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Tex vive o sopravvive?


Leo
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Comunque, bench? questa sia una discussione intitolata "Tex vive o sopravvive?" ho a volte la sensazione che il tema ricorrente è se i vecchi lettori (e per vecchi intendo proprio l'età) abbiano ancora il diritto di ricevere un minimo di attenzione, oppure se debbano per forza cedere il passo. Mi sembra che più che di evoluzione del personaggio Tex (cosa, ripeto, accettabile in quanto Tex cresce nel tempo) si parli di evoluzione nell'ambiente delle sue avventure. E questo, insisto, non posso accettarlo! Ammettiamo pure che ci siano delle incursioni nel fantasy, nell'horror, magari perfino nel romantico, ma Tex vive e si muove in un mondo e in un contesto storico (riportato, spero sempre più spesso, nella fantasia) che si chiama Far West. Tex interagisce con indiani pacifici o ribelli, con cowboys, con pistoleros e bari, con giacche azzurre e cercatori d'oro, in ghost town o in boom town, in paesi con nomi che sono stati il sogno di tanti ragazzi di qualche decennio fa. E' vero che probabilmente tutto questo ha perso smalto per gli adolescenti del nostro tempo, ma cosa significa? Se Tex esce dal suo mondo non è più lui, e in questo caso tanto varrebbe chiudere baracca e burattini e farlo sparire con dignit?.

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  • Rangers

Scusatemi ma io non riesco a capire una cosa fondamentale, ma sul forum stiamo parlando tra di noi di Tex come personaggio fumettistico esprimendo pareri a favore o contro il discorso vive o sopravvive è Oppure sto parlando con i redattori della SBE che mi stanno prendendo in giro per non ammettere il calo di interesse verso Tex in questi ultimi anni ?

Sul forum non ci sono redattori della SBE, gli unici legati alla redazione sono gli autori e disegnatori (alcuni non intervengono che raramente, altri invece come Boselli, Villa, i Cestaro, Andreucci e altri ci seguono quotidianamente). Non ci sono dirigenti n° "assunti" dalla SBE nascosti in altri nickname fasulli.... quindi tranquillo perchè stai parlando con semplici lettori e appassionati. Ci si infervora e magari alcune volte ci si scalda pure, ma dato che siamo su uno spazio di discussione è naturale ribattere e trovare persone che non la pensano esattemente allo stesso identico modo... altrimenti sai che noia! :trapper:

Chiudo l'intervento ringraziando  Sam Stone per il suo intervento che ho molto apprezzato anche se le conclusioni sono ovviamente diverse perchè partiamo da due ottiche differenti soprattutto, ma devo notare anche che i punti in comune sono più delle differenze !

Grazie, sono intervenuto con piacere. Come con piacere leggo i tuoi interventi, sperando non te la prenda troppo se qualcuno cerca di farti capire come la pensa magari infervorendosi al massimo. Di sicuro se ci "arrabbiamo" su questi argomenti vuol dire che la passione per Tex ci accomuna comunque tutti e quella penso sia una cosa positiva, nonostante gusti e idee magari alle volte completamente diverse e distanti :trapper:
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Sono contento di tanta partecipazione e concordo con molto di quello che è stato scritto, ora visto che siamo in fase di giochini, è questo mi piace, rispondendo a chingachgook sul passaggio :

Proviamo a fare un giochino: Tex non è mai esistito e domani, 16 settembre 2012, esce in edicola la storia "Il totem misterioso". Secondo me non vende nemmeno una copia!

direi invece facciamo due percorsi uguali, domani escono due albi che sono i n° 1 di Tex sia di GLB che di Borden, secondo te o meglio secondo voi ad oggi quale sarebbe la copia più venduta ?

X Borden visto che leggi non me ne volere perchè comunque ti considero un grande autore e proprio per questo penso che non riesci a creare quel feeling col Tex di GLB e stai cercando la tua strada.
X ymalpas per quanto riguarda il tuo giochino invece ti rid' i dialoghi secondo me come sarebbero dovuti essere per rispettare i canoni bonelliani:
vignetta 1) Tex non parla ma appare il suo pensiero " PESTE UN ALTRO ": 4) " E ADESSO CHE SUCCEDE, CHI E' QUELLO " - " NON SO CHI SIA MA HA APPENA FATTO UN ERRORE "; 5) " QUEL GRAN BASTARDO STA SCENDENDO PREPARIAMOCI A MANDARLO ALL'INFERNO "; 6) " FUORI I FUCILI, APPENA A TIRO FUOCO A VOLONTA' "
Il mio chiaramente è stato un gioco o almeno spero lo prendiate per questo.

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Molto spiacente Doc, ma non è che uno scriva in funzione dei tuoi o dei miei gusti. Questa è una discussione aperta ad ogni parere, purch? espresso con urbanit? (e mi pare che chingachgook non ne abbia mancato), poi ognuno è libero di leggere o meno.

si, amen clap
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Molto spiacente Doc, ma non è che uno scriva in funzione dei tuoi o dei miei gusti. Questa è una discussione aperta ad ogni parere, purch? espresso con urbanit? (e mi pare che chingachgook non ne abbia mancato), poi ognuno è libero di leggere o meno.

si, amen clap
L'inutile sarcasmo può piacere solo a chi crede, erroneamente, di essere spiritoso. Partecipa alla discussione, se ne hai voglia, ed evita cortesemente certi atteggiamenti che non servono a niente. Ognuno continuerà ad esprimere la propria opinione a prescindere dal tuo o dall'altrui gradimento.
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Provo a dire la mia.
Ho iniziato a collezionare Tex il giorno in cui è uscito il primo numero di TuttoTex; era da tempo che mi chiedevo se sarebbe mai accaduto che l'editore pensasse ad una ristampa dell'intera serie, e quando ciò è successo ne sono stato ben felice. Contemporaneamente ho iniziato ad acquistare la serie inedita e il tre stelle, per cui la mia lettura avanzava intre "tronconi" distinti.
Inutile dire che le tre "epoche" presentavano un Tex un sostanzialmente diverso, ma non per questo non riuscivo ad apprezzare sia il fumetto delle origini che quello più recente.
Poi per un periodo ho smesso di leggere, più che altro per mancanza di tempo, fino a quando un anno fa ho recuperato tutti i numeri mancanti e ho ricominciato a leggere la serie dall'inizio.
Premesso che non ho ancora raggiunto il "buco" del periodo di inattività, posso dire che, così come nel primo Tex, anche oggi trovo ottime storie, alternate ovviamente a storie meno riuscite (ma pensare che tutte le ciambelle possano riuscire col buco, anche per grandi professionisti come gli autori Bonelli, sarebbe un'offesa alla comune intelligenza).
Alcuni lamentano che Tex non è più quello delle origni. E ci manchebbe altro... Il personaggio è sicuramente maturato ed è oggi decisamente più "adulto".
Io ho la sensazione che la nostalgia per il primo Tex a volte non sia altro che un po' di rimpianto per i tempi che furono, e che, purtroppo, non torneranno.
Sono dell'idea che quando leggiamo il Tex delle origini, lo apprezziamo soprattutto in funzione di un'ottica "globale" del personaggio, nel senso di una consapevolezza del "senno di poi", di quella cioè che sappiamo sarà l'evoluzione futura di Tex e del suo mondo.
Proviamo a fare un giochino: Tex non è mai esistito e domani, 16 settembre 2012, esce in edicola la storia "Il totem misterioso". Secondo me non vende nemmeno una copia!
E questo non perchè in quel periodo venissero scritte storie brutte, tutt'altro. Semplicemente si trattava di un fumetto scritto da autori dell'epoca per lettori dell'epoca, sicuramente molto diversi da quelli odierni. E, a mio modo di vedere, Tex si è adeguato tutto sommato bene alle varie fasi della sua storia.
Ma questo accade in tutti i settori dell'intrattenimento. Pensiamo per esempio al cinema e proviamo a guardarci un qualsiassi film degli anni 50. Nell'arco di tempo necessario ad un attore dell'epoca per pronunciare una frase, in un film odierno i protagonisti fanno in tempo ad innamorarsi, sposarsi e fare figli! Forse che una volta gli attori erano dislessiciò No, semplicemente sono cambiati i tempi, i ritmi di vita, è cambiato tutto. Che senso avrebbe, oggi, realizzare prodotti fatti come allora?
Ben venga quindi il lavoro che gli autori di Tex stanno facendo: proporre un fumetto che, nel rispetto della tradizione, sappia anche adeguarsi alle nuove generazioni.
E su questo, secondo me, c'è un dato molto indicativo: il vecchio West è morto (nel cinema e nella letteratura non ve n'? più traccia). In Tex, invece, VIVE! E un qualche motivo ci deve pur essere...

per quanto apprezzi il Tex degli ultimi 20 anni, non condivido neanche una parola di quanto detto in questo post.

a parte che il totem misterioso et similia hanno venduto trecentomila copie al mese non più di un lustro fa, ma tutti questi paragoni fatti da chingachgook sono ridicoli! anche johnny weissmuller oggi verrebbe battuto a nuoto da una donna, ma che c'entra? il cinema, poi: ma perchè vorresti dire che le prestazioni intellettuali di una volta sono inferiori a quelle di oggià oggi il cinema te lo riempiono di effetti speciali ma manca completamente, nella maggior parte dei casi, della sostanza: pensi che Bill Wilder non sorriderebbe di fronte alle commediole di oggià e pensi che GL non farebbe la stessa cosa di fronte alla storiella di faraci in edicola?
se devi proporre un Tex nuovo allora fallo percorrendo un'altra via, nessuno contesta agli autori di non fare il Bonelli, questo sia ben chiaro! ma che non mi si venga a dire che il totem misterioso non venderebbe più di braccato prech? m'arrabbio sul serio. Guarda che se domani pubblicizzi nelle edicole il Tex del presidente Monti, vendi più copie di Bonelli, Nizzi e Boselli messi insieme.
Un'altra cosa che proprio non riesco a capire: ma per caso il tradizionalista è legato alla sua data di nascita ed il modernista pure? no, perchè mi domando come mai a mio figlio di 13 anni piace parecchio Gl e a mio fratello di 58 piace Boselli & C
Con questo chiudo, non ce la faccio più a leggere certe cose

Guarda, DOC, io credo che tu abbia travisato il senso del post di chingachgook (o magari lo sto travisando io?). A mio parere lui stava dicendo semplicemente che i ritmi e lo stile narrativo sono mutati dal 1948 ad oggi e questa, peraltro, era una cosa che G. L. Bonelli capiva benissimo, tanto è vero che col passare degli anni ha, per così dire, adattato il suo stile. Il Tex del 1970 è scritto in maniera diversa da quello del l 1948, credo che nessuno possa negarlo.

Detto questo, se chingachgook avesse davvero voluto sostenere che i fil moderni sono superiori a quelli degli anni 30, anch?io esprimerei il mio forte dissenso? a meno che non si parli di mezzi tecnici, sèintende. Merian C. Cooper avrebbe dato probabilmente il suo braccio destro per avere effetti sofisticati come quelli di oggi, ma ciò non toglie che il suo King Kong sia un capolavoro mentre quello prodiotto da De Laurentiis negli anni 70 sia totalmente privo dello stesso sense of wonder nonostante i buonissimi effetti speciali e l'ottima prova degli attori (forse solo il recente remake di Peter Jackson è all'altezza, ma anche qui non per gli effetti speciali), ma non divaghiamo.
Quanto a "Il totem misterioso", nemmeno io sono sicuro che se uscisse oggi per la prima volta venderebbe più di "Braccato" (a prescindere dal fatto che già alla sua epoca c'erano un bel po' di fumetti che vendettero molto di più di quel primo numero), ma questo solo se fosse tale e quale all'originale. Se GLB l'avesse scritto oggi, invece di tre albi a striscia da 32 pagine avrebbe scritto almeno una storia da 110 pagine per l'attuale formato. Il confronto con le vendite della Collezione Storica è improponibile perchè A) i lettori sapevano già chi era il personaggio, compresi chi non l'aveva mai letto (pare impossibile ma ci sono perfino tra i ?vecchietti?, perfino lo stesso Nizzi non lo leggeva fino al 1982 quando Sergio Bonelli lo incaric? di scriverlo), B) la veste editoriale era molto accattivante.
Questo giudizio è totalmente autonomo dal giudizio di valore sulle storie, perchè se lo chiedi a me, non ho difficolt? ad ammettere che "Il totem misterioso" è almeno di una spanna superiore a "Braccato", ma al tempo stesso lo reputo inferiore a molte altre storie successive, comprese diverse non scritte da Bonelli.
Per il resto, il discorso conservatori e progressisti non è affatto e comunque necessariamente un discorso di età. Io ho 54 anni compiuti e mi apre di essere aperto alle novità più di gente anche molto più giovane di me.
Anzi, mi capita di trovare più spesso lettori più aperti alle innovazioni tra i lettori di vecchia data, (ne conosco uno che legge Tex dal 30 settembre 1948 e vedrebbe volentieri il ritorno di Marie Gold, il disvelamento della paternit? di Carson, Tex in Europa e simili) che tra quelli più recenti.
Credo di aver detto tutto.

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Anche secondo me il discorso conservatori e progressisti non è affatto e comunque necessariamente un discorso di età. Io ho 43 anni e mi ritengo aperto alle innovazioni. Però bisogna intendersi bene su che cosa è innovazione. Il discorso per cui "non bisogna sacrificare il nuovo sull'altare del passato" lo condivido in linea di principio, ma sento a questo punto la necessit? di fare alcune precisazioni. Per come la vedo io, il Tex - personaggio creato da GLB e realizzato graficamente da Aurelio Galleppini - presenta alcuni tratti che sono univoci, consolidati e caratterizzanti della personalit?. Tratti che gli sono stati assegnati dal suo creatore e che sono indicativi di un preciso universo di valori.
Ora, quando si tratta di ripresentare queste caratteristiche attraverso una scrittura diversa da quella di GLB, o attraverso una forma di narrazione più moderna, o ancora tentando innovazioni ed evoluzioni all'interno della serie, io sono aperto e sgombro da pregiudizi. Al contrario, tuttavia, se nel tentativo di innovare o anche solo di sperimentare le caratteristiche fondamentali del personaggio o della serie finiscono nell'ombra - o peggio spariscono del tutto - allora divento conservatore duro e puro. :old:
Faccio un esempio: se io compro Tex voglio leggere di Tex; voglio leggere storie che hanno Tex e le sue caratteristiche di fondo come protagoniste e i diversi comprimari e le loro storie come co-protagonisti. La caratterizzazione di questi ultimi, le loro storie personali e le loro evoluzioni vanno benissimo, purch? restino confinate nell'alveo del ruolo di "comprimario". Quando leggo una bellissima storia (da premio oscar), con tanti comprimari ed un intreccio di vicende diverse tra di esse legate, voglio potere assengare ai comprimari l'oscar per il "migliore attore non protagonista", e a Tex l'oscar per il "migliore attore protagonista".
Non so se sono riuscito ad esprimere quello che intendo.
Non si tratta solo - o tanto - di questione di gusti personali, perchè la mia non è solo un'istanza. La considero, piuttosto, la rivendicazione di un diritto. Il mio diritto di consumatore che acquista un prodotto definito da un marchio e presentato come tale all'atto dell'acquisto. Se quello che mi accingo ad acquistare è qualcosa di diverso, allora in tal caso, pretendo - legittimamente - di essere informato preventivamente. Poi decider? se acquistarlo o meno. Altrimenti si commette una scorrettezza ai danni del cliente/lettore.
Cosè la vedo io.
Ciao

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ti rid' i dialoghi secondo me come sarebbero dovuti essere per rispettare i canoni bonelliani:vignetta 1) Tex non parla ma appare il suo pensiero " PESTE UN ALTRO ": 4) " E ADESSO CHE SUCCEDE, CHI E' QUELLO " - " NON SO CHI SIA MA HA APPENA FATTO UN ERRORE "; 5) " QUEL GRAN BASTARDO STA SCENDENDO PREPARIAMOCI A MANDARLO ALL'INFERNO "; 6) " FUORI I FUCILI, APPENA A TIRO FUOCO A VOLONTA' "

Posso notare solo una cosa riguardo a questo giochino, che è comunque fermo ad un tempo..(bello intendiamoci),.. ma che non fa parte più di quella che è stata l'evoluzione che Tex ha seguito fino ad oggi... ritorniamo alla solita frase del Tex di un tempo che non può essere più oggi. Forse l'affermazione che ho fatto in un post passato.."togli tutte le storie fino all'ultima scritta da G. L. Bonelli".. non era così campata per aria....
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Stasera, con più tempo e calma, ripercorrer? tutto il corso di questa discussione, che peraltro tocca tanti punti già toccati in altre sedi. Nel frattempo, mi soffermo sulle parole di Ted, che, dal mio punto di vista, non poteva essere più chiaro.

Faccio un esempio: se io compro Tex voglio leggere di Tex; voglio leggere storie che hanno Tex e le sue caratteristiche di fondo come protagoniste e i diversi comprimari e le loro storie come co-protagonisti. La caratterizzazione di questi ultimi, le loro storie personali e le loro evoluzioni vanno benissimo, purch? restino confinate nell'alveo del ruolo di "comprimario". Quando leggo una bellissima storia (da premio oscar), con tanti comprimari ed un intreccio di vicende diverse tra di esse legate, voglio potere assengare ai comprimari l'oscar per il "migliore attore non protagonista", e a Tex l'oscar per il "migliore attore protagonista". Non so se sono riuscito ad esprimere quello che intendo.

Sembra quasi che conservare un elemento cardine della scrittura di Gian Luigi Bonelli come la centralit? del personaggio Tex debba significare scarsa cura dei comprimari. Non ho mai sostenuto nulla di simile e credo non sia mai stato nelle intenzioni di chi è stato spesso vicino alle mie idee (tra cui mi pare di poter citare almeno Cheyenne, Anthony Steffen, Calvera e, ultimo arrivato, Gianbart). Ciò che rimprovero ad alcuni autori, e in particolare a Boselli, non è certo la creazione di personaggi solidi (nelle sue storie migliori, mentre di solidit? ne ho vista ben poca in storie come "Caccia infernale"), bensì di averli collocati come protagonisti. Come se Tex non abbia qualcosa da dire in proposito. Del resto, sono altrettanto critico nei confronti dell'ultimo Nizzi, che secondo me ha avuto il torto opposto: pur conservando una scrittura molto più aderente a quella di Gian Luigi Bonelli, si è purtroppo basato troppo sovente unicamente su clich?, privando le storie di linfa vitale. Ed è fondamentalmente il motivo per cui - a mio personalissimo giudizio - Tex, se non è morto, lo è quasi. O quantomeno, va svegliato. Il discorso legato alle vendite è ben diverso, e onestamente, finch? non si corre il rischio di chiusura, mi interessa poco. Modificato da Don Fabio Esqueda
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PALLINO
QUOTE
ti rid' i dialoghi secondo me come sarebbero dovuti essere per rispettare i canoni bonelliani:
vignetta 1) Tex non parla ma appare il suo pensiero " PESTE UN ALTRO ": 4) " E ADESSO CHE SUCCEDE, CHI E' QUELLO " - " NON SO CHI SIA MA HA APPENA FATTO UN ERRORE "; 5) " QUEL GRAN BASTARDO STA SCENDENDO PREPARIAMOCI A MANDARLO ALL'INFERNO "; 6) " FUORI I FUCILI, APPENA A TIRO FUOCO A VOLONTA' "

Posso notare solo una cosa riguardo a questo giochino, che è comunque fermo ad un tempo..(bello intendiamoci),.. ma che non fa parte più di quella che è stata l'evoluzione che Tex ha seguito fino ad oggi... ritorniamo alla solita frase del Tex di un tempo che non può essere più oggi. Forse l'affermazione che ho fatto in un post passato.."togli tutte le storie fino all'ultima scritta da G. L. Bonelli".. non era così campata per aria....

Certo che è fermo ad un tempo che fu perchè mi sono divertito a rispondere a ymalpas nel suo giochino sul linguaggio bonelliano.

Gianbart
Il mio chiaramente è stato un gioco o almeno spero lo prendiate per questo.

Il fine lo avevo evidenziato alla fine e comunque come al solito hai smontato la frase da un contesto ben preciso, non per polemizzare ma sei sicuro di non essere della SBE è Scherzo, ma continuando di questo passo stai facendo una fatica bestiale per cercare qualcosa negli altri discorsi da ribattere, aggiungi qualcosa tu per la parte a cui tieni, mi pare più stimolante.

Carlo Monni
Quanto a "Il totem misterioso", nemmeno io sono sicuro che se uscisse oggi per la prima volta venderebbe più di "Braccato" (a prescindere dal fatto che già alla sua epoca c'erano un bel po' di fumetti che vendettero molto di più di quel primo numero), ma questo solo se fosse tale e quale all'originale. Se GLB l'avesse scritto oggi, invece di tre albi a striscia da 32 pagine avrebbe scritto almeno una storia da 110 pagine per l'attuale formato. Il confronto con le vendite della Collezione Storica è improponibile perchè A) i lettori sapevano già chi era il personaggio, compresi chi non l'aveva mai letto (pare impossibile ma ci sono perfino tra i ?vecchietti?, perfino lo stesso Nizzi non lo leggeva fino al 1982 quando Sergio Bonelli lo incaric? di scriverlo),  la veste editoriale era molto accattivante.

Io penso che se domani uscisse un albo innovativo come lo era Tex all'epoca in cui usci ( N. B. facendo cambiare idea anche a GLB stesso ) farebbe lo stesso furore, e comunque credo che quella storia piacerebbe ancora oggi aldil' dello stile perchè è ricca di contenuti, mentre Braccato ( che comunque ho definito un buon albo scorrevole contrariamente a molti che lo hanno criticato ) non lascia lo stesso segno ( non si tratta di una spanna sola, c'è molto da lavorare ), grazie Gian.
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Il fine lo avevo evidenziato alla fine e comunque come al solito hai smontato la frase da un contesto ben preciso, non per polemizzare ma sei sicuro di non essere della SBE è Scherzo, ma continuando di questo passo stai facendo una fatica bestiale per cercare qualcosa negli altri discorsi da ribattere, aggiungi qualcosa tu per la parte a cui tieni, mi pare più stimolante.

Vedi GIANBART io devo risponderti così... perchè onestamente e personalmente, non posso pensare di avere un dialogo trasparente, con chi poi e contemporaneamente a questo topic, assume atteggiamenti non polemici,.. quelli ci stanno all'interno di un Topic perchè sono l'evidente trasporto che uno può avere in seguito a diversi punti di vista. Il tuo problema, e non il mio,? che stai cercando a tutti i costi di imporre bonariamente le tue opinioni, che non sono altro che opinioni, anche quando cerchi invano di dimostrare che la realtà dei fatti è come la dipingi tu. Noi ti stiamo leggendo e ti stiamo rispondendo, alcuni condividendo quello che dici, alcuni altri in parte, per quel che mi riguarda completamente all'opposto delle tue idee. Il tuo priblema è esserti fissato in quella che tu definisci "missione" se non erro, e dimmi se sbaglio, perchè anche se abbiamo pareri diversi, io ti seguo sia qu? che altrove, giusto per farmi un idea del tuo pensiero globale, e non solo di quello confinato al nostro forum. Devo dire che senza voler scatenare polemiche inutili, altrove il tuo pensiero è molto più aggressivo quando parli delle opinioni che si hanno qu?, per non dire irriverente. Ecco questo è il punto, mi piacerebbe leggerti qu? come ti leggo altrove, e non avere la sensazione di seguire due persone diverse. Una, qu? che dialoga ed espone le sue idee, l'altra di l' che a tratti espone il suo pensiero quasi come qu?, ma che molte volte suscita in modo sapiente l'ilarit?, la presa in giro di coloro che postano qu?. Non mi sembri sincero e di conseguenza ti tartto. Per il resto, magari fossi della SBE.... avrei un linguaggio ed un esposizione ben più articolata per controbattere la tua idea, ferma, ed inchiodata sul personaggio Tex che comunque ripeto criticabile ora come al tempo che f?,... senza per questo mettere in dubbio la sua vitalit? che qualunque cosa tu dica ad oggi è ben salda....;)

Io penso che se domani uscisse un albo innovativo come lo era Tex all'epoca in cui usci

Ecco vedi, poi non dire che cerco di controbatterti su ogni punto, ma ti stai contraddicendo tu stesso con questa frase.... domani se uscirebbe un Tex "Innovativo","come lo era",... passato.... come lo era, ma che domani non sarebbe...... hai fatto tutto da solo....:)
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Se vuoi le battutine sagaci le faccio pure qua ma non mi pare lo stesso ambiente ... o almeno mi pare più limitativo sotto questo punto di vista, erro a pensarlo ..... Inoltre rinnovo il mio invito a partecipare rivolto a tutti perchè come io non voglio imporre niente, non essendo portatore di verità esprimo solo il mio pensiero, così spero in una più sostenuta discussione di utenti che portino idee alla stessa. Per il resto ti rinnovo il mio invito di prima, visto che hai rismontato ed adattato una frase del mio dialogo a tuo uso e consumo, la frase chiaramente intendeva altro ma tu l'hai ripiegata a tuo modo di dire, forse così ti sarà più chiara: oggi un qualsiasi prodotto che abbia la forza innovativa che ha avuto Tex alla sua uscita avrebbe successo perchè si propone alternativamente a tutto ed è destinato quindi a rompere con gli schemi. Spero di essere stato più chiaro, complimenti a Ted Hawkins per la saggezza dimostrata e a Don Fabio Esqueda per il suo intervento.

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Se vuoi le battutine sagaci le faccio pure qua ma non mi pare lo stesso ambiente ... o almeno mi pare più limitativo sotto questo punto di vista, erro a pensarlo .....

Infatti, dimostri che ti sei presentato prevenuto e quindi già mal disposto... una persona diversa, lo ripeto... ma è solo la mia opinione...(C. V. D)Le battutine sagaci si fanno tra gente che parla nello stesso luogo, troppo facile farle in posti diversi solo per usarle come richiamo alla presa in giro...:)

oggi un qualsiasi prodotto che abbia la forza innovativa che ha avuto Tex alla sua uscita avrebbe successo perchè si propone alternativamente a tutto ed è destinato quindi a rompere con gli schemi.

A parte il fatto che la frase detta così può essere interpretata, ognuno a modo suo, anche perchè mica l'hai spiegata.....(non ho ancora il dono di leggere la tua mente)..:)in secondo luogo per prodotto innovativo, io intendo un qualcosa che non si era mai visto, e che riscuote un enorme successo a causa di questo. Tex per fortuna ha sempre riscosso un grande successo, ma il tema western non è certo originale o mai visto prima di Tex, e penso che abbia avuto più di una fonte di ispirazione, prima di nascere.
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Pallino se mi stai attaccando per un tuo motivo personale ti invito ad essere più schietto e a parlare chiaro, se invece stai facendo il difensore della santa croce come penso preferisco lasciare il commento ad altri e non continuare su questo battibecco sterile e poco fruttuoso. Per quanto riguarda i miei interventi credo non siano mai stati ne prevenuti ne mal disposti bensì penso di essere stato propositivo e positivo, ma questo lo giudicano gli altri, inoltre le battutine sagaci le faccio quando mi vengono e quando ho il l' da qualcun altro, qui tu stesso mi hai crocifisso quando le ho fatte perchè ti sei sentito attaccato, quindi le riservo in zone dove posso esprimerle in libertà senza condanne pendenti.

QUOTEoggi un qualsiasi prodotto che abbia la forza innovativa che ha avuto Tex alla sua uscita avrebbe successo perchè si propone alternativamente a tutto ed è destinato quindi a rompere con gli schemi.

Per quanto riguarda questa frase emblematica riduco ai minimi termini per fartela capire: se domani esce un albo chiamato CUCCUMA e i suoi autori si inventano qualcosa che stravolge i normali schemi a tal punto da rompere la monotonia corrente probabilmente questa pubblicazione avrà un buon successo editoriale, che poi andr? gestito intelligentemente per farlo crescere nel tempo ( vedi storia di Tex e nel passato recente anche Dylan Dog ). Ora staccando questo intermezzo durato anche troppo devo dire che in questo periodo ho scoperto alcune cose molto edificanti sui vari forum, si ne seguo più di uno, ma la prima che mi viene in mente e la considerazione che il popolo texiano è molto vario e raccoglie una vasta gamma di personalit? che non sono assoggettabili ad un unico modello ed è inutile etichettare perchè ogni gruppo che si crea per affinit? comuni ha in sè anime molto diverse, per cui io penso non sarà mai possibile unificare le idee e capire qual'? la miglior strada per il futuro, ma comunque discuterne è un buon inizio anzi è forse l'unico modo per cercare una via comune, perciò un grazie a chi ci mette del suo.
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Pallino se mi stai attaccando per un tuo motivo personale ti invito ad essere più schietto e a parlare chiaro, se invece stai facendo il difensore della santa croce come penso preferisco lasciare il commento ad altri e non continuare su questo battibecco sterile e poco fruttuoso.

Non fare il perbenista con me caro GIANBART, il motivo personale e il difensore della croce, tutte definizioni, insieme al fatto che questo è un battibecco poco fruttuoso alla discussione,... in un dialogo chiaro tra due forumisti avresti ragione da vendere, ma a questo punto pur contravvenendo alla Netiquette di questo forum, per cui se poi volete potete anche bannarmi, io non sopporto il fatto che alcuni miei pards di questo forum come Carlo Monni e Paco Ordonez per citarne 2, vengano presi in giro nell'altro forum, e penso che lo sanno perchè si legge chiaramente, mentre poi vieni di qu? cercando di instaurare un dialogo che ha chiaramente una falsa facciata. Non st? a ripetere quello che ho letto di l',.... certo tu non c'entri nulla, a parte il fatto di venire di qu? a dialogare e subito dopo andare di l' a scatenare le ilarit? altrui.... Mi prendo tutte le responsabilità di ciò che ho scritto, ma preferisco essere fuori, che dover fare la bella faccia, sapendo poi come considerate i nostri utenti/amministratori. Detto questo stai tranquillo mi divertir? a leggere i tuoi post di qu?, e non ci sarà bisogno di replicare perchè tanto non siamo sullo stesso canale di sintona. Per quanto riguarda la frase io parto considerando che all'inizio si diceva che se oggi fosse uscito in edicola "Il totem misterioso", non avrebbe venduto o non avrebbe avuto il succeso che ebbe, meritatamente nel 1948.... poi e diventato un confronto con "Braccato".... magari perchè non reggendo il confronto con i tempi attuali, bisognava trovare gurdacaso un albo molto criticato con cui metterlo di fronte,... poi è diventato che se un fumetto innovativo che anche non fosse Tex uscisse oggi in edicola avrebbe un successone.... quest'ultima affermazione è fine a se stessa e non risolve il discorso iniziale riferito a "Il totem misterioso", e queste innumerevoli trasformazioni dal quesito originale le hai create tu, perchè non vuoi ammettere che un fumetto di successo quale è Tex non si può più scrivere come copia carbone di quello che f? dal 1948 a quasi la metà degli anni 80 (cosidetto periodo d'oro).. delle storie scritte da G. L. Bonelli. Detto questo rispetto il tuo pensiero ci mancherebbe, ma non il tuo porti in doubleface....
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Scusa Gianbart, tu giustamente precisi che esprimi solo il tuo pensiero ed auspichi una discussione degli utenti che portino idee ma nei fatti fai poco per agevolare tale discussione in quanto insisti sempre sulle tue idee. Ad esempio tu hai sostenuto diverse pagine indietro che il Tex odierno perde continuamente lettori rispetto a quello di GLB (hai citato i 700.000 lettori degli anni 70). Io ti ho fatto presente che il calo di vendite non può essere imputato, se non in minima parte, al cambio di sceneggiatori, ma al mondo che è cambiato ed ha cambiato i gusti e le abitudini dei potenziali nuovi lettori. In una discussione io mi sarei aspettato una replica (potevi dire che eri in parte d'accordo, che eri in disaccordo e mi motivavi le tue ragioni, etc. etc.) invece non solo non hai risposto ma hai riproposto la tua stessa idea adducendo sempre la stessa ragione e portando un'intervista con dei dati. Scusa ma i dati del 2008 e del 2011 già li avevamo letti a cosa servono? Mostrano Tex in leggerissima flessione ed allora? Tu mi scrivi che ciò dimostra la disaffezione dei lettori nei confronti nel nuovo Tex... come fai a dirlo? Tex nel 2008 non era scritto da GLB quindi che discorsi mi fai, se ad uno non piace il nuovo Tex non avrebbe aspettato il 2008 per smettere. Il mondo dei fumetti perde annualmente lettori... TUTTI i fumetti, sono pochi quelli che riescono a stare più o meno stabili... Topolino e Tex sono forse gli unici che riescono ad essere stabili mantenendo cifre di vendita che tutti gli editori farebbere carte false per avere. Un certo mondo è scomparso ed è stato sostituito da un altro, più bello più brutto non so ma è così. Negli anni 70 i ragazzi collezionavano francobolli ora continuano a farlo ma in misura notevolmente ridotta rispetto ai numeri di 30 anni fa, in misura così ridotta che da quest'anno i francobolli in Italia sono autoadesivi ed hanno perso molto del loro fascino per i collezionisti. Tu pensi che questo sia dovuto al fatto che chi disegna i bozzetti di francobolli di oggi sia meno bravo o al fatto che i ragazzi attratti da altro abbiano perso interesse verso la filatelia. E' lo stesso sta avvenendo in tanti altri campi (orologi, modellini, giocattoli ed altro). Ora se si insiste a non voler prendere atto che il mondo è cambiato di cosa dobbiamo parlare? del fatto che una parte di noi pensa che 500.000 copie in meno di copie vendute sia tutta colpa dell'assenza di GLB ed un'altra parte di noi no. E in base a cosa lo stabiliamo, qui siamo 4 gatti in confronto a tutti quelli che ancora leggono Tex, inutile dire io la penso così e conosco altri 30 che la pensano come me. Basiamoci sui fatti, ammettiamo che i numeri di vendita degli anni 70 appartengono a quel periodo e non potranno più tornare, rendiamoci conto che i fumetti non sono più il passatempo preferito dei ragazzi per cui non si può sperare di tornare a certe cifre ne di avere un trend in continua crescita se non in casi particolari. chingachgook ha detto delle cose giuste, ogni epoca ha un suo modo di esporre e divulgare le cose (film, fumetti, libri o quant'altro) e le persone di quell'epoca dei gusti che col passare del tempo cambiano, inutile e sbagliato voler confrontare le cose fatte in due epoche diverse se non si tiene conto di questo. Ugualmente a me non interessa sapere se "Il totem misterioso" venda più di "Braccato" di Faraci o de "Gli schiavisti" di Boselli. Io ritengo che tutti e tre, ma anche gli altri che si sono cimentati finora, abbiano scritto delle belle storie di Tex e sono sicuro che nessuno lo abbia stravolto. Io quando leggo una storia di Boselli leggo Tex, non ho trovato nessuna storia scritta da lui in cui Tex sia stato messo nell'angolo. Con GLB c'erano meno comprimari con Boselli di più ed allora? Non è questo che stravolge, secondo me, Tex. Per scrivere una storia di Tex non c'è bisogno di vedere Tex in tutte le tavole e non c'è bisogno di mettergli a fianco solo ed esclusivamente delle mezze calzette. Una cosa che sicuramente non accetterei è un Boselli, un Faraci o chiunque altro che proverebbe a fare il compitino scrivendo una storia tale e quale a come la scriveva GLB. Chi copia non fa mai niente di buono, se un giorno Boselli si stancher? di scrivere Tex e ci sarà un altro al posto suo sicuramente vorrei vedere l'interpretazione di questo nuovo sceneggiatore non uno che provi a copiare Boselli in tutto e per tutto... che senso avrebbe?

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Scusami West10 se ti è sembrato sgarbato ma il mio intervento è venuto postumo dopo quello di altri utenti che si erano inseriti nella discussione e rispondeva un p? a tutti gli interventi della giornata non solo a te.
Comunque se vuoi riprendiamo il discorso ritornando alle fredde cifre che poi però naturalmente ognuno adatter? a suo modo come ho visto già fare in altri interventi.
Il dato naturale è che Tex cala nelle vendite costantemente ma di questo non posso certo accusare gli attuali responsabili della linea perchè i motivi come tu dici sono molteplici ognuno incidente in percentuali che non sappiamo ma che possiamo solo ipotizzare.
Probabilmente in primis un ricambio generazionale che non ha supportato le perdite nel tempo dei lettori ( contiamo che un ventenne che leggeva Tex nel 1950 oggi avrebbe circa un'ottantina d'anni e a memoria ne ho sentiti parecchi dirmi che il padre o il nonno leggevano Tex ), questi in effetti possono essere assommati ma sono due fattori di perdita, in secondo forse la frenesia in cui viviamo e che impedisce a molti di trovare il tempo di leggere fumetti e qui ti d' ragione sulla crisi editoriale mondiale provocato anche da questa vita che non da più tempo per gli interessi personali ( noi probabilmente siamo dei fortunati ), in terzo una disaffezione costante dei lettori, a mio parere, verso il personaggio e questo ( forse ) viene suffragato dalle cifre che non volevo tirare in ballo ma sono essenziali ad una corretta analisi, riprendo quindi il famoso post che tu discutevi :

Tex è passato dalla leggendaria tiratura delle 6-700000 copie durante il periodo GLB fino alla fine degli anni '80, ad una tiratura di 500000 copie del 1993 periodo nizziano, per poi passare alle 300000 del 2001, alle 240000 del 2006, alle 220000 del 2009 e infine alle 210000 di oggi

Io chiaramente ci vedo anche una sostanziale fuga di lettori nel tempo in queste cifre e non voglio per questo accusare nessuno, ma anche se fosse diminuita ultimamente questa perdita sempre di calo di vendite si tratta, e qui tu mi pare sia d'accordo. Ora io quello che contesto qui come in altri post e il vedere una stabilità o addirittura una inversione di tendenza grazie all'attuale linea il che non mi pare rispecchiare la realtà, ma su questo chiaramente abbiamo due differenti modi di vedere quindi rimarremo della nostra idea.

Io pure come te so di leggere Tex quando ho in mano un albo di GLB o di Boselli o di Faraci, ma mentre a te piacciono tutti i 3 autori magari con gradimenti diversi, a me vengono evidenti le differenze sostanziali perchè, come ho già detto, non riesco a gustare le storie allo stesso modo, non ho lo stessa passione nel leggere i 3 autori citati ma non per prevenzione bensì per quello che mi lascia la storia dentro, per quel famoso discorso di magia che anche Cheyenne ha riconosciuto.
Quindi caro WEST10 scusami ancora se non ho avuto il garbo di risponderti qualche pagina fa e spero di dibattere ancora su questo forum con te e gli altri.

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Vorrei precisare che il tuo precedente intervento non mi era sembrato sgarbato, infatti non volevo delle scuse, volevo solo fare presente che in un confronto di idee si devono tenere presente le idee degli altri altrimenti si rimane fermi sui propri presupposti e la discussione diventa sterile. Per tornare all'oggetto della discussione francamente non so se siamo stati più fortunati noi o se lo sono ora i nostri figli. Noi negli anni 70 dopo la scuola dovevamo aspettare la tv dei ragazzi nel tardo pomeriggio per vedere un cartone animato o un film per ragazzi, rigorosamente in b/n ovviamente, i giochi elettronici non esistevano ma c'erano i fumetti. Meglio prima o meglio adesso, penso che alla fine sta tutto nell'intelligenza del singolo, oggi come allora basta non eccedere e sapersi divertire. Però è ovvio che la maggior parte dei ragazzi di oggi fra un fumetto e un gioco elettronico sceglie il gioco elettronico. Poi ovviamente una quota parte di lettori che lascia Tex semplicemente per disaffezione o per altri motivi c'è, non ti so dire per quanto incida ma secondo me non può arrivare a giustificare un calo da 700mila a 200mila. La colpa del ricambio generazionale che non c'è stato è causato secondo me principalmente dal mutare dei gusti dei ragazzi che sono attratti da nuove forme di divertimento. Riguardo invece al modo di leggere di noi "diversamente giovani" :) io ho un'altra teoria sul discorso della magia che non si ritrova più nei nuovi autori. Noto che persone come te, come Cheyenne ed altri che non hanno mai smesso di leggere Tex e continuano a farlo dall'infanzia parlano di questa magia persa mentre altri come me che ad un certo punto hanno continuato a farlo in modo molto saltuario o hanno smesso del tutto per poi riprendere non risentono del problema. Non sarà che nel vostro caso vi portate dietro quel modo di leggere della giovent? che per forza di cose non può ritornare e che invece cercate invano mentre chi ha avuto un distacco ora rilegge in modo diverso, sia le storie di GLB che le nuove, senza voler a tutti i costi ritrovare una magia che non c'è più?Intendiamoci non sto dicendo che tu o Cheyenne sbagliate o che siete rimasti bambini, non c'è niente di male nel vostro modo di porsi ammesso che sia veramente così, la mia ovviamente è una sensazione, dico solo che magari uno continua a leggere un fumetto per anni cercando di ritrovare sensazioni che da piccolo aveva ma che non potranno mai tornare ma inconsciamente le si cercano ancora. Allora qualunque cosa uno legge la confronta con le storie lette da giovane e il confronto non regge e quando mi leggo la storia di GLB quelle sensazioni inconsciamente riaffiorano ed anche la storia mi sembra più bella. Ovviamente la mia è solo una teoria.

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penso che ci sia qualcosa di religioso in Tex... le discussioni sul vecchio e il nuovo partono da questo presupposto. Le storie bonelliane erano infarcite di canovacci uguali e identici ad altre storie, con personaggi come Bill, Tom e Jim... privi di approfondimento psicologico e altro. E andavano bene erano "religiose". Tex arrivava menava tutti e ci si divertiva. Poi arriva uno come Nolitta che alza il tiro... scrive storie non religiose... diverse... molto più mature... ma quello era Tex?Poi Nizzi, prima del calo dovuto alle troppe storie, riporta la religiosit? ed ecco storie perfettamente in linea con la liturgia bonelliana. Eppure ehi ma Bonelli padre era sempre un'altra cosa... Ed ecco "Il Passato di Carson" storia epocale e sceneggiatura perfetta eppure i soliti "Tom, Bill e John" hanno la meglio nel senso che sè bella storia capolavoro ma bonelli padre è un'altra cosa, non ci sarà nessun Tex all'infuori di quello. Ora io leggo Tex da quando ero bambino... eoni fa. Oggi, ha 29 anni, mi piace l'idea che ci sia ancora chi scriva storie e che giustamente qualcuno dica che non vi è quel pathos di prima, quella emozione quei "Tom e Bill" però io mi sorprendo sempre nel vedere che c'è entusiasmo per un fumetto così antico e spero che Tex esca ancora e ancora e ancora perchè l'avventura DEVE continuare. Quindi Tex vive.

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In effetti West, è proprio vero che sono rimasta un po' bambina nell'animo haha . Questo poi va a influire sul modo in cui si vede un po' tutto ciò che si è conosciuto nell'infanzia, non solo Tex. Per fare un esempio, l'estate scorsa ero a Finale Ligure e ho voluto portare mia figlia a vedere Noli, il paese dove ho trascorso tanti anni in vacanza: ebbene, non posso negare che la bellezza del luogo era rimasta praticamente intatta, ma io mi rivedevo bambina per le strade e sulla spiaggia, insieme alla compagnia di ogni estate, e in quel momento la Cheyenne adulta sembrava quasi un'estranea. Probabilmente la lettura di Tex ha per me gli stessi limiti. Tu dirai: "Allora anche con il più magico Tex di GLB avresti lo stesso problema". Forse sè, tuttavia quelli riescono almeno in parte a riportarmi antiche sensazioni. Tutto sommato Tex lo leggo ancora volentieri. Non può essere che lo compro solo per vedere come andr? a finire, o per curiosità, perchè potrei usare il denaro e lo spazio di casa per altri prodotti. Quindi sè, per me vive, forse più stancamente di un tempo, ma vive. E ho detto fino alla nausea che mi rendo conto delle sue necessit? evolutive, perchè come personaggio il tempo per lui trascorre (? trascorso, almeno, a un certo punto si è fermato o rallenta molto), e non possiamo sperare che un maturo quarantenne compia i suoi exploit con la noncuranza di un ventenne spericolato. Deve rimanere l'eroe però, deve vincere dopo aver attraversato le sue dodici fatiche. Anzi, meglio ancora se di fronte si trova un antagonista coi fiocchi, meglio ancora se ce lo troviamo al palo di tortura, legato sui binari del treno, immerso in una cisterna o ferito quasi a morte, purch? alla fine emerga su tutti. In realtà non sono moltissime le cose che ho dovuto rimproverare al nuovo corso. Forse una fuga dalla semplicit? di un tempo: ricordo che tempo fa qualcuno, credo Tahzay, ha proposto un efficace parallelo con i semplici ingredienti della pizza di un tempo (io ricordo che se proprio si voleva essere "raffinati" si sceglieva la quattrostagioni o la prosciutto e funghi) e il men° quasi pretenzioso di una pizzeria dei nostri giorni. Ok, per essere sincera il paragone è limitato perchè tra le pizze "pretenziose" c'è più possibilità di scelta. Ma se voglio mi prendo la solita prosciutto e funghi, o margherita, e gli ingredienti sono quelli che devono essere. Non è che ci aggiungono inchiostro di seppia o rognoncini di capretto perchè le cose evolvono. Un'altra cosa che non mi fa impazzire è quando si rende eccessivamente omaggio alla storia. Questo l'ho già detto, ma ci tengo a ripeterlo, perchè fa proprio parte del mio approccio al fumetto. Intendiamoci, la storia in sè e per sè mi piace molto, e a scuola era tra le mie materie preferite. Ma nel fumetto ritengo che debba inchinarsi alla fantasia, come del resto è accaduto fin da principio. Avventure come quella con Apache Kid sono molto belle da leggere, ma ne avrei fatto anche a meno perchè inevitabilmente Tex ne esce sconfitto. O comunque con un pugno di mosche in mano. Altro sarebbe stato un interagire, magari in diversi episodi, di Tex con lo scout indiano, debitamente cristallizzato nel tempo. Come è accaduto in passato con personaggi come Cochise o Ely Parker: ora sinceramente non ho tempo di fare ricerche, ma è probabile che nell'epoca storica in cui si muove l'attuale Tex possano già essere morti. E io dico: "Che ce ne importa?". Perchè il Cochise di Tex e l'Ely Parker di Tex non dovrebbero continuare a vivere nel mondo di Tex esattamente come un Kit Carson° L'ultima cosa che proprio non mi va l'ho citata qualche intervento fa, è l'idea che il mondo di Tex debba cambiare in ossequio al cambiamento nei gusti delle persone.

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Vorrei solo dire una cosa, da piccolo leggevo anche "Il piccolo ranger" e mi ricordo che era un altro personaggio a cui mi appassionavo molto, tanto è vero che l'uscita in edicola della riedizione bimestrale, mi ha fatto esultare, perchè potevo ripercorrere quelle sensazioni rileggendo le mitiche storie di quel personaggio. Ebbene alla prova dei fatti, non è stato così, certo la memoria si è riaperta a quelle sensazioni visive che avevo avuto da ragazzino, ma c'era qualcosa che non era più come allora. Ho smesso di comprare la ristampa, perchè non c'è velleit? di puro collezionismo se poi non ho più soddisfazione di leggere il fumetto in questione. Perchè succede tutto questo?... Mi son risposto, certo nel frattempo anche questo personaggio ha subito, pur mantenendo le caratteristiche fondamentali, una sua evoluzione nel corso della sua serie, e inanzitutto tale evoluzione v? nel verso di un linguaggio non più ingenuo come quello dei primi numeri. Tex vive da 1948 quando inizi? ad uscire in formato striscia(tra l'altro ritenuto da molti nostalgici il periodo migliore delle avventure di Tex), ma nel frattempo e dopo ben 64 anni dico 64 anni, ha subito per forza un evoluzione, che non riguarda il solo linguaggio, ma anche il modo di porsi nelle sue storie. Cambiano gli sceneggiatori, cambiano i disegnatori. Non possiamo più pretendere di averlo uguale e identico a quello inseguito da "lo sceriffo e i suoi scagnozzi", a questo punto bisogna saper cogliere questa evoluzione, che in un periodo di vita così lungo (ripeto i 64 anni), non poteva che essere inevitabile. Cosa sarebbe successo se Tex non avesse mai avuto cambiamenti fin dal suo inizio?Avremmo una serie che avrebbe moltiplicato a dismisura il suo numero di lettori, oppure avremmo una serie che dopo tutti questi anni ferma al solito iniziale linguaggio, avrebbe eroso molti più lettori di quelli odierni?... Bhe il mio pensiero mi dice che oggi molte nuove leve non lo avrebbero comprato affatto, e molti vecchi lettori, non fosse altro per evidente età anagrafica, non potrebbero comprarlo più. Insomma l'evoluzione,(per me che amo comunque e sempre il vecchio Tex),? un percorso obbligato verso il mantenimento vitae del personaggio.

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Anche io dopo la prima uscita della ristampa ho smesso di comprare Il piccolo Ranger. Ma in quel caso non mi aspettavo particolari emozioni, quel fumetto lo compravo da bambina ma anche se mi piaceva davvero molto non ha mai raggiunto le vette di Tex e Zagor. Ecco, Zagor, se non avessi i problemi che ho già citato in passato, avrei continuato a comprarlo e credo che non mi avrebbe facilmente deluso, perchè lui è nato per dilatarsi nel tempo e nello spazio, a meno di non cambiare completamente personalit? o perdere la vis comica garantita dalla presenza di Cico. Ma poi, in infanzia e adolescenza leggevo anche Miki, Blek, Il comandante Mark (con il suo Alan Mistero), e albi che non so nemmeno da dove venissero o se esistano ancora, tipo "Aquila d'oro" o cose simili. Alcuni numeri, se li trovassi a costi contenuti, mi piacerebbe rileggerli, ma non ho eccessive aspettazioni al riguardo.

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  • Rangers

Mi sento di condividere pienamente il discorso di Ulzana, che ha centrato esattamente il bersaglio (imo)!Restando nel discorso, alle volte mi sembra che qualcuno si aspetti dai nuovi autori una specie di copiatura all'estremo dettaglio di quello che faceva GLB nelle sue storie. Non tanto le trame, quanto soprattutto il linguaggio e certe espressioni, che se variate anche solo lievemente diventano agli occhi di qualcuno "errate" o comunque antipatiche. Io penso che un occhio possa essere tenuto fisso alle espressioni tipiche Bonelliane, senza però andare a copiare di pari passo tutte le nuvolette, altrimenti che senso avrebbe?Anche perchè GLB stesso modifico il suo linguaggio da fascia a fascia, guardiamo solo le storie comprese tra 1-100 quanto cambia. Attenzione parlo del linguaggio non delle caratteristiche principali del personaggio. Ma è un evoluzione normalissima: dal '48 al '70 ne è passata sicuramente di acqua sotto i ponti anche dal punto di vista letterario - artistico ... e quello che vogliamo. I nuovi autori chiaramente non riusciranno mai a costruire una nuova storia perfettamente identica a quello che faceva GLB... a meno che non copino di pari passo ogni cosa.... è questo che vogliamo?Penso che nessuno oggi abbia la "prepotenza" di autonominarsi nuovo Gianluigi Bonelli, sarebbe impossibile e sbagliato. Lui ha creato Tex, lui era Tex. Però chi viene dopo è riuscito a mantenerlo in vita, magari a volte con risultati davvero deludenti, ma imo altre volte riuscendo a dare continuit? al personaggio pur con una naturale evoluzione.

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