Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[Color Tex N. 01] E Venne Il Giorno


ymalpas
 Share

Voto alla storia?  

69 utenti hanno votato

Non sei abilitato/a a votare al sondaggio o a vederne i risultati. Si è pregati di collegarsi o iscriversi per poter votare in questo sondaggio.

Messaggi consigliati/raccomandati

Color Tex ?E venne il giorno?: Interviste esclusive con gli autori Mauro BOSELLI e Bruno BRINDISI, nel blog portoghese di Tex!

Immagine postata

Versione italiana - http://texwillerblog.com/wordpress/?p=35349

Versione portoghese - http://texwillerblog.com/wordpress/?p=35321


Mauro Boselli: Qualcuno ha detto che Tex soffre poco rispetto alla morte della moglie raccontata da Bonelli e a quella presunta del figlio raccontata da Nizzi. Innanzitutto dimenticano che già nel periodo classico bonelliano della saga in un paio di casi Tex presume che Carson sia morto ma non fa una piega! La verità è che sono uomini veri, la morte li accompagna e la eventualit? di lasciarci la pelle è un fatto scontato e accettato. Tex non piange per la morte di un compagno d'armi (gli è successo spesso) ma intimamente soffre, solo che non lo d' a vedere. Agisce.

Bruno Brindisi: Far recitare Tex non è facile, normalmente ha un'espressione che Sergio Leone definirebbe ?con il cappello-senza cappello? come Clint Eastwood! Ovviamente non piange nemmeno davanti alla tomba di Carson, quando è furioso non bisogna fargli fare smorfie, insomma bisogna dosare con attenzione. Non so se ci sono riuscito, di sicuro io e Mauro ce l'abbiamo messa tutta per rendere il più emozionante possibile la scena dell'addio al suo pard.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 260
  • Created
  • Ultima risposta

Top Posters In This Topic

Grazie Zeca per questa nuova intervista! ::evvai:: Il punto che più mi è piaciuto è quello in cui Brindisi si dichiara disponibile per nuove storie di Tex!Anche se in questo color mi ha un p? deluso, io prenderei la notizia di una sua nuova storia con mooolta soddisfazione! :inch:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 3 mesi dopo...

Inizio col dire che la colorazione non mi sembra molto promettente!

L'ho recentemente comprato dagli arretrati... posso dire che nella realtà la colorazione è migliore di quella che appare in queste anteprime.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...

chissà perchè non avevo scritto nulla l'anno scorso... forse perchè al tempo dell'uscita di questo stupendo albo (tra i più emozionanti a mio parere) ero in vacanza. L'ho riletto qualche sera e posso dire che è tra le storie migliori del nostro ranger. Un colpo di scena dietro l'altro... l'ultimo poi, architettato alla perfezione (quello del notaio/avvocato/fratello King...) non ho avuto un attimo di previsione!In un fumetto abbastanza "scontato" (passatemela! :) ) come Tex mi ha fatto davvero piacere leggere una storia così incredibile... I disegni di Brindisi poi hanno espresso tutto al meglio, anche le emozioni dei personaggi. Il nostro Ranger giallo-blu è rimasto impassibile molte volte perchè a mio parere, sapeva tutto fin da quando ha visto il corpo. Vi ricordate che quando lo spostano dalla lettiga dice "sembra più leggero"?Per me risponde quel laconico "? stato in acqua" solo per "fare il gioco di Carson"... Insomma, al suo solito, per me aveva capito tutto. :)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

chissà perchè non avevo scritto nulla l'anno scorso... forse perchè al tempo dell'uscita di questo stupendo albo (tra i più emozionanti a mio parere) ero in vacanza. L'ho riletto qualche sera e posso dire che è tra le storie migliori del nostro ranger. Un colpo di scena dietro l'altro... l'ultimo poi, architettato alla perfezione (quello del notaio/avvocato/fratello King...) non ho avuto un attimo di previsione!In un fumetto abbastanza "scontato" (passatemela! :) ) come Tex mi ha fatto davvero piacere leggere una storia così incredibile... I disegni di Brindisi poi hanno espresso tutto al meglio, anche le emozioni dei personaggi. Il nostro Ranger giallo-blu è rimasto impassibile molte volte perchè a mio parere, sapeva tutto fin da quando ha visto il corpo. Vi ricordate che quando lo spostano dalla lettiga dice "sembra più leggero"?Per me risponde quel laconico "? stato in acqua" solo per "fare il gioco di Carson"... Insomma, al suo solito, per me aveva capito tutto. :)

Direi di no cara Segnali di fumo : un corpo esposto agli agenti atmosferici dopo essere stato anche a lungo in acqua, perde i liquidi e quindi sembra più leggero. Tex si commuove a modo suo,Kit e persino Tiger paiono molto più passionali... ma il nostro eroe è fatto così, la vendetta è la miglior cura !
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 4 mesi dopo...

Moooolto molto bella come storia... I disegni puliti di Brindisi mi hanno sempre fatto emozionare e anche questa volta sono ottimi. Stupenda la colorazione ma per avere questo effetto per i futuri color Tex serve un tratto pulitissimo. Ci vedo bene Civitelli, purtroppo il grande Magnus e molti altri. Non capisco perche non vi piace questa copertina; E' UN OPERA D'ARTE :inch:voto 9-5,5

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...

Non c'è male come soggetto, tuttavia trovo che vi siano alcuni punti oscuri. Al momento del riconoscimento del cadavere di Carson, è inverosimile che Tex si sia lasciato ingannare. Nel corso degli anni, Carson ha ricevuto una quantit? di ferite tali da far sembrare il suo corpo una carta geografica. Sta in piedi la ricostruzione di Ymalpas che sospetta che Tex non si sia lasciato ingannare, ma che era stato al gioco sospettando che Carson aveva le sue buone ragioni per farsi credere morto, ma a questo punto per quale motivo tenere all'oscuro Tiger e Kit? Sembra quindi solo un sotterfugio per far credere al lettore che Carson fosse effettivamente morto, ma credo che nessuno, ma neanche uno dei lettori, abbia pensato che fosse davvero morto, e tutti aspettavano che saltasse fuori da un momento all'altro, quindi per quale motivo portare avanti questa finzione? Non era più onesto che lontano da presenze indiscrete Tex confidasse ai suoi pard che il cadavere non era quello di Carson°

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 2 mesi dopo...
  • pecos changed the title to [Color Tex N. 01] E Venne Il Giorno
  • 1 anno dopo...

Il primo albo della serie a colori, per quelli che nell'ormai lontano 2011 sembrava dover essere un vero e proprio cambio di paradigma nel mondo texiano, che da sempre poggia sulla classica contrapposizione cromatica tra bianco e nero. Devo ammettere che, allora come anche ora, i disegni del sempre validissimo Brindisi non risentirono affatto della colorazione, ed anzi riuscirono forse a valorizzare ulteriormente la sceneggiatura di Boselli, imperniata su due dei suoi cavalli di battaglia, lo sbalzo tra "passato" e "presente" nell'universo di Tex e, soprattutto, un frequente ricorso a colpi di scena mai banali, assai misurati e ben strutturati.

 

Protagonista, fondamentalmente, ne è Kit Carson, chiamato ancora una volta a fare i conti con il proprio passato; anche per tranquillizzare i fan della prima ora, va però ammesso che, a dispetto del titolo dell'albo dal sapore piuttosto epico (E venne il giorno), la presente storia, per quanto contraddistinta da una trama assai bene curata, non può reggere certo il paragone con Il passato di Carson (e, del resto, ben poche altre storie di Tex ne sono in grado), sia per il ruolo non altrettanto centrale del Vecchio Cammello nell'economia degli eventi, sia per il carisma degli antagonisti di turno, i fratelli King ed i loro fiancheggiatori, neanche lontanamente paragonabili alla Banda degli Innocenti. Sostanziali elementi che, tuttavia, consentono a questa storia di affrancarsi del tutto da paragoni ingombranti quando non scomodi, e ne consentono la meritata ed opportun a valorizzazione.

 

Inoltre, altra (opportuna) differenza fondamentale risiede nel fatto che, in questa circostanza, Carson non insegue il passato di propria volontà, ma piuttosto ne è letteralmente convocato, sotto le sembianze di un tale notaio McCanles di Spokane Falls; recatosi nel lontano territorio di Washington, il Vecchio Cammello, in apparenza destinatario di una grossa eredità lasciatagli dalla vedova di un vecchio amico ranger, scopre di essere stato attirato in una trappola piuttosto ben congegnata, di cui sembra autore Douglas King, ansioso di poter vendicare i tanti anni dietro le sbarre e la morte dei due fratelli Adam e Wayne (tutti eventi di cui il bandito ritiene principale responsabile Carson). La resa dei conti si svolge in un anonimo trading post nei pressi di Spokane Falls, dove dopo aver neutralizzato in maniera più o meno definitiva un buon numero di balordi, Carson si ritrova impegnato in un violento corpo a corpo con Douglas King, corpo a corpo che si conclude con la caduta di entrambi i contendenti da una cascata, in conseguenza della quale sembrano ambedue passati a miglior vita.

 

Raggiunti dalla tragica notizia della morte di Carson, Tex e gli altri due pards non esitano un attimo, pur con un groppone enorme nello stomaco, a recarsi a loro volta a Spokane Falls: riconosciuto Carson dai vestiti (il cadavere, in conseguenza della caduta, è di per sé irriconoscibile), i tre giurano di non lasciare nulla di intentato pur di vendicare la morte, e tramite il vero notaio McCanles la loro ricerca giunge fino ad una vicina concessione aurifera, dove i tre si imbattono a loro volta in una trappola, scongiurata anche grazie all'intervento dei Salish di Tuono Veloce, guidati nella circostanza nientemeno che - indovina indovinello :P?! - da Kit Carson, in realtà salvatosi dalla caduta nella cascata e lasciatosi credere morto per ragioni di sicurezza (il cadavere, ovviamente, è quello di King). Il passo successivo è la scoperta dell'arcano: il vero artefice della congiura ai danni di Carson, rimasto per tutto il tempo nell'ombra ed al di sopra di qualsiasi sospetto, non era Douglas King, piuttosto il notaio Daniel McCanles, in realtà il minore dei quattro fratelli King, artefice di un contorto e minuzioso piano per assecondare i propositi di vendetta del fratello maggiore. La congiura, ovviamente, si ritorce beffardamente contro Daniel King, morto dopo una tragica caduta da un tetto al culmine della resa dei conti, ed esito a parte (del resto, non avrebbe potuto essere differente) trattasi di un epilogo all'insegna dell'imprevisto e dell'ennesimo e supremo colpo di scena, coerente con una trama nel complesso ben congegnata da Boselli, e soprattutto fondamentale elemento di valorizzazione della storia.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Finito di leggere il settimo centinaio, mi mancano una ventina di albi, dovrò decidermi a rileggere i color in mio possesso (fino al 2017), comprati e mai più ripresi in mano. 

Forse sarà perché non ricordo neanche una storia, vorrà pur dire qualcosa. 

Non sono mai stato amante del colore ma ero curioso di vedere la nuova collana. 

Anche i color brevi mi erano sembrati una buona idea, ma evidentemente quando nel 2017 ho deciso di eliminarli dalla mia collezione, non ho mai pensato di comprarne uno. 

Ora voglio rileggerli con più calma, ma non penso che mi pentirò. Ho letto tutti i numeri anche successivi ma sinceramente non ricordo nessuno in particolare. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 3 mesi dopo...

Buonissima storia di Boselli, accompagnato da un ottimo disegnatore, per quello che era l'esordio della nuova collana***.

 

Bello l'incipit ambientato nel passato dei due rangers, saporito antipasto di quanto poi sarebbe stato sviluppato organicamente nella collana "Tex Willer" e nelle varie apparizioni collaterali (Texoni, Maxi, Cartonati...) e brillante la trappola per Carson organizzata dai vendicativi criminali.

 

La storia riesce a mantenere anche una relativa tensione riguardo alla sorte del grande Kit, pur nella consapevolezza del lettore riguardo all'impossibilità che l'evento luttuoso sia reale (e meno male, non toccatemi Carson! :wub: ).

 

Buono il finale, con la rivelazione del "quarto fratello".

Certo, lungo il percorso c'erano tutti gli elementi per dedurre l'identità del "grande manovratore" (anche senza immaginare i rapporti di parentela) ma da questo punto di vista io apprezzo che Boselli giochi "pulito" con il lettore e metta sempre a disposizione tutti gli indizi.

 

Passando ai disegni La mia impressione è che Brindisi sia stato un po' coperto dal colore, un peccato conoscendo il valore dell'artista.

Questo vale in particolare per la versione cartacea, a mio parere la versione "Bonelli Digital Classic" è più gradevole e un po' meno meno "piatta".

 

Riguardo alla diatriba sul colore, sicuramente la qualità non era quella auspicata, probabilmente anche per la qualità della carta.

Io su Tex generalmente preferisco il B/N ma il colore non è sbagliato a prescindere, come dimostrato ad esempio dalla maggior parte dei cartonati, solo che deve essere di qualità (e più "naturale" possibile) per mettere in risalto i disegni invece di appiattirli.

Qui se la cavarono onestamente (a parte la camicia fosforescente di Tex), andò peggio nel numero successivo, con una serie di facce tra il marroncino e il grigio-zombi, forse a rappresentare i diversi gradi di luce presenti nelle scene.

 

Complessivamente, valutando storia e disegni senza considerare la questione colore, nel sondaggio ho votato 8.

 

 

 

***

Senza entrare nel merito, per motivi di spazio :D, ora alcune delle collane collaterali sono spesso considerate "di serie B", palestre per testare nuovi autori/disegnatori o "sale parrocchiali" dove infilare storie non all'altezza della regolare o delle collane più prestigiose.

All'epoca invece per il lancio si giocarono un gran bel jolly, una storia che con un respiro più ampio non avrebbe a mio avviso sfigurato nel bianco e nero di un Texone.

 

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.

×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.