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TWF - Tex Willer Forum

[Maxi Tex N. 16] La Legge Di Starker


ymalpas
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51 utenti hanno votato

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mi sono goduto la lettura di questo ottimo maxi , dimostrazione che su questa serie non finiscono storie di serie B, ma valide storie . questa , particolarmente convincente, è una trama profonda e articolata , con i suoi colpi di scena, che a tratti mi ha ricordato il miglior Nizzi, quando scriveva storie un p? "gialle", anche se sempre western. l'interpretazione che Faraci fa di Tex continua a convincermi , da questo punto di vista devo dire che ha ben inquadrato il personaggiobene anche lo sceriffo(che fa coppia con quello della serie regolare), un nemico come si devela chicca che mi ha deliziato è stato l'ingresso sulla scena di Carson(un'ovazione dalla platea), infatti fino a li Tex mi era parso troppo solo , contro un'intera città, l'arrivo dell'amico mi ha rincuorato. in più Faraci , anche se per poco , ha gestito Carson SPLENDIDAMENTE !!!!se gestir? così l'intero quartetto ne vedremo delle belleinfine un mio particolare elogio ad un disegnatore che in passato non ho molto apprezzato, mi riferisco a Repetto che qui sforna un'ottima prova che mi ha convinto pienamente. molto bravo anche lui. c'è chi col tempo peggiora(Ortiz), chi invece migliora(Repetto)... e allora ecco il voto:storia 8,5disegni 8 clap clap

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E poi, e qui chiedo a Carlo Monni: in alcune vignette la mano sembrava leggermente diversa, possibile che Repetto sia stato aiutato nel disegnare l'albo?

Esattamente la stessa domanda che mi sono posto io ma senza una risposta sicura. So che, come quasi tutti gli artisti sudamericani, Repetto ha degli aiutanti per gli sfondi (ad esempio: ne ha uno esperto nel realizzare edifici ed a arredamenti interni), ma lui comunque si riserva le figure umane ed i cavalli. Che c?entri il fatto che è stato malato, tanto è vero che ci ha messo più di 4 anni (dall'estate 2007 ai primi del 2012) per realizzare 318 pagine, un lavoro che in genere gli avrebbe richiesto poco meno di due anni?In ogni caso, possiamo dire che praticamente nessun autore di Tex è invecchiato bene come lui dal punto di vista grafico. I soli precedenti di ultra settantacinquenni che abbiamo su Tex sono Galep (morto a 77 non ancora compiuti), Letteri (morto a 80 anni compiuti da poco), Ortiz (che gli 80 li ha compiuti da appena un mese) e tutti e tre hanno mostrato un calo di qualità sempre più vistoso negli ultimi anni di carriera. A prescindere dal fatto che il suo stile possa piacere o meno, forse solo Roberto Diso (anche lui ottantenne) è riuscito a mantenere una qualità costante dal suo esordio ad oggi.
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Ossia, pur di riempire le 324 pagine, Faraci si è inventato un po' di tutto per allungare il brodo. Forse il pregio della storia è che si legge molto scorrevolmente ma questo non basta a salvarla davvero. Comunque meglio i disegni dei testi. VOTI:TESTO: 5DISEGNI: 7

Meglio i disegni dei testi è doubt "Allungare" il brodo è doubt Si legge scorrevolmente ma non basta è doubt Tale giudizio proprio in una storia come questa è Dove si legge un Tex vecchio stampo, dove Carson ( seppur per poche pagine ) è tratteggiato in maniera eccelsa, dove vediamo svariate tavole che ricordano il miglior Nizzi e il mitico GLBonelli è :shock: Mah...... doubt E' proprio vero che il mondo è bello perchè vario..... >:azz:
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condivido capelli d'argento, a me è sembrata un'ottima storia da tutti i punti di vista. alcune critiche non le capisco , anche perchè mi sembra che Faraci abbia esaudito quello che spesso si chiede in questo forum agli autori: storia lunga e articolata, tex e i pards caratterizzati alla vecchia maniera, bei dialoghi , nemici con le p.. le ecc. ecc. non è che qualcuno è un p? incontentabile? :huh:

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letto anche il maxi, a mio giudizio è uno dei maxi più riusciti di sempre!!! il testo molto scorrevole e la storia ottima, piena di colpi di scena, gli ampliamenti della storia con nuovi personaggi ottimi, tutti ben riusciti . davvero un ottimo lavoro con questa storia, perfetta per i maxi. questi sono i maxi che vorrei sempre leggere ogni anno, ovvero un unica storia di buon/ottimo livello per tutte le pagine. testi 8,5per quanto riguarda i disegni sono buoni, ma non mi hanno colpito più di tanto, classici di repetto. si poteva fare meglio sui disegni, tra l'altro la fisionomia dello sceriffo, con il viso mi sono sembrati familiari, ma non ricordo a quale altro personaggio di tex incontrato negl anni assomiglia, qualcuno mi puo aiutare è ;) disegni 6 in conclusione i seguenti maxi se saranno di questo livello sarei felicissimo ;)

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Per me un Maxi discreto, al quale concedo una ampia sufficienza, riservandomi di rileggerlo a breve. Il soggetto mi è sembrato interessante e la storia scorrevole anche se ad un certo punto mi è sembrato che avesse già detto quasi tutto ben prima della metà e che si sia trascinata un po'. Repetto mi piace molto ed i suoi disegni li ho trovati ancora una volta eccezionali. Per concludere si è trattato di un Maxi godibile, sia pure non straordinario. Voto: 6,5.

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Per me un Maxi discreto, al quale concedo una ampia sufficienza, riservandomi di rileggerlo a breve. Il soggetto mi è sembrato interessante e la storia scorrevole anche se ad un certo punto mi è sembrato che avesse già detto quasi tutto ben prima della metà e che si sia trascinata un po'. Repetto mi piace molto ed i suoi disegni li ho trovati ancora una volta eccezionali. Per concludere si è trattato di un Maxi godibile, sia pure non straordinario. Voto: 6,5.

quando parlavo di "allungamento del brodo"intendevo proprio ciò che ha scritto anche Francesco. Infatti anche per me ad un certo punto della storia era già come se si fosse detto tutto. La storia sarebbe stata più godibile e ben composta se fosse stata costituita da un centinaio di pagine in meno. Perciò poteva tranquillamente finire distribuita su due albi della serie regolare anzich?, per forza, in un maxi dove, è ovvio, che poi essendo la fogliazione maggiore qualcosa bisogna trovare per riempire. Non dico con questo che la storia fosse brutta, in effetti era molto vintage sia nei testi che nei disegni, ma non aveva bisogno di tanti fronzoli aggiuntivi per arrivare al fondo.... perciò, aldil' delle perplessit? di alcuni di voi su quanto ho scritto, non posso che confermare la mia prima impressione e relativi voti. :indianovestito:
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  • Collaboratori

Vado controcorrente e non assegno la sufficienza alla storia. Due storie di Faraci di seguito, di cui una di tre albi, erano una bella prova per saggiare le possibilità dell'autore su Tex, sul quale ha sfornato storie di discreto livello senza però mai dare l'impressione di voler osare più di tanto. Su TWO avevo letto nei giorni scorsi di quella sorta di "processo" intentato a Faraci, che un po' mi ha infastidito, quasi come se il bersaglio da Nizzi si fosse improvvisamente spostato sugli altri autori. Però non mi resta che convenire su certe posizioni, non quelle estremistiche che vedono lo sceneggiatore inadatto al personaggio, ma su quelle che ritengono le due storie in oggetto sostanzialmente un'altra occasione sprecata. Vedo di motivare meglio il mio giudizio. Il primo impatto con il maxi è maturato coi disegni INGUARDABILI di Repetto. Si farà anche aiutare da qualcuno ma il risultato non cambia poi assai. Passiamo dalla sicurezza offerta dalle solide tavole di Del Vecchio a un disegno incerto, tratteggiato male, con dei primi piani inguardabili, con un Tex fotocopiato in molti casi da Ticci ( che se fossi lui sarei sinceramente irritato da tanto plagio ) che raggiunge il culmine quando appare disegnato con i pantaloni a righe orizzontali di zagoriana memoria!!! I personaggi, poi, si somigliano tutti. tanto è bravo Del Vecchio a differenziarli e a facilitare così il loro riconoscimento, tanto Repetto si mostra ripetitivo non solo in questo maxi, ma in tutte le storie che ha disegnato per Tex. Se non è insufficienza artistica questa!Il piccolo negro in certe vignette sembra un cinquantenne con la sola altezza a giustificarne l'età! La giovane donna, che dovrebbe suscitare certi turbamenti, è una racchia insignificante. Con dei disegni così la storia nasce ZOPPA. Che @&$$# combinano nella redazione di via Buonarroti è Davvero si è affidata un'altra storia a Repetto è Mah... a tirare troppo la fune attenti agli strappi. Il secondo impatto negativo è con il personaggio di Starker. Mi ricorda certi fratelli Donegan. Ma senza capo e senza coda. Cioè è un personaggio di difficile definizione:a ) è un bandito è si e no. b ) gli interessano i soldi è si e no. c ) è un fine ragionatore è si e no. d ) è una persona eloquente è si e no. e ) è capace di dominare le sue sensazioni è si e no. f ) ha tutto il villaggio dalla sua parte è si e no. In definitiva quello che si ricorda maggiormente in questo personaggio è la sua passione per il potere che gli conferisce la possibilità di dominare sulle vite dei cittadini che amministra e che peraltro non solo non si accorgono di questa passione ma sono talmente beoti da credere a tutto ciò che dice. Peraltro il personaggio non ne combina una giusta, quando è chiaro che una volta eliminato il complice, gli basterebbe non fare una mossa per imbrigliare il ranger. Che scopre tutta la verità grazie a una semplice spiata. E con Nizzi certe trovate erano bocciate senza appello. Ricordate cosa si diceva degli origliatori è Ritorniamo a Starker che perde inspiegabilmente tutto il suo sangue freddo e compie azioni insensate come l'arresto di Kit Carson e la successiva condanna all'impiccagione, che da sola semina qualche dubbio tra le ragnatele annidate nelle teste dei suoi concittadini. E' talmente attaccato alla poltrona, che compie tutta una serie di azioni che definirle azzardo è poco. La resa davanti a Tex che dall'alto del tetto spiattella tutte le sue verità, senza neanche una prova a carico, confidando in una crisi di nervi che puntualmente avviene è una conclusione degna di certa faciloneria tante volte imputata ancora una volta a Claudio Nizzi (almeno negli ultimi anni ). Da uno contro tutti a tutti per uno. bah! Tex e Starker sembrano quotati in borsa. Un'altra cosa che nella storia è stata svolta male è l'amicizia improbabile che si crea tra il ranger e la famiglia di colore. In particolare il rapporto con il negretto è sufficentemente straniante. Troppo buonista, infine, la conclusione con la cessione del mulino che, vista la stranezza della gente, la famigliola dovrebbe stare molto attenta alla propria pelle. Ecco un buonismo preoccupante nell'autore. Una storia che si e no poteva essere sviluppata in 220 tavole, si trascina avanti, stancamente, fino alla conclusione. Qualcuno ha parlato di brodo allungato. Condivido la sensazione. E aggiungo anche l'aggettivo: "(a tratti) confusionaria". Insomma, questo maxi Faraci l'ha IMO malamente toppato. Repetto l'ha affossato, non mi resta che piantarci una croce sopra ( compresi i 6,30 aquilotti spesi male che in fondo è la cosa che mi rode di più ).

Modificato da ymalpas
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La recensione di Ymalpas, come sempre particolareggiata, intelligente ed esauriente, mi mette un sacco di pulci nell'orecchio. Ero intenzionato a scrivere che la storia mi era piaciuta, anche la trovata finale dell'apparizione del vecchio cammello, ed ora.... il post del Nostro ha un bel po' minato le mie certezze...

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Il primo impatto con il maxi è maturato coi disegni INGUARDABILI di Repetto. Si farà anche aiutare da qualcuno ma il risultato non cambia poi assai...  un disegno incerto, tratteggiato male, con dei primi piani inguardabili, con un Tex fotocopiato in molti casi da Ticci ( che se fossi lui sarei sinceramente irritato da tanto plagio ) che raggiunge il culmine quando appare disegnato con i pantaloni a righe orizzontali di zagoriana memoria!!!
I personaggi, poi, si somigliano tutti. tanto è bravo Del Vecchio a differenziarli e a facilitare così il loro riconoscimento, tanto Repetto si mostra ripetitivo non solo in questo maxi, ma in tutte le storie che ha disegnato per Tex. Se non è insufficienza artistica questa!

Vedo con piacere che non sono il solo ad apprezzare Repetto. :lol2:

Ortiz... sarà ormai in declino, ma almeno il suo glorioso passato su Tex l'ha avuto.
Font... beh, certo può non piacere (e a me piace parecchio) ma resta indubbio che il suo lavoro finora l'abbia sempre svolto egregiamente.
Diso... in fondo il suo unico difetto sta nelle espressioni facciali, per il resto (sorvolando sul calo dovuto all'età) lo trovo abbastanza adatto al western, soprattutto se ambientato nel sudovest (spero che si decidano ad affidargli una storia con navajos o apaches).
Repetto invece non l'ho mai sopportato, fin dalla sua prima storia... lo considero un pallido emulo di Del Castillo, privo però della sua grandezza e più a suo agio con storie belliche che con il western.
I difetti elencati da Ymalpas glieli attribuisco tutti, e pure qualcuno di più. Forse l'unica storia in cui mi è sembrato meno peggio del solito è Intrigo nel klondike, merito dell'ambientazione più che altro.

Che @&$$# combinano nella redazione di via Buonarroti è Davvero si è affidata un'altra storia a Repetto ?

In effetti è stata una pessima notizia che avrei preferito non sentire da Carlo.

Comunque, meglio relegato all'almanacco che vederlo sulla regolare.

[scusate per l'OT]

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In effetti, a me ha destato più di una perplessit? proprio la figura di Starker.
S
P
O
I
L
E
R
La famosa "legge di Starker", imposta "con la paura" (cfr. la scena in cui batte il bicchiere con violenza sul tavolo), semplicemente non esiste: Starker, anzi, è divenuto un vero e proprio leader carismatico all'interno del suo paese, ed i cittadini gli vogliono bene, pendendo dalle sue labbra....!
Non vorrei che Faraci fosse "partito per la tangente", impostando un soggetto e ritrovandosene, in corsa, un altro: perchè Grover e Cooper vengono inizialmente corrotti, in fin dei conti? Cosa avrebbero dovuto rivelare del passato di Starker di così compromettente da renderlo inviso agli occhi della popolazione (che ne aveva fatto già un eroe "a scatola chiusa", dimostrando di non interessarsi di chi fosse, e da dove veniva quell'uomo?).
Perchè, poi, sistemare e liquidare in tutta fretta i suoi complici (con una rischiosa sparatoria a viso aperto, ed in inferiorit? numerica, poi!)? Solo per il gusto di vedersi acclamato e beatificato al ritorno in città? Precludendosi, così, la futura possibilità di lucrose rapine, e a pro di che? >:azz: A me pare un comportamento piuttosto schizofrenico, o comunque poco coerente, tanto che non si capisce se il personaggio sia carne o pesce, come diffusamente ed argutamente segnalato da Ymalpas.
Anche il rapporto con Tex è poco chiaro: dapprima Starker-Hook intende evitare di eliminarlo, per paura delle conseguenze che questo potrebbe comportare (arrivo di altri Rangers, ecc.); poi, senza che Tex abbia nulla in mano (solo avendo appreso che conosceva il suo vero nome), addirittura si spinge a programmare la pubblica impiccagione di Carson, dando enorme clamore a una vicenda che avrebbe avuto interesse a sistemare con calma, ed in silenzio.
Tex, poi, gira qua e l' tra i boschi, e non riparte una volta liquidato Lewis, perchè ha il sentore che qualcosa non vada; è guidato a zonzo dalle sue sensazioni, ma alla fin fine non "quaglia" nulla, e l'unico elemento serio glielo fornisce la spifferata del ragazzino nero (il vero nome di Starker, i suoi legami poco chiari con Cooper e Grover). Ma il ranger non ha il minimo elemento di prova contro Starker-Hook, e il discorsone finale a l' Hercule Poirot, basato su ragionamenti ipotetici, non è esattamente texiano, o almeno fa parte di un "certo" Tex che non è esattamente quello che i lettori vorrebbero vedere; tra l'altro, provocare apertamente un individuo coi nervi a fior di pelle, mentre tiene un ostaggio sotto il tiro della pistola, non mi è parsa l'idea del secolo, ed il modo risibile in cui la situazione viene sbrogliata (il "trucchetto" da bambini di Carson) non esalta, francamente, la statura di Starker e neppure ne nobilita la fine.

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Il secondo impatto negativo è con il personaggio di Starker. Mi ricorda certi fratelli Donegan.

Molto ben azzeccato, pard! ::evvai:: Anche io ho ripensato subito a quella storia, ed i motivi mi sono apparsi evidenti: c'è quell'atmosfera strana e rarefatta di calma piatta, stile "io so che tu sai che io so.... ma che cosa, di preciso, non so", che "dovrebbe" suggerire tensione, ma che - in verità - affloscia soltanto la storia; con Tex che, senza piani precisi, indaga qua e l' e il cattivo di turno che, anzich? ignorarlo (o progettare di sistemarlo) lo segue (o lo fa seguire da terzi) per controllare, passo passo, come procedono le sue indagini.... salvo un paio di tentativi del tutto estemporanei (con relativo rimprovero di Starker) da parte di Ronny e Fred si spedire il ranger al Creatore, ma più del tipo "già che ce siamo, provamose", che frutto di una sia pur abbozzata logica.
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Vado controcorrente e non assegno la sufficienza alla storia. Due storie di Faraci di seguito, di cui una di tre albi, erano una bella prova per saggiare le possibilità dell'autore su Tex, sul quale ha sfornato storie di discreto livello senza però mai dare l'impressione di voler osare più di tanto. Su TWO avevo letto nei giorni scorsi di quella sorta di "processo" intentato a Faraci, che un po' mi ha infastidito, quasi come se il bersaglio da Nizzi si fosse improvvisamente spostato sugli altri autori. Però non mi resta che convenire su certe posizioni, non quelle estremistiche che vedono lo sceneggiatore inadatto al personaggio, ma su quelle che ritengono le due storie in oggetto sostanzialmente un'altra occasione sprecata. Vedo di motivare meglio il mio giudizio. Il primo impatto con il maxi è maturato coi disegni INGUARDABILI di Repetto. Si farà anche aiutare da qualcuno ma il risultato non cambia poi assai. Passiamo dalla sicurezza offerta dalle solide tavole di Del Vecchio a un disegno incerto, tratteggiato male, con dei primi piani inguardabili, con un Tex fotocopiato in molti casi da Ticci ( che se fossi lui sarei sinceramente irritato da tanto plagio ) che raggiunge il culmine quando appare disegnato con i pantaloni a righe orizzontali di zagoriana memoria!!! I personaggi, poi, si somigliano tutti. tanto è bravo Del Vecchio a differenziarli e a facilitare così il loro riconoscimento, tanto Repetto si mostra ripetitivo non solo in questo maxi, ma in tutte le storie che ha disegnato per Tex. Se non è insufficienza artistica questa!Il piccolo negro in certe vignette sembra un cinquantenne con la sola altezza a giustificarne l'età! La giovane donna, che dovrebbe suscitare certi turbamenti, è una racchia insignificante. Con dei disegni così la storia nasce ZOPPA. Che @&$$# combinano nella redazione di via Buonarroti è Davvero si è affidata un'altra storia a Repetto è Mah... a tirare troppo la fune attenti agli strappi. Il secondo impatto negativo è con il personaggio di Starker. Mi ricorda certi fratelli Donegan. Ma senza capo e senza coda. Cioè è un personaggio di difficile definizione:a ) è un bandito è si e no. b ) gli interessano i soldi è si e no. c ) è un fine ragionatore è si e no. d ) è una persona eloquente è si e no. e ) è capace di dominare le sue sensazioni è si e no. f ) ha tutto il villaggio dalla sua parte è si e no. In definitiva quello che si ricorda maggiormente in questo personaggio è la sua passione per il potere che gli conferisce la possibilità di dominare sulle vite dei cittadini che amministra e che peraltro non solo non si accorgono di questa passione ma sono talmente beoti da credere a tutto ciò che dice. Peraltro il personaggio non ne combina una giusta, quando è chiaro che una volta eliminato il complice, gli basterebbe non fare una mossa per imbrigliare il ranger. Che scopre tutta la verità grazie a una semplice spiata. E con Nizzi certe trovate erano bocciate senza appello. Ricordate cosa si diceva degli origliatori è Ritorniamo a Starker che perde inspiegabilmente tutto il suo sangue freddo e compie azioni insensate come l'arresto di Kit Carson e la successiva condanna all'impiccagione, che da sola semina qualche dubbio tra le ragnatele annidate nelle teste dei suoi concittadini. E' talmente attaccato alla poltrona, che compie tutta una serie di azioni che definirle azzardo è poco. La resa davanti a Tex che dall'alto del tetto spiattella tutte le sue verità, senza neanche una prova a carico, confidando in una crisi di nervi che puntualmente avviene è una conclusione degna di certa faciloneria tante volte imputata ancora una volta a Claudio Nizzi (almeno negli ultimi anni ). Da uno contro tutti a tutti per uno. bah! Tex e Starker sembrano quotati in borsa. Un'altra cosa che nella storia è stata svolta male è l'amicizia improbabile che si crea tra il ranger e la famiglia di colore. In particolare il rapporto con il negretto è sufficentemente straniante. Troppo buonista, infine, la conclusione con la cessione del mulino che, vista la stranezza della gente, la famigliola dovrebbe stare molto attenta alla propria pelle. Ecco un buonismo preoccupante nell'autore. Una storia che si e no poteva essere sviluppata in 220 tavole, si trascina avanti, stancamente, fino alla conclusione. Qualcuno ha parlato di brodo allungato. Condivido la sensazione. E aggiungo anche l'aggettivo: "(a tratti) confusionaria". Insomma, questo maxi Faraci l'ha IMO malamente toppato. Repetto l'ha affossato, non mi resta che piantarci una croce sopra ( compresi i 6,30 aquilotti spesi male che in fondo è la cosa che mi rode di più ).

Oltre a quotarti in pieno, debbo dire che quel che hai scritto mi ha portato a rivedermi le tavole disegnate da Repetto che, in effetti lasciano il tempo che trovano. A primo impatto anch'io avevo notato che il negretto sembrava un nano travestito da bambino, ma ora che riguardo meglio debbo dire che in molti altri particolari la storia è disegnata male. Pertanto oltre a riconfermare il mio 5 a Faraci come autore della storia, faccio scendere a 5 anche il voto ai disegni di Repetto... che penso sia meglio che non venga più reclutato dalla Bonelli. Il Maxi dovrebbe essere, un po' come i Texoni, un fiore all'occhiello, magari per attirare anche nuovi lettori occasionali ed invece così è ridotto ad una banalit?...... Altro che il primissino Maxi scritto dal grande Berardi e disegnato dall'altrettanto grande Letteri ! Quello sè che era un MAXI con la M maiuscola!! :capoInguerra:
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Ho riletto il Maxi e sostanzialmente confermo quanto detto in precedenza. Non è un capolavoro ma si lascia leggere senza problemi. Non mi sono sforzato per completare la lettura, nemmeno la seconda volta. Il soggetto era davvero interessante e meritava certamente una sceneggiatura meglio curata. Il personaggio di Starker parte bene, almeno nelle intenzioni, poi rivela alcune incongruenze che avete fatto rilevare puntualmente. I disegni invece mi sono decisamente piaciuti, nonostante alcune perdonabili sbavature (il negretto ed alcune espressioni eccessive dei personaggi). Quindi ribadisco il mio voto: 6,5

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Anche per me questo è un buon maxi. L'albo si legge velocemente non annoia e poi Repetto a me piace molto. Il soggetto è buono e la sceneggiatura lascia il lettore con il fiato sospeso e solo alla fine si ricompongono tutti i tasselli che ricostruiscono la vita di Starker. Il finale dove Tex che dice al ragazzo di vedere sotto le tavole ( dove c'e il malloppo ) è una ciliegina a coronare un buon maxi. Un 7 se lo merita. Bravo Tito ::evvai:: Satan

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E così ho completato la lettura e giungo col mio parer! :)Nel complesso mi è piaciuto, nonostante come ho già ammesso io non sia un fan di Repetto: ho capito che il suo stile di tratteggio in particolare, soprattutto nelle linee che mi aspetto continue, mi "disturba"... comunque è più un impatto complessivo. Sui disegni quindi non posso essere molto generoso, anche perchè ho trovato alcune vignette decisamente imbarazzanti (visi storti, dei Tex che sembrano clamorosamente disegnati da altri, ecc). La storia è interessante e l'ho seguita con piacevole trasporto. A voler fare le pulci non ho gradito molto alcune cose:- Il fatto che nella cittadina praticamente nessuno conosca Tex: è "lo straniero" e in un attimo sono tutti pronti a considerarlo un criminale. Insomma... ok che a volte giocare sul "la vostra fama è giunta fin qui" sia esagerato, ma che proprio nessuno in paese abbia mai sentito parlare del ranger più famoso degli USA mi suona un po' una forzatura.- Il fatto che Tex, pur mangiando la foglia, impieghi pagine e pagine a battibeccare con Starker: al loro secondo incontro, con annesse frasi al vetriolo del tipo "levati dai piedi e fammi lavorare", mi sarei aspettato 4 o 5 castagne ben date fra i denti. Sceriffo o no, Tex non è tipo da farsi metter sotto così facilmente.- La tardiva entrata in scena di CarsonNel complesso non grido al capolavoro, ma credo si possa serenamente far rientrare questo Maxi nelle storie medio-alte. Con qualche modifica e un altro disegnatore per me sarebbe stata ottima. Complimenti a Tito per aver risollevato la serie Maxi!(e ora vediamo un po' come se l'? cavata col mensile... mi manca il finale! :) )

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Una volta tanto voglio cominciare dai disegni, anche se non me ne intendo. Pur essendo discreti i paesaggi e le locations cittadine, i volti di Tex sono quasi sempre veramente penosi e sgraziati, lo rendono quasi irriconoscibile, e a volte il corpo è talmente corpulento da sembrare grasso. Le espressioni facciali dei personaggi sono troppo marcate, a volte sembrano caricature, e soprattutto i volti si ripetono sempre da una storia all'altra. Questo Starker mi ricorda l'altro maxi ?I due volti della vendetta?, per esempio. Insomma, già i disegni non mi predispongono bene. Questo maxi, in pratica, si risolve in una lunghissima serie di preliminari fra Tex e Starker, che non arrivano mai alla soluzione finale. Dopo tanti preliminari, bisogna pur scopare, o no? E invece i due non ?scopano? mai, rimandano, rinviano sempre lo scontro finale, si stuzzicano, si mettono in guardia, si minacciano più e più volte, ma finisce tutto l'. Il logoramento, che dovrebbe essere il rapporto basilare fra i due, finisce per essere riservato al lettore, che si deve sorbire questi preliminari continui o coitus interrupti per ben 320 pagine. La storia può reggere abbastanza bene fino a che rimane in gioco Lewis, ma dopo, senza ulteriori elementi a dare sugo al tutto, va avanti abbastanza stancamente fino alla fine. Le altre due famiglie in gioco andrebbero anche bene, se rinforzate da altri elementi sul piatto che avessero mantenuto alta la tensione e l'attenzione, così sono giocati malino.

Qual è la legge di Starker? Il potere attraverso la paura, come viene detto a un certo punto? Manco per scherzo, casomai il potere, forse, attraverso l'audience, attraverso il consenso. E? un furfante fino in fondo? Mica tanto. A cosa mira? Sembra all'approvazione popolare, più che al potere e ai soldi. Per questo diverse azioni sono contraddittorie. Perchè si rifiuta di ammazzare subito Tex? Chi se ne accorge se viene fatto sparire? E perchè eliminare i complici, invece di coalizzarli tutti contro Tex?Un Tex che non cava un ragno dal buco, bisogna dirlo, deve aspettare l'imbeccata del negretto per capirci qualcosa, un Tex che non usa i suoi metodi per far cantare uno dei vice deficienti, perchè tanto non parlerebbero: ma quando mai? Sono talmente ridicoli che se li mangerebbe in tre secondi. Lo spiegone finale va molto oltre gli indizi raccolti, Tex sembra quasi un indovino. L'uso di Carson non mi convince molto, ma almeno questo deus ex machina permette alla storia di accelerare verso la conclusione, altrimenti poteva durare per altre 200 pagine. Il trucchetto del finale, poi, è veramente ingenuo. Sfruttato male anche Lewis, poteva essere interessante una resa dei conti a tre, qualche trovata interessante, vedi la scena della pece, divertente, qualche altra inutile, tipo la scazzottata alla segheria, e diversi siparietti coi vice. Nella storia della serie regolare gli ingredienti potevano esserci, ma erano cucinati male, qui invece sono questi a mancare, almeno da metà storia in avanti, e i pochi che ci sono si ripetono stancamente ad libitum, per una storia così lunga. Mi dispiace, non ci siamo, non vedo la sufficienza neanche qui, fra maxi, color, e serie regolare, ultimamente va proprio malino.
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CONTIENE SPOILER

Ymalpas Il secondo impatto negativo è con il personaggio di Starker. Mi ricorda certi fratelli Donegan. Ma senza capo e senza coda. Cioè è un personaggio di difficile definizione:

a ) è un bandito è si e no.
b ) gli interessano i soldi è si e no.
c ) è un fine ragionatore è si e no.
d ) è una persona eloquente è si e no.
e ) è capace di dominare le sue sensazioni è si e no.
f ) ha tutto il villaggio dalla sua parte è si e no.

Jack65 E? un furfante fino in fondo? Mica tanto. A cosa mira? Sembra all'approvazione popolare, più che al potere e ai soldi. Per questo diverse azioni sono contraddittorie. Perchè si rifiuta di ammazzare subito Tex? Chi se ne accorge se viene fatto sparire? E perchè eliminare i complici, invece di coalizzarli tutti contro Tex?

Tazhay Perchè, poi, sistemare e liquidare in tutta fretta i suoi complici (con una rischiosa sparatoria a viso aperto, ed in inferiorit? numerica, poi!)? Solo per il gusto di vedersi acclamato e beatificato al ritorno in città? Precludendosi, così, la futura possibilità di lucrose rapine, e a pro di che?  A me pare un comportamento piuttosto schizofrenico, o comunque poco coerente, tanto che non si capisce se il personaggio sia carne o pesce

I dubbi suscitati da questo personaggio sono anche i miei. Ed è per questo, però, che Gregory Starker mi è piaciuto tantissimo. E' un personaggio schizofrenico, senz'altro, ma questo, lungi dallo sminuirne la statura, la accentua invece facendolo divenire, IMHO, uno dei più bei comprimari texiani.


E'un bandito? Certo che lo ?, e della peggior specie. Solo che, per puro caso, si trova a rivestire i panni dello sceriffo, e non tarda a capire che delinquere con una stella sul petto è molto più facile e redditizio. In fin dei conti, è quel che fanno tanti nostri politici, no? Man mano, si innamora del potere, e del consenso, e poich? ha raggranellato un bel p? di quattrini (che presumibilmente non vuole dividere con i suoi complici), ecco che li uccide tutti, per non dividere, perchè magari non vuole più rischiare di avere amicizie compromettenti, perchè vuole sentire (e questo io lo trovo credibilissimo) l'ebbrezza delle acclamazioni della gente per aver distrutto la banda. Semplicemente, Starker ha voluto mettere fine al gioco redditizio delle rapine, perchè si è ormai innamorato del proprio personaggio e di ciò che rappresenta, e preferisce le acclamazioni ad ulteriori denari. E questo Faraci lo tratteggia benissimo: questo Starker è un istrione, "un grandissimo commediante" (per dirla con Tex), è stato "catturato" dalla sua stessa trappola, ora vuole essere popolare, acclamato, e ricco al contempo, senza dividere con nessuno soldi e gloria. Ecco perchè uccide i suoi complici: con il suo passato può essere sempre ricattabile, e poich? non vuole stare sotto scacco, deve eliminare (lo dice lui stesso ad un certo punto) chi sa troppo. Lineare.

Come lineare è che all'inizio non voglia far fuori Tex. Lo dice lui stesso che eliminare Willer significa far venire tutto il corpo dei rangers a Blackfalls a vendicare il loro uomo migliore. Ma a un certo punto Tex, fine conoscitore di uomini ed abilissimo snidatore di serpenti, lo mette in subbuglio, gli fa vacillare le certezze. Starker, ormai abituatosi ad essere considerato un padreterno, intuisce in Tex l'effettiva minaccia e perde di lucidit?, e cosa c'è di sbagliato in questo? Anche questo è credibilissimo, invece.

E quando si trova Carson per le mani, compie un gesto arrischiato e non coerente con i suoi timori iniziali circa l'eliminazione di un ranger, ma lo fa perchè ormai deve catturare Tex, che è una sua ossessione, perchè questo Starker, all'apparenza forte, è invece fragilissimo nella difficolt? (ma a me questo tratto piace, rende umano e compiuto il personaggio). E quando fa questo gesto arrischiato, ha comunque deciso di cambiare aria, di andarsene via col suo bel gruzzolo, e chissà, potrebbe tentare la stessa cosa altrove, lontano dai rangers che inevitabilmente sarebbero giunti a Blackfalls dopo la morte di Tex e Carson.

Personaggio schizofrenico, n° carne n° pesce? Credo che fosse proprio questo l'intento dell'autore, che ci è riuscito in pieno sfornando quello che io considero un SIGNOR personaggio.

Proprio per la complessa e per nulla rettilinea psicologia del personaggio, io non ci vedo alcun allungamento di brodo. Non "scopano" mai? Certo, Starker non lo vuole, Starker pensa, studia cosa deve fare per eliminare il ranger nel modo più indolore possibile. E il Ranger? Ma neanhce lui lo vuole, lui non sa ancora nulla, intuisce soltanto che qualcosa non va, e allora cucina a fuoco lento, con la consapevolezza che prima o poi Starker sarà cotto a puntino.

E si arriva al finale, a mio parere splendido, in una sorta di triello (includendovi un grande Carson) che vede Starker soccombere in modo straordinariamente teatrale, con la platea (i cittadini di Blackfalls) attonita ad assistere ad uno spettacolo sorprendente e sconcertante.

Per me, questa storia è da applausi.

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Come lineare è che all'inizio non voglia far fuori Tex. Lo dice lui stesso che eliminare Willer significa far venire tutto il corpo dei rangers a Blackfalls a vendicare il loro uomo migliore. Ma a un certo punto Tex, fine conoscitore di uomini ed abilissimo snidatore di serpenti, lo mette in subbuglio, gli fa vacillare le certezze. Starker, ormai abituatosi ad essere considerato un padreterno, intuisce in Tex l'effettiva minaccia e perde di lucidit?, e cosa c'è di sbagliato in questo? Anche questo è credibilissimo, invece. E quando si trova Carson per le mani, compie un gesto arrischiato e non coerente con i suoi timori iniziali circa l'eliminazione di un ranger, ma lo fa perchè ormai deve catturare Tex, che è una sua ossessione, perchè questo Starker, all'apparenza forte, è invece fragilissimo nella difficolt? (ma a me questo tratto piace, rende umano e compiuto il personaggio). E quando fa questo gesto arrischiato, ha comunque deciso di cambiare aria, di andarsene via col suo bel gruzzolo, e chissà, potrebbe tentare la stessa cosa altrove, lontano dai rangers che inevitabilmente sarebbero giunti a Blackfalls dopo la morte di Tex e Carson. Personaggio schizofrenico, n° carne n° pesce? Credo che fosse proprio questo l'intento dell'autore, che ci è riuscito in pieno sfornando quello che io considero un SIGNOR personaggio. Proprio per la complessa e per nulla rettilinea psicologia del personaggio, io non ci vedo alcun allungamento di brodo. Non "scopano" mai? Certo, Starker non lo vuole, Starker pensa, studia cosa deve fare per eliminare il ranger nel modo più indolore possibile. E il Ranger? Ma neanhce lui lo vuole, lui non sa ancora nulla, intuisce soltanto che qualcosa non va, e allora cucina a fuoco lento, con la consapevolezza che prima o poi Starker sarà cotto a puntino. E si arriva al finale, a mio parere splendido, in una sorta di triello (includendovi un grande Carson) che vede Starker soccombere in modo straordinariamente teatrale, con la platea (i cittadini di Blackfalls) attonita ad assistere ad uno spettacolo sorprendente e sconcertante. Per me, questa storia è da applausi.

fammi capire: all'inizio Starker non vuole ammazzare Tex perchè ha paura dell'intervento dei rangers, ma dopo imbastisce l'impiccagione di, guarda caso, un ranger, per costringere, guarda caso, un altro ranger a venire allo scoperto e farlo fuori, e in questo caso non ha paura dell'intervento dei rangers. Va bene, è schizzato, e di parecchio, ha perso la testa, è vero, ma è troppo sopra le righe per poter essere considerato un grande personaggio, e non è nemmeno sufficientemente pazzoide. Tex finissimo conoscitore di uomini? Anche in questo caso? Ho i miei dubbi. pag 234, dopo che i due vice se ne sono andati senza aver combinato nulla: "se avessi tentato di torchiarli, quei due idioti probabilmente si sarebbero fatti ammazzare e non avrei ottenuto nulla."Ma dove? I due fessi si sarebbero fatti ammazzare senza parlare? Ma via, due così il vero Tex se li sarebbe cucinati in due secondi e gli avrebbe fatto cantare l'opera. Infatti deve aspettare l'imbeccata del negretto per capirci qualcosa, non è che anche lui ci faccia una gran figura. Dopo aver fatto fuori Lewis, il grande Starker doveva assoldare un'altra banda come vicesceriffi per far fuori Tex, e visto che non ci riuscivano l'avrebbe eliminata lui, riscuotendo l'approvazione della cittadinanza, così si sarebbe aggiunto qualche elemento in più, così avrebbero "scopato" almeno a distanza, invece si vivacchia per un altro centinaio di pagine e si deve tirar dentro Carson come deus ex machina. Con l'alibi della schizofrenia di Starker la storia poteva durare anche 700 pagine senza concludere mai nulla.
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fammi capire: all'inizio Starker non vuole ammazzare Tex perchè ha paura dell'intervento dei rangers, ma dopo imbastisce l'impiccagione di, guarda caso, un ranger, per costringere, guarda caso, un altro ranger a venire allo scoperto e farlo fuori, e in questo caso non ha paura dell'intervento dei rangers. Va bene, è schizzato, e di parecchio, ha perso la testa, è vero, ma è troppo sopra le righe per poter essere considerato un grande personaggio, e non è nemmeno sufficientemente pazzoide.

Beh, l'ho già detto prima: ha sempre paura dei rangers, solo che quando arresta Carson ha già deciso di sbaraccare col denaro nascosto nel mulino. Lo dice lui stesso, che magari riprover? a farsi una vita in qualche altra città. Poi, io non ho detto che è schizzato, ho detto che è un uomo sicuro di sè che di fronte a Tex perde la sua sicurezza e di conseguenza perde di lucidit?.

Tex finissimo conoscitore di uomini? Anche in questo caso? Ho i miei dubbi. pag 234, dopo che i due vice se ne sono andati senza aver combinato nulla: "se avessi tentato di torchiarli, quei due idioti probabilmente si sarebbero fatti ammazzare e non avrei ottenuto nulla."Ma dove? I due fessi si sarebbero fatti ammazzare senza parlare? Ma via, due così il vero Tex se li sarebbe cucinati in due secondi e gli avrebbe fatto cantare l'opera.

Su questo ti d' ragione, ha fatto storcere il naso anche a me. Ma non è un elemento sufficiente, IMHO, per minare il mio giudizio su una storia che mi ha divertito e appassionato molto. Io poi non ho percepito il vivacchiare di cui tu parli: mi sono anzi divertito sempre, segno che il ritmo della storia non mi è parso mai calato. E l'entrata in scena di Carson, che, come dici tu, ha sbloccato la situazione, è stata anch'essa una bella trovata, ed anzi ha consentito quello che io ritengo un bellissimo finale.
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Gli interventi di jack65 sono, come sempre, di una lucidit? impressionante.

Quindi, Ymalpas, chi non è d'accordo con Jack65 (o con te, perchè i vostri pareri sono concordi) non sarebbe lucido? Questo si desume dalla tua lapidaria sentenza. Una storia piace o non piace: a te non è dispiaciuta Braccato (che io ho invece francamente odiato), mentre proprio non ti va già questa (che a me è fortemente piaciuta). Ma non per questo dico che uno è lucido, implicitamente affermando che colui che ha un'opinione diversa non lo ?, o lo è di meno. Per me Starker mantiene sempre una sua intima coerenza, anche quando (e proprio quando) perde di lucidit?. Ma è solo Starker che la perde, non anche tutti coloro ai quali questa storia è piaciuta...
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  • Rangers

Leo, calma! sisi Ym si riferiva agli interventi presenti e passati di Jack65 che (condivisibili o meno) sono comunque interessanti e sempre "lucidi" nel senso di ben scritti e diretti verso quello che vuole far uscire e trasmetterci. Non aveva certo l'intenzione di dare dei poco lucidi a tutti quelli che hanno giudicato positiva la storia (tra cui ci sono anch'io)! sisi ::evvai::

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Leo, calma!  sisi Ym si riferiva agli interventi presenti e passati di Jack65 che (condivisibili o meno) sono comunque interessanti e sempre "lucidi" nel senso di ben scritti e diretti verso quello che vuole far uscire e trasmetterci. Non aveva certo l'intenzione di dare dei poco lucidi a tutti quelli che hanno giudicato positiva la storia (tra cui ci sono anch'io)!  sisi  ::evvai::

Scusami Sam, mi sono in qualche modo sentito parte in causa, visto che Jack rispondeva a me in modo diretto. Peraltro, anch'io sono un fan sfegatato dei commenti di Jack, che mi divertono sempre da matti. Stavolta, però, siamo totalmente in disaccordo, e il commento (troppo breve o, come ho scritto prima, lapidario) di Ym mi ha un p? indispettito. Ma poich? credo che non vi fossero intenzioni bellicose, chiedo venia se sono stato un p? brusco... sisi
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