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[Color Tex N. 01] E Venne Il Giorno


ymalpas
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L'ho appena preso e gli ho dato una rapida occhiata: la veste grafica mi pare a dir poco imbarazzante, i tipi di carattere usati sono troppi, anonimi e obsoleti, e la colorazione è davvero mediocre... Magari la storia sarà bella, però questi sono elementi fondamentali, perchè la collana è nata per questo, e in questi aspetti mi ha parecchio deluso.

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Non ho ancora letto la storia ma ho dato una sfogliata all'albo. Una sola parola:SCHIFO!
Ma come si puo' presentare nel 2011 un prodotto del genere?la grafica della copertina e' semplicemente un indecenza e la colorazione dei disegni di Brindisi lascia sconcertati per quanto sono pessimi. La storia puo' essere un capolavoro quanto volete, ma questa collana, a mio modesto parere, e' stata una grossa delusione.
Grazie signor Bonelli per come tratta i lettori di Tex ancora una volta!

VERGOGNA!!!!

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Piaciuto abbastanza, non l'ho trovato entusiasmante ma sicuramente nemmeno una schifezza. Avrei voluto una maggiore dose di pathos, in realtà

anche se non avessi saputo che Carson non era morto non ci avrei creduto così facilmente, anche perchè non c'era motivo che n° Kit Willer n° Tiger vedessero da vicino il volto dell'ucciso. Anche la reazione di Tex quando toglie la benda dal volto non sembra quella di chi compie il riconoscimento di un amico fraterno. D'accordo che è un rude uomo della frontiera e che sa benissimo che la morte è perennemente in agguato, però...
. Una cosa che forse mi ero persa (la prima lettura è come sempre veloce) è
l'esistenza di un quarto fratello King di nome David. In realtà mi aspettavo di vedere spuntare Adam, il secondo, quello caduto nell'abisso mentre lottava con Tex, pensavo che si fosse magari salvato
Carson ospitato con spese totalmente pagate in una suite di extralusso! Doveva proprio "morire" per ricevere un così bel regalo. E chissà quanti altri "regali" si sarà fatto al Golden Nuggett :D
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Una cosa che mi ha lasciato sconcertato è la gestione della presentazione sul sito della Bonelli. Dalle immagini in anteprima postate sembrava che i colori fossero anche peggio, in special modo apparivano orribili i visi troppo bianchi cadaverici. La realtà ha mostrato tutt'altri colori, niente di eccezionale ovviamente, alla fin fine non raggiungono neanche lo standard dei volumi di Repubblica e da una nuova serie mi aspettavo almeno quello e non la riedizione dei colori dei centenari. Però almeno i visi avevano una colorazione decente e non quel bianco cadaverico prospettatoci in anteprima. Mi stupisco che chi gestisce il sito e chi ha preparato l'anteprima abbia "toppato" in questo modo, ed ancor di più mi stupisco che non si sia fatto niente per porvi rimedio. In fondo la funzione di un sito è quella di presentare un prodotto al meglio per invogliare il lettore all'acquisto. Nel caso del Color Tex quasi quasi si è ottenuto il risultato opposto.

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Piaciuto abbastanza, non l'ho trovato entusiasmante ma sicuramente nemmeno una schifezza.

Cheyenne, io non ho ancora letto la storia, quindi non sono in grado di giudicare. Il mio dissenso era riferito alla confezione del prodotto che. ripeto, e' un indecenza oltre che schifezza. Ma tanto sicuramente questo Tex "schifezzacolor" vendera' come al solito, malgrado la pubblicita' del cavolo che hanno fatto, ed e' questo cio' che importa alla Bonelli. L'importante per loro e' avere un profitto. Tanto i lettori e i fan di Tex comprano tutto, anche l'immondizia, avranno pensato. E purtroppo e' vero.
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Non ho ancora letto la storia ma ho dato una sfogliata all'albo. Una sola parola:SCHIFO!
Ma come si puo' presentare nel 2011 un prodotto del genere?la grafica della copertina e' semplicemente un indecenza e la colorazione dei disegni di Brindisi lascia sconcertati per quanto sono pessimi. La storia puo' essere un capolavoro quanto volete, ma questa collana, a mio modesto parere, e' stata una grossa delusione.
Grazie signor Bonelli per come tratta i lettori di Tex ancora una volta!

VERGOGNA!!!!

quoto in pieno il tuo dissenso!, anche io non ho ancora letto la storia, ho dato solo una rapida sfogliata all'albo e sono rimasto sconcertatoo ed imbarazzato dai colori! dato che la collana è dedicata al colore mi aspettavo qualcosa in più della collezione de "la repubblica" invece è di gran lunga al di sotto! :(

(in più appena apri l'albo non si sente quel buon profumo di carta ma una puzza tremenda che sembr di essere in discarica! )
appena mi sarà passato lo shock per i colori leggger? la storia, sperando che almeno quella sia buona!

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Piaciuto abbastanza, non l'ho trovato entusiasmante ma sicuramente nemmeno una schifezza.

Cheyenne, io non ho ancora letto la storia, quindi non sono in grado di giudicare. Il mio dissenso era riferito alla confezione del prodotto che. ripeto, e' un indecenza oltre che schifezza. Ma tanto sicuramente questo Tex "schifezzacolor" vendera' come al solito, malgrado la pubblicita' del cavolo che hanno fatto, ed e' questo cio' che importa alla Bonelli. L'importante per loro e' avere un profitto. Tanto i lettori e i fan di Tex comprano tutto, anche l'immondizia, avranno pensato. E purtroppo e' vero.
Ho fatto una citazione del tuo giudizio, Anthony, non per contrastarlo ma solo perchè il caso ha voluto che il mio messaggio seguisse il tuo. Quello che mi è piaciuto abbastanza, nonostante i limiti, è la trama, per quanto riguarda la parte grafica se tengo conto di come apparivano i colori in anteprima quasi quasi la definisco eccellente (iperbole!).

Capisco che in un Tex a colori i medesimi abbiano la loro importanza, ma mi sarebbe altrettanto dispiaciuto un Raffaello corredato da una trama piatta. Meglio (per me) leggere volentieri dialoghi e didascalie ;)

@Texas Kid: devo avere il naso chiuso, ma dopo una profonda annusata - a seguito del tuo messaggio - giuro che non ho sentito la puzza che lamenti :blink:

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Dimenticavo, anche il tipo di carta e' veramente scadente. Mi sarei aspettato almeno quella plastificata, ma niente, neanche questo. Che dire, definire questo Tex "schifezcolor" un prodotto mediocre e' come fare un complimento.

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  • Rangers

In effetti, se un difetto lo devo trovare, la costola gialla e le lettere rosse del titolo non sono proprio il massimo dell'originalità e della bellezza. Poco originale la parte alta dell'albo, con la scritta "160 pagine" e il prezzo di copertina a fare da spalla al megatitolo "color tex" non proprio bello. La cover, sappiamo da CVilla, è stata consegnata in fretta e furia e anche all'autore stesso non piace..... per essere la n.1 diciamocelo, un po' bruttarella e molto generica lo ?. Speriamo succeda come nel caso di "Oklahoma!", che il n.2 è diametralmente opposto al primo numero uscito. Mah, qualche dubbio mi resta.... Per i colori, come ho già detto in precedenza, sono sul genere dei numeri centenari, per avere una resa sul tipo quelli di "Repubblica", IMHO si sarebbe dovuto usare un altro tipo di carta, forse più costosa, che avrebbe sicuramente inciso sul prezzo di copertina.

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  • Rangers

Preso stamattina in localit? marittima.... l'ultimo rimasto, mentre dell'inedito ce n'era ancora una bella pila!Che dire? Per quanto riguarda la copertina, non mi sembra così malvagia, nonostante Claudio l'abbia fatta e consegnata in fretta e furia!Si, forse è un p? troppo "semplicistica", ma comunque epiche come le varie "Sul Sentiero dei Ricordi" et similia! :)Ho apprezzato il fatto della copertina "simil-plastificata", anche la carta mi sembra diversa rispetto a quella cui siamo abituati. Mentre per quanto riguarda i colori, non trovo grandi differenze con quelli utilizzati nei numeri celebrativi (vedi il recente 600 con colori molto simili a questi)!Direi che ormai siamo abituati a vedere questa qualità su Tex, e purtroppo temo che i prossimi numeri non cambieranno granch? rispetto a questo primo!Comunque non li trovo così disastrosi... ma per questa serie che dovrebbe festeggiare l'avvento dei colori in una serie annuale, si poteva sicuramente curare meglio il tutto! :deserto Piccola curiosità: a pagina 3 manca il solito classico frontespizio (come nel caso degli almanacchi e dei Texoni, mentre nei maxi era sempre presente)!Venendo alla storia non voglio spoilerare troppo, mi limito solo a dire che l'ho trovata davvero stupenda. Non so quanto Borden abbia riscritto rispetto al soggetto originale di circa 30 anni fa, ma il risultato imho è stato ottimo. SPOILERIn particolare mi è piaciuta tantissimo la parte della "morte" di Carson, con riconoscimento del cadavere nel cimitero indiano. Una scena sicuramente toccante e resa davvero molto bene... Tex che si lascia andare a qualche lacrimuccia, Kit Willer disperato...... queste pagine entreranno nella "storia" di Tex (almeno secondo me)! :inch: Davvero bellissima... non scrivo di più, visto che lo farà in modo più dettagliato nel prossimo numero della rivista!

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Dimenticavo, anche il tipo di carta e' veramente scadente. Mi sarei aspettato almeno quella plastificata, ma niente, neanche questo. Che dire, definire questo Tex "schifezcolor" un prodotto mediocre e' come fare un complimento.

Completamente d'accordo con te pard sul discorso della carta, son contento che qualcun altro oltre a me lo abbia sottolineato. A costo di ripetermi penso che per una nuova serie annuale a colori si doveva utilizzare una carta migliore. Già quella utilizzata per i volumi di Repubblica sarebbe andata bene. Risottolineo anche la grandezza del formato, insomma si fa uno speciale a colori e lo si confina nelle stesse dimensioni dell'inedito che però costa quasi la metà. E che diamine potevano fare almeno un formato più grande per gustarci meglio i disegni anche a costo di qualche euro in più. Per una volta l'anno penso che i lettori di Tex un sacrifico lo avrebbero fatto sapendo di avere un bel volume da riporre in biblioteca.
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Preso ieri e letto tutto d'un fiato. Per quanto riguarda la storia, a me personalmente è piaciuta molto, molto ben narrata. :inch: I disegni anche mi sono piaciuti parecchio. :inch: Nota aim? negativa, a parere mio sono stati i colori... Non mi sono piaciuti affatto, e dire che questa collana è nata apposta per valorizzarli, io li ho trovati veramente brutti, i disegni a parere mio sono colorati male, si poteva curare decisamente meglio la colorazione, essendo il punto forte della collana.. Speriamo che i prossimi siano colorati in modo migliore di questo..

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io ho dato 8. La storia e' bella, classica e l'inizio in flashback mi sono piaciuti, pero' in complesso non mi sento di dare piu' di un 8, perche' ne ho lette di migliori. Sulla storia dico che mi sono piaciute le scene

al villaggio indiano con il riconoscimento, anche se come detto da qualcuno non si capisce perche' Kit non possa guardare. Va bene che e' il "piccolo", ma ormai mi sembra abbastanza scafato e cresiuto... L'emozione di Tex e dei pards comunque e' resa bene e il momento e' toccante. Bella anche l'idea che Carson non fosse seppellito sotto la nuda terra. Che Carson fosse vivo e il corpo fosse di Douglas King era abbastanza scontato, visto che sin dall'inizio lo stesso Kit lo descriveva come un suo "quasi gemello". Meno scontata pero' l'esistenza del 4° fratello comparso dal nulla per vendicarsi. Abbiamo anche trovato uno sceriffo niente male, elastico abbastanza da non rompere le scatole a Tex ma energico e deciso nel governare il paese.
I disegni mi sono piaciuti molto. Sia Tex e Carson da giovani che nella parte successiva sono stati resi bene. Belli i paesaggi e el scene di movimento, insomma nulla da dire. Mi e' anche piaciuto il modo in cui e' stato reso il momento dell'abbagliamento da sole riflesso, cosa che non credo sia molto facile da rappresentare.... Sui colori non mi pronuncio piu' di tanto, posso solo paragonarli agli albi centenari ed ai cartonati o ai supermiti, e questo albo sinceramente mi sembra piu' scarso per colorazione. Non ho letto la serie di Repubblica quindi non posso confrontare. Secondo me c'e' troppo marrone. E' vero che nel west reale il marrone doveva essere il colore dominante, ma a parte le camicie gialle di Tex e Kit e le scritte "bang", non ho trovato molte tavole con qualche colore in risalto, piu' brillante e che si stacca un po' dalla "marronitudine" generale. Ultimo commento e' sull'"hardware". Sinceramente, da un albo annuale, il primo di una serie, mi sarei aspettato una carta meno povera e meno "odorosa". Effettivamente, anche il mio albo e' un pochino puzzolente. Non so se e' la carta o se sono gli inchiostri dei colori, ma l'odore si sente. Effettivamente, appena ho preso l'albo in mano in edicola ho avuto una sensazione di delusione. Avessero usata la carta degli almanacchi, magari aumentando un po' il prezzo, forse sarebbe stato meglio. Dopotutto e' un albo annuale, non un settimanale come Repubblica per cui avrebbero potuto fare di piu', per valorizzare meglio l'opera. Comunque, comprero' anche i successivi, ovviamente.... :)
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Comprata, letta, archiviata.

Storia assolutamente senza pathos, la morte di Carson non riesce a conivolgere il lettore, che resta totalmente annoiato; dopo un centinaio di pagine si cominciano a saltare i "ballon" tanto sono stancanti, e l'ultima pagina è una liberazione. Per il formato, molto "giallo topolino", e i colori sempre GFB sono in linea con i tex centenari e quelli di repubblica. Si poteva aggiungere un foglio in più per la classica pagina "tre", o eliminare l'inutile sequenza di pagina 93/94... Consiglio di comperarla esclusivamente per rivedere Brindisi all'opera con Tex.
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finito ora di leggere la storia accuratamente, mi dispiace ancora di più che i colori e la carta siano davvero scadenti perchè a me la storia e i disegni sono piaciuti un sacco! devo fare i miei complimenti a Boselli come giusto che sia perche in questa storia ho rivisto il Tex che a me piace! presente ironico attivo astuto e assolutamente protagonista! :) voto alal storia 9! e undici a Brindisi per la dedica finale sul braccio di Tiger!

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Finito di leggere la storia appena cinque minuti fa'. Una buona storia, non eccelsa, ma devo dire che mi e' piaciuta. Ero davvero curioso di vedere la reazione dei tre pards dinanzi al presunto cadavere di Carson. Beh, soddisfatto a meta'. Il discorso che fa' Tex e' bello e toccante, ma per aver perso l'amico fraterno di una vita, il ranger mi e' sembrato un po' troppo calmo, anche se si copre gli occhi con la mano. Molto verosimile invece, la rezione di Kit Willer, che si addanna all'idea della morte del suo padrino. Mi sarei aspettato anche qualche parola di Tiger, in fondo il vecchio Carson e' anche per lui un caro e fraterno amico. Ad ogni modo va bene cosi' comunque e ammetto di essermi un po' commosso in questa scena, anche se sapevo che quel corpo bendato come una mummia non era di Kit Carson. Non mi dilungo sulla storia, non c'e molto da dire, e' abbastanza lineare e la si legge piacevolmente tutta d'un fiato, pero' mi sarebbe piaciuto vedere la reazione di Kit e Tiger dopo aver scoperto che Carson era ancora vivo. E invece Boselli non ce la fa vedere. Peccato. Non mi e' piaciuto il finale invece. Un po' insipido. Quando invece sarebbe stato forse piu' azzeccata qualche vignetta che si riferisse al resuscitato Carson con i quattro pards di nuovo felicemente riuniti.

Disegni.

Non voglio piu' ritornare a parlare dei colori, che doveva essere la caratteristica principale di questa nuova collana e che invece passano tristemente in secondo piano. I disegni di Brindisi sono discreti ma non mi fanno impazzire. Si perde qualcosa nella parte finale della storia e comunque, forse, in bianco e nero avrebbero fatto piu' figura.


Giudizio definitivo:


Storia 7
Disegni 6,5

Do invece un bel zero tagliato alla redazione della Sergio Bonelli Editore per le loro scelte assurde e per aver confezionato un prodotto veramente scadente, considerando che ci troviamo nel 2011 e considerando anche che trattasi del fumetto italiano piu' venduto e famoso di tutti i tempi.Un caloroso applauso a tutti!Non preoccupatevi, tanto Tex lo compreremo sempre, anche quando proponete ciofeche del genere.

E con questo ho davvero finito la mia partecipazione in questo topic.

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Si poteva aggiungere un foglio in più per la classica pagina "tre", o eliminare l'inutile sequenza di pagina 93/94...


condivido per l'aggiunta della classica pagina 3, sono rimasto dispiaciuto di non vederla, ma non condivido il fatto di eliminare la sequenza 93-94 essendo Kit mezzo indiano trovo piu che normale che possa rimanere colpito e credere ai sogni, per gli indiani le premonizioni sono sempre state importanti! :) quindi ci sta, sbaglio?


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Devo dirmi d'accordo con Anthony sullo scarso spessore del finale, e sul non far vedere la reazione di Kit e Tiger alla notizia che Carson è vivo. La pagina 3 avrebbe benissimo potuto essere aggiunta, ma forse per la povera e miserella casa editrice i costi sarebbero stati esorbitanti ;):P
La scena del sogno di Kit costituisce un po' un anticipo del palesamento della realtà (per i pards, perchè il lettore sa già di cosa si tratta), e mi sembra strano che non sia stato menzionato alla fine, magari dicendo "Hai visto figliolo? In un certo senso il tuo sogno era premonitore!" o qualcosa del genere. Ma non credo che Borden abbia giocato sull'origine indiana di Kit Willer, al quale il sangue navajo insegna magari a seguire le piste, a lavorare di arco e frecce e a sopportare lunghi viaggi in terre impervie, ma certo non a credere in sogni e superstizioni.
Sul discorso odore dell'inchiostro o della carta... non so! Non voglio dire che il mio albo sia assolutamente inodore (insapore non saprei, non ho controllato :D ) ma se qualcuno di voi ha mai avuto occasione di acquistare Tuttosport, tanto per fare un esempio, sa cos'è un inchiostro che veramente puzza, e non mi pare che sia il caso di questo albo, sia pure con tutti i suoi difetti di formato e colore.
Ultima osservazione sulla scena del riverbero del sole: forse Boselli si è ricordato di una storia scritta da lui stesso e disegnata da Chiarolla, dove tra l'altro erano coinvolti proprio i Navajos, sulla ricerca dell'oro delle leggendarie città di Cibola. Non ricordo se era il 356 o il 357 ma se non vado errata l' c'è una scena molto simile, anche se ancora più tragica (mi pare che il malcapitato si copra di ustioni mortali).

Comunque sia, al di l' dello scarso valore del materiale usato - ma per questo il votaccio andrebbe dato alla casa editrice, complimenti a Boselli che è riuscito ad utilizzare la sua amatissima folla di personaggi senza mettere in ombra Tex & Co. , a dimostrazione che volendo si può fare, e complimenti anche a Brindisi per i disegni.
Voto complessivo 8 e avrebbe potuto essere di più se il finale fosse stato più degno della storia nel suo insieme, e se si fosse potuto vivere maggiormente il pathos dello "scoprimento"

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Finito di leggere la storia appena cinque minuti fa'. Una buona storia, non eccelsa, ma devo dire che mi e' piaciuta. Ero davvero curioso di vedere la reazione dei tre pards dinanzi al presunto cadavere di Carson. Beh, soddisfatto a meta'. Il discorso che fa' Tex e' bello e toccante, ma per aver perso l'amico fraterno di una vita, il ranger mi e' sembrato un po' troppo calmo, anche se si copre gli occhi con la mano. Molto verosimile invece, la rezione di Kit Willer, che si addanna all'idea della morte del suo padrino. Mi sarei aspettato anche qualche parola di Tiger, in fondo il vecchio Carson e' anche per lui un caro e fraterno amico. Ad ogni modo va bene cosi' comunque e ammetto di essermi un po' commosso in questa scena, anche se sapevo che quel corpo bendato come una mummia non era di Kit Carson. Non mi dilungo sulla storia, non c'e molto da dire, e' abbastanza lineare e la si legge piacevolmente tutta d'un fiato, pero' mi sarebbe piaciuto vedere la reazione di Kit e Tiger dopo aver scoperto che Carson era ancora vivo. E invece Boselli non ce la fa vedere. Peccato. Non mi e' piaciuto il finale invece. Un po' insipido. Quando invece sarebbe stato forse piu' azzeccata qualche vignetta che si riferisse al resuscitato Carson con i quattro pards di nuovo felicemente riuniti.

Disegni.

Non voglio piu' ritornare a parlare dei colori, che doveva essere la caratteristica principale di questa nuova collana e che invece passano tristemente in secondo piano. I disegni di Brindisi sono discreti ma non mi fanno impazzire. Si perde qualcosa nella parte finale della storia e comunque, forse, in bianco e nero avrebbero fatto piu' figura.


Giudizio definitivo:


Storia 7
Disegni 6,5

Do invece un bel zero tagliato alla redazione della Sergio Bonelli Editore per le loro scelte assurde e per aver confezionato un prodotto veramente scadente, considerando che ci troviamo nel 2011 e considerando anche che trattasi del fumetto italiano piu' venduto e famoso di tutti i tempi.Un caloroso applauso a tutti!Non preoccupatevi, tanto Tex lo compreremo sempre, anche quando proponete ciofeche del genere.

E con questo ho davvero finito la mia partecipazione in questo topic.

Quoto ogni parola! :old:

Mi ero ripromesso di postare un piu' accurato commento ma, essendo spesso in sintonia con me, l'amigo Anthony mi ha preceduto e ha già detto tutto lui...! ::evvai::
Comunque, pur con queste sbavature, se Boselli ci presentasse sempre un Tex così centrale e protagonista non ci sarebbe da ridire ( quasi ) niente. :old:

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Si poteva aggiungere un foglio in più per la classica pagina "tre", o eliminare l'inutile sequenza di pagina 93/94...

Premesso che sono in totale dsiaccordo con te sulla storia, che a me è piaciuta parecchio (ma a proposito, perchè mettere sotto spoiler un giudizio assolutamente generico, che cioè non entra nello specifico della storia?), ti rispondo che anche a me è dispiaciuto un p? non vedere il classico frontespizio. hanno decio di allineare questo agli speciali da 160 pagine di tutte le altre testate bonelliane, che non presentano il frontespizio, ma solo 160 pagine di tutto fumetto. Personalmente posso anche fare a meno del frontespizio, non è indispensabile. Quanto all'aggiiungere un foglio in più (ed immagino che per foglio tu intenda due facciate), per motivi di stampa se ne sarebbero dovuti aggiungere almeno due, ovvero 4 pagine, se non addirittura 8. Gli albi sono in genere stampati in cosiddetti "sedicesimi", ovvero fogli grandi che, opportunamente ripeigati formano un gruppo di 16 pagine. Ogni albo ?, infatti, formato da un numero di pagine multiplo di 16. Si può anche scendere a 8, ma e raro. Stamparne 4 è possibile ovviamente, resta da vedere cosa mettere nelle tre pagine aggiunte e poi incide sui costi più dei "sedicesimi" e degli "ottavi". Sarebbe stato forse meglio prevedere il frontespizio e fare una storia più corta di due pagine. Bastava pensarci per tempo. Hanno deciso diversamente e non ho problemi ad accettarlo, come ho detto. Fossero questi i problemi di quest'albo... parlaimo del colore, piuttosto. :snif: Quanto alla sequenza onirica di Kit Willer, tu pensala come ti pare, ma a me è piaciuta. clap Modificato da Carlo Monni
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A me questa storia ha detto poco o niente. La finta morte di Carson era più che ovvia, ma non c'è stato neanche un minimo di suspance, n° quando Tex, Kit e Tiger ricevono la notizia n° quando si recano a Spokane Falls e vedono il "cadavere". I dialoghi e le espressioni che disegna Brindisi purtroppo non aiutano, sembra praticamente che stiano accertando la morte di una persona qualunque, non c'è un minimo di sentimento, la cosa è di una freddezza incredibile!Il momento del ritorno in scena di Carson è prevedibile e scontato, anche se le scene d'azione contribuiscono a rendere meno noioso tutto l'insieme. Un'altra cosa che non mi è piaciuta è il ruolo di Tiger, che praticamente è l' solo per far numero. Lo spunto per la storia è buono, il flashback e il ritorno del pazzo sono una bella idea, però è la finta morte di Carson che affossa tutto. Se fosse stata una trovata solo per confondere i cattivi, allora la gestione complessiva della storia sarebbe anche andata bene, ma visto che la morte è stata inscenata per creare sentimenti di angoscia e quant'altro nel lettore, credo che il risultato sotto questo punto di vista sia stato pessimo. Sono sicuro che la storia mi sarebbe piaciuta molto di più se ci fosse stata la classica caccia ai cattivi da parte di Tex e Carson. I disegni non sono male, però mi pare che Brindisi (ma in generale, negli albi a colori, ho sempre questa sensazione) si sia un p? annullato per adattarsi ai colori, spesso i suoi disegni sono delle semplici linee molto scarne, rende decisamente di più in bianco e nero. Sarei stato almeno soddisfatto se i colori fossero stati decenti, invece sono semplicemente disastrosi, considerando che la pubblicazione è nata per questo. Cosè come un fiasco totale è stata l'impaginazione della copertina, con caratteri che andavano bene forse per i titoli di coda dei telefilm western degli anni '60, ma che sulla copertina di questo albo sono inguardabili. L'unica cosa che si salva è il disegno di Claudio Villa, e devo ammettere che la colorazione è buona. Ultima cosa: ma il titolo che c'entra?? :D Nel senso che venne il giorno in cui Carson doveva uscire di scena?Mah!!Voto 5, secondo me non ci siamo proprio.

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Ultima cosa: ma il titolo che c'entra?? :D Nel senso che venne il giorno in cui Carson doveva uscire di scena?Mah!!

:lol2: laughing Oppure: E venne il giorno in cui Carson, lasciato indietro "nonno Tex" (perchè da un certo punto di vista è anche più vecchio di lui) si godette un'intera nottata come piace a lui :shock: Scherzi a parte, credo che sia Il giorno in cui Tex dovette confrontarsi con la scomparsa dell'amico fraterno. Oppure Il giorno in cui si spezz? l'unit? dei pards... Per inciso anche a me non piace eccessivamente Tiger, ma tutto sommato trovo che si comporti da vero indiano, nascondendo il suo dolore. E' stato così anche quando ha condotto Tex alla tomba di Lilyth
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  • Rangers

Speriamo succeda come nel caso di "Oklahoma!", che il n.2 è diametralmente opposto al primo numero uscito.

Suppongo che tu ti riferisca solo alla veste grafica pard, perchè Oklahoma è stato un capolavoro assoluto! -ave_ sisi
Ovvio querida, mi riferisco solo alla parte esterna (copertina e costola) dell'albo. Sulla storia in sè nulla da eccepire, anzi! ;):D
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