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TWF - Tex Willer Forum

[Maxi Tex N. 16] La Legge Di Starker


ymalpas
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51 utenti hanno votato

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Una storia bellissima, che considero una tra le migliori letta nell'ultimo anno (anzi, forse la migliore). Non è tanto il soggetto, che deve essere originale (si potrebbe cadere anche in situazioni poco credibili, e con Tex non bisogna nemmeno provarci), quanto la sceneggiatura e il suo ritmo narrativo a dover rendere al lettore quella dose di carica emotiva, tensione necessarie per costruire una vicenda degna di essere ricordata. Qui, a mio giudizio, tutto ciò è rispettato pienamente: di sceriffi "acquisiti" che, in realtà, poco tempo prima erano fuorilegge ne abbiamo visti a bizzeffe, ma una storia (con questo elemento) che permette di essere gustata con il piacere di vedere come si andr? a sviluppare non è sempre facile trovarla. Tutto è ben gestito, anche il raggio d'azione con cui si può muovere Tex: n° troppo ristretto n° troppo eccessivo (le botte ci sono se la situazione lo richiede e, soprattutto, lo permette; per salvare Kit Carson dall'impiccagione il piano viene preparato con attenzione, ecc...). A proposito del Vecchio Cammello, confesso che è la prima storia che leggo in cui la sua comparsa mi coglie davvero "impreparato", come un fulmine a ciel sereno; anche qui, ritengo la sua introduzione nella vicenda ben ponderata e studiata. Sui disegni di Repetto: cito solo il dato anagrafico (1929). Per cui, la sua prova la considero già di per sè molto buona, dunque l'età avanzata contribuisce a farmi pensare che sia ancora in ottima forma. Voto 9

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  • Collaboratori

Sui disegni di Repetto: cito solo il dato anagrafico (1929). Per cui, la sua prova la considero già di per sè molto buona, dunque l'età avanzata contribuisce a farmi pensare che sia ancora in ottima forma.

Ma i disegni non vanno valutati in base all'età anagrafica del disegnatore. Sono meglio di quelli dei tardi Letteri o Galep, ma come appaiono paragonati ai disegni di altri disegnatori dello staff ?Che storia che dobbiamo accontentarci o anzi spingerci a fargli i complimenti perchè è del '29...
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Sono molto incerto su alcuni punti e, dunque, aspetto di farmi un'idea più solida anche leggendo gli altri interventi. Posso però dire che su una cosa sono sicuramente in profondo disaccordo con Sandro: i disegni. Per me sono splendidi: vivi, dinamici e allo stesso tempo curati. Bellissimi alcuni dettagli della natura, che erano tipici del primo Ticci e di Fusco.

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Tex finissimo conoscitore di uomini? Anche in questo caso? Ho i miei dubbi. pag 234, dopo che i due vice se ne sono andati senza aver combinato nulla: "se avessi tentato di torchiarli, quei due idioti probabilmente si sarebbero fatti ammazzare e non avrei ottenuto nulla."Ma dove? I due fessi si sarebbero fatti ammazzare senza parlare? Ma via, due così il vero Tex se li sarebbe cucinati in due secondi e gli avrebbe fatto cantare l'opera. Infatti deve aspettare l'imbeccata del negretto per capirci qualcosa, non è che anche lui ci faccia una gran figura.

Come ho scritto, a me, la storia è piaciuta. Su questo specifico punto, pero', concordo con jack65."Maneggiare" Tex è molto difficile ma seguire certi canoni dovrebbe essere un imperativo. Lui, finora, lo ha fatto anche se, in questo frangente, effettivamente, ha "toppato"... :old:
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Sui disegni di Repetto: cito solo il dato anagrafico (1929). Per cui, la sua prova la considero già di per sè molto buona, dunque l'età avanzata contribuisce a farmi pensare che sia ancora in ottima forma.

Ma i disegni non vanno valutati in base all'età anagrafica del disegnatore. Sono meglio di quelli dei tardi Letteri o Galep, ma come appaiono paragonati ai disegni di altri disegnatori dello staff ?Che storia che dobbiamo accontentarci o anzi spingerci a fargli i complimenti perchè è del '29...
No, intendevo che nel giudizio che si vuole dare, bisogna considerare anche un'eventuale "peso" dell'età del disegnatore in questione :) Poi, certo, se questi disegni li paragoniamo agli standard qualitativi di Villa, Civitelli, R&G Cestaro, ecc..., ovviamente siamo lontani anni luce (però, un confronto in questo senso sussisterebbe se anche Repetto avesse un'età simile a quella dei disegnatori che ho appena citato). :)
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Poi, certo, se questi disegni li paragoniamo agli standard qualitativi di Villa, Civitelli, R&G Cestaro, ecc..., ovviamente siamo lontani anni luce (però, un confronto in questo senso sussisterebbe se anche Repetto avesse un'età simile a quella dei disegnatori che ho appena citato). :)

Il Repetto del primo maxi era ancora un signor disegnatore. Mi ricordo, i primi anni che frequentavo il forum di TWO e ancora questo forum non esisteva, che rimasi stupito dei numerosi commenti negativi che leggevo sul suo conto. A parte la tendenza a scopiazzare Ticci, il suo tratto lo giudicavo piacevole, non troppo personale, ma piacevole. Sono trascorsi 12 anni, anzi facciamo pure 15, non è più lo stesso Repetto. Se la sua tenuta è tutto sommato ancora accettabile, vista anche l'età, non posso sorvolare su certe magagne, come primi piani di Tex inguardabili, ripetititivit? nella caratterizzazione dei personaggi che si è protratta negli anni ( nello stesso maxi 2012, se riesco a mettere più o meno a fuoco nella mia mente il viso di Starker, non ci riesco per gli altri personaggi, mentre che so! mi ricordo del nemico con la barbaccia di Del Vecchio che viene ucciso da Tex nelle pagine iniziali di "Braccato" ), in più vedo anche paesaggi anonimi. Piuttosto che affidare una storia di 330 pagine a Repetto, fossi il direttore della SBE gli direi: guarda lascia stare, facciamo lavorare i giovani. Ce ne sono tanti senza lavoro, goditi la meritata pensione. Le sue tavole sono, IMO, artisticamente al limite.
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Premetto che molte delle incongruenze, sia della sceneggiatura di questo Maxi che in particolare della figura di Starker, e che avete fatto notare puntualmente e spietatamente, le ritengo esatte e le avevo pure notate io. Detto questo aggiungo anche, come già espresso in passato, che se nel 1948 ci fossero stati già i forum on line Aquila della Notte non sarebbe sopravvissuto in edicola più di sei mesi...!

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Detto questo aggiungo anche, come già espresso in passato, che se nel 1948 ci fossero stati già i forum on line Aquila della Notte non sarebbe sopravvissuto in edicola più di sei mesi...!

>:azz: ed ecco che, ciclicamente, mi tocca rileggere di questo teorema..... Se nel 1948 fossero esistiti i Forum, si sarebbero fatte le pulci a storie belle, intense, divertenti, coinvolgenti e molto, molto texiane....... quelle incongruenze si potevano (e si possono) superare col sorriso sulle labbra, in quanto frutto di un fragrante prodotto artigianale; le incongruenze di oggi, presenti in albi pluristudiati da svariati autori, disegnati in millemila anni da artisti sempre più lenti, supervisionati in redazione, voltati e rivoltati, e ciò nonostante spesso e volentieri "sbadigliosi" zzzz , producono ben altro effetto.... almeno a me....
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Che dire, letto tutto d'un fiato... già dalla prima vignetta ho capito che i commenti ai disegni di Repetto non "riguardavano me". Repetto mi è piaciuto molto. Cerco atmosfera e questa ho trovato. I paesaggi sono resi benissimo e questo Tex mi è piaciuto molto. La storia poi mi ha fatto passare 3 ore di azione e avventura... questo chiedo a Tex... Braccato mi era piaciuto. Questa storia sicuramente la rilegger?. Bellissima.voto: 8 pieno sia per disegni che per testi. Se c'erano i mezzi punti sarebbe stato un 8,5

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Il Repetto del primo maxi era ancora un signor disegnatore. Mi ricordo, i primi anni che frequentavo il forum di TWO e ancora questo forum non esisteva, che rimasi stupito dei numerosi commenti negativi che leggevo sul suo conto. A parte la tendenza a scopiazzare Ticci, il suo tratto lo giudicavo piacevole, non troppo personale, ma piacevole. Sono trascorsi 12 anni, anzi facciamo pure 15, non è più lo stesso Repetto. Se la sua tenuta è tutto sommato ancora accettabile, vista anche l'età, non posso sorvolare su certe magagne, come primi piani di Tex inguardabili, ripetititivit? nella caratterizzazione dei personaggi che si è protratta negli anni ( nello stesso maxi 2012, se riesco a mettere più o meno a fuoco nella mia mente il viso di Starker, non ci riesco per gli altri personaggi, mentre che so! mi ricordo del nemico con la barbaccia di Del Vecchio che viene ucciso da Tex nelle pagine iniziali di "Braccato" ), in più vedo anche paesaggi anonimi. Piuttosto che affidare una storia di 330 pagine a Repetto, fossi il direttore della SBE gli direi: guarda lascia stare, facciamo lavorare i giovani. Ce ne sono tanti senza lavoro, goditi la meritata pensione. Le sue tavole sono, IMO, artisticamente al limite.

Certo, sul fatto di far lavorare le nuove "leve" posso essere d'accordo, anche perchè è giusto che sia così. Soprattutto se si tratta di opere voluminose come, ad esempio ma non solo, il Maxi Tex. Però, ritengo giusto anche continuare ad affidare nuove storie a disegnatori di vecchia data, se questi ritengono di voler continuare con il proprio lavoro (ovviamente se uno standard qualitativo viene garantito) :)
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Questo Maxi mi è piaciuto, magari non lo rilegger? subito ma non rimpiango certo i soldi spesi e penso che tutto sommato sia un buon Maxi. Le cose che non mi son piaciute sono essenzialmente tre:1) Innanzitutto l'antagonista principe, questo Starker... mi sorprendo come molti hanno bocciato il povero Rufus o il sergente di "Braccato" mentre su Starker non hanno niente da dire. Diavolo dovrebbe essere un furbone capace di fregare un intero paese e non fa altro che perdere le staffe ogniqualvolta incontra Tex facendogli nascere più di un sospetto.2) Di contro Tex se ne esce con espressioni del tipo "Qualcosa non mi torna". E dai se ne accorge pure un bambino che Starker e i suoi nascondono qualcosa...3) Ed infine Tex con tutti i sopsetti che ha non trova meglio di niente da fare di portare l'oste di fronte a tutti a parlare dentro la stalla, e li via il solito origlione di Nizziana memoria. Ma proprio non poteva trovare un momento diverso per parlargli quando magari tutti dormivano?Nonostante queste tre note dolenti trovo la storia interessante, si mantiene il ritmo di 300 pagine, senza dover aspettare due mesi per vedere come va a finire. Insomma mi sento di dargli un 8+

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Diavolo dovrebbe essere un furbone capace di fregare un intero paese e non fa altro che perdere le staffe ogniqualvolta incontra Tex facendogli nascere più di un sospetto.

Ed invece, West, anche questo è uno dei lati che mi sono piaciuti del vecchio Starker. Starker ? un furbone, ed infatti tiene in scacco un intero paese, dove è il dominatore assoluto. Quando arriva Tex, Starker non perde la calma, pensa di potersi giocare anche il ranger, conta che, con l'eliminazione di Lewis, il rompiscatole se ne sarebbe andato. Spesso affronta Tex di petto, apostrofandolo in malo modo, senza palesare debolezza. Poi, ad un certo punto, quando Tex, nonostante la morte di Lewis, non si decide ad andarsene, quando lo guarda torvo, sospettoso, quando dice e non dice, ecco, è in questo momento che Starker comincia a perdere la sua baldanza, e le staffe ad ogni occasione. Starker, il grande Starker, il dominus della città, ha incontrato la sua nemesi: e lentamente se ne rende conto...


In effetti, a me lo sceriffo Starker è proprio piaciuto...

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  • Rangers

Ho letto la storia in rate di 50/60 pagine alla volta, e devo ammetterlo, in molti casi, non vedevo l'ora di vedere come andava a finire. Segno evidente che la storia "filava" via che era un piacere..... Non voglio soffermarmi più di tanto sulla sceneggiatura: è stata vivisezionata abbondantemente dai colleghi qui sopra. Dico solo che nella sua semplicit? non eccelle in niente di memorabile. Per esempio, della fine di Starker se ne intuiva l'epilogo già da inizio storia. Voglio esaminare il discorso disegni: ora, sottolineo il fatto di trovarmi di fronte a degli ottimi sfondi, paesaggi, natura, (tutta farina del suo sacco?? mah...) e perchè no, anche figure umane. Tranne Tex. O meglio: certi primi piani sembrano effettivamente copiati dal Ticci prima maniera (visi lunghi...). Molto meglio il Tex in secondo piano: è Tex, il Tex di Repetto, ma sempre Tex. Invece leggo di comprimari assomiglianti l'un l'altro da storia a storia, come se il suo repertorio fosse limitato a quelle quattro/cinque facce. Bene, andatevi a rivedere il buon Letteri, ad esempio: quanti personaggi ha messo nelle storie tutti uguali, disegnati sempre a bocca aperta? Dalle storie con i cinesi a quelle a New Orleans fino ad arrivare ai messicani. I personaggi di contorno erano tutti uguali. Eppure non ricordo ci sia stata questa levata di scudi contro questa maniera "letteriana" di fare fumetti. Per terminare dico che questa storia è una delle migliori del 2012 (pur con i difettucci di cui sopra) e che il Maxi in questione si colloca tranquillamente nella mia personale top seven. Faraci ha fatto un discreto lavoro. Sul mensile ora in edicola stona solo la scena della dinamite. Qui di stranezze del genere non ce ne sono.

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Lo so bene che non è un rilievo originale ma tant'?... Se all'epoca della golden age texiana tutti i lettori di Tex si fossero trovati davanti ad una tastiera avrebbero fatto le pulci pure a capolavori come Sangue navajo. Se poi ci fossero stati forum nel 1971 sono certo che qualcuno avrebbe trovato il modo di trovare un difetto pure al Figlio di Mefisto, forse il miglior albo di Tex di sempre. Mica avrebbero detto: "se fossi nel 2012 sarei più severo ma siccome sono nel 1971 mi tengo di manica larga...". E' vero che il Tex di oggi editorialmente non è più il prodotto ingenuo del 1948 ma resta pur sempre un fumetto ed io non riesco ad essere severo con chi lo confeziona e resta in realtà sempre un prodotto artigianale sebbene molto professionale. Certe volte le critiche agli albi di Tex mi ricordano una vecchia gag - non sono più giovanissimo- tra Indro Montanelli ed il "barone" Niels Liedholm. Lo svedese, infatti, all'inizio degli anni settanta aveva allenato per due stagioni la Fiorentina e nonostante due buoni campionati alla fine aveva preferito andare via. E quando Montanelli gli chiese di sintetizzare al massimo cosa avesse significato per lui allenare a Firenze, Liedholm rispose:"Quando vinci per 3-0 devi spiegare ai tifosi perchè non hai vinto per 4-0".

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  • 2 settimane dopo...

A me è piacita molto è le do un 8. Si capisce subito che starker e soci sono dei criminali, ma la lettura è piacevole e non è mai noiosa. Il finale, con l'arrivo di carson e il duello psicologico tex-starker, è la parte migliore della storia (in molte altre purtroppo è la peggiore sisi) che si conclude con il regalo di tex a sammy e alla sua famiglia. Fa sempre piacere vedere tex generoso con i meno fortunati ::evvai::

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"Di sceriffi corrotti ne sono passati tanti, sotto le rudi mani di Tex Willer, ma nessuno aveva la caratterizzazione psicologica di Starker, il suo sogno, la sua visione della giustizia e di come si tiene in pugno una città."

In questa frase di Thrillermagazine è riassunto alla perfezione ciò che mi ha fatto amare la storia: Starker e la sua complessa psicologia, e soprattutto Starker e il suo sogno. Quoto in pieno.

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Complessivamente la storia mi è piaciuta, non mi ha entusiasmato ma a mio avviso è da 7. Avrei fatto entrare in azione prima Carson comunque visto che non me lo aspettavo è stato un bel sussulto alla trama. Di Starker mi è piaciuto il voler tratteggiare non solo il lato "cattivo" ma di volerlo riprendere anche nei momenti di riflessione del suo passato. I disegni a me sono piaciuti (voto 7) i volti quasi sembre ben delineati. Bello i gesto di generosit? finale di Tex. Copertina per una volta non mi convince in pieno (voto 6,5) perchè pur essendo bello il disegno Tex sembra "incollato" e stacca troppo dallo sfondo.

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Finalmente l'ho letta anch'io, e in generale sono abbastanza soddisfatto. Ho avuto anch'io l'impressione che in diverse occasioni Tito abbia cercato di annacquare il più possibile certe sequenze, ma complessivamente penso che il suo intento fosse più che altro quello di dare alla storia un ritmo abbastanza blando, mostrando tante scene riflessive e che fanno semplicemente vedere i gesti che ciascuno fa nella vita di tutti i giorni. Per quanto mi riguarda sono d'accordo che non sia necessario tentare questo esperimento troppo spesso, ma questa volta credo sia riuscito abbastanza bene, io l'ho apprezzato. Cosè come ho apprezzato la trama della storia, nonchè la risoluzione finale; nel momento in cui è stato svelato come Starker ha assunto la carica di sceriffo mi è parso che Tito avesse scelto la via più facile, però non dimentichiamoci che all'epoca (e non solo all'epoca) le persone erano in media piuttosto credulone e facili da raggirare, per cui penso che l'idea di Faraci, per quanto semplice, possa essere verosimile. Buoni sia Tex che Carson, e bella la sequenza finale dove si nota un grande affiatamento: chiaramente sappiamo tutti quanto è forte, ma inserire ogni tanto sequenze del genere fa solo un gran bene. Mi sono piaciuti anche i disegni di Repetto: personalmente l'ho sempre trovato un grande artista, decisamente uno dei miei preferiti, e anche se non è più un ragazzino (ed è innegabile che abbia avuto un calo) penso che i suoi disegni siano stati anche questa volta di buon livello.

Modificato da AtTheRocks
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Buona storia anche per me. Letta in due giorni consecutivi. Non mi ha mai annoiato, ha sempre tenuto alta la mia attenzione fino alla fine. Scorrevole e interessante. Per quanto riguarda Faraci, quindi, preferisco di gran lunga questa prova rispetto alla recente "Braccato". Bene così. Repetto non è tra i miei preferiti; in particolare sono sempre presenti quelle espressioni facciali un po' spiritate che accomunano tutti i suoi personaggi, uno dei suoi marchi di fabbrica; però ha fatto un buon lavoro. Disegni piacevoli e mai pesanti. Le varie ambientazioni sono rese bene. Non scendo in ulteriori dettagli perchè ripeterei cose già dette da altri. Tra il 7 e l' 8. Diciamo 8, per il confronto con "Braccato".

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  • 2 mesi dopo...

non male la storia nel suo complesso, forse troppo lunga per quello che è un soggetto piuttosto semplice , a volte i comportamenti degli interpreti sono piuttosto ingenui e prevedibili, assolutamente scarsa ed inutile la presenza di Carson, poteva essere evitata. Disegni di Repetto non malaccio, a volte poco precisi, l'età comincia a farsi sentire. Voto generale 6,5 :trapper:

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  • 1 anno dopo...

Come precisato da altre parti il mio approccio a tex è molto ludico e per niente scientifico per così dire. Questo comporterebbe o l'evitare qualsiasi intervento o limitarmi al "mi piace", "non mi piace" e brevi motivazioni. Per una volta provo ad avvicinarmi, nello specifico a questo maxi, con uno spirito diverso. Ci provo almeno. Quindi la mia incompetenza assoluta sul disegnatore e sullo scenggiatore( se mi dite in quali altre storie trovo i due... anche separati si intende... mi dareste una grande mano) mi portano a delle conclusioni quantomeno vergini e non dettate dal conoscere il background dei due professionisti e quindi a sollevare dei confronti con altre storie. Disegni: sufficienti. Nulla più. A volte le fisionomie si ripetono e rasentano talvolta la caricatura ( alcuni primi piani di personaggi secondari ad esempio. Storia: Non sono un'amante delle storie classiche con sceriffo corrotto, traditore, inetto, o falso addirittura e quindi alla fine mi risulta una storia carina, scorrevole, con qualche bello spunto (teoricamente l'avversario di Tex è Lewis non Starker...). Quest'ultimo, a mio avviso, promette ma non mantiene. Ha saputo farsi adorare dai cittadini ma ha delle reazioni "ansiose" appena appare Tex. (Pag. 32 terzo riquadro..... chiaro che Tex lo sta pigliando in giro... ma lui si gira, non solo perchè chiamato, ma quasi "colpevole"; o anche pag.56 terzo riquadro.... qualcuno( Tex) sta "osando" perchè vuole vedere i cadaveri... ma la gestualit? di Starker è esagerata e "timorosa"). Poi (ma qui andiamo nel campo della pura ipotesi)avrebbe potuto far calmare le acque ed aspettare che Tex se ne andasse ed invece è quasi lui con i suoi atteggiamenti a "tenerlo l'... e cattura pure Kit..... se l'opzione colpire un ranger poteva causare guai, se ne mette contro un altro?..... Ma comunque alla fine sono dettagli e se stessi a guardare tutto allora si metterebbe in discussione molto altro.... e alla domanda "Tu avresti fatto meglio?" mi sarei sciolto completamente... quindi la storia è questa e può piacere od anche no. Per me è discreta nulla più. Certo Fred e Ronny sono due aiutanti ridicoli e si prendono anche due bei rimbrotti "comici" dal loro capo ( pag.21 quarto riquadro e pag.41 quinto riquadro).... In conclusione per essere un Maxi (il formato che prediligo e dove mi piacerebbe che lo sceneggiatore andasse più sull'insolito e atipico....viaggi, mistero, avversari storici...) mi ha un poco deluso. Uff... che faticaccia........ ed è solo il primo....:-)

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