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TWF - Tex Willer Forum

[20] [Almanacco 2013] La Pista Dei Fuorilegge


paco ordonez
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Il problema è che non sono credibili. Se sei un assassino tenti di dartela a gambe, magari con il bottino, quando la situazione si è calmata. Se sei solamente un bandito che non ha mai ucciso nessuno e fa rapine rocambolesche allora sè che puoi avere un certo animo romantico. Ma qui sarebbero assassini romantici. Tutti quanti! AhahPrendiamo Butch Cassidy, che si dice non aver ucciso nessuno: ecco, lui potrebbe entrare in quella categoria, di bandito romantico (con riserva), quasi un ?buono? (visto che non uccise nessuno, pare), però faceva comunella con elementi come Kid Curry, spietati assassini. Non mi pare fosse un romaticone quest?ultimo. Quindi fare una certa distinzione dei personaggi, non farli tutti dei salva-babbione (rubando un termine a un noto forumista). Cioè, un po' di credibilit?. Cmq su Tex preferisco una certa efferatezza rispetto ad un romanticismo strappalacrime.

Ma è al Butch del FILM che devi fare riferimento. AL BUTCH DEL FILM CON PAUL NEWMAN!!!
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Il recensore Oliva. su uBC Facebook, ha scritto che il voto UNO non è dovuto alla bontà della storia, che non è male, ma "alla politica editoriale che fa pubblicare una storia così, che chissà per quale motivo viene edita senza capo n° coda, ovvero con capo e coda ma senza torso." E che quindi la bocciatura è diretta al curatore!Ma CHE CAVOLO VUOLE DIRE??? Che significa che la storia non ha torso??? In che modo sarebbe stata edita??Se qualcuno me lo spiegasse, gliene sarei grato. Nella mente circonvoluta di certi individui io non riesco a entrare! Nessuno sa rispondere?

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La mia osservazione, un po' provocatoria, voleva sollecitare un altro spunto di riflessione, sfruttando un "crossover" tra le storie attualmente in edicola.... Tex decide che meritano/non meritano una punizione i "redenti" (ossia, coloro che promettono/dimostrano di voler marciare per il futuro sulla retta via, tanto da non infrangere più le leggi civili e morali) o i "romantici" (ossia, coloro nel cui animo scorge un substrato di buoni sentimenti)?La sua assoluzione, in altre parole, è (deve essere) di tipo "sociale" (non ti punisco, perchè sino ad ora sei stato un matricolato furfante, ma so che non nuocerai più al prossimo, per cui TI DIMENTICO) o, diciamo così, "intimistico-religioso" (non ti punisco, perchè ho scorto in te del buono, per cui TI PERDONO)?La cosa non è di secondaria importanza, e riguarda molto da vicino la coerenza delle azioni del personaggio, che a mio parere è elemento fondamentale per la sua riconoscibilit? da parte del lettore.

E secondo te Tex si fa tutte 'ste menate? Lui segue il suo ISTINTO. Voi invece pensate troppo ... e a vanvera. :generaleN:
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Non sono menate, Borden. Se Tex, nello stesso mese editoriale, perdona un pluriassassino che ha salvato la vita (in circostanze del tutto contingenti) a una simpatica famigliola, dopo averla strappata (la vita) ad altre persone, e NON perdona una donna che faceva semplicemente la piazzista di una banda, ma che curava anche amorevolmente gli indiani pur a rischio di ritorsioni, che ha SALVATO LA VITA AL FIGLIO (una volta, e forse addirittura due) e che, palesemente, non potrebbe più nuocere ad alcuno, non è che segue il suo istinto: per me, applica due pesi e due misure. Con l'aggravante che i due pesi e le due misure li avevamo già avuti, e nell'ambito della stessa storia di 110 pagine, con la prima tranche della banda di Ozzy Johnson, in parte massacrata e in parte sbatacchiata, quando avevano già scelto la strada della redenzione. E conta molto poco che Tex non lo sapesse (anticipo già la "scontata" replica), perchè il lettore, nel frattempo, lo sapeva benissimo.

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Io credo che Tex, in queste due storie, sia stato coerente. Tex perdona chi ha saputo riscattarsi. Per questo da' una seconda possibilità a Smiley, che con il suo comportamento, sia pure più o meno forzato, trova comunque il suo riscatto, e NON la d' a Sarah, che non viene perdonata e sarà affidata ad uno sceriffo che la metter? in prigione e le farà subire, come giusto, un processo. Non diamo troppo peso alle parole finali di quel vecchio piacione di Carson...

La tua chiave di lettura è interessante, ma ha una falla: Smiley ha avuto un'occasione molto eclatante per riscattarsi (per via di un episodio contingente), ma anche Sarah, a ben vedere, è stata decisiva per salvare almeno una vita, quella del figlio di Tex, senza contare il suo amorevole impegno (testimoniato da Kit al padre, nel corso dell'albo di gennaio) nel curare e coccolare gli indiani, normalmente ripudiati e visti alla stregua delle bestie dai benpensanti dei paesi limitrofi.

Entrambi, dunque, manifestano la famosa "indole romantica" della quale parlava Monni, ma le loro sorti sono diverse, e questo sebbene la "pericolosit? sociale" (sia quella passata, che quella....."futuribile") dei due sia notevolmente diversa.

Questo, senza contare che si tende sempre a dimenticare la "strana" vicenda degli altri due complici della banda Johnson, che non parrebbero aver fatto altro che difendere sè stessi dall'assalto dei pellerossa (senza mostrare, dunque, una particolare indole eroica, "romantica" o nobile).

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S? Tahzay, ma tra le due vicende c'è una sproporzione enorme. Smiley, nel momento del suo riscatto, rischia la propria vita. Sarah no (anzi, quest'ultima resta fino alla fine fedele al suo uomo, senza dare grandi segni di ravvedimento). Smiley, se venisse consegnato alla legge, rischierebbe la forca, o comunque molti anni di lavori forzati, Sarah al più una lavata di capo e qualche anno di galera. Non c'è proporzione tra i meriti per cui i due personaggi possono essere perdonati e le conseguenze cui sarebbero esposti se Tex li consegnasse alla legge. Tex lo sa, segue il suo istinto, come dice Borden, ma evidentemente è anche razionale, nel prendere queste decisioni.

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La Wyatt resta sul suo binario fino alla fine, ed è vero, ma anche i banditi di Johnson non manifestano certo l'intenzione di appendere la colt al chiodo, durante lo scontro con gli indiani. Per quello, mi chiedo: Tex scrutatore di anime, o Tex indulgente con i "pentiti"? Nel caso "a", Sarah mi sembra decisamente meno compromessa sul piano morale, eppure la portano dentro, mentre i tre fuorilegge di Ozzy vengono reintegrati subito nella società. Non sono ne' giustizialista n° "perdonista", però non vorrei che, a forza di inserire nelle storie "moderne" comprimari, gregari, banditi efferati dal lato buono, gente dal passato controverso, ecc. ecc. ecc. si creassero dei "precedenti" un po' difficili da gestire per il futuro immediato. Voglio dire, col "cattivo-cattivo" e' semplice: morte o galera, ossia punizione (umana o "divina") e, comunque, cancellazione dal consesso civile. Con l'aumento esponenziale di tutti questi personaggi "grigi", non esattamente in linea con la tradizione texiana, il rischio di creare un certo disorientamento nel lettore sulla sorte da riservare loro, aumenta di parecchio. E non è che si può svicolare dicendo che, per definizione, Tex sa sempre qual è la cosa giusta da fare. Altrimenti dovremmo considerare "per definizione" corretti tutti i finali, anche quelli palesemente illogici e sbagliati (vedi Tex n. 279 ad esempio... così tiro in ballo anche il Grande Vecchio, ad evitare che qualcuno insorga ;) ).

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... Sarah mi sembra decisamente meno compromessa sul piano morale, eppure la portano dentro, mentre i tre fuorilegge di Ozzy vengono reintegrati subito nella società.

Come ho scritto qualche giorno fa la curiosità di leggere l'epilogo di "Salt Creek" era tanta, perchè queste due storie nascevano più o meno da uno stesso soggetto, anche se poi gli sviluppi dell'azione e la gestione dei personaggi è cambiata.


I due antagonisti, Johnson e Curtiss, i due donnaioli, muoiono entrambi, ma in modo diverso. Il primo è un antieroe capace di mostrarsi altruista al momento giusto. Se la sarebbe cavata con poco, conoscendo Tex, se una pallottola non gli avesse trapassato il corpo. Il secondo è un egoista che sacrifica persino la moglie e che si becca una pallottiola in pieno petto da Tex.

Per quanto riguarda le rispettive bande, sia Johnson sia Curtiss lasciano nelle retrovie dei banditi che, trovandosi faccia a faccia con Tex, sono alla fine perdonati. Il destino degli altri componenti della banda è diverso ed è dettato dalla diversa situazione in cui si vengono a trovare: i primi hanno una chance e la fanno valere, i secondi no. La trama era diversa.

Entrambe le storie sono macchiate da rivoltanti omicidi omicidi.

> I due scout apaches, giustiziati dai ribelli in fuga.

> Corvo Giallo e il banchiere Morris, uccisi dalla banda Curtiss.

Probabilmente è questa vignetta che impedisce ai pards il perdono della giovane Sarah.

Immagine postata


E' vero che fino alla fine non si dissocia dalla banda, però è anche vero che si guadagna una certa clemenza per:

a ) aver salvato due volte Kit Willer dalla morte;

b ) fornisce informazioni sulla banca di Green City, ostacola la legge, ma ha una parte marginale nelle rapine del marito, che vediamo in fuga, all'inizio del primo albo, dopo un colpo al quale lei non ha preso parte. A pag. 65 Curtiss lo conferma dicendo che "lo ha aspettato molto" e che - solo quando occorre - fa da basista;

c ) Nel primo albo, a pag. 68, ci viene narrato il primo incontro di Tex e Carson con Curtiss a Laredo. Era un viaggiatore di commercio o come tale si faceva passare, Tex aggiunge che forse ha inziato onestamente e poi si è lasciato tentare. Non possiamo sapere se il matrimonio sia avvenuto prima o dopo l'inzio dell'attività criminale, e che Sarah sia stata costretta a seguirlo per amore o per dovere coniugale, in ogni caso lascia trasparire intenzionalmente la sua volont? di tornare a una vita onesta mentre è lui che, ridendole in faccia, la riporta tristemente alla realtà.

d ) Nella riserva apache del Tonto Creek, Miss Sarah è un'amica del popolo apache che si prende cura dei poveretti in un luogo selvaggio dove tutti pensano a salvare la propria pelle.

Insomma, la donna ha molte attenuanti, ciò che fa dire a Carson nell'ultima tavola, che metteranno una buona parola con il giudice di contea.

Considerate le attenuanti, avrà una pena lieve, specie se riuscir? ad abbindolare la giuria come è lasciato intuire. Sei mesi, un anno e sarà di nuovo libera. Il che equivale, sostanzialmente, a una sua quasi immediata reintegrazione nella società.

Io continuo a non vedere nessuna contraddizione.

Modificato da ymalpas
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Il recensore Oliva. su uBC Facebook, ha scritto che il voto UNO non è dovuto alla bontà della storia, che non è male, ma "alla politica editoriale che fa pubblicare una storia così, che chissà per quale motivo viene edita senza capo n° coda, ovvero con capo e coda ma senza torso." E che quindi la bocciatura è diretta al curatore!

Ma CHE CAVOLO VUOLE DIRE??? Che significa che la storia non ha torso??? In che modo sarebbe stata edita??

Se qualcuno me lo spiegasse, gliene sarei grato. Nella mente circonvoluta di certi individui io non riesco a entrare!



Nessuno sa rispondere?

Mi piacerebbe essere capace di farlo, ma temo si tratti di un'impresa superiore alle mie forze. :snif:

L'Unica cosa che mi viene in mente è che Oliva intendesse riferirsi al modo in cui è nata questa storia, ovvero che le prime 27 pagine erano state in origine pensate per essere l'inizio di "Salt River" e che decisioni editoriali hanno fatto sè che tu ne scrivessi una nuova continuazione e per "Salt River" un nuovo inizio.
A parte che sfido chiunque non fosse al corrente della questione ad accorgersi di eventuali discrepanze, credo che Oliva abbai frainteso il nocciolo della questione ed abbia capito che la stira sia stata riscritta e per questo se la prenda con la cura editoriale.
Nel caso fossi stato io, essendomi eventualmente spiegato male, a causare l'equivoco, chiarisco che la storia non è stata affatto riscritta. Quello che è accaduto è che tu sei partito dalle pagine che avevi già scritto per Gomez e d' l' hai imbastito uno sviluppo diverso da quello originariamente pensato, mentre per "Salt River" hai fatto il procedimento contrario, ovvero hai scritto un nuovo inizio che si raccordasse a quanto eventualmente già fatto o almeno pensato.
Da quel poco che so, non è procedimento poi così inusuale.
Se devo dar retta ad interviste e articoli, non solo ti deve essere già capitato di cambiare idea sullo sviluppo di una storia e portarla verso direzioni diverse da quelle pensate all'inizio, ma era una cosa addirittura se non abituale quantomeno frequente per G. L. Bonelli e Nolitta e quasi mai noi ignari lettori ce ne siamo accorti.
Mi ricordo che anni fa raccontasti che dovendo scrivere una storia per Franco Devescovi (che poi dette forfait e rientr? nei ranghi di Martin Mystere per essere poi sostituito dalla new entry Leomacs) e non avendo in mente un soggetto, cominciasti a scrivere delle pagine seguendo l'estro del momento confidando che nel farlo ti sarebbe venuta un'idea su come proseguire. Quelle pagine divennero il prologo della storia "I sabotatori", considerata una delle tue migliori degli ultimi anni e credo che nessuno abbia solo lontanamente pensato che mentre scrivevi quelle pagine tu non avevi ancora la minima idea di chi fosse Mondego e che ci sarebbe stata di mezzo la ferrovia.
Mi chiedo che ne penserebbe Oliva di questo modo di sceneggiare.
A parte questo, dare 1 ad una storia che pure è piaciuta solo per protestare, a quanto ho capito, con la direzione editoriale, lo trovo assurdo: una storia andrebbe giudicata per quello che è e non per quello che non è stata o avrebbe potuto essere o per presunte colpe del curatore.
Temo che questo modo di fare possa pregiudicare la credibilit? di UBC e di Vincenzo Oliva in particolare. Non sto dicendo, sia chiaro, che dovrebbero fare solo recensioni positive, ma che le recensioni, negative o positive che siano, e specialmente i voti dovrebbero avere una coerenza di fondo che qui non si è dimostrata, pena la perdita di autorevolezza.

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Come ho scritto qualche giorno fa la curiosità di leggere l'epilogo di "Salt Creek" era tanta, perchè queste due storie nascevano più o meno da uno stesso soggetto, anche se poi gli sviluppi dell'azione e la gestione dei personaggi è cambiata.

I due antagonisti, Johnson e Curtiss, i due donnaioli, muoiono entrambi, ma in modo diverso. Il primo è un antieroe capace di mostrarsi altruista al momento giusto. Se la sarebbe cavata con poco, conoscendo Tex, se una pallottola non gli avesse trapassato il corpo. Il secondo è un egoista che sacrifica persino la moglie e che si becca una pallottiola in pieno petto da Tex.

Per quanto riguarda le rispettive bande, sia Johnson sia Curtiss lasciano nelle retrovie dei banditi che, trovandosi faccia a faccia con Tex, sono alla fine perdonati. Il destino degli altri componenti della banda è diverso ed è dettato dalla diversa situazione in cui si vengono a trovare: i primi hanno una chance e la fanno valere, i secondi no. La trama era diversa.

Entrambe le storie sono macchiate da rivoltanti omicidi omicidi.

> I due scout apaches, giustiziati dai ribelli in fuga.

> Corvo Giallo e il banchiere Morris, uccisi dalla banda Curtiss.

Probabilmente è questa vignetta che impedisce ai pards il perdono della giovane Sarah.

Immagine postata


E' vero che fino alla fine non si dissocia dalla banda, però è anche vero che si guadagna una certa clemenza per:

a ) aver salvato due volte Kit Willer dalla morte;

b ) fornisce informazioni sulla banca di Green City, ostacola la legge, ma ha una parte marginale nelle rapine del marito, che vediamo in fuga, all'inizio del primo albo, dopo un colpo al quale lei non ha preso parte. A pag. 65 Curtiss lo conferma dicendo che "lo ha aspettato molto" e che - solo quando occorre - fa da basista;

c ) Nel primo albo, a pag. 68, ci viene narrato il primo incontro di Tex e Carson con Curtiss a Laredo. Era un viaggiatore di commercio o come tale si faceva passare, Tex aggiunge che forse ha inziato onestamente e poi si è lasciato tentare. Non possiamo sapere se il matrimonio sia avvenuto prima o dopo l'inzio dell'attività criminale, e che Sarah sia stata costretta a seguirlo per amore o per dovere coniugale, in ogni caso lascia trasparire intenzionalmente la sua volont? di tornare a una vita onesta mentre è lui che, ridendole in faccia, la riporta tristemente alla realtà.

d ) Nella riserva apache del Tonto Creek, Miss Sarah è un'amica del popolo apache che si prende cura dei poveretti in un luogo selvaggio dove tutti pensano a salvare la propria pelle.

Insomma, la donna ha molte attenuanti, ciò che fa dire a Carson nell'ultima tavola, che metteranno una buona parola con il giudice di contea.

Considerate le attenuanti, avrà una pena lieve, specie se riuscir? ad abbindolare la giuria come è lasciato intuire. Sei mesi, un anno e sarà di nuovo libera. Il che equivale, sostanzialmente, a una sua quasi immediata reintegrazione nella società.

Io continuo a non vedere nessuna contraddizione.

Sono d'accordo con Ymalpas.

La dottoressa Wyatt, per il suo tradimento nei confronti di Kit Willer e per il fatto di essere legata a filo doppio con una banda criminale, avrebbe forse meritato una pena maggiore, magari tre o quattro anni di galera... sisi
Tuttavia, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio e bisogna guardare anche l'altra faccia della medaglia: Se da un lato la bella e seducente dottoressa ha commesso un madornale errore, sposandosi e reggendo il sacco a un efferato delinquente come Curtiss, dall'altro lato è doveroso verificare in quali circostanze si sia legata a lui e rammentare il suo aiuto nei confronti di Kit Willer (che per due volte lo ha salvato dalla morte) e degli Apache della riserva del Tonto Creek (nel primo albo, precisamente a pagina 53, viene definita da un vecchio della tribù "un'amica del popolo Apache"), elementi citati da Ymalpas in precedenza. :trapper:

Date le circostanze, pretendere addirittura l'impiccagione della donna (come qualcuno auspicava in un altro topic) sarebbe stato un atto estremo privo di senso. :indianovestito::old:

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Il recensore Oliva. su uBC Facebook, ha scritto che il voto UNO non è dovuto alla bontà della storia, che non è male, ma "alla politica editoriale che fa pubblicare una storia così, che chissà per quale motivo viene edita senza capo n° coda, ovvero con capo e coda ma senza torso." E che quindi la bocciatura è diretta al curatore!

Ma CHE CAVOLO VUOLE DIRE??? Che significa che la storia non ha torso??? In che modo sarebbe stata edita??

Se qualcuno me lo spiegasse, gliene sarei grato. Nella mente circonvoluta di certi individui io non riesco a entrare!



Nessuno sa rispondere?

Mi piacerebbe essere capace di farlo, ma temo si tratti di un'impresa superiore alle mie forze. :snif:

L'Unica cosa che mi viene in mente è che Oliva intendesse riferirsi al modo in cui è nata questa storia, ovvero che le prime 27 pagine erano state in origine pensate per essere l'inizio di "Salt River" e che decisioni editoriali hanno fatto sè che tu ne scrivessi una nuova continuazione e per "Salt River" un nuovo inizio.
A parte che sfido chiunque non fosse al corrente della questione ad accorgersi di eventuali discrepanze, credo che Oliva abbai frainteso il nocciolo della questione ed abbia capito che la stira sia stata riscritta e per questo se la prenda con la cura editoriale.
Nel caso fossi stato io, essendomi eventualmente spiegato male, a causare l'equivoco, chiarisco che la storia non è stata affatto riscritta. Quello che è accaduto è che tu sei partito dalle pagine che avevi già scritto per Gomez e d' l' hai imbastito uno sviluppo diverso da quello originariamente pensato, mentre per "Salt River" hai fatto il procedimento contrario, ovvero hai scritto un nuovo inizio che si raccordasse a quanto eventualmente già fatto o almeno pensato.
Da quel poco che so, non è procedimento poi così inusuale.
Se devo dar retta ad interviste e articoli, non solo ti deve essere già capitato di cambiare idea sullo sviluppo di una storia e portarla verso direzioni diverse da quelle pensate all'inizio, ma era una cosa addirittura se non abituale quantomeno frequente per G. L. Bonelli e Nolitta e quasi mai noi ignari lettori ce ne siamo accorti.
Mi ricordo che anni fa raccontasti che dovendo scrivere una storia per Franco Devescovi (che poi dette forfait e rientr? nei ranghi di Martin Mystere per essere poi sostituito dalla new entry Leomacs) e non avendo in mente un soggetto, cominciasti a scrivere delle pagine seguendo l'estro del momento confidando che nel farlo ti sarebbe venuta un'idea su come proseguire. Quelle pagine divennero il prologo della storia "I sabotatori", considerata una delle tue migliori degli ultimi anni e credo che nessuno abbia solo lontanamente pensato che mentre scrivevi quelle pagine tu non avevi ancora la minima idea di chi fosse Mondego e che ci sarebbe stata di mezzo la ferrovia.
Mi chiedo che ne penserebbe Oliva di questo modo di sceneggiare.
A parte questo, dare 1 ad una storia che pure è piaciuta solo per protestare, a quanto ho capito, con la direzione editoriale, lo trovo assurdo: una storia andrebbe giudicata per quello che è e non per quello che non è stata o avrebbe potuto essere o per presunte colpe del curatore.
Temo che questo modo di fare possa pregiudicare la credibilit? di UBC e di Vincenzo Oliva in particolare. Non sto dicendo, sia chiaro, che dovrebbero fare solo recensioni positive, ma che le recensioni, negative o positive che siano, e specialmente i voti dovrebbero avere una coerenza di fondo che qui non si è dimostrata, pena la perdita di autorevolezza.

Se è così, è una follia!


Ma in effetti l'indicazione critica di Oliva è incomprensibile. Aggiungo che la critica alla storia ci potrebbe stare, ma lui stesso dice che non era brutta.

Quindi l'UNO è stato dato ala politica editoriale. Senza spiegare perchè. E ammetto che sulla politica editoriale alla Bonelli in questo momento siamo ultrasensibili e che gli attacchi di questo tipo, specie se enigmaticamente mafiosetti, da "avvertimento", non ci piacciono affatto. Diciamo che ci ha preso in contropelo. :generaleN:

Oliva stesso mi fa sapere per vie molto traverse che Isaac Asimov e Clifford Simak non rispondevano alle critiche.
:indianovestito:
Ma forse l'editor di Astounding Stories lo faceva, però... :indianovestito: E qui il bersaglio sembra essere non l'autore, ma l'editor, anche, se, proditoriamente, si pugnala una singola storia...

Quindi diciamo che da autore non interverro più (e un due o un tre me lo sarei pure portato a casa!) ma da editor sè, per qualche tempo, e avrei anche il diritto (e, perchè no? il preciso dovere) di vederci chiaro.

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Io continuo a non vedere nessuna contraddizione.

Le contraddizioni ci sono, nella forma e nella sostanza.


Nel caso dell'Almanacco, Tex si erge egli stesso a Giudice, ed assolve con formula piena dei rapinatori ed assassini; nel caso dell'albo della serie regolare, Tex traghetta la Wyatt verso il giudizio di un altro (un Giudice) e quindi, sostanzialmente, "se ne lava le mani": se Sarah prender? 6/12/24 mesi di prigione, sarà perchè giuridicamente aveva delle (oggettive) attenuanti, non certo perchè abbia ricevuto un bonario trattamento DA TEX, benche' ella abbia salvato la vita al figlio, e sia stata da quest'ultimo, in qualche modo, "sponsorizzata", sul piano della moralit? di fondo, nel corso del primo albo. Mettere "una buona parola" vuol dire, eventualmente, testimoniare a favore, ma quello è un dovere civico e morale, non un trattamento di favore.

Questo, sul piano della forma; su quello della sostanza, Tex decide che sia la Giustizia a fare il suo corso, nel caso in cui aveva molti più motivi per chiudere un occhio (visti i precedenti, e la potenziale pericolosit? futura del soggetto), e si arroga il diritto di "dimenticarsi" (per la legge) di gente cui dava una caccia feroce sino a un giorno prima, nel caso in cui appariva più coerente (almeno per me) condurre i banditi dinanzi ad un giuria, sia pure con corredo di una eventuale testimonianza a fini attenuanti, visto il comportamento di Smiley.

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Tahzay quello che scrivi è giusto, ma Tex non può perdonare Sarah dopo averla sottratta alla giustizia sommaria dei "vigilantes" di Green City e dopo che c'è scappato il morto, il banchiere Morris. Il perdono di Sarah sarebbne moralmente inaccettabile e vi avrebbe fatto gridare giustamente al buonismo. Il fatto che sia portata da un giudice di contea e non sia processata a Green City, che Tex e Carson ci mettano una parola, tutto lascia presumere che la ragazza la farà tutto sommato franca con qualche mese di reclusione. Domanda per Borden così ci leviamo il pensiero: puoi dirci che succede dopo pagina 114 del secondo albo è Tex e Carson la consegnano a un giudice di loro fiducia ?La giuria la giudica ovviamente colpevole, ma quanti mesi/anni si becca la figliola ?

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Ymalpas, ma a me della sorte di Sarah, in sè, non è che freghi molto :D..... sottolineavo solo come - da parte dello stesso Autore e in due albi usciti contemporaneamente in edicola - siano state proposte due soluzioni, nessuna delle quali è discutibile IN SE' (n° tanto meno sbagliata), ma che lette a pochi giorni di distanza, possono lasciare spiazzati, in relazione al diverso comportamento del personaggio principale ed alle relative motivazioni sottese. Poi, abbiamo visto nel corso della saga Tex fuggire al cospetto di un manipolo di avversari o affrontare da solo venti uomini, lo abbiamo visto spietato o magnanimo, lo abbiamo visto dimenticarsi di inseguire e punire assassini, o accanirsi contro mezze tacche.... tutto (o quasi) ci può stare, non è che mi arroghi il diritto di sentenziare cosa fosse giusto scrivere, o cosa no, ci mancherebbe.

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Tahzay quello che scrivi è giusto, ma Tex non può perdonare Sarah dopo averla sottratta alla giustizia sommaria dei "vigilantes" di Green City e dopo che c'è scappato il morto, il banchiere Morris. Il perdono di Sarah sarebbne moralmente inaccettabile e vi avrebbe fatto gridare giustamente al buonismo. Il fatto che sia portata da un giudice di contea e non sia processata a Green City, che Tex e Carson ci mettano una parola, tutto lascia presumere che la ragazza la farà tutto sommato franca con qualche mese di reclusione. Domanda per Borden così ci leviamo il pensiero: puoi dirci che succede dopo pagina 114 del secondo albo è Tex e Carson la consegnano a un giudice di loro fiducia ?La giuria la giudica ovviamente colpevole, ma quanti mesi/anni si becca la figliola ?

Direi che la portano da un giudice buono e da una giuria obiettiva (Non a Green city, questo viene detto). Non si dovrebbe ovviamente parlare di quello che succede DOPO la fine di una storia, ma credo che loro testimonieranno A SUO FAVORE (ha aiutato Kit ed era amica degli indiani!!!). Sarah si beccher? quatto o cinque anni in un carcere femminile dove lavorer? a maglia e studier?. Poi chieder? di essere mandata in una riserva indiana come maestrina.
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Tahzay quello che scrivi è giusto, ma Tex non può perdonare Sarah dopo averla sottratta alla giustizia sommaria dei "vigilantes" di Green City e dopo che c'è scappato il morto, il banchiere Morris. Il perdono di Sarah sarebbne moralmente inaccettabile e vi avrebbe fatto gridare giustamente al buonismo. Il fatto che sia portata da un giudice di contea e non sia processata a Green City, che Tex e Carson ci mettano una parola, tutto lascia presumere che la ragazza la farà tutto sommato franca con qualche mese di reclusione. Domanda per Borden così ci leviamo il pensiero: puoi dirci che succede dopo pagina 114 del secondo albo è Tex e Carson la consegnano a un giudice di loro fiducia ?La giuria la giudica ovviamente colpevole, ma quanti mesi/anni si becca la figliola ?

Direi che la portano da un giudice buono e da una giuria obiettiva (Non a Green city, questo viene detto). Non si dovrebbe ovviamente parlare di quello che succede DOPO la fine di una storia, ma credo che loro testimonieranno A SUO FAVORE (ha aiutato Kit ed era amica degli indiani!!!). Sarah si beccher? quatto o cinque anni in un carcere femminile dove lavorer? a maglia e studier?. Poi chieder? di essere mandata in una riserva indiana come maestrina.
nella riserva navajo.. o in quella vicina? :trapper: naturalmente anchio mi auguro che ritorni
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Tahzay quello che scrivi è giusto, ma Tex non può perdonare Sarah dopo averla sottratta alla giustizia sommaria dei "vigilantes" di Green City e dopo che c'è scappato il morto, il banchiere Morris. Il perdono di Sarah sarebbne moralmente inaccettabile e vi avrebbe fatto gridare giustamente al buonismo. Il fatto che sia portata da un giudice di contea e non sia processata a Green City, che Tex e Carson ci mettano una parola, tutto lascia presumere che la ragazza la farà tutto sommato franca con qualche mese di reclusione. Domanda per Borden così ci leviamo il pensiero: puoi dirci che succede dopo pagina 114 del secondo albo è Tex e Carson la consegnano a un giudice di loro fiducia ?La giuria la giudica ovviamente colpevole, ma quanti mesi/anni si becca la figliola ?

Direi che la portano da un giudice buono e da una giuria obiettiva (Non a Green city, questo viene detto). Non si dovrebbe ovviamente parlare di quello che succede DOPO la fine di una storia, ma credo che loro testimonieranno A SUO FAVORE (ha aiutato Kit ed era amica degli indiani!!!). Sarah si beccher? quatto o cinque anni in un carcere femminile dove lavorer? a maglia e studier?. Poi chieder? di essere mandata in una riserva indiana come maestrina.
nella riserva navajo.. o in quella vicina? :trapper: naturalmente anchio mi auguro che ritorni
Nella serie non può tornare perchè altrimenti Kit invecchierebbe troppo, ma, quando FUORI DALLA SERIE uscir? di galera lei e Kit avranno finalmente una torrida relazione. ::evvai::
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Tahzay quello che scrivi è giusto, ma Tex non può perdonare Sarah dopo averla sottratta alla giustizia sommaria dei "vigilantes" di Green City e dopo che c'è scappato il morto, il banchiere Morris. Il perdono di Sarah sarebbne moralmente inaccettabile e vi avrebbe fatto gridare giustamente al buonismo. Il fatto che sia portata da un giudice di contea e non sia processata a Green City, che Tex e Carson ci mettano una parola, tutto lascia presumere che la ragazza la farà tutto sommato franca con qualche mese di reclusione. Domanda per Borden così ci leviamo il pensiero: puoi dirci che succede dopo pagina 114 del secondo albo è Tex e Carson la consegnano a un giudice di loro fiducia ?La giuria la giudica ovviamente colpevole, ma quanti mesi/anni si becca la figliola ?

Direi che la portano da un giudice buono e da una giuria obiettiva (Non a Green city, questo viene detto). Non si dovrebbe ovviamente parlare di quello che succede DOPO la fine di una storia, ma credo che loro testimonieranno A SUO FAVORE (ha aiutato Kit ed era amica degli indiani!!!). Sarah si beccher? quatto o cinque anni in un carcere femminile dove lavorer? a maglia e studier?. Poi chieder? di essere mandata in una riserva indiana come maestrina.
nella riserva navajo.. o in quella vicina? :trapper: naturalmente anchio mi auguro che ritorni
Nella serie non può tornare perchè altrimenti Kit invecchierebbe troppo, ma, quando FUORI DALLA SERIE uscir? di galera lei e Kit avranno finalmente una torrida relazione. ::evvai::
Diavolo d'un Borden!... :trapper: Facevi prima a dire che Kit non la rivedrà più e che lei si rimorchier? un altro... :lol2: E se magari questa fugace relazione l'avesse avuta con Carson, cosa avresti detto?Che era già bell'e pronto per la TOMBA?! :lol2: :malediz...
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borden? Nella serie non può tornare perchè altrimenti Kit invecchierebbe troppo, ma, quando FUORI DALLA SERIE uscir? di galera lei e Kit avranno finalmente una torrida relazione.?

Cosè ci facciamo " il passato di Kit Willer ", eh !! sisi

OLIVA?
1) Ozzie è lo strafottente rapinatore e assassino che aveva ammazzato gente di qua e di l', e subito dopo è un simpatico mascalzone dal cuore d'oro. E i suoi compari sono tutti come lui. Sanguinari a mezzogiorno, e a mezzogiorno e un minuto non chiedono che di poter fare i garzoni all'emporio della vedova Mathers.
2) E una conclusione talmente incoerente e inconcludente da far crollare tutto come un castello di carte; da far cascare le braccia al lettore.

Questi mi paiono i punti salienti del discorso di Oliva che giustifica il suo 1 in modo personale all'interno dell'articolo su UBC, mi pare combaci con il pensiero di alcuni di noi nel forum, ma Oliva riesce a farsi sentire ed a pesare perchè ha un peso maggiore.....
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mi pare combaci con il pensiero di alcuni di noi nel forum, ma Oliva riesce a farsi sentire ed a pesare perchè ha un peso maggiore.....

Questa è curiosa: dietrologia texiana! :lol2:

E chi è Oliva, quali poteri forti si nascondono dietro di lui? Quale complotto sta preparando Ubc?
E comunque mi sembra che Borden risponde anche alle vecchie mummie di Baci e Spari, quindi non credo che Oliva o Ubc contino più di altri ::evvai::

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borden? Nella serie non può tornare perchè altrimenti Kit invecchierebbe troppo, ma, quando FUORI DALLA SERIE uscir? di galera lei e Kit avranno finalmente una torrida relazione.?

Cosè ci facciamo " il passato di Kit Willer ", eh !! sisi

OLIVA?
1) Ozzie è lo strafottente rapinatore e assassino che aveva ammazzato gente di qua e di l', e subito dopo è un simpatico mascalzone dal cuore d'oro. E i suoi compari sono tutti come lui. Sanguinari a mezzogiorno, e a mezzogiorno e un minuto non chiedono che di poter fare i garzoni all'emporio della vedova Mathers.
2) E una conclusione talmente incoerente e inconcludente da far crollare tutto come un castello di carte; da far cascare le braccia al lettore.

Questi mi paiono i punti salienti del discorso di Oliva che giustifica il suo 1 in modo personale all'interno dell'articolo su UBC, mi pare combaci con il pensiero di alcuni di noi nel forum, ma Oliva riesce a farsi sentire ed a pesare perchè ha un peso maggiore.....
CHI ammazzano Ozzie e gli altri nella storia? CHI?


Sono sono PAROLE! Non ammazzano NESSUNO! E neppure hanno intenzione di farlo!

Quando DENTRO UNA STORIA i personaggi sono coerenti in QUELLA STORIA e non per un loro IPOTETICO passato o per quello che SI SENTE DIRE di loro, la STORIA SI TIENE! E questo lo sanno anche i bambini!

I MAGNIFICI SETTE sono banditi, ma nel film sono solo eroi! Dallas ha scopato a destra e manca A PAGAMENTO, perchè è una PUTTANA, ma Ringo e gi spettatori di Ombre Rosse NON LO VEDONO perciò lei funziona come ragazza pura e da sposare!
Cosè funzionano le cose nella FICTION!

Certi non sanno leggere, non conoscono i "fondamentali" e pretendono di fare i critici... E' questo che mi indigna... L'ignoranza nel metodo e nel contenuto... e l'arroganza dell'ignoranza... :colt:


:lol2:

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Aggiungo, e qui parlo non solo come autore ed editor, ma anche come lettoRe e spettatore, che A ME ( e a molti altri) le storie con cattivi che si redimono o che comunque dimostrano di essere umani piacciono MOLTO. Sono un appassionato di ROCAMBOLE, criminale diabolicamente efferato che diventer? un giustiziere, di Arsenio Lupin, dei Miserabili... Sono d'accordo con Maigret e Padre Brown, i quali non giudicano, ma comprendono... Mi esalto vedendo I Sette Samurai, I Magnifici Sette, L' dove scende il fiume, Lo sperone nudo, Gli amanti della città sepolta e innumerevoli western con ammirevoli banditi. Sono stato superfelice(e con me tutti i lettori della fantascienza eroica) quando nel ciclo dei Sovrani delle Stelle, il simpatico supercriminale del primo romanzo, Sher Khan, diventa amico e alleato di John Gordon nel romanzo successivo. Quando lo spietato ma attraente spadaccino dell'Impero Nero,. Huillam D'Averc, sceglie i ribelli e diventa il miglior amico di Dorian Hawkmoon, un grido di esultanza si leva dai petti dei lettori di Michael Moorcock. Potrei fare centinaia di esempi, anche tratti da serie a fumetti come Valiant, Flash Gordon, Rip Kirby (non Dick Tracy, perchè è una serie di aridi sbirri). Compiango i lettori che vedono la loro narrativa tutta in bianco e nero e che farebbero impiccare Zorro, Robin Hood, Whistlin' Dan Barry e, perchè no?, manderebbero al rogo per adulterio Tristano e Ariodante. Quei lettori stanno dalla parte dello sceriffo di Nottingham... Anche la banda degli Irlandesi e i forzati de Gli eroi del Texas sono banditi o delinquenti. Tex lo sa bene, è stato fuorilegge anche lui. E PER FORTUNA CHE NON HA FATTO IMPICCARE GROS-JEAN!Troverete ancora molto spesso personaggi del genere nelle mie storie, perchè io e molti altri li troviamo affascinanti, empatici e coinvolgenti. Mettetevi il cuore in pace.

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Il recensore Oliva. su uBC Facebook, ha scritto che il voto UNO non è dovuto alla bontà della storia, che non è male, ma "alla politica editoriale che fa pubblicare una storia così, che chissà per quale motivo viene edita senza capo n° coda, ovvero con capo e coda ma senza torso." E che quindi la bocciatura è diretta al curatore!

Non avevo intenzione di perdere il mio tempo per leggere la recensione su Ubc, ma visto che se ne continua a parlare, la curiosità ha preso il sopravvento. Dopo la lettura ho la sensazione che chi ha scritto quell'articolo non ha fatto un buon servizio ai lettori. Quando fai una recensione, devi dare anche tutte le informazioni ai possibili lettori che ancora non hanno acquistato l'albo, sulla qualità della storia. Oliva, alla fine, per sua stessa ammissione afferma che la storia non è male ma che lui l'ha stroncata, con una bell'uno ed una recensione negativa, per bocciare il curatore della serie. Ritengo che se uno vuole parlare della politica editoriale dovrebbe fare un articolo appositamente, le recensioni dovrebbere parlare esclusivamente della storia, per far capire se val la pena acquistarla o risparmiarsi i soldi. Continuo a non capire, inoltre, perchè alcuni giornalisti o critici si ostinano ad utilizzare il plurale maiestatis quando scrivono. Tutti novelli Vittorio Messori?
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