Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Tex Secondo Nizzi


ymalpas
 Share

Messaggi consigliati/raccomandati

Condivido in toto l'entusiasmo di Ymalpas. Mi è arrivato l'altro ieri, per ora ho letto molto poco ma ogni volta che ci do una sbirciata mi viene l'acquolina in bocca: troppo bella la carta, quel bianco luminoso, quel sorriso ticciano, e tutte quelle foto ma soprattutto tutte quelle parole: è deliziosamente denso... Post Scriptum per Carlo: anch'io non ho nella mia Top Ten storie di GlB. Credo, come già hanno detto in tanti, che la cosa possa associarsi in qualche modo a un fattore anagrafico. Io ho conosciuto il Tex di Nizzi e, per quanto questi si sforzasse di rimanere fedele al padre di Tex, aveva comunque una sua originalità, un suo tocco, un suo marchio di fabbrica che consente di distinguere il suo Tex da quello di GlB. Il Tex di cui mi sono innamorato è quello di Nizzi: nel cuore sono marchiate a fuoco, indelebilmente, La leggenda della vecchia missione, I delitti del lago ghiacciato (quanto ho amato Macready), Fiamme sull'Arizona (per me un capolavoro assoluto), L'Ultimo Ribelle e soprattutto Fuga da Anderville, vera ossessione per quel "fanciullo" che sono stato... Poi ho recuperato e letto tanto GlB, che mi è piaciuto molto, soprattutto per quei dialoghi esplosivi che nessuno è mai più riuscito a ripetere. Ma nessuna sua storia, anche quelle pubblicate in Oscar, ha mai rappresentato per me ciò che è stata Fuga da Anderville (certo, del primo centinaio mi mancano diverse storie, tra cui La Sconfitta, che, da come l'ha descritta Paco Ordonez nell'ultimo TWM, dovrebbe essere molto interessante). Quindi Nizzi rimaneva il faro. Poi è arrivato Boselli, con le sue storie con Marcello, e con Colorado Belle, e l' per me è stato un giramento di testa continuo: storie di una bellezza così violenta che mi sentivo stordito ogni volta che mi cimentavo nella loro lettura. Per non parlare di quell'opera pazzesca che è Oklahoma... Tex è figlio di GlB, Tex è GlB, ma per alcuni, come me lettori un po' più tardi, gli allievi hanno superato il maestro. Non è poi così incomprensibile... :indianovestito:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 142
  • Created
  • Ultima risposta

Top Posters In This Topic

Mi è arrivato questa mattina! Sono entusiasta. Il libro si presenta subito bene, bella carta, bene impaginato, bella grafica, ti colpisce la ricchezza dell'apparato iconografico (quante immagini!), oppure certe chicche come le tavole inedite del texone di Seijas (prima che intervenisse la censura) ma non solo, e poi c'è il testo! Il pdf del libro l'avevo già letto in anteprima prima dell'estate per gentile concessione di Roberto Guarino, vedo che è stato persino ampliato dagli autori e mi sono sorpreso a rileggerlo questo pomeriggio per un oretta, tanto è il piacere di farlo, per la scorrevolezza del dialogo e i tanti fatti poco noti o addirittura sconosciuti che vi sono riportati. Insomma, un libro che non deve mancare se volete avere una conoscenza piena degli ultimi trent'anni di Tex, per capire determinati retroscena, per avere delle risposte alle domande che più di una volta vi siete fatti. Io che ce li ho tutti (o quasi) i libri su Tex, beh questo è di gran lunga il migliore! Schietto, franco e sincero,"Tex secondo Nizzi" è un appuntamento immancabile per ogni lettore texiano, fatevi un bel regalo per natale!

Grazie Sandro per le bellissime parole... sono davvero commosso!! perchè non recensisci il libro anche su Amazon°
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Mi è arrivato questa mattina! Sono entusiasta. Il libro si presenta subito bene, bella carta, bene impaginato, bella grafica, ti colpisce la ricchezza dell'apparato iconografico (quante immagini!), oppure certe chicche come le tavole inedite del texone di Seijas (prima che intervenisse la censura) ma non solo, e poi c'è il testo! Il pdf del libro l'avevo già letto in anteprima prima dell'estate per gentile concessione di Roberto Guarino, vedo che è stato persino ampliato dagli autori e mi sono sorpreso a rileggerlo questo pomeriggio per un oretta, tanto è il piacere di farlo, per la scorrevolezza del dialogo e i tanti fatti poco noti o addirittura sconosciuti che vi sono riportati. Insomma, un libro che non deve mancare se volete avere una conoscenza piena degli ultimi trent'anni di Tex, per capire determinati retroscena, per avere delle risposte alle domande che più di una volta vi siete fatti. Io che ce li ho tutti (o quasi) i libri su Tex, beh questo è di gran lunga il migliore! Schietto, franco e sincero,"Tex secondo Nizzi" è un appuntamento immancabile per ogni lettore texiano, fatevi un bel regalo per natale!

Grazie Sandro per le bellissime parole... sono davvero commosso!! perchè non recensisci il libro anche su Amazon°
Grazie mille anche da parte di Claudio Nizzi.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Condivido in toto l'entusiasmo di Ymalpas. Mi è arrivato l'altro ieri, per ora ho letto molto poco ma ogni volta che ci do una sbirciata mi viene l'acquolina in bocca: troppo bella la carta, quel bianco luminoso, quel sorriso ticciano, e tutte quelle foto ma soprattutto tutte quelle parole: è deliziosamente denso... Post Scriptum per Carlo: anch'io non ho nella mia Top Ten storie di GlB. Credo, come già hanno detto in tanti, che la cosa possa associarsi in qualche modo a un fattore anagrafico. Io ho conosciuto il Tex di Nizzi e, per quanto questi si sforzasse di rimanere fedele al padre di Tex, aveva comunque una sua originalità, un suo tocco, un suo marchio di fabbrica che consente di distinguere il suo Tex da quello di GlB. Il Tex di cui mi sono innamorato è quello di Nizzi: nel cuore sono marchiate a fuoco, indelebilmente, La leggenda della vecchia missione, I delitti del lago ghiacciato (quanto ho amato Macready), Fiamme sull'Arizona (per me un capolavoro assoluto), L'Ultimo Ribelle e soprattutto Fuga da Anderville, vera ossessione per quel "fanciullo" che sono stato... Poi ho recuperato e letto tanto GlB, che mi è piaciuto molto, soprattutto per quei dialoghi esplosivi che nessuno è mai più riuscito a ripetere. Ma nessuna sua storia, anche quelle pubblicate in Oscar, ha mai rappresentato per me ciò che è stata Fuga da Anderville (certo, del primo centinaio mi mancano diverse storie, tra cui La Sconfitta, che, da come l'ha descritta Paco Ordonez nell'ultimo TWM, dovrebbe essere molto interessante). Quindi Nizzi rimaneva il faro. Poi è arrivato Boselli, con le sue storie con Marcello, e con Colorado Belle, e l' per me è stato un giramento di testa continuo: storie di una bellezza così violenta che mi sentivo stordito ogni volta che mi cimentavo nella loro lettura. Per non parlare di quell'opera pazzesca che è Oklahoma... Tex è figlio di GlB, Tex è GlB, ma per alcuni, come me lettori un po' più tardi, gli allievi hanno superato il maestro. Non è poi così incomprensibile... :indianovestito:

Sono davvero contento che la nostra fatica sia apprezzata.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Comunque chi abita a Torino può trovare il libro di Guarino presso la storica edicola di Piazza San Carlo, sempre che non sia già esaurito :old:

E' stata di nuovo rifornita. Come diverse altre edicole (ad esempio Corso Francia angolo via Balbis, dove c'è la GTT, Piazza Bernini, via Principi d'Acaja davanti al Tribunale e molte altre), librerie come Comunardi ed Il libraccio di via Santa Teresa e le varie fumetterie...
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ciao Roberto (consentimi di darti del tu), eccome se è apprezzata. Per mancanza di tempo sto leggendo col contagocce, ma oggi mi è capitato, al lavoro, di pensare a quello che mi aspettava, una volta a casa, e questo pensiero mi ha aiutato a passare meglio la giornata. E' stata un'idea eccezionale, la tua, di parlare con Nizzi di tutte le sue storie. Non voglio spingermi troppo in avanti, perchè sono solo agli inizi, ma credo di non sbagliarmi se dico che con quest'opera tu ti sei guadagnato l'immortalit?. Sarà una di quelle opere fondamentali che i texiani di tutti i tempi non potranno non leggere. Chapeau.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

spero di riuscire a leggere il libro quando avrà la possibilità di comperarlo. Voglio dire una cosa sul Nizzi autore: naturalmente si tratta di un grande scrittore di fumetti. Non a caso mi sto rileggendo le sue prime storie come "Valanga D'acqua" e "Il Ritorno del Carnicero". Ho riletto ieri quella sui Thugs è l'ho trovata molto ben fatta e i disegni di Galep magnifici. All'inizio Nizzi si è attenuto moltissimo allo stile di Bonelli padre e il personaggio di Carson mi è sembrato molto più macchietta (nel senso buono) di quello rappresentato nelle storie bonelliane. Ed era una buona cosa. Dall'altro lato c'è un Nizzi poco propenso alle sperimentazioni e che ha un certo punto doveva lasciare la serie. Ciò non è successo e in parte le colpe sono dell'editore dell'epoca e quindi del buon Sergio. Ma a prescindere, le sue storie per molti anni sono state tutte dignitosissime. Poi dopo il numero cinquecento e la storia di Mefisto avrebbe dovuto dedicarsi a Tex con parsimonia, in modo da scrivere con calma e attenzione. Forse sta cosa non è avvenuta per via che, per la Bonelli, trovare sceneggiatori che scrivessero Tex senza tradirne lo spirito, era problematico. Ma bando alle ciance, qua si parla del libro... P. s. Il discorso top ten delle storie di Bonelli... ma davvero, come si fa a non averne una nella lista??? :capoInguerra:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ciao Roberto (consentimi di darti del tu), eccome se è apprezzata. Per mancanza di tempo sto leggendo col contagocce, ma oggi mi è capitato, al lavoro, di pensare a quello che mi aspettava, una volta a casa, e questo pensiero mi ha aiutato a passare meglio la giornata. E' stata un'idea eccezionale, la tua, di parlare con Nizzi di tutte le sue storie. Non voglio spingermi troppo in avanti, perchè sono solo agli inizi, ma credo di non sbagliarmi se dico che con quest'opera tu ti sei guadagnato l'immortalit?. Sarà una di quelle opere fondamentali che i texiani di tutti i tempi non potranno non leggere. Chapeau.

Leo scrivi anche tu una recensione su Amazon...
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Grazie Sandro per le bellissime parole... sono davvero commosso!! perchè non recensisci il libro anche su Amazon°

Nei prossimi giorni provvederò, non voglio scrivere qualche riga così di getto, ma lavorarci un poco.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Personalmente ho trovato informazioni che non conoscevo e conferme a sospetti che avevo.[...]Interessante anche lo scoop, diciamo così, che d' sui soggetti delle sue storie uscite dal 2005 in avanti (a parte un paio di eccezioni). Spesso avevo pensato che i soggetti non fossero male ma che l'esecuzione fosse pessima (insomma: buone idee ma mal realizzate) ed ora capisco il perchè.

Purtroppo ancora non possiamo parlarne apertamente per evitare di spoilerare troppo e di conseguenza rovinare la sorpresa ai tanti che ancora non hanno letto, però la notizia a cui alludi è davvero una cosa inaspettata tanto è stata tenuta ben nascosta negli anni e che comunque, pur sempre, resta nella linea che Nizzi aveva tracciato con il precedente soggettista che l'aveva aiutato e che come tutti sappiamo è il disegnatore Fabio Civitelli. Io eviterei di tracciare un solco tra Nizzi e il soggettista X dando a uno i demeriti e all'altro i meriti, anche perchè nel libro sta scritto chiaramente che... - spoiler -Carlo, mi sa che fra non molto ci sarà da discutere su questo e tanto altro.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Personalmente ho trovato informazioni che non conoscevo e conferme a sospetti che avevo.

[...]

Interessante anche lo scoop, diciamo così, che d' sui soggetti delle sue storie uscite dal 2005 in avanti (a parte un paio di eccezioni). Spesso avevo pensato che i soggetti non fossero male ma che l'esecuzione fosse pessima (insomma: buone idee ma mal realizzate) ed ora capisco il perchè.

Purtroppo ancora non possiamo parlarne apertamente per evitare di spoilerare troppo e di conseguenza rovinare la sorpresa ai tanti che ancora non hanno letto,


Ed ?, infatti, il motivo per cui sono stato volutamente vago.

però la notizia a cui alludi è davvero una cosa inaspettata tanto è stata tenuta ben nascosta negli anni,


Lo stesso Guarino mi ha detto di essere stato colto completamente di sorpresa quando Nizzi gliel'ha detto.

e che comunque, pur sempre, resta nella linea che Nizzi aveva tracciato con il precedente soggettista che l'aveva aiutato e che come tutti sappiamo è il disegnatore Fabio Civitelli. Io eviterei di tracciare un solco tra Nizzi e il soggettista X dando a uno i demeriti e all'altro i meriti,

Ovviamente hai ragione. Resta il fatto che io ho sempre sostenuto da molto prima di leggere il libro (che ho letto in anteprima in pdf proprio come te) che il Nizzi post crisi e fino al 2002 (parliamo di anni di pubblicazione, tanto per evitare equivoci) avesse sè perso la vena creativa ma quando aveva un soggetto valido riusciva comunque a sfornare prodotti dignitosi grazie al suo mestiere. Dopo il 2002 anche questo non era più vero: le sceneggiature mostravano sempre più magagne anche quando l'idea di base era valida. Nel migliore dei casi erano solo stanche e/o noiose, nel peggiore erano storie illeggibili o infarcite di soluzioni narrative comode e piene di buchi logici. Quanto ho appreso dal libro convalida, a mio parere, la mia idea.


anche perchè nel libro sta scritto chiaramente che... - spoiler -

Con tutto il rispetto, quello che sta scritto nel libro è comunque la versione di Nizzi, a me piacerebbe poterla mettere a confronto con quella degli altri interessati. Sulla genesi di "Mefisto", ad esempio, Boselli racconta una storia ben diversa e lo stesso fa Villa per "L'uomo senza passato". A chi dovremmo credere?

Per deformazione professionale io sono sempre diffidente sui resoconti che provengono da una sola fonte.
Ciò non vuole dire che non credo a quello che dice Nizzi, ma solo che quando so che esistono versioni differenti della stessa cosa io ci vado con i piedi di piombo.
Allo stesso modo quando il leit motiv delle giustificazioni è sempre e comunque: ?Io avrei voluto fare cosi e così ma Tizio o Caio me lo hanno impedito?.
Concedimi un minimo di diffidenza.

Carlo, mi sa che fra non molto ci sarà da discutere su questo e tanto altro.

Su questo ci puoi scommettere. Non vedo l'ora.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Con tutto il rispetto, quello che sta scritto nel libro è comunque la versione di Nizzi, a me piacerebbe poterla mettere a confronto con quella degli altri interessati. Sulla genesi di "Mefisto", ad esempio, Boselli racconta una storia ben diversa ...

Rispondo solo a questa affermazione. Nizzi, nel libro di Guarino d'accordo con quanto scritto in una lettera che mi aveva indirizzato circa un anno fa, tacita come "leggenda internettiana" la notizia dell'esistenza della "lettera" lasciata da G. L Bonelli sul come far ritornare in vita Mefisto. Effettivamente tale "lettera" o "soggetto" scritto che dir si voglia non è mai esistita ( anche perchè Bonelli non si serviva di soggetti ). Per il resto Nizzi si sofferma su due o tre pagine del libro parlando di svariate altre cose, compreso l'aneddoto relativo al finale della vicenda che fu modificato, e per me possiamo concludere che le cose andarono così come le raccont? a suo tempo Boselli, senza eccessivo contrasto con la versione di Nizzi, a cui, al limite, giunse il famoso suggerimento della metempsicosi non solo dell'anima ma anche del corpo. Il numero 501, a parte questa idea cardine, resta peraltro tutto nizziano.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Con tutto il rispetto, quello che sta scritto nel libro è comunque la versione di Nizzi, a me piacerebbe  poterla mettere a confronto con quella degli altri interessati. Sulla genesi di "Mefisto", ad esempio, Boselli racconta una storia ben diversa ...

Rispondo solo a questa affermazione. Nizzi, nel libro di Guarino d'accordo con quanto scritto in una lettera che mi aveva indirizzato circa un anno fa, tacita come "leggenda internettiana" la notizia dell'esistenza della "lettera" lasciata da G. L Bonelli sul come far ritornare in vita Mefisto. Effettivamente tale "lettera" o "soggetto" scritto che dir si voglia non è mai esistita ( anche perchè Bonelli non si serviva di soggetti ). Per il resto Nizzi si sofferma su due o tre pagine del libro parlando di svariate altre cose, compreso l'aneddoto relativo al finale della vicenda che fu modificato, e per me possiamo concludere che le cose andarono così come le raccont? a suo tempo Boselli, senza eccessivo contrasto con la versione di Nizzi, a cui, al limite, giunse il famoso suggerimento della metempsicosi non solo dell'anima ma anche del corpo. Il numero 501, a parte questa idea cardine, resta peraltro tutto nizziano.
Se parliamo della sceneggiatura, siamo d'accordo, ma per il resto ci sarebbe da discutere.

Boselli su questo stesso forum fu molto chiaro: l'idea per far resuscitare Mefisto era di G. L. Bonelli che lasciò scritto (un appunto o qualcosa di simile, suppongo) di usare la stessa idea che lui aveva avuto per la sceneggiatura di un film sul ritorno di Cagliostro mai realizzato, ritorno dalla tomba che avveniva esattamente nel modo descritto in "Mefisto". Boselli trov? quest?appunto quando divenne chiaro che GLB non avrebbe mai potuto scrivere quella storia e gir? l'idea alla Redazione e questa la gir? a Nizzi. Peraltro la paternit? dell'idea è attestata anche da Sergio Bonelli che nell'introduzione (caso più unico che raro) all'ultima storia del padre su Tex n. 364 accennava al fatto che il padre progettasse il ritorno di Mefisto.
Quanto a Nizzi, quando afferma: ?A me non è stata consegnata nessuna lettera e non mi risulta che tale lettera sia mai esistita. Sono leggende metropolitane.? dice la verità, perchè una lettera in quanto tale effettivamente non è mai esistita, ma al tempo stesso glissa elegantemente sull'?origine dell'idea. Se non altro non afferma, come ha fatto in altre occasioni, che l'idea era solo e soltanto sua.
Su una cosa, comunque, siamo tutti d'accordo e cioè che il primo albo fosse decisamente ben scritto, bello ed avvincente. Peccato che dal secondo in avanti la qualità decresca in proporzione geometrica fino a sfiorare il ridicolo. Era partita molto bene ed è diventata una storia simbolo della decadenza nizziana, almeno per me.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

P. s. Il discorso top ten delle storie di Bonelli... ma davvero, come si fa a non averne una nella lista???  :capoInguerra:

Ulzana quando ci sono di mezzo i gusti fossi in te non mi stupirei di niente e non darei niente per scontato. I gusti non hanno niente di razionale altrimenti tanto per fare un esempio andremmo tutti in giro con la macchina che ha il miglior rapporto qualità (inteso come sicurezza, consumi, affidabilità ecc.)/prezzo ed invece in giro per la strada vedi macchine di tutti i tipi. Per tornare a Tex io ad esempio sono tra quelli che sicuramente non mette al primo posto come miglior storia di Tex un albo scritto da GLB. Dir? di più in un ipotetica top ten (sempre difficile da fare perchè volente o nolente metti a confronto sceneggiatori di periodi diversi che hanno dovuto assecondare gusti dei lettori che nel tempo sono cambiati) mi viene in mente solo una storia di GLB che può starci "In nome della legge" mentre se penso a Nolitta e Boselli me ne vengono in mente più d'una ed anche per Nizzi avrei pronte due storie "Furia Rossa" e "Fuga da Anderville". In questi giorni sto leggendo "Oklahoma" di Berardi, il suo Ken Parker è ben diverso da Tex ma nell'unica storia da lui scritta è riuscito ad interpretare magnificamente l'eroe creato da GLB ed "Oklahoma" sicuramente può stare in questa top ten. Io riconosco a GLB il gran merito di aver creato un personaggio capace di cavalcare per lunghi anni nelle edicole attraverso le generazioni di lettori, ma le più belle storie, secondo me, non le ha scritte lui.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ragazzi piano con tutte queste anticipazioni "a mezza bocca", abbiate pietà di chi ha deciso di leggerlo con più calma durante le vacanze di Natale... :)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

caro West 10 rispetto la tua opinione, ci mancherebbe. Di Bonelli padre per me ce ne sono eccome di storie da primo posto o degne di top ten. Penso che "Il Figlio di Mefisto" ne sia un ottimo esempio... capolavoro indiscusso. Ma si sa ognuno ha i suoi gusti. Per quanto riguarda le news su questo libro per carit? di patria ma visto che non riuscir? forse a comprarlo chi di voi pards mi spiega in messaggio privato naturalmente qual è questa misteriosa rivelazione di cui si dovr? discutere? Prometto che non ne parlo qua nel trhead, qualora me lo riveliate, per rispetto verso chi comprer?il libro su Nizzi. :inch:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Per quanto riguarda le news su questo libro per carit? di patria ma visto che non riuscir? forse a comprarlo chi di voi pards mi spiega in messaggio privato naturalmente qual è questa misteriosa rivelazione di cui si dovr? discutere? Prometto che non ne parlo qua nel trhead, qualora me lo riveliate, per rispetto verso chi comprer?il libro su Nizzi. :inch:

Di quale rivelazione parli è Ce n'? una, si e no, ad ogni pagina o due del libro.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Credo che Ulzana si riferisca alla rivelazione di cui avete parlato tu e Carlo Monni qualche post fa (dicendo per l'appunto di non poterne parlare per non spoilerare). Ho risposto a Ulzana privatamente, come aveva chiesto. Io l'ho divorato e ora me lo sto rileggendo soffermandomi meglio per assaporare più a lungo tutti i passaggi. La prima lettura è stata troppo esplosiva, ma non riuscivo a fermarmi. Ora, alla seconda lettura, lo sto apprezzando ancor di più...

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Rangers

Comprato oggi pomeriggio.... l''ho solo sfogliato, per ora, ma se il buongiorno si vede dal mattino... avrà una settimana di fuoco nel "divorare" questo libro.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Il solo difetto che posso rimproverare a Nizzi (e che peraltro ha dimostrato in ogni sua intervista o apparizione pubblica) è la tendenza ad essere troppo autoindiulgente e scaricare le colpe sugli altri ed a non riconoscere appieno i propri torti. Nulla di male, siamo tutti un po' così, basta non esagerare. Un rimprovero ce l'ho anche per Roberto Guarino, che è troppo prodigo di lodi ed esagerato nell'uso del termine capolavoro e finisce per risultare stucchevole almeno per chi, come me, non lo conosce, e non sa che questo rientra nel suo stile. _ahsisi Per il resto, rinnovo l'invito a comprarlo a chi ancora non l'avesse fatto.

Carlo non mi sembra che Claudio sia stato indugente con se stesso. Ha anche ammesso che certe storie non sono particolarmente riuscite (ad esempio, Yucatan, I fratelli Donegan, il ritorno di Cane Giallo, solo per citarne alcune). Quanto a me, non credo che sia un difetto il fatto che mi piaccia il Tex di Nizzi. Non è un segreto per nessuno che mi diverta leggere le sue storie, molto più di quanto non accada con altri autori. Trovo i suoi siparietti tra Tex e Carson uno dei momenti più belli della serie. Quanto ai capolavori (stiamo ovviamente parlando di una serie a fumetti) sono a mio parere quelle storie che si staccano dalla routine della serie, che hanno ambizioni superiori e raggiungono risultati particolare. Non mi sembra di averne abusato. Per me, ad esempio, la storia di Custer è un capolavoro, anche, se credo, a te non piace, ma qui siamo nel soggettivo. Mi sembra di avere dedicato fin troppo spazio alle critiche degli antinizziani, tanto che nel libro, si parla di più delle Foreste dell'Oregon che del Ragazzo selvaggio.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Il solo difetto che posso rimproverare a Nizzi (e che peraltro ha dimostrato in ogni sua intervista o apparizione pubblica) è la tendenza ad essere troppo autoindiulgente e scaricare le colpe sugli altri ed a non riconoscere appieno i propri torti. Nulla di male, siamo tutti un po' così, basta non esagerare. Un rimprovero ce l'ho anche per Roberto Guarino, che è troppo prodigo di lodi ed esagerato nell'uso del termine capolavoro e finisce per risultare stucchevole almeno per chi, come me, non lo conosce, e non sa che questo rientra nel suo stile. _ahsisi Per il resto, rinnovo l'invito a comprarlo a chi ancora non l'avesse fatto.

Carlo non mi sembra che Claudio sia stato indugente con se stesso. Ha anche ammesso che certe storie non sono particolarmente riuscite (ad esempio, Yucatan, I fratelli Donegan, il ritorno di Cane Giallo, solo per citarne alcune). Quanto a me, non credo che sia un difetto il fatto che mi piaccia il Tex di Nizzi. Non è un segreto per nessuno che mi diverta leggere le sue storie, molto più di quanto non accada con altri autori. Trovo i suoi siparietti tra Tex e Carson uno dei momenti più belli della serie. Quanto ai capolavori (stiamo ovviamente parlando di una serie a fumetti) sono a mio parere quelle storie che si staccano dalla routine della serie, che hanno ambizioni superiori e raggiungono risultati particolare. Non mi sembra di averne abusato. Per me, ad esempio, la storia di Custer è un capolavoro, anche, se credo, a te non piace, ma qui siamo nel soggettivo. Mi sembra di avere dedicato fin troppo spazio alle critiche degli antinizziani, tanto che nel libro, si parla di più delle Foreste dell'Oregon che del Ragazzo selvaggio.
Ma anche l'Inafferrabile Proteus (che definisce "una storia non riuscita") e La miniera del terrore. Ed è vero anche quanto dice Roberto sul fatto che si parli a volte più delle storie meno riuscite che di quelle riuscite: non entro nel merito, perchè non voglio fare anticipazioni (a proposito, ma secondo voi quando potremo parlare compiutamente e liberamente di questo libro? Quando decideremo che più o meno tutti lo avranno letto? Aspettiamo Natale?), ma, in effetti, mi è dispiaciuto che Nizzi in alcune circostanze non abbia approfondito granch? storie che io reputo memorabili...
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

mi aggiungo anche io alla lista di cloro che non vedono l'ora di poter parlare liberamente di tutti gli aneddoti senza avere il problema di spoilerare, per adesso voglio solo fare i complimenti per la scorrevolezza del libro, davvero ottima, molto ben articolata, non annoia mai anzi è sempre brioso. e sebbene mi sia sempre tenuto informato su quello che accade in Bonelli, ho trovato vari aneddoti che nel corso degli anni non erano ancora trapelati ;) consiglio a tutti gli amanti del fumetto in generale, non solo di tex, l'acquisto, poich? si scoprono tante cose e Nizzi è un pezzo da 90 della cultura fumettistica italiana.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

sè ringrazio il pard Leo che è stato gentilissimo a rivelarmi una delle tante chicche del libro. Spero che il MP in cui l'ho risposto sia arrivato. Per il resto questo è un libro texano da leggere assolutamente!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ciao a tutti. Non riesco a procurarmi"tex secondo Nizzi". Tutte le librerie mi dicono che tex secondo nizzi "e 'fuori dai normali circoli distributivi". Anche la Feltrinelli. Forse ci riesce una libreria ma mihanno chiesto le spese di spedizione a mio carico. Per voi e'stato cosi'difficile acquistarlo?Avete dei consigli da darmi in merito per l'acquisto?

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.

×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.