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TWF - Tex Willer Forum

[613/615] I Sabotatori


paco ordonez
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Storia meravigliosa, superba sceneggiatura, dialoghi convincenti e, secondo me, neanche troppo "verbosi". Voto 7 perchè, mi spiace tanto, ma i disegni non mi hanno convinto neanche un po'ed inoltre, come da qualche parte affermato, si BRUCIA NUOVAMENTE una figura straordinaria come Mondego... Una bella ferita a Tex ci stava proprio.

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Niente male come storia: non è brevissima, anche se dura meno degli ormai "soliti" due albi

Ehm... a dire il vero, dura più dei soliti diue albi, è lunga esattamente 269 pagine. :colt::lol2:


però scorre veloce.
Questa volta anche i Nostri faticano un pochino per capire da che parte sta la giustizia: la puzza di bruciato gli salta subito al naso, ma è l'incontro con lo sceriffo Price ad essere veramente chiarificatore!
Lo stesso Mondego risulta essere un personaggio controverso: è un killer, in fondo uccide per soldi, però questa volta sta dalla parte dei deboli... E con la frase in cui afferma che si riserva la facolt? di scegliere i propri clienti, non fa altro che aggiungere un alone di incertezza riguardo la sua personalit?.

In realtà si potrebbe sotenere che in questa storia non ci sono "buoni" ins enso stretto, a parte i poveracci assacrati da Wagoman ed i suoi. Non è un buono Mondego, che comunque ha pochi scrupoli ad uccidere innoicenti se gli torna utile; non lo è Bill Norton, che commissiona un omicidio (e che sia per una buona caus anon cambia la soistanza delle cose per me); men che meno lo è Bethanie Marsh, spetata e calcolatrice.


Forse si poteva sviluppare un pochino di più, magari allungando un p? la storia. Credo che, con più spazio, il potenziale (dati anche i protagonisti) sarebbe stato ancora maggiore.

Prenditela con Leomacs. _ahsisi :lol2:

Dicono le voci di corridoio che sia questa storia che la precedente erano state concepite per durare tre albi, ma la lentezza dimostrata da Piccinelli e Leomacs abbia spinto la Redazione ad accorcoarle.
A dire il vero, io non ho notato particolari tagli od accelerazioni dell'azione ( e non conto in questo l'abitudine boselliana di concentrare tutta la risolozione dellea vivcdnda raccontata nelle ultime 10/15 pagine a prescndere dal numero di pagine) a disposizione). Dipender?, forse , dal fatto, che la lunghezza finale è stata decisa quando i disegnatori avevano appena iniziato.

Nota di merito per aver inserito una donna come co-protagonista della storia: è stato un personaggio azzeccato, ben tratteggiata e soprattutto di un certo spessore. Nonostante si circondi di guardie armate senza scrupoli, non è certo una smidollata, anzi! E' perfidamente determinata, un serpente che irretisce e colpisce alle spalle!

Beh... più che irretire, la bella Bethanie mi pare essere rimasta irretita da Bill Norton, il quale ne sa approfittare :lol2:

Sottolineerei che questsa è la prima storia di Tex in cui lelemento sesso entra in maniera esplcita. Non fraintedetemi: non viene mostrato nulla di volgare od esplicita nel senso crudo del termine. Solo che in storie precedenti il fatto che due personaggi avessero rapporti sessuali fra loro era al amssimo oggetto di allusioni molto velata, mentre in questo caso la cosa è chiara coem il soile.
Personalmente mi va benissimo. Se sono contrario a scene di sesso esplicito nel senso più crudo del termine, come capita di vedere in altri fumetti o film, non saar? io a scandalizzarmi per un fatto della vita pewrfettamente naturale o se viene mostrata un p? di pelle femminile scoperta in più. Credo che noi lettori dovremmo essere ababstanza intelligenti da accettare anche questo.

Mentre ormai era chiaro che, sul finale, non avrebbe abbandonato il treno in corsa, già fantasticavo su un suo possibile ritorno: lo schianto in acqua è stato notevole, però chi ci dice che sia effettivamente morta?  :trapper:

Questa smania per i ritorni, a volte non la capisco. I ritorni piacciono anche me, ma mi chiedo che senso avrebbe un ritorno di Bethanie Marsh. Che ruolo potrebbe avere in una futura storia?


Mondego invece credo abbia anche scelto volontariamente lo scontro, soprattutto perchè consapevole di non poterlo vincere: la perdita del suo pard e la sostanziale impossibilità di sfuggire alla giustizia lo hanno spinto a prendere questa decisione finale.

In effetti, era la soluziona gusta: Mondego non era un giustiziere alla Mitch Anderson, che agiva in prima persona, era davvero un killer spietato. Fin dalla sua prima apparizione lo abbiamo visto uccidere o far uccidere innocenti solo perchè potevano essee testimoni scomodi. Il suo alibi: "Non ci sono innocenti", non regge.

Tex non poteva lasciarlo andare e Mondego non poteva farsi catturare. Il duello era l'unica soluzione posibile.

A questo proposito non capisco proprio la scelta, per il soggetto della copertina, della scena del duello tra Tex e Mondego: che senso ha? Cosè a prima vista mi ha fatto pensare che Mondego avrebbe preso il sopravvento sugli altri co-protagonisti, mentre invece resta più o meno sul livello degli altri, e poi questo scontro è marginale rispetto a tutto lo svolgersi della vicenda... Mah!

Dissento: a conti fatti, il peso di Mondego nella storai è pressoch? identico a quello di Bethanie Marsh. casomai è Wagoman ad essere nettamente in secondo piano.


Buona la prova anche di Leomacs: a tratti mi piace molto, mentre a volte non troppo, credo che non riesca ancora ad esprimere il 100% del suo potenziale.

A me non è dispiaciuto.
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Ripeto, per me è stata lunga, quanto al destino della compagnia, ha così importanza? a me tutto interessava tranne che del destino della compagnia,? certo a te come a mille altre persone può interessare, ma personalmente la ritengo un informazione obsoleta è solo il contorno della storia. Sarà che ormai sono su altri generi di fumetti molto + diretti e incisivi nella lettura queste cose mi saltano agli occhi facilmente e le trovo come per le ultime 2 pagine, appunto, obsolete :). Pace

Ma questa non era la storia di Mondego, bensì la storia di una lotta senza quartiere tra due compagnie ferroviarie, in particolare quella dellla bella e spietata Bethanie Marsh, nella quale Mondego, lasciando ovviamente da parte Tex e Carson, gioca un ruolo preponderante. Non è la storia della vita di Xavier Mondego. Pertanto è giusto che sia stato chiarito il destino delle suddette compagnie

Cheyenne ti ha risposto adeguatamente e non solo lei. Per parte mia, ti ribadisco che le pagine da 35 a 41, lungi dall'essere superflue, servono a caratterizzare meglio il personaggio di Bill Norton ed a chiarire chi siano i veri mandanti di Mondego (Non la Rio Grande, come pensava l'ingegner Benton e nemmeno Bethanie, come poteva pensare qualcuno più smaliziato). Per quanto riguarda Bill Norton, Tex e Carson capiscono che tace qualcoisa (Carson lo dice esplicitamente a pag, 41), ma il lettore è indotto a pensare, che ciò riguardi il modo in cui si è impadronito delle lettere e non altro. Pagine necessarie, quindi, a portare Tex a comprendere i risvolti della vicenda e dare al lettore (sia pure sviandolo abilmente, come è giusto in questo tipo di narrazione) la possibilità di arrivare alle stesse conclusioni. Quanto alle due pagine finali, per tacere d'altro, sono semplicemente un classico texiano e tanto min basta., premesso che non mi è comunque dispiaciuto che si fosse chiarito com'era finita la disfida tra ferrovie. Modificato da Carlo Monni
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Questa smania per i ritorni, a volte non la capisco. I ritorni piacciono anche me, ma mi chiedo che senso avrebbe un ritorno di Bethanie Marsh. Che ruolo potrebbe avere in una futura storia?

Alcuni ritorni forse potrebbero non dire molto, e comunque c'è sempre il rischio di mangiarsi una carta importante come è stato il caso di Cane Giallo, che ben gestito avrebbe potuto dare molto di più. Però io credo che, sempre tenendo conto di quanto sopra, un personaggio come Bethanie abbia tutte le caratteristiche per renderla adatta ad una rentr?e in grande stile. Ci stavo pensando e mi ha fatto venire in mente un'altra donna noir di alto livello, Ah Toy (non chiedetemi perchè). Per contro, se c'è un motivo per non volerne il ritorno, io lo vedo nella sua fine spettacolare, e mi riferisco a quello che Pallino ha definito un "velo di follia", quelle parole che precedono di pochissimo lo schianto.
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Ottima storia...... i disegni sono molto buoni e la sceneggiatura non annoia per niente e non ho trovato pecche. Complimenti a boselli ::evvai:: Peccato solo che Mondego muore mi era simpatico. Satan

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A dire il vero, io non ho notato particolari tagli od accelerazioni dell'azione ( e non conto in questo l'abitudine boselliana di concentrare tutta la risolozione dellea vivcdnda raccontata nelle ultime 10/15 pagine a prescndere dal numero di pagine) a disposizione). Dipender?, forse , dal fatto, che la lunghezza finale è stata decisa quando i disegnatori avevano appena iniziato.

Devo dire che la mia "paura", sia per questa che per la storia di Piccinelli, era proprio nel taglio di alcune pagine. Però concordo con te: io non ho notato niente che non vada, a livello di svolgimento della trama. Non ho notato accellerazioni fuori luogo n° tagli improvvisi. Anzi, mi chiedo cosa si sarebbe potuto aggiungere di più! :trapper:
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Guest MISTERNOMG
Ma questa non era la storia di Mondego, bensì la storia di una lotta senza

quartiere tra due compagnie ferroviarie, in particolare quella dellla bella e spietata Bethanie Marsh, nella quale Mondego, lasciando ovviamente da parte Tex e Carson, gioca un ruolo preponderante. Non è la storia della vita di Xavier Mondego. Pertanto è giusto che sia stato chiarito il destino delle suddette compagnie


Cheyenne ti ha risposto adeguatamente e non solo lei.
Per parte mia, ti ribadisco che le pagine da 35 a 41, lungi dall'essere superflue, servono a caratterizzare meglio il personaggio di Bill Norton ed a chiarire chi siano i veri mandanti di Mondego (Non la Rio Grande, come pensava l'ingegner Benton e nemmeno Bethanie, come poteva pensare qualcuno più smaliziato). Per quanto riguarda Bill Norton, Tex e Carson capiscono che tace qualcoisa (Carson lo dice esplicitamente a pag, 41), ma il lettore è indotto a pensare, che ciò riguardi il modo in cui si è impadronito delle lettere e non altro. Pagine necessarie, quindi, a portare Tex a comprendere i risvolti della vicenda e dare al lettore (sia pure sviandolo abilmente, come è giusto in questo tipo di narrazione) la possibilità di arrivare alle stesse conclusioni.
Quanto alle due pagine finali, per tacere d'altro, sono semplicemente un classico texiano e tanto min basta., premesso che non mi è comunque dispiaciuto che si fosse chiarito com'era finita la disfida tra ferrovie.

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La conclusione di questa storia mantiene le promesse della prima parte, il ritmo accelera decisamente senza affrettare le cose, fino alla drammatica conclusione, che in realtà è doppia.

Infatti sul treno in corsa si gioca la partita più importante, una partita a 3 Marsh-Norton-Mondego, con quest?ultimo che se la vede alla fine con Tex. Darei 8 a questa storia, forse qualcosa di più, trovo qualche limite nella figura di Norton che poteva essere rivelata e svelata meglio, soprattutto non mi è chiara la faccenda dei genitori, quando e dove sono stati massacrati, perchè dovrebbe essere stato parecchio tempo prima lo svolgersi della storia, rimpiango un flashback o un qualcosa dove lo potevamo conoscere meglio. Mi è sembrata anche un po' forzata la storia con la capa, sembra imbastita apposta per dare la possibilità di prendere le lettere. Per il resto la storia è molto migliore di Deadwood, di Vegas, di Revekti, non parliamo poi di Yellowstone. L'affiatamento fra i due pards è straordinario, non lo si vedeva così da tempo, anche nella parte conviviale, ed è stato molto interessante vederli alle prese con una certa ambiguit? della giustizia verso le due compagnie e il killer. Vediamo anche Tex sbatacchiare qualcuno, cosa che non si vede così di frequente come un tempo. Anche la coppia Mondego-Hector è ben assortita, in evidenza soprattutto il primo, veramente abile nel suo mestiere, un killer con una sua etica professionale che non guarda in faccia a nessuno, disposto a lottare anche per cause giuste e con un suo senso dell'onore e dell'amicizia, ma pur sempre un assassino a pagamento. Giustissima la resa dei conti con Tex, che nonostante la simpatia non poteva lasciarlo andare come se nulla fosse. L'arpia Bethanie è un altro bel personaggio, fra l'altro disegnata benissimo, che pur essendo forte, dura e decisa ha qualche momento di fragilit? e anche di follia, scegliendo la morte sul treno in corsa con incredibile sangue freddo. Gli sgherri di Wagoman sono abbastanza intercambiabili, dei veri e propri killer spietati peggiori di Mondego, è giusto che la maggior parte se ne vada all'inferno. Lo sceriffo e l'ingegnere, figure di contorno, assolvono bene la loro funzione e sono ben caratterizzati, aggiungerei anche Sam, il servo fedele e obbediente. Molto ben fatti anche gli episodi salienti, come la finta morte di Mondego, l'episodio della bistecca, il flashback del secondo numero, il salvataggio di Bethanie, la corsa finale verso il vuoto. Tutta la storia potrebbe essere vista come un duro confronto fra concezioni diverse della giustizia e sul rapporto fra mezzi e fini, dove ogni personaggio di rilievo avrebbe da dire la sua al riguardo. Storia notevole e da ricordare.
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Come dicevo in precedenza, quello di Leomacs è stato a mio avviso uno dei migliori esordi texiani visti fin°ora.
Questo lo penso per due motivi: il primo è che a differenza di molti disegnatori che all'esordio tendono a prendere in prestito vignette altrui (da Della Monica a Bruzzo a Danubio) o a non mostrare una vera autonomia stilistica, Leomacs mostra uno stile personale e convincente, perfettamente a suo agio con le atmosfere del nostro fumetto.
Il secondo, ma tutt?altro secondario, è che i suoi Tex e Carson sono riuscitissimi: il disegnatore, secondo me, è riuscito a coglierli con sicurezza e a darne una interpretazione credibile.

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Il Tex di queste due immagini ci dice molto della bravura di Leomacs nel cogliere i tratti fisiognomici ed espressivi del personaggio.
Se nella prima vignetta abbiamo un Tex ?inquisitore?, con la sua proverbiale espressione decisa e sicura, da vero duro (impressione che l'indice puntato concorre ad aumentare), nella seconda abbiamo un Tex che, senza scadere in espressioni idiote o ridicole, con quel leggero sorriso riesce ironico e quasi divertito, come nella migliore e più autentica tradizione grafica (che secondo me non è tradizione stilistica) del personaggio.
Mi spiego meglio: ci siamo spesso lamentati del Tex ?musone? di tanti disegnatori moderni, a volte ritratto con espressioni perennemente cupe e ombrose; Leomacs non incappa in questo errore di caratterizzazione, e riesce a rendere il suo ranger contemporaneamente tosto e pronto al sorriso, duro e ironico, deciso e divertito; il tutto sempre senza tradire il personaggio, che rimane costantemente riconoscibile e credibile.
Basterebbe anche soltanto questo per ritenere riuscita la prova di un nuovo disegnatore di Tex.
Ovviamente non sappiamo se questa rimarr? la versione leomacsiana definitiva del personaggio; siamo solo alla sua prima prova, quindi tutto è possibile. Inoltre (e magari mi sbaglio), mi sembra che nelle ultimissime pagine i primi piani del Nostro ci mostrino un Tex leggermente diverso: l'ovale del viso, nella parte bassa, mi sembra meno rettangolare, meno squadrato.
Eppure se questo Tex, evidentemente costruito (e costruito non vuol dire copiato!) avendo come riferimenti Ticci e Villa, rimanesse quello definitivo, io non mi lamenterei di certo!

Immagine postataImmagine postata

Ticci e Villa, dicevo, a cui si aggiunge la personalit? di Leomacs.
E inserisco un altro nome: quello di Fernando Fusco. Non che, nel volto, ci sia fra i Tex dei due artisti una gran somiglianza. No, la somiglianza è da ricercare altrove: nella fisicit? del personaggio.
Mi spiego meglio.
A mio avviso Fusco (de soprattutto il secondo Fusco- il mio preferito) è il capostipite di quei disegnatori che hanno proposto una versione dell'uomo Tex- a livello puramente fisico- più massiccia, grossa, nerboruta, forzuta. A questa linea appartiene, tanto per dire un nome, Orestes Suarez, autore di un bellissimo Tex fuschiano nel suo texone di un paio d'anni fa.
Ebbene, per quel che riguarda la fisicit? di Tex e Carson, secondo me Leomacs rientra in questa ristretta (e da me molto amata) cerchia. Il suo Tex è di una potenza fisica devastante: è un Tex quasi supereroistico, che quando tira un pugno costringe la camicia a un lavoro supplementare per contenere il muscolo in pressione (si veda il primo pugno del Nostro nella prima parte della storia); un Tex che incute timore al solo guardarlo, con le sue spalle grosse. E tale sensazione di potenza è ravvisabile appieno nelle vignette in cui compare a figura intera, in cui cioè riusciamo a vederlo tutto intero e magari in relazione ad altri personaggi con cui confrontarlo.
E da Fusco Leomacs prende, di conseguenza, un'altra caratteristica che mi piace molto: la potenza devastante dei pugni! Sembrer? una sciocchezza, e forse lo ?; ma ci sono disegnatori che, quando devono far tirare un pugno a Tex sembrano in difficolt?, come se non riuscissero a rendere con la dovuta carica di energia e dinamismo la forza devastante del pugno e il volo dell'avversario: un esempio mi sembra il grandissimo Alfonso Font.
Ma Leomacs, come dicevo, queste scene le sa fare benissimo! E? davvero un piacere vedere il suo Tex tirare cazzottoni ai cattivi di turno (e per fortuna in questa storia Boselli gliene fa tirare tanti). Il montante nella vignetta sopra è esemplare: non saprei dire cosa esattamente dia questa sensazione di forza (credo sia proprio lo stile del disegnatore a essere indicato per scene dinamiche ?ma di questo parler? prossimamente); ma davvero si riesce a sentire il dolore che prova lo scazzottato e la forza da cui improvvisamente è investito, che lo fa cadere all'indietro con le mani penzoloni come quelle di un burattino!
Altro gran cazzotto è quello che Tex da all'inizio dell'ultimo albo (sempre un montante): altra vignetta potente, dinamica, che mostra tutta la forza di questo Tex forzuto di scuola fuschiana.

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E infine Carson.
A livello fisico vale quello che ho detto per Tex. E? vero però che in alcune (pochissime) vignette sembra un po' troppo cicciottello; ma in generale mi sembra che l'interpretazione leomacsiana del vecchio ranger sia da incorniciare.
La vignetta sopra ci mostra il nostro Kit preferito: sorridente con un boccale in mano, munito di tutta quella simpatia che lo rende da sempre il pard più empatico e più ?amico dei lettori?.
Ma non lasciamoci ingannare, perchè Leomacs sa realizzare un Kit che è tutto l'opposto di questo: un ranger duro e dallo sguardo poco rassicurante, pronto a scattare come un giovincello, specie quando qualche idiota gli maltratta la bistecca!


?to be continued :trapper:

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Spero che l'esordio di Leomacs sia come quello di Ticci e di Fusco, cioè mooolto migliorabile. Rammentate, forse no, visto che il 90 % dei frequentatori di questo forum non era ancora nato, i visi troppo allungati del grandissimo Ticci e quell' " Idolo di smeraldo" del formidabile Fusco decisamente orrendo, dove sbagli? persino gli Hualpai che fece assomiglare agli Apaches. Poi i due Maestri diventarono, a mio modo di vedere, i due migliori disegnatori a tutt'oggi di Tex. Leomacs in quest'avventura ha sbagliato Tex, e persino Carson, più volte, ma spero, e credo, che, con il tempo, possa raggiungere altri livelli.

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Beh...? più che irretire, la bella Bethanie mi pare essere rimasta irretita da Bill Norton, il quale ne sa approfittare :lol2: Sottolineerei che questsa è la prima storia di Tex in cui lelemento sesso entra in maniera esplcita. Non fraintedetemi: non viene mostrato nulla di volgare od esplicita nel senso crudo del termine. Solo che in storie precedenti il fatto che due personaggi avessero rapporti sessuali fra loro era al amssimo oggetto di allusioni molto velata, mentre in questo caso la cosa è chiara coem il soile. Personalmente mi va benissimo. Se sono contrario a scene di sesso esplicito nel senso più crudo del termine, come capita di vedere in altri fumetti o film, non saar? io a scandalizzarmi per un fatto della vita pewrfettamente naturale o se viene mostrata un p? di pelle femminile scoperta in più. Credo che noi lettori dovremmo essere ababstanza intelligenti da accettare anche questo.

Beh, non avrei scelto di chiamarmi "Capelli d'argento" se non brontolassi (quasi) sempre.... :lol2: In tutta onest?, se proprio devo criticare qualcosa, in questa storia, è proprio sull'esplicit? di alcune scene, come riferito dal buon Carlo. D'accordo, preferisco queste "allusioni" non tanto velate piuttosto che sorbirmi uno stuolo di ( finti ) co-protagonisti che fanno ombra a Tex per pagine e pagine o, albi interi, o finali lasciati ad altri, ecc. ecc. Pero' un po' di fastidio quelle due/tre vignette, con ( indiscutibile _ahsisi ) annesso sinuoso lato B della bella Bethanie, me l'hanno dato. :old: Visto che Carlo ha parlato di intelligenza, da parte dei lettori, nell'accettare tali scene, vorr? dire che il mio quoziente sarà..... sottozero! :lol2: Hasta lu?go, amigo(s)!P. S.: siccome leggo parecchie altre serie Bonelli ( tra le quali Dylan Dog dove il sesso "esplicito" c'è eccome ) nessuno potr? accusarmi di essere "bacchettone"! _ahsisi Ma su Tex...... :old: -_nono
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Scusa capelli d'argento, ma che cosa ci sia di esplicito in quella scena non lo capisco!Non si vedono nudit?, non si vedono i due avvinghiati sotto le coperte! Una maggior pudicit? è impossibile!!Basta solo accettare il fatto che le persone (e quindi anche i personaggi dei fumetti) ogni tanto fanno sesso! :D @Havasu. Pur non essendo ancora nato all'epoca, i volti allungati di Ticci li ricordo benissimo, e ti dico che a me piaccono molto; idem per l'esordio di Fusco, che mi è piaciuto in tutto e per tutto. Di conseguenza, anche per quel che riguarda Leomacs, sono in nettissimo disaccordo con te.

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?Mondego il killer? è una storia che si regge molto sui comprimari, elementi essenziali della sceneggiatura di Boselli; chiaramente, i disegni devono essere in grado di rendere in pieno la forza delle loro personalit?, le sottigliezze delle loro psicologie: con disegni inadeguati personaggi memorabili come Mondego e Bethanie non sarebbero stati quello che sono.

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Con Bethanie Marsh Leomacs realizza un vero capolavoro: a mio giudizio è probabilmente il personaggio che gli è venuto meglio, uno dei punti di forza di questo suo esordio.
In verità inizialmente l'aspetto della vedovella mi aveva un po'deluso: perchè mi aspettavo una interpretazione grafica canonica: Bethanie realizzata come la tipica ?bellezza da copertina?, come una star televisiva, perfetta e bellissima in ogni sua parte, senza il minimo difetto fisico.
Ma Leomacs mi ha sorpreso e spiazzato, perchè tutto questo lo ha evitato; la sua Bethanie è una bellissima signora, non più giovanissima ma ancora dotata di una straordinaria sensualit?, che non ha paura di mostrare i primi segni della maturit? e perfino qualche caratteristica somatica che sarebbe incompatibile con gli standard della bellezza ?al silicone? di oggi. Vediamo così qualche leggerissima ruga sul suo bel viso, o qualche ?borsa? sotto gli occhi; e soprattutto vediamo in alcune vignette un naso non troppo perfetto, un po' grande e sproporzionato.
E con tutto questo, Bathanie è bellissima. Anzi, sono proprio questi i motivi che rendono bellissima la donna disegnata da Leomacs: è una bellezza reale, autentica, perfino un po' austera, una bellezza che sa andare oltre la (seppur leggerissima) imperfezione.
La nostra vedovella quindi, anche a livello grafico, non è la solita e scontata bambolina; inoltre, grazie alla complessit? che Boselli le conferisce, Leomacs può sbizzarrirsi a dipingerle sul volto le più disparate espressioni: da quella afflitta da povera donna indifesa bisognosa d'aiuto, a quella dura e decisa; fino alle espressioni ingannevoli dell'ultima scena (quando cerca di convincere Norton a fermare il treno in nome dell'amore) a quelle più seducenti della donna di mondo, autentica femme fatale.
Davvero questo personaggio è uno dei picchi dell'esordio di Leomacs, e una delle maggiori sorprese (nonchè lezioni, almeno per me).

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Gran lavoro anche quello realizzato con Mondego, per cui valgono un po' le stesse cose che ho detto per Bethanie.
Anche qui siamo di fronte a un personaggio molto complesso, duro e spietato ma anche fornito di un gran senso dell'onore e dell'amicizia. Anche in questo caso, Leomacs sa ritrarlo bene e renderlo credibile in tutte le situazioni in cui è coinvolto: sia quando lo vediamo nei panni di killer freddo e spietato (come nella vignetta sopra) che in quelle di amico vero che abbraccia il cadavere di Hector.
C?? da dire che nel caso di questo personaggio il disegnatore ha avuto probabilmente vita più facile perchè (come ha fatto notare Don Fabio Esqueda, se non ricordo male) è modellato sulle fattezze dell'attore Viggo Mortensen. Aggiungo però che, per quanto riguarda il nostro killer, un autentico pezzo di bravura da parte di Leomacs è nell'unica scena del secondo albo in cui appare Mondego.
Mi spiego meglio. Quella, appunto, è la sola scena dell'albo con Mondego, e solamente la seconda di tutta la storia; si può quindi dire che questo personaggio, anche a livello grafico- fisiognomico, per i lettori era ancora quasi sconosciuto (nell'apertura della storia, tra l'altro, non è che compaia in tante pagine). Boselli e Leomacs però, nonostante questo, decidono di rischiare, di mostraci cioè un Mondego graficamente diverso da quello apparso precedentemente: vestito come un damerino dell'Est e soprattutto sbarbato (particolare, quest?ultimo, che sembrer? superfluo ma che invece conta molto!): il rischio poteva essere il mancato riconoscimento da parte del lettore.
Ma così non è stato- almeno per me: dalla prima vignetta in cui riusciamo a guardargli il viso risulta chiaramente che quel damerino elegante doveva essere un tipo di ben altra pasta.

Infine, per concludere questo ragionamento sui personaggi di contorno, credo di poter dire che Leomacs ha fatto un buon lavoro con tutti: Luther Wagoman, per esempio, munito della faccia da carogna antipatica e boriosa che si merita; o i due sceriffi (quello di Gila Bend e quello di Leadville), che hanno stampate in faccia la loro onest?; o infine i becchini della compagnia e Bill Norton. Menzione speciale, poi, per lo sfortunato pistolero fatto fuori in apertura da Mondego, che mi è piaciuto molto.
Davvero un ottimo lavoro anche da questo punto di vista, secondo me.


... to be continued :D

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Scusa capelli d'argento, ma che cosa ci sia di esplicito in quella scena non lo capisco!Non si vedono nudit?, non si vedono i due avvinghiati sotto le coperte! Una maggior pudicit? è impossibile!!Basta solo accettare il fatto che le persone (e quindi anche i personaggi dei fumetti) ogni tanto fanno sesso! :D @Havasu. Pur non essendo ancora nato all'epoca, i volti allungati di Ticci li ricordo benissimo, e ti dico che a me piaccono molto; idem per l'esordio di Fusco, che mi è piaciuto in tutto e per tutto. Di conseguenza, anche per quel che riguarda Leomacs, sono in nettissimo disaccordo con te.

Evidentemente che qualcosina non quadrasse se ne sono accorti, tanto che i due Maestri in pochi anni hanno migliorato tantissimo raggiungendo livelli sublimi. Tex Willer di Fusco ai tempi dell' "Idolo di smeraldo" è ben diverso dal Tex Willer di "L'uomo con la frusta" o di "Il ritorno del Carnicero"... quindi suppongo che preferivi il vecchio Fusco o il Ticci old styl, quello dei visi allungati.
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P. S.: siccome leggo parecchie altre serie Bonelli ( tra le quali Dylan Dog dove il sesso "esplicito" c'è eccome ) nessuno potr? accusarmi di essere "bacchettone"! _ahsisi Ma su Tex...... :old: -_nono

Ah già, è vero, su Tex è dovremmo vedere sempre e solo rudi uomini della frontiera! :DNon capisco proprio il perchè di questa frase: "ma su Tex no". Perchè su Tex no? Per quale motivo?Nel west il sesso era ben presente, anche se c'erano poche donne! E sinceramente non vedo il motivo per cui ci si debba scandalizzare se si leggono queste cose su Tex e non su Dylan Dog... Mi risponderai: perchè Dylan Dog ci ha abituato fin dall'inizio a queste cose! E' vero, ma le scene su Tex sono infinitamente più pudiche, per non parlare della loro estrema rarit?! Mi ricordo di aver visto anch'io recentemente, per caso, quel programma su Rai Storia a proposito di Diabolik: è stato detto che negli anni '60, un avvocato di non so più quale paese, cerc? di vietare la diffusione di Diabolik perchè in un numero c'erano delle vignette in cui si vedevano un uomo e una donna in camera da letto che andavano insieme verso il letto, per l'appunto. Ed eravamo negli anni '60, non nel 2012. Con questo non voglio dire che tu sia bacchettone in generale: ma che tu lo sia su Tex sè! ;)Posso capire che cominci a dare fastidio se si leggessero scene esplicite con regolarit?, ma su Tex si vede una donna ogni morte di papa! Che almeno quella volta sia una bella donna che trasmetta anche la sua femminilit?, il che può anche comprendere il verificarsi di scene di questo tipo. Che c'è di male?
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Mi trovo d'accordissimo con At the rocks riguardo al tocco di femminilit?, assai raro a dire il vero, presente in Tex : la storia, e lo si evince dal sondaggio, ha due trionfatori,Mondego e Mrs. Marsh, donna pratica, calcolatrice, intelligente e sensuale. E' da due mesi che frequento questo forum ed ho notato parecchie posizioni tanto conservatrici da far impallidire il Principe di Metternich. Ritengo che qualche cambiamento, pur piccolissimo e certamente sapientemente studiato, non può che fare del bene al nostro ranger ed ai pards, che quest'anno sono entrati nel 64° anno di vita.

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.... la storia, e lo si evince dal sondaggio, ha due trionfatori,Mondego e Mrs. Marsh, donna pratica, calcolatrice, intelligente e sensuale.

Io, invece, mi sono proprio goduto il "ritorno" del Tex che preferisco e che piu' si avvicina al modello originale, come accaduto in questo albo ( era ora...). :old: ::evvai:: Per me il "trionfatore" ( del bene sul male ) è lui. :colt: Che poi altri personaggi siano stati di "spessore" va bene, pero' il sottoscritto ci tiene a vedere Tex e Carson "bonelliani" in tutto e per tutto; il resto arriva dopo..... :old::trapper:
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P. S.: siccome leggo parecchie altre serie Bonelli ( tra le quali Dylan Dog dove il sesso "esplicito" c'è eccome ) nessuno potr? accusarmi di essere "bacchettone"!  _ahsisi  Ma su Tex......  :old: -_nono

Ah già, è vero, su Tex è dovremmo vedere sempre e solo rudi uomini della frontiera! :DNon capisco proprio il perchè di questa frase: "ma su Tex no". Perchè su Tex no? Per quale motivo?Nel west il sesso era ben presente, anche se c'erano poche donne! E sinceramente non vedo il motivo per cui ci si debba scandalizzare se si leggono queste cose su Tex e non su Dylan Dog... Mi risponderai: perchè Dylan Dog ci ha abituato fin dall'inizio a queste cose! E' vero, ma le scene su Tex sono infinitamente più pudiche, per non parlare della loro estrema rarit?! Mi ricordo di aver visto anch'io recentemente, per caso, quel programma su Rai Storia a proposito di Diabolik: è stato detto che negli anni '60, un avvocato di non so più quale paese, cerc? di vietare la diffusione di Diabolik perchè in un numero c'erano delle vignette in cui si vedevano un uomo e una donna in camera da letto che andavano insieme verso il letto, per l'appunto. Ed eravamo negli anni '60, non nel 2012. Con questo non voglio dire che tu sia bacchettone in generale: ma che tu lo sia su Tex sè! ;)Posso capire che cominci a dare fastidio se si leggessero scene esplicite con regolarit?, ma su Tex si vede una donna ogni morte di papa! Che almeno quella volta sia una bella donna che trasmetta anche la sua femminilit?, il che può anche comprendere il verificarsi di scene di questo tipo. Che c'è di male?
Mi permetto di accodarmi a quanto detto da Paco. Anche lui ha su certe cose il suo grado di conservatorismo (ma non è così per tutti noi, in fondo?) su cui abbiamo avuto i nostri battibecchi in passato, ma su questo argomento specifico non posso che essere d'accordo con lui. Che lo voglia o no, presumibilmente del tutto inconsciamente, l'atteggiamento di capelli d'Argento finisce per essere, o quantomeno per apparire, effettivamente bigotto. Come ho scritto più volte, io non mi faccio certo araldo di scene di sesso esplicito sulle pagine di Tex (e per sesso esplicito intendo il mostrare proprio l'atto sessuale mentre avviene), ma l'allusione ad una vita sessuale dei pards o dei comprimari delle vicende di cui sono protagonisti non mi da assolutamente fastidio e nemmeno le eventuali nudit? femminili purch? siano in qualche modo funzionali alla narrazione e non fini a se stesse (il nudo esposto solo per titillare le fantasie del lettore maschio ha sempre dato fastidio a me per primo). In ogni caso Leomacs ha fatto un lavoro egregio a coprire con lenzuoa od ombre startegicamente piazzate, le parti "sensibili" di Bethanie. clap L'obiezione che su Tex queste cose non si sono mai fatte o che non è il fumetto adatto, non regge, a mio parere. Le donne non c'erano o avevano un ruolo marginale nelle storie di Tex di G. L. Bonelli a causa della sua sensibilit? personale (ed in parte di suo figlio). In sostanza il lato sentimentale non lo interesssava, preferiva narrare altro. Non dipendeva da un dogma inciso nella pietra. I nuovi autori hanno sensibilit? diverse, che li spingono ad inserire angolazioni e punti di vista differenti a cui, per temperamento ed educazione (era pur sempre figlio del suo tempo come tutti noi del resto) GLB non aveva nemmeno pensato, am non certo escluso a prioriu per tutti. In fondo è il solito discorso sul rinnoivamento. Io trovo assurdo ingabbiare autori moderni in stilemi narrativi e grafici del passato e ritengo più imprtante il rispetto dei personaggi a quello di uno stile. Altri la vedono diversamente. Per parte mia, sono contento che in future storie di Boselli (le due di Civitelli e quelle di Andreucci, Fernandez e Acciarino, per esempio) siano presenti personaggi femminili e così anche sicuramente nella storia di Faraci & Rossi. N° mi stancher? di ripetere che voglio il ritorno di Lena e Donna (e di Lupe e di Tesah e di Marie Gold e... :lol2:) e non disdegnerei nemmeno la fglia di Satania. _ahsisi laughing
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purch? siano in qualche modo funzionali alla narrazione e non fini a se stesse (il nudo esposto solo per titillare le fantasie del lettore maschio ha sempre dato fastidio a me per primo).

Segnalo questo passaggio in particolare del tuo discorso perchè mi trova del tutto d'accordo. Facciamo un'esempio: chiaramente Kit e Fiore di Luna, dopo il bacio in mezzo ai boschi, avranno avuto un normalissimo rapporto sessuale (io ero bambino e ricordo ancora quando un deejay di radio Norba, evidentemente lettore di Tex, annunciò il fatto incredulo e stupito laughing ); la scena del bacio è funzionale alla storia, non è gratuita, e quindi va bene. Idem per la scena del tentato stupro in apertura del Texone di Kubert. Idem per questa storia di Boselli: se i due non avessero consumato, non conserverei l'immagine di Bethanie che mi sono fatto: donna spregiudicata, che sa cosa vuole e come ottenerlo, conscia della sua carica di sensualit? ed erotismo, dark lady magnifica. Che poi, cosa si vede esattamente? Niente!Leomacs, pur sapendo valorizzare le forme della signora e facendole intravedere (la bellissima vignetta in cui si china a spegnere le candele, per esempio) è davvero castigato, non lascia intravedere niente (e aggiungo io: purtroppo! laughing) !
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La prima metà della storia è stupefacente! Da anni Boselli non mi colpiva più in modo tanto positivo! hahaAl momento nella mia simpatia Wagoman batte di parecchie lunghezze Mondego, ma se ben conosco Boselli, mi sa che alla fine si riveler? esattamente il contrario. Peccato per Aguirre che esce di scena subito (sarà per l'omonomia con uno dei miei personaggi storici preferiti...), ma è un personaggio che si fa decisamente ricordare. Tanto piatta e discreta era "I trappers di Yellowstone" quanto questa trasuda ritmo e fantasia. Non vedo l'ora di continuarla, perchè Boselli sembra davvero tornato alla freschezza di un decennio fa. Menzione speciale anche per i disegni di Leomacs, che sviluppano atmosfere davvero personali e suggestive, regalando molte inquadrature interessanti: un disegnatore che secondo me si sta rivelando come una delle future colonne della serie.

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Purtroppo ho letto il terzo albo, senza avere tra le mani i primi 2, e ho fatto un po di fatica a riallacciare gli avvenimenti. Come diceva jack65, alcune cose potevano essere spiegate maggiormente, ma a fine lettura il lettore ha chiara tutta la situazione. Nelle pagine finali boselli, riesce a combinare azione e spiegazione della vicenda in modo magistrale. Contiene SPOILERCi si accorge come le azioni, che boselli fa compiere ad un personaggio, hanno uno scopo ben preciso(non che altre volte o altri autori facciano agire a casaccio i personaggi). Mentre "seguivo" Norton mi dicevo:ma questo è scemo!Ha un donna del genere che stravede per lui, chi glielo fa fare a rischiare così tanto?Non era certo compito suo... e invece ecco che si viene a scoprire, che ha le sue ottime ragioni di vendetta.. Storia bellissima, con dei personaggi di primo piano. Norton, gran personaggio, ma debolissimo fisicamente imho :non saprebbe far del male DIRETTAMENTE ad una mosca (anche se ha sangue freddo da vendere, come visto nel finale) , tant'? che si "abbassa" ad andare a letto, con la responsabile della fine della sua famiglia. Questo tipo di ruolo, l'ho sempre visto svolto da una donna (vedasi per esempio "c'era una volta il west, con le dovute distanze naturalmente...). voto al personaggio : 9Bethany:Sono sempre stato contrario a personaggi femminili, che non avessero un certo spessore, tipo Liz. Ma di fronte a personaggi di sesso "debole" cosi, mi tolgo tanto di cappello. Nessuna descrizione:leggete la storia :trapper: voto al personaggio:10Mondego. Beh è il personaggio, che mi ha "stupito meno". Se ne sono visti tanti di pistoleri a pagamento.. Mi è piaciuto molto, il momento in cui lui e Tex hanno scavato le tombe, soprattutto con il senno di poi.. svolgevano un lavoro sapendo che subito dopo, avrebbero dovuto regolare i conti.. Voto al personaggio:8Anche sui disegni non ho niente da dire. Nel primo albo avevo affermato che il volto dei personaggi mi ricordavano Font.. effettivamente col passare delle pagine questa somiglianza (che ci vedevo) è pressoch? sparita, ora non ho lo scanner sottomano, appena mi sarà possibile postero un paio di confronti. In voti:Soggetto:10Sceneggiatura:8/9Disegni:8

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Da Bethanie siamo passati a Fior di Luna, ai DJ che danno notizie sensazionali, e al Texone di Kubert. Tutto per aggiungere tasselli alla vexata quaestio della sensualit? in Tex. Non sono sicura che tutto ciò non vada un tantino O. T., ma per seguire gli esempi di chi mi ha preceduto mi accodo alla discussione. E mi accodo per ribadire due cose: la prima è che Tex ha un filone che non c'entra nulla con il romanticismo n° con la sessualit?, ma non è per fare i bacchettoni, proprio c'entrano come i cavoli a merenda! Cosa vuol dire questo, che devono latitare per sempre? Niente affatto: ci sono situazioni, vedi la storia qui discussa, dove queste componenti risultano necessarie, se non addirittura fondamentali. Che poi le relazioni tra un uomo e una donna sfocino in un rapporto completo, che ne siano e ne restino il preludio (magari giusto per irretire e mantenere prigioniero il meschino di turno), che consistano in uno stupro (ne vediamo uno con una certa chiarezza anche nel Maxi "Lo squadrone infernale") questi sono poi dettagli minori. Kit ha fatto l'amore con Fior di Luna? Non l'ha fatto? Non me ne cale minimamente: è stato quel bacio appassionato che ha schiuso un mondo in cui Piccolo Falco si è scoperto innamorato forse più che in altre situazioni analoghe, e il rapporto tra lui e la giovane indiana è stato imperniato su quel sentimento. Bethanie e Norton hanno un rapporto sessuale? Non sembrano esserci dubbi al riguardo, ma come è stato ben accennato, la cosa viene coperta con sapiente maestria da Leomacs, lasciando al lettore solo l'ammirazione (in negativo, spero! :P ) per la consumata abilità di seduttrice della matura signora Marsh. Il secondo punto che vorrei sottolineare, legandomi anche a quello che ho appena detto, è che ho sempre sentito dire che per un uomo (che non sia un ragazzino a caccia delle prime emozioni) conta non ciò che si vede, ma ciò che si intuisce. La sensualit? di Bethanie Marsh, credo, così come delle altre donne che sia pur raramente sono comparse nella serie, non aumenterebbe con qualche centimetro di corpo scoperto in più, anzi, forse perderebbero gran parte della loro personalit? perchè una bella gamba può essere una bella gamba come ce ne sono tante, una donna invece è se stessa e unica, nel bene e nel male.

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