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TWF - Tex Willer Forum

Quel Che Si Dice Capolavoro...


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Ieri rileggevo una vecchia discussione tra me, Paco e Tahzay, in cui l'oggetto in questione era la disinvoltura o meno nel definire una storia come un capolavoro. La cosa è tornata in auge a riguardo del Tex più recente, che secondo Paco ha visto 'qualche capolavoro'. Io, come Tahzay, penso si debba esser molto più stretti con una definizione simile, che assegnerei a non più di quindici storie in tutta la saga. Tanto più che allargare 'il numero dei partecipanti' alla categoria significa di per sè sminuirne il valore. Tanto per capirci, a mio giudizio l'ultimo capolavoro su Tex è "Sulla Pista Di Fort Apache". Vorrei sapere un po' cosa ne pensate: cosa distingue i capolavori, quali storie considerate tali, sulla base di cosa definite un'avventura significativa, etc...

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Quando leggo privilegio nettamente il pathos rispetto a qualsiasi altra caratteristica (un poco più avanti della verosimiglianza o, in alternativa, dell'intelligenza metanarrativa), dunque la risposta mi viene naturale: capolavori sono le storie che mi fanno provare le emozioni più forti, in termini di drammaticit? o di divertimento. Ecco perchè ritengo non ci sia niente di male se qualcuno ritiene capolavori storie che per me, tutt'al più sono molto buone, o addirittura pessime, come nel caso di "Patagonia". Trattandosi di sensazioni è evidente che siamo nel campo della più sfrontata soggettivit?. Si può dire oggettivamente che una storia è scritta bene o male, disegnata bene o male, gestita scaltramente o in modo più semplice, ma "capolavoro" è qualcosa di diverso, che secondo me attinge alla sfera del sublime (relativo... insomma, per quanto può essere sublime un fumetto :P), ed è per tale motivo che non sono per niente d'accordo con chi giudica la bontà di una storia quantitativamente e non qualitativamente. Tanto per fare degli esempi: l'ultimo capolavoro texiano ?, secondo me, "La prova del fuoco", che segue "Nei territori del Nord Ovest" oppure "Il presagio", in caso ci si voglia limitare alla sola serie mensile. Nel medesimo lasso di tempo ci sarebbero anche "Matador" ed "Eroe per caso", che però a mio parere mancano di un soffio la qualificazione "capolavoro". Dal quattrocento a oggi non vedo molti altri capolavori. Diciamo che citando anche "L'uomo senza passato", "Terra di confine", "I sette assassini" e "Sulla pista di Fort Apache" ho finito la lista... _ahsisi

Modificato da virgin
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  • Rangers

Beh in qualche modo concordo con quanto scritto da Virgin!

Personalmente ritengo che definire più storie come "capolavori" nella lunga serie di Tex, non svaluti affatto il suo significato e la sua importanza!!

"Capolavoro" secondo me sono le storie che mi fanno provare più emozioni; certo quelle scritte meglio, ma soprattutto con personaggi ben caratterizzati e gestiti (non macchiette, che possono comunque rientrarci, purch? non siano protagonisti che non hanno quasi nulla da dire).
Tex e pards devono spiccare, ovvio! Ma non necessariamente devono per forza essere sempre al centro dell'attenzione.... ad esempio ritengo la Boselliana "Gli Invincibili" un capolavoro, dove abbiamo la banda degli irlandesi ben gestita, ognuno con il suo ruolo e il suo "momento d'onore", ma in cui Tex e pards hanno comunque voce in capitolo!!

Poi abbiamo i capisaldi della serie, storie scritte da GLB, da Nizzi e da Boselli che trattano del passato o di sequenze fondamentali per la vita di Tex e amici: "Il Patto di Sangue", "Il re del Rodeo", "Il Giuramento", "Furia Rossa", "Il Passato di Carson", sono imho tutti capolavori, per più motivi: ben scritte, bellissime scene, ma soprattutto sono storie troppo importanti per la vita e caratterizzazione dei nostri pards per non essere considerate tali!!

Chi più chi meno, imho, tutti gli autori che si sono cimentati su Tex hanno scritto capolavori...... anche il tanto disprezzato Segura (qui da noi ad esempio odiato da Paco -_nono )!!!

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La domanda su cosa sia un capolavoro credo che sia la più insidiosa che si possa porre. A parte una manciata di storie su cui siamo praticamente tutti d'accordo, per il resto entrano in gioco fattori emozionali diversi da lettore a lettore.
Personalmente ritengo che meriti la definizione di capolavoro la storia che oltre ad essere ben scritta mi trasmette qualcosa in più a livello di emozioni. Mi dispiace di sembrare vago ma davvero non saprei spiegarmi meglio.
In ogni caso, io distinguo i capolavori dalle ottime storie che sono quelle storie che non hanno fatto scattare quel qualcosa in più che per me contraddistingue i capolavori.

Giusto per chiarire, ecco la mia lista delle dieci storie di Tex più belle di tutti i tempi, in rigoroso ordine cronologico, perchè non ho davvero voglia di fare una classifica.

La gola della morte
Sangue Navajo
La sconfitta
Il giuramento
Massacro
Il figlio di Mefisto
La cella della morte
El Muerto
Il passato di Carson
Patagonia

Come vedete, nella mia top ten personale figurano solo sette storie di G. L. Bonelli.
Ovviamente ci sarà chi avrà da obiettare ai miei giudizi ma è una cosa perfettamente naturale a mio modo di vedere.
In ogni caso vi assicuro che certe esclusioni sono state dolorose, in particolare, tra le storie non di Bonelli, mi è pesato escludere "Oklahoma" scritta da Giancarlo Berardi (anche perchè, e non sto scherzando, di questi tempi temo il rischio di sentirmi dare del filoboselliano solo per aver messo due sue storie tra le mie preferite), storia che fino al 2009 inserivo di diritto fra le mie 10 preferite.
Avrete notato che non ho messo storie di Nizzi, lungi da me dal volermi giustificare, ma ritengo che nessuna delle migliori storie di Nizzi raggiunga lo standard che io assegno ai capolavori (Per intenderci: se in una scala da 0 a 10 10 è il capolavoro, storie come "Fuga da Anderville" o "Furia rossa" per me sono da 9,5).
Chiaro che se qualcun altro provasse a stilare l'elenco delle sue 10 storie preferite i risultati potrebbero essere decisamente differenti.

Modificato da Carlo Monni
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Premetto una cosa:cercher? di evitare di entrare in discussioni para-estetiche e para-filosofiche che tentino di definire oggettivamente e una volta per tutte il concetto di ?capolavoro?. Solo una cosa tengo a precisare, una cosa sulla cui verità sono disposto a mettere la mano sul fuoco:il concetto di ?capolavoro? è un concetto relativo;il suo significato e il suo utilizzo per particolari opere dipendono dal contesto socio-culturale in cui il termine è usato. Esempio:i quadri accademici che nell'ottocento erano considerati capolavori, oggi sono stati quasi del tutto dimenticati, tanto la nostra sensibilit? moderna li ha declassati; al contrario, quei quadri antiaccademici (realisti, impressionisti, ecc) che l'ottocento ha tanto disprezzato, la nostra sensibilit? moderna li considera capolavori. Altro esempio, ancora più illuminante:Caravaggio per secoli è stato pittore misconosciuto e quasi sempre disprezzato;oggi le sue tele viaggiano per il mondo adorate da masse adoranti. Dunque, detto questo, nulla esclude che, teoricamente, tra 50,100 o 200 anni,?Il giuramento?,?El Muerto?, e ?Il passato di Carson° possano essere considerate tutt?altro che capolavori-magari delle storie mediocri o addirittura orribili!Addirittura, il concetto di ?capolavoro? è così aleatorio che già oggi ci sono lettori di Tex che ?Il giuramento? o ?El Muerto? non le considerano capolavori!Ora, per venire a me?Perchè, quanto più ne risfoglio le pagine, ne rileggo singole scene ogni tanto, ne gusto i disegni, tanto più mi viene la voglia di avvicinare il termine ?capolavoro? a una storia come ?I giustizieri di Vegasè?Il motivo principale, forse,? che l'emozione che ho provato leggendola non è svanita, e che l'apprezzamento per la sua fattura col tempo è cresciuta anzich? diminuire. Questo credo sia importante:il passare del tempo! E? semplice gridare <<Capolavoro!>> a caldo, appena letta/vista/ascoltata l'opera. Se l'opera è davvero un capolavoro deve superare un esame:quello del Tempo. Se dopo un certo lasso di tempo (non importa quanto lungo) l'emozione dell'opera resiste a uno sguardo diventato più distaccato e freddo, e quindi continua ad emozionare, e magari emoziona ancor più che la prima volta?ecco, per me quell'opera lo è senza dubbio, un Capolavoro, almeno per me!-e questo ?per me?, credo sia la chiave della faccenda.?La mano del morto? e ?I giustizieri di Vegasè a questo esame hanno resistito, così come hanno resistito ?Chinatown° e ?Nelle paludi della Lousiana?. Ultimissima cosa:non capisco perchè ci debba essere tanta paura e tante remore a dire <<Capolavoro!>>

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Non andro' troppo per le lunghe.

Per il sottoscritto dicesi capolavoro quella storia di Tex che anche leggendola una decine di volte, mi emoziona, mi diverte e mi rilassa allo stesso tempo. Dicesi capolavoro quelle storie dove una bella sceneggiatura e' accompagnata da splendide tavole, perche' i disegni per me hanno un ruolo fondamentale per la riuscita di un avventura di Tex. Ecco perche' tra i capolavori moderni per me rientrano storie come "La congiura" e "Furia rossa", albi splendidamente scritti con dei disegni che li valorizzano ancora di piu'. Sono questi i due elementi che mi spingono a giudicare una storia come un capolavoro. Poi e' sempre una questione di gusti, ci mancherebbe. Infatti per me "La mano del morto" e' una storia illeggibile in tutti i sensi (disegni e trama), ma c'e' qualcuno come l'amico Paco che la considera un capolavoro.

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Quoto quanto detto con ammirevole sintesi con Anthony, anche se riguardo a "La mano del morto" dissento sia con lui che con Paco (non illeggibile, secondo me, ma anni luce lontana dal capolavoro): non avrei potuto esprimermi con maggior efficacia. sisi
E però mi voglio permettere una pasquinata...

Esempio:i quadri accademici che nell'ottocento erano considerati capolavori, oggi sono stati quasi del tutto dimenticati, tanto la nostra sensibilit? moderna li ha declassati; al contrario, quei quadri antiaccademici (realisti, impressionisti, ecc) che l'ottocento ha tanto disprezzato, la nostra sensibilit? moderna li considera capolavori.

La vostra sensibilit? moderna, Paco, la vostra sensibilit? moderna... :D:P;):lol2: laughing
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per me un capolavoro e' una storia che mi suscita emozioni vere, adrenalina e soprattutto tanta curiosita' di scoprire quello che e' proposto nella pagina successiva.
preferisco contemporaneamente sia storie piu' "leggere" che storie piu' angosciose e ansimanti e magari anche piu' compassate che mi trasmettono quei sentimenti che ti capitano sovente nella vita.
ovviamente la storia deve avere una continuita' sul piano ritmico e deve andare a braccetto con la parte disegnata, che deve prestarsi anche lei alla definizione "capolavoro"
queste sono le storie che considero capolavori (elenco in ordine casuale) :

La gola della morte
Sangue Navajo
il passato di carson
oklahoma
furia rossa
gli invincibili
La sconfitta
Il giuramento
Massacro
Il figlio di Mefisto
La cella della morte
El Muerto
Patagonia
mefisto !!
la congiura
la prova del fuoco
sul sentiero dei ricordi

per quanto mi riguarda le storie : " il giuramento" e "gli invincibili" sono quelle a cui sono piu' legato e che mi hanno insegnato qualcosa anche per la vita reale quella vera.
sentimenti tutti degni di onore come la collaborazione tra gli uomini, l'amicizia, l'amore, il ricordo ! :trapper:

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non posso far altro che condividere ciò che ha scritto lupo, poich? è assolutamente identico al mio pensiero!!!aggiungo soltanto anche l'albo "sinisti incontri" :inch: "gli invincibili" assolutamente la storia più bella mai scritta, per quanto riguarda i contenuti e i valori che ne trapelano! :indianovestito:

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Il dizionario alla voce "capolavoro" recita <<la migliore opera di un artista>> oppure <<opera di grande valore nel suo genere>>. Sembrerebbe tutto abbastanza chiaro senonchè la domanda sorge spontanea, anzi le domande. Chi decide che un opera è un capolavoro ed in base a quali criteri lo stabilisce. Da questo ne deriva che molte volte opere definite capolavoro da taluni non lo siano affatto da altri. E' anche vero che molte volte molte opere vengono beneficiate di questo aggettivo solo in base a preferenze e simpatie strettamente personali che poco hanno a che fare con criteri di soggettivit?. Fatta questa premessa e volendo restringere il campo alle storie di Tex per quanto mi riguarda io considero capolavoro quelle storie che:1) Non presentono difetti nel soggetto e nella sceneggiatura2) Mantengono alto l'interesse dalla prima all'ultima pagina3) Regalano, se possibile, momenti di emozione4) Sono disegnate in modo pregevole5) Ti vengono subito in mente come esempio da citare quando qualcuno ti chiede di elencare dei capolavori. Ad esempio per le storie di Gian Luigi Bonelli a me vengono subito in mente due storie:In nome della legge (che a me piace ricordare con il titolo Il grande intrigo)Vendetta indianae se proprio dovrei decidere fra una delle due sceglierei Il grande intrigo... che guarda caso ha anche messo d'accordo tutti quanti noi prendendo nel sondaggio ben 11 dieci e nessun altro voto che non fosse dieci. Nel nostro piccolo forse questo (ossia quello di contollare se ha tutti dieci) potrebbe essere uno dei criteri per vedere se una storia ha qualche ambizione a poter essere classificata capolavoro.

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condivido appieno la tua proposta di giudizio, però ritengo, come detto anche da te, che il termine capolavoro venga quasi sempre utilizzato in maniera soggettiva in base ai criteri personali, ognuno di noi considerer? un capolavoro che sarà diverso dal capolavoro di un'altra persona =)

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  • 1 anno dopo...

Io definisco un capolavoro una di quelle storie che una volta finite di leggerle ti lasciano in testa il dispiacere. Vorresti che durasse ancora o che già la prossima storia che leggi sia un capolavoro come quella appena conclusa. I disegni sono fondamentali per rendere la storia importante. Tra le storie che mi vengono in mente al momento sono a mio avviso dei capolavori:- Il passato di Carson- La tigre nera- Gli invincibili- Mefisto- La grande invasione- Furia rossa- L'uomo con la frustaCe ne sono sicuramente altre che ora non mi vengono in mente

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Capolavoro... per me il capolavoro è quello che ti artiglia l'anima, e non te la lascia più. Il capolavoro ti entra in profondit?, e ti procura, al suo solo ricordo, un'inesprimibile sensazione di piacere e di "complicità". Complicit? con chi? Con il capolavoro, ma anche con te stesso, con quel te stesso che tanto tempo fa ha letto o visto quel capolavoro e lo ha saputo riconoscere. E' anche orgoglio, il ricordare e il riconoscere (o credere di riconoscere) un capolavoro. Il capolavoro ti tocca delle corde ignote dell'anima che ogni volta che lo ricordi ricominciano a vibrare e sprigionano una musica silenziosa che d' gioia alla mente. Questo, per me, è capolavoro. E, come dice, West10, ti viene subito in mente se lo devi citare. Ciò che viene in mente a me ?:1) "A chi appartiene quel morello l' fuori, quello con la sella messicana?": è il giovane Carson nel trading post di Cyrus Skinner. Per me Il Passato di Carson è un Capolavoro integrale, ma la scena del trading post, pur non essendo più significativa delle altre, mi è rimasta nel cuore. Non è neanche la prima scena nel mio indice di gradimento, ma mi d' emozioni inspiegabili.2) "Shan Van Vocht, sei venuta per me?... Riportami... a casa" e non dico altro perchè non ci sono parole.3) "E tu chi sei, il suo angelo custode? No, il tuo castigo.": è Tex in Oklahoma di Berardi. e, fuori da Tex:"cosa hai fatto in tutti questi anni? Sono andato a letto presto..." in C'era una volta in Americae I Miserabili e il Novantatre, di V. Hugo"e qualcosa rimane, tra le pagine chiare e le pagine scure..."e Shevchenko che segna l'ultimo rigore della finale del 2003 :P e l'Appia Antica... Emozioni.

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Avrei grandi problemi a definire "capolavoro". Ne esistono sicuramente nella saga texiana, posso citare - a mio gusto naturalmente - "Sangue navajo" "Il giuramento" "Il passato di Carson" "Furia rossa" "L'uomo con la frusta" (parlo delle storie, e non solo degli albi)... e ce ne sono altri, ma ora non volevo certo fare l'elenco. Paco dice che il concetto di capolavoro è relativo. Io credo che possano essere annoverati anche capolavori assoluti, ma forse la nostra mente è troppo ristretta per conoscerne. Mentre il relativo si può frammentare in tanti relativi, così che possiamo avere capolavori per epoca, per cultura, per artista, per tema, per stile... o semplicemente per coinvolgimento dell'anima.

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Per me una storia può essere considerata capolavoro quando ti suscita forti emozioni , quando ti senti dentro la storia , quando cose che succedono nell'albo ti sconvolgono , quando la morte di un personaggio ti suscita un pensiero di tristezza e delusione . Quando la vista la vista di un antagonista ti fa provare l'odio , quando non vorresti che la storia abbia fine , quando le tavole di un disegnatore ti fanno immergere nella storia . Ovviamente come già detto i capolavori sono storie di questo genere ed ognuno definisce un albo capolavoro a seconda dei propri gusti . Il discorso si fa più complicato quando , come già West10 ha scritto , qualcosa si definisce capolavoro . Faccio un esempio con il mio film preferito "C'era una volta in America " , per me è il CAPOLAVORO della storia del cinema . Ovvio che per altri è un film che non conta niente . Proprio per questo per questo dare ad un elemento l'aggettivo CAPOLAVORO sarà sempre qualcosa di oggettivo . Stando a quanto dice il dizionario il capolavoro si può definire prendendo i fattori positivi che compongono qualcosa ed in questo caso devono essere tutti . Spero che mi sia espresso bene e che non abbia ripetuto le stesse cose :D I capolavori di Tex per me sono :Fuga da Anderville El Muerto Il giuramento Il passato di CarsonL'uomo senza passato Mefisto!Dieci anni dopoSul sentiero dei ricordi Omicidio in Bourbon street MissouriOklahoma!La valle del terrore Il cacciatore di fossiliQuesti sono per me dei CAPOLAVORI .

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  • 3 mesi dopo...

La mia personale TOP TEN TEXIANA, in rigoroso ordine decrescente, da intendere non come singoli albi, ma come storie complete:10) Caccia infernale 9) Il cavaliere solitario8) Il ritorno del Morisco 7) Fiamme di guerra 6) La strage di Red Hill5) Alcatraz4) Un artiglio nel buio3) L'uomo senza passato2) Il passato di Carson1) Gli Invincibili

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  • 3 settimane dopo...

Io ho sempre pensato che il concetto di capolavoro vada applicato esclusivamente all'arte e all'architettura. E sicuramente sbaglio laughing però quando parliamo di fumetti, di letteratura o cinema, i gusti soggettivi di ognuno secondo me svuotano di significato la parola "capolavoro". Ad esempio "I promessi sposi" è considerato un capolavoro della letteratura.. beh, per me invece è un mattone illeggibile e soprattutto inutile. zzzz Spero che il manzoni in questo momento stia spalando carbone nelle caldaie di satanasso grrr per aver triturato le balle a tantissimi poveri studenti :capoInguerra: Stesso discorso per "Avatar". Dicono che sia un capolavoro ma io l'ho visto e non mi è sembrato niente di speciale. Dunque, per rispondere al quesito di don fabio, non si dovrebbe parlare di capolavoro bensì di una storia che ci ha emozionato, che ci ha tenuti incollati alla lettura dalla prima all'ultima pagina, ci ha fatto aspettare con impazienza, nel caso del mensile, l'uscita del numero successivo, e alla fine ci ha fatto pensare: ?che storia!!!?. E magari ci ha fatto venire una voglia incredibile di essere l' nella storia al fianco di tex e i pards :cowboy:

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Cosa si dice capolavoro? Un capolavoro è un'opera d'arte che ti entra nel sangue e non ne esce più. E' un qualcosa di cui ogni volta che rileggi le prime parole, riguardi le prime sequenze, riascolti le prime note... sei totalmente coinvolto con un'intensit? che non cala fino a quando non hai finito; è un qualcosa che non ti stancheresti mai di contemplare e che ti lascia senza fiato per la sua bellezza da qualunque punto di vista tu lo osservi; è un qualcosa a cui puoi non riavvicinarti per anni, ma i ricordi che ti lascia sono come marchi a fuoco che non vanno via neppure se ti strappi la pelle; è un qualcosa che diventa parte di te e ti unisce a tutte quelle persone che hanno avuto la fortuna di potervici aver a che fare; è un qualcosa che travalica tutte le classificazioni per risplendere di luce propria; è l'arte che si esprime al massimo delle sue forme e delle sue ispirazioni per dare vita ad un'opera immortale. E fatemi la cortesia di non sminuire il fumetto, dicendo che non è arte o che non possa dare vita a dei capolavori, perchè dentro un fumetto c'è il disegno e la letteratura, c'è la poesia e il cinema, c'è la pittura e la storia. Creare un fumetto è arte e, quando la tua arte tocca certe vette, allora non c'è dubbio che tu abbia dato origine ad un capolavoro. Per dare un'unit? di misura e usare qualche esempio praticoLeggo DOPPIO FUTURO in Nathan Never, PATAGONIA in Tex, la saga delle black hills in magico ventoAscolto BEETHOVEN'S LAST NIGHT dei TRANS-SIBERIAN ORCHESTRA, THE WAKE OF MAGELLAN dei Savatage o INTO THE ELECTRIC CASTLE degli AYREONGuardo BLADE RUNNER, LA LEGGENDA DEL PIANISTA SULL'OCEANO o l'episodio di C. S. I. "TEORIA DEL CAOS"Leggo CACCIATORE DI ANDROIDI di Philip K. Dick, EXCALIBUR di Bernard Cornwell o LE CRONACHE di dragonlace... (che per me sono TUTTI capolavori)e li metto tranquillamente assieme al cielo stellato di van gogh, alla divina commedia di dante alighieri, al Macbeth di shakespeare, al "giudizio universale" di michelangelo nella cappella sistina, al requiem di mozart o alla V sinfonia di beethoven e devo dire che, in certi casi, il confronto non viene vinto dai classici... Non è il numero di persone che ricordano un'opera a fare di quella un capolavoro, ma la potenza delle emozioni e la limpidezza dei ricordi che riesce a lasciare in coloro che l'hanno contemplata.

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E fatemi la cortesia di non sminuire il fumetto, dicendo che non è arte o che non possa dare vita a dei capolavori, perchè dentro un fumetto c'è il disegno e la letteratura, c'è la poesia e il cinema, c'è la pittura e la storia. Creare un fumetto è arte e, quando la tua arte tocca certe vette, allora non c'è dubbio che tu abbia dato origine ad un capolavoro.

Assolutamente d'accordo.
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  • 5 anni dopo...

Secondo me una storia nuova, che può essere considerata come capolavoro è il Maxi Tex "Nueces Valley"

 

Perché? Per la caratterizzazione di Tex innanzitutto: Abbiamo un Tex duro già da bambino quando non piange al funerale e sepoltura di Mae, e che ha sempre la risposta pronta già da ragazzino.

Poi per la presenza di gustosi personaggi quali Jim Bridger (realmente esistito, nel 1838 andava per i 34 anni), poi Hutch e Rod mai più visti, Damned Dick che fa a cazzotti con Tex e in ultimo ma non per importanza i genitori di Tex! 

Tutti i personaggi son indimenticabili per la loro forza d'animo e temperamento! 

 

Che ne pensate?

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  • 1 mese dopo...

Capolavoro è qualcosa che resta, che resiste, che dopo tanto tempo si ricorda. Pure se è limitato e se tecnicamente scarso, aggiungerei. L'esempio perfetto è la fender stratocaster. Ponte pessimo, manico con vario radius, a V, certo non piatto e non veloce. Ponte pessimo, un colpo di leva e scordata, le corde che si incastrano dentro e ci vuole a volte una pinza per levarle. Single coil e selettore a parte, il volume è inutile perché taglia le frequenze e il tono va regolato la massimo. Tre manopole da devitalizzare. UN CAPOLAVORO IMMORTALE. Ci sono fiotti di chitarre molto migliori, versatili, inscordabili, regolabili e con manici con più tasti e veloci. Chitarrine, come la ibanez di Cesareo.  Pappagonia, storia lenta e piena di spiegazioni UFFFFF, in cui Tex nolittianamente deve fare il capo della comitiva UN CAPOLAVORO. In nome della legge, con Tex gabbato come un somaro da un fesso carneadesco CAPOLAVORO. Il clan dei cubani, uno spasso da cima a fondo, storiellina.

Tutto molto soggettivo, come è nell'arte perché sono giudizi di valore che non si basano sui fatti ma sui valori. Per cui recensire è perdere tempo e leggere recensioni è ugualmente perdere tempo.

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