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TWF - Tex Willer Forum

[618/620] Gli Schiavisti


ymalpas
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Franco Montorro,
adesso basta attaccare Borden a livello personale.
Questo è il topic dei commenti a "Gli schiavisti", e non d'altro.

Paco

L'attacco personale è il mio? In ogni caso mi ritiro ben volentieri, se questa è l'aria che tira.
Vorrei spezzare una lancia...


Ma se l'"attacco" è quello ho letto io, Paco, si trattava soltanto di un equivoco. Ho già risposto (e per le rime :generaleN: ). Non mi sembrava nulla di grave...

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C'era stata un'altra risposta, sempre "sul personale", che ho cancellato per bloccare l'OT. Ora, Franco, l'OT l'hai iniziato tu. Questo è il punto: qui si parla de "Gli schiavisti", le critiche personali si fanno altrove (tipo MP o altro, perchè sul forum sono da evitarsi).

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C'era stata un'altra risposta, sempre "sul personale", che ho cancellato per bloccare l'OT. Ora, Franco, l'OT l'hai iniziato tu. Questo è il punto: qui si parla de "Gli schiavisti", le critiche personali si fanno altrove (tipo MP o altro, perchè sul forum sono da evitarsi).

Beh, lo immaginavo. Ti chiedo scusa, Paco, e ti ringrazio per il tempestivo intervento. Anche se continuo a non capire perchè l'abbia gettata sul personale visto che si parlava di una terza persona (Seijas). Ymalpas ha capito perfettamente (e ci mancherebbe). Addirittura ha scritto che il mio tono un po' sarcastico era derivato dal suo un po' aggressivo. Ma non è vero che lui era aggressivo, solo un po' drastico, e il mio tono scherzoso poteva sembrare supponente ma non lo era. La cosa strana è che un altro ancora (Franco) se la sia invece presa. Sono i pericoli di Internet. Ho lasciato due forum per incidenti scatenati in modo più o meno futile (uno dei quali sembra legermente defunto, ma non per mia maledizione :generaleN: ) Speriamo bene. :rolleyes:
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Ripeto che intendo chiudere la questione, con le dovute scuse se sono andato sopra le righe. Di sicuro, rileggendo quello che ho scritto non ho offeso nessuno, n° avevo questa intenzione essendo fin troppo scafato per non conoscere le forme e i limiti di questo tipo di discussione. Pu? essere che non abbia colto l'ironia di Borden nell'intervento che ha provocato il mio, anche di questo me ne faccio carico. Ci tengo a precisare, perchè nel corso dei successivi interventi non mi sembra che la questione sia chiara, che io non ho mai scritto a nessuno in privato. E la chiudo davvero qua, con un ideale "Tutti al banco, offro io da bere"

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  • Collaboratori

E bravo Franco! torniamo a parlare della storia e dei disegni, seguendo le indicazioni del nostro moderatore, sempre attento agli O. T. che se si lasciassero correre riempirebbero pagine e pagine del nostro forum.

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Due di tre albi con tanta carne al fuoco, bei dialoghi e tanta azione. Mi piace molto la figura del tenente Castillo, ben caratterizzato, un personaggio che mi piacerebbe rivedere in futuro, magari in un'altra storia ambientata al confine messicano, così come mi piacerebbe rivedere Espectro (sempre che non finisca impallinato nell'ultimo albo, ovviamente). Insomma, due albi belli pieni, con il terzo e ultimo della tripla che si prevede non meno succoso, con i Nostri alle prese sia con i vaiolosi di Espectro che con l'esercito di pistoleros di Ramos. Per il resto, bella storia, bei disegni, e un ruolo di maggior rilievo sia per Kit Willer che per Tiger Jack, troppo spesso relegato a un paio di battute per albo, quando va bene. Attendo curioso il prossimo numero :generaleN:

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Storia che prosegue molto bene..... Boselli come al solito non delude e i disegni sono impeccabili.... Non resta che attendere il mese prossimo per il gran finale, ma visto i presupposti non credo proprio che ne rimarr? deluso.

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Questa si che è una bella storia ! Faccio i complimenti a Boselli che a quanto pare ha accolto le nostre richieste , ovvero quelle di vedere un Tex pronto a difendere gli indiani con la veste di Aquila della notte. I dialoghi sono veramente ben fatti così come i disegni . Trovo Seijas in forma splendente dato che le sue tavole sono veramente formidabili . Ciò che ho apprezzato molto della storia sono principalmente due figure : quella del tenente Castillo che dopo aver conosciuto Tex trova il vero coraggio , ho apprezzato inoltre anche la figura di Espectro che contribuisce a dare alla storia quell' alone di mistero e terrore .

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  • 3 settimane dopo...

Ho preso e letto, dopo i due precedenti, anche il n. 620 cosicch? posso provare a fissare le mie impressioni sulla storia. ATTENZIONE: IL SEGUITO DEL POST POTREBBE CONTENERE SPOILERSA mio avviso, pur non essendo un capolavoro assoluto, la vicenda è di buon livello: ha meno ambizioni e meno complessit? rispetto a "Caccia infernale" ( alla quale è stata paragonata, in parte anche per la presenza di due distinti antagonisti per Tex, uno dei quali - Revekti nella storia illustrata da Yannis Ginosatis, Espectro in questa - si affaccia nella vicenda solo a uno stadio relativamente tardo della medesima ) però scorre in maniera molto fluida e mantiene desto l'interesse del lettore dall'inizio alla fine. Tex brilla soprattutto come stratega, lucido, ardito e carismatico al tempo stesso ( come uomo d'azione è sempre all'altezza degli eventi, ma IMHO non gli viene mai chiesto di fare gli straordinari ), mentre i pards ( soprattutto Tiger, la cui avanzata nel covo di Espectro è una prodezza eccezionale, e Kit Willer; Carson, anche se cattura Riago nella parte iniziale della vicenda, è sfruttato principalmente nel classico ruolo di "spalla brontolona e combattente" ) hanno molto rilievo e anche i Navajos che li accompagnano trovano modo di brillare. Dei due "cattivi" principali, il colonnello Ramos è probabilmente quello che meno si imprime nella memoria del lettore, ma incarna in maniera convincente il tipico "dominatore della valle" così spesso incontrato nella saga, freddamente e abilmente spietato finch? se ne sta tranquillo nella sua hacienda, istericamente spaventato quando il suo mondo gli crolla addosso ( non solo metaforicamente ;) ); i suoi subordinati, dal canto loro, sono spietati e meschini al punto giusto per essere disprezzati dal lettore ( emblematica è la loro vigliaccheria allorch? Tex li attacca alle spalle mentre stanno per spianare Canaan con il loro cannone, che non riescono ad usare per pura e semplice fifa, messa ancor più in rilevo dal fatto che alla fine una ventina di loro restano sul campo, mentre rurales e Navajos non lamentano neppure un caduto ), anche se questo sminuisce un pochino gli sforzi di Tex e dei rurales di Canaan per schiacciarli. Anche Espectro incarna un tipo di personaggio piuttosto consueto nei fumetti ( e presente anche nella saga texiana, come mostrano tra gli altri Vindex e Andrew Liddel "Il Maestro" ), quello del "mad doctor", qui presentato in versione antiindiana: la sua crudeltà senza limiti ( ben mostrata dai racconti in flashback del vecchio Zuni e di Riago ) e il suo covo pieno di trabocchetti lo renderebbero un nemico difficilissimo da sconfiggere per chiunque altro ma Tex ( un po' come capita con Mefisto e il barone de Lafayette in "Black Baron" ) non appena ha a disposizione le necessarie informazioni imbastisce rapidamente un piano ardito ma astuto per venirne a capo e lo mette in condizione di non nuocere ; si tratta insomma a mio parere di un antagonista magari non di proporzioni "storiche", ma incisivo e rilevante e non sbiadito come Revekti. Trai personaggi minori, meritano una menzione il tenente Castillo dei Rurales e il cacciatore di schiavi "pentito" Riago: il primo ( anche se possono un po' infastidire certi suoi "incensamenti" di Tex, che, come la sua giovane età, lo apparentano a personaggi del tipo del tenente Baines di "Spedizione in Messico" ) è un simpatico galantuomo beneintenzionato ( e anche colto, cosa che lo mette in sintonia con Kit Willer, come mostra la citazione di Cervantes nel loro dialogo a p. 46 del n. 619 ) ma non eroico ( salvo forse nell'emergenza ) n° particolarmente abile ( anche se capace di riconoscere e sfruttare le capacità dei suoi subordinati e di meritarsi la loro stima e il loro affetto ), come diversi uomini di legge che si incontrano nella saga texiana; il secondo è un "cattivo" il cui contributo alla felice conclusione della vicenda è essenziale ( senza di lui Tex non saprebbe come affrontare Espectro ), e per il quale Boselli si è felicemente discostato dalle sue consuete tipologie di vilains, mostrandocelo sè come un'autentica ( e abbastanza scaltra ) carogna, ma anche come un uomo capace di provare angoscia e persino rammarico per talune decisioni prese ( come mostra il suo racconto in flashback ). Per quanto riguarda i disegni, il tratto di Garcia Sejias mi pare molto morbido e piacevole e, ad onta di qualche approssimazione, contribuisce validamente alla valutazione positiva della storia. In sintesi, IMHO,:soggetto: 7,5sceneggiatura: 8+disegni: 8--

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La prima impressione che traggo dalla lettura della storia è che ho visto un buon sviluppo che però è stato concluso in maniera troppo affrettata. Nell'ultimo albo Tex e pard hanno corso avanti in dietro per sgominare due potenti organizzazioni, e, in meno di 100 pagine, risolvono tutto senza neanche un graffio;? vero c'erano i Navajo con loro a dargli man forte, ma anche loro mi hanno dato l'impressione dei guerieri invincibili che sconfiggono tutto ciò che trovano di fronte. Comunque nel complesso non è assolutamente una brutta storia però sono convinto che, se proseguita meglio, senza la fretta di dover concludere in un albo, sarebbe potuta essere molto piu importanteNel complesso voto : 7

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P. S. Chi pensa che Boselli abbia messo troppi personaggi in questa storia, sarà lieto di sapere che per un certo tempo il suddetto autore si era baloccato con l'idea di far comparire a sorpresa anche Juan Raza, ma vi ha poi rinunciato, rimandando il suo ritorno ad una storia futura. :lol2: Ah... questa vorrebbe essere ironia o forse sarcasmo, chissà se mi è riuscito di comunicarlo? _ahsisi laughing

Mannaggia Carlo che dispiacere mi dai.... :_sigh Avrei proprio voluto vederlo all'opera... So' comico eh..... :lol2:
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Un finale troppo affrettato, nel quale l'autore ha omesso,(un particolare a cui io personalmente tenevo molto) il motivo per cui Espectro sterminava gli indiani; a pag. 100 dell'albo precedente Riago dice che " ... so che per qualche suo motivo odia gli indiani, e che li vorrebbe tutti morti"; ora io mi chiedo non si potevano usare due vignette per far dire a Espectro il perchè della sua missione?Tuttavia nonostante questo piccolo particolare, la storia mi è piaciuta; per quanto riguarda i disegni di Sejas mi sono piaciuti specialmente quelli dell'ultimo albo, in cui mi pare che abbia prestato maggiore attenzione ai particolari. Voti:Soggetto:8Sceneggiatura:7,5 ( se mi spiegava perchè Espectro ammazzava gli indiani gli davo 8)Disegni:7,5 ( non mi ha convinto molto nei primi 2 albi)Voto complessivo: tra il 7/8 ma visto che sono buono gli d' 8

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Avevo commesso l'errore, o meglio l'esagerazione, di ipotizzare una storia-capolavoro. Dopo questo terzo albo diciamo una storia indubbiamente buona, anche di più, ma per l'ennesima volta Boselli viene tradito dall'esigenza di concludere, e di concludere in fretta. Troppa carne al fuoco, e poco il tempo per star dietro alla cottura. Eppure la partenza era stata eccellente, e la storia a mio parere meritava minimo mezzo albo in più.

COme giustamente fa notare West, di Espectro non apprendiamo qualcosa di davvero importante: perchè un tale odio per gli indiani? Ted Weldon ridiventa Tex Willer troppo rapidamente e la situazione precipita prima che il lettore possa capire tanti perchè
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Mah, non mi convince molto, si risolve tutto troppo in fretta, gli antagonisti fanno quasi ridere, Revekti ha fatto scuola.

Pagine dedicate a Tiger che esplora il cunicolo: 15Pagine dedicate allo scontro con Espectro: 14Pagine dedicate allo scontro Rurales-diligenza: 8Pagine dedicate all'assalto alla caserma: 11Pagine dedicate all'assalto alla miniera: 11Come al solito, troppa carne al fuoco e poco cotta. Molto più interessante il racconto di Riago. Queste bischerate per dire che c'è molto allungamento del brodo. La storia dovrebbe decollare ora, ma siamo già alla fine. Abbiamo in totale circa 260 pagine di preliminari che portano a 4 sveltine in circa 70 pagine. Di sicuro devo rileggerla tutta insieme, ma a meno di clamorosi voltafaccia non so se arriva alla sufficienza.
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Mah, non mi convince molto, si risolve tutto troppo in fretta, gli antagonisti fanno quasi ridere, Revekti ha fatto scuola.

Io leggero' tutto d'un fiato i tre albi. Questa volta ho voluto aspettare. :old:

Ma a giudicare già da qualche commento....." Ai suma nen " ?....( non ci siamo è traduzione dal piemontese all'italiano ) doubt _ahsisi
Vedremo. Intanto, stasera, lettura primo albo.
Hasta lu?go, amigos!

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Impressioni a caldo: storia bellissima e miglior prova di Sejas (per ora) su Tex- direi addirittura, per tutta una serie di motivi che prover? a spiegare quando mi sarà rivisto bene tutte le 33o tavole, che si potrebbe anche parlare di "capolavoro grafico".
Per venire alla sceneggiatura.

SPOILER

Perfetta, dal mio punto di vista.
Non so se si possa dire che questa ?Gli schiavisti? sia un capolavoro, probabilmente no, ma a mio avviso siamo di fronte a una delle storie più belle degli ultimi anni, che a mio giudizio riconferma che siamo di fronte, da tre anni a questa parte, al miglior periodo texiano di Boselli.
Uno dei suoi meriti maggiori è quello di averci restituito i guerrieri navajo come forse mai prima li avevamo visti. Nel senso che in nessuna storia precedente, nemmeno in quelle di Bonelli, essi erano venuti fuori per il loro valore individuale: se pensiamo al capolavoro ?Gli eroi di Devil Passè l' avevamo l'incontrastato ?svettare? di Kit, accompagnato in seconda fila da Tiger. Qui invece abbiamo Yavasin e Hokee, a cui in questo terzo albo si aggiunge Nahentai, autentico cecchino con l'arco, che si rendono protagonisti di azioni individuali che ne mettono in risalto il valore. E oltre a questo, è tutto il gruppo che Tex si porta dietro dalla riserva a svettare.

Questo vorrebbe dire che i quattro pards sono messi da parte? Non credo.
In particolar modo Kit e Tiger si rendono protagonisti in più d'una occasione, e il merito di Boselli è nel fatto che tali assoli sono distribuiti in più punti della storia- niente di troppo spettacolare e inenarrabile, forse, ma di sicuro effetto.
Bello, e tipicamente boselliano, il fatto che i quattro si dividono spesso: espediente magnifico per metterli in risalto singolarmente.
In questo terzo albo mi è piaciuto parecchio il loro agire su due fronti, Tiger coi navajos sotto terra, e gli altri tre nella tana del lupo: in questo modo Tiger è potuto emergere come il ?vice capo' che sostituisce Tex quando è assente (cosa avvenuta in più momenti dell'avventura) mentre gli altri tre si sono trovati in uno scontro spettacolare con avversari più numerosi.
Tex è il capo, il leader carismatico e incontrastato; a me basta poco per farmi godere (texianamente parlando): quando il nostro si para di fronte a Espectro, gli recita il requiem e lo spedisce all'inferno con due colpi ben piazzati mi è partito l'applauso; idem quando rivela la sua identit? a Ray per impiombarlo subito dopo!

Per venire a Espectro, dico che è stato davvero un bel nemico, spietato e quasi sadico, vera incarnazione del Male.
Il fatto che Boselli non ci dica niente sul suo conto, che non ci spieghi il motivo per cui agisce in quella maniera, lo rende a mio avviso ancora più inquietante e disturbante; è un po' lo stesso meccanismo che è spesso usato col Joker di Batman: se prendete l'ultimo film di Nolan, non ci viene spiegato il vero movente dell'attività del clown, ed è tanto di guadagnato.
Si potrebbe obiettare che si doveva lasciare più spazio, a Espectro. Pu? essere.
Ma la storia è questa, e a me va più che bene: d'altronde non sono mai stato contrario all'inserimento di cose che non c?entrano niente con la trama principale- per dire, a me la parte messicana di ?Chinatown°, da tanti criticata, piace tantissimo!

Il tenente Castillo è l'altra eccellenza della storia.
E? uno dei comprimari più simpatici di Boselli: uomo con debolezze e difetti e non super uomo, che trova attraverso Tex lo slancio per far venire fuori quell'orgoglio e quell'eroismo che si erano un po' assopiti.
E? anche in questo che l'eroe Tex viene esaltato: in questo suo saper essere punto di riferimento, molla per il riscatto e guida per qualcuno che, disilluso, aveva smesso di sperare e combattere.
Anche il trattamento riservato ai rurales mi è piaciuto: per una volta non sono corrotti, inetti, o impreparati, ma al contrario sono gente onesta e in gamba, uomini devoti al loro comandante e in ultimo autentici eroi.
Tutto molto bello.

Se questo albo correva un rischio, era quello di smorzare l'interesse del lettore dopo la spettacolare azione nel rifugio di Espectro- magnifica l'esplosione finale, con un Sejas che letteralmente sale in cattedra!
Eppure Boselli dimostra che basta poco per riacquistare l'attenzione del lettore: settanta pistoleros, un pugno di eroi votati all'estremo sacrificio, l'intera popolazione innocente di un villaggio minacciata, e un cannone che comincia a seminare distruzione.
Che altro volere?
Solo Tex, che spunta all'improvviso coi suoi navajos e riporta la giustizia!
?ed è così che il texiano è felice (almeno spero)! :D


Tutto è condensato in poche pagine, troppo poche?
Io dico di no: a me il finale, fulmineo, veloce, tutto BANG BANG, è piaciuto così com??.
I pistoleros potevano opporre una difesa più agguerrita? Pu? essere, ma ricordiamoci che loro, a differenza dei soldados, non sono eroi, ma gente che vuole guadagnare facile, e che di fronte alla prospettiva di essere presa a cannonate vede nella fuga l'alternativa migliore- d'altronde, una delle morali di Tex mi sembra proprio questa: che i cattivi alla fin fine sono solo dei vigliacchi (se non sbaglio il Nostro lo dice da qualche parte anche in questa storia).
E poi la fine di Ramos mi è piaciuta troppo. E? la fine tipica dei tiranni, fatti fuori dalle stesse vittime ribelli della loro oppressione!- e infatti sulla fumata noncurante di Tex, quando si accorge del fattaccio, sono più che d'accordo.

Insomma, capolavoro o no, per me questa è stata una grandissima storia, eccellente per più di un motivo.
E in considerazione di quello che ho detto, le do un bel 10- e crepi l'avarizia! :cowboy:

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Finito di leggere anche il terzo albo, purtroppo per me siamo alle solite, questa storia era partita davvero bene, ero molto fiducioso, ma alla fine del terzo albo sono rimasto amareggiato: questa è una storia da 4 albi non da 3!!!!!possibile SPOILERil tutto si è concluso troppo in fretta, in maniera quasi sbrigativa, fuori uno si passa all' altro ed eccoci qua eliminato anche il terzo ostacolo, stop fine!mi aspettavo invece che si cercasse di prolungare la storia, far trovare delle difficolt? a Tex e compagni che finalmente erano impiegati tutti e 4 assieme, in maniera soddisfacente direi, non oppressi da comprimari. nessuno dei due avversari però ha creato un qualche tipo di difficolta a Tex e compari, Espectro e la sua banda vengono eliminati come se fossero 4 gatti messi li a caso, va bene l'effetto sorpresa e tutto ma, mi sarei aspettato un asso nella manica di espectro che avesse creato una qualche difficolt? a Tex in maniera da esaltare l'abilità dei pard, invece nulla . Ribadendo che in questo albo avrei gradito che ci si soffermasse solo su quello che avrebbe dovuto essere "il temibile, scaltro Espectro" continuo dicendo che la sconfitta del colonnello Ramos e dei suoi tirapiedi avrebbe dovuto anch'essa avere più spazio, una maggior resistenza da parte dei suoi uomini che invece nonostante l'estrema superiorit? di numero vengono fatti fuori anche loro troppo velocemente.( molto bella però la "vendetta" con l'esecuzione di Ramos da parte degli schiavi indiani) Per quanto riguarda i disegni di Sejas direi complessivamente di alto livello! ;)

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Guest MISTERNOMG

Una sola parola:NOIA. Cioè il primo albo, a parte lo spiegazionismo alla Diabolik come già detto va bene, però gli altri 2, una noia mortale. Nessun mordente, dialoghi lunghi, monotoni, inutili. Poca azione, poca voglia alla lettura, cioè Boselli spiace dirlo ma non scrivi più come un tempo, il soggetto è buono ma la sceneggiatura, non ci siamo proprio, almeno a me non è piaciuta. Mille volte meglio l'ultima storia di Faraci, leggere e cariche di mordente, di carattere. Mah, Speriamo nella prossima di Ruju.

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  • Collaboratori

Albo dotato di buon ritmo, l'ho letto d'un fiato senza mai annoiarmi ( che differenza col secondo albo! ) e ho gustato parecchio tutta la parte ambientata al tempio e in modo particolare quella incentrata su Tiger e la sua avanzata nel fiume sotterraneo. Boselli ha prestato molta attenzione alla gestione dei pards ( solo Carson rimane un po' in ombra ) ma non riesco a capire perchè Boselli abbia scelto di puntare su due antagonisti e due ambientazioni ( le miniere di Canaan e il rifugio nella valle ). E' impressionante la forza con cui Tex e i pards si abbattono sui due antagonisti annientandoli senza che da parte loro vi sia nemmeno un sussulto. Ieri, mentre leggevo "Guerra sui pascoli" non potevo fare a meno di ammirare l'architettura di un nemico come Paul Balder, alias "El Carnicero", che per molti versi è un lontano parente di questo inconsistente Ramos., che muore schiacciato come un verme. Anche questo Espectro, personaggio interessantissimo, a cui Boselli dedica appena una settantina di pagine, che avrebbe potuto sostituire lo stesso Ramos nel ruolo di antagonista unico e principale, alla fine è incomprensibilmente liquidato, archiviato, senza nessuna spiegazione. L'autore ne avrebbe potuto fare un personaggio complesso alla "Tigre Nera", ma niente di tutto questo. Molto esile anche il filo conduttore della storia che unisce i due antagonisti, ovvero le miserie perpetrate ai danni degli indios. Irragionevole anche la scelta di puntare molte carte sul tenentino dei rurales, uno dei tanti personaggi di contorno dei quali difficilmente si ritorner? a parlare: questo genere di trattamento va riservato in genere a comprimari storici come Jim Brandon, Pat Mac Ryan ecc allora si che tali scene rappresenterebbero un valore aggiunto. Tutto questo puntare la lanterna su personaggi di medio spessore... non riesco a farmene una ragione! E' bene ricordare che la serie è campata gloriosamente più di sessant'anni riproponendo continuamente gli stessi schemi narrativi e personaggi, tutta questa caterva di nuovi inquilini è solo dannosa. In ultima analisi, è una storia che seppure sbilanciata regge e alla quale darei sette. E' chiaro che non è accostabile ai capolavori Boselliani pur vivendo di momenti splendidi e trovate eccellenti. Sembra porsi sulla falsariga di una storia come quella di Revekti, che aveva gli stessi difetti ma era superiore a questa, quasi come se un ciclo di storie narrativamente così costruite fosse iniziato, spero di sbagliarmi. A Boselli consiglierei da buon rombib... di non esagerare con la prolissit? dei dialoghi e con la carne messa al fuoco: con storie più semplici, meno personaggi, più azione e avventura pura, esulerebbe indubbiamente da molte nostre critiche.

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Irragionevole anche la scelta di puntare molte carte sul tenentino dei rurales, uno dei tanti personaggi di contorno dei quali difficilmente si ritorner? a parlare: questo genere di trattamento va riservato in genere a comprimari storici come Jim Brandon, Pat Mac Ryan ecc allora si che tali scene rappresenterebbero un valore aggiunto. Tutto questo puntare la lanterna su personaggi di medio spessore... non riesco a farmene una ragione! E' bene ricordare che la serie è campata gloriosamente più di sessant'anni riproponendo continuamente gli stessi schemi narrativi e personaggi, tutta questa caterva di nuovi inquilini è solo dannosa.

Anche se in realtà il personaggio del tenente Castillo mi è piaciuto, non posso che concordare con te sotto questo aspetto! Perchè, domando io, tenere lontani per tanto tempo comprimari di tanto spessore? Non credo per il solo fatto che siano di altri autori, perchè anche Tex lo ?. Ho sempre saputo che il cuoco più valido è quello che sa cucinare sette volte gli stessi ingredienti e presentarli con nomi diversi :lol:

A Boselli consiglierei da buon rombib... di non esagerare con la prolissit? dei dialoghi e con la carne messa al fuoco

Se non sbaglio sei il terzo, dopo la sottoscritta e Jack, a parlare di "carne al fuoco". O che invece della tana di Espectro Borden abbia scritto Il barbecue di Espectro"? :lol2:
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E? veramente strano come, leggendo di fila tutta la storia, abbia trovato quell'empatia che proprio non mi veniva albo per albo, e che anche i disegni mi sembrino migliori di quello che pensavo prima. Quindi devo rivalutarla.

La tematica è interessante, indiani presi in schiavit? per lavorare nelle miniere messicane, l'intreccio comprende i cacciatori di schiavi, gli sgherri del padrone Ramos, i Rurales, la banda di Espectro, e anche i Navajos. Per quasi due albi si procede bene, vengono sgominati, anche troppo facilmente, forse, i cacciatori, si stringe alleanza col tenente Castillo e ci si prepara a chiudere i conti col colonnello Ramos. Fin qui, spiccano diversi personaggi che acquistano un certo rilievo. Riago, che acquisisce piano piano spessore fino alla rivelazione del suo incontro con Espectro, il tenente Castillo, un rural onesto, anche se non un supereroe, Tiger, che giganteggia in ogni sua azione dall'inizio alla fine, Hokee e Yavasin, due navajos molto attivi ai quali viene dato il giusto spazio anche nell'albo finale, e un po' anche Iniquez, il banditello che si crede più furbo degli altri. Non dico niente su Tex, Kit e Carson, fanno la loro parte come ci si aspetta da loro. Hanno la loro piccola funzione anche i due fratelli papago prigionieri che vediamo all'inizio della storia. Rimane decisamente in ombra il capo, il padrone della miniera, il colonnello Ramos, colui che dovrebbe essere il motore di tutta la vicenda. Il fatto di posizionare il cattivo principale in corsa, e non all'inizio, è una scelta che non mi convince molto, con le carte in tavola fin dall'inizio le storie, secondo me, acquistano molto più peso e drammaticit?, e in ogni caso la consistenza del cattivo va evidenziata dal momento del suo ingresso in campo, cosa che non mi sembra si verifichi. Con un solo antagonista principale, per giunta inquadrato solo dal secondo albo, con 100 dicasi 100 pistoleri al suo servizio, avere un albo e mezzo per chiudere la situazione può anche sembrare poco, figuriamoci poi quando ce ne sono due. Perchè a fine secondo albo entra in scena Espectro, introducendo una nuova tematica, anche interessante, che ricorda la giovinezza di Tex, e un personaggio che ha potenzialità enormi. Il mistero che circonda questo personaggio accresce l'interesse della storia, che, visto che rimangono in sospeso i nodi della miniera con gli schiavi, di Ramos coi 100 pistoleri, di Espectro e la sua banda, e della variabile Rurales, visto che siamo alla fine del secondo albo, almeno un altro albo e mezzo, come minimo, sembrerebbero necessari. Dire qualcosina di Espectro sembrerebbe il minimo, farlo vedere in azione nel pieno della sua crudeltà farebbe decollare la storia verso le vette dell'eccellenza assoluta, non importerebbe neanche insistere troppo con Ramos, magari farli alleare, o unirsi insieme occasionalmente contro Tex. Insomma, ci sarebbe talmente tanta carne al fuoco da riempire altri due albi, come minimo. Invece il terzo e ultimo numero ridimensiona tutta la storia, e non di poco. I due antagonisti non si rivelano poi così pericolosi: va bene che Tex è Tex e sa il fatto suo, ma di fronte ci sono uno spietato assassino e uno schiavista con un esercito alle sue dipendenze, gli vogliamo far fare un po' di fatica?La fatica la fa invece Tiger coi suoi Navajos, a caccia del cunicolo: possibile che ce li dobbiamo sorbire per ben 15 pagine? E per vedere cosa, il culo di Hokee che infila a contrasto del passaggio una freccia (fatta di titanio rinforzato, forse, per reggere il peso di un uomo) che non ci riuscirebbe neanche Robin Hood al cubo?Espectro ci viene raccontato, ma quale effetto sarebbe stato il vederlo in azione, magari mentre sta per infettare un'altra tribù, fermato giusto in tempo da Tex?Pu? anche non interessare perchè si sia dato la missione di sterminare gl'indiani, ma allora perchè Ray dice di avere il proprio tornaconto? Tornaconto di che? Senza spiegare nulla si capisce poco, sembra lo facciano per divertimento, il boss sembra un pazzoide e basta. Espectro si fa fregare abbastanza facilmente, la messinscena dura pochissimo, se il covo era, a detta di Riago, inespugnabile, sembra più un groviera che una fortezza. Insomma, era lecito aspettarsi qualcosa di più. Allo stesso modo il colonnello Ramos si dimostra quasi una mezza calzetta, i suoi pistoleri si squagliano come neve al sole al primo attacco. L'occasione data dalla miniera a cielo aperto non viene sfruttata a dovere. Il tutto per chiudere i nodi in un solo albo, briscola, primiera e settebello, in fretta e furia, tante brevi sparatorie che sgonfiano la storia portandola verso tanti piccoli lieto fine. Per questo il finale mi ricorda tanto Revekti, tanto pompaggio per nulla o quasi. La storia si merita per me un 6,5, forse anche qualcosa di più, senz?altro i primi due numeri valgono molto di più, ma l'ultimo albo la ridimensiona abbastanza.
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Quella di Hokee era una lancia! :trapper: Non so, ma a me sembrato che la distruzione del covo di Espectro sia stata abbastanza combattuta e difficile. Cioè, se Tiger non fosse riuscito a passare nei sotterranei probabilmente almeno Tex, Carson e Kit ci avrebbero lasciato la pelle!Poi i nostri partivano dal vantaggio di aver appreso un p? dei segreti del covo grazie al racconto di Riago: senza il suo racconto (che gli ha svelato il fatto importante del fiume) tutto sarebbe stato giustamente più complicato!

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Quello che un po' si è perso rispetto alle storie di Bonelli è anche il rispetto degli avversari dovuto a Tex.

Per riprendere il discorso di prima, cioè quello dell'apparente comunanza tra lo scalpatore Balder e lo schiavista Ramos, il primo si serve di frasi ad effetto e molto colorite per sottolineare la pericolosit? di Tex ( che suscitano anche un po' di ilarit? nella loro esagerazione ), il secondo invece sembra più preoccupato di eliminare il tenente Castillo.

Diversa è anche la loro fine. Il primo epicamente asserragliato nella sua hacienda, quasi in preda alla follia, che non esita a sparare alla schiena l'amante, la bella Nita, che cercava di salvarsi. Il secondo, ferito, che cerca la fuga e viene giustiziato dai suoi schiavi "zombi": la sua ingloriosa fine pare catalogarlo per quello che ?, un personaggio vigliacco e senza reale consistenza.

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