Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 27] La Cavalcata Del Morto


paco ordonez
 Share

Voto alla storia?  

63 utenti hanno votato

Non sei abilitato/a a votare al sondaggio o a vederne i risultati. Si è pregati di collegarsi o iscriversi per poter votare in questo sondaggio.

Messaggi consigliati/raccomandati

Concordo.... lamentarsi per l'armatura che non viene forata dai proiettili è quantomeno ingiusto e star l' a chiedersi se sia possibile o meno è inutile!A parte questo riconsiglio ancora la rilettura dei numeri 69 - 70? e di riguardarsi la scena dei componenti de La Mano di Ferro inermi sotto una vera e propria pioggia di proiettili vomitati da una gatling, Poi se stiamo a guardare il realismo o meno di certe trovate, penso che dovremmo mettere una X su tutte le storie di Tex, oltre al personaggio che nonostante le centinaia di ferite, aggressioni, cadute, mangiate non certo sane, botte e risse pazzesche e quant'altro, è ancora in sella e apparentemente senza neanche un'artrite o un colpo di cervicale!? :trapper:

A parte la storia di Gl Bonelli dei nn 69-70 , Per un Pugno di dollari e Ritorno al futuro 3.... che sono comunque opere di fantasia... e in tal caso legittimano COMUNQUE la scelta dell'armatura (ma chi ha mai pensato di criticare il finale di Per un pugno di dollari?)..,... ANCHE NELLA REALTA' a volte banditi reali (come NED KELLY!!!!!) e sceriffi indossavano armature di ferro. Bastano due millimetri di lastra d'acciaio per appiattire una pallottola di piombo dolce calibro 45! Se poi l'angolo d'impatto è acuto (traiettoria obliqua) la pallottola RIMBALZA!Questa menata (che su altri forum è molto più menosa e irritante che qui, dove comunque siete tutti piuttosto ragionevoli- ma io rispondo qui perchè gli altri non li degno :indianovestito: ) dimostra l'attuale decadenza della capacità di leggere la fiction con sospensione d'incredulità... anche quando non sarebbe del tutto necessario!
Borden, io la faccenda l'avevo chiusa, mi è stato chiesto se è realistico, ho risposto di no e fine :) lungi dal criticarti la storia che mi è piaciuta tantissimo. QUando mi fu chiesto se la scena di Tex che distrae il nemico dicendo che ha la sicura alzata è realistica (sul numero 15, Il Fuoco), ho detto allo stesso modo di no. Su Kelly possiamo discutere a lungo, è una figura che conoscevo, ma la sua è una storia piuttosto complessa e tratta di un'armatura che se non erro fu fatta ap?posta, appunto col concetto dei moderni GAP (che tanto funzionano si e no ripeto) che è diverso da quello della corazza spagnola. Ma ne aprleremo su un topic apposito un giorno magari :)Intanto hai fatto un'ottima storia e, anche se personalmente avrei preferito che il fantasma fosse davvero un fantasma non posso negare che si tratti di uno dei texoni più belli di sempre. Semmai proprio ti chiedo: come mai la scelta del "giallo" più che dell'horror? Io mi imamginavo il fantasma controllato a distanza (alla Sleepy Hollow di Tim Burton) e a scoprire che in realtà era carne e ossa sono rimasto malissimo. COme mai non hai "osato" visto che i precedenti nella saga non mancano, anche tuoi , e notevoli oltre che recenti? Sto pensando alla bellissima Colorado Belle e all'ancor più bella Omicidio in Bourbon Street, dove l'elemento fantastico è ben più che accennato... qui hai optato invece per una soluzione stile La Vendetta di Montales, con la spiegazione logica al fantasma... perchè? QUando decidi come sviluppare un tuo soggetto dal sapore fantastico in una direzione prettamente giallistico/razionale piuttosto che soprannaturale? Direttamente nel soggetto o via via che sviluppi la sceneggiatura?
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Beh, sul fatto che si debba valutare Tex secondo i parametri della fantasia e non della realtà, non potrei essere più concorde: del resto, per tacere delle frequentissime escursioni soprannaturali, o quantomeno fantastiche, che tutti gli autori hanno sperimentato, quanto è credibile che un bianco sia insieme ranger, capo e agente navajo? Che conosca come le sue tasche tutti i sentieri dall'Alaska alla Patagonia? Che abbia conosciuto, non ancora cinquantenne, Custer, Buffalo Bill, Calamity Jane, Wild Bill Hickock, il Mucchio Selvaggio, Apache Kid, Al Sieber e quant'altri? Che si possa radere al suolo Fort Defiance, ripagandolo in oro, senza fare un morto, o rendere innocua una colonna di soldati facendo esplodere una diga? Beh, mi fermo qui, ma gli esempi di cose poco verosimili sono infiniti. Anzi, Tex non sarebbe divertente se fosse verosimile. Ciò detto, vengo alla storia. Mi è piaciuta molto: un soggetto originale (per quanto richiami chiaramente un classico come "La voce misteriosa") si abbina - diversamente da storie che ho trovato molto brutte come "Caccia infernale" - a una narrazione classica, dai dialoghi secchi e venati di ironia. I quattro pard sono gestiti alla perfezione (stranamente forse il solo Tiger, il componente IMHO meglio individuato, a livello generale, da Boselli, pare un po' in disparte) così come El Morisco e Eusebio. Se "El brujo de Pilares", pur di fatto inutile ai fini della soluzione razionale del mistero, appare comunque un'ottima spalla, ironica e disincantata, il suo assistente è ottimamente individuato nel suo carattere diffidente. Apro una piccola parentesi: effettivamente, Eusebio, personaggio IMHO stratosferico rispetto all'esiguit? dello spazio concessogli sulla serie, ha un po' perso nel corso del tempo il suo lato inquietante (ricordate il suo fare furtivo nel bruciare la lettera in "Sierra Encantada"?), mentre conserva il lato di inquietato. La narrazione, come detto, è ottima, avvolgente (meraviglioso l'inizio nella prateria) e spesso ricca di humour macabro (splendido il passaggio, in poche pagine, dal cimitero alla festa in paese, con un Kit vero Don Giovanni). Unica cosa che mi ha convinto poco è il finale buonista, in cui Sarita - che si è resa partecipe di vari omicidi, per quanto la vendetta sia anche giustificabile, e che ha cercato personalmente di uccidere El Morisco e Eusebio - se ne va tranquilla con l'oro, mentre William Wallace (omonimo del "Brave Heart" portato al cinema dal pessimo Mel Gibson) si ravvede, con tanto di scuse alla figlia di Videla. Proseguire con un finale fantastico, in stile Dama Di Picche, o trovare una soluzione molto più terrena? Io forse avrei optato per la prima ipotesi, che penso sarebbe stata nelle corde dell'autore. Eppure, anche la seconda scelta è ben calibrata, finendo per richiamare modelli texiani (la suddetta "La voce misteriosa" o "La miniera del terrore" di Nizzi) e non ("Il cane dei Baskerville" di Sir Arthur Conan Doyle). I disegni di Civitelli, infine, sono strepitosi nella resa dei personaggi e dei paesaggi, specie nelle frequenti scene notturne. Del tutto misterioso il perchè, per anni, non mi sia piaciuto. In sintesi, a mio giudizio:Soggetto: 8,5Sceneggiatura: 8,5Disegni: 10Valutazione complessiva in stelline: **** su *****Au revoir! :trapper:

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Nella questione dell'armatura non ci voglio nemmeno entrare, tanto non mi interessa. Voglio solo fare una considerazione sul ruolo di pards e comprimari. Eccola: non è che in ogni storia Carson o Tiger debbano fare la parte dei leoni!Se per una volta si comportano "normalmente", senza fare cose "speciali", non è che si debba gridare al rimbambimento del pard!Per esempio Tiger, in questo texone, a parte sparare qualche buon colpo, non fa niente di straordinario: questo ci autorizza a dire che Tiger è un "rimbambito", dimenticandoci le sue prove più recenti?Idem per El Morisco: non ho bisogno di vederlo operare magie o ipnosi per giudicarlo in gamba. Per quanto riguarda Carson, credo che solo chi non conosce il personaggio può credere che il suo lamentarsi e borbottare sia segno di rimbambimento. E i battibecchi con Tex sono il classico per eccellenza!Ora, in questo texone una delle scene più belle ?, a mio avviso, quella nella necropoli. Non dico solo la sparatoria, ma anche il lento avvicinamento: le punzecchiature tra i due pards sono una delle cose più divertenti e texiane dell'albo. E comunque il Carson di questa storia alcuni momenti di protagonismo ce li ha: la scena notturna nel deserto, per esempio, lo vede al centro della scena.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Beh, sul fatto che si debba valutare Tex secondo i parametri della fantasia e non della realtà, non potrei essere più concorde: del resto, per tacere delle frequentissime escursioni soprannaturali, o quantomeno fantastiche, che tutti gli autori hanno sperimentato, quanto è credibile che un bianco sia insieme ranger, capo e agente navajo? Che conosca come le sue tasche tutti i sentieri dall'Alaska alla Patagonia? Che abbia conosciuto, non ancora cinquantenne, Custer, Buffalo Bill, Calamity Jane, Wild Bill Hickock, il Mucchio Selvaggio, Apache Kid, Al Sieber e quant'altri? Che si possa radere al suolo Fort Defiance, ripagandolo in oro, senza fare un morto, o rendere innocua una colonna di soldati facendo esplodere una diga?
Beh, mi fermo qui, ma gli esempi di cose poco verosimili sono infiniti.

Hai centrato esattamente il punto. ::evvai::


Anzi, Tex non sarebbe divertente se fosse verosimile.

Idem... anche se ovviamente ci sonovari livellidi verosimiglianza.


Ciò detto, vengo alla storia. Mi è piaciuta molto: un soggetto originale (per quanto richiami chiaramente un classico come "La voce misteriosa") si abbina - diversamente da storie che ho trovato molto brutte come "Caccia infernale" - a una narrazione classica, dai dialoghi secchi e venati di ironia. I quattro pard sono gestiti alla perfezione (stranamente forse il solo Tiger, il componente IMHO meglio individuato, a livello generale, da Boselli, pare un po' in disparte) così come El Morisco e Eusebio. Se "El brujo de Pilares", pur di fatto inutile ai fini della soluzione razionale del mistero, appare comunque un'ottima spalla, ironica e disincantata, il suo assistente è ottimamente individuato nel suo carattere diffidente. Apro una piccola parentesi: effettivamente, Eusebio, personaggio IMHO stratosferico rispetto all'esiguit? dello spazio concessogli sulla serie, ha un po' perso nel corso del tempo il suo lato inquietante (ricordate il suo fare furtivo nel bruciare la lettera in "Sierra Encantada"?), mentre conserva il lato di inquietato.
La narrazione, come detto, è ottima, avvolgente (meraviglioso l'inizio nella prateria) e spesso ricca di humour macabro (splendido il passaggio, in poche pagine, dal cimitero alla festa in paese, con un Kit vero Don Giovanni).
Unica cosa che mi ha convinto poco è il finale buonista, in cui Sarita - che si è resa partecipe di vari omicidi, per quanto la vendetta sia anche giustificabile, e che ha cercato personalmente di uccidere El Morisco e Eusebio - se ne va tranquilla con l'oro, mentre William Wallace (omonimo del "Brave Heart" portato al cinema dal pessimo Mel Gibson) si ravvede, con tanto di scuse alla figlia di Videla.

Sul finale buonista devo contraddirti. Su Tex cose simili sono avvenute fin dall'inizio. Penso a Yogar ne "Il mistero dell'idolo d'oro" (nn. 2/3), che aveva ucciso diverse persone, tra cui almeno un paio di militari, ma vieen perdonata senza problemi quandosi scopreche era stata manovrata da un losco messicano. Vogliamo parlare poi di Min Li, che ne "Il sicario" uccide volontariamente lo sceriffo di Texas City, ma nonostante sia senza alcun dubbio un assassina (il fatto che lo abbia fatto per vendicare il fratello non cambia le cose, sempre di omicidio volontariosi tratta) , non solo non viene arrestata, ma diviene alleata di Tex.

A questi precedenti si è indubbiamente rifatto Boselliamio parere.
Quanto a Big Foot Wallace, essendo un personaggio storico (anche se sia Boselli che Civitelli si prendono non poche libertà con lui), non escludo che l'antenato a cui allude all'inizio della storia fosse proprio quel William Wallace. Peraltro a me "Bravehart" è piaciuto nonostante le inesattezze storiche.

Proseguire con un finale fantastico, in stile Dama Di Picche, o trovare una soluzione molto più terrena? Io forse avrei optato per la prima ipotesi, che penso sarebbe stata nelle corde dell'autore. Eppure, anche la seconda scelta è ben calibrata, finendo per richiamare modelli texiani (la suddetta "La voce misteriosa" o "La miniera del terrore" di Nizzi) e non ("Il cane dei Baskerville" di Sir Arthur Conan Doyle).
I disegni di Civitelli, infine, sono strepitosi nella resa dei personaggi e dei paesaggi, specie nelle frequenti scene notturne. Del tutto misterioso il perchè, per anni, non mi sia piaciuto.

Civitelli ne sarà contento. ::evvai::
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Venendo alla storia, cerco di essere breve perchè fatico a scrivere con la sola sinistra.

Mi sono persa qualcosa Sam? Cosa ti è successo alla destra?@Don Fabio: qui stiamo già facendo corsi serali di balistica per spiegare la logica dell'uso di un'armatura, ti immagini cosa sarebbe venuto fuori con un finale alla "Dama di picche"? :lol: Perchè anche questa, come tutte le incongruenze che hai citato tu, come le mummie parlanti di cui parlava Sam, come un tizio promosso a Grand. Cav. Lup. Mann. di un girone dell'inferno che parlotta con il figlio e con un pipistrello... sono tutte cose che la ragione rifiuterebbe, ma di cui il lettore di Tex non discute più di tanto. Pardon... non discuteva! Ora cominceremo a disquisire sul fatto che l'albero a cui è stato impiccato il ladro di cavalli fosse un sicomoro o un platano secolare e se poteva essere presente in quella zona. Poi passeremo a esaminare il nodo, la lunghezza della corda, e l'ipotetico peso dell'impiccato. Cosè il povero Borden, che ha tirato fuori dal cilindro una storia eccellente, con il gruppo dei pards usato ottimamente e con equilibrio (e qui concordo con Paco, non c'è scritto da nessuna parte che tutti debbano svolgere un ruolo da invincibili supereroi), il povero Borden, dicevo, dato che per contratto non può esserci una sua storia priva di critiche, si trova a dover relazionare sulla resistenza e l'elasticit? dell'acciaio in relazione al piombo.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Semmai proprio ti chiedo: come mai la scelta del "giallo" più che dell'horror? Io mi imamginavo il fantasma controllato a distanza (alla Sleepy Hollow di Tim Burton) e a scoprire che in realtà era carne e ossa sono rimasto malissimo. COme mai non hai "osato" visto che i precedenti nella saga non mancano, anche tuoi , e notevoli oltre che recenti? Sto pensando alla bellissima Colorado Belle e all'ancor più bella Omicidio in Bourbon Street, dove l'elemento fantastico è ben più che accennato... qui hai optato invece per una soluzione stile La Vendetta di Montales, con la spiegazione logica al fantasma... perchè? QUando decidi come sviluppare un tuo soggetto dal sapore fantastico in una direzione prettamente giallistico/razionale piuttosto che soprannaturale? Direttamente nel soggetto o via via che sviluppi la sceneggiatura?

E'una SCELTA. Uso il maiuscolo per enfasi e non per urlare. Nella prossima la scelta sarà diversa. Non aggiungo altro. Vedremo che cosa mi diranno allora... :indianovestito:
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Non essere contenti di questo Texone mi sembra un po' eccessivo. Boselli e Civitelli, ripeto, hanno fatto un lavoro eccellente.@ OT : leggevo qualche minuto fa alcune passate recensioni negative di forumisti su "Patagonia","I demoni del nord","La mano del morto", albi per me splendidi........ mah !!!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Guarda che riconoscere un'ispirazione (da sleepy hollow al tredicesimo guerriero/i mangiatori di morte) o notare un'illogicit? più o meno balistica non è mica criticare o scrivere recensioni negative.

Anche perchè, e mi riferisco allei spirazioni, nessuno di noi viene dal vuoto. Tutti noi, sia a livello cosciente che soprattutto inconscio, siamo influenzati dalle cose che abbiamo letto o visto al cinema od in TV da bambini e da adulti. Io trovo normale che questo bagaglio influenzi lo scirttore o il disegnatore (per tacere del lettore)Sarebbe interessante vedere quali sono state le ispirazioni dietro le varie storie di Tex dall'inizio ai nostri giorni. Ricordo che c'è un topic che analizzava i riferimenti cinematografici, si potrebbe estenderlo a ispirazioni più generali o creare un topic del tutto nuovo, che ne dite?
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ragazzi, sarà sincero: mentre lo leggevo, questo Texone mi divertiva e mi teneva incollato alla sedia, e questa è già una gran cosa per un fumetto, il cui scopo principale è quello di divertire ed interessare.

Finita la lettura, però, avevo dentro la testa più di un tarlo per diverse cose che non riuscivo a farmi tornare. Io proprio non riesco nella "sospensione d'incredulità" cui accennava Borden, per me una storia è una grande storia solo se è VEROSIMILE, senza scorciatoie.


1) Il trucco del cavaliere senza testa mi sembrava improbabile, di difficile realizzazione e con uno scarsissimo rapporto "costi-benefici": ci doveva volere un bel p? a prepararlo, ma a beneficio di chi doveva essere tutta la pantomima? Non delle vittime, visto che lo scopo è ammazzarle: non erano sufficienti i Comanche appostati nel buio con arco e frecce? e non capivo nemmeno le ragioni della recita dei cadaveri manichini, che neanche possono uccidere. A che pro?

Mi sono risposto che, in fin dei conti, Sarita è una comanche, un popolo indiano molto superstizioso e molto fiero, e quindi poteva pure essere plausibile che la giovane, tra l'altro aspirante "bruja", volesse ricreare la leggenda del padre redivivo. E, se pure è vero che le vittime designate sono destinate a morire, è anche vero che vi è sempre una probabilità che sopravvivano, e che possano quindi testimoniare con sacro terrore di esser stati attaccati da un fantasma. I cadaveri potevano invece servire a distrarre l'aggredito, come accade infatti a Tex che si lascia sfuggire Sarita per andare dietro ad un cadavere.

2) Gli anni di tempo (venti) tra la vicenda all'origine di tutto e gli avvenimenti del presente della storia mi sembravano troppi! Troppo tempo per individuare la figlia del desperado in una comunit? sè chiusa, ma probabilmente piccola. Non è inverosimile, in questo caso, ma poco plausibile.

Borden non ritiene di spiegare come mai sia passato tutto questo tempo, ma fa solo accampare ipotesi a Tex. Probabilmente fa bene: si può sempre pensare che Tyler non avesse mai scoperto nulla e che solo un caso fortuito lo abbia messo sulla pista giusta quando ormai non ci sperava più...

3) L'imperforabilità della corazza. E' vero che anche Sergio Leone ha utilizzato questo trucco, ma almeno, quando veniva colpito, Clint Eastwood cadeva a terra con violenza. Qui, il cavaliere senza testa non viene sbalzato di sella, ed anzi sembra tenersi bello ritto in sella come se nulla fosse. Questo l'ho trovato veramente eccessivo. Poi su internet ho trovato quest'immagine

Immagine postata

che riproduce l'armatura di Ned Kelly perforata da proiettili che tuttavia hanno lasciato illeso il bandito. Inoltre, il sito "bellica. it", alla sezione Equipaggiamenti, commentando la foto su riportata, scrive:

"Non dobbiamo dimenticare che lo sviluppo della scienza balistica era ancora agli albori, i proiettili erano costituiti da una massa di piombo (materiale abbastanza malleabile che facilmente si deformava) e utilizzavano come propellente la polvere nera (meno efficiente come prestazioni rispetto alle polveri da sparo senza fumi moderne), di conseguenza la velocit? di impatto era molto bassa con conseguente minore capacità di penetrazione rispetto alle prestazioni che possono essere raggiunte dai proiettili moderni".

In fin dei conti, non è forse così improbabile che la corazza possa salvare i cavalieri, e magari, seppure dal disegno non si vede, il cavaliere senza testa viene comunque fatto sobbalzare dai proiettili ricevuti, riuscendo comunque a mantenersi saldo in groppa al proprio destriero.

Insomma, tutto questo per dirvi che io sono proprio un rompip..., che se non trova la storia verosimile la bolla irrimediabilmente come artificiale, e non se la gode più. In tal caso, poich? la storia mi è comunque piaciuta tanto, mi sono impegnato per rendermi plausibili elementi che a prima vista non mi erano parsi tali. E così me la godo meglio.

E mi godo bellissimi dialoghi e sequenze mozzafiato, come quella alla Mesa del Muerto (vera e propria perla). I momenti migliori della storia, tuttavia, per me sono quelli in cui appaiono i due vecchi ranger, Tyler e Wallace.

La scena al trading post, così carica di tensione per le parole incredule e beffarde del vecchio ranger tutto d'un pezzo è un momento di estrema bravura di Boselli: non sospettando minimanente di Tyler, il lettore IMHO resta avvinto dal suo atteggiamento di vecchia carogna troppo sicura di sè per aver paura di ombre. In quella tracotanza, in quella arroganza, in quella antipatia, ci ho visto solo la rude e spessa scorza di un vecchio combattente in terre selvagge, con tante consapevoli macchie ma senza alcuna paura: mi è davvero piaciuto, Creed Tyler. L'ho trovato VERO (e che colpo di scena alla fine, quando si scopre che il colpevole è lui!) La scena del trading post non è affatto lunga, ma, ripeto, è "satura" di questo personaggio che irrompe (pur standosene seduto) nella storia con la sua sola presenza conferendole maggior spessore.

E poi l'altro, William Wallace (che piacere rivedere il vecchio Bud), vero risolutore della storia: è lui che salva Kit e Tiger, ed è sempre lui che contribuisce a svelare il mistero di tutta la storia. E infatti è lui che Tyler odia di più, perchè sa che il suo vecchio amico è l'unico in grado di inchiodarlo.

Anche la figura di Sarita è affascinante (ma forse qui è più colpevole il Maestro Civitelli che Boselli) ma anch'io, come Don Fabio, trovo troppo buonista il finale: in fin dei conti lei è un'assassina o complice di assassini. E se in Tex, come dice Carlo Monni, dei precedenti in tal senso non mancano, posso pensare che anche quelli peccassero di eccessivo miele, senza attenuare la sensazione dolciastra ottenuta dal finale di questa storia.


Storia che resta comunque bellissima, e qui parte un ammirato applauso al nostro grande Boselli, e un inchino alla sua Maestria.
Il miglior Texone di sempre, a detta di alcuni? Io dico che se la gioca senz'altro, magari in finale (come la nostra Italia :trapper: ) con qualcun altro (io dico La Grande Rapina).

Disegni: non mi sento all'altezza di fare alcun commento. Sono davvero troppo per un misero mortale come me.

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Voglio fare una domanda a Borden che mi è stata suggerita nei giorni scorsi dalla lettura di alcuni messaggi in questo forum e in altri siti, di utenti che avrebbero optato verso una soluzione soprannaturale, magari come suggerisce C. Monni, con il vero fantasma con la testa mozzata - sopravissuto nelle leggende fino ai giorni nostri - che compie giustizia nelle pagine finali del texone dell'impostore. Hai contemplato anche questa soluzione è Sei stato portato a una conclusione "realistica" per qualche motivo in particolare è Come avevo già evidenziato nel mio precedente messaggio il preludio poteva essere letto nella componente sovrumana già messa in luce con la figura di Maya e la sua profezia, avverata, sulla morte di Eusebio. C'è stato veramente un cambio di marcia è E cosa rispondi a quelli che ci vedono un'occasione persa ?

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Voglio fare una domanda a Borden che mi è stata suggerita nei giorni scorsi dalla lettura di alcuni messaggi in questo forum e in altri siti, di utenti che avrebbero optato verso una soluzione soprannaturale, magari come suggerisce C. Monni, con il vero fantasma con la testa mozzata - sopravissuto nelle leggende fino ai giorni nostri - che compie giustizia nelle pagine finali del texone dell'impostore. Hai contemplato anche questa soluzione è Sei stato portato a una conclusione "realistica" per qualche motivo in particolare è Come avevo già evidenziato nel mio precedente messaggio il preludio poteva essere letto nella componente sovrumana già messa in luce con la figura di Maya e la sua profezia, avverata, sulla morte di Eusebio. C'è stato veramente un cambio di marcia è E cosa rispondi a quelli che ci vedono un'occasione persa ?

Nulla di vero. La storia e stata pensata in questo modo sin dall'inizio. NEssun veto per le storie fantastiche, solo un omaggio alla Voce Misteriosa. Altrove ho detto che ci saranno altre storie fantastiche in futuro.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

La storia è molto bella, sono d'accordo con tutti quelli che l'hanno trovata buona: l'unico neo, a mio modo di vedere, sta nel fatto che il Morisco è praticamente relegato ad un ruolo davvero marginale, è poco influente nella vicenda, forse lo è fin troppo poco. Comunque, per il resto, mi sembra tutto molto credibile e verosimile, il che, in questo tipo di storie, non è facile da ottenere: bella l'idea del cavaliere (o meglio della cavallerizza, in questo caso) senza testa protetto dall'armatura, e in generale l'alone di mistero e di tensione non viene meno in nessuna delle 240 pagine. Di carne al fuoco, soprattutto in termini di personaggi impiegati (e mi riferisco ai quattro pards più Eusebio e il Morisco) ce n'? tanta, e nonostante mi sia sembrato che il sestetto sia stato un p? sottoutilizzato credo comunque che la gestione di questi personaggi sia stata tutto sommato buona. Sono convinto che la storia sarebbe stata ancora migliore se ci fossero state a disposizione più pagine: nel complesso mi sembra buona, ma non ottima, il che resta comunque un risultato degnissimo di nota. Finalmente, infine, abbiamo potuto apprezzare il genio artistico di Civitelli in un formato più consono al suo talento, è ridondante ripetere che i suoi disegni sono una gioia per gli occhi ma del resto è la pura e semplice verità.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Rangers

Dopo aver visto in anteprima alcune tavole al raduno del TWF a Firenze, direttamente dal portfolio del Maestro Civitelli, non vedevo l'ora di avere tra le mani questo "texone"! .... e sono veramente contento sia per la storia, che, ovviamente per i magnifici disegni. Una cosa mi è sfuggita: la dedica a Dal'. Non riesco a vedere dov'?..... L'omaggio al "bigfoot" italiano mi è simpatica!..... ma nessuno si è accorto dell'omaggio alla cover n.1 di Dylan Dog (L'alba dei morti viventi)?Andate a vedere il "viaggio" di Eusebio nel paese delle ombre!Per tutto il resto (non c'è la carta di credito... :D) me ne frego se la corazza ispanica può essere bucata dalle pallottole o meno, oppure se Sarita e/o Tyler sapessero maneggiare una navaja e blablabla!!La storia è bella, non sarà il capolavoro che qualcuno (anche qui dentro) vede ad ogni più sospinto, ma non è neanche una schifezza. Stiamo leggendo un fumetto western e qualche piccola licenza è ammessa. Altrimenti leggeremmo "Topolino" o "I fantastici 4", e a me non sembra. In sintesi:Soggetto e sceneggiatura 8Disegni 9

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Per tutto il resto (non c'è la carta di credito... :D) me ne frego se la corazza ispanica può essere bucata dalle pallottole o meno, oppure se Sarita e/o Tyler  sapessero maneggiare una navaja e blablabla!!

Sante parole! Sono d'accordo!
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

L'ho letto un paio di giorni fa e devo dire che a fine lettura sono rimasto molto soddisfatto. Una storia bella e appassionante, che vede protagonisti tutti e quattro i pards -cosa che apprezzo sempre parecchio- e anche un bel numero dipersonaggi di contorno :generaleN: Come in quasi tutte le storie di Boselli c'è molta carne al fuoco e molte cose che non stanno come apparentemente sembrano, e proprio per questo sono rimasto incollato al Texone dalla prima all'ultima pagina. L'avventura, con le sue atmosfere caratterizzare dalle tinte scure e da decise virate nell'horror, è perfetta per i pennelli di Civitelli, che svolge un lavoro straordinario. Ottimi i colpi di scena (penso che la parte finale nessuno potesse "prevederla" nelle varie ipotesi possibili, fantastiche espressioni di Kit Carson (anche se, almeno per ora, il mio Carson preferito mai apparso su un Texone è quello di Gomez!), dialoghi dai quali c'è solo da imparare -fantastiche le battute tra il nostro Kit e l'allegro Eusebio, e tanta azione a tinte cupe, oltre a due o tre stacchi da capogiro. Nelle anteprime ho criticato a più riprese la copertina di Civitelli, che non mi convinceva più di tanto, e a lettura terminata la copertina è l'unica cosa che mi è rimasta un p? di traverso è proprio la cover, perchè le tavole interne sono adattissime e completamente al servizio della storia, e il lavoro del disegnatore è certosino, come si può notare dai paesaggi, sempre dettagliatissimi, e dal grande lavoro di puntinato, che è una bella lezione di stile. Insomma, proprio un bel Texone, da qualsiasi punto di vista lo si guardi (soggetto, sceneggiatura, dialoghi, stacchi, disegni), da leggere, rileggere e, ovviamente, parlarne! :trapper:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ho letto questa storia il fine settimana scorso. Avevo dato un'occhiata ai Vs commenti (più orientati verso il positivo) e a quelli dell'altro forum TWO (dove se ne riscontrano di più critici). Personalmente posso osservare quanto segue: l'attesa per questo Texone era alta sia per il tipo di pubblicazione in se, sia per gli autori impegnati. E questa attesa è stata ripagata abbastanza, anche se non come mi sarei aspettato. Il soggetto l'ho trovato molto buono. In realtà credo che Boselli come soggettista sia veramente eccezionale, un vulcano di idee. La sceneggiatura, invece, l'ho trovata più pesante. All'inizio prometteva meglio, poi il ritmo si è un p? perso per strada. Nei dialoghi ho riscontrato molta verbosit?, qualche spiegazionismo di troppo. In generale, IMHO, una mancanza di freschezza. Quanto alla dicotomia magia/razioanalit?, sopratuttto nella spiegazione del cavaliere senza testa, credo che l'autore abbia semplicemente scelto di dare risalto alla seconda, rinunciando volontariamente ad evocare spiegazioni più fantastiche, ma facendo rientrare tutta la vicenda in un ambito di logica e razioanlit?. Non ci vedo nulla di male in questo. E' una scelta per l'appunto. Probabilmente Boselli riserver? ad altre storie il richiamo al magico. Per concludere direi che ho apprezzato la storia, alternando nella lettura momenti leggibili e godibili ad altri più faticosi. I disegni di Civitelli parlano da soli. In sostanza se dovessi assegnare un voto direiSoggetto 9Sceneggiatura 7-Disegni 9,5

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

BELLA STORIA,Morisco per me è un mito, le sue storie tranne rare eccezioni mi appassionano sempre, il fatto che alla fine non ci sia niente di soprannaturale è superfluo quello che conta sono certe atmosfere inquietanti che ti appassionano e ti tengono incollato fino alla fine...

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

"A che cosa ti serve un giubbotto antiproiettile se ti sparano con una porcheria del genere?""A nulla", disse Harry. "L'unica cosa che serve è una corazza". Da "ll pettirosso" di Jo Nesbo.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

(A differenza della precedente) La recensione di Giorgio Loi alla cavalcata del morto dice esattamente quello che direi io. E' sostanzialmente condivisibile. Unico appunto: si sbaglia, quando nelle note scrive che Manuel Flores era un agente messicano. Ci sono stati DUE Manuel Flores. Uno era un agente messicano, l'altro un ranger di razza ispanica. Non tutto si trova su Internet o è facile da trovare... Per il resto complimenti. La parentesi iniziale si spiega con il fatto che invece- ovviamente!- non condivido l'ottica di Michela Feltrin secondo la quale la storia di Castillo-Riago-Espectro sarebbe infantile. Quello secondo me è invece puro tex classico. Tex ha molte sfaccettature, se mi si dice che sono classico nel texone, modernista in Modego e ingenuo in Espectro. O forse sono sfaccettato anch'io, eh! eh!Di sicuro non capisco più (e non accetto) la critica sui "complimenti". E' pretestuosa. A parer mio, si deve scrivere così, tanto che anche in una storia da DIECI E LODE come quella attualmente in edicola, specialmente nella seconda parte, tra Makua, Santos e tex i complimenti si sprecano. E DEVE ESSERE COSI'. Bravo, Ruju!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

la storia di Castillo-Riago-Espectro sarebbe infantile.

Non credo affatto che quella parte fosse infantile, a meno che per infantile si intenda l'entrare almeno per qualche tempo - quello della lettura - nel mondo della fantasia e dell'immaginazione, sia pur strizzando di tanto in tanto l'occhio alla storia. Poi, ormai molti di voi mi conoscono, io giudico piuttosto positivo quel po' di "infantilismo" (tanto per usare ancora questo termine) che consente di conoscere bianchi capitribù, scienziati pazzi che allevano puma giganteschi e, perchè no, un tizio che per odio agli indiani coltiva batteri del vaiolo come altri allevano galline padovane. Avrei solo voluto più spazio per le storie che si sono intersecate in questa avventura :)
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

la storia di Castillo-Riago-Espectro sarebbe infantile.

Non credo affatto che quella parte fosse infantile, a meno che per infantile si intenda l'entrare almeno per qualche tempo - quello della lettura - nel mondo della fantasia e dell'immaginazione, sia pur strizzando di tanto in tanto l'occhio alla storia. Poi, ormai molti di voi mi conoscono, io giudico piuttosto positivo quel po' di "infantilismo" (tanto per usare ancora questo termine) che consente di conoscere bianchi capitribù, scienziati pazzi che allevano puma giganteschi e, perchè no, un tizio che per odio agli indiani coltiva batteri del vaiolo come altri allevano galline padovane. Avrei solo voluto più spazio per le storie che si sono intersecate in questa avventura :)
Infatti non entro in merito alle critiche strutturali, perchè, se altri l'hanno pensato, si vede che non li ho convinti. Anche se si è tratta di una scelta consapevole e, secondo me, del tutto tradizionale. Parlo del TONO dell'avventura, che è avventurosa, non infantile. Capitan Miki è altra cosa. Allora con questi criteri Valiant è per ragazzini e Flash Gordon probabilmente per minus habens. E Salgari? E' chiaro che è per ragazzi! Ma questo lo sminuisce, forse?Mi trovo qui a dibattere un tema già toccato sui forum di Zagor. I fumetti sono per ragazzi, intesi come"eterni ragazzi". Quella frase sul tex "adulto" detta da Sergio Bonelli va interpretata in riferimento a storie di inverosimile pochezza come Piccolo Sceriffo o Maschera Nera, ingenue e illogiche come Miki e Blek (che pure ci piacevano assai!), non va usata come totem in senso assoluto.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.