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TWF - Tex Willer Forum

[611/612/613] I Trappers Di Yellowstone


Sam Stone
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Voto alla storia?  

73 utenti hanno votato

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Io trovo questa storia piatta! Grandi potenzialità ci sono, vedi lo Yellowstone, però non mi entusiasma. Tutto procede secondo un copione stantio. Non ci sono sorprese, colpi di scena. Ai nostri riesce tutto, sempre. Ma i cattivi sono sempre così imbranati? Per non scrivere stupidi!

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Io trovo questa storia piatta! Grandi potenzialità ci sono, vedi lo Yellowstone, però non mi entusiasma. Tutto procede secondo un copione stantio. Non ci sono sorprese, colpi di scena. Ai nostri riesce tutto, sempre. Ma i cattivi sono sempre così imbranati? Per non scrivere stupidi!

Spero che Mauro Boselli non ti ascolti, perchè le storie che vogliamo da lui sono proprio queste, non quelle complicate all'inverosimile che richiedono uno sforzo di memoria non indifferente per mettere a fuoco personaggi e situazioni. Questa de "I trappers di Yellowstone" non sarà una delle sue più scoppierttanti avventure, però ci metterei la firma per leggerne sempre di questo tono.
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Io trovo questa storia piatta! Grandi potenzialità ci sono, vedi lo Yellowstone, però non mi entusiasma. Tutto procede secondo un copione stantio. Non ci sono sorprese, colpi di scena. Ai nostri riesce tutto, sempre. Ma i cattivi sono sempre così imbranati? Per non scrivere stupidi!

Spero che Mauro Boselli non ti ascolti, perchè le storie che vogliamo da lui sono proprio queste, non quelle complicate all'inverosimile che richiedono uno sforzo di memoria non indifferente per mettere a fuoco personaggi e situazioni. Questa de "I trappers di Yellowstone" non sarà una delle sue più scoppierttanti avventure, però ci metterei la firma per leggerne sempre di questo tono.
Sia ben chiaro, la critica è legittima! Però do ragione a Ymalpas. Le storie "classiche" di Tex hanno le loro regole. Come le hanno le storie di Maigret. Non si può certo chiedere a una storia di Maigret di essere piena di colpi di scena e di imprevisti come una storia di James Bond. Ogni serie ha le sue regole. Tex non è Indiana Jones, e, anche se ci sono state storie imprevedibili e mozzafiato (qualcuna l'ho scritta anch'io) non è n° necessario n° giusto che sia sempre così. Anzi!In quanto ai cattivi stupidi, credo che siano la norma (e non l'eccezione) in almeno cinquecento dei circa seicento albi pubblicati. La verità è che i cattivi , nel mondo di Tex, SONO stupidi. Proprio perchè sono cattivi! Altrimenti si guarderebbero bene dall'affrontare Tex e i pards!
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Mi è piaciuta molto come storia, molto curioso lo stratagemma con cui viene sconfitto Crawford. I disegni si sono mantenuti allo stesso ottimo livello degli albi precedenti. L' unica cosa che mi ha lasciato un p? con l' amaro in bocca è il finale (che non critico per il fatto che sia alla "tutti felici e contenti" perchè ci sta) un p? frettoloso, si sarebbe potuto dedicare qualche pagina in più alla riappacificazione tra ostaggi e nez perc? magari con l' entrata in scena dei pivellini dell' esercito. A parte questo sono rimasto molto soddisfatto dalla storia.

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Io trovo questa storia piatta! Grandi potenzialità ci sono, vedi lo Yellowstone, però non mi entusiasma. Tutto procede secondo un copione stantio. Non ci sono sorprese, colpi di scena. Ai nostri riesce tutto, sempre. Ma i cattivi sono sempre così imbranati? Per non scrivere stupidi!

Spero che Mauro Boselli non ti ascolti, perchè le storie che vogliamo da lui sono proprio queste, non quelle complicate all'inverosimile che richiedono uno sforzo di memoria non indifferente per mettere a fuoco personaggi e situazioni. Questa de "I trappers di Yellowstone" non sarà una delle sue più scoppierttanti avventure, però ci metterei la firma per leggerne sempre di questo tono.
Straquoto ymalpas :trapper: Non ho capito Ethan quando scrive:" Ai nostri riesce tutto, sempre". Ma, dico, vogliamo tornare ai tempi del Tex piccione o, peggio, codardo, ecc.....??!! :shock: Ma guarda: mi tocca pure "difendere" Borden.... :lol2: _ahsisi
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Guest MISTERNOMG

Belli i disegni ma perchè il LETTERING è fatto così male? piccolo, illegibile, possibile che bisogna aspettare o Civitelli o Ticci per avere un lettering decente? :D mah misteri

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Delusissimo dal finale per due motivi:

1) Randy viene ucciso e nessuno tra i suoi compagni trapper tenta di vendicarlo.( francamente non riesco a capire neanche il perchè Brent è stato ucciso)2) La fine di Crawford, bollito in un gayser laughing; avrei preferito che i rangers lo arrestassero, o che al limite per quello che aveva fatto e cercato di fare lo lasciassero in mano ai nez perc?.
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Belli i disegni ma perchè il LETTERING è fatto così male? piccolo, illegibile, possibile che bisogna aspettare o Civitelli o Ticci per avere un lettering decente? biggrin.gif mah misteri

A me non mi è sembrato tanto male, n° tantomeno illegibile. Piu' che decente a parer mio. Però è la prima volta che sento qualcuno lamentarsi del lettering di una storia di Tex. :D
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Uno dei migliori finali di Boselli, calcolandolo bene le pagine a sua disposizione riesce a portare a conclusione i fili dellla trama (unica cosa non troppo chiarita sono le motivazioni dei nasi forati). Che cosa lamentavano? e nascondersi con gli ostaggi quale vantaggio avrebbe portato? Comunque storia decisamente riuscita. Anche l'inizio di quella di Leomacs promette davvero bene.

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Splendido finale di una bellissima storia. Esco dalla lettura di queste ultime 73 pagine con molta soddisfazione: Boselli ci regala una storia ?classica?, forse la più ?classica? tra quelle che ha scritto (se non ricordo male, disse una volta che con ?I trappers di Yellowstone? aveva voluto scrivere una vicenda che ricordasse le atmosfere delle storie nordiche e ?forestali? di Gl Bonelli e Nizzi: ebbene, secondo me ci è riuscito alla grande!), e avventurosa nel senso pieno del termine. Per venire a quest?ultima parte ?Possono 73 misere pagine essere qualcosa di più di un finale scontato, un valore aggiunto imprescindibile per la riuscita complessiva della storia? Io dico di si, per i seguenti motivi:

1) e? in queste pagine che la storia tocca il suo vertice di drammaticit?, di una drammaticit? del tutto inaspettata, almeno per me: la tragica morte di Randy, oltre a questo, ci lascia del personaggio un ricordo più vivo, lo rende più grande e ammirevole;2) inoltre, questa scena ha l'altro merito, fondamentale, di aver fatto di mister Crawford un vero Cattivo, un vero Nemico degno di questo nome: nei due albi precedenti era comparso per pochissime pagine, col rischio che, a conti fatti, avremmo avuto uno dei nemici più e inconsistenti degli ultimi anni. E invece no: queste 73 pagine ci hanno mostrato un vero bastardo, un torturatore della peggior specie.
Per il resto, tutto scorre nel migliore dei modi: i quattro pards risolvono la situazione alla loro maniera, in un concentrato adrenalinico di sparatorie e inseguimenti tipicamente boselliano.
E? vero, la situazione questa volta la risolve Yount; ma credo che anche il texiano più ?tradizionalista? questa volta non si può lamentare: perchè è del tutto logico che sia Yount a indicare il modo di salvare la pelle, e perchè, in ogni caso, le azioni più eroiche e più spettacolari sono riservate ai quattro pards (e questo, per me, è il fatto che conta).
Il ritratto dei rapporti tra i ricconi rapiti e i Nez Perc? mi è piaciuto molto. Ne escono almeno tre bei personaggi: Lord Brunel, Langford, e il fiero capo Looking Glass. Capitolo disegni: superlativi!Piccinelli riconferma la sua bravura nel caratterizzare i quattro pards (il suo Tiger villiano è davvero ben riuscito, e anche il suo Kit) e i personaggi di contorno tutti, nel disegnare le scene d'azione nella maniera più dinamica, e nella resa delle ambientazioni -e se pensiamo che la sua prova precedente aveva visto un Messico realizzato altrettanto splendidamente di questo Yellowstone, possiamo concludere che Piccinelli coi paesaggi western è davvero bravo e mostra un' ottima adattabilità (e questo, per un disegnatore di Tex, credo sia un fatto molto importante). Certo, l'influenza di Villa è ancora fortissima, e rende il suo stile ancora piuttosto impersonale. Ma il Nostro ha tutto il tempo per affrancarsi dal modello villiano- e in ogni caso, se anche ciò non avvenisse, io sarei felice lo stesso!In conclusione, do un bel 9, alla storia e ai disegni.
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ho votato un dieci generale per questa storia, che ho letto a spezzoni e ora mi rileggo tutta intera. Le atmosfere sono uno scenario davvero nostalgico, un ritorno costruito e ben fatto. Ho trovato tutto molto emotivo, soprattutto nei piccoli episodi di contorno, come il rapporto tra l'inglese e l'indiano (metto generico così evito lo spoiler) e i vari rapporti personali ben definiti. Una avventura a tratti lenta e altri veloce, ma sempre con un qualcosa da scoprire pagina per pagina. Che dire, W Borden! :)Per i disegni, io amo il metodo classico, quindi: superlativi. Come ho detto su, Piccinelli per me ha trovato lo sguardo di Tex. Ispirandosi a quello di Villa ne sta facendo uno suo che ha dei particolari specifici che fanno fatica a scappare all'occhio attento di chi conosce i tratti. Applausi!

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Il finale, a differenza di altri, non mi ha esaltato piu' di tanto. La storia complessivamente e' riuscita ma non griderei sicuramente al capolavoro. Il primo albo mi e' piaciuto piu' di tutti, poi il secondo e il terzo molto meno. Non lo so, forse troppi dialoghi, alcune scene mielose e soprattutto i soliti complimenti per tutti. Fateci caso, nell'ultimo albo, non so quante volte Boselli utilizzi la solita frase:"e' in gamba". C'e' ne per tutti. E' un continuo lodare le doti di tutti. Un po' nauseante, direi. Comunque e' un tipo di storia che preferisco di gran linga rispetto alle altre storie boselliane, dove per capire la trama dovevi essere almeno uno scienziato o per vedere Tex dovevi cercarlo con il cannocchiale. I disegni di Piccinelli alla fine avvertono un po' di stanchezza e si nota. Ma il suo e' davvero un gran bel lavoro.

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Finale spettacolare, entusiasmante, col botto, per quella che si presenta forse come la più bella storia di Tex dal punto di vista comico. Era dai tempi di Taiga che non ridevo così tanto, l' era stato Tex in persona a farmi sganasciare e le battute erano sparse qua e là, qui invece la comicità è generale e investe quasi tutti i personaggi eccetto i pards. Quello che non ho capito il mese scorso e che taglia alla radice ogni polemica è che la storia è tutta finalizzata al lancio della nuova coppia comica del secolo: dopo Gianni e Pinotto, Stanlio e Ollio, Bud Spencer e Terence Hill, Ciccio e Franco, Er Monnezza e Bombolo, Cochi e Renato, Mister Bluff e Gufo Triste, Polpetta e il Conte, e chissà quanti altri ancora, abbiamo ora Lord Brunel e Tall Bull. In tutte le coppie comiche che si rispettino, c'è sempre un deficiente e un sano di mente, ed è il primo a essere il più buffo, a stimolare le battute e la vis comica. Anche in questo caso, Tall Bull, un incrocio fra Gufo Triste e Cico, non smentisce questo cliché, affiancato dal più compassato lord che non perde mai l'occasione di rendere ridicolo il compagno. La coppia funziona, mi sono davvero divertito, il buonismo rilevato nel numero scorso era in realtà perfettamente funzionale alla comicità, non ha altra funzione che questa: l'amicizia, i cazzotti, il naso rotto, la botta in testa, il broncio, la riconciliazione, i salamelecchi, sono degni della più classica commedia all'italiana, se non dei cartoni animati. Si esprimesse in pugliese, Tall Bull sarebbe un Lino Banfi indiano strepitoso, se potessimo sentire il lord parlare come Stanlio, la coppia farebbe successo al botteghino. Interessante vedere come, al contrario di Stanlio e Ollio, è il ciccione a essere il deficiente di turno, mentre il secco rappresenta quello sano. Oltre ai due mattatori, abbiamo una serie di semideficienti di contorno, al cui confronto Carson il brontolone fa la figura del dilettante. Osservate infatti l'espressione del piccolo indiano Wemah, è una macchietta degna di Alvaro Vitali, un ottimo deficiente di contorno. E vogliamo forse tralasciare la faccia che regge l'anima coi denti del "pistolero" da operetta Brent, uno che si professa dell'est ma che parla con accento dell'ovest? Arruolato anche lui. Randy, poi, è un deficiente del tutto particolare: non fa che ripetere "assassini!" per due albi, ricorda la battuta di un film di Benigni, poi, invece di scappare, accompagna i suoi ex complici in bocca al lupo, che poi lo sbrana. Arruolato. I due ricconi americani, poi, sono delle macchiette per tutta la storia, fifoni al punto giusto, possono forse mancare nell'allegra compagnia? Quanto a Crawford, oltre a essere, dopo Laredo, il nuovo Mister Inutilità, mentre Revekti era il tronista belloccio, lui è un po' più attempato e di classe, è un damerino da "Ballando con le stelle", ottimo per le telepromozioni e per le tardone, per la par condicio anche per i tardoni, bisogna essere politicamente corretti, dai quaranta in su, il suo intervento dura infatti proprio lo spazio di una televendita. Ottimo per un cd romanticone alla Julio Iglesias, anzi, meglio alla Gigi D'Alessio. A guardare meglio però il buonismo non ha solo finalità comiche, ma anche etico-educative, con un tocco di religiosità che da don Babbeo in poi non può più mancare. Il pentimento, infatti, è uno dei leit motiv della storia, e riguarda in primis Randy, questo lo avevamo già visto, ma, udite udite, anche Looking Glass, per una par condicio etnico-razziale adeguata ai nostri tempi, per concludersi nell'apoteosi finale della riconciliazione ecumenica generale che piacerebbe tanto alle associazioni per la tutela morale dei minori. La storia vince infatti il premio MG, Garanzia Morale, a mani basse. E' stato bello tornare bambini, non che la cosa mi riesca difficile, per la verità, e scoprire che anche su Tex si può ritrovare l'ingenuità di un Comandante Mark, di un Alan Mistero, di un Piccolo Ranger, di un Blek Macigno. Se i ricconi hanno passato una piacevole vacanza, anche noi lettori l'abbiamo fatto, ma soprattutto lo ha fatto l'autore, regalandoci la prima supercazzola della carriera spezzando il ritmo serio e l'atmosfera adulta delle storie texiane con una pausa rilassante tutta da ridere, spiazzando un po' tutti, me compreso. Infatti lo spread fra Tex e Tall Bull è salito a quota 1000. Nella galleria di deficienti e semideficienti non poteva mancare il sottoscritto, che ha cominciato la settimana ridancianamente alla grandissima. Lunedì infatti mi sono sbellicato, e sto ridendo ancora, ascoltando alla radio tutti i dettagli della notizia calcistica del secolo dopo il rutto in diretta di Gascoigne (chi se lo ricorda?), ossia il cureggione di Montolivo con annessa risata ripresa dalla tv; martedì arriva questo capolavoro della comicità texiana, degno di stare al pari della storia del maghetto uscita su Nathan Never qualche anno fa; oggi, mercoledì, apprendo che il barzellettiere di Arcore si dimetterà: se non è comicità questa?.. Fosse vero, io so il perchè: quando ha letto la battuta a pag. 34 sull'abbronzatura del lord che Tex gli ha copiato di sana pianta, ha capito che per lui era davvero finita. Concludendo Voto alla coppia comica: 10 Voto ai semideficienti di contorno: 9 Voto alla comicità complessiva: 8 Voto all'autore: 8,5 Voto al sottoscritto: 11 Voto a Montolivo: non classificabile ma gassificabile. Dovessi dare un'interpretazione seria a questa storia, cosa che non rientra né nella sua natura né  nelle intenzioni dell'autore né tantomeno nelle mie capacità, direi che le terre fumanti diventerebbero le mie balle fumanti, ma perchè rovinarmi una così promettente settimana?

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oggi, mercoledì, apprendo che il barzellettiere di Arcore si dimetterà: se non è comicità questa?.. Fosse vero, io so il perchè: quando ha letto la battuta a pag. 34 sull'abbronzatura del lord che Tex gli ha copiato di sana pianta, ha capito che per lui era davvero finita.

Questa è geniale! :lol2: Però non pensi, caro Jack, che questa atmosfera buonista e felice di cui parli venga duramente messa in discussione dalla brutta fine di Randy?

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l'ho letto stamattina, a dire il vero il finale non mi è piaciuto, mi è piaciuto di piu il 1 albo che gli atri 2. troppi dialoghi nel 3!!!!!!!! Poi un osservazione: tex per me sembrava un personaggio in " piu' ". Disegni spettacolari, non ho mai visto disegni nei fumetti cosi "reali".votoDisegni:9Storia: 4-8

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alcune scene mielose e soprattutto i soliti complimenti per tutti. Fateci caso, nell'ultimo albo, non so quante volte Boselli utilizzi la solita frase:"e' in gamba". C'e' ne per tutti. E' un continuo lodare le doti di tutti. Un po' nauseante, direi

Mi autoquoto riprendendo il discorso dei complimenti, vera e propria caratteristica di Boselli e vera e proprio moda ormai nelle storie di Tex,. Ditemi voi se non e' un esagerazione leggere in una storia tutte queste lodi:


"I trappers di Yellowstone":

Pagina 79:Randy riferendosi ai quattro pards:"sono stati maledettamente in gamba".

"Uragano di piombo"

Pagina 13:Tiger riferendosi a Yount:"per la verita' un tipo in gamba mi ha dato una mano".

Pagina 18:Yount riferendosi ai Nez Perce':"sono in gamba, in gamba davvero".

Pagina 92:Tall Bull riferendosi a Brunel:"il viso pallido Brunel e' un grande cacciatore"

Pagina 108:Wemah riferendosi a Brunel:"sei piu' bravo di un Nez Perce' a seguire le tracce".

Pagina 108:Tall Bull a Brunel:"che vuoi che sia pe un uomo valoroso come te?"

"La terra delle pietre fumanti"

Pagina 9:Tall Bull a Brunel:"Sapevo che eri in gamba".

Pagina 15:il medico riferendosi a Randy:"Randy e' il piu' gamba tra noi tutti".

Pagina 26:Langford riferendosi a Brunel:"Lord Brunel e' stato in gamba ad approfittare delle circostanze".

Pagina 43:Carson riferendosi a Brunel:e' un uomo in gamba e' lo ha dimostrato".

Pagina 72:Tall Bull riferendosi a Brunel:"Brunel si e' comportato da valoroso in battaglia".


Sicuramente mi e' sfuggito qualche altro complimentone, ma l'esempio mi sembra abbastanza completo.
Ripeto la storia non e' un capolavoro, ma si legge abbastanza piacevolmente se non fosse "rovinata" da questa ennesima montagna di complimenti per tutti.

Non credete che qualche elogio in meno ci starebbe?

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Elencati così, Anthony, tutti questi elogi sembrano davvero tanti. Ma dilazionati in quasi 300 pagine, all'interno di una storia ricca come questa, a me non danno poi tutto questo fastidio; e se la storia ti prende, ti piace, passano quasi inosservati- o almeno, per me è stato così.

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Stamattina, controllando la storia di Acciarino, ho letto il seguente dialogo: PADRE. Beth ha solo quindici anni... Ha dovuto crescere in fretta, dopo la morte della madre... CARSON. Ai fornelli se la cava egregiamente! Lasciatelo dire a un buongustaio.. KIT.(sorriso ironico, mentre si fascia il fianco ferito) Sì, Beth è in gamba, mister Driscoll! Anche con le armi se la cava bene... BETH (arrossendo) Non... non avevo mai sparato a un uomo, prima di quest'oggi! Domande.1) A chi ha sparato Beth? 2) Secondo voi il dialogo serve o no alla caratterizzazione psicologica dei personaggi? (secondo me sì) 3) Dovrei tagliarlo perchè sicuramente ad Anthony non piace o devo altamente fregarmene delle sue idiosincrasie?Tra un anno e qualche mese saprete le risposte.... :trapper:

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1)Beth ha sparato a Kit (che si sta fasciando il fianco) 2)Certo, secondo me sì. 3)Mi pare che anche Nizzi agli inizi era elogiato e poi a qualcuno con il tempo ha annoiato, forse per un vuoto di fantasia nelle sue storie,è sempre così,... Colorado Belle è stata elogiata se non all'unanimità in buona parte, col tempo un certo ripetersi di situazioni nei personaggi, può portare avversione. Io convengo che le storie di Borden fino ad adesso le ho sempre apprezzate, ma è giusto rispettare e capire le opinioni degli altri. Se ho detto una cavolata assassinatemi... :)

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Non possiamo avere finali tutti uguali però quello che ho pensato alla fine della lettura è stato ( in positivo o negativo ):a ) Yount ha acquistato, narrativamente peso e quindi quello che in un certo senso più temevo, cioè che fosse un personaggio di cartone - non si per fortuna avverato!b ) Tex sfugge per la seconda storia consecutiva ad un vero e proprio faccia a faccia con l'antagonista rivale: Revekti lo uccide in un lampo scagliandogli la lancia sul petto, Crawford viene invece inghiottito dall'esplosione del geyser. Da notare che:Yount nel finale sostituisce il Carver di caccia infernale" e Tex è lasciato ( quasi ) senza lavoro a contemplare la scena. Non è un rimporvero, per carit?, ma preferisco i finali quando il ranger, a muso duro, prende per il bavero l'antagonista e gliele suona di santa ragione. c ) i nemici di Boselli ultimamente non sono stranamente mai stati all'altezza della situazione, Crawford è una macchietta a senso unico che comanda senza pensare, un candidato al suicidio, che stride davanti alla lucidit? dei suoi e di un Delagand, che sarebbe potuto essere un arcigno osso duro deciso a vendicarsi e invece si conferma un vigliacco. Da un autore capace di dar vita a "colossi" penso sia lecito apettarsi qualcosa di più. d ) disegni di Piccinelli. Nel concitato finale nelle vignette mai si coglie la superiorità numerica degli avversari e benché Boselli parli ( se non ricordo male ) di almeno una trentina di inseguitori, l'idea di forza sovverchiante che dovrebbe costringere i nostri ad un' altamente drammatica fuga intesa come corsa con la morte, non è mai suggerita dalle tavole. tanto che, sarà magari solo la mia impressione, mi chiedo come mai i pards siano costretti a indietreggiare pur potendo contare su diversi uomini e sul fattore campo ( inteso come guerriglia, imboscate ecc ). Un altra cosa che mi ha in un certo senso stupito è proprio l'esiguità numerica dei nez percè (tribù di 4 gatti 4?) Superlativa invece la gestione dei personaggi dei piedidolci, del lord e di Langford in particolare, del capo Looking Glass che è riuscito a tenere a freno i più bellicosi della sua tribu, e soprattutto Randy, personaggio forse non simpatico e accattivante come Parkman, ma sicuramente quello che più ha marchiato a fuoco questa storia - mi è dispiaciuto doverne constatare la morte. D'altro canto ho notato Boselli insistere sul personaggio del pistolero che non meritava tutte le sue attenzioni, ma tant'è non ci resiste proprio! Ho dato otto a questa storia ( testi e disegni ), lineare come piace a me, ma ahimè anche priva di quei reali colpi di scena che in passato hanno messo più volte in seria difficoltà i quattro pards.

Modificato da Santana
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Stamattina, controllando la storia di Acciarino, ho letto il seguente dialogo: PADRE. Beth ha solo quindici anni... Ha dovuto crescere in fretta, dopo la morte della madre... CARSON. Ai fornelli se la cava egregiamente! Lasciatelo dire a un buongustaio.. KIT.(sorriso ironico, mentre si fascia il fianco ferito) S?, Beth è in gamba, mister Driscoll! Anche con le armi se la cava bene... BETH (arrossendo) Non... non avevo mai sparato a un uomo, prima di quest'oggi! Domande.1) A chi ha sparato Beth?2) Secondo voi il dialogo serve o no alla caratterizzazione psicologica dei personaggià (secondo me sè)3) Dovrei tagliarlo perchè sicuramente ad Anthony non piace o devo altamente fregarmene delle sue idiosincrasie?Tra un anno e qualche mese saprete le risposte.... :trapper:

Mauro come al solito parli in politichese. Secondo me Steffen non si lamenta tanto dei complimenti, che nelle storie di Tex ci sono sempre stati, quanto del numero piuttosto elevato di questi nell'arco di 220 o 330 tavole! Sono cose leggermente diverse. Ps. stuzzicante l'inizio della storia di Acciarino... posso scrivere nel topic delle anteprime che Kit Willer, in questa storia, cercherà di ingraziarsi la giovane Beth Driscoll, la quale per questo motivo rischierà di vedere aggravarsi il suo stato di salute alla fine della storia è :lol2:

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1)Beth ha sparato a Kit (che si st? fasciando il fianco)

Pallino, non ha più senso che Beth ha salvato la vita a Kit sparando a colui che ha sparato a Kit?Cioè se Beth ha sparato a Kit e poi stanno lì tutti a mangiare insieme sarebbe il colmo ahah

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