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MAXI TEX: Una Serie Da Chiudere ?


ymalpas
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Considerato che dopo anni di delusioni o mezze delusioni, è molto probabile che il prossimo maxi, nel 2013, sia quello di Boselli / Fernandez, il celebre "Alaska" in lavorazione da un lustro, sequel di uno dei pochi maxi che veramente meritavano la pubblicazione, cioè:

a ) che Boselli ha ammesso di considerare la sceneggiatura di "Alaska" non proprio tra le più convincenti che abbia mai scritto;

b ) che i disegni di tal Fernandez pare non siano proprio entusiasmanti, per intenderci un tratto "fontiano" ma disegnato "male" ...

c ) che il maxi del 2014, cioè quello dopo "Alaska", sarà il maxi di Diso;

d ) che attualmente non ci sono altri maxi in lavorazione;

e ) che quelli dal 2015 in poi conterranno un miscuglio di tre storielle da 110 pagine originariamente destinate agli Almanacchi del West, soluzione davvero poco entusiasmante checchè ne dica il buon Monni;

f ) che i maxi non sono mai stati una collana di cui andare fieri, ricettacolo spesso di storie che era imbarazzante pubblicare sulla serie regolare, scritte da autori poco texiani (come Segura) che non si sapeva dove parcheggiare o di disegnatori in genere poco amati dai lettori come Diso (che sulla serie regolare non metterà mai piede) oppure Ortiz...

 

conclusione:


Alla SBE i cosidetti balenotteri non convincono nessuno! Cioè sono una gran rottura!


a ) difficile trovare disegnatori che si impegnino su 330 tavole;

b ) difficile escogitare per un autore storie di 330 che meritino veramente le 330 pagine.

 

Insomma una serie DA CHIUDERE!!!!


Proposta alternativa, visto che ai nostri soldi non rinunceranno mai.




PUBBLICARE DUE COLOR TEX ALL'ANNO
CHIUDERE LA SERIE DEI MAXI TEX DEFINITIVAMENTE DOPO IL 2014.




Perchè sarebbe meglio una scelta così drastica ?

a ) L'esperimento di Cossu ha dimostrato che con il colore anche disegni come i suoi sono ben graditi. La stessa cosa si avrebbe anche con Diso: il colore indubbiamente aiuta!

b ) Autori e disegnatori dovrebbero concentrarsi solo su 160 tavole.

c ) Ci sarebbe la possibilità di attrarre nuovi autori e disegnatori nella serie. Per esempio autori come Manfredi, Medda, Berardi ecc, disegnatori come Gomez, Carnevale, Freghieri ecc che sarebbero lusingati anche dalla presenza del colore e dalla possibilità di finire la storia presto.

d ) Sui margini di guadagno per la SBE non posso dare una risposta certa, ma penso che tutto sommato si equivalgano.

e ) I lettori sono stanchi dei maxi, troppo cari e troppo deludenti.

 

Che diavolo aspettano a chiudere questa serie ? Dite la vostra nel sondaggio!

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  • Risposte 198
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Bel quesito davvero... Io preferirei fosse mantenuta l'attuale pubblicazione, ossia un maxi e un color tex all'anno, magari studiando soluzioni migliori per il maxi. Ad esempio, anzich? inserire in ogni maxi 2 o 3 storie, si potrebbe farne una sola lunga non 330 pagine, ma 220... Dopotutto si tratterebbe di un terzo di lavoro in meno per gli autori, in modo tale da rendere più pulita la sceneggiatura ed evitare in tal modo di allungarla troppo, e talvolta pleonasticamente...

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Preferisco di gran lunga il formato maxi tex che Color Tex quindi ho votato la prima opzione.

Perchè ?perchè non sopporti il colore su Tex ?perchè ti ritieni più soddisfatto dalle storie contenute nei maxi rispetto a quelle dei color ?perchè ti piacciono i volumoni da 330 pagine e poco importa cosa c'è dentro ?Detta così è un'asserzione lapidaria e poco si capisce quali sono le ragioni che ti spingono a pensarla così :indianovestito:
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Hai ragione. Esplico meglio ;-)Ho recuperato tutti i maxi tex negli ultimi due mesi e li sto man mano leggendo. Detto questo per adesso ho solo letto belle storie. Questi quelli che ho letto (magari sono stato fortunato io):OklahomaL'oro del SudNei territori del NordovestIl veleno del cobraLo squadrone infernaleHo preso e letto anche i primi due Color Tex e sinceramente la colorazione non mi piace per niente. Mi rovina tutta la storia. Stessa cosa mi è capitata per i TEX Repubblica: illeggibili dal mio punto di vista. Detto questo sarei non per un formato fisso dei maxi tex. Se non sbaglio l'oro del sud che mi è piaciuto molto aveva 260 pagine circa. Un formato flessibile sarebbe l'ideale per me. Altra cosa, a livello grafico mi piace molto di più quello dei maxi rispetto ai texoni o ai color tex con costine anonime. Le tavole "giganti dei texoni" non mi piacciono sinceramente anche se a livelli di qualità di storie i texoni hanno sfornato più capolavori. Quindi riassumento, dico una banalit? dicendo che alla fine non è il formato ma è la storia che conta. Ci sono storie "allungate" con pagine inutili e alcune che meriterebbero "qualche tavola in più". Bisognerebbe limare sta cosa. Resto fermo sul punto che il colore se fatto male rovina e non aiuta una storia. Civitelli ne il Duello è magia, il resto per adesso è terribile.

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Ma io mi riferisco soprattutto ai maxi degli ultimi anni, cioè questi:

Storie di Faraci ( 2 ), Segura ( 2 ) e Nizzi ( 2 ).

Disegni di Repetto ( 1 ), Ortiz ( 2 ), Diso ( 2 ), Cossu ( 1 )


Maxi 2012 (La legge di Starker) Storia di Faraci. Disegni di Repetto. E' in edicola, giudicatela come volete.

Maxi 2011 (L'ora del massacro) Storia di Segura (rivista e corretta dalla redazione). Disegni di Ortiz (chiamente in declino).

Maxi 2010 (La belva umana) Testi di Faraci (probabilmente la sua storia peggiore su Tex ), disegni del non troppo amato (eufemismo) Diso

 

Maxi 2009 (Lungo i sentieri del west) Testi di Segura e disegni di Ortiz.

Maxi 2008 (Lo squadrone infernale) Testi di Nizzi e disegni di Cossu.

Maxi 2007 (Fort Sahara) Testi di Nizzi, disegni di Diso (una delle peggiori storie di Tex).

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Di questi in effetti ho letto solo Squadrone Infernale che non mi è dispiaciuto. Stasera iniziero uno di quelli da te listati (Starker ancora in edicola non c'è da me) e poi dico. Cmq il mio è un discorso sul formato che preferisco. Logico che se mi dicessero "Storia bella in formato Color" o "Cacca in Maxi" la scelta si farebbe da se. Devo anche dire che ho sempre evitato gli almanacchi perchè le storie da 100 pagine non mi son mai piaciute. Se adesso il maxi diventer? solo una raccolta di mini storie magari lo rivaluter? in peggio.

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Tra i maxi elencati da ymalpas per me sono degni di nota solamente "Fort Sahara" (anche se Diso non entusiasma nemmeno me) e "La legge di Starker", gli altri sono tutti rivedibili, chi più chi meno. In ogni caso, ripeto quanto dissi poc'anzi: la soluzione migliore sarebbe accorciare le storie contenute nei maxi, evitando così il rischio di mettere i lettori di fronte a vignette e dialoghi del tutto soverchi ai fini narrativi, che sembrano inseriti solo ed esclusivamente per non lasciare vuoti quegli spazi. A quel punto tanto varrebbe, mi ripeto ancora, pubblicare storie meno corpose ma dalla trama più compatta e meno dispersiva...

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Delle storie postate da Ymalpas ho letto solo "L'ora del massacro", storia che mi è sembrata più che accettabile. Per il resto non credo che le legger? mai, compreso "La legge di Starker", dal momento che non lo compro poich? la storia mensile mi ha del tutto sfiduciato nei confronti di Faraci. Premesso questo, stando ai maxi che ho letto, ovvero i primi, sarei contrario alla chiusura della serie, anche perchè ce ne sono di memorabili come quello di Boselli-Font. Del resto, il malloppone da 330 pagine sembra essere in questo momento l'unico modo per leggere storie a più ampio respiro, che come sappiamo sono quelle che ci hanno regalato i capolavori più belli (non che non ce ne siano anche di due albi). Tuttavia, il livello si è abbassato (nell'affermare ciò mi baso però solo sui commenti letti in giro di queste storie), quindi a questo punto mi sembra inutile lasciare aperta la serie. Inoltre, negli ultimi anni è stata affidata a sceneggiatori e disegnatori già in pianta stabile sulla collana di Tex. E allora dov'? il senso di tali pubblicazioni?? Lo stesso dicasi anche per i Texoni. Quindi, laddove tali storie siano affidate a sceneggiatori e disegnatori d'eccellenza ma esterni alla testata, come è stato all'inizio, allora avrebbe senso continuare a pubblicare le due collane. Se queste condizioni saranno soddisfatte, allora ben venga continuare a produrre un Maxi e un Color all'anno, altrimenti preferisco due Color, che almeno una distinzione rispetto all'inedito l'hanno portata, ovvero il colore.

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Io, malgrado tutto, sono della'avviso che il Maxi non vada chiuso ma semmai rivisto e corretto. Infatti, anch'io, come scrivevo pure in un altro topic, sono dell'avviso che ormai le storie che vi si pubblicano rasentino il banale e, nelle tempistiche, lo stile"soap opera", dove si tira-tardi per realizzare più puntate. Perciò, l'idea di ridimensionarli a 220 pagine potrebbe essere buona. Questo ne ridurrebbe sensibilmente anche il prezzo, avvicinando, magari nuovi lettori. Color Tex a me piace e mi sono piaciute anche le storie pubblicate finora, ma credo sia un'esperienza di successo, proprio perchè arriva, come un evento, solo una volta all'anno. Aggiungendovi altre uscite si rischierebbe invece di banalizzarla, com'? accaduto quel paio di volte che il Texone è uscito con due numeri in un solo anno. Forse è solo un effetto psicologico ma, abituati all'idea che il Texone usciva una sola volta perchè consta di un lavoro molto più gravoso delle pubblicazioni regolari, quando sono usciti più numeri in un anno, pareva più un'iniziativa commerciale che altro. Del genere:han preso una storia che andava in origine per la serie regolare e l'han ficcata in un Texone per farci su più soldini...

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Come giustamente dice Stefano, un'altra peculiarità fondamentale dei maxi, e degli albi speciali in generale, dovrebbe consistere nell'affidarli a guest-star, o almeno disegnatori impegnati in altre serie Bonelli, circoscrivendo in tal modo il parco-disegnatori delle avventure mensili.

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Io ho finito di leggere "La legge di Starker" ieri sera, o forse è meglio dire ieri notte" intorno all'una. Tutto sommato mi è piaciuto e in generale le storie lunghe mi piacciono. Il Maxi ha la peculiarit? di farti avere tra le mani una storia di trecento pagine senza dover aspettare tre mesi per leggerla (come con la serie mensile quando capita una storia da 3 albi). Di contro alla SBE hanno il problema di trovare un disegnatore che si voglia impegnare su trecento pagine e che sia abbastanza veloce. Da una parte questo mi sembra quasi un problema "inventato", alla fin fine quando una storia si sviluppa su tre albi il numero di pagine richiesto è lo stesso. Però è un fatto che sui Maxi non è che ci siano passati il fior fiore dei disegnatori di Tex. Allora stamattina mi è venuto in mente perchè non assegnare, dopo opportune tavole di prova, i Maxi a disegnatori giovani e abbastanza veloci che non hanno mai disegnato Tex... il Maxi potrebbe diventare una sorta di palestra per giovani disegnatori, i migliori sarebbero premiati con l'ingresso nell'olimpo della serie mensile o smistati su altre serie della SBE. Per quanto riguarda il Color se si mantengono questo tipo di carta, questi colori e questo formato secondo me uno basta e avanza. Se invece si decidesse finalmente di migliorare il tutto il discorso cambia. Allo stato attuale io voto per mantenere 1 maxi e 1 Color.

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Non so se termineranno le pubblicazioni del maxi (ovviamente no, dato che vende non poco, e peggio per quelli come me che che sperano invece di sè, se il risultato è quello di farlo disegnare da gente ultraveloce ma che "tira via", oppure a fine carriera), comunque il ColorTex sulla falsariga del ColorFest Dylaniano (4 storie brevi colorate come Dio comanda) sembra che ormai sia una certezza, almeno a quanto si dice su un altro forum. Il duo Manfredi-Biglia sarebbe già al lavoro su una storia, un'altra potrebbe essere l'accoppiata Boselli-Casertano (come aveva ipotizzato Carlo Monni). Per il resto si vedrà...

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  • Collaboratori

Domanda per chi i maxi li ha letti tutti ( almeno gli ultimi che ho elencato ). la qualità vi ha soddisfatto ( testi/disegni) ?Li ritenete di qualità elevata ? Discreta ? una mezza delusione ? No, perchè sul Color Tex alla SBE ci stanno puntando sul serio. I prossimi nomi sono neintemeno che quelli di Ticci e Civitelli. Vedremo mai Ticci e Civitelli alle prese con un maxi è ne dubito fortemente. Se poi considerassimo due uscite del color, una in estate e l'altra magari per natale, uno da leggere sotto l'ombrellone e l'altro sotto l'albero, non male come idea. O la filosofia del maxi cambia sul serio, magari due storie come nel 2000 invece di tre, ma storie convincenti e con disegnatori che non siano Diso, repetto, Font, Ortiz... Perchè stando le cose come si presentano oggi, è una serie in caduta libera ( come l'almanacco, d'altronde ) in edicola solo per dare lavoro ai disegnatori da pensionare. Mi sembra una politica troppo improntata sul business e un tempo non era così.

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Io ho letto tutti i Maxi, e ad oggi posso dire di ritenerla molto, troppo discontinua come collana. Ve ne sono di ottimi (in primis "Il cacciatore di fossili", ma anche "Nei territori del Nordovest", "Rio Hondo" e "Il veleno del Cobra") e di mediocri ("Figlio del Vento", emozioni zero, e "Lungo i sentieri del West", che prometteva bene ma si è rivelato troppo confusionario nella trama). Quanto ai disegnatori, Ortiz ed il compianto Letteri sono sinora i migliori, Diso, al contrario, se non il peggiore, quello il cui stile mi sembra meno adatto a disegnare il Ranger. La mia personale media voto dei Maxi usciti sinora, compreso quello di quest'anno (abbastanza buono), è 7,5. Ripeto, ho notato troppa discontinuit? di qualità tra alcuni albi ed altri.

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  • Rangers

Beh io voto decisamente per la prima opzione: "Un Maxi all'anno e un Color all'anno". Se poi vogliamo raddoppiare qualcosa concordo con il raddoppio del Color, ma senza chiudere la collana dei Maxi. A parte che i gusti sono come sempre personali, Ym indica storie "imbarazzanti" e poco Texiane quelle di Segura... mentre a me piacciono tantissimo, così come considero Lo Squadrone Infernale il miglior Maxi di Nizzi... e La Belva Umana la miglior storia di Faraci :trapper: sisi Con questo non voglio passar per un "bastian contrario", ma i gusti che ognuno di noi ha nei confronti di una o più storie sono completamente diversi rispetto a quelli di un altro (e ciò è perfettamente naturale). Anche a me qualche storia è sembrata così così : Fort Sahara (anche se non l'ho mai considerata così indecente.. a parte qualche sequenza davvero discutibile, ma questo non è il luogo penso)!Oppure L'ora del Massacro - cioè l'ultima di Segura :_sigh con parecchi strappi e qualche vistosa incongruenza e almeno un grosso grossissimo errore!Poi non è vero che sui Maxi siano finiti solo autori imbarazzanti... così dipinta questa serie sembrerebbe una specie di "discarica" di tutto quello che non può finire sulla regolare. Sarà eretico ma sono uno di quelli che non avrebbe gridato allo scandalo se Segura fosse finito pure sulla regolare - anche solo per un numero all'anno -. Poi considero i fuori serie (almanacchi, Texoni, maxi e Color) allo stesso livello della serie regolare. Cavoli son pur sempre storie di Tex non le vedo come storie minori e quindi da snobbare. Piuttosto chiuderei la serie degli Almanacchi e raddoppierei il Color... non perchè le storie che finiscono l' siano brutte o minori, ma perchè la maggior parte degli articoli li trovo inutili e quindi potrei ben accogliere la sola storia anche solo di 110 pagine a colori!! :)Augh ::evvai:: :trapper:

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Beh io voto decisamente per la prima opzione: "Un Maxi all'anno e un Color all'anno".
Se poi vogliamo raddoppiare qualcosa concordo con il raddoppio del Color, ma senza chiudere la collana dei Maxi.

Pensa che io li raddoppierei entrambi se fosse possibile.
 

A parte che i gusti sono come sempre personali, Ym indica storie "imbarazzanti" e poco Texiane quelle di Segura... mentre a me piacciono tantissimo, così come considero Lo Squadrone Infernale il miglior Maxi di Nizzi... e La Belva Umana la miglior storia di Faraci  :trapper:  sisi

Andando con ordine: io di Segura ho trovato decisamente buone: "Il cacciatore di fossili", "L'oro del Sud", "Il treno blindato", più che sufficienti "La collera di Tex", "Odio implacabile" (che con un editing appropriato sarebbero state decisamente più apprezzabile) e "Lungo i sentieri del West", mentre ho trovato decisamente insufficiente "L'ora del massacro".
Delle storie di Nizzi salvo giusto "Lo squadrone infernale", mentre le altre tre da lui firmate vanno dallo scarso al pessimo.
"Nei Territori del Nordovest" di Boselli & Font è semplicemente ottima.
"La pista degli agguati" di Manfredi & Repetto è una storia decisamente buona anche se non eccezionale.
"La belva umana" non è la miglior storia di Faraci, ma è decisamente sopra la sufficienza
 

Con questo non voglio passar per un "bastian contrario", ma i gusti che ognuno di noi ha nei confronti di una o più storie sono completamente diversi rispetto a quelli di un altro (e ciò è perfettamente naturale).

Decisamente vero.
 

Anche a me qualche storia è sembrata così così : Fort Sahara (anche se non l'ho mai considerata così indecente.. a parte qualche sequenza davvero discutibile, ma questo non è il luogo penso)!
Oppure L'ora del Massacro - cioè l'ultima di Segura  :_sigh con parecchi strappi e qualche vistosa incongruenza e almeno un grosso grossissimo errore!

Poi non è vero che sui Maxi siano finiti solo autori imbarazzanti... così dipinta questa serie sembrerebbe una specie di "discarica" di tutto quello che non può finire sulla regolare.

Questo, a dire il vero, è stata la sua ragione di nascita, ma è anche vero che per lo stesso motivo è nato il Texone ed abbiamo visto com?? andata a finire.

Le valutazioni sugli autori, poi, sono squisitamente personali . Ymalpas non sopporta Font, Repetto e Ortiz, mentre il sottoscritto apprezza moltissimo il primo, ritiene ancora valido il secondo e concorda sull'Ortiz attuale.
Quando ai testi, non è che Nizzi sia peggio sul Maxi che sulla serie Regolare, non c'è alcuna differenza apprezzabile. Quanto a Segura?.
 

Sarà eretico ma sono uno di quelli che non avrebbe gridato allo scandalo se  Segura fosse finito pure sulla regolare - anche solo per un numero all'anno -.

Concordo.
 

Poi considero i fuori serie (almanacchi, Texoni, maxi e Color) allo stesso livello della serie regolare.
Cavoli son pur sempre storie di Tex non le vedo come storie minori e quindi da snobbare.

Infatti: non solo i lettori ma anche la redazione dovrebbero lavorare come se le storie avessero la stessa dignità indipendentemente dal luogo fisico di pubblicazione.
 

Piuttosto chiuderei la serie degli Almanacchi e raddoppierei il Color... non perchè le storie che finiscono l' siano brutte o minori, ma perchè la maggior parte degli articoli li trovo inutili e quindi potrei ben accogliere la sola storia anche solo di 110 pagine a colori!! :)

Premesso che, come ho già detto, io raddoppierei anche i Maxi, non trovo inutile l'Almanacco, ma rivedrei l'impostazione della parte redazionale.

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Ho votato anch'io per la prima opzione e, credo, di essere d'accordo con Sam per quanto riguarda il resto. Ho letto tutti i volumi dalla prima uscita ed escluso qualcuno non proprio convincente non mi sembrano da condannare a priori come storie di serie B, indegne di figurare sull'inedito e relegate, come già detto, in uscite di riempimento. Altro discorso la storia del colore. Non vedo come una doppia uscita annuale possa supplire all'eventuale soppressione del ''balenottero'', forse in virt? del colore stesso o della novità come pubblicazione o ancora del ridotto numero di pagine (storie più facilmente realizzabili e magari meno impegnative per autori e lettori)Magari una bella colorata e voila; l'effetto è servito... Per me la situazione sta bene come sta (finch? che dura certo) ed il colore (sempre per me) non è che una ''simpatica variante'' del classico, senza strafare ovviamente.

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Fosse per me raddoppierei anch'io i Maxi, non fosse altro che per il fatto di avere trecentodieci pagine da leggere di filato senza dover aspettare l'uscita del prossimo numero (e tutto sommato costa anche meno nessuno di voi ha fatto 2,90 per tre :indianovestito: ). Ovviamente io mi aspetto la stessa cura nella scelta della sceneggiatura e del disegnatore che si ha per la serie mensile. Stavo pensando, sempre a proposito di quella mia idea del Maxi come palestra per giovani disegnatori che si potrebbe pensare anche di pubblicare un Maxi con una storia sempre lunga le canoniche 310 pagine circa ma farla disegnare da due giovani disegnatori, le prime 155 da uno e le restanti 155 da un altro. Da una parte non si impegnerebbe il disegnatore per troppe pagine costringendolo magari a "tirar via", dall'altra i lettori potrebbero giudicare chi dei due ha interpretato meglio Tex. Si potrebbe mettere un codice univoco all'interno del Maxi con cui poi il lettore accreditandosi sul sito potrebbe votare per l'uno o per l'altro. Magari per incentivare la votazione si potrebbero mettere in premio due tavole originali della storia, una di ognuno dei due disegnatori, da assegnare tramite sorteggio fra tutti i votanti. Se si raddoppiassero i Maxi la cosa sarebbe più fattibile, un Maxi dedicato ad un disegnatore affermato ed uno ai giovani disegnatori.

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Ho votato la prima opzione, ma non disdegnerei un raddoppio di entrambi i formati, perchè il problema non è tanto maxi vs color, ma belle storie/brutte storie. Personalmente io amo molto le storie di lungo respiro e molte pagine per cui mi riesce difficile rinunciare ai maxi (e poi è vero come dice West10 che in proporzione costano meno) . ::evvai:: Per Carlo Monni: nella tua set list ti sei dimenticato di Oklahoma :indianovestito: che IMHO è tra i capolavori assoluti. Segura a me è piaciuto (sopratutto i primi due maxi) e qlche storia sulla regolare l'avrei portata. D'accordo che le valutazioni sugli autori sono personali, ma credo che si possa concordare tutti nel dire che purtroppo è altrettanto vero che gli ultimi maxi non hanno convinto. O quanto meno credo si possa riconoscere che i primi maxi sono stati di un livello decisamente superiore rispetto a quelli citati da Ymalpas. Per cui non mi resta che auspicare un rilancio di questa collana che può benissimo passare attraverso alcuni accorgimenti, alcuni dei quali sono stati già individuati da alcuni di voi:1) assegnare i disegni ad autori veloci. Sul fronte disegnatori credo che avesse ragione Nizzi quando anni fa diceva che i vecchi disegnatori (Galep Letteri Nicolo Ticci Fusco) erano dei gran sgobboni mentre oggi per le più svariate ragioni se la prendono molto più con calma. Per cui chi vuole andare sul maxi cambi abitudini.2) Perchè non sperimentare anche qualche sceneggiatore? Io credo che un Moreno Burattini (per citarne uno) un bel Maxi di 330 pagine o più lo scriverebbe di corsa se gli fosse chiesto.3)Trattandosi di un solo volume all'anno, non è obbligatorio che esca per forza il 5 ottobre. Se esigenze di redazione o stampa lo richiedono si può posticipare anche un mese o due. Ma da qu? a chiudere la serie aspetterei ancora e provando a fare questi tentativi. Poi se la qualità continua ad essere scadente... allora bisogner? trarre le dovute conclusioni.

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Non si può negare che il livello medio degli ultimi Maxi tenda parecchio al ribasso. Escluderei dall'analisi Oklahoma!, che rappresenta un caso particolare di one shot estemporaneo. Quali sono i numeri di questa serie veramente validi, al di l' dei gusti personalissimi di ognuno di noi?Se all'inizio il livello è stato più che buono grazie al valore di storie come Il Cacciatore Di Fossili,L'oro Del Sud e Nei Territori Del Nordovest, già dal 2002 il quadro si è fatto preoccupante in un climax via via sempre più in picchiata. Eppure se la serie è stata creata, significa che alla SBE in qualche modo ci puntavano. Uso l'imperfetto perchè le storie più recenti sono un segnale evidente di disimpegno. Negli ultimi anni si ha l'impressione di un Maxi ridotto a parcheggio per autori e disegnatori ritenuti inadeguati per la serie regolare. E badate bene, a me Segura non dispiace. Un andazzo insostenibile, ed infatti sappiamo che Boselli vuole riformare la collana puntando su tre storie brevi. Sono convinto che questa serie abbia potenzialità tutte da sviluppare e sarebbe un peccato chiuderla. Anch'io la preferisco al Color Tex, primo perchè apprezzo molto di più il ranger in bianco e nero, secondo perchè la possibilità di fare un'immersione di 300 e più pagine con Tex mi ha sempre affascinato, tanto che non capivo perchè il Maxi non fosse semestrale, come avviene per Dylan Dog. Viste le considerazioni di Boselli su "Alaska" ed il fatto che tra due anni tocchi nuovamente a Diso (ASSURDO), le prospettive sono pessime. Secondo me bisognerebbe puntare sulla formula delle due storie, formato che meglio si addice a Tex, passando da annuale a semestrale. Qualcuno di voi ha notizie sui dati di vendita?

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Ho votato la prima opzione, ma non disdegnerei un raddoppio di entrambi i formati, perchè il problema non è tanto maxi vs color, ma belle storie/brutte storie.

Non potrei essere più d'accordo.


Personalmente io amo molto le storie di lungo respiro e molte pagine per cui mi riesce difficile rinunciare ai maxi (e poi è vero come dice West10 che in proporzione costano meno) .  ::evvai:: 
Per Carlo Monni: nella tua set list ti sei dimenticato di Oklahoma  :indianovestito:  che IMHO è tra i capolavori assoluti. 

Non l'ho dimenticato, solo che pur essendo tecnicamente e retroattivamente il Maxi n. 1, edtorialmente non è accomunabile agli altri.

Peraltro, io considero "Oklahoma" una delle migliori 15 storie di Te x in assoluto, se non addirittura una delle migliori 10.

Segura a me ?  piaciuto (sopratutto i primi due maxi)  e qlche storia sulla regolare l'avrei portata.
D'accordo che le valutazioni sugli autori sono personali, ma credo che si possa concordare tutti nel dire che purtroppo è altrettanto vero che gli ultimi maxi non hanno convinto. O quanto meno credo si possa riconoscere  che i primi maxi sono stati di un livello decisamente superiore rispetto a quelli citati da Ymalpas.

Il problema non è il formato, ma gli autori. Pochi di noi ormai riescono a negare che il livello delle storie di Nizzi dal 2002 in avanti (e per alcuni anche da qualche anno prima) è precipitato verso il basso in maniera notevole. Se ciò è vero (e per me è così), lo è sia per le storie del Maxi che per quelle della serie regolare che per l'Almanacco o il Texone.

Io non credo che nessuno degli sceneggiatori scriva consapevolmente male per una storia del Maxi o delle altre pubblicazioni annuali solo perchè non sono la serie regolare, sarebbe grave se fosse così.
Quanto ai disegnatori, la principale ragione per cui Repetto e Ortiz ne hanno disegnato la maggior parte è perchè sono i più veloci dello staff. Quanto a Diso, oltre alla stessa considerazione, c'è anche quella che, ahimè, temo che effettivamente in Redazione lo considerino inadatto alla serie regolare.
Io sono il meno adatto a difendere Diso, visto che none ro un suo fan nemmeno ai tempi in cui debutt? su Mister No, ma è indubbio che sia un bravo disegnatore e che l'età non abbia inciso che in minima parte sulla qualità del suo lavoro. Sta di fatto che la sua versione di Tex è forse la meno convincente che abbia mai visto in 48 anni di letture. Non per questo, però, auspicherei di togliergli anche questo angolo. Una storia di Diso ogni tre anni mi può star bene.

Per cui non mi resta che auspicare un rilancio di questa collana che può benissimo passare attraverso alcuni accorgimenti, alcuni dei quali sono stati già individuati da alcuni di voi:
1) assegnare i disegni ad autori veloci. Sul fronte disegnatori credo che avesse ragione Nizzi quando anni fa diceva che i vecchi disegnatori (Galep Letteri Nicolo Ticci Fusco) erano dei gran sgobboni mentre oggi per le più svariate ragioni se la prendono molto più con calma.

A beneficio della verità, andrebbe ricordato, però, che Nicol' si serviva spesso e volentieri di "assistenti" per le matite e che Ticci che oggi di pagine al mese ne fa 12, all'epoca doro ne faceva a stento 20, era considerato un disegnatore lento ed aveva spesso problemi di scadenze (e non a caso per un certo periodo anche lui si è servito di assistenti come il fratello Alfio, Vincenzo Monti e Angelo Todaro).


Per cui chi vuole andare sul maxi cambi abitudini.

Una soluzione al dilemma potrebbe essere una programmazione più oculata in modo di affidare i Maxi anche a disegnatori meno veloci dando loro il tempo di concludere il lavoro senza affanni.


2) Perchè non sperimentare anche qualche sceneggiatore? Io credo che un Moreno Burattini (per citarne uno)  un bel Maxi di 330 pagine o più lo scriverebbe di corsa se gli fosse chiesto.

Credo che un'idea simile Boselli l'abbia già in testa. Non posso dire nulla su Burattini (voci colte per caso sussurrano che stai scrivendo qualcosa per Boselli, ma, se è vero, io sospetto si tratti della sceneggiatura per il famigerato soggetto per Dampyr approvatogli da Boselli un bel po' di tempo fa), ma lo stesso Boselli ha detto in questo forum che affidare a Michele Medda una storia per un Maxi è un'idea tutt?altro che peregrina.

Peraltro l'idea di far uscire dei Maxi con più storie vada in quella direzione
In un post poco sopra ho letto che Manfredi sarebbe già al lavoro su una storia per Stefano Biglia (notizia, peraltro, che, se confermata, meriterebbe maggiore enfasi, che so, nel topic delle anteprime e non di essere data così en passant), ebbene, per me leggere una nuova storia di Manfredi (o di Berardi, Medda, Burattini o di chiunque altro vi venga in mente) sarebbe un piacere sia che di pagine ne abbia 110 o 330. :inch:
L'idea della guest star ai testi o disegni o quella di usare Maxi ed almanacco come test per nuovi ingressi nello staff mi trova pienamente d'accordo. ::evvai::
.

3)Trattandosi di un solo volume all'anno, non è obbligatorio che esca per forza il 5 ottobre. Se esigenze di redazione o stampa lo richiedono si può posticipare anche un mese o due.

Temo che questo sia impossibile proprio per esigenze di redazione., di contratti col distributore ed altro troppo complicati da spiegare qui, forse


Ma da qu? a chiudere la serie aspetterei ancora e provando a fare questi tentativi. Poi se la qualità continua ad essere scadente... allora bisogner? trarre le dovute conclusioni.

La qualità sarà scadente solo se in Redazione volessero fare un prodotto scadente ed io non lo credo.

Poi è chiaro che se a uno (a caso :lol2:) Ortiz, Repetto e Diso non piacciono, ci sarà poco da fare.
Ma ci sarà sempre chi non gradir? questo o quel particolare autore e non si può accontentare tutti.
Di una cosa però, sono convinto anch?io: non si può fa realizzare il Maxi solo dai soliti due o tre disegnatori. Credo che Boselli ne sia consapevole e si stia muovendo nella direzione di far diventare il maxi un appuntamento atteso quasi come il Texone.
Vedremo se sarà così. _ahsisi

Modificato da Carlo Monni
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Pensa che io li raddoppierei entrambi se fosse possibile.

Beh se ci fossero i grandi vecchi ai disegni, firmerei subito per il raddoppio di entrambi. I nuovi disegnatori, forse perchè hanno sperimentato poco su Tex, non mi dicono niente. Il color Tex è quello che finora ha deluso, sia per il colore che per le storie.


I Maxi Tex mi piacciono, mi piace trovare una storia completa. A volte è irritante il "continua" a fine albo nella serie regolare. Il maxi ti permette di leggere finalmente un balenottero tutto d'un fiato. Sta di fatto che non sempre le 330 pagine o poco meno debbano essere la regola, come purtroppo è stato per quasi tutti. Infatti se ci sono scene per allungare il brodo il lettore se ne accorge. Come scrivo dopo, alcune sono risultate noiose.

Andando con ordine: io di Segura ho trovato decisamente buone: "Il cacciatore di fossili", "L'oro del Sud", "Il treno blindato"

Io direi anche molto buone. Un ottimo Tex e Carson. Chiaro che dovete scordarvi Kit Willer e Tiger e che Tex è Aquila della notte, ma con ottimi dialoghi (riscritti da Canzio penso, molto texiani) il cui risultato è una avvincente storia western di Tex.

più che sufficienti "La collera di Tex""Odio implacabile" (che con un editing appropriato sarebbero state decisamente più apprezzabile) e "Lungo i sentieri del West"

Quelle con Repetto direi discrete, quella con Ortiz buona.

mentre ho trovato decisamente  insufficiente "L'ora del massacro".

Io direi discreta, con qualche buco.


Delle storie di Nizzi salvo giusto "Lo squadrone infernale", mentre le altre tre da lui firmate vanno dallo scarso al pessimo.

Lo squadrone infernale mi sembrava noiosa. Fort Sahara pure anche se il soggetto è interessante. Rio Hondo buona storia western classica, ottimo il ripescaggio del soggetto cinese in Il veleno del cobra, mentre non posso dire niente su Figlio del Vento perchè non ricordo nulla, e non ho voglia di rileggerla perchè disegnata da Diso. E poi c'è da dire che Nizzi è stato lasciato solo pure in questa collana (e forse non aveva più voglia di scrivere), visto che si sapeva che Segura non avrebbe scritto così tanto. Boselli solamente una storia. Mi pare che L'ultima diligenza disegnata da Sommer (poi finita sulla regolare) doveva essere un Maxi no? Pur non essendo un fan di Boselli, dico che era una storia buona, quindi non avrebbe sfigurato nella media dei Maxi.

"Nei Territori del Nordovest" di Boselli & Font è semplicemente ottima.

Io direi semplicemente noiosa. Soggetto ottimo, ma sceneggiatura piatta e, come al solito, non adatta a Tex.


"La pista degli agguati" di Manfredi & Repetto è una storia decisamente buona anche se non eccezionale.

Concordo. L'assassino si capiva subito chi fosse.

"La belva umana" non è la miglior storia di Faraci, ma è decisamente sopra la sufficienza

Concordo.


Aggiungo Oklahoma ottimo.

In definitiva direi di non chiudere i Maxi, di pensare bene a cosa fare con il Color Tex, che mi sembra quello più inutile. Sul Maxi si potrebbero provare nuovi sceneggiatori. Di disegnatori Tex ce ne ha fin troppi.

Ciao.

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Considerato che dopo anni di delusioni o mezze delusioni, è molto probabile che il prossimo maxi, nel 2013, sia quello di Boselli / Fernandez, il celebre "Alaska" in lavorazione da un lustro, sequel di uno dei pochi maxi che veramente meritavano la pubblicazione, cioè:


a ) che Boselli ha ammesso di considerare la sceneggiatura di "Alaska" non proprio tra le più convincenti che abbia mai scritto;


Chiamiamo le cose col proprio nome: Boselli ha detto che la considera la peggiore storia che abbia mai scritto e ciò per la sua scarsa sintonia col disegnatore.
Ma chiariamo subito una cosa: non sempre l'autore è il miglior giudice del proprio lavoro. Non sarebbe la prima volta che una storia considerata valida da un autore viene bocciata dal pubblico e viceversa una storia considerata poco riuscita, ottiene il plauso di pubblico e critica.
Io preferisco attendere e vedere con i miei occhi.

b ) che i disegni di tal Fernandez


Che tu forse non conoscerai, ma che è un rinomato artista argentino, maestro, fra gli altri, di Carlos Gomez ed uno dei migliori epigoni del grande maestro americano Milton Caniff, non certo l'ultimo arrivato. I lettori storici di Skorpio dovrebbero ricordarlo ai disegni della serie poliziesca ?Distretto56° nota anche come ?Larry Mannino?
Per la SBE ha già disegnato con buoni risultati (almeno per il mio di gusto) un numero di Demian ed una storia per il Dylan Dog Color Fest.

pare non  siano proprio entusiasmanti, per intenderci un tratto "fontiano" ma disegnato "male" ...


Di questa diceria temo di essere il maggior responsabile. :snif:
Attenzione, però... mentre confermo che a mio parere Fernandez ha guardato il Font del Maxi, non ho mai detto che è disegnato ?male? con o senza virgolette.
Posso dire, però, perchè lui stesso lo ha detto in non ricordo più quale occasione pubblica (uno degli incontri di Lucca 2011 probabilmente) che Boselli ritiene che Fernandez abbia, come è quasi costume per gli autori argentini, utilizzato gli allievi del suo studio per aiutarlo a realizzare il lavoro e non avrebbe gradito la cosa, notando forse un po' di discontinuit?.
Il sospetto avrebbe più di un fondamento, perchè lo stesso Fernandez ha ammesso che tra gli esercizi che assegna abitualmente ai suoi allievi (tra cui ci sono stati fior di disegnatori argentini, non dimentichiamolo) c'è anche quello di completare le matite di pagine di cui ha già fatto il layout, che poi lui corregge e ritocca se necessario per poi ripassarle a china. Inoltre è noto che per le chine degli sfondi (che, vale la pena di ricordarlo, sono tutto ciò che non è essere umano o animale o non si trova comunque in primo piano) si fa spesso aiutare da un altro disegnatore argentino, Ruben Marchionne, anche lui già apprezzato, dai lettori di vecchia data di Skorpio e Lancio Story.
In ogni caso, visto che io apprezzo sia il tratto di Font che quello di Milton Caniff a cui sia Font che Fernandez si rifanno, aspetter? di avere l'albo per giudicare se i disegni sono buoni o no senza stroncature preventive basate sul sentito dire.

c ) che il maxi del 2014, cioè quello dopo "Alaska", sarà il maxi di Diso;


E questo non è ancora deciso al 100%.

d ) che attualmente non ci sono altri maxi in lavorazione;


E questo, ora posso dirlo con cognizione di causa, è sbagliato.

e ) che quelli dal 2015 in poi conterranno un miscuglio di tre storielle da 110 pagine originariamente destinate agli Almanacchi del West, soluzione davvero poco entusiasmante checch? ne dica il buon Monni;


Il buon Monni dice tre cose:

1) che non è affatto detto che si cominci dal 2015, perchè si potrebbe cominciare anche prima.

2) Che la formula a più storie di lunghezza variabile (in genere 110 pagine) non sostituir?, ma si affiancher? a quella tradizionale.

3) Che contesta vigorosamente la definizione di storielle date a storie il cui unico torto pare solo quello di essere di 110 pagine, quasi che questo fosse di per se un titolo di demerito. Infatti, Ymalpas non ha di sicuro letto una sola pagina di queste storie che tanto critica a priori, convinto che il solo fatto di essere destinate ad un Almanacco le dequalifichi. Con questo criterio, immagino che consideri storielle anche "La ballata di Zeke Colter" di Nizzi & Calegari, che di pagine ne ha 94; "Bad River " di Boselli & Capitanio, che di pagine ne ha 102 e "Eroe per caso" di Boselli & Andreucci, che ne ha 106. Per tacere di gran belle storie del contenute anche sotto le 100 pagine. Gran brutta cosa il, pregiudizio.

Aggiungo anche che a me non dispiacerebbe leggere la storia di Ruju & Scascitelli prima del 2016 in modo da valutare il prima possibile il suo esordio e ribadisco che se una storia da 110 pagine è il prezzo da pagare avere storie di Berardi, Manfredi, Medda e magari Burattini, io lo pago volentieri.

f ) che i maxi non sono mai stati una collana di cui andare fieri, ricettacolo spesso di storie che era imbarazzante pubblicare sulla serie regolare, scritte da autori poco texiani (come Segura) che non si sapeva dove parcheggiare o di disegnatori in genere poco amati dai lettori come Diso (che sulla serie regolare non metter? mai piede) oppure Ortiz...


Ti rendi conto che stai elevando il tuo gusto personale a paradigma oggettivo? Io, ad esempio, non sono d'accordo col tuo giudizio. I soli Maxi che ho trovato veramente deludenti come testi sono solo quelli scritti da Nizzi (e nemmeno tutti) e l'ultimo di Segura. Gli altri, per me, si posizionano tra l'ottimo ed il più che sufficiente.
Per quanto riguarda i disegni, si può dire che condivida il tuo pensiero solo sull'ultimo Ortiz, perchè Letteri ha comunque fatto un lavoro dignitoso, Repetto continuo ad apprezzarlo, Font mi piace e Diso? beh Disop si può sopportare una volta ogni tre o quattro anni.

conclusione:



Alla SBE i cosidetti balenotteri non convincono nessuno!  Cioè sono una gran rottura!


Se parli della Redazione, è indubbio che ci sia stata molta trascuratezza, a differenza di quanto accade da tempo sui Zagor, dove addirittura sui Maxi si pubblicano storie importanti e non di ripiego. Proprio a questo Boselli sta cercando di porre rimedio.

a ) difficile trovare disegnatori che si impegnino su 330 tavole;


Davvero? Eppure Garcia Sejias ha da poco terminato una storia tripla, idem per Font e Ginosatis, Dotti ne sta facendo una adesso, Civitelli ne inizier? una l'anno prossimo. Ticci, Andreucci, Mastantuono sarebbero tutti capaci di realizzarne una in meno di tre anni.
Questo per dire che realizzare 300 e passa pagine per il Maxi non porta via più tempo o fatica che a fare una storia per la serie regolare, eppure non ti ho visto auspicare la soppressione delle storie triple. Un'altra prova che solo il Maxi ti sta sulle scatole.
Immagino comunque che tu non saresti affatto contento se alcuni dei tuoi disegnatori favoriti fossero messi a disegnare l'odiato Maxi e tenuti lontani dalla serie regolare per qualche anno.

b ) difficile escogitare per un autore storie di 330 che meritino veramente le 330 pagine.


Avviso agli autori: risparmiate tempo e non ideate storie in tre albi, Ymalpas vi ritiene incapaci o quasi di farlo, troppo difficile. :colt:

Insomma una serie DA CHIUDERE!!!!


No, una serie da valorizzare di più casomai.


Proposta alternativa, visto che ai nostri soldi non rinunceranno mai.



PUBBLICARE DUE COLOR TEX ALL'ANNO

CHIUDERE LA SERIE DEI MAXI TEX DEFINITIVAMENTE DOPO IL 2014.


Proposta ancora più alternativa: due Maxi e due Color all'anno.

Perchè sarebbe meglio una scelta così drastica ?
a ) L'esperimento di Cossu ha dimostrato che con il colore anche disegni come i suoi sono ben graditi. La stessa cosa si avrebbe anche con Diso: il colore indubbiamente aiuta!

b ) Autori e disegnatori dovrebbero concentrarsi solo su 160 tavole.

c ) Ci sarebbe la possibilità di attrarre nuovi autori e disegnatori nella serie. Per esempio autori come Manfredi, Medda, Berardi ecc, disegnatori come Gomez, Carnevale, Freghieri ecc che sarebbero lusingati anche dalla presenza del colore e dalla possibilità di finire la storia presto.


E perchè l'una cosa dovrebbe escludere l'altra?
E poi? Freghieri ha già rinunciato ad un Color, perchè dovrebbe cambiare idea? Gomez già lavora su Tex e non credo abbia molta importanza per lui se una storia sia di 110, 220 o 160 pagine, n° se sia a colori o in b/n; Carnevale è l'incarnazione dell'inaffidabilità e non sarà un Color a cambiare le cose per lui.

d ) Sui margini di guadagno per la SBE non posso dare una risposta certa, ma penso che tutto sommato si equivalgano.


e ) I lettori sono stanchi dei maxi, troppo cari e troppo deludenti.


Tu sei stanco? io ad esempio non li trovo deludenti e ne vorrei addirittura due all'anno e non sono il solo.
Non ergerti ad interprete dei lettori che quelli presenti qui ti stanno dando abbondantemente torto

Che diavolo aspettano a chiudere questa serie è Dite la vostra nel sondaggio!


Se il sondaggio è serio, il mio voto è nettamente anti chiusura. :capoInguerra:

Modificato da Carlo Monni
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Io sono d'accordo con Ymalpas, e spiego il perchè con una frase semplice: i Maxi sono la collana in cui vengono pubblicati gli scarti. Non gli scarti in quanto storie, ma in quanto autori: Segura, Ortiz, Repetto, Diso non li si vuole sulla serie regolare o li si vuole il meno possibile? Bene, eccoli sul Maxi, che così, al di l' del fatto che poi le storie possano piacere o meno, diventa la collana texiana meno curata. Infatti, come dice Ymalpas, Ticci o Civelli col cavolo che li vedremo mai su un maxi: e questo proprio perchè sul maxi vanno gli autori-scarti!Inoltre: con la fissa che il Maxi deve avere per forza 300 e passa pagine, ecco storie annacquate, con allungamenti di brodo inverosimili. Si tornasse almeno alla vecchia regola, per cui se una storia deve avere anche meno pagine, ma che siano quelle giuste (tipo il maxi di Manfredi o il secondo di Segura). Comunque per un color in più a sostituire il maxi metterei la firma (e non parliamo poi se si potessero "congedare" autori bolliti e ora non degni di Tex come Ortiz e Diso...).

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