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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 21] Il Profeta Hualpai


due
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Voto alla storia  

30 utenti hanno votato

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  • 7 mesi dopo...
  • 1 mese dopo...

storia mediocre alquanto scialba!secondo il mio punto di vista dei texoni usciti fino ad oggi questo è uno dei peggiori della serie e per diversi motivi, uno su tutti per la presenza nella trama dell'eclissi solare, una nizziata banale che d' poca serietà alla storia in generale!.. poi, per la presenza quasi inutile di carson e kit nella storia... per non parlare di quando tiger riesce a liberarsi e restituisce il cavallo a tex, con precisione quello che era scappato all'arrivo dei due puma... BANALE!!! :D:D la copertina è a mio parere la peggiore degli albi speciali!i disegni interni sono godibili ma non salvano l'albo!!VOTO 4,5 SU 10

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  • 4 mesi dopo...
  • Collaboratori

E' sempre curioso assaporare nei forum stranieri le riletture di "classici" che in Italia hanno sofferto troppo, nel giudizio complessivo dato loro, del clima di caccia alle streghe alle quali spesso e volentieri sono sottoposte le opere recenti di Nizzi..

Ecco quanto si scrive in Francia del "Profeta Hualpai".



Immagine postata




L'ho letto la notte scorsa. Storia movimentata e piena di vicissitudini, il ritmo è serrato ( anche l'inevitabile scena della bistecca è tagliata secondo i canoni bonelliani ).

Nel complesso, è una classica di Nizzi ( in linea con Gian Luigi Bonelli, ma con più azione... ), con dei colpi di scena un po' tirati per i capelli, delle coincidenze abbastanza fortuite e fortunose, ma Tex resta la figura centrale, con i suoi tre inseparabili pards, in un testo che ondeggia tra la caccia all'uomo e la corsa contro il tempo.

Tex è visto come un uomo d'azione, che correma sa fermarsi a riflettere, quando occorre. Potr? essere rimproverata semmai una visione del personaggio un po' razzista. Tex può essere visto infatti come il braccio armato di Washington, che non si pone molti problemi sulla liceit? della sua missione. E' un eroe che non è per niente politicamente corretto ( chiama gli indiani "pellerossa" e i messicani "mangiatori di tortillas" ), peraltro la sua caratterizzazine era stata mostrata più sfaccettata. Sappiamo del suo rapporto con i Navajos, ma qui, di fronte al profeta Hualpa, lo stampo è indubbiamente quello del viso pallido.

Il tratto del grande Mastantuono è prodigioso, molto ricercato, ombreggiato e molto dinamico ( anche se avvertiamo una perdita di slancio verso la fine della storia ). L'influenza di John Buscema è molto più visibile di quanto lo sia nelle pagine di "Elias le Maudit" ( "Elias il maledetto" n. d. t. ), le tavole sono cosparse anche con una spruzzata di Joe Kubert ( visibile soprattutto nella scena della fucilazione all'inizio della storia ). La flessibilit? e l'eleganza del suo pennello mi hanno fatto pensare anche a Rodolpho Damaggio e a Eric Canete, ma credo che sia perchè tutti condividono la stessa influenza. La pennellata è forte e profonda, le vignette sono ben composte e la gestione del chiaroscuro organizza la sovrapposizione dei piani con grande ingegno.




Tratto da forum. superpouvoir.com/showthread. php?t=10426&page=5&pp=10

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  • 5 mesi dopo...

Diablo, non sapevo che anche in patria si conoscesse Tex tanto bene! Grazie per l'indirizzo, ymalpas! E che nostalgia... hahaAnche se la qualità delle traduzioni è veramente imbarazzante... com'? possibile fare certi errori??? <_<

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  • 3 mesi dopo...

ps. questo è un altro post inutile :shifty: Giusta premessa:a me il Texone di Mastantuono è piaciuto tantissimo;i disegni sono secondo me in molte scene semplicemente spettacolari-per esempio le due con le visioni dello stregone. Tra l'altro, anche la storia mi è piaciuta molto. E che dire della copertina?Splendida, sia per impostazione che per colorazione, realizzata evidentemente col pennello. Però proprio sulla copertina c'è un piccolo(!) difetto:il dito di Tex sul grilletto è in una posizione del tutto innaturale!Due sono le cose:o Tex ha il dito storto, o Mastantuono ha preso un piccolo abbaglio... Comunque è un errore veniale, perdonabilissimo!!

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  • 1 anno dopo...

Ho letto la storia con la versione a colori di Repubblica. Guardando alcone delle tavole presenti nei commenti devo però dire che la versione in bianco e nero in questo caso non ci ha perso, anzi. La storia nel complesso mi è piaciuta, movimentata al punto giusto ma nessun colpo di scena. Voto ai disegni 6,5 - voto alla storia 6,5.

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  • 1 mese dopo...

Texone abbastanza buono, parte un p? così, con le solite scene che si potrebbero tagliare tipo l'arrivo della cavalleria a toglier d'impaccio Tex e soci ... che bisogno c'era di questa scena? Dopo che avevano scoperto il massacro della colonna ed essere sul chi vive perchè mai farli pescare come allocchi per poi guarda caso far passare di li la cavalleria. Comunque tolte alcune amenit? dello stesso genere il racconto nel complesso mi ha soddisfatto anche tenendo conto delle due coppie in azione abbastanza rare da vedere così assortite. Voto otto e mezzo.

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  • 2 settimane dopo...

Questa storia mi ricorda molto quella de "Il Presagio":

anche qui, dopo una visione del Grande Spirito (o presunto tale), un ribelle fomenta la rivolta del popolo rosso contro i bianchi; anche qui, la ribellione avverr? grazie alle armi acquistate da un contrabbandiere bianco; anche qui, Tex e Carson si dividono, con Tex che si mette sulle tracce dei ribelli, e Carson (insieme a Kit) che si occupa del mercante d'armi.
Certo, qui non c'è la straordinaria figura di Alison, ma il profeta Hualpay, con il suo "strabismo di Venere" e i suoi modi ispirati supera di gran lunga, in carisma e in fascino, Orso Veloce, il ribelle de "Il Presagio": tutto muscoli e niente cervello quest'ultimo, riflessivo, meditativo, ascetico anche nel fisico e nell'aspetto Manitary.
Peccato che la sua cattura sia così facile: mi sembra strano che il teepee del Capo sia ai margini del campo, dove è più vulnerabile, e non al centro dello stesso, dove è inattaccabile. Non sono un esperto di accampamenti indiani, ma ho paura che questa disposizione logistica abbia avuto il solo scopo di semplificare (un p? troppo, a mio parere), la vita a Tex.
In sintesi, una storia senza infamia e senza lode, che si fa leggere bene pur non lasciando il segno. I disegni di Mastantuono nel complesso mi piacciono, salvo che per i volti di Kit e soprattutto di Carson, che qui sembra proprio un vecchio barbogio...
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  • 3 mesi dopo...

... per fortuna ci stiamo riprendendo dall'andazzo degli ultimi albi ... iniziavo seriamente a temere per questa collana dei Nostri.

Movimentata una trama un po' troppo scontata ma piuttosto filante e in linea con quello che il lettore può aspettarsi (certo che il giovane indiano ribelle che scappa dal convento inizia a essere un po' troppo ricorrente ...) forse Tex che inciampando fa partire un colpo (accadr? prima o poi) è quasi più credibile della lotta con i puma...

Belli i disegni di Mastantuono: molto dettagliati e precisi che si perdono però in alcuni passaggi ... improbabile una vignetta con il profilo di Kit Willer che ricarica il fucile (l'indice nn è sul grilletto) ma è presente il "bang" e nella vignetta successiva il cattivo ci saluta ... troppo statuario e "disegnato vecchio" Kit Carson.

Trama...................................... Disegni
La Valle del Terrore.................. La Valle del Terrore
L'Ultimo Ribelle......................... Il Soldato Comanche
Fiamme sull'Arizona.................. L'Ultimo Ribelle
Sangue sul Colorado................ L'Ultima Frontiera
La Grande Rapina..................... Il Pueblo Perduto
L'Ultima Frontiera..................... La Grande Rapina
L'Uomo di Atlanta..................... Terra senza Legge
Il Soldato Comanche................ Il Segno del Serpente
Gli Assassini..............................Il Profeta Hualpai
Il Pueblo Perduto...................... I Predatori del Deserto
Il Cavaliere Solitario.................. Mercanti di Schiavi
Il Profeta Hualpai........................ Il Cavaliere Solitario
Terra senza Legge.................... Fiamme sull'Arizona
Il Segno del Serpente............... Ombre nella Notte
I Predatori del Deserto............. Tex il Grande
Tex il Grande............................. Gli Assassini
Piombo Rovente........................ Il Prezzo della Vendetta
Ombre nella Notte..................... L'Uomo di Atlanta
Il Prezzo della Vendetta............ Canyon Dorado
Canyon Dorado......................... Sangue sul Colorado
Mercanti di Schiavi..................... Piombo Rovente
;)

Vediamo il 22?albo
ilbor

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  • 2 mesi dopo...

Avevo molta diffidenza verso questo texone nell'affrontarne la lettura per la prima volta principalmente per due motivi: pubblicato nel 2007 e scritto da Nizzi nel suo periodo più nero credevo non fosse in grado di garantire una storia avvincente. Il secondo motivo erano i disegni di Mastantuono che sulla serie regolare non mi aveva mai coinvolto più di tanto. Bene dopo queste premesse e dopo averlo letto tutto d'un fiato posso dire di non essere assolutamente rimasto deluso da entrambi gli autori. La trama ha un inizio davvero scoppiettante. Il soggetto promette molto bene e poteva essere benissimo sviluppato su molte più pagine facendone uscire un vero e proprio capolavoro. I bianchi braccati dalle alleanze di tribù indiane ribelli da una bella idea di difficolt?. La situazione dei nostri è disperata e l'impresa difficilmente realizzabile. Mi ricorda per certi versi "La grande invasione" dove i bianchi sono messi in grande difficolt? da un gruppo di indiani ribelli. La trama è molto coinvolgente e il fatto che dopo aver lasciato il forte i pards si dividano fa in modo che nessuno risulti più protagonista di un altro e che a tutti venga riservato un ruolo importante. Mastantuono non è proprio il mio preferito ma penso che su questo texone abbia realizzato la sua miglior prova su Tex. Dopo alcuni texoni scadenti (soprattutto i precedenti due( finalmente si intravede una rinascita. Soggetto 9Trama 8,5Disegni 7,5

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  • 7 anni dopo...

In attesa del Texone di Villa, ieri pomeriggio ho deciso di occupare i momenti vuoti con la rilettura del Texone di Nizzi e Mastantuono, che già all'epoca avevo apprezzato ed ho quindi potuto riapprezzare. Storia molto piacevole scorrevole, senza dubbio una delle migliori prove di Nizzi in un periodo in cui la sua verve creativa non sembrava essere quella dei giorni migliori. Grande parte del merito, oltre alla sceneggiatura di Nizzi (ed ai disegni di Mastantuono, molto adatti secondo me ad una storia western), va a mio avviso attribuita alla scelta di proporre come antagonista principale Manitary, emblema di quella categoria di predicatori indiani che, per vari motivi, si sono proposti di riscattare le sorti del popolo rosso dalla progressiva sopraffazione numerica e culturale da parte dei bianchi. Il profeta hualpai, va detto, sembra a suo modo in buona fede, poiché le sue visioni - vere o presunte che siano - sono conseguenza di una vita ascetica e solitaria, da lui scelta come viene lasciato intendere lungo le pagine appunto allo scopo di favorirle, evidentemente influenzato in ciò dall'educazione monacale impartitagli (paradossalmente, anche questa potrebbe essere considerata una forma di sopraffazione culturale) e dalle umiliazioni subìte da ragazzo da parte dei coetanei della tribù. Sembra, di contro, non rendersi conto di tutte le implicazioni pratiche del meccanismo da lui messo in moto, su tutte non pare avvedersi del fatto che, se alcuni mercanti bianchi riforniscono di armi i suoi uomini, non lo fanno certo perché di vedute particolarmente larghe (ed in effetti si può ben vedere come a tenere i contatti con tali mercanti sono altri capi di querra).

 

Ottima anche la gestione dei quattro pards: anche secondo me la scelta di dividere il quartetto in due coppie (Tex e Tiger alle prese con la cattura di Manitary, Carson e Kit sulle tracce di un carico d'armi destinate ai ribelli) ha comportato un'equa distribuzione di spazio e responsabilità tra tutti, per quanto il compito di Tex e Tiger è stato di gran lunga più arduo. Per quanto possa apparire come un punto debole della sceneggiatura la relativa facilità con cui i due pards riescono a portare via Manitary dall'accampamento, io ritengo invece che ciò vada visto nell'ottica di una sostanziale disorganizzazione del movimento: nulla di pianificato, ma fino al momento della cattura del profeta un attacco ad una pattuglia di soldati, un altro ad un gruppo di minatori ed altri due - solo citati - ad altrettante fattorie, episodi brutali ma che non sembrano frutto di una vera e propria pianificazione. Segno evidente della mancanza di un leader davvero capace e carismatico.

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  • 1 anno dopo...

Un Texone perfettamente nella media. La trama è classica e lineare, senza grandi colpi di scena e vede l'ennesima - poi scongiurata - rivolta Indiana da contrastare guidata da un dissidente, che in questo caso è anche 'veggente'. Un nemico come ce ne sono stati a centinaia e che per tutto il Texone non mostra mai gli artigli: la sceneggiatura ce lo mostra come un invasato, in folle, ma nei fatti si comporta da mite imbecille. Non prova nemmeno a fare resistenza quando Tex e Tiger lo rapiscono. Tant'è che non si capisce perché questo pavido personaggio dovrebbe essere il cattivo intorno al quale ruota la storia, è un ectoplasma. Per catturarlo, Tex e Tiger hanno diversi scontri con gli Hualpai e anche qui è sconfortante vedere Tex cavarsela sempre grazie ad una fortuna sfacciata: nessuno vuole la pelle di Tex, ci mancherebbe, ma un minimo di realismo in più non guasterebbe. Ad un certo punto affronta addirittura due puma inferociti, ma nulla, uno gli piomba addosso senza nemmeno provocargli una leggera escoriazione. Vabbè.

L'altro filone della vicenda, cioè quello che vede il coinvolgimento di Carson e Kit è molto più interessante. Il vecchio cammello è addirittura arrembante in questo Texone ed è bello vederlo, spogliato della a volte soffocante presenza di Tex, prendere decisioni improntate ad una maggiore prudenza e ad un notevole buonsenso. Inoltre mostra doti notevoli di atletismo ginnico scalando la facciata di una casa, segno che i suoi reumatismi sono solo una scusa per lamentarsi. Kit, lo scavezzacollo, lo è meno stavolta: frenato sempre con grande decisione dallo zio putativo, mostra un grandissimo rispetto per l'esperienza del pard più anziano, seguendo sempre le sue indicazioni.

Nel complesso, un Texone che si legge bene, in modo scorrevole, ma senza guizzi, senza sequenze degne di nota e con una trama in fondo banalità, sebbene non disprezzabile. 

 

Belli i disegni di Mastantuono, sempre ben rifiniti, sintetici ma non abbozzati, dinamici ma precisi. Ottimo. 

 

Voto complessivo: 7,5

 

 

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