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MAXI TEX: Una Serie Da Chiudere ?


ymalpas
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Quindi, per la terza volta:

 

2015: Faraci & Ortiz  + Faraci & Cossu

2016: Boselli & Danubio + Ruju & Cossu "Battle bridge"

2017: Ruju & Diso ( che Diso terminerà entro il 2014 )

2018: ?

2019: Ruju & Diso (maxi non ancora assegnato ma mi sento quasi di scommetterci )

 

Chi vedi in lizza per il 2018 ?

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Evidentemente Ruju scrive l'intera sceneggiatura e non lavora a braccio sulla base di un semplice soggetto, come Boselli. Ciò che sinceramente mi sorprende e non poco. Se leggo sceneggiatura a pag. 180 sono portato ad aspettarmi 140 o 150 pagine già disegnate.

 

Ruju scrive veloce come un treno a detta di Boselli. Gli chiede un soggetto stasera e domattina è già sul suo tavolo (o nella sua casella e-mail). Lo approva e in due giorni ecco arrivare le prime trenta pagine di sceneggiatura. :D

In più, stando a quanto detto da lui stesso, normalmente Ruju non lavora mai a più di due sceneggiature alla volta... anche se ho i miei dubbi che ci possa riuscire  ancora a lungo. ;)

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Ho sentito Roberto Diso la settimana scorsa e mi detto di aver terminato la storia a cui stava lavorando quando lo ho intervistato. Attualmente ha iniziato da poco a disegnare la nuova storia che Ruju gli ha consegnato a settembre. Teoricamente per il 2018 dovrebbe essere pronta ma dubito che alla SBE facciano uscire due maxi di seguito della stessa coppia sceneggiatore/disegnatore. Il maxi uscito quest'anno Diso lo aveva consegnato parecchio tempo fa. A meno che il maxi ultimato a ottobre e che Monni ipotizza per il 2017 non venga invece presentato nel 2016, a questo punto spostando nel 2017 uno degli altri due con due ministorie, questo che Roberto Diso ha iniziato ora andrebbe nel 2018.

Che poi questa storia di mettere due ministorie nel maxi slegate fra loro mica mi garba tanto... la bellezza del maxi è di potersi leggere tutto d'un fiato una storia lunga senza aspettare tre mesi, se me l'accorci che piacere è?!?!

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Quello che presumibilmente farà Boselli è introdurre sangue nuovo. ^_^

 

 

Questa affermazione ha attirato il mio interesse per deformazione professionale.

Da ematologo  mi sentirei di in dovere di ricordare le principali linee guida trasfusionali:

 

1. Prima della trasfusione accertarsi che il paziente (il Maxi) ne abbia reale necessità

2. Valutare attentamente il rapporto rischio/beneficio della procedura

3. Stabilita la reale necessità, trovare un donatore (autore) compatibile

4. Individuato il donatore verificarne lo stato di salute

5. Prevenire le reazioni trasfusionali

6. In caso di reazione intervenire prontamente

 

Tener presente che le trasfusioni non sono esenti da rischi.

 

Fine della metafora.

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Ho sentito Roberto Diso la settimana scorsa e mi detto di aver terminato la storia a cui stava lavorando quando lo ho intervistato. Attualmente ha iniziato da poco a disegnare la nuova storia che Ruju gli ha consegnato a settembre. Teoricamente per il 2018 dovrebbe essere pronta ma dubito che alla SBE facciano uscire due maxi di seguito della stessa coppia sceneggiatore/disegnatore. Il maxi uscito quest'anno Diso lo aveva consegnato parecchio tempo fa. A meno che il maxi ultimato a ottobre e che Monni ipotizza per il 2017 non venga invece presentato nel 2016, a questo punto spostando nel 2017 uno degli altri due con due ministorie, questo che Roberto Diso ha iniziato ora andrebbe nel 2018.

Che poi questa storia di mettere due ministorie nel maxi slegate fra loro mica mi garba tanto... la bellezza del maxi è di potersi leggere tutto d'un fiato una storia lunga senza aspettare tre mesi, se me l'accorci che piacere è?!?!

 

Il problema, mio caro, è tutto in quel che ha detto Boselli:

 

 

la NON gestione precedente non ha lasciato scorte

 

Considerata l'abituale velocità media (notare la sottile ironia :D) dei disegnatori di Tex., Boselli non aveva molta scelta se non quella di velocizzare la creazione di nuove storie utilizzando "l'opzione multipla". ;)  almeno finché non avrà scorte sufficienti da poter commissionare un Maxi anche ad un disegnatore da 10 pagine al mese.

Certi utenti la fanno facile: si chiude o si salta un'uscita, che male c'è? Per una casa editrice il discorso è molto diverso: finché rende, il prodotto deve uscire e deve uscire alle date stabilite, pena una perdita sia economica che di credibilità. :old:

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  • Rangers

Ho sentito Roberto Diso la settimana scorsa e mi detto di aver terminato la storia a cui stava lavorando quando lo ho intervistato. Attualmente ha iniziato da poco a disegnare la nuova storia che Ruju gli ha consegnato a settembre. Teoricamente per il 2018 dovrebbe essere pronta ma dubito che alla SBE facciano uscire due maxi di seguito della stessa coppia sceneggiatore/disegnatore. Il maxi uscito quest'anno Diso lo aveva consegnato parecchio tempo fa. A meno che il maxi ultimato a ottobre e che Monni ipotizza per il 2017 non venga invece presentato nel 2016, a questo punto spostando nel 2017 uno degli altri due con due ministorie, questo che Roberto Diso ha iniziato ora andrebbe nel 2018.

Che poi questa storia di mettere due ministorie nel maxi slegate fra loro mica mi garba tanto... la bellezza del maxi è di potersi leggere tutto d'un fiato una storia lunga senza aspettare tre mesi, se me l'accorci che piacere è?!?!

 

Uhm per i tuoi dubbi che alla SBE non facciano uscire due maxi di seguito della stessa coppia sceneggiatore/disegnatore mi sa che potresti essere smentito.

Del resto è già stato fatto in passato con Il Cacciatore di Fossili, L'oro del Sud (vabbè uno del '97 e uno del '99) però secondo me potrebbe ricapitare, dato che se la programmazione lo richiede....

 

 

Per la questione accorciare, accorpare più storie, cambiare linea, ecc.. io concordo con Monni e con Boselli.

A parte quello che hanno già scritto, aggiungo che potremmo avere comunque capolavori, al di là che ci sia una storia lunga tutto il maxi o più storie nello stesso albo.

Del resto questo è già successo: rileggetevi I Due Volti della Vendetta.

Certo possiamo anche creare un pò di continuity, ma se  anche finiranno due storie diverse nello stesso albo, che male ci sarà ? :)

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Infatti, il vero problema per il maxi è quello di aumentare la qualità delle storie (intesa come somma del lavoro dello sceneggiatore e del disegnatore); il fatto che ce ne siano una o due nello stesso volume, per me, è un problema del tutto secondario.

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Boh, io delle vostre elucubrazioni non capisco molto... ma so bene che un Maxi con due storie di Faraci (una, poi, disegnata da Ortiz) non lo compro manco a un euro, e che altri due mappazzoni da 330 pagine disegnati da Diso per me possono tranquillamente ingiallire in edicola (ma destinare Ruju a disegnatori all'altezza delle sue storie proprio no?) :D

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Visto che il maxi vende e ha spesso delle belle storie, perchè mai chiuderlo?

 

Nessuno vuole farlo chiudere. Ci si interrogava se non fosse il caso di valorizzarlo ancora di più, pubblicando altro tipo di storie,

 

Boselli mi sembra ha confermato che in futuro ci saranno maxi multistorie. E' già un passo.

 

 

Cioè un maxi con più storie? Sono curioso di vedere cosa ne verrà fuori.

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Dopo essermi preso un po' di tempo alla lettura (lo ammetto, anche in maniera trasversale), ho l'impressione che la discussione ne contenga almeno un'altra.

 

Partiamo dalla domanda originale, ossia l'interrogativo se occorre chiudere o meno la serie dei Maxi.

 

Personalmente, seppur mi ritrovo in un momento in cui ho un po' di difficoltà a seguire tutto, reputerei peccato assistere alla chiusura di tale serie.

 

È vero, non sono stati sempre volumi memorabili, ma al contempo ho apprezzato particolarmente il Maxi n° 5 "Nei territori del Nord Ovest" mentre altri ho dovuto attendere attimi favorevoli, come ad esempio un'uggiosa giornata temporalesca su in montagna.

 

Complessivamente ho sempre apprezzato le trame mentre i disegni sono il punto sensibile del discorso.

 

I disegni... già... proprio loro mi fanno arrivare alla seconda discussione all'interno di questa; vale a dire più storie nel Maxi.

 

Io sono riuscito, sino ad ora, ad apprezzare i Maxi considerandoli un test grandesse nature per eventuali new entries (a torto o a ragione, ma è sempre stata la mia illusione, la mia ancora d'accettazione ^_^ ) o, per lo meno, un tributo dei disegnatori a Tex.

 

 

La SBE deve sicuramente giostrare tra il continuare una serie che continua a vendere - anche malgrado le critiche - e, dall'altra, ho l'impressione che cerchi anche di tenere in considerazione i pareri dei lettori (che alla fin fine sono coloro che permettono la vendita dell'albo).

 

Personalmente, qualora la versione delle ministorie dovesse diventare definitiva, penso che quel che mi mancherebbe maggiormente del Maxi è proprio la versione "Maxi"... il piacere di poter leggere una storia di quelle dimensioni tutta in un colpo, senza dover pensare ad attendere un mese la prossima uscita, era impagabile.

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  • Sceriffi

Personalmente, qualora la versione delle ministorie dovesse diventare definitiva, penso che quel che mi mancherebbe maggiormente del Maxi è proprio la versione "Maxi"... il piacere di poter leggere una storia di quelle dimensioni tutta in un colpo, senza dover pensare ad attendere un mese la prossima uscita, era impagabile.

 

Sono d'accordo su questo punto. Io sono un amante delle storie lunghe, quelle di almeno tre albi, che hanno segnato la storia di Tex con capolavori indimenticabili. Raramente mi sono davvero entusiasmato per una storia "breve", intendendo con questo una delle canoniche storie da 110 pagine che appaiono sui numeri centenari, o quelle dell'almanacco, o storie di lunghezza simile. Per questo l'idea di trasformare il Maxi in un contenitore di più storie mi fa un tantino storcere il naso.

 

Capisco comunque le esigenze contingenti del nostro curatore, che si trova a prendere in mano una situazione dove la mancanza di programmazione ha reso necessaria questa soluzione. Un malloppone da 330 pagine non si confeziona certo dall'oggi al domani.

 

E poi, c'è da dire che le storie lunghe bisogna anche saperle scrivere, e l'unico tra gli sceneggiatori attuali di Tex che ha dimostrato di saperlo fare (meravigliosamente) è Boselli - se pensiamo che in Faraci troviamo delle scene cosiddette "allunga-brodo" anche per una storia di 220 pagine, stiamo freschi... :azz:

 

Il punto secondo me più deludente, per i prossimi anni, è quello dei disegni. Cossu non lo digerisco proprio, di Diso non ne parliamo... :pianti:

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Personalmente, qualora la versione delle ministorie dovesse diventare definitiva, penso che quel che mi mancherebbe maggiormente del Maxi è proprio la versione "Maxi"... il piacere di poter leggere una storia di quelle dimensioni tutta in un colpo, senza dover pensare ad attendere un mese la prossima uscita, era impagabile.

 

La penso come te,e aggiungo:che senso ha mettere mini storie dentro il maxi?Per me nessuno.Al limite 2 storie legate da una certa continuity.Ma due storie totalmente slegate non hanno proprio senso imho.Tanto vale tenersi le sceneggiature e usarle per i color e gli almanacchi (altra serie che chiuderei).

 

Se l'andazzo è questo, all'ipotetico sondaggio risponderei:si è una serie da chiudere,perchè io, in questo tipo di speciale,voglio trovare una storia di 330 pagine come si deve.Il fatto che è di difficile realizzazione non è affar mio.(Dove sta scritto che ne deve uscire uno all'anno?Si l'economia aziendale bla bla)

 

Il fatto delle vendite...la maggior parte dei lettori di Tex è talmente affezionato che se anche fossero 330 pagine bianche comunque venderebbe :bandito:  :generalenordista: .

 

Ce l'ho con i maxi?No.Sono le storielle che non mi vanno a genio.

 

Detto questo, ho si detto che sono per la chiusura della serie,ma finché c'è gente che si rilassa ed è contenta mentre legge MaxiTex ,va tutto bene,anche per me.Ci mancherebbe.

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Credo che si debba tornare alle origini. Il Texone continua ad ospitare nuovi disegnatori, il Maxi nuovi sceneggiatori, guest star non presenti nella serie regolare. E' stato fatto questo per anni con Berardi e diverse volte con Segura; credo si debba tornare a fare questo. Abbiamo un Medda che le uniche due volte che si è cimentato con Tex è stato superbo, e di sicuro non mancheranno altri sceneggiatori in grado di cimentarsi con la testata principe della casa editrice. Se invece non si vuole puntare su questa strada, ribadisco che l'idea di Recchioni di dedicare le serie extra ai personaggi comrpimari potrebbe benissimo fare al caso di Tex: in tanti aspettiamo il Vecchio Cammello coi capelli neri... Se invece la strada che si vuol percorrere è quella di spezzettare il Maxi, sottraendogli quindi l'unico pregio che ai miei occhi aveva, vale a dire quello di presentarci un'unica storia di ampio respiro, allora anch'io opterei per la chiusura. Sia chiaro che, pur comprendendo che una casa editrice deve fare delle scelte di tipo aziendale, io, da mero utente quale sono, ribadisco la mia totale insoddisfazione per la piega che ha preso il Maxi e per quella che gli si vuol dare in futuro. E pensare che in passato abbiamo avuto Oklahoma e Nei territori del NordOvest: fa un po' rabbia vedere così depauperata tanta storia e tanta ricchezza...

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Il Maxi per me dovrebbe rimanere ad una storia unica. La soluzione sarebbe mettere in cantiere a partire da subito altre tre/quattro storie da affidare anche a nuovi sceneggiatori e disegnatori e avere sempre una programmazione che consenta l'uscita dell'albo ( e far fronte alla lentezza dei disegnatori ) senza stare con l'acqua alla gola. Se ciò non viene fatto alla fine si deve sempre ricorrere a Diso o inventarsi l'albo doppio, che sono soluzioni che servono a tirare avanti. Il maxi non deve essere solo la serie dei Diso,Repetto,Ortiz........bisogna aumentare di molto lo staff per questa serie. Con i Color si possono scoprire tanti disegnatori che se promossi possono essere dirottati sui maxi.

Questo è il mio pensiero, se poi si faranno storie doppie e si vedrà sempre Diso solo perchè è veloce pazienza. L'importante è leggere Tex.

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Personalmente rimango dell'idea che inserire due storie, slegate fra di loro, in un Maxi vuol dire snaturare l'essenza del Maxi stesso. Lo posso accettare per qualche volta in attesa che si colmi il vuoto creato dalla non programmazione degli anni precedenti ma non mi piacerebbe che questa diventasse la regola. Come si è fatto molto bene per i Texoni bisogna mettere in cantiere un bel pò di storie affidandole a più disegnatori in modo da rimpolpare lo staff di disegnatori attualmente dedicati ai Maxi.

Ad esempio, so attraverso quel che mi ha detto un altro forumista di solito ben informato di cui non faccio il nome tanto lo avete capito lo stesso, che altre serie della Bonelli hanno attualmente problemi a gestire il parco disegnatori che producono un eccesso di storie. Un'idea potrebbe essere di impiegarli una tantum per disegnare un Maxi, scegliendo ovviamente fra i più veloci e i più congeniali allo stile western. Il fatto che la storia non andrebbe sulla regolare ma sul Maxi garantirebbe la SBE anche da possibili disegni non molto in linea con la tradizione Texiana. Un'altra strada potrebbe essere quella di mettere alla prova disegnatori nuovi non solo sugli almanacchi ma anche sui Maxi.

 

Insomma l'idea che a lungo andare non si abbiano più "balenottori" con un'unica storia da 300 e passa pagine da leggere tutta d'un fiato non mi sta proprio bene e, perdonate la frase magari politicamente scorretta ma che sicuramente rende l'idea di come la penso, se a qualcuno non piacciono i Maxi di Ortiz, Repetto o Diso non se li comprino ma invocare la chiusura perchè a loro non piacciono mi sembra troppo. In democrazia l'unica legge che conta nella vendita di un prodotto è quella del mercato!

In fin dei conti i disegnatori che ci lavorano lo fanno con passione; finora l'unico esempio che personalmente non mi è piaciuto è quello di Alaska, ma li il discorso è diverso. Il disegnatore, secondo me, non si è comportato bene perchè ha accettato l'incarico di fare il Texone e poi se ne è letteralmente fregato affidando il lavoro ai ragazzi di bottega per una pubblicazione che è universalmente prestigiosa e che fior di disegnatori prima di lui avevano onorato. Ha costretto quel galantuomo di Sergio Bonelli ha spostare la storia sul Maxi. Boselli non ha nessuna colpa in tutto questo, si è trovato a gestire decisioni non sue e sfido chiunque con disegni così a trovare l'entusiasmo per andare avanti, che poi quello che abbiamo visto sono i disegni corretti in redazione, figuriamoci com'erano gli originali!

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Il Maxi deve restare così come è stato progettato fin dall'inizio: un'unica storia sulla lunghezza delle 300 pagine circa.

Al limite, preferirei saltare un anno piuttosto di vedere il Maxi snaturato con due o più racconti (dovremmo cambiare il nome al balenottero, magari "mini/maxi"....).

Per quanto riguarda i gusti, ovviamente questi sono assolutamente soggettivi. Dopo Alaska, che personalmente ho "aborrito", quest'anno ho comprato regolarmente il nuovo, sperando di ritrovare un Diso migliore rispetto alle ultime apparizioni e così è stato.

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  • Sceriffi

Anch'io, come scrivevo in un posto precedente, sono per i maxi con una storia lunga, da 330 pagine. Ma al di la' delle questioni contingenti (mancanza di programmazione che obbliga, almeno per il prossimo anno, a optare per le due storie), ponevo una questione sulla quale sarei interessato al vostro parere.

 

Il punto e' questo: a chi le facciamo scrivere, le storie lunghe? Sappiamo bene che Boselli lo sa fare, ma gli altri sceneggiatori attuali? Riguardo a Faraci, non ci farei troppo affidamento, visto che i suoi soggetti visti finora reggono a mala pena (e a volte a fatica) per 220 pagine; di Ruju credo che l'unica storia lunga sia quella del maxi attualmente in edicola (che non ho ancora letto, lo faro' al mio rientro in Italia) ma sulla quale ho letto qui pareri molto discordanti tra cui alcuni molto negativi, mentre tutte le sue precedenti storie avevano raccolto un consenso quasi unanime. Lui stesso, da me interpellato, sottolineava come secondo lui la lunghezza ottimale delle storie di Tex fosse di 220 pagine (o almeno cosi' mi pare di ricordare). Poi direi che Ruju un altro paio di soggetti lunghi, entrambi affidati a Diso, li abbia scritti, staremo a vedere...

 

Insomma, una storia lunga bisogna saperla scrivere, o si rischia solo di aver un malloppone noioso e interminabile :old:

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Io ancora non ho finito di leggere la storia attuale, ma sono a buon punto (diciamo nelle ultime 50 pagine) e finora non mi è sembrato proprio un "malloppone", anzi l'ho gradita e la ritengo buona. Quindi secondo me Ruju è adattissimo per scrivere storie destinate ai maxi.

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  • Collaboratori

Mi concedete questo piccolo bilancio delle ultime annate?

 

 

Maxi 2014 L'avamposto dell'infamia. Storia di Ruju.  Disegni di Diso Thumbs_up.png

 

Maxi 2013 Alaska. Storia di Boselli.  Disegni di studio Fernandez Thumbs_down.png

 

Maxi 2012 La legge di Starker. Storia di Faraci.  Disegni di Repetto  Thumbs_up.png

 

Maxi 2011 L'ora del massacro. Storia di Segura. Disegni di Ortiz Thumbs_down.png

 

Maxi 2010 La belva umana. Testi di Faraci. Disegni di Diso Thumbs_down.png

 

Maxi 2009 Lungo i sentieri del west. Testi di Segura. Disegni di Ortiz.Thumbs_down.png

 

Maxi 2008 Lo squadrone infernale. Testi di Nizzi. Disegni di Cossu Thumbs_down.png

 

Maxi 2007 Fort Sahara. Testi di Nizzi. Disegni di Diso Thumbs_down.png

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Maxi 2010 La belva umana. Testi di Faraci. Disegni di Diso Thumbs_down.png

 

Maxi 2009 Lungo i sentieri del west. Testi di Segura. Disegni di Ortiz.Thumbs_down.png

 

Maxi 2008 Lo squadrone infernale. Testi di Nizzi. Disegni di Cossu Thumbs_down.png

 

Maxi 2007 Fort Sahara. Testi di Nizzi. Disegni di Diso Thumbs_down.png

Interessante bilancio però penso che sia molto condizionato dai gusti di ogni persona. Io personalmente lo vedrei in maniera un po differente inquanto i due maxi di Ortiz mi sono piaciuti. Niente di trascendentale ma buone storie nella media texiana.

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Mi concedete questo piccolo bilancio delle ultime annate?

 

 

Maxi 2014 L'avamposto dell'infamia. Storia di Ruju.  Disegni di Diso Thumbs_up.png

 

Maxi 2013 Alaska. Storia di Boselli.  Disegni di studio Fernandez Thumbs_down.png

 

Maxi 2012 La legge di Starker. Storia di Faraci.  Disegni di Repetto  Thumbs_up.png

 

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Maxi 2010 La belva umana. Testi di Faraci. Disegni di Diso Thumbs_down.png

 

Maxi 2009 Lungo i sentieri del west. Testi di Segura. Disegni di Ortiz.Thumbs_down.png

 

Maxi 2008 Lo squadrone infernale. Testi di Nizzi. Disegni di Cossu Thumbs_down.png

 

Maxi 2007 Fort Sahara. Testi di Nizzi. Disegni di Diso Thumbs_down.png

Bah, non vedo a cosa serva dato che è un bilancio soggettivo...

Per esempio da parte mia se lo dovessi scrivere io risulterebbe quasi l'opposto del tuo.

L'unica cosa cattiva dei maxi sono i disegnatori come Diso e Repetto secondo me, bisognerebbe dare un pollice alla storia e un'altro ai disegni...

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Mi concedete questo piccolo bilancio delle ultime annate?

 

 

Maxi 2014 L'avamposto dell'infamia. Storia di Ruju.  Disegni di Diso Thumbs_up.png

 

Maxi 2013 Alaska. Storia di Boselli.  Disegni di studio Fernandez Thumbs_down.png

 

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Maxi 2008 Lo squadrone infernale. Testi di Nizzi. Disegni di Cossu Thumbs_down.png

 

Maxi 2007 Fort Sahara. Testi di Nizzi. Disegni di Diso Thumbs_down.png

 

Personalmente non sono d'accordo con questa valutazione. Dei Maxi l'unico che boccerei sia come storia sia come disegni è il già citato Alaska, gli altri mi hanno tutti soddisfatto chi più chi meno, alcuni veramente ottimi. Ripensandoci "Figlio del vento" come storia in effetti era abbastanza deboluccia, da strappare la sufficienza.

I testi di Segura, ad esempio, che tu non ritieni all'altezza, a me son sempre piaciuti. 

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  • Rangers

Idem per me, la valutazione di questi maxi è completamente soggettiva e dipende dai gusti di ognuno di noi.

Io ad esempio avrei messo pollice su e quindi promosso anche La Belva Umana, i maxi di Segura e Lo Squadrone Infernale!

Anzi proprio questo disegnato da Cossu lo giudico come il miglior maxi di Nizzi! :)

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  • Sceriffi

Io sono sostanzialmente d'accordo con il bilancio di ymalpas (eccetto per l'ultimo uscito, che non ho ancora letto), e salvo soltanto "La legge di Starker" tra i Maxi degli ultimi anni; gli altri sono tutti, chi più chi meno, bocciati, sia per testi che per disegni.

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