Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

L'ultimo Font, Lo Si Può Amare ?


ymalpas
 Share

Messaggi consigliati/raccomandati

  • Collaboratori

Immagine postata



Questo topic fa il paio con quello da me aperto, qualche anno fa,
sull'ultimo Ortiz, allore autore di una prova abbastanza deludente
sulle pagine mensili di Tex


Immagine postata



Come Ortiz, anche Alfonso Font è un riconosciuto autore di fama
internazionale.

Come Ortiz, anche Alfonso Font non sfugge alle critiche di molti forumisti, insoddisfatti ( eufemismo ) delle sue tavole,
rotativa che sforna pagine su pagine ogni mese e che ci fa apparire,
questo straordinario creatore di sogni
( come lo definiva Frediani qualche anno fa in un articoletto - "I grandi
classici non muonio mai" - sic!) con sconcertante regolarit? ogni due anni.

A guardare le tavole sopra ( malgrado il volto di Tex che non si è mai
curato di riprodurre fedelmente ),
tavole ben curate, non ci si stupisce che Sergio Bonelli, lo abbia fatto
esordire alla fine degli anni novanta
con il bel texone illustrato su testi di Boselli.


Immagine postata



Pu? anche apparire strano che a una persona come me che si appresta a
contestare l'albo in edicola "Mezzosangue",
su testi di Ruju, Font sia un autore tutto sommato piacevole, che ho amato
per le sue donnine, come la Kathy Dawn del maxi del 2001.


Immagine postata



Perchè quando un autore mette impegno nel suo lavoro, non si prende
troppo sul serio, non si sente arrivato, quando ciò si vede,
tavole come quella sopra, con personaggi ben delineati, al di l' di uno
stile che può piacere o suscitare perplessit?,
possono anche essere bene accette.


Immagine postata



Certo il Tex dal volto inguardabile, dal fisico esile, tirato via nella
stragrande maggioranza dei casi, non è cosa su cui si possa
troppo transigere.


Immagine postata



Voglio iniziare da Tex, da questa vignetta pubblicata nell'albo in
edicola quest'estate, per dire con forza che questo autore,
come l'ultimo Ortiz, non ce la sta mettendo tutta.

Bollito o incurante dell'importanza del compito che ogni mese gli
viene affidato, sta facendo perdere lettori su lettori a Tex. Parlo di
quelli, non i fedelissimi come me che lo comprano a prescindere,
che guardano anche al lato artistico dell'albo. E che oggettivamente
si presta a molte discussioni ( critiche ).

Un disegnatore di Tex non può permettersi, infatti, di piacere a
cinquanta e non piacere agli altri cinquanta lettori.

Per disegnare Tex, e Font disegna da ormai sessant'anni,
bisogna levarsi il cappello dalla testa.
E questo non sta accadendo.

Font, come Ortiz patisce la serialit? di Tex è

Non lo ritiene un fumetto d'autore ?

Ordinaria manovalanza ?

Problema suo, si levi di torno.

Vogliamo gente alla Magnus,
nessuno si è mai sognato,
di mettere in discussione
l'originalità del suo stile.


Immagine postata



Guardate che anatomie sproporzionate, che brutti ceffi, che paesaggi.
Per uno come me che è venito su con i disegni armonici di Galep,
Ticci, Letteri, l'esplosivo Fusco, queste pagine sulla serie regolare di Tex
sono un pugno in un occhio.

Se poi Font si cura dei fasti del passato e non riesce a ripetersi sulle
pagine di Tex, a livelli di minima decenza, può parcheggiare la sua
osannata arte da qualche altra parte.

Modificato da ymalpas
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Io invece Font lo amo!A mio avvio è uno dei migliori, oggi, su Tex- ciò non toglie che a volte alcuni suoi volti texiani non li trovi del tutto convincenti (ma questo riguarda soprattutto "Deadwood"). In ogni caso, secondo me, il titolo di questo topic non è del tutto corretto: a mio avviso Font non ha avuto un calo qualitativo come quello di Font. Il suo stile è costante. Ma può piacere e non piacere: questo è il punto. In ogni caso, provate a guardare la sua storia per il Dylan Dog Color fest di qualche mese fa: con una colorazione adeguata Font è maestoso, e piacerebbe anche ai detrattori! :trapper:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Siccome con il - de gustibus non disputandum est - si va troppo lontano
e non nella direzione che voglio imprimere a questo topic,
vediamo di parlare delle tavole di Font nella maniera più oggettiva possibile.

Inizio con le armi. Andiamo a pag. 79, 80, 81.


winchester.jpg


Fucile Winchester, modello 1894.


33ytjds.gif


Winchester di Tex.


dw77ew.gif


Particolare del winchester di Tex. Come si vede manico versione allungabile.


pnor8.gif


A pag. 79, guardate Carson e guardate soprattutto il suo fucile.
Che fine ha fatto il manico ?

Credete in una piccola, innocente, dimenticanza ?

Andate a pag. 80, terza vignetta centrale, e ditemi dov'? il manico
del fucile del primo indiano a sinistra e del fucile di Carson.
Evidentemente si può staccare e si può trasformare il fucile in una
pistola. Ammetto la mia ignoranza in materia.
Ma è veramente ignoranza ?

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

A mio parere, quanto detto da Paco non è campato in aria: volere o non volere, lo stile di Font è questo, ossia un tratto "aguzzo", acido e tendenzialmente volto a sottolineare gli aspetti comico - grotteschi e ( talora ) erotici di una vicenda. Di conseguenza, anche se per motivi anagrafici il disegnatore catalano ha iniziato a perdere qualche colpo, non mi sentirei di calcare troppo la mano su questo aspetto, dato che per me era assai poco adatto a disegnare Tex anche una quindicina di anni fa: IMHO non si tratta tanto ( come dice Ymalpas ) di "livelli di minima decenza" attualmente non raggiunti, ma semplicemente di sostanziale conservazione delle non gradevoli caratteristiche di partenza: si potr? certo affermare che altrove si incontrano delle graziose donnine, degli splendidi paesaggi e degli interni minuziosamente ricostruiti che in "Mezzosangue" non ci sono, ma non credo che la presenza anche di tutti questi singoli elementi possa portare Font ( o un qualunque altro disegnatore ) nell'Olimpo dell'arte texiana ( del resto, se questi aspetti avessero davvero un'importanza decisiva, anche il Galep e il Letteri degli esordi e della fase conclusiva presterebbero il fianco a qualche critica .... ). Insomma, io non riesco ad amare il Tex dell'intera carriera di Font, non già quello della sua più recente produzione.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Font è secondo me uno di quei disegnatori che, o ti piacciono o li odi. Alla fine è un po' come Ortiz , c'è chi lo ama come me, nonostante le ultime tavole un po' deludenti, e c'è chi lo odia. Sinceramente a me Font non è mai piaciuto per via del suo stile abbastanza "stravagante". Sono gusti. Secondo me è proprio l'ambientazione western che non è adatta a questo disegnatore anche perchè, come già detto da Paco,Font sul Color Fest non era poi così male.. Parlando sempre del Color Fest di Maggio, sono rimasto perplesso anche dalla copertina di Gomez. Quasi non lo avevo riconosciuto, perciò penso che ogni disegnatore sia adatto ad un tipo particolare di genere come l'horror, la fantascienza, il western.http://www.fumetto-online.it/ew/ew_albi/im... ORE/dylcf08.jpgQuesta è la copertina del Color Fest disegnata da Gomez. Come si può notare lo stile è molto diverso dalle tavole del Texone dell'anno scorso. Perciò si potrebbe concludere dicendo che il western non fa per Font.http://1. bp. blogspot.com/-ioe1216ErXY/T6EQ..._colore+def.jpgQuesta è una tavola di Font eseguita per il Color Fest.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Direi di considerare, innanzitutto, quello che dice ymalpas soprattutto in merito alle proporzioni dei personaggi (che, in primis, credo sia quello che interessa a chi legge l'albo): sicuramente non è bello (soprattutto per il lettore "profano", non interessato al disegno in quanto "mestiere" e che , quindi, non sta l' a farsi molte domande sullo stile del disegnatore) aprire un albo e trovarsi davanti una vignetta, come quella in cui Tex tiene il fucile puntato contro Domingo, che alla vista decisamente non giova, dal punto di vista estetico (anche riguardo al paesaggio, un po' "stilizzato"). Certamente, lo stile di Font è molto particolare e, com'? logico che sia, può piacere o non piacere, ma in questo caso si tratta di una situazione completamente differente: Tex col testone e due gambette non sono certo da collegarsi allo stile, soprattutto se uno vede delle tavole dello stesso disegnatore (come quelle qui postate) che sembrano realizzate dal Font di un mondo "parallelo" (magari proveniente dall multiverso dampyriano di boselliana origine :D ). Personalmente, continuo ad affermare di non essere uno dei più grandi fan di Font (qui sè, in merito allo stile) però, nonostante questo, ricordo con piacere "Tornado" e "Terre maledette" che, per me, restano degli ottimi lavori sia dal punto di visto grafico che della sceneggiatura.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Beh, la tavola del Color Fest dylandogghiano, sarà anche per la presenza del colore, non mi fa storcere il naso, tutt'altro. Che sia forse che lui il West lo vede così è Tirato via ?Non mi sembra che si possano fare paragoni tra il Font delle due serie, eh... Che disegni Dylan Dog o se proprio deve continuare su Tex, fategli fare almeno un Tex Color.

Modificato da ymalpas
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

In questo momento mi sfugge quanti anni abbia Font, ma IMO vale per lui lo stesso discorso Ortiz: il decadimento della qualità delle tavole (che c'è stato ma secondo me non eccessivamente) è dovuto alla velocit? con la quale questi due autori riescono a portare a termine il lavoro e ovviamente anche all'età, almeno per Ortiz. Magari l'"approssimazione" di alcune vignette è dovuta proprio a questo, e concedere ai disegnatori maggior tempo potrebbe portare a tavole migliori anche nei piccoli particolari. Comunque, Font è uno di quei disegnatori, come dice Carson48, per i quali vale la regola: o li ami o li odi! :indianovestito:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Ma Font, non ne faccio un discorso di vecchiaia, è del 1946 e ha iniziato a disegnare nel 1962. Secondo me è proprio un discorso di impegno. O di stile, che niente ha a che fare con la serie. Forse di disegnare Tex neanche gli importa molto, anzi deve essere così. E comunque il discorso "o lo ami o lo odi", considerato che ai più non piace, su una testata come Tex non puoi farla. Vuoi scontentare la metà dei lettori che ogni mese leggono Tex è Imprenditorialmente non capisco come la SBE ragioni. Con tutti i disegnatori che ci sono, giovani e vecchi, che mettono d'accordo più o meno tutti, perchè puntare su un autore così è Facciamogli disegnare altro o motiviamolo col colore.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Secondo me è proprio un discorso di impegno. O di stile, che niente ha a che fare con la serie. Forse di disegnare Tex neanche gli importa molto, anzi deve essere così.

Beh, Ymalpas, con tutto il rispetto, ma l'ultima frase la trovo inaccettabile: come fai a dire che un professionista riconosciuto come Font non si impegna, solo basandoti suoi tuoi discutibili gusti personali?


A parte questo: che lo stile di Font sia inadatto alla serie lo dici tu, ma non sta scritto da nessuna parte, su nessuna bibbia texiana.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Beh, Ymalpas, con tutto il rispetto, ma l'ultima frase la trovo inaccettabile: come fai a dire che un professionista riconosciuto come Font non si impegna, solo basandoti suoi tuoi discutibili gusti personali?

Di impegno, di stile, di scelta artistica consapevole e pienamente voluta ?


Che ne so io è Non voglio offendere nessuno. Ho solo detto che, diversamente da Ortiz, non può essere fatto un discorso di anzianit?.

Non si tratta solo di miei gusti personali, finora sei stato il solo a difenderlo a spada tratta.

Ti ho postato vignette che mostrano maiuscole imprecisioni che non riguardano solo il campo anatomico, ma anche le armi, i paesaggi. Domani ti servo il resto.

P. s. Sei libero di vederci la forma artistica che preferisci, ma di farmi passare questo Tex "? la Picasso" per il Tex canonico, beh sei lontano dall'impresa.


A parte questo: che lo stile di Font sia inadatto alla serie lo dici tu, ma non sta scritto da nessuna parte, su nessuna bibbia texiana.

Spiegami, invece, perchè secondo te va bene un autore su cui molti, troppi, trovano da ridire a livello di gradimento.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

No, ti sbagli, io non voglio far passere nessun Tex per il "Tex canonico", semplicemente perchè un tal Tex non esiste. E questo perchè da sempre ogni disegnatore è stato libero di interpretarlo alla sua maniera: vedi quant'? diverso il Tex di Niccol' da quello di Letteri o Ticci. Quindi io non accetto il tuo discorso perchè tu credi, sempre basandoti suoi tuoi gusti personali e opinabili, di poter dare una definizione di "Tex canonico", che escluderebbe Font. Se poi il problema è lo stile sintetico, la mia risposta rimane la stessa. Quelli che tu definisci errori sono solo frutto di uno stile sintetico, che su Tex c'è dagli albori.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Messa così, rispetto la tua opinione, non esiste un Tex canonico, ma tanti Tex diversi l'uno dall'altro, tutti credibili imitazioni dell'unico Tex originale galleppiniano. Sbaglio ?E' una tesi che non condivido ma che riconosco, merita rispetto. Ma che vuoi, io ci vedo le sfumature. E tra il Tex di Galep e quello di Font, le vedo più marcate rispetto agli altri autori. Sul sintetismo abbiamo duellato già abbastanza in passato, non mi va di aggiungere altro, dal momento che come hai ben scritto nel Tex Willer Magazine ( n° 3 ), in questo stile possiamo anche metterci il nome di Ticci. Ma Ticci raramente ha cadute di stile. Font, Ortiz, è la mia opinabile convinzione, ne hanno fin troppe anche in un solo albo. Gli errori, per me, sono quindi errori. Sbagliare le proporzioni, buttarsi sul caricaturale, esagerare col sintetismo, per te è arte, ma è una pista pericolosa che ti può portare al successo o buttarti nel ridicolo. Dopotutto anche gli impressionisti, all'inizio, erano malvisti dagli accademici, poi hanno trionfato aprendo le porte alla rivoluzione del novecento. Il mio Tex però è ancorato agli autori dalla linea chiara, alla Nicol'.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

nicola10.jpg


Guardate questo Carson da un originale di Nicol'. Guardate le lunghe pennellate a delinearne il volto, calde, passionali, avvolgenti.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Beh, sul fatto che Niccol' sia "linea chiara" non ci giurerei- specie se per "linea chiara" intendi quella che nasce con Herg? e si sviluppa in autori italiani come Giardino. Ora, io non capisco cosa intendi per "cadute di stile". A me sembra, al contrario, che Font rimanga sempre fedele al suo stile. Per questo non ci vedo nemmeno la "decadenza" a cui sembra riferirsi il titolo di questo topic. E con questo non dico che il suo stile debba piacere per forza: anzi, Font lo si può anche odiare!Una cosa secondo me è però ovvia: che lo stile di un determinato artista va giudicato solo in base alle caratteristiche del suo stile- e questo specie se parliamo di stili molto definiti e personali. Come non va giudicato l'impressionismo tenendo come punto di riferimento Michelangelo, così non va giudicato Font (o Ticci o Mastantuono) avendo come criterio Villa: perchè sono due cose molto diverse, che tra loro non hanno alcun punto di contatto. Quindi: il Tex di di Font è mingherlino? Niente affatto. Il Tex di Font è grosso, possente, robusto. E' mingherlino solo se lo paragoniamo a Villa: ma è appunto un confronto insensato.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Su una cosa sono d'accordo con Paco, cioè sul fatto che non si possa parlare propriamente di "Tex canonico". Se ci fosse sarebbe quello di Galep, ma perfino lui lo ha fatto evolvere graficamente, dal giovanotto magro e dal viso slanciato dei primi numeri all'uomo fatto, più atletico e robusto, che ci ha presentato con l'andare del tempo.
Ym però ha messo in rilievo alcuni errori che si presumono non dover far parte del lavoro di un professionista. Io li trovo - li trovavo - in una certa misura affascinanti quando il disegnatore non poteva contare sui mezzi grafici che ci sono oggi a disposizione, oltre che su conoscenze molto più estese.
A parte questo, consentitemi di deviare dalla direzione che l'autore voleva dare al topic e di riprendere dal "de gustibus..." Non se ne può prescindere, per quanti sforzi si facciano, perchè se è vero che non c'è "bibbia" texiana che releghi Font tra gli autori inadatti, non c'è nemmeno "bibbia" texiana che lo innalzi all'olimpo dei disegnatori. Si potranno portare a testimonianza attestati di merito e riferimenti a scuole artistiche, o si potranno linkare sul fronte opposto immagini deformate e comparazioni con altri disegnatori, ma alla fine ciò che avrà la meglio sarà il piacere - o il fastidio - di guardare i disegni. Che è qualcosa di personale, e sottolineo personale E dove è scritto che il gusto di qualcuno sia più rilevante del gusto di un altro?

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Si potranno portare a testimonianza attestati di merito e riferimenti a scuole artistiche, o si potranno linkare sul fronte opposto immagini deformate e comparazioni con altri disegnatori, ma alla fine ciò che avrà la meglio sarà il piacere - o il fastidio - di guardare i disegni. Che è qualcosa di personale, e sottolineo personale E dove è scritto che il gusto di qualcuno sia più rilevante del gusto di un altro?

Quoto Cheyenne su tutta la linea. Le vignette postate da Ymalpas, soprattutto quelle riguardanti i fucili e in particolare il fucile impugnato da Carson, sono inguardabili, ed anche le prospettive e le anatomie a volte sono, sempre per parafrasare Ymalpas, " tirate via", quasi con indolenza e svogliatezza. Prese singolarmente, molte vignette di Font non mi piacciono, e mi paiono inadeguate. Nell'insieme, però, io provo piacere, un personale, e se volete irrazionale, piacere, nel leggere le sue storie.


Mi piacciono gli spigoli di Font, i suoi paesaggi sempre pieni che saturano le vignette, i suoi interni "pastosi". Mi piace anche quel volto, deforme e stilizzato quanto si vuole, ma duro come la roccia ed evocatore di potenza, di Tex e pards.

Le singole vignette, ripeto, in sè possono non essere capolavori. Ma ciò non toglie che io ricordi sempre con piacere i Territori del Nord Ovest, Colorado Belle, Tornado e L'ultima Diligenza: mi piacciono, questi disegni, sono EVOCATIVI e suggestivi. Magari non perfetti, ma hanno un'anima.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Non esiste un Tex canonico, ma esiste comunque una tradizione grafica, che per esempio esclude disegni tipo il seguente di Jacovitti:

jacovitti_giornalino_01.jpg


Nessuno discute che questa sia arte, ma è un genere di pubblicazione adatto al Giornalino e non al Tex mensile.

Perchè nasce la collana dei Texoni è Perchè Buzzelli, che doveva finire sulla serie regolare, finite le 224 pagine ( nel 1985 ), era stato giudicato troppo "diverso", troppo scioccante per i lettori abituati a Galep, Letteri, Ticci ecc

Perchè Civitelli e Villa si, e Buzzelli no è Non era una questione di stile e di riconoscibilit? del personaggio è Non era un fatto che Civitelli e Villa, che esordirono in quegli anni su Tex, erano più canonici e Buzzelli lo era molto meno ?

Con quale filosofia nasce il Texone nel 1988, dopo tre anni di giacenza nei cassetti della scrivania dell'editore?

Per offrire interpretazioni diverse di Tex confinandole sull'albo speciale, che resta opera unica.

Il Tex di Font è un Tex diversamente interpretato che doveva fermarsi al dodicesimo Texone.

Non si sa perchè, ma a un certo punto la SBE ( cioè Sergio e Canzio ) hanno cambiato idea e Font purtroppo è finito sulla serie regolare. E poi a ruota sono seguiti gli imitatori.

E il Font che ci ritroviamo oggi non è neppure il Font del texone o delle prime storie, a me pare in vistoso calo ( altro che titolo del topic sballato ).

In ultimo, piccola precisazione su linea chiara nella mia accezione del termine:

- disegno pulito, con predominanza del bianco sui neri;
- disegno realistico ( e non caricaturale )
- dfisegno non sintetico o comunque non eccessivamente sintetico
( sintetismo: ti disegno una montagna con una sola riga e il volto con tre o quattro segnetti ).
- disegno ironico ( se lo richiede la sceneggiatura ) ma mai grottessco.

In questo senso esiste una tradizione texiana oppure no è Oppure, nel nome dell'arte, dobbiamo promuovere tutto, errori marchiani compresi ?

Una volta Paco ha ben detto che il Tex di Fusco sfocia spesso sul caricaturale e sul sintetico, ma guardiamo una tavola di Fusco e un'altra di Font per vedere da quale parte pende l'esasperazione di uno stile altrimenti anche ben accetto.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Una volta Paco ha ben detto che il Tex di Fusco sfocia spesso sul caricaturale e sul sintetico, ma guardiamo una tavola di Fusco e un'altra di Font per vedere da quale parte pende l'esasperazione di uno stile altrimenti anche ben accetto.

Non a caso, infatti, il Tex di Fusco (nonostante fosse un marcantonio di un metro e novanta) è stato sempre molto gradito al pubblico, anche perchè in Fusco non si ha una stilizzazione della vignetta, ma piuttosto un'accentuazione di determinate situazioni (vedi i "voli" impossibili compiuti dai personaggi dopo essere stati colpiti da un cazzotto che, se vogliamo parlare di realismo, non si addicono al famoso canone;però, essendo realizzate graficamente in modo eccellente, rendono ancora più piacevole la lettura e danno un tocco di ironia al momento giusto).
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

E invece il Tex di Fusco non sempre è stato apprezzato, tanto da doversi "normalizzare" col tempo... :trapper: Comunque, prima di abbandonare questa discussione a mio avviso grottesca (non so come altro considerare la definizione di "sintetico" data da Ymalpas) e basata su gusti esclusivamente personali che pretendono di essere universali, senza dati oggettivi (la "linea chiara" non è quella di cui parla Ymalpas, ma una cosa storicamente ed esteticamente definita- ma a questo punto ognuno può dire quel che gli pare...), ci tengo a dire che non voglio Font su Tex solo per "amore dell'arte" (come se questa poi fosse una cosa di cui vergognarsi... mah!), ma soprattutto perchè a me il suo west piace molto, e il suo stile lo trovo adattissimo a Tex. Per fortuna in Bonelli la pensano come me! :trapper:E con questo chiudo.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Non ho letto "Mezzosangue" ma ho comunque dato un'occhiata ai disegni. In ottima sostanza, concordo con Pedro: non vedo segni di decadimento come in Ortiz (che ho adorato in storie come "La grande rapina" e "Sulla pista di Fort Apache" ma che ora tuttavia non vorrei più vedere su "Tex"), bensì la conservazione di uno stile totalmente inadatto alle pagine del nostro ranger. Ciò che trovo più sgradevole è l'interpretazione dei protagonisti. L'espressione di Tex è sempre la stessa, tanto dolciastra - non saprei come meglio definirla - da essere stucchevole, mentre Carson pare il classico vecchietto degli Spaghetti Western, di quelli, per intenderci, doppiati da Lauro Gazzolo. Sul gusto, dunque, sono pienamente in sintonia con Ymalpas e i critici di Font. Tuttavia, sul discorso di "legittimit?" - non si è usata questa parola, ma la sostanza mi pare questa - di un'interpretazione di Tex rispetto ad altre, mi pare che l'unico canone sia costituito dalle scelte di redazione e direttamente di Sergio Bonelli, quando era ancora tra noi. Di sicuro non mi pare che esista quel canone fisso di cui parla Ymalpas, canone che peraltro Fusco - ora considerato uno dei disegnatori storici - avrebbe totalmente infranto, con le sue sproporzioni volute.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Comunque, prima di abbandonare questa discussione a mio avviso grottesca (non so come altro considerare la definizione di "sintetico" data da Ymalpas) e basata su gusti esclusivamente personali che pretendono di essere universali, senza dati oggettivi (la "linea chiara" non è quella di cui parla Ymalpas, ma una cosa storicamente ed esteticamente definita...

Non studio la storia dell'arte come fai tu. Il mio campo d'interessi, pur vasto, verte su altre cose. Per questo, quando ho capito che "linea chiara" non aveva lo stesso senso che volevi dar tu, riconoscendo la mia ignoranza, mi sono premurato di elencarti tutta una serie di caratteristiche che io personalmente faccio rientrare in questa definizione. Non è che poi ci voglia tanto senso critico per capire se una cosa è bella e ben fatta o se i disegni sono fatti con i piedi come li farei io. Dati oggettivi ne ho fornito a sufficenza postando decine di immagini e commentandole negativamente, ma anche positivamente ( quando non disegna Tex, le sue pollastrelle sono da urlo, il suo Dylan Dog sembra fatto con la riga e la squadra!!! )Sintentico è una parola del vocabolario italiano. E so bene cosa significa, permetti. Comunque chiudo anch'io. A me Font guasta la lettura. D'ora in poi, credo che comprer? comunque l'albo in edicola, con i suoi disegni, e iniziando da quello di agosto ( e lo farà per puro spirito collezionistico ) ma non aspettatevi più un mio commento. Come lo comprer? lo riporr? sulla catasta, sopra gli altri, senza nemmeno leggerlo, senza neanche sfogliarlo. Questa cosa per me semplicemente non è Tex. Ah... Quante storie di Boselli rovinate dai suoi disegni e adesso pure Ruju!
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ymalapas, ma quando si parla di stili artistici affidarsi esclusivamente al vocabolario è semplicemente insufficiente! :trapper:

In ogni caso vi dico una cosa. Ho letto la storia di Breccia sul color di Dylan: è un disegnatore sinceramente spettacolare... ma, se tratter? il personaggio Tex alla stessa maniera del personaggio Dylan (e ripeto il se), allora preparatevi a una interpretazione personale, molto personale, che potrebbe far storcere il naso a molti

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

a parte i gusti, a mio avviso ciò che vuole farci capire ym è che l'approssimazione nell'affrontare Tex da parte di Font è irritante. La penso esattamente come lui, per me Font è peggiorato e neanche si sforza di aggiustare la situazione

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Poi, bah... rileggendo il topic per intero ( che andrebbe spostato ne "La serie e i personaggi": è finito non so come nella sezione delle domande dei lettori ), mi sono accorto che Paco d' troppo peso alle singole parole.

In effetti, su "linea chiara" come sbrigativamente l'ho definita, è nata tutta una confusione e ci siamo trovati a discutere più sul senso della parola "chiara" che sui disegni di Font.

Se solo avessi usato altri aggettivi al posto di "chiaro" e il termine disegno invece della parola incriminata "stile", qualcosa tipo:

disegno pulito
disegno ordinato
disegno realistico
disegno rilassato
disegno perfezionista
disegno ponderato
disegno impegnato
disegno elaborato

o magari:

disegno raymondiano
disegno galleppiniano, letteriano e ticciano

Un tipo di disegno insomma che dia una buona rappresentazione dei volti, delle anatomie, dei paesaggi, degli oggetti, ma anche della cinetica, cioè del movimento dei personaggi che poi è un'altro dei gravi difetti che personalmente ritrovo nelle tavole texiane di Font.

( Sempre che si possa discuterne senza definire grottesca la discussione perchè a questo punto lo sarebbero davvero in tante su questo forum ).

Vediamo qualche immagine che riprende movimenti dei vari personaggi:


Immagine postata

un due, un due... la corsa sgraziata del fustacchione Domingo ( da notare la lucertolina )


Immagine postata

La corsa ballerina di Carson ( con Tex che rischia da un momento all'altro di beccarsi uno stiramento muscolare )


Immagine postata

La torsione del braccio di Tex e la rappresentazione delle dita della mano
la discesa da cavallo di Carson ( Ahi le mi' povere vecchie ossa )

Modificato da ymalpas
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.