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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 26] Le Iene Di Lamont


ymalpas
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i quattro pards sono i quattro pards, e questo è un fatto essenziale (ciò non significa che il quartetto di GL Bonelli e del vecchio Nizzi non avrebbe agito con molta più risoluzione e meno cavillosit?).

@Tazhai: penso che questa parte del mio intervento (quella tra parentesi) dovrebbe trovarti d'accordo! :trapper: Comunque le cose si giudicano nell'insieme: e nell'insieme la caratterizzazione dei pards, almeno secondo me, è buona. Lo slacciamento di cinturone questa volta ci sta: Tex non si arrende, Tex gioca d'astuzia, in questo caso. Mi chiedo, Tazhai, come giudichi l'arresto di tex e Carson in "La caccia". Voglio dire: il Tex di Bonelli almeno una volta, davanti a una colt spianata di uno sceriffo corrotto, il cinturone lo ha abbassato anche lui :trapper:
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Il Tex di Bonelli, tanto per dire, si è visto spuntare alle spalle Coffin dopo solo 7 pagine del primo numero, perchè non lo aveva sentito arrivare! E dopo 22 pagine cade in trappola perchè evidentemente ha sottovalutato l'eventualit? che Coffin e Dente di Lupo potessero arrivare al tesoro e arrivarci prima di lui e di Tesah. Certamente quel Tex non era l'uomo maturo e scafato di adesso, anche se non va dimenticato che l'esperienza già vissuta, e di cui noi sapremo più avanti, lo deve sicuramente aver temprato insegnandogli a usare al meglio i suoi sensi. Ma è evidente che Bonelli non ha voluto creare un personaggio che vince sempre e domina per tutta la storia, ma che vince alla fine. @Capelli d'argento: haha

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sul fatto che non sia il Tex originario vi do ragione (Paco... Tex è il vero tex? :blink: ) a me, come ha detto West, questo albo è piaciuto. Esattamente come altri un po' più lenti rispetto a ciò che ci può aspettare, ma decisamente piacevole. Forse alcune realtà, ripeto, dovevano essere sfruttate in maniera migliore, ma sembra che il numero delle pagine fosse stato tiranno!Magari se accadeva che un vicesceriffo giovane non solo faceva slacciare i cinturoni ma si improvvisava in una sparatoria o altro (sempre a titolo d'esempio) o ancora se la Katie o la vedova Cain avessero messo un po' più in difficolt? i nostri rangers... Magari la cosa sarebbe andata diversamente. Però si sa mai che ogni realtà lasciata un po' in sospeso, non diventi lo spunto per qualche storia sulla serie regolare....@Capelli d'Ar : ti devo le mie scuse con quell'Antinizziano che non ha colpito il segno giusto, mi sono accorta di aver fatto un insieme diretto. Ma non di certo a te. In poche parole era una affermazione generica (non un attacco personale) che ho messo come supposizione, ma non l'ho staccato dal contesto.

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a me e' piaciuto (voto 8). Non la metterei tra i capolavori assoluti, ovviamente, ma e' un Texone che si legge tutto d'un fiato, senza intoppi ed in modo piacevole. La storia fila via liscia, senza troppi colpi di scena e con un finale prevedibile. Taglio classico, i cattivi e i buoni sono ben identificati sin dagli inizi, Tex compie le sue solite rapide indagini e come spesso accade i cattivi fanno quel paio di mosse sbagliate che portano alla loro sconfitta. Molto belli i disegni, piacevoli da vedere e con i personaggi ben caratterizzati.

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Punto primo: E con la scenetta del sorriso sardonico e dello sguardo di sfida cosa otteneva Tex, a parte conservare i ferri da tiro - che peraltro riavrà dopo non molto - e far contenti quelli che volevano a tutti i costi vederlo mortificare un uomo che non lo meritava? Punto secondo: il collegamento non è tra l'essere ranger e pagare o non pagare i danni (e non è certo la prima volta che accade!). Il punto è che se sono rangers "conclamati" lo sceriffo poteva anche farli uscire col patto che avrebbero saldato il debito; se sono persone qualsiasi rimangono dentro ed escono a debito saldato. In quanto al padrone del locale, temo che fosse purtroppo vero che potesse decidere di lasciare fuori gli indiani, cioè che la legge del tempo e del luogo glielo permettesse; che poi Tex abbia un'altra idea e la dimostri molto bene è un conto, ma lo stesso Tiger sa che non potrebbe ottenere ragione per vie legali. Puntro terzo: abbiamo "sentito" il pensiero di Harry Strode circa il fatto che dopo aver promesso ai due ricercati che avrebbero potuto andarsene tranquilli li avrebbe fatti fuori per la sua sicurezza; perchè non Billy?

Risposta al punto primo: otteneva il medesimo risultato, mostrava un frammento della sua VERA personalit? al lettore (eggià, c'è anche il lettore da tenere in conto nel contesto....) e non mortificava assolutamente nessuno, proprio perchè lasciava allo sbarbatello la soddisfazione di aver compiuto il suo dovere, senza tuttavia mostrare completa soggezione, che NON E' TEXIANO. Risposta al punto secondo: qualificarsi come ranger avrebbe avuto un peso non già per quello che dici tu, se mi consenti, ma al fine (eventualmente) di poter meglio spiegare al vice che i danni erano stati causati dai 4 pards in quanto PROVOCATI da un ristoratore razzista, e non perchè loro erano degli attaccabrighe da saloon. Di fatto, il razzista esce dalla vicenda pienamente soddisfatto (la sceneggiatura ce lo mostra quasi in brodo di giuggiole di fronte ai soldi), e questo NON E' TEXIANO. Punto terzo: lo ribadisco per l'ennesima volta, Billy poteva divenire un complice scomodo da eliminare se avesse deciso di pentirsi del suo operato, non nel caso di specie, in cui scorge Vera nell'atto di mettere a tacere Martin, un potenziale pericolo per entrambi. Inoltre, i due ricercati avrebbero potuto ricattare Harry solo dopo che questi gli aveva commissionato il delitto, Harry lo poteva fare anche prima, ed a prescindere dal ferimento di Martin, quindi non ha alcun senso che gli vengano degli "strani" timori a quel punto.
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Mi chiedo, Tazhai, come giudichi l'arresto di tex e Carson in "La caccia". Voglio dire: il Tex di Bonelli almeno una volta, davanti a una colt spianata di uno sceriffo corrotto, il cinturone lo ha abbassato anche lui :trapper:

Il facile equivoco in cui cadono parecchi di voi è considerare Bonelli quale una sorta di "infallibile". Non è detto che, se Tex ha fatto una cosa con Bonelli, quella cosa sia automaticamente perfettamente texiana ed immune da censure. Non è un problema di ortodossia.
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Sorry Tahzay, stavolta non sono proprio d'accordo con te. E non lo sono in particolare su quello che tu hai test? risposto a Paco: Bonelli non è fallbile piuttosto che infallibile, è l'autore e creatore di Tex. Ergo Tex è (anzi, dovrebbe essere) quello che lui ha voluto, e chi ama Tex ama il personaggio che l'autore ha "partorito", con le sue eventuali contraddizioni. 'Nzomma, se non lo sapeva Bonelli quello che è o non è texiano, vogliamo proprio saperlo noi? :blink:

lasciava allo sbarbatello la soddisfazione di aver compiuto il suo dovere, senza tuttavia mostrare completa soggezione

Eeehhhhh???????Lasciare le armi a quattro arrestati sarebbe "compiere il proprio dovere"?E perchè magari non "Ecco miei signori, queste sono le chiavi delle celle. Abbiate la compiacenza di volervici chiudere dentro, intanto che io d' una mano a sgombrare le macerie. Ah, tra l'altro, se avete qualche particolare desiderio per la cena lasciate pure l'ordinazione al mio aiutante!" :deserto
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Mi chiedo, Tazhai, come giudichi l'arresto di tex e Carson in "La caccia". Voglio dire: il Tex di Bonelli almeno una volta, davanti a una colt spianata di uno sceriffo corrotto, il cinturone lo ha abbassato anche lui :trapper:

Il facile equivoco in cui cadono parecchi di voi è considerare Bonelli quale una sorta di "infallibile". Non è detto che, se Tex ha fatto una cosa con Bonelli, quella cosa sia automaticamente perfettamente texiana ed immune da censure. Non è un problema di ortodossia.
Beh, posso anche essere d'accordo, ma allora mi chiedo quale sia il tuo criterio in base al quale stabilisci cosa è texiano e cosa no. Certo, se Tex non avesse fatto altro che slacciarsi il cinturone, sarei d'accordo con te nel dire che qui siamo di fronte a un qualcosa di non texiano. Ma qui il ranger fa anche e soprattutto altro -e poi ripeto quello che mi sembra il punto fondamentale: qui i cinturoni non vengono abbassati per piccionaggine.
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Comunque, Chey, anche se quello che dici è logico... essendo Tex un personaggio di lunga percorrenza e in puntuale evoluzione, anche il periodo Bonelli diviene una forma di comparazione con i successivi che mi vanno a fare la storia stessa del personaggio... il fatto che sia l'autore principale non esclude che abbia dato il via, ma che Tex possa essere stato rifilato e accurato da altri creando forme specifiche a Bonelli sconosciute...

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Sorry Tahzay, stavolta non sono proprio d'accordo con te.
E non lo sono in particolare su quello che tu hai test? risposto a Paco: Bonelli non è fallbile piuttosto che infallibile, è l'autore e creatore di Tex. Ergo Tex è (anzi, dovrebbe essere) quello che lui ha voluto, e chi ama Tex ama il personaggio che l'autore ha "partorito", con le sue eventuali contraddizioni. 'Nzomma, se non lo sapeva Bonelli quello che è o non è texiano, vogliamo proprio saperlo noi? :blink:

S?, ma anche Bonelli ha i suoi "picchi". Non mi dirai che il Tex che uccide deliberatamente Coffin, lasciandolo morire in un rogo, nel n. 1, è lo stesso che, in "Cavalcata selvaggia", termina a tarallucci e vino la sua missione con degli allevatori macchiatisi di plurimi omicidi.

Eppure sempre di G. L. Bonelli si parla.
Per cui ripeto, non è un problema di ortodossia, ma di gusti personali: se a te piace il comportamento di Tex di slacciarsi il cinturone e di pagare i danni in quanto indice di saggezza e calma olimpica e/o diplomazia, nulla quaestio, mentre per me non è quello che ci si dovrebbe aspettare da Tex in quel contesto, perchè prendo a raffronto una MEDIA di comportamenti consolidatisi nell'ambito di una saga sessantennale, mentre - se vado col lanternino a cercare il singolo "precedente" - allora tutto può essere considerato texiano, perchè di tutto e di più abbiamo visto accadere in oltre 600 albi.... :indianovestito:

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S?, ma anche Bonelli ha i suoi "picchi". Non mi dirai che il Tex che uccide deliberatamente Coffin, lasciandolo morire in un rogo, nel n. 1, è lo stesso che, in "Cavalcata selvaggia", termina a tarallucci e vino la sua missione con degli allevatori macchiatisi di plurimi omicidi. Eppure sempre di G. L. Bonelli si parla.

nfatti ho parlato anche di contraddizioni. E, aggiungo, una naturale evoluzione e maturazione nel tempo. Il primo Tex a volte era perfino antipatico, da una parola in su erano botte. Ricordi quando qualcuno accennava appena appena a chiedergli se aveva di che pagare il giro di bevute offerto agli avventori? Partiva con una scarica di cazzotti! Oh certo, in questo modo faceva vedere i muscoli a tutti... e dopo di che, cosa dimostrava?

se a te piace il comportamento di Tex di slacciarsi il cinturone e di pagare i danni

mai detto nulla di tutto ciò! Piacermi? Niente affatto! Ma riconosco che nel corso di questa storia, e per come le cose sono avvenute, non c'era traccia n° di piccionaggine n° di sottomissione in ciò che Tex & pards hanno fatto, e mi sento un tantino disturbata dal fatto che ogni scena in cui non si vede Tex trionfare in posizione da cacciatore da safari sulla preda venga analizzata come se fosse la prova definitiva del suo pensionamento. Per l'ennesima volta ripeto che tutte le situazioni che possono aprire la strada a sorprese, imprevisti, trappole da cui uscire... per me sono sempre le benvenute, e mi evitano momenti di noia e sbadigli.
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Beh, posso anche essere d'accordo, ma allora mi chiedo quale sia il tuo criterio in base al quale stabilisci cosa è texiano e cosa no.

Mah, guarda, la cosa è più semplice di quanto si pensi, in fondo.

Dopo aver letto Tex da quasi una trentina d'anni oramai, mi pongo come classico lettore che si aspetta di essere sorpreso dalla storia (dagli eventi, dall'intreccio, dalle emozioni) ma NON dal protagonista.
Che il modo di essere di Tex e dei suoi pards resti costante, che non ne vengano snaturate caratteristiche fondanti e personalit?, per me è un valore aggiunto.
Per cui, se la storia va come è prevedibile che vada sin dall'inizio (ogni riferimento all'ultimo Nizzi non è puramente casuale), la cosa mi deprime, mentre se Tex f?, in ogni momento, quel che mi aspetto da lui, ebbene ciò lo considero un punto a favore.
Andiamo ad analizzare in modo parcellizzato la scena dei cinturoni, poi ti spiego il mio fastidio.
Partiamo da pag. 57, quarta vignetta: Tex pensa: "ehil'! Il pivello ha carattere.". Traduzione istantanea nella mia mente di lettore: Tex capisce al volo, in quanto gran conoscitore di uomini e situazioni, che ha a che fare con un ragazzo più maturo della sua età, che non farà colpi di testa (sparargli addosso) ma neppure accetter? resistenza, di fronte alla cittadinanza che lo osserva con sguardo severo.
Ipotesi di comportamento che mi si materializza: Tex cercher? di uscire diplomaticamente dalla situazione, spiegando al vicesceriffo ed agli astanti di essere nel giusto, ma non opponendosi a che Glenn faccia il suo dovere, rispettandone ruolo e personalit?, ma senza svilire sè stesso e la SUA personalit?.
Svolgimento della sceneggiatura: ordine perentorio di Glenn di slacciarsi i cinturoni (pag. 57), stizzita ed orgogliosa reazione di Carson (pag. 58).... e Tex? Dovrebbe mediare, "a la Tex", tra le due opposte istanze ben evidenziate dallo sceneggiatore, e già materializzatesi nella mente del lettore smaliziato e attento.
Invece, abbiamo Tex che intima a Carson: "sta calmo e ubbidisci (sic!)". Di seguito, primo piano dei cinturoni che cadono, e ben due vignette con il portaborse del baby vicesceriffo che raccoglie i suddetti cinturoni. Ultima vignetta di pag. 58, con ordine perentorio di Glenn: "avanti, seguite il mio aiutante", e Tex con su stampato un sorrisetto ebete che indossa il cappello ed esce.
Successivamente, lungi dal tentare di convincere lo sceriffo di aver semplicemente reagito a una provocazione, come più volte invocato da Carson, accetta semplicemente di pagare i danni per poter uscire il giorno dopo, proprio come se fosse stato lui nel torto.
E' a questo punto, con questa precisa successione di dialoghi e scene, che Tex esce "male" - gratuitamente male - da uno sprazzo di vicenda nella quale aveva ragione da vendere, e nella quale il lettore non aspettava altro che vedere non tanto una scazzottata, quanto un ristoratore razzista sbeffeggiato, rovinato e messo a berlina, ed un vicesceriffo più maturo e ragionevole della sua età, essere convinto da un uomo più maturo di lui (nonchè ranger) che, passi per la notte in guardina, ma quantomeno la soddisfazione del risarcimento integrale la si poteva evitare. O quantomeno evitare di sceneggiare la prima vignetta di pag. 80: "allora, signor Muller, siete soddisfatto?" "puoi ben dirlo! ho avuto i soldi per riparare i dnni del mio locale, che altro potrei pretendere di più?".
Appunto.

Per concludere: per me è "texiano" ciò che io lettore, sulla base di un comportamento medio tenuto da Tex nel corso della saga, mi aspetto che il ranger faccia in un determinato momento, in una determinata situazione, per non deludere le aspettative del lettore medesimo.

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Detta così ci può stare, Tazhai, perchè non è la slacciata di cinturone in sè a non andar bene, ma quello che gli gira intorno. Però è anche vero che a un Tex passivo si accompagna anche il Tex che mette in riga il razzista: "Non sfidate la fortuna! Se non date una raddrizzata a certe vostre idee, il nostro prossimo incontro potrebbe concludersi molto peggio del primo, e non solo per il vostro locale, ma anche per l'incolumit? dei vostri connotati!"Non so se il razzista si adeguer?: quel che è certo è che, almeno a vedere la vignetta in cui si asciuga il sudore, la lezione l'ha capita. Di sicuro l'hanno capita gli altri razzisti dell'albergo!

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la prima vignetta di pag. 80: "allora, signor Muller, siete soddisfatto?" "puoi ben dirlo! ho avuto i soldi per riparare i dnni del mio locale, che altro potrei pretendere di più?".

Segue:


Muller: "Signori, è stato un piacere trattare con voi!"
Tex: "Noi non possiamo dire lo stesso!"
Muller: "Ammetto che il nostro primo incontro si è confluso in modo infausto, ma se mi offriste una seconda occasione..."
Tex: "Non sfidate la fortuna! Se non date una raddrizzata a certe vostre idee, il nostro prossimo incontro potrebbe concludersi molto peggio del primo, e non solo per il vostro locale, ma anche per l'incolumit? dei vostri connotati!"
Tex pronuncia queste ultime parole con il dito severamente puntato contro Muller, che dopo aver aggiunto un:
"Beh, ora devo andare... a presto Glenn!" con un sorrisetto un tantino più "rigido", esce asciugandosi il sudore: forse ha capito di averla appena scampata bella?

Poi il giovane vice parla del "Laramie", l'albergo dove i pards potrebbero alloggiare alla meglio, se non fosse che anche l' il padrone ha idee un tantino ristrette riguardo agli indiani. Un Tex remissivo o comunque meno "texiano" di quanto ci si aspetti magari cercherebbe un'altra sistemazione, o magari direbbe a Tiger di avere pazienza, ma forse è meglio che lui ecc. ecc. Invece, guarda guarda, decide che si andr? proprio al Laramie, e come ha previsto il padrone - evidentemente reso edotto dalla fine del locale di Muller - per l'occasione dichiara tutta la sua simpatia per i clienti dalla pelle rossa! haha

Mentre scrivevo io mi sa che scriveva anche Paco :lol:

Modificato da Cheyenne
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Detta così ci può stare, Tazhai, perchè non ?? la slacciata di cinturone in sè a non andar bene, ma quello che gli gira intorno. Però è anche vero che a un Tex passivo si accompagna anche il Tex che mette in riga il razzista: "Non sfidate la fortuna! Se non date una raddrizzata a certe vostre idee, il' nostro prossimo incontro potrebbe concludersi molto peggio del primo, e non solo per il vostro locale, ma anche per l'incolumit? dei vostri connotati!"Non so se il razzista si adeguer?: quel che è certo è che, almeno a vedere la vignetta in cui si asciuga il sudore, la lezione l'ha capita. Di sicuro l'hanno capita gli altri razzisti dell'albergo!

Si asciuga il sudore, ma se ne esce coi soldini in tasca e la soddisfazione. La vittoria di Pirro. Gli avesse mollato Tex un bel cazzottone, ancora ancora ti potrei dare ragione. Ma forse poi sarebbe tornato in carcere all'istante........ ovviamente, sino ad avvenuto risarcimento del danno (il conto del dentista.... :lol2:).
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Detta così ci può stare, Tazhai, perchè non ?? la slacciata di cinturone in sè a non andar bene, ma quello che gli gira intorno. Però è anche vero che a un Tex passivo si accompagna anche il Tex che mette in riga il razzista: "Non sfidate la fortuna! Se non date una raddrizzata a certe vostre idee, il' nostro prossimo incontro potrebbe concludersi molto peggio del primo, e non solo per il vostro locale, ma anche per l'incolumit? dei vostri connotati!"Non so se il razzista si adeguer?: quel che è certo è che, almeno a vedere la vignetta in cui si asciuga il sudore, la lezione l'ha capita. Di sicuro l'hanno capita gli altri razzisti dell'albergo!

Si asciuga il sudore, ma se ne esce coi sSoldini in tasca e la soddisfazione. La vittoria di Pirro. Gli avesse mollato Tex un bel cazzottone, ancora ancora ti potrei dare ragione. Ma forse poi sarebbe tornato in carcere all'istante........ ovviamente, sino ad avvenuto risarcimento del danno (il conto del dentista.... :lol2:).
Sicuramente la lezione all'illustre gestore non è servita affatto, ne è uscito appagato ed il solo a rimetterci (apparentemente) sembra il Ranger... della serie ''magari me ne capitassero tutti i giorni nel mio locale storie così...''Senza contare il fatto che lo sceriffo(vice) abbia fatto pesare la sua autorit? solo su i pards, lasciando il ristoratore soddisfatto e convinto di essere nel giusto.
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Che poi adesso ci fossilizziamo tutti sulla "pagliuzza" (la scena dei cinturoni e del risarcimento) e non badiamo più alla "trave", vale a dire che - come riconosciuto anche da altri - la storia è noiosissima, e Tex non fa nulla di significativo sino alle ultime 25/30 pagine, allorquando i nemici - senza alcun motivo - decidono di autosconfiggersi, in un crescendo rossiniano di assurdit?.

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Su questo sono pienamente d'accordo con te- l'ho scritto a chiare lettere nella mia "recensione" :trapper: Una sola sparatoria, tra l'altro brevissima, è davvero troppo poco per una storia di Tex. Avessero tagliato un bel p? di dialoghi qua e l', avessero aggiunto almeno una decina di pagine di sparatorie, e, secondo me, saremmo stati a cavallo. E c'erano tutti i presuppoosti, per un finale scoppiettante, dato che il paese era in mano a degli autentici "avvoltoi" (il riferimento alla bella storia di Nizzi dei nn.296-297 è voluto :trapper: ) muniti di killers e pistoleri al loro servizio.

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Invece, guarda guarda, decide che si andr? proprio al Laramie, e come ha previsto il padrone - evidentemente reso edotto dalla fine del locale di Muller - per l'occasione dichiara tutta la sua simpatia per i clienti dalla pelle rossa! haha

Ma il padrone non aveva ancora saputo del risarcimento. Altrimenti, ne avrebbe approfittato anche lui per indottrinare per bene il portiere.... occasione d'oro per ammodernare il mobilio e dare una "rinfrescatina" all'ambiente, ovviamente a spese del nostro munifico ranger.... _ahsisi Comunque, battute a parte, la scena del Laramie è stata costruita gradevolmente, e si lascia leggere bene, sono quei momenti e quelle scenette in cui Nizzi decisamente piace :indianovestito:
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Commento a caldo dopo aver letto la storia tutto d'un fiato. A me e' piaciuta, l'impianto e' classico, molte cose sono state gia' viste e riviste, storia semplice con qualche buco nella sceneggiatura, ma malgrado cio' l'ho letta con piacere. Non mi soffermo nei singoli espisodi come lo slacciamento dei cinturoni etc etc, ma nel complesso e' un piacere rivedere un Tex sempre al centro dell'attenzione che mena le mani insieme ai suoi pards. Certo, gli splendidi disegni di Sejas contribuiscono a rendere piu' gradevole questa storia, anche se l'artista ci propone un Tex troppo sorridente, anche in certe occasioni in cui non dovrebbe ridere. Lo stesso dicasi per Kit Willer, dove ci viene presentato sempre con quel sorriso da ebete. Eh gia', come al solito,Nizzi, a parte qualche battuta, non riesce proprio a impiegarlo in pieno.
Il titolo "Le iene di Lamont" e' veramente brutto, molto meglio quello provvisorio "I quattro giustizieri", rende molto di piu' oltre ad essere piu' azzeccato. Anche la copertina e' incomprensibile, riprendendo un momento poco adatto sia al titolo e sia alla storia.

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Mi chiedo, Tazhai, come giudichi l'arresto di tex e Carson in "La caccia". Voglio dire: il Tex di Bonelli almeno una volta, davanti a una colt spianata di uno sceriffo corrotto, il cinturone lo ha abbassato anche lui :trapper:

Il facile equivoco in cui cadono parecchi di voi è considerare Bonelli quale una sorta di "infallibile".

Non è detto che, se Tex ha fatto una cosa con Bonelli, quella cosa sia automaticamente perfettamente texiana ed immune da censure. Non è un problema di ortodossia.

Il "problema" è ancora un altro, secondo me.

Alcuni citano GLB a "sproposito" magari per "giustificare" l'operato di uno sceneggiatore ( Nizzi o Boselli o Ruju, ecc. ) come ha fatto l'amigo Paco.
Il fatto è che, magari, GLB certe scene ( tipo lo slacciare i cinturoni ) le ha dosate col contagocce nel corso della lunga saga fin quando ha potuto sceneggiare; altri ce le hanno propinate a dosi da cavallo e, questo, non va assolutamente bene perchè, alla lunga, rischiano seriamente di stravolgere ( e Nizzi, mi spiace, nell'ultimo periodo lo ha stravolto ) il Personaggio.
Ma, insomma, di che stiamo parlando. In questo cavolo di storia c'è una sparatoria di 6 pagine su 240, il resto è pura noia. E poi che dire del padrone razzista del saloon che manco si becca uno sganassone da Tex è :malediz... :shock:
Il Tex del Nizzi d'antan era il ( quasi ) vero Tex. Questo ( che ricalca quello dell'ultimo quindicennio ), pur presente in tutto l'albo, no. Stop. _thia- :old:

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Su questo sono pienamente d'accordo con te- l'ho scritto a chiare lettere nella mia "recensione" :trapper: Una sola sparatoria, tra l'altro brevissima, è davvero troppo poco per una storia di Tex. Avessero tagliato un bel p? di dialoghi qua e l', avessero aggiunto almeno una decina di pagine di sparatorie, e,  secondo me, saremmo stati a cavallo.

Che è poi quello che, a quanto ho sentito dire, era stato proposto in una riunione redazionale, proposta poi accantonata, a quanto pare perchè si volevano evitare eventuali proteste di Nizzi per lo starvolgimento del suo lavoro.

E c'erano tutti i presuppoosti, per un finale scoppiettante, dato che il paese era in mano a degli autentici "avvoltoi" (il riferimento alla bella storia di Nizzi dei nn.296-297 è voluto :trapper: ) muniti di killers e pistoleri al loro servizio.

Infatti. La definizione di Ticci (che ha avuto l'opportunità di leggere in anticipo la storia, visto che è stata letterata da sua moglie) di un incrocio tra "Piccole Donne" e Perry Mason, era sicuramente esagerata, visto che la parte processuale era limitata a solo due pagine, ma di certo quello che ha latitato in questa storia è stata l'azione vera.
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Storia abbastanza lineare ma noiosa, dove troviamo una sola vera scena d'azione (per giunta anche troppo breve), una bella rissa iniziale e poi solo verbosit?, con Tex perso in un mare di parole (più e più volte viene spiegata la storia al comprimario di turno) nel latitare assoluto di azione e movimento, fino ad una affrettata conclusione senza pathos. Una bella trama, tutti e 4 i pards e buoni personaggi di contorno (poi scarsamente sviluppati se non addirittura dimenticati) che non producono i risultati sperati perchè il continuo chiacchierare (tipico del Nizzi ultimo periodo) rende la storia lenta, inverosimile, incongruente ed quasi per niente texiana (lo sceriffo novellino che disarma Tex in maniera... disarmante, o il razzista di turno che viene rimborsato fino all'ultima lira per i danni al suo locale o anche Kit che si prende una sediata sulla schiena). Peccato perchè le premesse facevano presagire una bella storia, che tale non si è poi rivelata (inaccettabili solo 6 pagine d'azione sulle 220 totali), così come altrettanto inaccettabili sono i finali come questo che vedono una miriade di ?cattivissimi? (peraltro poco caratterizzati) seduti sul banco degli imputati senza prendersi neanche un cazzotto o una pistolettata. I disegni di Sejas sono apprezzabili (forse il solo Tex è da migliorare nei lineamenti del volto), anche perchè favorito dal tipo di storia sceneggiata da Nizzi. Non si riesce a capire perchè Sergio Bonelli abbia tenuto ferma per anni questa storia; le donnine presenti (per molti il motivo della censura) non fanno certo gridare allo scandalo. Probabilmente la storia non piaceva molto neanche a lui. zzzz

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