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[Color Tex N. 01] E Venne Il Giorno


ymalpas
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Ma i color Tex saranno grandi come un albo normale o avranno una forma diversa?Non credo costino più di 5 euro, almeno, spero.... = )Far? successo secondo voi questo nuovo progetto della SBE?1-Disegni Buono/Ottimi2-Copertina di Villa, quindi sempre un capolavoro3 Colori un po da Paint.... come dicono alcuni di voi!Per il resto, non vedo l'ora giunta il 5 Agosto...

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Far? successo secondo voi questo nuovo progetto della SBE?Per il resto, non vedo l'ora giunta il 5 Agosto...

Quien sabe.... Credo che se le vendite saranno pari alla metà di quelle dell'inedito sarà già un successone ( senz'altro per la SBE )! _ahsisi Per noi lettori vedremo..... :trapper:
Parole molto sagge, capelli d'argento. l'importante non è il denaro ma la passione ed il divertimento nel leggere i nuovi Tex.... :generaleS:
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Previsione. Visto il successo del Tex a colori di Repubblica, alla SBE stanno pensando ad un svolta epocale. Intanto, mi aspetto che dall'autunno vengano riproposti, colorati tutti i Texoni, gli speciali, gli albi. Augurandomi che nessuno tocchi Magnus.

Pensi che la SBE cambi un mito come quello del bianco e nero di Tex? Spero decisamente di no. Secondo me gli albi mensili resteranno sempre in bianco e nero, tranne, ovviamente, per gli speciali...
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Buona cover, soggetto che personalmente trovo un poco banale anche se sicuramente adatto all'apertura di una nuova collana. Tempera ed acquerello, per certi versi può ricordare la celebrativa per i 60 anni del personaggio, edita nel 2008. L'anteprima del soggetto lascia di stucco, davvero promettente!Parere diverso invece per quanto riguarda le tavole ed il colore. Giudicheremo comunque la storia nel suo complesso, devo dirmi più che convinto della sua finale buona riuscita.

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Preso anche io questa mattina a Trento. Qui arriva la Bonelli sempre 2gg prima circa :banana:Considerazioni telegrafiche sparse solo a livello grafico, esteriore, per il commento completo rinvio a dopo la lettura:"NEGATIVE"- La costa gialla sparata col testo in rosso acceso non è il massimo, avrei preferito qualche cosa di più tenue e se rosso doveva essere, almeno più sul bord'.. ma fa lo stesso.- L'impaginazione grafica della copertina sembrava e rimane penosa, l'abbinamento di almeno 4 dico 4 font DIVERSI in un unica cover è URENDA!!! Quel "color" finto texano fa pietà, l'arcobaleno di colori nel logo.... il titolo in tosso su sfondo giallo.... insomma tutto pacchianissimo e per nulla riuscito!!- Il colore, sebbene sia molto meglio delle anteprime (e ci mancherebbe) , rimane discreto ma nulla più. COme detto 1000 volte... da una collana che bla bla faceva del colore la novità assoluta... bla bla... aspettava.. bla bla... molto di più, PUNTO.- Prevista la cadenza annuale.. mi sembra veramente troppo a mio avviso, probabile la portino a semestrale, almeno, speriamo. (Se vende na cifra la fanno anche trimestrale :wink: )POSITIVE- L'albo è "plastificato", dando al prodotto un tocco di qualità che ci voleva.- La copertina di Villa, come sempre spettacolare oltre ogni immaginazione! E che dire della copertina di settembre in anteprima all'interno?! BELLISSIMA! Un grandissimo professionista.- L'albo è un bel malloppone e nel complesso fa la sua porca figura in libreria :clint:- Disegni di Brindisi ottimi come sempre e la storia che si preannuncia spettacolare!!

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Il giorno è venuto anche per me, finalmente!

Che dire? Innanzitutto che la storia mi è piaciuta. Non è certo un capolavoro, ma è decisamente molto ben scritta.
Per coloro che non lo sapessero, forse è il caso di informarvi che questo, in un certo senso, è il primo soggetto di Boselli.
Lo propose a G. L. Bonelli oltre 30 anni fa. L'idea piacque al vecchio GLB, ma alla fine fu accantonata perchè n° lui, n° Boselli riuscivano a trovare un finale che li soddisfacesse. Boselli ha deciso di ritirare fuori quel canovaccio dal cassetto per il varo della nuova collana, perchè gli spiaceva lasciare inutilizzata un'idea che era piaciuta a GLB ed ha trovato una soluzione che ha ritenuto soddisfacente per risolvere la vicenda.
Peccato comunque essersi persi questa storia (coi dialoghi di G. L. Bonelli nel lontano 1980 (chi l'avrebbe disegnata? Galep probabilmente), ma almeno ci siamo goduti la versione di Boselli.

Ma ora, giusto per non correre rischi...

Bellissimo il prologo, interpretato pur sempre da Tex e Carson.

Bellissima l'immagine di pag. 4 con loro due in lontananza, quasi come miraggi del fato che incombe sui banditi in fuga.
Questa parte della vicenda è narrata come se fosse in presa diretta. Il lettore ignaro dell'ambientazione temprale ha un primo indizio che si svolge nel passato quando a pag. 6 uno dei banditi afferma di che credeva che Tex fosse un fuorilegge. Bello il modo con cui i i due pards sventano l'agguato ai loro danni. Mi ha riportato alla mente momenti analoghi di vecchie storie di GLB, sarà l'effetto dei capelli neri di Kit Carson o della camicia senza taschini (per tacere dei guanti)?
Bello rivedere un Tex giovane ed irruento.
Bella anche l'idea di inventarsi una sorta di Kit Carson in negativo (vestono anche quasi uguale).
Curiosità: l'intera sequenza ambientata nel passato dura esattamente 32 pagine, quasi come se fosse una storia contenuta in 3 albetti a striscia di una volta. Quasi sicuramente è una coincidenza, ma a me ha fatto piacere lo stesso.

Venendo alla parte ?moderna", devo dire che come sempre capita nelle storie di Boselli, Kit Carson è in formissima. Non solo si concede una serata al Golden Nugget Saloon (le cui ?attrattive? trova subito convincenti), ma se non fosse per il fatto che ha abbassato la guardia con il falso notaio, avrebbe sbaragliato quelli che gli avevano teso l'agguato da solo e la storia si sarebbe conclusa a pag. 60 circa.
An che in seguito si dimostra decisamente all'altezza della situazione sia con la solita lingua tagliente che quando c'è da menare le mani (fa addirittura crollare una capanna tutto da solo).

Tex è semplicemente Tex. Il suo comportamento è esattamente quello che mi aspettavo ed è un piacere vederlo sbatacchiare l'infido Ned (che già se l'era passata male con Carson) dopo aver smantellato con acute deduzioni (che dimostrano come non sai capace di usare solo la forza, ma anche il cervello).
Belle le parole che dice al supposto feretro di Kit Carson.
Forse un po' troppo sdolcinato il comportamento di Kit sai alla notizia della morte di Carson sia quando lo ritrova, ma poi si fa perdonare nel momento dell'azione.

Nessuna sorpresa sull'identit? del vero nemico, ma non credo che Boselli volesse farne.

Sempre brillanti gli scambi di battute tra i pards. Mi sono piaciute non solo quelle tra Tex e Carson quando il secondo si ripresenta sulla s cena e quelle con il giovane Kit con Tiger che chiede: ?Stanno litigando o scherzando?? E Tex di rimando: ?Non si può mai dire con quei due?.

A pag. 89 una delle ragazze del Golden Nugget riferisce che Carson le ha detto che le ricordava una ragazza. Secondo voi a chi si riferiva?

Alla stessa ragazza, che prima, li aveva avvisati di un paio di sicari nascosti nel ballatoio del saloon, Carson si rivolge dicendo: ?? poi ti ringrazier? con più calma.? E lei con un sorriso ammiccante: ?Ci conto?. Impagabile vecchio Cammello.

Certo che Borden deve avere proprio una sorta di passione per Kit Carson. se è vero che questo era il suo primo soggetto ed era incentrato su Carson proprio come ?Il passato di Carson°.

Lo sceriffo di Spokane Falls ha una faccia familiare. Potrebbe essere basato su Alan Rickman°

Civitelli ha ormai fatto scuola. Nella parte ambientata nel passato, la camicia di Tex non ha i taschini e lui porta i guanti. Carson porta una giubba a frange lunga ed ha i capelli un po' lunghi, look con cui lo abbiamo visto a partire da ?Il patto di sangue? Si tratta di particolari che apprezzo molto ed ho visto che c'è stata una certa cura anche nel riprodurre le armi.

Dopo aver letto la storia quindi, confermo la collocazione cronologica del ?flashback? iniziale tra le storie ?Doppio Gioco? e ?Ken Logan il duellista?. Carson accenna al fatto che lo scontro con i Fratelli King è avvenuto vent?anni prima. Poich? nella storia si parla di Washington Territory e che il Territorio di Washington fu ammesso nell'Unione come stato nel novembre 1889, la parte moderna deve svolgersi comunque prima di questa data, diciamo tra il 1887 ed il 1889. Il che ci porta a stabilire che all'epoca Tex doveva vere da un minimo di 44 anni (se lo diamo nato nel 1843 ed ambientiamo la storia nel 1887) ad un massimo di 51 a anni (se lo diamo nato nel 1838 ed ambientiamo la storia nel 1889). E Kit dovrebbe tra i 19 ed i 21 anni.

A proposito di armi: secondo Boselli Tex usa un Winchester 76 calibro 45 come la Colt Frontier.


Decisamente di buon livello i disegni di Bruno Brindisi anche lui in grande forma.

Quanto ai colori, decisamente in stile Repubblica. Niente di eccezionale, ma in fondo accettabili.

Personalmente credo che in un albo a colori, il colore dovrebbe integrarsi col disegno. Credo che siamo d'accordo tutti, o dovremmo esserlo, che il colore non dovrebbe essere semplicemente qualcosa di aggiuntivo al disegno. Disegnare per il colore dovrebbe essere di verso che disegnare per il bianco e nero. Alla Bonelli dovrebbero tenerlo presente.
E sia chiaro che io di certo non mi scandalizzo se la camicia gialla di Tex è più scura di notte.

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  • Rangers

Letto e piaciuto: da applausi la dedica dell'autore nell'ultima striscia dell'ultima pagina (sulla manica di Tiger Jack).

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Appena acquistato. Dopo un'occhiata veloce veloce, posso confermare l'assolutamente personale ed opinabile impressione nei confronti di Bruno Brindisi, autore dal tratto fin troppo freddo e vuoto, che con il colore (lievemente superiore a quello della Collezione Storica a Colori, praticamente al pari dei centenari, detto per inciso) decade ancor di più. La parte narrativa parrebbe buona, anche se è ovvio che prima di lasciarsi andare a giudizi occorre leggere per intero il volume.

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Un primo rapidissimo giudizio: se Boselli scrivesse sempre albi così ( con un Tex siffatto, anche se potrebbe esserci presentato ancora meglio e non mi riferisco solo ai testi, almeno in questo albo.... ), per me, sarebbe già un bel leggere. Vedremo già dai prossimi albi se l'autore proseguirò sulla "vecchia pista"..... :old: Vedete amigos, che mi accusate di "pregiudizi" verso il buon Mauro, che non è così !?.... :trapper: Certo che se Tex "scompare", fra pagine di avventure ricolme di una specie di "corte dei miracoli" di personaggi beh, certo che non posso che incazz... _thia- ( i riferimenti alle storie di questi ultimi anni ed all'ultima, in particolare, ?... puramente voluto ! ) :colt: _ahsisi Stavolta non è andata così.... clap A presto per qualche riflessione in piu'... :trapper:

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Messaggio per gli unici tre che lo hanno gia' letto..

Ma questi benedetti colori, come sono ?

Si e' detto di tutto e di piu' sui colori di questa nuova serie inedita prima dell'uscita e basandoci su una tavola presa da internet, e adesso gli unici tre fortunati che hanno per le mani il volume, dei colori non dicono nulla ?? :capoInguerra: -_nono

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  • Rangers

E' come aver per le mani un albo centenario, nulla in più e nulla in meno. Io almeno non noto differenze tra i centenari e questo. Poco a che vedere con quelli di Repubblica e assolutamente nulla con quelli Mondadori.

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Sarà che ho letto l'albo in spiaggia sotto l'ombrellone, sarà che sto fatto mi ha ricordato quando una trentina di anni fa nel budello di Loano vidi e comprai fra centinaia di arretrati il mitico supertex, ma sto albo mi ha regalato belle emozioni, il colore anzitutto è molto molto meglio del previsto, in particolare molto belle le scene del deserto e

la sequenza dell'agguato coi giochi di luce che fanno impazzire il cattivo
anche se non c'è quella voglia di stupire e sperimentare del Dylan Dog ColorFest, ma questo è solo il primo numero e speriamo che in futuro la situazione possa cambiare. Supendi i disegni di Brindisi. La storia è veramente bella, originale pur nella classicit?, ottima la sceneggiatura geniale l'idea del
flashback iniziale non annunciato, con Tex e Carson finalmente disegnati giovani
anche se si sa ovviamente che Carson non è morto il pathos prende il lettore e lo fa tenere incollato alle pagine fino alla fine. Per finire sono d'accordo nell'elogiare Boselli per avere scritto una bella storia senza esagerare coi comprimari che tolgono un po'di spazio al nostro protagonista...
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E' come aver per le mani un albo centenario, nulla in più e nulla in meno. Io almeno non noto differenze tra i centenari e questo. Poco a che vedere con quelli di Repubblica e assolutamente nulla con quelli Mondadori.

Concordo con te pard. I colori sono assolutamente identici al nr. 600. I volumi di Repubblica sono un p? migliori, credo dipenda molto dal tipo di carta usata, quella di Repubblica è bianca e di tipo migliore, quella del Color Tex è la solita un p? più ruvida al tatto e tendente al giallognolo o per meglio dire non proprio bianca.
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Come detto nello Shoutbox, sono ancora a pagina 100. L'impressione che ne ho tratto finora è che Mauro Boselli abbia fatto un ottimo lavoro. Naturalmente prima di dare un giudizio definitivo alla sceneggiatura voglio terminare di leggere la storia ma il soggetto secondo me è ottimo. L'idea di base per inaugurare questa nuova serie è bella. Passando alla veste grafica la copertina è carina. Certo come nome delle serie non è il massimo dell'originalità ed è abbastanza semplice, quasi banale. A questo punto potevano chiamarla Tex Color almeno suonava meglio :P I disegni di Brindisi sono buoni, belli i visi di Carson e Tex da giovani. Per i colori come già detto siamo sul livello dei centenari, niente di più niente di meno. Un qualcosina di più lo potevano fare. Anche per il formato mi aspettavo un formato più grande, ma come si suol dire chi s'accontenta gode ...

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