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Mac Parland,un Personaggio Da Non Dimenticare!


paco ordonez
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E' nel numero 31 che Tex, dopo uno scontro col villanzone di turno, incontra per la prima volta Mac Parland, pezzo grosso dell'agenzia Pinkerton.
La statura dell'uomo non può che sorprendere il ranger, e di ciò il poliziotto è ben cosciente- con questo Bonelli mette in risalto, in un sol colpo, due caratteristiche del nuovo personaggio:l'arguzia e l'autoironia.
Manco a dirlo, già in questo primo incontro Mac Parland affider? a Tex una missione pericolosa che la Pinkerton, con le sue sole forze, non riesce a sbrogliare;il successivo incontro, nel n.37, si svolge alla stessa maniera.
In pratica,? Bonelli in persona a relegare Mac Parland al ruolo di dispensatore di inchieste pericolose, che da li in poi diventer? la caratteristica principale del personaggio.
Da qui (e spero di non dire una castroneria) il silenzio:Mac Parland scompare dalla scena.

Immagine postata

Con l'avvento di Nizzi il nome dell'agenzia Pinkerton ritorna a essere pronunciato con più frequenza nelle storie di Tex (tanto che compaiono nuovi agenti, per esempio ne "I rapinatori del Missouri"), e di conseguenza anche quello di Mac Parland (a proposito, qual'? esattamente il suo nome?).
Nizzi, notoriamente innamorato del Giallo, si trova evidentemente a suo agio con questo personaggio, tanto che in un paio di storie lo risolleva dal ruolo di semplice dispensatore di guai che fa la sua veloce comparsa solo a inizio storia:in "La banda del teschio", che si conclude alla presenza del poliziotto, e soprattutto nel Capolavoro "La tigre nera", in cui Mac Parland ?, almeno in parte, vero e proprio co-protagonista.
Dopodich?, su Mac Parland cala nuovamente l'oblio (e anche qui, spero di non dire una castroneria);un' oblio da cui Mac parland ritorna brevemente molti numeri dopo, in "Puerta del Diablo", reso irriconoscibile dal pennello di Ortiz.

Io credo che Mac Parland non debba essere abbandonato dagli sceneggiatori attuali, per un motivo molto semplice, che va oltre la bellezza del personaggio (altra cosa da non sottovalutare):lui -come anche Ely Parker- può essere il pretesto per avventure insolite, lontane dal western classico (cosa che Nizzi ha ampiamente dimostrato!).
Siete d'accordo? :trapper:

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Mac Parland è uno di quei classici personaggi il cui scopo narrativo è fare da motore alla futura azione. Diversamente da un Jim Brandon o Montales, che invece all'azione possono partecipare direttamente.
Ho idea che GLB avesse l'idea di fare di Mac Parland una sorta di nuovo Marshall, con Tex che lavorava con Pinkerton, specie dopo le dimissioni dai Rangers del n° 35, e lui che gli assegnava le missioni. Poi, come spesso gli accadeva, le sue idee hanno preso alttre direzioni.
Anche il sottoscritto vedrebbe con piacere il ritorno di questo personaggio, peraltro ben caratterizzato da GLB e Galep, nel ruolo che gli è congeniale di dispensatore di missioni pericolose.
All'epoca, peraltro, la Pinkerton, che era ed è ancora un'agenzia investigativa privata, aveva un contratto con il Governo Federale per la caccia ai latitanti pericolosi (al'epoca non esisteva l'F. B. I.), la protezione del Presidente durante i suoi viaggi (per quanto possa sembrare incredibile, fino al 1901, dopo l'assassinio del Presidente McKinley, non esiteva nessun servizio di protezione permanente del Presidente). Aveva anche contratti con le banche e le ferrovie (e fu in questa veste che gli uomini della Pinkerton braccarono per oltre 10 anni Butch Cassidy ed il Mucchio Selvaggio).
Come si vede, gli spunti non mancano.

Sono distanti sia come personalit? e fisico, è vero, ma sarei curioso di vedere come interagirebbero due irlandesi come lui e Pat MacRyan (peraltro, non se lo ricorda nessuno, ma come si vede dall'immagine, Mac parland ha i capelli rossi). laughing

a chi interessasse, il Mac Parland di GLB & Galep è ispirato ad un personaggio realmente esistito., ovvero: James McParland (senza la "a" in Mac e tutto attaccato) http://en. wikipedia. org/wiki/James_McParland, che fu agente della Pinkerton e direttore della filiale di Denver.
Non era esattamente il tipo simpatico descritto in Tex e nemmeno gli somigliava fisicamente. Al vero McParland si deve evidentemente essere ispirato Ortiz per illustrarlo in "Puerta del Diablo".

Un'ultima annotazione: nel rivedere quest'immagine...

Immagine postata

... mi sono convinto che già da questa storia (e non dalla successiva come duicono alcune fonti) le matite di Galep erano inchiostrate da Virgilio Muzzi, voi che ne pensate?

Modificato da Carlo Monni
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Una curiosità: James McParland compare anche in "La valle della paura", l'ultimo romanzo di Conan Doyle dedicato a Sherlock Holmes, pubblicato nel 1915. Nonostante il suo personaggio corrisponda alla figura reale dell'agente irlandese, la vicenda narrata è fittizia. Il detective di Baker Street torner? dodici anni dopo in un'ultima raccolta di racconti. :indianovestito:

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Sono d'accordo, questo personaggio fa parte di quella schiera di comprimari che sono stati accantonati senza una ragione particolare, non è stato certamente utilizzato troppo, quindi non mi dispiacerebbe per niente rivederlo. Cosè come apprezzo anch'io l'idea di riproporre più spesso delle storie in cui viene coinvolta l'agenzia Pinkerton, proprio perchè possono rappresentare un diversivo interessante alle classiche avventure western. Ovviamente non mi strapperei i capelli se non venisse usato in futuro, però di certo potrebbe essere utile ricordarsi che comunque è l' propnto all'uso!

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  • Collaboratori

Dopodich?, su Mac Parland cala nuovamente l'oblio (e anche qui, spero di non dire una castroneria);un' oblio da cui Mac parland ritorna brevemente molti numeri dopo, in "Puerta del Diablo", reso irriconoscibile dal pennello di Ortiz.

Si parla di Mac Parland anche nella prima storia di Medda "Bande rivali" ma non ricordo se vi compare anche fisicamente.
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Anch'io sono d'accordo in un futuro che veda il ritorno di questo personaggio e dell'agenzia Pinkerton in qualche storia. L'unica cosa che non mi piacerebbe vedere ancora e la "figura da polli" fatta fare in alcune storie da Nizzi agli uomini della Pinkerton che ad ogni inizio storia venivano citati per il solo fatto di aver investigato a vuoto ed essere stati fatti fuori. Tutto sommato la Pinkerton è quasi una leggenda dell'America, d'accordo che Tex è Tex ma non credo ci sia bisogno di esagerare così nella dabbenaggine degli uomini della Pinkerton per far risaltare il nostro ranger, voi che ne pensate?

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Una curiosità: James McParland compare anche in "La valle della paura", l'ultimo romanzo di Conan Doyle dedicato a Sherlock Holmes, pubblicato nel 1915. Nonostante il suo personaggio corrisponda alla figura reale dell'agente irlandese, la vicenda narrata è fittizia. Il detective di Baker Street torner? dodici anni dopo in un'ultima raccolta di racconti. :indianovestito:

Ehm... a dire il vero Conan Doyle continu? a scrivere regolarmente sino al 1927. pubblicando 13 racconti tra il 1917 ed il 1927, di cui gli ultimi 12 furono poi raccolti nella collezione "The Case-book of Sherlock Holmes" pubblicata nel 1927.
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  • Rangers

Mac Parland è un personaggio interessante, pur non essendo secondo me tra i migliori amici di Tex: Jim Brandon, Gros-Jean, Tom Devlin, Pat McRyan, El Morisco e Montales!Diciamo che è sempre stato (imho) un personaggio un p? sottovalutato da GLB, che non l'ha mai considerato come un vero e proprio protagonista, ma quasi come un "datore" di lavoro per Tex. Però sarebbe giusto tirarlo fuori dall'oblio e magari "rispolverarlo" un p?, forse un passato come quello che Boselli ha dato a Jim Brandon e in qualche modo anche a Montales, potrebbe ridargli un p? di quella luce che si merita. Ma per ora si tratta pur sempre di uno di quei personaggi secondari che appaiono (o apparivano :( ) più o meno regolarmente come Ely Parker o il Generale Davis!!!Concordo comunque con Paco sul fatto che potrebbe dare il via a storie insolite o almeno diverse dall'ordinario. Speriamo che qualche autore si decida a ricordarsi di lui, anche se secondo me la precedenza assoluta è per Pat McRyan!!! :):trapper:

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Non ci avevo pensato in realtà, ma leggendo questa discussione penso anche io che McParland, anche se non si trover? mai nel novero dei grandi amici, merita qualche ricomparsa che possa dare l'avvio ad una storia degna di attenzione. Parlando di personaggi da lungo tempo fuori dalle scene, dove sono finiti il già citato Ely Parker e Cochise? Detto tra noi potrebbero starci tutti e tre (McParland, Parker e il capo chiricahua) in un intrigo che partendo da Washington sta per raggiungere gli ignari Apaches. :bisonte::colt:

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  • 4 mesi dopo...

Dopodich?, su Mac Parland cala nuovamente l'oblio (e anche qui, spero di non dire una castroneria);un' oblio da cui Mac parland ritorna brevemente molti numeri dopo, in "Puerta del Diablo", reso irriconoscibile dal pennello di Ortiz.

Si parla di Mac Parland anche nella prima storia di Medda "Bande rivali" ma non ricordo se vi compare anche fisicamente.
Rileggendo "Sulle tracce di Tom Foster", mi sono accorto che anche in questa storia Mac Parland viene citato. Proprio all'inizio, quando arriva il Pinkerton al villaggio con una sua lettera. Il fatto curioso è che Tex parla di Mac Parland come se fosse un vecchio amico visto più volte, e non come un semplice conoscente incontrato in due sole occasioni (o almeno, questa è stata la mia impressione)...
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  • 9 anni dopo...

Son contento che Mac Parland è stato ripreso nella storia che ha coinvolto la figlia di Satania e mi è piaciuto vederlo come co-protagonista. Spero di rivederlo in futuro così come Ely Parker, di cui (lo ammetto) al momento non ricordo l'ultima comparsa.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, ElyParker dice:

Ely Parker, di cui (lo ammetto) al momento non ricordo l'ultima comparsa.

 

La collina della morte (# 471) e Testimoni d'accusa (# 472) ;)

 

Per tornare all'argomento del topic, devo confessare che Mac Parland è un personaggio che non mi ha mai particolarmente entusiasmato, forse perché poco valorizzato, ovvero adoperato negli anni più come richiedente aiuto a Tex che come partecipante attivo alle missioni per le quali chiede il suo aiuto. Anche se, va riconosciuto, il suo apporto contro la figlia di Satania non è stato poi così irrilevante.

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