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TWF - Tex Willer Forum

[629/630] L'inseguimento


Sam Stone
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Acquistato ieri e letto in questi giorni.... sono molto felice! La chiedevamo un po' tutti da tempo una storia con Tex e Tiger , secondo me i due autori hanno fatto un buon lavoro.

Stanton è un personaggio ben caratterizzato e se questo primo albo si è presentato, credo che nel prossimo ci dar? qualche sorpresa. Ho trovato inoltre molto interessante la scena dove rompono i fucili, un momento raro in Tex. Direi che Faraci è riuscito a dare un' impronta affascinante ad una trama classica.... a volte mi ricorda alla lontana Diabolik... ad esempio nei dialoghi e nelle azioni dove Tiger taglia le corde a Stanton
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Vedo che, salvo il parere di John, fino ad ora questa storia ha mietuto commenti positivi. Io andr? fuori dal coro, e dir? che per me questa storia fino ad ora non è positiva, ma è eccellente :D.


Mi ha divertito tantissimo e soprattutto trovo che proponga personaggi molto interessanti.

In primis Stanton, che mi piace sin dall'inizio, quando, ormai catturato da Tex, non si perde d'animo e chiede al vecchio del trading post con tono beffardo: "si può sapere dove avevi messo i soldi, vecchio?" (Peraltro, altrettanto gustosa è la risposta del vecchio, che facendogli l'occhiolino, risponde che non li aveva messi da nessuna parte, perchè era al verde :D)

Poi Stanton si rimette in luce per l'astuto modo in cui riesce a fuggire dal carcere, e diventa ancor più interessante alla fine, quando il suo capo Mitch Harper parla di lui come di un traditore, mentre noi fino a quel momento avevamo capito che Stanton stava tornando dalla sua vecchia banda. Le frasi di Harper aggiungono quindi un bel p? di pepe: dove sta andando Stanton° Sta tornando dalla sua banda, come crediamo, ma dove potrebbe essere accolto come un traditore, o sta andando altrove, portando quindi inevitabilmente su una falsa pista anche Tex e Tiger?

Lo stesso Harper, tra i personaggi, sembra un cattivo con i fiocchi, e sicuramente sarà protagonista del secondo albo, sperando che confermi quanto di buono (o di cattivo) ha fatto vedere nelle poche vignette in cui sinora è comparso.

Ed infine il capo degli indiani (di cui curiosamente mi sembra che non si faccia mai il nome): questa sequenza, abbastanza lunga, potrebbe sembrare (ed in sostanza ?) un allungamento di brodo, ma è gestita in maniera così sapiente che proprio non mi sento di criticarla, perchè questi apaches sbandati e violenti danno comunque vita ad una scena avvincente.

Mastantuono per me è superlativo, e se Stanton, il capo apache e Mitch Harper mi hanno affascinato, questo lo si deve anche alle superbe fattezze conferitegli dal loro realizzatore grafico.

Per ora, complimenti veri ad entrambi gli autori.

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Faraci (a differenza di quanto fece su Dylan Dog dove dopo un inizio scoppiettante and' in calando) è sempre più padrone del personaggio, ottima la sceneggiatura , dialoghi perfetti, giusti comprimari, ciò che ho apprezzato particolarmente dell'albo sono 2 cose:La presenza di TigerAlcune scene un po' crudeChe hanno contribuito a dare a questa storia un tocco un po' particolare stile "STORIA DEL WEST" con personaggi meno stereotipati e più veri.

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  • Collaboratori

La storia si sviluppa su un tema ricorrente nelle avventure texiane scritte da Faraci, la fuga e la caccia all'uomo, ciò che sarebbe di per se pregiudizievole, però va dato credito all'autore di aver saputo variare gli ingredienti in modo tale da rendere queste pagine lettura interessante fino a pag. 114. E' una lettura che scorre senza intoppi, quasi divertente nelle sue trovate, i due personaggi di Tex e Tiger sono ben gestiti, il "linguaggio" è senz'altro adeguato. Non capisco tutte le critiche che piovono sull'autore su altri siti specializzati. Certo, è una storia che non si piazzer? sicuramente tra le migliori prime dieci di sempre, ma questo è un discorso che vale per decine e decine di storie di Tex che non puntano ad essere capolavori. Faraci ha dalla sua la facilit? di dar vita a personaggi ben caratterizzati, non siamo riusciti ancora a leggere di lui una storia di ampio respiro, che lasci da parte il West con le sue sparatorie e inseguimenti e dia spazio ad altre tematiche, vale la pena aspettarla, prima o poi arriver? ( a quanto sembra è in lavorazione il ritorno di Proteus, se l'autore può confermare, quello sarà un attendibile banco di prova ). Disegni di Mastantuono. Lo stile è quel che ?, ormai non è un mister? che parteggio per un'interpretazione più realistica. Rispetto all'ultima, come ho gia avuto modo di scrivere, queste tavole mi sembrano più curate e più gradevoli.

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Letto ieri sera il primo albo. Devo dire che stavolta sono rimasto inaspettatamente soddisfatto dalla trama articolata da Faraci. A dir la verità mi aspettavo una storia di qualità nettamente inferiore... Lieto di essermi sbagliato! ::evvai:: La caccia all'implacabile Stanton e la presenza di Tiger al fianco del ranger sono indubbiamente gli elementi decisivi su cui Faraci ha puntato maggiormente; sul capitolo disegni mi sono già espresso... Aspetter? l'uscita della seconda parte per avere un quadro completo della vicenda e per poter esprimere un giudizio finale... :trapper: _ahsisi

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Letto il primo albo :Pregi:

-Lettura leggera e "ordinata" (da notare le spezzature temporali all'inizio della storia) , come gli ultimi lavori dell'autore, nonostante il numero di eventi contenuti in sole 114 pagine.-Cattivo indubbiamente interessante, e ultima vignetta, indirettamente a lui indirizzata, che fa emergere nuove rivelazioni riguardo la trama.-Disegni:a me Mastantuono piace parecchio, nonostante i visi dei pard non dettagliatissimi o come dire.. gradevoli. Ma c'è qualcosa nel suo tratto che non rende per nulla anonime le sue storie. Prendiamo proprio l'ultima storia di Faraci, disegnata da Del Vecchio... ecco a me quei disegni anche se sono più "puliti" risultano un po' troppo passivi e privi di mordente. Aggettivi tutt'altro che adatti a descrivere invece "L'inseguimento", imho.
Contro:
-Metodo di azione di Tex. Non mi piace il fatto che, si mette a seguire Stenton, per arrivare alla sua banda (o ex-banda), invece di prenderlo e interrogarlo. Chiaramente tutta la storia si sviluppa su questo fatto, e quindi tutte le aperture della sceneggiatura partono da essa: indiani, cavaliere derubato etc.. e come risultato si ottiene (imho) che, nonostante siano scene "gradevoli", risultano macchiate indelebilmente dal modo in cui esse sono appunto scaturite.-Possibile che in una prigione del new mexico non riescano a far cantare qualcuno?Ok che Tex deve essere tirato in ballo, ma se non ci riescono loro, che vengono definiti come "grandissimi bastardi" come può riuscirci Tex? Si, lo sappiamo tutti che Tex fa cantare pure il diavolo, ma non di certo menando più forte dei carcerieri... la frase di Tiger "Tu, però, sai essere molto convicente..." in quel contesto non mi piace proprio insomma. Lo aggiungo qui, anche se non è un difetto "tout court", ma solo una considerazione... sono presenti alcuni allungamenti cosi detti "di brodo" che ad alcuni può far storcere il naso, come gli indiani, il cambio di turno per sorvegliare gli stessi, e la caccia al solito puma. Personalmente la penso come Leo e aggiungo che se non sono fini a se stessi, possono diventare addirittura degli ingredienti indispensabili , per ottenere una buona storia.
Per dire se sono soddisfatto o no aspetto l'albo successivo questa volta. Modificato da carson00
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Non mi metter? a dire nello specifico cosa mi è piaciuto o cosa non andava perchè sarebbe una storta a chi ancora lo deve leggere, ma un primo commento lo faccio dando un buono a Faraci per la storia che fila abbastanza bene anche se ho trovato troppe spezzature nello sfogliare l'albo.
Per Mastantuono lo trovo sempre un gran disegnatore ma su Tex, per me, non riesce a trovare la quadra, possibile che continui ancora a sperimentare dopo tutti questi anni ?

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prima parte veramente "debole".. ricca di sparatorie ma povera di personaggi interessanti!Letta in soli 5 minuti con poco entusiasmo!.. unica nota positiva le vignette dove lo sguardo di Tiger Jack incrocia quello di un lupo..

  • +1 1
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Prima considerazione: Mastantuono spettacolare! Non mi dilungo troppo, su questa considerazione -mi riservo di farlo il mese prossimo quando avrà letto la seconda parte: per ora dico che lui è uno dei miei disegnatori preferiti del Tex attuale, mi piacciono i suoi pards (splendido Tiger), il suo paesaggio western, i cattivi con le facce da cattivi veri (il capo degli apache e Stanton hanno dei ceffi da togliere il sonno!), il dinamismo e le ombre nette e decise che sanno mescolarsi a un tratteggio insistito ed espressivo. Un grandissimo!Per quanto riguarda invece la storia, dico questo: che avevo davvero paura, dopo aver letto i primi commenti! Paura che Faraci ci avesse preparato un'altra storiella insignificante come "Braccato". E invece così non ?, almeno per ora. Certo, la storia è molto semplice, ma questo per me non è un problema: se la trama è intrigante, i nemici davvero cattivi e davvero pericolosi (i nemici visti in questo albo lo sono eccome), e Tex e pards ritratti alla perfezione (Tiger dall'esordiente Faraci è stato centrato alla perfezione!), allora io sono più che contento!Inoltre, mentre di "Braccato" già sapevamo tutto col primo albo (nel senso che il secondo era del tutto superfluo e non aggiungeva nulla alla trama, nessun risvolto o sviluppo), qui ci sono almeno tre cose da scoprire: chi è Mitch Fraser, dato che

l'abbiamo visto solo in tre pagine; per quali motivi ce l'ha tanto con Stanton, al punto da volerlo impiombare; che diavolo vogliono i contadini che si sono messi alle costole di Tex e Tiger!
Quindi, io attendo il secondo albo con molta curiosità!
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Faraci ha dalla sua la facilit? di dar vita a personaggi ben caratterizzati, non siamo riusciti ancora a leggere di lui una storia di ampio respiro, che lasci da parte il West con le sue sparatorie e inseguimenti e dia spazio ad altre tematiche, vale la pena aspettarla, prima o poi arriver? ( a quanto sembra è in lavorazione il ritorno di Proteus, se l'autore può confermare, quello sarà un attendibile banco di prova ).

Sul tema "capolavoro" credo anch'io che valga senz'altro la pena di aspettarlo: il talento di Faraci è indiscusso e se Boselli, Berardi e Medda hanno esordito con un capolavoro, c'è Nizzi che invece aveva esordito con Un Diabolico Intrigo, che era solo una buona storia; i suoi capolavori sono venuti dopo, e direi che è valsa la pena di aspettare... non credo invece che la storia capolavoro possa scaturire dal ritorno di Proteus. Per me già Nizzi aveva sbagliato a riproporre un simile personaggio: d'accordo che le varianti del West sono limitate e occorre necessariamente trovare nuovi spunti, ma i personaggi alla Proteus mi fanno un po' cadere le braccia :fumo: : che c'entrano col West?


SEGUE SPOILER (non riesco ad inserirlo...)

carson00  Metodo di azione di Tex. Non mi piace il fatto che, si mette a seguire Stenton, per arrivare alla sua banda (o ex-banda), invece di prenderlo e interrogarlo.
Chiaramente tutta la storia si sviluppa su questo fatto, e quindi tutte le aperture della sceneggiatura partono da essa: indiani, cavaliere derubato etc.. e come risultato si ottiene (imho) che, nonostante siano scene "gradevoli", risultano macchiate indelebilmente dal modo in cui esse sono appunto scaturite.

Questo difetto "genetico" a mio parere è facilmente bypassabile: Stanton è un vero duro, è uno di quelli che si farebbero pestare a sangue senza aprire bocca: Tex conosce quel tipo d'uomo e ritiene che sia più facile seguirlo che perdere tempo a malmenarlo con la probabilità di non cavare un ragno dal buco o, peggio ancora, di essere messo su una falsa pista...


carson00  Possibile che in una prigione del new mexico non riescano a far cantare qualcuno?Ok che Tex deve essere tirato in ballo, ma se non ci riescono loro, che vengono definiti come "grandissimi bastardi" come può riuscirci Tex? Si, lo sappiamo tutti che Tex fa cantare pure il diavolo, ma non di certo menando più forte dei carcerieri... la frase di Tiger "Tu, però, sai essere molto convicente..." in quel contesto non mi piace proprio insomma.

Qui sono d'accordo con te, ma anche qui trovo che la cosa sia facilmente eludibile: immaginiamo che Tex venga tirato in ballo dopo la fuga di Stanton, perchè il penitenziario ha pochi uomini e Tex è un risaputo cacciatore di uomini: nella trama non cambierebbe assolutamente nulla, e magari per te (e per me) questa versione è più digeribile...



paco ordonez  Certo, la storia è molto semplice


Beh, Paco, io credo che Stanton non stia tornando dalla sua vecchia banda ma stia andando in un altro posto, e credo che la reale destinazione di Stanton sia conosciuta solo dai contadini misteriosi che lo stanno inseguendo. Non mi sembra poi così semplice, no? :trapper:

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Di solito non faccio commenti se non alla fine della storia, ma questa è una delle rare eccezioni, giusto perchè vorrei dire subito la mia su alcune osservazioni che ho letto.

Giusto per precauzione...



Come al solito Faraci inizia con una scena d'azione, il suo marchio di fabbrica, che qui ha l'evidente scopo di stabilire il collegamento tra Tex e Stanton che fa d' molla alla vicenda.

Va detto che stavolta il buon Tito sembra essersi sforzato di ideare una trama un po' più complessa rispetto a quelle sicuramente più lineari delle storie precedenti imbastendo sul filone principale anche la trama parallela dei tre presunti contadini e quella della rivalit? tra Stanton e Mitch Fraser (non Harper, Leo _ahsisi).

Dai pochi elementi che abbiamo in mano, potrei azzardare che Stanton ha fatto qualcosa che fa si che Fraser lo consideri un infame. Mi verrebbe da dubitare, però, che sia scappato col bottino o non si spiegherebbe perchè si fosse messo a rapinare sgangherati trading post. Molto probabile, quindi, che ci sia di mezzo dell'altro.

I ?contadini? sono sicuramente più di quanto sembrano. Anche la frase di quello chiamato Bud quando vede arrivare Marvin mi sembra significativa:
?Che accidenti ci fa su quel carro? A chi lo avrà rubato??
No, non so o semplici contadini, ma gente con un passato pericoloso e se vogliono mettere le mani su Stanton non è certo solo perchè Marvin vuol rifarsi del furto del cavallo e della botta in testa. Forse loro vogliono davvero mettere le mani sul bottino della banda Fraser.
Staremo a vedere.

Certe scene che a qualcuno sono sembrati allungamento di brodo, a me sono, invece, sembrati funzionali alla trama. Se non si voleva narrare semplicemente di Tex e Tiger che seguono Stanton, cosa in se noiosetta, bisognava pur mettere sul loro cammino qualche ostacolo.
N° trovo particolarmente criticabile che A) gli Apaches superstiti si scoraggimo dopo aver saputo di avere davanti Tex, non è successo già altre volte anche nel recente passato? B) Che Tex li lasci andare liberi. Anche questa è una cosa tipica.

Ottima la trovata del duello di sguardi tra Tiger ed il lupo.

Punti deboli, ma ci si può passar sopra se la storia risulta buona: un po' troppo facile il modo in cui Stanton fugge dalla prigione. Possibile che tutti caschino così facilmente nella sua recita del finto morto? D'effetto il trucco per liberare Stanton senza che lui se ne accorga, ma mi chiedo: possibile che lui non si preoccupi nemmeno per un secondo su chi siano gli assalitori degli Apaches e perchè gli sparino?


Complimenti a Mastantuono che qui ha fatto un lavoro decisamente migliore dei precedenti.
Mi chiedo se per il viso di Mitch Fraser si sia ispirato all'attore di western Richard Boone

http://www.google.it/imgresèimgurl=http://... FEQ9QEwBA&dur=1

Per ora basta così.

P. S. Non dipende certo da Faraci, ma questa è sostanzialmente la terza storia su quattro in cui Tex si imbatte in una banda di Apaches e pure nella quarta, ?Salt River", ci sono gli Apaches anche se non in veste di nemici.
Un appello al curatore: più varietà in futuro, grazie. _ahsisi

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Di solito non faccio commenti se non alla fine della storia, ma questa è una delle rare eccezioni, giusto perchè vorrei dire subito la mia su alcune osservazioni che ho letto.

Giusto per precauzione...



Come al solito Faraci inizia con una scena d'azione, il suo marchio di fabbrica, che qui ha l'evidente scopo di stabilire il collegamento tra Tex e Stanton che fa d' molla alla vicenda.

Va detto che stavolta il buon Tito sembra essersi sforzato di ideare una trama un po' più complessa rispetto a quelle sicuramente più lineari delle storie precedenti imbastendo sul filone principale anche la trama parallela dei tre presunti contadini e quella della rivalit? tra Stanton e Mitch Fraser (non Harper, Leo _ahsisi).

Dai pochi elementi che abbiamo in mano, potrei azzardare che Stanton ha fatto qualcosa che fa si che Fraser lo consideri un infame. Mi verrebbe da dubitare, però, che sia scappato col bottino o non si spiegherebbe perchè si fosse messo a rapinare sgangherati trading post. Molto probabile, quindi, che ci sia di mezzo dell'altro.

I ?contadini? sono sicuramente più di quanto sembrano. Anche la frase di quello chiamato Bud quando vede arrivare Marvin mi sembra significativa:
?Che accidenti ci fa su quel carro? A chi lo avrà rubato??
No, non so o semplici contadini, ma gente con un passato pericoloso e se vogliono mettere le mani su Stanton non è certo solo perchè Marvin vuol rifarsi del furto del cavallo e della botta in testa. Forse loro vogliono davvero mettere le mani sul bottino della banda Fraser.
Staremo a vedere.

Certe scene che a qualcuno sono sembrati allungamento di brodo, a me sono, invece, sembrati funzionali alla trama. Se non si voleva narrare semplicemente di Tex e Tiger che seguono Stanton, cosa in se noiosetta, bisognava pur mettere sul loro cammino qualche ostacolo.
N° trovo particolarmente criticabile che A) gli Apaches superstiti si scoraggimo dopo aver saputo di avere davanti Tex, non è successo già altre volte anche nel recente passato? B) Che Tex li lasci andare liberi. Anche questa è una cosa tipica.

Ottima la trovata del duello di sguardi tra Tiger ed il lupo.

Punti deboli, ma ci si può passar sopra se la storia risulta buona: un po' troppo facile il modo in cui Stanton fugge dalla prigione. Possibile che tutti caschino così facilmente nella sua recita del finto morto? D'effetto il trucco per liberare Stanton senza che lui se ne accorga, ma mi chiedo: possibile che lui non si preoccupi nemmeno per un secondo su chi siano gli assalitori degli Apaches e perchè gli sparino?


Complimenti a Mastantuono che qui ha fatto un lavoro decisamente migliore dei precedenti.
Mi chiedo se per il viso di Mitch Fraser si sia ispirato all'attore di western Richard Boone

http://www.google.it/imgresèimgurl=http://... FEQ9QEwBA&dur=1

Per ora basta così.

P. S. Non dipende certo da Faraci, ma questa è sostanzialmente la terza storia su quattro in cui Tex si imbatte in una banda di Apaches e pure nella quarta, ?Salt River", ci sono gli Apaches anche se non in veste di nemici.
Un appello al curatore: più varietà in futuro, grazie. _ahsisi

Ehi, siamo in Arizona, mica a Canicatt?! :indianovestito:
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Sul tema "capolavoro" credo anch'io che valga senz'altro la pena di aspettarlo: il talento di Faraci è indiscusso e se Boselli, Berardi e Medda hanno esordito con un capolavoro, c'è Nizzi che invece aveva esordito con Un Diabolico Intrigo, che era solo una buona storia; i suoi capolavori sono venuti dopo, e direi che è valsa la pena di aspettare...

Condivido in pieno le tue parole, Leo. :trapper: Anch'io sono sicuro che prima o poi Faraci, dopo un iniziale periodo di "assestamento", ci sforner? dei capolavori e dimostrer? ai lettori texiani tutto il suo talento narrativo: ne ho avuto la conferma leggendo la prima parte di questa storia. Le precedenti "Braccato" e "Sotto scorta" non mi avevano particolarmente entusiasmato; credo che finalmente il buon Tito abbia trovato la strada giusta... ::evvai::

Non credo invece che la storia capolavoro possa scaturire dal ritorno di Proteus. Per me già Nizzi aveva sbagliato a riproporre un simile personaggio: d'accordo che le varianti del West sono limitate e occorre necessariamente trovare nuovi spunti, ma i personaggi alla Proteus mi fanno un po' cadere le braccia? : che c'entrano col West?

Su questo punto non sono tanto d'accordo. Proteus è stato un personaggio per certi versi molto innovativo, nella saga texiana, così come lo sono stati Mefisto e Yama, la Tigre Nera e Il Maestro, El Morisco e tanti altri, comprimari importantissimi che hanno portato il fumetto a sfiorare i più svariati generi narrativi come l'horror e il giallo, e a trattare temi complessi come la magia e l'alchimia. Tutti questi elementi hanno forse fatto discostare Tex dal suo universo Western, ma sono stati gli ingredienti vincenti che hanno portato il ranger al successo. La varietà narrativa è fondamentale: se il fumetto non avesse raggiunto questo obiettivo, con tutta probabilità sarebbe scomparso ingloriosamente dalle edicole. :_sigh Se poi la metti su una questione di gusti, anche io, come te, da inossidabile appassionato del Western, preferisco un Tex a caccia di banditi o di Apache ribelli, ma mai sputare nel piatto in cui si mangia, ricordiamolo... ::evvai:: Tornando al nostro Proteus, come ho già detto in precedenza è stato un comprimario che si è distinto dagli altri per le sue qualità uniche, ma sono totalmente convinto che sia stato mal sfruttato dagli autori che con esso si sono cimentati: Mi riferisco a Gianluigi Bonelli (che, come lui stesso dichiar?, aveva poca dimestichezza con storie di questo genere) e Claudio Nizzi (sceneggiatore onnivoro che, nonostante il grandissimo talento, prefer? costruire la storia del ritorno del criminale basandosi sulla piattaforma de "L'uomo dai cento volti", peraltro già vecchia e poco convincente). Chissà che Faraci, dopo gli insuccessi passati, non riesca a dare nuova luce a questo travagliato personaggio... ::evvai::
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SEGUE SPOILER (non riesco ad inserirlo...)

carson00? Possibile che in una prigione del new mexico non riescano a far cantare qualcuno?Ok che Tex deve essere tirato in ballo, ma se non ci riescono loro, che vengono definiti come "grandissimi bastardi" come può riuscirci Tex? Si, lo sappiamo tutti che Tex fa cantare pure il diavolo, ma non di certo menando più forte dei carcerieri... la frase di Tiger "Tu, però, sai essere molto convicente..." in quel contesto non mi piace proprio insomma.

Qui sono d'accordo con te, ma anche qui trovo che la cosa sia facilmente eludibile: immaginiamo che Tex venga tirato in ballo dopo la fuga di Stanton, perchè il penitenziario ha pochi uomini e Tex è un risaputo cacciatore di uomini: nella trama non cambierebbe assolutamente nulla, e magari per te (e per me) questa versione è più digeribile...


Anch'io avevo pensato a far chiamare Tex dopo la fuga. Poi però ho pensato che Faraci abbia preferito così, in quanto avrebbe poi dovuto modificare qualche parte della sceneggiatura che aveva in mente, per far quadrare i tempi:Tex non avrebbe mai potuto braccare Stanton da subito, avendo un ritardo di minimo due giorni. L'autore si vede che aveva in mente ritmi più sostenuti, e non gli andava per esempio di far trattenere il fuggitivo agli indiani per due giorni , in modo di dar tempo a Tex di recuperare (e su questo non ho niente da dire chiaramente).
Dato che la notte faccio tutto tranne che dormire, sono poi giunto alla conclusione che bastava (imho) sottolineare maggiormente il fatto che Tex era stato mandato a chiamare per indagare su questa famosa ex banda e sulle relative refurtive.

Comunque si, avrei digerito meglio queste altre versioni :indianovestito:




Piccola grande correzione sul mio primo intervento:il cambio turno Tex-Tiger avviene per sorvegliare Stanton e non gli indiani.

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Su questo punto non sono tanto d'accordo. Proteus è stato un personaggio per certi versi molto innovativo, nella saga texiana, così come lo sono stati Mefisto e Yama, la Tigre Nera e Il Maestro, El Morisco e tanti altri, comprimari importantissimi che hanno portato il fumetto a sfiorare i più svariati generi narrativi come l'horror e il giallo, e a trattare temi complessi come la magia e l'alchimia. Tutti questi elementi hanno forse fatto discostare Tex dal suo universo Western, ma sono stati gli ingredienti vincenti che hanno portato il ranger al successo. La varietà narrativa è fondamentale: se il fumetto non avesse raggiunto questo obiettivo, con tutta probabilità sarebbe scomparso ingloriosamente dalle edicole. :_sigh
Se poi la metti su una questione di gusti, anche io, come te, da inossidabile appassionato del Western, preferisco un Tex a caccia di banditi o di Apache ribelli, ma mai sputare nel piatto in cui si mangia, ricordiamolo... ::evvai::
Tornando al nostro Proteus, come ho già detto in precedenza è stato un comprimario che si è distinto dagli altri per le sue qualità uniche, ma sono totalmente convinto che sia stato mal sfruttato dagli autori che con esso si sono cimentati: Mi riferisco a Gianluigi Bonelli (che, come lui stesso dichiar?, aveva poca dimestichezza con storie di questo genere) e Claudio Nizzi (sceneggiatore onnivoro che, nonostante il grandissimo talento, prefer? costruire la storia del ritorno del criminale basandosi sulla piattaforma de "L'uomo dai cento volti", peraltro già vecchia e poco convincente). Chissà che Faraci, dopo gli insuccessi passati, non riesca a dare nuova luce a questo travagliato personaggio...  ::evvai::

Dici bene Billy, per la salute della saga le contaminazioni con altri generi sono state un bene. Purtroppo non incontreranno mai i miei gusti, ma (per fortuna) non sono certo l'unico lettore di Tex :trapper:



carson00  Dato che la notte faccio tutto tranne che dormire, sono poi giunto alla conclusione che bastava (imho) sottolineare maggiormente il fatto che Tex era stato mandato a chiamare per indagare su questa famosa ex banda e sulle relative refurtive.

Comunque si, avrei digerito meglio queste altre versioni

Il fatto che queste versioni siano comunque possibili consentono comunque di superare quel "difetto genetico" e di poter continuare a leggere la storia con lo stesso piacere di prima, no?


  Leo  Sul tema "capolavoro" credo anch'io che valga senz'altro la pena di aspettarlo: il talento di Faraci è indiscusso e se Boselli, Berardi e Medda hanno esordito con un capolavoro, c'è Nizzi che invece aveva esordito con Un Diabolico Intrigo, che era solo una buona storia; i suoi capolavori sono venuti dopo, e direi che è valsa la pena di aspettare...

Una puntualizzazione: pur non essendo un capolavoro, trovo comunque Evasione, la prima storia di Faraci, una grande storia e, di conseguenza, un ottimo esordio anche per lui.
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Letto il primo albo :Seguita , purtroppo anche su Tex ( come su Dampyr ) , l'andamento a sprazzi degli albi, quando altri sceneggiatori si alternano a Boselli.

Storia non male , tutto sommato, di buono da segnalare qualche passaggio ''texiano'', quando il ns ranger capisce al volo cosa non va appena entra nel locale, ricordandosi il numero dei cavalli ; bella anche la scena del lupo, se non fosse che il lupo che si avvicina e i cavalli non nitriscono di paura è assolutamente inverosimile :io lo so per la mia esperienza di trekking, ma uno sceneggiatore queste cose le deve sapere. Discreto il personaggio che fugge dal carcere, sicuramente più interessante il capo banda, ma entrato in scena a fine albo, se ne parler? il mese prossimo. La storia si beve con la cannuccia,( ogni riferimento al brodo allungato è puramente voluto ) non solo non trasmette pathos, ma nemmeno ti trascina a sapere che cosa succeder?, deja-vu , per il momento...............
Disegni sufficienti, ma il viso di Tex non mi mostra Tex, ............... Per il momento voto che rasenta stentatamente la sufficienza, spero in una impennata (!!!) col secondo albo :trapper:
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Non credo invece che la storia capolavoro possa scaturire dal ritorno di Proteus. Per me già Nizzi aveva sbagliato a riproporre un simile personaggio: d'accordo che le varianti del West sono limitate e occorre necessariamente trovare nuovi spunti, ma i personaggi alla Proteus mi fanno un po' cadere le braccia? : che c'entrano col West?

Su questo punto non sono tanto d'accordo. Proteus è stato un personaggio per certi versi molto innovativo, nella saga texiana, così come lo sono stati Mefisto e Yama, la Tigre Nera e Il Maestro, El Morisco e tanti altri, comprimari importantissimi che hanno portato il fumetto a sfiorare i più svariati generi narrativi come l'horror e il giallo, e a trattare temi complessi come la magia e l'alchimia. Tutti questi elementi hanno forse fatto discostare Tex dal suo universo Western, ma sono stati gli ingredienti vincenti che hanno portato il ranger al successo. La varietà narrativa è fondamentale: se il fumetto non avesse raggiunto questo obiettivo, con tutta probabilità sarebbe scomparso ingloriosamente dalle edicole. :_sigh Se poi la metti su una questione di gusti, anche io, come te, da inossidabile appassionato del Western, preferisco un Tex a caccia di banditi o di Apache ribelli, ma mai sputare nel piatto in cui si mangia, ricordiamolo... ::evvai:: Tornando al nostro Proteus, come ho già detto in precedenza è stato un comprimario che si è distinto dagli altri per le sue qualità uniche, ma sono totalmente convinto che sia stato mal sfruttato dagli autori che con esso si sono cimentati: Mi riferisco a Gianluigi Bonelli (che, come lui stesso dichiar?, aveva poca dimestichezza con storie di questo genere) e Claudio Nizzi (sceneggiatore onnivoro che, nonostante il grandissimo talento, prefer? costruire la storia del ritorno del criminale basandosi sulla piattaforma de "L'uomo dai cento volti", peraltro già vecchia e poco convincente). Chissà che Faraci, dopo gli insuccessi passati, non riesca a dare nuova luce a questo travagliato personaggio... ::evvai::
Il ritorno di ProteusèNon sono contrario alle escursioni di Tex in altri generi. Però mi domando se si riesca a tirare qualcosa di nuovo e innovativo da questi personaggi. E' la stessa sensazione che provo per il futuro ritorno di Yama : possono venire fuori delle buone storie ma c'è il rischio della solita faccenda ripetuta (un po' come è successo a Nizzi con il ritorno di Proteus e Mefisto, eppure non erano affatto delle brutte storie). Visto che l'ultima uscita di scena di Proteus era piuttosto scialba, confido bene in Faraci. :indianovestito:
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bella anche la scena del lupo, se non fosse che il lupo che si avvicina e i cavalli non nitriscono di paura è assolutamente inverosimile :io lo so per la mia esperienza di trekking, ma uno sceneggiatore queste cose le deve sapere.

Però, Zagrosky, con uno strappo alla verosimiglianza (peraltro abbastanza innocuo) lo sceneggiatore ci ha regalato una scena che tu stesso definisci bella e io ci aggiungo: molto bella... Significativo è che la sfida avvenga con Tiger e non con Tex, quasi a sottolineare la natura selvaggia e quasi "ferina" dei nativi americani, che vivono in tale contatto con la madre terra che possono ben sfidare una belva sul suo stesso terreno, che è quello dell'istinto misterioso degli animali. Un "civilizzato" bianco come Tex non avrebbe potuto farlo...
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paco ordonez? Certo, la storia è molto semplice

Beh, Paco, io credo che Stanton non stia tornando dalla sua vecchia banda ma stia andando in un altro posto, e credo che la reale destinazione di Stanton sia conosciuta solo dai contadini misteriosi che lo stanno inseguendo. Non mi sembra poi così semplice, no? :trapper:
Ora che mi ci fai pensare, potrebbe anche essere, perchè no? Io però continuo a credere che Stanton stia tornando nella banda, ma che lui non sappia che lo vogliono impiombare. E credo che i contadini misteriosi non sappiano dove stia andando, perchè altrimenti non si sarebbero messi sulla pista di Tex e Tiger. Vedremo come va a finire ::evvai::


Tutto ciò, in ogni caso, a mio avviso riconferma che, per quanto semplice, questa storia offre degli spunti interessanti e, ad ora, non del tutto prevedibili: speriamo solo che Faraci riesca a gestire bene il secondo albo- e io, in questo, sono fiducioso! :trapper:

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  • Sceriffi

Letta la prima parte, devo dire che la storia finora resta nel solco della normalit?, per me, senza infamia ne gloria.

I dialoghi si dipanano senza prolissit? ne troppa concisione, ci sono buone figure di personaggi sia principali che di contorno sui cui spicca secondo me Mitch anche se si è visto appena, c'è azione ma non convulsa ne ripetuta, c'è la buona presenza di Tiger ma c'è anche la solita banda di Indiani ultimamente un po' troppo sfruttata ed il solito ponte sospeso che sanno un po' di riempitivo. Interessanti ed intriganti, invece, la presenza misteriosa della banda di persone capitanata da Martin (quale sarà il loro scopo') ed il fatto che il capo dei banditi ci fa capire di avercela con Stanton.
I disegni purtroppo non riesco a farmeli piacere, buona l'ambientazione ed i paesaggi, ma non vanno le armi che appaiono troppo piccole e mancanti di tridimensionalit?, e soprattutto i volti non mi convincono, troppo rugosi, tratteggiati, discontinui, in particolare Tex che spesso ha troppi segni sul viso, sembra una vecchia mummia, le espressioni non corrispondono all'azione del momento. Aspettiamo comunque la seconda parte.
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SPOILERUn solo appunto: ci sono diverse scene/disegni nei quali i volti di Tex e Tiger appaiono (immotivatamente) rilassati e sorridenti, si tratta di un'evidente forzatura e mi viene da chiedermi se, "dall'alto", non si sia imposto a Mastantuono (alla luce di talune critiche) di presentare un Tex meno serioso ed incupito di altre occasioni. Ma, se così fosse, rammento a chi di dovere che la celebre "leggerezza" ed ironia texiana non sta certo nei sorrisini buttati l' come capita..... anzi, questo contribuisce a creare quel clima di complessiva "artificiosit?" che percepisco tuttora nelle storie di Faraci, e che non vi è nelle storie di Ruju, per esempio. E parlo del "trinomio" sceneggiatura-dialoghi-disegni......... il soggetto, poi, ha delle incongruenze che andrebbero esaminate a parte, ma che qualcuno ha già individuato.

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John Walcott
Non sono contrario alle escursioni di Tex in altri generi. Però mi domando se si riesca a tirare qualcosa di nuovo e innovativo da questi personaggi.
E' la stessa sensazione che provo per il futuro ritorno di Yama : possono venire fuori delle buone storie ma c'è il rischio della solita faccenda ripetuta (un po' come è successo a Nizzi con il ritorno di Proteus e Mefisto, eppure non erano affatto delle brutte storie).

Certo ?, caro John, che agli sceneggiatori occorreranno una buona ispirazione e una notevole abilità per "riportare alla luce" Yama e Proteus, i quali, negli anni passati, sono stati inseriti all'interno di storie vacillanti e indubbiamente non all'altezza dei personaggi, e che per questo motivo hanno lasciato nei lettori l'amaro in bocca... Questa è la volta buona per ripristinare e rivalorizzare tali comprimari e farli rivivere una nuova giovinezza letteraria, una qualità per molto tempo perduta. Un'occasione da non perdere, insomma...::evvai::

Da questo punto di vista, però, sono abbastanza fiducioso e mi sento di poter dormire sonni tranquilli zzzz . Ho una totale fiducia nell'abilità e nelle capacità di Boselli e Faraci e sono certo che non ci deluderanno... _ahsisi :inch:

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SPOILERUn solo appunto: ci sono diverse scene/disegni nei quali i volti di Tex e Tiger appaiono (immotivatamente) rilassati e sorridenti, si tratta di un'evidente forzatura e mi viene da chiedermi se, "dall'alto", non si sia imposto a Mastantuono (alla luce di talune critiche) di presentare un Tex meno serioso ed incupito di altre occasioni. Ma, se così fosse, rammento a chi di dovere che la celebre "leggerezza" ed ironia texiana non sta certo nei sorrisini buttati l' come capita..... anzi, questo contribuisce a creare quel clima di complessiva "artificiosit?" che percepisco tuttora nelle storie di Faraci, e che non vi è nelle storie di Ruju, per esempio. E parlo del "trinomio" sceneggiatura-dialoghi-disegni......... il soggetto, poi, ha delle incongruenze che andrebbero esaminate a parte, ma che qualcuno ha già individuato.

Devo dire che anche a me hanno dato fastidio i sorrisini (assolutamente gratuiti, date le circostanze) di questa storia: a furia di rimproverare a Mastantuono un Tex troppo cupo, ecco che ce lo fa immotivatamente allegro: occorre trovare il giusto equilibrio. Dissento totalmente invece sulla sensazione di artificiosit? che ha suscitato in te questa storia: io l'ho trovata fluida e scorrevole (a me è proprio piaciuta...).
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SPOILER
Un solo appunto: ci sono diverse scene/disegni nei quali i volti di Tex e Tiger appaiono (immotivatamente) rilassati e sorridenti, si tratta di un'evidente forzatura e mi viene da chiedermi se, "dall'alto", non si sia imposto a Mastantuono (alla luce di talune critiche) di presentare un Tex meno serioso ed incupito di altre occasioni.
Ma, se così fosse, rammento a chi di dovere che la celebre "leggerezza" ed ironia texiana non sta certo nei sorrisini buttati l' come capita..... anzi, questo contribuisce a creare quel clima di complessiva "artificiosit?" che percepisco tuttora nelle storie di Faraci, e che non vi è nelle storie di Ruju, per esempio.
E parlo del "trinomio" sceneggiatura-dialoghi-disegni......... il soggetto, poi, ha delle incongruenze che andrebbero esaminate a parte, ma che qualcuno ha già individuato.

Devo dire che anche a me hanno dato fastidio i sorrisini (assolutamente gratuiti, date le circostanze) di questa storia: a furia di rimproverare a Mastantuono un Tex troppo cupo, ecco che ce lo fa immotivatamente allegro: occorre trovare il giusto equilibrio.


Dissento totalmente invece sulla sensazione di artificiosit? che ha suscitato in te questa storia: io l'ho trovata fluida e scorrevole (a me è proprio piaciuta...).

Eh, sè... Evidentemente, questo particolare salta subito all'occhio. Me ne sono accorto anche io: da un Tex eternamente imbronciato, serio e austero, Mastantuono è passato rapidamente ad un Ranger più sorridente e ingentilito...

Penso si tratti comunque di una fase di stabilizzazione, di una situazione passeggera... Se non si ha una totale recettivit? e confidenza con Tex, immagino sia davvero difficile, specialmente agli inizi, trovare il giusto equilibrio con un simile personaggio... :trapper::old: sisi

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