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TWF - Tex Willer Forum

[616/617] Sotto Scorta


paco ordonez
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Ottima prima parte! L'ho letta un p? rapidamente ma mi ha lasciato una gran bella impressione. Soggetto molto classico, ma che si sviluppa bene, con Tex che scorta il prigioniero insieme con un gruppetto di improbabili personaggi che si ritrovano in qualche modo tutori della legge! Non abbiamo ancora avuto modo di testare l'effettiva capacità d'azione di questi comprimari, ma sono certo che nel prossimo albo ne vedremo delle belle! Mi incuriosisce la figura del dottore

soprattutto a partire dal momento in cui Jack Torrent ha cercato di indurlo in tentazione promettendogli una ricompensa in cambio della sua liberazione, mi è sembrato che il dottore stesso vacillasse molto!
Chissà se questa cosa avrà un seguito oppure no!Ben costruita anche la banda dei cattivi: sono credibili e agguerriti, anche senza bisogno di caratterizzarli particolarmente ad uno ad uno. Ben costruito anche Tex: molto imponente sia a livello di linguaggio che a livello di disegni, è reso davvero bene, e questa volta credo proprio che nessuno avrà qualche rimostranza da fare, sotto questo punto di vista!Molto belli anche i dialoghi in generale, e soprattutto la battuta nella prima vignetta di pag. 104: "gli altri erano tutti morti e rischiavodi finire anch'io a guardare l'erba dalla parte delle radici!". Menzione speciale per i disegni dei fratelli Cestaro, che mi sono sembrati davvero fenomenali. Bello stile, bella caratterizzazione dei personaggi e in particolare è da lodare la loro efficacia: supportano la sceneggiatura in maniera ineccepibile. Che altro dire? Non vedo l'ora che arrivi il mese prossimo! Già nella penultima pagina, quando si è presentato quel tenente che ha tutta l'aria di essere un giovincello, si capiva che al forte c'era qualcosa che avrebbe messo in qualche modo i nostri in difficolt?, e in effetti quel qualcosa è stato svelato nell'ultima pagina!
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Non so, non mi ha particolarmente entusiasmato. Probabilmente pesa il fatto di aver letto la storia dell'almanacco da pochissimi giorni, l'atmosfera e diverse situazioni mi sembrano molto simili. I cattivi sono i soliti cattivi, per ora, e ce ne sono tanti, come pure i personaggi di contorno, forse troppi, e sono abbastanza intercambiabili fra loro, non ne trovo uno di spicco, neanche questa specie di joker che non fa altro che sorridere, sembra Belmondo coi labbroni. I compagni di Tex, vecchio a parte, sono per ora semplici comparse occasionali che non hanno avuto molto sviluppo. Tex, a tratti irriconoscibile nel volto, o è ridanciano o lugubre, fa il suo compitino piuttosto freddamente, tranne che alla fine. Per il resto l'albo consiste in sparatoria & inseguimento: troppe somiglianze con l'almanacco, non ci fosse stato questo l'avrei sicuramente apprezzato di più. Magari il mese prossimo, con la seconda parte e leggendo la storia per intero ex novo, la trover? migliore.

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una storia molto promettente. La sceneggiatura è studiata molto bene . il principale punto interessante di questa storia ?, secondo me, la caratterizzazione di tex. molti rimproverano a boselli di fare un tex un po' mollaccione rispetto a quello di gianluigi bonelli per esempio; tuttavia non posso essere d'accordo con quelle persone in quanto tex è comunque un uomo ed è giusto che ogni tanto cada in qualche tranello se no le storie di tex assomiglierebbero dannatamente alle puntate di walker texas ranger. tuttavia in questa c'è un ottimo compromesso tra il tex di gianluigi bonelli e quello di boselli. in questa storia, infatti, appare un tex "vero duro" pur non picchiando a destra e a manca e schivando 10mila proiettili a pagina( che era ciò che più non mi piaceva dele storie di bonelli). quindi che dire.... ottimo albo disegnato da ottimi disegnatori che secondo me hanno solo un po' da migliorarsi nei primissimi piani:indianovestito:

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joker davvero le trovi simili? io le troo comletamente diverse se non che i "cattivoni" sono comunque dei cowboy che fanno il buono e cattivo tempo nella zona. altri punti di contatto io non li ho trovati :) e poi non so ma mi pare un po'riduttivo dire che tex fa il suo comptino: basti pensare a quando più volte riesce a far capire chi comanda al prigioniero senza mezze misure e quel mezzo secondo prima che il prigioniero la stia per fare:) per cui proprio non capisco le tue critiche... :pellorso:

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una storia molto promettente. La sceneggiatura è studiata molto bene . il principale punto interessante di questa storia ?, secondo me, la caratterizzazione di tex. molti rimproverano a boselli di fare un tex un po' mollaccione rispetto a quello di gianluigi bonelli per esempio; tuttavia non posso essere d'accordo con quelle persone in quanto tex è comunque un uomo ed è giusto che ogni tanto cada in qualche tranello se no le storie di tex assomiglierebbero dannatamente alle puntate di walker texas ranger. tuttavia in questa c'è un ottimo compromesso tra il tex di gianluigi bonelli e quello di boselli. in questa storia, infatti, appare un tex "vero duro" pur non picchiando a destra e a manca e schivando 10mila proiettili a pagina( che era ciò che più non mi piaceva dele storie di bonelli). quindi che dire.... ottimo albo disegnato da ottimi disegnatori che secondo me hanno solo un po' da migliorarsi nei primissimi piani:indianovestito:

Scusa, ma nelle mie storie NON mi sembra che Tex cada in "tranelli". :huh: Secondo me ricordi molto male. O forse mi confondi con il grande Nolitta (COMPRATE TUTTI LA RIEDIZIONE A COLORI DI ZAGOR!!!!!)
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ciao broden, ho usato male quel termine... ciò a cui mi riferisco è qualche tranello della vita... cioè inciampa in problemi... del tipo per fare un esempio stupido arriva 5 minuti dopo da un potenziale testimone/aiutante quando ormai gli è stata chiusa la bocca.. cmq ammetto si di aver imparte confuso alcune tue storie con altre non di nolitta bensì di nizzi, dove questi esempi si sprecano( non pensare ad agguati, lasciarsi sfuggire prigionieri o non pensare che una spia possa stare origliando dalla finestra ecc..) :)

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Grande storia e finalmente Faraci mostra un tex più dinamico e fuori da certi luoghi comuni vecchia gestione;soprattutto, con qualcosa di diverso dalla solita versione di Tex degli ultimi tempi mi ha già conquistato dopo solo un numero(sempre piacevole, ci mancherebbe altro, ma cambiare non è male a volte -_nono ) -ave_ Mi son piaciuti tutti i personaggi fin ora presentati(il medico non è uno sveglione quando visita certi pazienti laughing ), ma comunque c'è tanta carne al fuoco e non vedo l'ora di leggere il seguito tra un mese ::evvai:: Ps:per il voto aspetto il prossimo mese, ma se mantiene ste premesse può essere un bel 9 o anche più(anche per i disegni che son molto belli) :inch: Pss:mi associo alla frase di Borden(comprate la ristampa a colori di Zagor), cosi si possono rileggere i capolavori di Nolitta(che perdita alle sceneggiature e non solo) e spero lunga vita a gente come Manfredi,Berardi e Faraci(tra quelli attivi)con le loro storie sempre interessanti, moderne e spiazzanti(Manfredi e Berardi su Tex no?) sisi

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  • Collaboratori

Decisamente ottimi i gemelli Cestaro. Se ho capito bene: Raul si è occupato delle pagine dispari e Gianluca di quelle pari, ma come sempre, non è facile accorgersi delle differenze.

Qui sono parzialmente d'accordo con Carlo. Qualche differenza tra le pagine pari e dispari la si trova se si guarda con maggiore attenzione. In particolare Ganluca mi sembra alla ricerca di un suo Tex, per esempio: a pag. 52, penultima vignetta, un Tex mastantuoianoa pag. 96, penultima vignetta, un Tex venturiano. In genere, il Tex di Gianluca ha comunque dei tratti più dolci. Quello di Raul è invece eternamente incavolato, a tratti l'aspetto è addirittura torvo. C'è poi in Gianluca una maggiore sperimentazione:a pag. 102, vignetta centrale, i personaggi travalicano il limite della cornice e invadono altre vignette. a pag. 104, ma anche a pag. 106, ci sono vignette aperte. In diverse vignette, poi, c'è un errore che li accomuna, il rendere Tex molto possente, ma con una testa non molto proporzionata, come l'ultima vignetta a pag. 89, per citare un solo esempio. Comunque, a parte queste piccolezze, un lavoro davvero lodevole anche se non vorrei che nelle loro prossime storie si lasciassero tentare troppo dalla strada del sintetismo alla Mastantuono.
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  • Collaboratori

Ad una seconda rilettura dell'albo, cosa che faccio raramente devo dire, mi sono accorto di qualche imprecisione nei dati che avevo rilevato. Avevo per esempio definito un "duro" Jack Torrent, mentre Faraci ha disseminato un sacco di indizi per farci capire che è solo un giovane testacalda, per giunta persino vigliacco: a pag. 14, terza vignetta, si nasconde sotto il tavolo. Cerca quindi la via di fuga, ma si fa fregare come un pivello da Tex. Anche il fratello, il baffuto Billy, sembra della stessa famiglia ( la codardia ), spara a Benson alle spalle per aprirsi una via di fuga e se la d' alle gambe senza affrontare l'avversario. L'unico dei tre ad essere un vero duro probabilmente è Frank Torrent, oltre che vera mente pensante della banda. Mi sono accorto poi che avevo messo sul libro paga dei fratelli lo sceriffo, mentre l'allusione era diretta invece agli origlioni da saloon come Rowen. La prosepttiva cambia non poco, anche se la sostanza, la vigliaccheria dello sceriffo, resta tale e quale. Infine, per chiudere il discorso sulla codardia, vero filo conduttore di questa prima parte, la vilt? del paese non mi è sembrata più così improbabile. Rientra invece in un discorso più ampio e serve narrativamente a mettere in risalto l'atto di coraggio della famiglia Benson, del ragazzo Devin e del dottor Burton, oltre che mettere in maggiore luce la stessa eroicit? e durezza di Tex. Il tutto, così condito, servir? sicuramente da prologo al dramma di Fort Kearny. Insomma, Faraci questa volta l'ha indovinata, ha dato il meglio di se nella spinosa questione del protagonismo dell'eroe della testata e senza darlo troppo a vedere, come faceva di solito GLB.

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L'idea che mi sono fatta io della famiglia Torrent è di una banda la cui forza sta soprattutto nello spalleggiarsi e nel fare numero, mentre davvero scarso è il loro coraggio presi singolarmente (anche il fratello che spara al vecchio Benson, preso in ostaggio, non mostra che un'immensa vigliaccheria)

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Dunque, inizio d'anno "scoppiettante"...... ::evvai:: Prima l'ultima storia di Boselli, poi l'Almanacco ed infine questo primo albo di Faraci: ho "ritrovato" un amico, un grande amico: si chiama Tex ! Questo è il ( quasi ) vero Tex. L'originale si sa, lo ha scritto soltanto un grande autore...... Comunque, in questa prima parte, troviamo un Tex "duro", risoluto, al centro dell'azione, dialoghi azzeccati, battute anche.... Mi spiace solo per la "sbatacchiata" iniziale a Jack: troppo breve.... :old: Disegni buoni anche se, vado un po' in controtendenza, non sempre mi hanno convinto certe espressioni del volto di Tex, a volte pure poco riconoscibile. I due gemelloni possono far meglio, credo.... Un P. S. per Tito e, pure, per Mauro: piano con l' uso di donnine e/o dark lady ammaliatrici e con atteggiamenti allusivi. Già due volte, consecutivamente, sugli albi regolari. Il tutto è reso in modo molto "leggero" ma su Tex ( lo so, lo so, adesso qualcuno dir? che sono ripetitivo ma...... _ahsisi ) bisogna andarci cauti.-_nono

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Storia piacevole dalla prima all'ultima pagina, la sceneggiatura di Tito Faraci mi rende indietro quello che è il Tex a me più congeniale, duro, protagonista assoluto (anche perchè è da solo),.. unico stratega della situazione, situazione che non gli sfugge mai di mano.

Si f? trovare pronto a soccorrere il vecchio Benson, raggiunto da uno dei fratelli Torrent mentre si st? dirigendo da Tex e i suoi figli.
I disegni dei Cestaro sono a dir poco stupendi ed anche le caratterizzazioni dei personaggi non sono da meno.
Le facce da delinquente sono espresse in pieno, e sopratutto il gioco psicologico delle espressioni di Jack Torrent che cerca di influenzare l'improvvisata scorta, come nel caso del dottor Burton, sono rese in maniera egregia, sopratutto con quei sorrisini allusivi alla minaccia che sovrasta il gruppo.
Un sicuro coprotagonista della storia lo vedo nel giovane Devin
Interviene per primo, nel caso del vecchio Benson minacciato dalla banda, e guadagna il tempo che permette a Tex di limitare i danni.
Insomma un bella storia, ben sceneggiata e che mi fa aspettare con molta voglia il seguito, grande accoppiata Fraci/Cestaro.
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storia di grande impatto sia narrativo che grafico !!!i disegni dei Cestaro sono stupendi , vivi, che presentano quel west duro che a me fa impazzire, personaggi caratterizzati benissimo, Tex perfetto . dopo questa prova e " lo sceriffo indiano" schizzano decisamente nella stretta cerchia dei miei disegnatori preferiti di sempre. Faraci è semplicemente un grande scrittore o meglio sceneggiatore in quanto , oltre a pensare una bella storia, la sceneggia stupendamente;? proprio questo che mi piace di più : una storia che si beve in un sorso tanto fila via bene , ti inchioda alla lettura , dialoghi azzeccatissimi, Tex come dovrebbe essere sempre, alcune frasi da manuale. di Faraci sono sempre stato sicuro in quanto ho letto molte cose scritte da lui e non mi ha mai deluso , un p? come Manfredi, ma ultimamente su Tex sta superando se stesso. spero scriva nel futuro sempre di più per Texconcludo dicendo che se la seconda parte si manterr? a questo livello sarà CAPOLAVORO !!!!!!! clap clap clap clap clap

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una storia che si beve in un sorso tanto fila via bene , ti inchioda alla lettura , dialoghi azzeccatissimi, Tex come dovrebbe essere sempre, alcune frasi da manuale.

Concordo in pieno, ripeto anche io l'ho letta tutta di un fiato tanto è bella ed avvincente, dialoghi e disegni stupendi,... aspetto il prossimo albo per gridare al capolavoro...:)
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Anch' io ho molto apprezzato i disegni di questo albo, come sicuramente apprezzer? i disegni del prossimo. La punta di diamante sono senza dubbio le facce dei personaggi, che sono state disegnate in modo secondo me impeccabile in ogni espressione, compresa quella seccata del giovane Devin a pagina 26.

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Mi sono accorto solo ora che il sottoscritto non ha ancora commentato la prima parte di questa storia. Saro' telegrafico. Fino ad ora non e' niente male, bei dialoghi, un bel Tex, trama semplice ma interessante. Ma come al solito aspetto la seconda parte per un giudizio piu' concreto. Aspetto comunque con una certa curiosita' qualche storia di Faraci con un Tex accompagnato dai suoi pards classici. I disegni dei Cestaro sono discreti, si nota che il genere western e' proprio nelle loro corde, ma come hanno gia' detto alcuni prima di me, devono lavorare sul viso di Tex, o perlomeno, su alcune espressioni un po' "esagerate" del ranger.

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vorrei anche i pards, sono tre numeri che non si vedono Kit Willer e Tiger Jack e in questo non c'era neanche Carson.

Beh, non è mica tanto, anzi! :trapper: Nel passato ci sono stati, in tal senso, periodi di grama veri: per esempio, tra i numeri 350 e 364 fecero solo una mezza comparsata in "La mano nella roccia". Comunque torneranno nella successiva tripla di Boselli :trapper:
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Per il momento esprimo un giudizio positivo per la storia in corso, tema classico ma intramontabile per gli amanti del genere, oltretutto i fratelli Torrence sono dei gran figli di buona donna e rappresentano bene la tipologia del fuorilegge della frontiera, anche se io apprezzo pure la girandola a volte frenetica dei criminali fisicamente caratterizzati o appariscenti( alla Jack Thunder, o i pistoleri che agiscono in Caccia Infernale). Speriamo solo che l'epilogo non preveda come al solito la scontata e sistematica soppressione degli antagonisti di turno, e magari riservare in futuro ancora un ruolo ad uno dei fratelli. Possibile che negli ultimi 15 anni si possono contare sulle dita di una mano gli avversari sopravvisuti al nostro amato Ranger? Penso che ogni tanto l'opera possa concludersi con la cattura dei malfattori o la fuga di essi creandosi cosi un alone di mistero per una futura rivalsa.

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Speriamo solo che l'epilogo non preveda come al solito la scontata e sistematica soppressione degli antagonisti di turno, e magari riservare in futuro ancora un ruolo ad uno dei fratelli.

mmm, per ora i fratelli Torrence, pur non dispiacendomi, non mi sembrano nemici di uno spessore tale da giustificarne un ritorno. Cioè, mi sembrano ottimi per una storia, ma non di più- poi magari la seconda parte mi smentir?. Sul fatto che un nemico possa esser catturato sono d'accordo (vedi Kid Rodelo, che sta per tornare), ma non sul fatto che possa scappare, e farla così in barba al nostro imbattibile ranger, che appunto deve essere sempre imbattibile, no. Per dire: Nolitta, secondo me, sbagli? con Manuel Pedroza (ci ha pensato poi Nizzi, fortunatamente, a rimettere le cose a posto con un piccolo capolavoro): un errore da non ripetersi :trapper:
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Per quanto riguarda il profilo delle "fughe" del cattivo di turno rammento quella della Tigre Nera nella "Notte degli Zombie" e paradossalmente rimasi un po'deluso perchè non sopportando quella diabolica palla da biliardo e la sua maliziosa maliarda nera avrei gradito che la storia si concludesse con una lezione umiliante da parte di Tex a quel megalomane intrigante. Ci rimasi inoltre un po' male quando anni dopo fu una fucilata di Tom Devlin a porre fine all'esistenza maledetta del principe malese.

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