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TWF - Tex Willer Forum

[609/610] Sei Divise Nella Polvere


Sam Stone
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81 utenti hanno votato

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Comprato questa mattina e già letto tutto, trovo questa prima parte della storia molto entusiasmante e ricca d'azione. Spero che anche il finale sia altrettanto bello. ::evvai:: Tra i personaggi il più riuscito per me è il "pardo" che già in questo albo si presenta come un bandito sanguinario e senza scrupoli come ne ho visti pochi fino a ora ( è l'unico bandito che ha sterminato uno squadrone di cavalleria). Una domanda:che fine avrà fatto il proprietario del trading post? :colt:? :colt: :colt:? :colt:? :colt:? :colt:? :colt:? :colt:? :colt:? :colt:? :colt:

Lo trovi steso in strada davanti al saloon nella quarta vignetta di pag. 102. :bandito:P. S. I due cacciatori di taglie li trovi, invece nella prima e seconda vignetta, stecchiti anche loro. :colt: .
a me quello nella quarta vignetta a pag.102 sembra più la guardia del giudice Mc. Kenzie
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Comprato questa mattina e già letto tutto, trovo questa prima parte della storia molto entusiasmante e ricca d'azione. Spero che anche il finale sia altrettanto bello. ::evvai:: Tra i personaggi il più riuscito per me è il "pardo" che già in questo albo si presenta come un bandito sanguinario e senza scrupoli come ne ho visti pochi fino a ora ( è l'unico bandito che ha sterminato uno squadrone di cavalleria). Una domanda:che fine avrà fatto il proprietario del trading post? :colt:? :colt: :colt:? :colt:? :colt:? :colt:? :colt:? :colt:? :colt:? :colt:? :colt:

Lo trovi steso in strada davanti al saloon nella quarta vignetta di pag. 102. :bandito:P. S. I due cacciatori di taglie li trovi, invece nella prima e seconda vignetta, stecchiti anche loro. :colt: .
a me quello nella quarta vignetta a pag.102 sembra più la guardia del giudice Mc. Kenzie
Sai che hai ragione? Sulle prime, visto che entrambi erano stati feriti ad una spalla ed avevano entrambi i baffi, l'avevo scambiato per l'oste, ma è proprio il guardaspalle di McKenzie. Gli stivaloni tolgono ogni dubbio. Scusa.:snif: P. S. Comunque non scommetterei molto sul fatto che l'oste si sia salvato. :colt:
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Bella storia, moltissima carne al fuoco, forse troppa. Interessante la figura di Bigelow, a cui Tex (come me) avrebbe lasciato aperta senza troppi problemi la strada verso il Messico, se non ci fosse stata la seconda rapina con controno di Pinkerton. Carson all'altezza, Tex (come detto da Carson00) forse troppo duro, anche se le scene con Newman e McKenzie sono da applausi. Aspetto con fiducia "Il pasto degli avvoltoi" e la sua copertina da ovazione :indianovestito:

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beh buona storia per ora. Anch'io penso che la carne al fuoco sia troppa ma controllata con abilità da Manfredi. Una storia molto diversa come impostazione da Giochi di potere ma lo stesso ben curata e ben sceneggiata. Tra le due preferisco anche Ticci a Civitelli :generaleS: . La cover di Villa non mi piace Tex è troppo statico mentre quella del Pasto degli avvoltoi è grandissima, immensa, viva..... per ora 6,5 per la sceneggiatura e 8 per i disegni, e spero in un finale coi fiocchiNeb

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Ottima storia, non all'altezza del precedente texone ma comunque piacevolissima,Manfredi è semplicemente perfetto nei dialoghi e nella psicologia dei personaggi, inoltre le sue storie pur essendo "classiche" hanno sempre una certa originalità, secondo me Manfredi è l'autore di Tex che maggiormente si avvicina al modello di GLBonelli....

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  • Collaboratori

La storia più ambiziosa di Manfredi su Tex, questa delle "Sei divise nella polvere". Particolare cura nel delineare i vari personaggi, dal maggiore Newman ubriacone ormai dequalificato al ex tenente Bigelow che ingiustamente cacciato, ha fatto proseliti nella truppa e compie rapine non per arraffare un milione di dollari, ma per vendicarsi dell'ingiustizia. Il pardo ancora non riesco a metterlo a fuoco, anche se mi sembra un tipetto tutto particolare, votato come i precedenti al culto della sua persona. Cosè come d'altronde lo era lo sceriffo-giudice che va incontro a una fine da martire. La scena dell'impiccagione dello scout apache e forse superflua, mentre ho apprezzato tantissimo quella dei disertori a passeggio per San Antonio, con le splendide ricostruzioni degli edifici storici da parte di Ticci. La scena della rapina è ben gestita e risulta persino divertente nella presa in giro al direttore, che si lascia giostrare come un pivellino dal tenente a cui è bastato mostrare la cassa ricolam di bigliettoni verdi. Tex e Carson. Buon affiatamento tra i due, Tex come nel texone un po' troppo musone, Carson splendidamente caratterizzato con una fine ironia, che emerge ad esempio quando gli danno del vecchietto. Ritornando a Tex mi è piaciuto il fatto che riconosca in Bigelow la vittima e in Newman il carnefice, ma la lotta interiore tra il dover fare altro da quel che vorrebbe stona in un personaggio certamente poco legato a pastoie. Ticci sempre più sintetico. In certe vignette ci sono dei particolari che sono direttamente riconducibili al tratto di Font o Mastantuono. Non so, poster? delle vignette per essere più chiaro, per esempio ce n'? una con delle botti messe per strada che non sono per niente rifinite... ci sono i cerchi e non le aste di legno! Beh, lo vado dicendo da tempo, è una direzione quella intrapresa dal disegnatore che mi lascia molti dubbi. Per il resto non si può restare non affascinati da queste tavole: Ticci è davvero il più grande. Caratterizza Carson in maniera ineccepibile, con delle smorfie deliziose a sottolinearne i pensieri. Insomma siamo lontani dalle pur buone tavole del recente texone di Gomez, per non parlare di quelle di Ginosatis. In queste pagine si respira texianit?. Una vignetta della storia è identica al disegno che in un primo momento avevamo scelto come copertina per il 4° numero del magazine!

Modificato da ymalpas
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davvero, davvero bella questa prima parte della storia di Manfredi, mi è piacuta molto clap

così a caldo potrei dire che questa storia si distingue per la sua piacevole scorrevolezza, priva di lungaggini e tempi morti: Manfredi ti porta direttamente nell'azione, e ti trascina fino alla fine senza mollarti un attimo, o almeno, questa è la sensazione che ho avuto io, dato che ho divorato l'albo senza riuscire ad interrompermi. Ottime le trovate, una su tutte la figura del tenente Stuart Bigelow, che ricalca la figura del "ladro gentiluomo" mosso da una vendetta personale, in questo caso nei confronti del Maggiore Newman. Ma è anche ben gestito l'imprevisto dei predoni di Pardo, con i quali Tex viene a scontrarsi, che danno un po' di pepe alla storia, altrimenti destinata a consumarsi in un eterno inseguimento alla banda di disertori. Mi è piaciuta in particolar modo questa trovata proprio perchè offre una variante alla missione di tex, che lo mette anche di fronte alla scelta se proseguire il suo inseguimento o dedicarsi a Pardo. A tal proposito mi verrebbe da sottolineare come sia la seconda volta che con Manfredi troviamo Tex messo alle strette di fronte ad una decisione da prendere. Lo abbiamo già visto sul texone, nel quale era indeciso se dare la caccia al suo obiettivo, o aiutare la carovana in difficolt?, e anche ora lo troviamo tormentato dal dubbio. Ecco, se c'è una cosa che mi ha lasciato perplesso è la decisione che prende tex alla fine di questo albo.. preferisce seguire la sua missione, piuttosto che dare la precedenza ad un pazzo che massacra interi villaggi.. mah.. Un'altra scena che forse farà storcere il naso ai puristi, è la scena del massacro a Ozona.. Carlo Monni l'ha definita decisamente spaghetti-western.. a me in quel punto è sembrato di leggere Magico Vento.. IMHO una piccola sbavatura, ma nel complesso rimane un albo davvero bello
per quanto riguarda i disegni.. beh.. non ho più aggettivi.. Ticci assolutamente IMMENSO.. incredibile.. più passa il tempo, più migliora, raggiungendo in questo albo vette insuperabili.. anche meglio della sua recente prova con i buffalo soldiers (che IMHO era graficamente bellissima)
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Tex e Carson. Buon affiatamento tra i due, Tex come nel texone un po' troppo musone, Carson splendidamente caratterizzato con una fine ironia, che emerge ad esempio quando gli danno del vecchietto. Ritornando a Tex mi è piaciuto il fatto che riconosca in Bigelow la vittima e in Newman il carnefice, ma la lotta interiore tra il dover fare altro da quel che vorrebbe stona in un personaggio certamente poco legato a pastoie.

In queste pagine si respira texianit?.

Questo "tentennamento" un po' ha dato fastidio anche a me. Pero', come giustamente scrivi, la "texianit?" che si respira ( grazie alla "presenza" costante di Tex, checch? se ne dica, a buona parte dei dialoghi ed ai magistrali disegni di Ticci ) fa dimenticare ( se sono centellinate ) certe "sbavature" ormai da considerare inevitabili con i "nuovi" autori che, secondo me, sono lontani dal primo Nizzi che ricalcava, molto da vicino, il modello GLBonelliano. :old:

La battuta di Carson " Anziano sarà tuo nonno" pero' me la sono riletta diverse volte come se l'avesse scritta l'indimenticabile GLB !! clap :D:trapper:

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Primo albo bellissimo, semplicemente bellissimo!!Se la seconda parte sarà all'altezza di questa prima, potremo forse parlare della miglior storia texiana di Manfredi.

I punti di forza mi sembrano i personaggi:Bigelow, innanzitutto, figura romantica che agisce per reazione ai soprusi di un ufficiale inetto;Pardo, che sembra davvero un nemico degno di questo nome!!E poi un Tex caratterizzato alla perfezione, duro e deciso, che sembra pe? vivere un conflitto interiore (che alla vista del massacro di Pardo si risolver? in un attimo!). Interessanti anche alcuni dei disertori e le varie comparse (il cowboy nero, o lo sceriffo-giudice-sindaco). Bella la scena della sparatoria dei nostri contro i bandidos, fulminea, sorprendente nella sua velocit?.;altrettanto bella quella della rapina a San Antonio. Meravigliosa la sequenza dell'entrata dei soldati a Ozona!!
A tutto ciò si aggiunge il solito straordinario Ticci della attuale fase sintetica. Nei volti di Tex e Carson e nelle caratterizzazioni dei personaggi, nei paesaggi e negli scorci cittadini, nelle scene d'azione, si riconferma per quello che ?:un autentico genio del disegno!! Modificato da paco ordonez
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... che poi, a ben guardare le parole d'anteprima del prossimo albo, la faccenda potrebbe complicarsi ulteriormente!

Ecco cosa c'è scritto:
Pardo è deciso a mettere le mani sul bottino dei disertori, ma in gara ci sono altri spietati avversari! L'appuntamento è a "Los Buitres", dove Tex è pronto ad accogliere tutti con un caldo benvenuto di piombo!

Quindi abbiamo:
1)Tex e Carson;
2)i disertori;
3)Pardo e i bandoleros;
4)gli "altri spietati avversari" di cui ancora non sappiamo niente!

Si si... la faccenda si complicher?! sisi

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Ho letto la storia a Finale Ligure, albo comprato l'altro ieri. Manfredi si è superato, a parer mio ovviamente, e per quanto mi fossero piaciute sia La grande sete che, più ancora, Verso l'Oregon, quest'ultima produzione mi pare promettere ancor meglio. Mi riservo di partecipare con più dettagli alla discussione, ma per il momento mi soffermo su un Tex superlativo, bench? non necessariamente "primobonelliano" (nel senso che non lo vediamo esprimersi con i pugni se può farne a meno). Ad esempio

il suo colloquio con il factotum McKenzie è un piccolo capolavoro. Senza minacce, senza pugni, Tex mette semplicemente l'uomo davanti alle proprie responsabilità e gli dimostra sinteticamente quanto e dove abbia sbagliato, non tanto a credere all'ufficiale Bigelow in quanto ufficiale, ma a non credere allo scout Kanseah in quanto apache. A quanto pare (se non si tratta di una recita, ma non credo) McKenzie viene recuperato e agisce per ristabilire la propria reputazione
Ma guarda un po': come faceva notare Paco (che quoto pari pari)

abbiamo:1)Tex e Carson;2)i disertori;3)Pardo e i bandoleros;4)gli "altri spietati avversari" di cui ancora non sappiamo niente!

Un non so che di boselliano, no? Ma accidenti, con antagonisti (più o meno "voluti") di questo calibro non è chiaro come la luce del sole che il Tex primattore di questa storia ne uscir? a dir poco in gloria?Forse un po' boselliana anche la crisi di coscienza di Tex, che mi ha fatto interrogare su una cosa:
questa storia si colloca forse in un tempo precedente all'attuale (attuale texiano, ovviamente)? E' vero che Tex e Carson sono pur sempre rangers, ma non riesco a ricordare da quanto tempo non si parla di un "comandante" - al massimo genericamente del "comando" del corpo. E soprattutto da quanto tempo i due sono inviati con precisi ordini in missione (di solito li pregano perchè sono gli unici a poter cavare le castagne dal fuoco, e danno loro carta bianca altrimenti Tex rifiuta). Com'? che in questa occasione Tex non può - e vorrebbe tanto - agire a suo miglior giudizio e partire sulle tracce d Pardo, ben più pericoloso dei disertori?
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Effettivamente è una bella domanda la tua, cara Cheyenne... In merito alla possibilità che sia una storia del passato, a me fa pensare il fatto che

pur essendo in pieno Texas, i due pards sembrano due perfetti sconosciuti! Nessuno li riconosce, addirittura un maggiore dell'esercito arriva a chiedersi se il grande Tex Willer sia l'uomo adatto alla missione affidatagli!
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Veramente Paco, il maggiore Newman non mi sembra un grande riferimento (vedi il suo concetto di "gente tutta d'un pezzo) :lol2:Edito per un paio di piccole aggiunte:E' una battuta o è seria quella di Carson a pag. 52° Si parla di piccioni (viaggiatori) e lui:"Niente di meglio? Ho un certo appetito... e i piccioni sono più ossa che ciccia!"Ma qualunque cosa sia, davvero fantastica! -ave_ Su Pardo, poi

sarà davvero lui il nemico numero uno? O non sarà quel Ruiz che sembra avere ben chiara in mente la follia pericolosa del capobanda?
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Su Pardo, poi

sarà davvero lui il nemico numero uno? O non sarà quel Ruiz che sembra avere ben chiara in mente la follia pericolosa del capobanda?
Un altro da tenere d'occhio ?
Greg, che tra i disertori al seguito di Bigelow mi sembra il più ribelle. Non mi stupirei se tradisse il tenente...
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questa storia si colloca forse in un tempo precedente all'attuale (attuale texiano, ovviamente)? ?' vero che Tex e Carson sono pur sempre rangers, ma non riesco a ricordare da quanto tempo non si parla di un "comandante" - al massimo genericamente del "comando" del corpo. E soprattutto da quanto tempo i due sono inviati con precisi ordini in missione (di solito li pregano perchè sono gli unici a poter cavare le castagne dal fuoco, e danno loro carta bianca altrimenti Tex rifiuta). Com'? che in questa occasione Tex non può - e vorrebbe tanto - agire a suo miglior giudizio e partire sulle tracce d Pardo, ben più pericoloso dei disertori?
Effettivamente è una bella domanda la tua, cara Cheyenne... In merito alla possibilità che sia una storia del passato, a me fa pensare il fatto che
pur essendo in pieno Texas, i due pards sembrano due perfetti sconosciuti! Nessuno li riconosce, addirittura un maggiore dell'esercito arriva a chiedersi se il grande Tex Willer sia l'uomo adatto alla missione affidatagli!
In merito al punto che sollevate, vorrei far notare che:
Laddove c'è un comando c'è ovviamente un comandante e non vedo quale sia il problema. :generaleN: Contro l'ipotesi che la storia possa essere ambientata nel passato ci sono un po' di controindicazioni non da poco.1) Questa storia è narrata in presa diretta e la regola vuole che le storie ambientate nel passato siano introdotte nella forma del flashback. Questa, però, non è una regola assoluta e non mancano le eccezioni.2) Se fosse davvero una storia ?retrospettiva? ambientata quando Tex e Carson erano in servizio attivo quando dovrebbe essere ambientata? Dopo le dimissioni date nel n° 35, abbiamo visto Tex convocato solo su richiesta, per così dire. Il fatto che Carson abbia già i capelli bianchi implica che questa storia dovrebbe comunque svolgersi dopo gli eventi del n° 32, unico punto in cui è possibile fare una cesura.3) L'opinione del Maggiore Newman io non la considererei più di tanto; :colt: 4) Tex e Carson sembrano dei perfetti sconosciuti secondo te, Paco? Considera due cose: A) Visto che Carson ha i capelli bianchi, dovremmo comunque trovarci, come ho già detto, in un'epoca i n cui Kit Willer ha almeno 15 anni e Tex è famoso (o famigerato) da quasi 20 anni e Carson da molto di più; B) Tex e Carson non si presentano mai. Solo in un'occasione Carson, rivolgendosi al guardaspalle di McKenzie gli dice che ha incontrato Tex Willer. Siamo nella seconda metà degli anni 80 dell'800. In quel periodo quanti davvero conoscevano le facce di Tex e dei pardsè
Insomma, secondo me la storia si svolge nel ?!presente? e Manfredi ha semplicemente, ahimè, scordato che Tex non è un comune sbirro e che degli ordini che trova ingiusti se ne infischia senza pensarci troppo. Peccato, ma un errore di percorso può capitare a tutti.
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Insomma, secondo me la storia si svolge nel ?!presente? e Manfredi ha semplicemente, ahimè, scordato che Tex non è un comune sbirro e che degli ordini che trova ingiusti se ne infischia senza pensarci troppo. Peccato, ma un errore di percorso può capitare a tutti.

Prima di affermare ciò, io aspetterei che la storia si concluda! :trapper: E dobbiamo tener presente che se Tex e Carson rimangono sulle tracce dei disertori è anche e soprattutto perchè nell'ultima rapina c'è scappato il morto-addirittura un agente della Pinkerton!Sul fatto che la storia si svolga nel presente sono d'accordo.
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Su Pardo, poi

sarà davvero lui il nemico numero uno? O non sarà quel Ruiz che sembra avere ben chiara in mente la follia pericolosa del capobanda?
Un altro da tenere d'occhio ?
Greg, che tra i disertori al seguito di Bigelow mi sembra il più ribelle. Non mi stupirei se tradisse il tenente...
Come poi tutto questo si incastrer? con...
Il capo od i capi del villaggio di "Los Buites" (che, a proposito, ho controllato, in spagnolo significa "Gli avvoltoi", bel nome, vero? :generaleN:), i quali vorranno sicuramente mettere anche loro le mani sul bottino di Bigelow. (e sono sicuramente gli spietati avversari di cui parla l'anteprima
... è tutto dq vedere.
A proposito, ma come faranno Pardo ed i suoi a sapere che Bigelow ha con se un milione di dollari (per la precisione: un milione e cinquantamila dollari meno una o due mazzette? laughing)? Io ho paura di sapere la risposta. Quanto a Greg, è certo il più irrequieto del gruppo di disertori quello che non esiterebbe ad abbandonare al suo destino il ferito, se non ad ucciderlo personalmente, ma vedremo alla prova dei fatti quale sarà il suo ruolo. Ma che abbia comunque un ruolo nel dramma incmbente io me lo aspetto.
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A proposito, ma come faranno Pardo ed i suoi a sapere che Bigelow ha con se un milione di dollari (per la precisione: un milione e cinquantamila dollari meno una o due mazzette? laughing)? Io ho paura di sapere la risposta.
Anch'io!!
Già me lo vedo il povero e sfigatissimo Ben cadere nelle mani del lupo appena entrato a Ozona!Forse lo tortureranno, o forse lo costringeranno a parlare con la minaccia di non curarlo... Di certo, secondo me, farà una brutta fine, poveraccio! sisi
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Già me lo vedo il povero e sfigatissimo Ben cadere nelle mani del lupo appena entrato a Ozona!
Forse lo tortureranno, o forse lo costringeranno a parlare con la minaccia di non curarlo

La prima che hai detto caro Paco. Almeno secondo me.
Una banda protagonista di quella che Monni ha paragonato a una scena da spaghetti-western non me la vedo limitarsi a minacce, sia pur molto forti. Anche perchè Pardo vuole che al suono del suo nome si tremi! A meno che lo sventurato Ben non arrivi al villaggio in preda al delirio, ma anche in quel caso - e per il motivo che ho appena evidenziato, temo che non gli sarà concessa una morte rapida


In quanto alla domanda sulla collocazione di questa storia, avevo completamente dimenticato

l'omicidio dell'agente Pinkerton. Certo, può essere una motivazione sufficiente un delitto compiuto su un uomo di legge, bench? sia evidente che a Tex in quel momento premono molto più le vite di centinaia di innocenti che non avevano nemmeno scelto una professione dove si rischia la pelle. Senza dimenticare che Tex ha capito benissimo di avere a che fare con "banditi" di un genere particolare, e non sarà facile alla fine conciliare questa consapevolezza con l'esigenza di fare giustizia per l'agente Dury.


Comunque non credo che possa trattarsi, come dice Carlo

di una sorta di "dimenticanza" da parte di Manfredi. Anzi, mi pare tanto che su questa crisi di Tex ruoter? in gran parte la storia


A parte questo, come interpretare questa dichiarazione:

"Un ranger non serve la legge, maggiore Newman. E' la legge!"

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?Anziano sarà vostro nonno! Diciamo che ho una certa esperienza?.?Una delle ragioni per le quali mi è sempre piaciuto leggere Tex è la vena umoristica più o meno sotterranea che lo percorre. In questa storia, per ora, ce n°? in quantit? industriale, l'atteggiamento scanzonato dei due pards è come ai vecchi tempi, alcuni personaggi sembrano delle vere e proprie macchiette, per certi tratti si ha quasi l'impressione di essere di fronte a una storia comica, salvo poi tornare di brutto alla parte seria. Questa vena umoristica complessiva, unita alla forma di Tex e Carson, è la cosa che per ora ho apprezzato di più. La storia, pur buona, non è eccezionale ma sa farsi apprezzare, pur con diverse ingenuità in certi atteggiamenti che forse mi saranno più chiari il mese prossimo. Qualche forzatura forse in qualche atteggiamento di Tex, soprattutto nel doppio rifiuto di bere, cosa che penso non si sia mai vista, da rivedere a fine storia. Come primo albo, ?Caccia infernale? mi era piaciuto di più ma l'entusiasmo è calato nei mesi successivi, quindi per ora sono soddisfatto e aspetto la seconda parte.

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Io vado un po' controcorrente e dico che questo primo albo non mi ha entusiasmato moltissimo, pur respirando quell'aria texiana dalla prima all'ultima pagina. L'ho trovata un po' troppo verbosa e a tratti confusa. Insomma non mi sono divertito come nella prima parte de "La grande sete". Apprezzo comunque moltissimo il rispetto che Manfredi continua a portare al personaggio di Tex senza stravolgerlo piu' di tanto. Aspetto comunque fiducioso la conclusione della storia.

I disegni di Ticci, malgrado molti lettori apprezzino ancora le sue tavole odierne, a me non piacciono e non posso farci niente. Troppo sintetico per i miei gusti e certe tavole sono veramente illeggibili tanto sono confusionarie. Il maestro da un decennio a questa parte ha intrapreso una strada ben lontana da quella ormai lontana degli anni '80, quando il suo tratto mi faceva veramente impazzire.

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Troppo sintetico per i miei gusti e certe tavole sono veramente illeggibili tanto sono confusionarie. Il maestro da un decennio a questa parte ha intrapreso una strada ben lontana da quella ormai lontana degli anni '80, quando il suo tratto mi faceva veramente impazzire.

I gusti non si discutono, ma io proprio non ci trovo niente di illegibile e confusionario nei disegni di Ticci!E comunque credo che la strada verso la sinteticit? il Maestro l'abbia cominciata da ben più di un decennio:oggi siamo a un punto molto avanzato di quella strada, un punto quasi estremo, e quindi è normale che a chi piace il tratto "precisionista" non piaccia quello del Ticci odierno. Secondo me già verso la fine della fascia 200 si può parlare di un disegnatore per certi versi sintetico, o comunque assolutamente non precisionista.
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4)gli "altri spietati avversari" di cui ancora non sappiamo niente!

A parte il nome del capo.... Bargain _ahsisi http://www.sergiobonellieditore.it/auto/co... ale=64&pers=TEX
Bargain... che in inglese significa: "affare" "accordo" ma anche "mercanteggiamento" (sul prezzo). Che tipo di accordo proporr? a coloro che cercano rifugio nel suo villaggio?Con un nome coome il suo in un villaggio che si chiaa: "Gli avvoltoi" io mi sentirei davvero poco sicuro. :lol2:
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Tex e Carson arrivano a Fort Concho ( stranamente ricorrente, se ne parla anche in Buffalo soldiers ) inviati in missione dal commando dei rangers dietro richiesta del maggiore Newman.

L'incontro è poco cordiale. Tex rifiuta il bicchiere, accampando una scusa, scansa la sedia e si piazza vicino alla finestra, per vedere bene in faccia il suo interlocutore.

Tex che rifiuta una bevuta non è sempre che lo vediamo. Gli amici di "baci & spari" ne hanno visto un ulteriore dimostrazione della political correctness che affligge la serie.

???

Devo dire che in questo frangente sto dalla parte di Manfredi.

Primo, questo è un Tex guardingo, che si interroga sul perchè l'esercito non si lavi i panni sporchi in famiglia.

Sotto sotto però ha già capito che il maggiore non solo non è una figura amichevole ( e basterebbe il suo modo altezzoso di squadrarlo e porre le domande insinuando dubbi sulla sua mascolinit? ) ma il principale responsabile della sgradevole situazione che si è venuta a creare.

Secondo, Carson non è entrato nell'ufficio, ma si intrattiene con la truppa cercando di farsi un'idea non solo di stuart Bigelow ma soprattutto di lui, il maggiore.

I due sono vecchie volpi.

Quando Tex entra e si trova davanti il volto corrucciato dell'ufficiale, e si capisce che quello che ha in mano non è il primo bicchievo che si è scolato, cosa dovrebbe fare ?

Trattarlo come un vecchio amico e tenergli compagnia durante la bevuta è Questo accedrebbe si, se davanti avesse un Tom Rupert, un Morisco, un Tom Devlin.

Ma in questa occasione non c'è da festeggiare un incontro, Tex ha già emesso il suo verdetto di condanna, e lo capiamo quando paternalmente poggia una mano sulla spalla di Newman.

Il non accettare il bicchiere equivale insomma a una presa di distanza e il politicamente corretto non c'entra per niente.

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