Michelangelo, anche se era più che altro uno scultore, la conosceva benissimo.

Tutti sanno che l'Ultima cena iniziò a degradarsi subito, appena compiuta.

 

 

E invece anche Michelangelo all'inizio sbagliò grossolanamente, e dovette distruggere e rifare molti affreschi.

Leonardo, poi, non è che non conosceva l'affresco (ci mancherebbe!), è che doveva sperimentare tecniche artistiche nuove o inusuali: la sperimentazione anche tecnica era per lui la cosa essenziale.

E con questo chiudo con l'OT, ma non potevo non precisare 😀

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Chiaramente quando chiamiamo "capolavoro" un fumetto, dobbiamo confrontarlo con gli altri fumetti.

Anche io, come Letizia, frequento musei e musica classica, anzi la seconda cosa è anche la mia professione, ma chiaramente quando dico che "la valle del terrore" o "Patagonia" è un capolavoro, non lo sto confrontando nè con la Venere di Botticelli e nè con il Guglielmo Tell di Rossini. Lo sto solo confrontando con altri fumetti, in generale, o anche solo di Tex.

Quindi, Letizia, non dovrebbe essere difficile dimenticare la Cappella Sistina quando leggi "il figlio di Mefisto". Non è con la Sistina che va confrontato, ma con altre opere fumettistiche.

Personalmente, quando leggo Tex, lo paragono solo ad altri Tex. Nemmeno ad altri fumetti. Si parlava di Topolino, che adoro (adoro i paperi però, per lo più). Se leggo Tex non penso a Paperinik, penso a Tex e lo confronto con altri Tex. Non mi viene proprio il paragone con Topolino, ma nemmeno con Zagor, per dire..

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<span style="color:red;">16 minuti fa</span>, paco ordonez dice:

E invece anche Michelangelo all'inizio sbagliò grossolanamente, e dovette distruggere e rifare molti affreschi.

Leonardo, poi, non è che non conosceva l'affresco (ci mancherebbe!), è che doveva sperimentare tecniche artistiche nuove o inusuali: la sperimentazione anche tecnica era per lui la cosa essenziale.

E con questo chiudo con l'OT, ma non potevo non precisare 😀

Certo, è vero che Michelangelo commise degli errori e rifece alcune aree, inoltre era anche aiutato da allievi che non erano certo a digiuno di tecnica dell'affresco.

Leonardo usò invece una tecnica del tutto inadatta, la pittura a secco effettuata su una parete umida rivolta a nord in una città come Milano.

Il Leonardo inventore voleva sperimentare tecniche nuove?

Non credo, ma potrei sbagliarmi.

Leonardo lavorava con calma ed era solito modificare più volte quello che faceva, non amava l'affresco che obbligava a lavorare alla svelta, prima che l'intonaco si asciugasse.

Non si trattava, a mio avviso, di esperimenti, ma di scelta obbligata dovuta al suo sistema di lavoro che, con la tecnica dell'affresco, non gli consentiva di effettuare le modifiche per ottenere una maniacale perfezione.

E, in corso d'opra, si accorse quasi sicuramente dei problemi che avrebbero portato il dipinto al degrado che tutti conosciamo.

https://www.pitturaomnia.com/pitturaomnia_000080.htm

 

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<span style="color:red;">12 minuti fa</span>, valerio dice:

Chiaramente quando chiamiamo "capolavoro" un fumetto, dobbiamo confrontarlo con gli altri fumetti.

Anche io, come Letizia, frequento musei e musica classica, anzi la seconda cosa è anche la mia professione, ma chiaramente quando dico che "la valle del terrore" o "Patagonia" è un capolavoro, non lo sto confrontando nè con la Venere di Botticelli e nè con il Guglielmo Tell di Rossini. Lo sto solo confrontando con altri fumetti, in generale, o anche solo di Tex.

Quindi, Letizia, non dovrebbe essere difficile dimenticare la Cappella Sistina quando leggi "il figlio di Mefisto". Non è con la Sistina che va confrontato, ma con altre opere fumettistiche.

Personalmente, quando leggo Tex, lo paragono solo ad altri Tex. Nemmeno ad altri fumetti. Si parlava di Topolino, che adoro (adoro i paperi però, per lo più). Se leggo Tex non penso a Paperinik, penso a Tex e lo confronto con altri Tex. Non mi viene proprio il paragone con Topolino, ma nemmeno con Zagor, per dire..

 

Concordo con te, e concordo anche con Ulzana per Adah, che a mio parere è un capolavoro del fumetto (inteso come opera eccellente, non come la prima opera di quell'autore), come d'altronde per me lo è anche Boston. In un'opera come Ken Parker, è peraltro più facile scrivere storie importanti, che abbiano almeno l'ambizione ad assurgere al rango di capolavori , posta la maggiore libertà che ha lo sceneggiatore (in Adah, ad esempio, praticamente Ken nemmeno c'è). Scrivere un capolavoro su Tex è invece più difficile, eppure anche nella saga del ranger non mancano storie che possono tranquillamente essere annoverate nella categoria di opere eccellenti nell'ambito del medium fumetto.

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20 minuti fa, Leo dice:

 

Concordo con te, e concordo anche con Ulzana per Adah, che a mio parere è un capolavoro del fumetto (inteso come opera eccellente, non come la prima opera di quell'autore), come d'altronde per me lo è anche Boston. In un'opera come Ken Parker, è peraltro più facile scrivere storie importanti, che abbiano almeno l'ambizione ad assurgere al rango di capolavori , posta la maggiore libertà che ha lo sceneggiatore (in Adah, ad esempio, praticamente Ken nemmeno c'è). Scrivere un capolavoro su Tex è invece più difficile, eppure anche nella saga del ranger non mancano storie che possono tranquillamente essere annoverate nella categoria di opere eccellenti nell'ambito del medium fumetto.

Eh si. Il limite per chi scrive Tex, è che Tex ha una ossatura davvero molto rigida. E' un personaggio con un carattere ben preciso e non si transige. Inoltre il West non offre certamente una serie infinita di situazioni. Gli ingredienti quelli sono, anche se poi si possono cucinare in diversi modi.

Però i capolavori su Tex non mancano. La qualità del nostro fumetto preferito è sempre stata molto alta e resta molto alta.

Modificato da valerio
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16 minuti fa, valerio dice:

Però i capolavori su Tex non mancano. La qualità del nostro fumetto è sempre stata molto alta e resta molto alta.

 

È vero. La fortuna di Tex è stata pescare sempre il jolly giusto, prima Nizzi, poi Boselli. Quest'ultimo, in particolare, è il diretto responsabile dell'innalzamento della qualità media delle storie (si pensi a quante storie di Boselli possano definirsi brutte, si contano sulle dita di una mano probabilmente), oltre che autore di autentici capolavori del fumetto: non volendo citare le solite storie texiane, penso ad esempio a Deadwood Dick, per il quale ha scritto una storia che io non esiterei a definire capolavoro. Forse sono troppo prodigo? Non lo so, io ho la sensazione del contrario, in realtà, per via dei criteri talebani con i quali spesso credo di giudicare le storie.

Modificato da Leo
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Credo che all'interno dei 700 e passa numeri di Tex ci siano molti candidati al rango di "capolavoro". Ed il " capolavoro " deve avere grandi numeri. Ad esempio se la storia X (tipo Il passato di Carson) è considerata da quasi tutti il capolavoro di Boselli un fondo di verità c'è. Secondo me è oggettivamente una grande storia, poi se molti la considerano un capolavoro ci può stare. Inoltre alcune opere vanno contestualizzate. Alcune cose di GLB (chiamiamoli capolavori) sono stati scritti in un determinato contesto storico. Hanno un "peso" Storico diverso.

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