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TWF - Tex Willer Forum

[616/617] Sotto Scorta


paco ordonez
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69 utenti hanno votato

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Una buona storia tendente all'ottimo sia per i disegni che per la sceneggiatura, mai calante, ma comunque scorrevole nonostante il ritmo serrato della trama. Ben delineati i caratteri dei protagonisti con le loro virt?/debolezze messe in evidenza dal raffronto con Tex. Quasi innovativa l'idea di usare anche armi fuori ''ordinanza'' tipo la pistola ad avancarica del ragazzo (sembrerebbe una Colt 1851 Navy) e la carabina monocolpo Springfield del sergente (e qui si nota una ... improbabile leva tipo winchester)Bravissimi Cestaro e bravissimo Faraci. Voto 9+

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  • 2 settimane dopo...

Seconda parte ricca d'azione con un Tex superlativo. Nel complesso storia piu' che discreta, un Tex sempre al centro della scena, risolutore e che non si tira indietro se c'è da sbatacchiare pure un militare.... Che volere di piu' ?Sui disegni, ottimi, qualche espressione un po' troppo "truce" di Tex che un po' stona e che troviamo anche in questo secondo albo. Su questo aspetto, per me, i Cestaro dovrebbero apportare qualche "miglioria". Adesso vorrei pero' vedere, nelle storie di Tito, anche la presenza di qualche pard.. Comunque, avercene di storie così. ::evvai::

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Io invece sono abbastanza prudente nel giudicare questa storia, nel senso che, non mi sento di dire che ho letto una grande avventura di Tex ma allo stesso tempo non mi e' dispiaciuta. E' una storia "usa e getta", una piacevole lettura ma sicuramente tra qualche anno non credo proprio di riprenderla in mano. Aspetto ancora da Faraci quel tocco in piu' che mi consenta di apprezzarlo in pieno come sceneggiatore di Tex. Una cosa e' certa comunque, la sua visione del ranger mi sembra discreta e molto riuscita, ed e' gia' un grande passo. I Cestaro sono molto bravi, ma si sono "incupiti" troppo. Urge qualche rettifica nel volto e nelle espressioni di Tex. Di nuovi artisti che ci illustrano un ranger costantemente in "lutto" in questo periodo ce ne sono gia' troppi in circolazione. D'altronde il Tex che ho sempre conosciuto io e' quello che alternava tra una sparatoria e l'altra un largo sorriso che lo rendeva ancora piu' simpatico ai lettori.

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Sinceramente ci andrei piano pure io, nel gridare al capolavoro per questa storia. Alcuni passaggi, li trovo un po troppo ripetitivi, e poi ad ogni mossa che fa il ranger, c'è qualcuno che ne sottolinea la bravura:dopo un po stanca sinceramente. E per andare nella singola toppa, beh credo proprio che Faraci potesse

nasconderla meglio quella botola
. Per carit? comunque, nel leggere il secondo albo, credo di aver stabilito il mio nuovo record:poco più di 20 minuti. E questo per me, non è certo un difetto. Nel commento precedente, mi chiedevo come si sarebbe potuti uscire fuori, da una situazione spesso accaduta (forte assediato).. credo che, tutto sommato, l'autore se la sia cavata abbastanza bene, eccezion fatta appunto per i punti elencati qualche rigo fa. Cestaro bravi nel rappresentare le espressioni e bravissimi nel rappresentare il ghigno del Torrent sottochiave. In voti direi:Soggetto:8Sceneggiatura:7Disegni:8
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Aspetto ancora da Faraci quel tocco in piu' che mi consenta di apprezzarlo in pieno come sceneggiatore di Tex. Una cosa e' certa comunque, la sua visione del ranger mi sembra discreta e molto riuscita, ed e' gia' un grande passo.

Eccome se lo ?, un grande passo, eccome........ :old: :trapper:P. S.: in piu' lo "vede" sempre al centro della scena.... :old: ::evvai::
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Io penso che questa storia dimostri come Faraci preferisca scrivere storie dai soggetti molto semplici e poco complicati."Sotto scorta" ne è la dimostrazione più chiara, a mio avviso, tanto che la mega battaglia del secondo albo, bellissima, è stata anche necessaria per riempire i due albi. Forse, in questo senso, alcune pagine dopo la mega battaglia, quelle con la fuga dei due fratelli, un p? da "riempitivo" lo sono state. Però nulla di male, se i risultati sono questi. Comunque attendo con ansia di vedere cosa succeder? con i quattro pards, perchè, credo, per rendere significativa la presenza di ognuno di loro, ci sarà bisogno di una trama più complessa. E penso che soggetti più ricchi siano necessari se Faraci vorr? scrivere storie più lunghe delle solite 220 pagine... Staremo a vedere: per adesso sono soddisfatto così!

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"Ecco, tutto ciò concorre a trasmettere una sensazione di artefatto, che finisce per distaccare dalla storia qualunque lettore dotato di un minimo di attenzione"... dal che si presume che se non sei d'accordo con loro vuol dire che non leggi Tex con attenzione! :asd: A me sembra che quelli di Ubc siano riusciti finalmente a trovare qualcun'altro con cui prendersela, dopo il tragico- tragico per loro- abbandono di Nizzi (non scordiamoci la "recensione" dell'almanacco!)...

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Complimenti a Tito Faraci! Devo dire che con questa storia si guadagna, a mio giudizio, una buona dose di gratitudine da tutti i lettori di Tex. Imbastisce una bella trama, molto veloce nello svolgimento, ed amalgamando bene i tanti personaggi che compaiono nell'intera vicenda. Dopo l'Almanacco (storia buona) con questi due albi si ha un notevole salto di qualità in termini di divertimento e attrazione alla storia. Grandi come sempre anche i fratelli Cestaro, continuano a migliorarsi albo dopo albo. Disegni splendidi, uno stile inconfondibile e che è impossibile non apprezzare.

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Sono d'accordo che questa storia sia una bella storia: si fa leggere bene e alla fine ci si sente appagati, e questo è incoraggiante per il futuro perchè può significare che abbiamo trovato in Tito Faraci un altro bravo sceneggiatore Tex. Non la definirei però assolutamente capolavoro: il soggetto è poco originale, la trama si sviluppa su binari saldi sul terreno senza mai "scartare" con qualche colpo di scena, e i comprimari (cattivi e buoni che siano), che ritengo fondamentali per "alleggerire" Tex e rendere più ariose le storie (e che mi fanno amare le storie di Boselli), non sono assolutamente all'altezza. I disegni dei fratelli Cestaro sono davvero belli: l'espressivit? del volto dei personaggi è superlativa, e anche Tex è in grandissima forma. Buona storia, quindi, godibile, appagante, ma assolutamente non memorabile.

  • +1 1
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Sempre dalla recensione di Ubc:
"...Perchè, al termine di una lettura complessivamente ricca di azione e con una certa dose di dramma, rimaniamo freddi? Perchè la sorte dei "valorosi di Fort Kearny" non riesce a coinvolgerciò Molto probabilmente perchè la chimica fra i personaggi non sviluppa calore, perchè situazioni e dialoghi appaiono forzati e motivati unicamente dalla necessit? della trama di tirare avanti"...

Già.... La chimica..... Alla chimica che non sviluppa calore non ci avevo pensato..... :shock: :fumo: :lol2:
Ma scrivete come mangiate ( a meno che i nostri baldi di Ubc pasteggino solo a caviale e champagne...)! >:azz:
Mamma mia, chiamate gli infermieri..... :fumo: :lol2:

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  • 3 settimane dopo...
  • 1 mese dopo...

Storia gustosa da leggere, ma assolutamente non si può definirla capolavoro se non per i disegni. Voti:Soggetto:6 ( troppo ordinario)Sceneggiatura: 7 Disegni: 8 Voto totale: 7

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  • 2 mesi dopo...

L'ho riletta in questi giorni di ferie e ora posso concedermi un giudizio più preciso del precedente. La storia viene un po tirata per le lunghe per arrivare a completare la "distanza" dei due albi, i dialoghi sono pochi e a questi vengono preferite le sparatorie e l'azione. Ottimi i disegni dei Cestaro che in questa storia toccano delle vette molto alte.

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  • 7 mesi dopo...

Io trovo che questa storia di Tex, sia una delle migliori degli ultimi anni. Faraci, ritengo che oggi sia il migliore soggettista per il nostro ranger, perchè è quello che riesce ad avere le idee più innovative. Inoltre la storia, grazie anche ai bellissimi disegni dei fratelli Cestaro, scorre via veloce e dinamica come un film di azione (soprattutto le tante pagine dedicate alla sparatoria all'interno del forte mi sono piaciute un sacco ed hanno contribuito notevolmente a questo effetto"cinema"). Azzeccati anche alcuni personaggi di contorno della saga:dal medico del paese ossia il dottor Burton, ai due fratelli Rod e Toby e sino al giovanissimo Devin. Alcuni di loro, potrebbero tranquillamente diventare comprimari e ritornare in altre storie di Tex.

VOTI:

Soggetto e sceneggiatura (FARACI) : 9

Disegni (FRATELLI CESTARO) : 9,5

::evvai::

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  • 3 mesi dopo...
  • 7 mesi dopo...

Forse la storia di Faraci che preferisco. Classica avventura nel più puro stile western, semplice ma dal ritmo serrato, avvincente dall'inizio alla fine. Ottima sceneggiatura senza tanti fronzoli, con un Tex duro al punto giusto e sempre protagonista, anche in un contesto dove il ruolo dei comprimari non è di scarso rilievo. A contribuire alla riuscita della storia l'ottima prova fornita dai fratelli Cestaro (bella ed emozionante nell'ultima vignetta la dedica finale al grande Sergio). Mi sembra che Tito abbia rivelato di aver iniziato un nuova fase di approccio alla scrittura di Tex di cui la prima avventura è L'uomo sbagliato (peraltro molto bella). Speriamo che in futuro possa fornici storie sempre più avvincenti del nostro amato ranger.

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  • 7 mesi dopo...
  • Sceriffi

Rileggendo questa storia, non ho potuto fare a meno di notare la presenza - che mi pare quasi una costante nelle storie di Faraci - di "aiutanti occasionali" di Tex scelti tra la gente comune, senza particolari abilità, quasi delle "mezze calzette". Tutto l'opposto dei Laredo, Juan Raza & co che abbiamo visto con Boselli: qui abbiamo un ragazzino, un dottore, un vecchio coi due figli contadini, e ricordo personaggi simili anche in altre storie di Faraci che vedono Tex in solitaria.

La storia mi sembra terribilmente semplice, abbastanza godibile ma anche priva di sorprese e di nemici particolarmente memorabili. Anche l'idea finale dell'assedio è un grande classico che in questo caso strizza l'occhio, a mio parere (anche nel titolo), al grande albo boselliano Gli eroi del Texas, con i carcerati sostituiti dai civili che scelgono di accompagnare Tex. Una lettura molto molto veloce, con una grande battaglia che però non riesce a emozionarmi come quella nella già citata storia di Boselli, nemmeno nei momenti più tragici.

Ottimi invece i disegni dei Cestaro che - nonostante un Tex troppo cupo e, direi anche, fisicamente troppo massiccio - impreziosiscono la lettura.

Tutto sommato, una storia discreta, da 7.

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  • 4 settimane dopo...

Altra OTTIMA storia di Faraci nella mia opinione... mi piace molto.

Sceneggiatta in modo eccezionale con un ritmo incalzante dall'inizio alla fine, poche inutili chiacchiere, tanta azione, e incentrata molto sulla magnificenza del nostro eroe.

 

Rileggendo questa storia, non ho potuto fare a meno di notare la presenza - che mi pare quasi una costante nelle storie di Faraci - di "aiutanti occasionali" di Tex scelti tra la gente comune, senza particolari abilità, quasi delle "mezze calzette". Tutto l'opposto dei Laredo, Juan Raza & co che abbiamo visto con Boselli: qui abbiamo un ragazzino, un dottore, un vecchio coi due figli contadini, e ricordo personaggi simili anche in altre storie di Faraci che vedono Tex in solitaria.

 

Questo a mio avviso accentua ancora di più il "distacco" dagli altri e l'eroismo dell'eroe protagonista, apprezzo molto questo stile di Faraci.

 

I disegni non mi sono piaciuti per niente, uno dei classici stili che io definisco "imprecisi" che a me non vanno giù... inoltre, come dice Pecos, Tex è sembrato anche a me troppo massiccio, da come lo disegnano sembra 1.90 per 90kg... non è il mio Tex.

Il mio voto è 8, leggermente ribassato dai disegni.

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Buona storia con Tex in solitaria e alleati occasionali, persone normali e oneste che però, nonostante il rischio, non si piegano alla prepotenza, Si diventa eroi per caso, perché nella propia anima c'è un profondo senso di giustizia che al bisogno riemerge. Personaggi ben delineati sia tra i civili che tra i militari e anche i cattivi sono proprio spregevoli. Disegni ottimi, sì Tex è imponente, ma non tozzo come a volte in Fusco, è alto e muscoloso, ma visto la vita avventurosa che fa è logico, e poi cosa vogliamo un Tex mingherlino e deboluccio? Come attore adatto a Tex Bonelli aveva in mente Charlton Heston, direi che il fisico è quello. Voto 8 il soggetto, 9 i disegni.

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  • Sceriffi

Disegni ottimi, sì Tex è imponente, ma non tozzo come a volte in Fusco, è alto e muscoloso, ma visto la vita avventurosa che fa è logico, e poi cosa vogliamo un Tex mingherlino e deboluccio? Come attore adatto a Tex Bonelli aveva in mente Charlton Heston, direi che il fisico è quello.

 

No, mingherlino e deboluccio no, ma nemmeno un armadio. I nuovi autori che si approcciano a Tex dovrebbero riguadarsi, oltre a quello di Villa, anche il Tex di Nicolò :old:

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 "ma visto la vita avventurosa che fa è logico"

Che uno faccia una vita come quella di Tex non influisce per niente nei muscoli, anzi, è una vita dove si spara, si sta a cavallo, si usa il cervello e massimo di tanto in tanto si fa una corsetta o una nuotata, questo stile di vita è uno stile che te li fa sparire i muscoli, parlo per esperienza personale perchè tempo addietro ho smesso di andare in palestra per qualche tempo, andavo in giro per le mie colline a cavallo praticamente ogni giorno e andavo anche a sparare al poligono di tiro, dopo un paio di mesi avevo perso vari chili di massa muscolare e fui costretto a ritornare in palestra.. 

Se Tex facesse il boscaiolo ti direi di si... ma la vita di un Ranger/Pistolero fidati che non comporta per niente un fisico così

:) :) :)

Ognuno comunque è libero di immaginarsi il proprio Tex... il "mio" Tex  come ho già detto nell'apposita discussione me lo immagino un uomo normale, un poco più robusto della media, ma non certo questo Armadio come dice Pecos.

Vero anche che avevano idea di identificarlo in Charlton Heston ma poi in realtà non fu così perchè sappiamo tutti che il primo Tex di Galep non aveva niente fuori dal normalità come fisico...anzi.

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 "ma visto la vita avventurosa che fa è logico"

Che uno faccia una vita come quella di Tex non influisce per niente nei muscoli, anzi, è una vita dove si spara, si sta a cavallo, si usa il cervello e massimo di tanto in tanto si fa una corsetta o una nuotata, questo stile di vita è uno stile che te li fa sparire i muscoli, parlo per esperienza personale perchè tempo addietro ho smesso di andare in palestra per qualche tempo, andavo in giro per le mie colline a cavallo praticamente ogni giorno e andavo anche a sparare al poligono di tiro, dopo un paio di mesi avevo perso vari chili di massa muscolare e fui costretto a ritornare in palestra.. 

Se Tex facesse il boscaiolo ti direi di si... ma la vita di un Ranger/Pistolero fidati che non comporta per niente un fisico così

Fra le enormi differenze che caratterizzano un diciassettenne ed un 45/50enne c'è anche quella che il primo perde peso rapidamente,il secondo no.

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