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TWF - Tex Willer Forum

[631/632] L'oro Dei Monti San Juan


Sam Stone
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Certe scene sono inutili o superflue, come quella al saloon o al forte. Poi ci sono troppe sparatorie.

Sull'inutilit? di certe scene io c'andrei sempre cauto perchè talvolta servono per creare un'atmosfera, altre volte invece servono esclusivamente per arrivare alla fatidica soglia delle 220 tavole. Parlo in generale perchè nello specifico non ho letto l'albo e quindi non sono in grado di giudicare, ma ad esempio in Salt River, tutta la parte iniziale con l'indiano che presagisce la sua morte è inutile nell'economia della vicenda, ma tremendamente bella nella determinazione del climax!
Non hai letto l'albo e ci vai cauto. Bah! :indianovestito:
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Quindi, caro Ymalpas, Tex e Carson salvati da Nuvola Bianca in "Sioux" nemmeno vanno bene?Inoltre sulla scena della birra non concordo- tra l'altro: ma non vi siete tutti lamentati con Boselli per la mancanza, nel Tex attuale di queste scene, che creano il senso di amicizia trai pards ecc ecc? doubt

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Ci sono poi gli episodi che fanno storcere il naso, come la fuga e l'arresto.

Sinceramente qui mi sembra la ricerca del pelo nell'uovo.

Questione "fuga", mi rifaccio a ciò che ho detto prima. Ricordando che i nostri sono due contro quindici e sarebbe stata follia, non coraggio, affrontarli, e che "fuggitivi" o no Tex e Carson riescono a sfoltire le file degli avversari! :colt:

Tanto per citare una frase di un utente di TWO, lasciando tutto il suo gratuito sarcasmo da parte:


Naturalmente Nizzi riesce ad essere ripetitivo anche negli errori. Come con il solito irresistibile refrain dei pards che vengono salvati da chi erano andati a salvare....

Oggettivamente è una scena "tanto per" e risolta frettolosamente con un espediente stra-abusato nella serie. Non esattamente il pelo nell'uovo.
In effetti quella pelnelluovesca :P era l'osservazione sull'arresto. IMHO, naturalmente :cowboy:
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Inoltre sulla scena della birra non concordo- tra l'altro: ma non vi siete tutti lamentati con Boselli per la mancanza, nel Tex attuale di queste scene, che creano il senso di amicizia trai pards ecc ecc? doubt

Mi sono persa, dov'? che si parla di scena della birra? :huh:
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  • Collaboratori

Quindi, caro Ymalpas, Tex e Carson salvati da Nuvola Bianca in "Sioux" nemmeno vanno bene?

Che significa è Che se vanno bene in una storia devono andare bene in tutte le altre ?

Inoltre sulla scena della birra non concordo- tra l'altro: ma non vi siete tutti lamentati con Boselli per la mancanza, nel Tex attuale di queste scene, che creano il senso di amicizia trai pards ecc ecc? doubt

Capirai, SEI vignette, appena una pagina ambientata nel saloon, tanto per far capire ai pards che aria tira in città... Ripeto, se non ci fosse stata, sarebbe stato meglio perchè è un tipico esempio dello "spiegazionismo" rimproverato a Nizzi, non quell'esempio di "pausa" durante l'azione - infarcita di scene di quotidianit? - di cui lamentiamo l'assenza.
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Quindi, caro Ymalpas, Tex e Carson salvati da Nuvola Bianca in "Sioux" nemmeno vanno bene?

Che significa è Che se vanno bene in una storia devono andare bene in tutte le altre ?
Allora puoi spiegarmi perchè l' vanno bene e qui no? Non lo capisco :)Sono praticamente identiche!
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Ovviamente c'è qualcosa che non mi è piaciuto : per esempio, tutta la pappardella iniziale del discorso tra i pard , di norma avrebbero dovuto farla sotto la tenda del villaggio : mi riesce difficile credere che Carson abbia seguito Tex come un cagnolino per centinaia di km e poi improvvisamente abbia chiesto dove si va e perchè.

In effetti cose del genere si sono viste anche in altre storie, non solo di Nizzi sia chiaro. Se ricordo bene in Fuga da Anderville Carson chiede lumi a Tex quando erano già in viaggio sul treno, però in fondo è un dettaglio.
Si, è solo un dettaglio, nulla di eclatante, ma proprio perchè '' recidivo '' , poteva essere evitato :trapper:
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Altra cosa poco gradita, il salvataggio all'ultimo secondo da parte del drappello indiano : decisamente un po forzato .

Penso che questo intervento dovesse permettere a Tex - e a noi - di fare la conoscenza con il giovane capo che, a detta del più saggio Yerba Buena - scalpita per combattere contro le giacche azzurre.
Va bene, ma la fuga di Tex e Carson a spron battuto, insomma.... -_nono Trovare qualche altra soluzione, non si poteva è :malediz... :trapper:Chesso', ci poteva stare che i Nostri fossero assediati e, poi, "salvati" ma fuggire.... :capoInguerra:
In effetti è questo che intendevo. e poi , c'erano altri modi , meno imbarazzanti per Tex , di conoscere il giovane scalpitante guerriero :trapper:
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Preso oggi.

La storia promette molto bene almeno per me che sono un fan delle guerra o guerriglie tra indiani guidati da Tex e drappelli o colonne di soldati guidati da personaggi ambigui e più o meno in malafede. Oltretutto qui c'è anche la neve che rende i paesaggi più suggestivi ancora.

I disegni di Filippucci mi piacciono molto, nitidi e precisi, con una ottima per me caratterizzazione dei volti dei due pards. Mi piace molto anche il contrasto tra le scene che dovrebbero essere più buie ed i volti in primo piano, che restano ben nitidi e distinguibili.

Una curiosità: il sito SBE così come qui sul forum la copertina ha il titolo scritto in giallo mentre sull'albo che ho per le mani il titolo è scritto in rosso .
Dato che a memoria non mi ricordo che sia già successo che in titolo (o un logo) avessero in realtà un colore differente da quello che appare sul sito della SBE nelle immagini di copertina, mi domando: qualcuno si ricorda se è veramente la prima volta che succede è Non ho voglia n° tempo di controllare 631 albi uno per uno... :rolleyes:
Oppure, non è che il mio edicolante mi ha rifilato un Tex falso ????? _thia-

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Ci sono poi gli episodi che fanno storcere il naso, come la fuga e l'arresto.

Tanto per citare una frase di un utente di TWO, lasciando tutto il suo gratuito sarcasmo da parte:


Naturalmente Nizzi riesce ad essere ripetitivo anche negli errori. Come con il solito irresistibile refrain dei pards che vengono salvati da chi erano andati a salvare....

e chi sarebbe quello che gli prude la tastiera per un ultimo post che deve a Nizzi?

penultimo, direi, dato che la storia non è ancora conclusa. Che voglia di fare l'ennesimo cappotto a Nizzi anche quando pare che non ce ne sia bisogno e manca ancora un finale da leggere.
Un primo albo più decoroso e mi sembra che lo abbiano detto in parecchi.
Inutile dire che lo è anche per me

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La prma parte della storia promette davvero bene per il seguito. Ottima sceneggiatura ed ottimi disegni, l'ho letta tutta di un fiato, nonostante il tema di fondo non sia originalissimo e ricalchi specie nelle pagine iniziali un po' troppo da vicino, come mi sembra abbia notato anche qualcun altro, "Le colline dei Sioux"...

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Buona prova iniziale del doppio albo di Nizzi con una buona prova anche di Filippucci molto migliorato nelle scene di azione. Devo dire che sono rimasto alquanto perplesso su alcune scene:1) Tex salvato dagli Utes mentre era in fuga senza avere soluzioni sottomano;2) l'arrivo in citta' senza andare a tastare lo sceriffo che conoscono benissimo per avere notizie fresche sul terreno che devono pestare;3) andare al forte a stuzzicare Bright sapendo del pericolo per gli Utes, perdendo tempo essenziale e poi lasciare il maggiore con i soldati chiusi nella stanza svegli, slegati e con le armi addosso, chiaro che escono subito a dare l'allarme;Aspettiamo il prossimo mese ma queste piccionate da Tex non me le aspetto o meglio da Nizzi non me le aspettavo.

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Ho letto questa prima parte. Per adesso posso dire che ne sono rimasto soddisfatto, ma la lettura è stata molto veloce. A dir la verità avevo l'intenzione di aspettare fino al mese prossimo per aprire l'albo insieme al successivo, ma poi non ho resistito alla tentazione. Considerata l'importanza particolare di questo episodio, voglio averlo tra le mani nella sua interezza per poterlo leggere con attenzione e farmene un'idea precisa. Non ho badato troppo neanche ai disegni, contrariamente al solito. Rimando impressioni e commenti a storia conclusa.

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Letto il primo albo del ritorno Nizziano : niente di eclatante, ma nemmeno una ciofeca : diciamo una storia onesta ( nemmeno troppo originale, se vogliamo ) ma leggibile

Mi trovo d'accordo con quanto da te scritto. Specie sul fatto del non troppo originale. Finora abbiamo avuto il classico salvataggio ad inizio albo da parte dei due pard che capitano giusto in tempo a salvare i minatori, il classico pestaggio del banchiere di turno e dei suoi scagnozzi, il classico colloquio con lo sceriffo, magari se erano tanto amici sarebbe stato il caso di farci una visitina prima e non dopo esser passati dal banchiere, così lo sceriffo si sarebbe potuto fare un'opportuna passeggiata fuori città senza dover far finta di arrestare i due pard. Dimenticavo la classica sparatoria/agguato in cui i killer cadono già come birilli nonostante fossero ben appostati. Insomma tutto troppo classico e visto un sacco di volte. Per non parlare dell'unico killer sopravvisuto all'attentato che viene lasciato in mano dello sceriffo, voglio sperare che non gli facciano fare la solita fine di chi passa dal ruolo di killer a testimone scomodo. Tutta questa fretta di partire da parte di Tex da non poter perdere neanche mezzoretta per interrogarlo... per accorgersi poco dopo che non si può continuare a galoppare e bisogna trovare un bel posto per dormire >:azz: Diciamolo, è una storia senza troppe pretese, di tanto in tanto un p? noiosa per il senso di già visto più e più volte. Speriamo che migliori nel secondo albo.
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Quindi, caro Ymalpas, Tex e Carson salvati da Nuvola Bianca in "Sioux" nemmeno vanno bene?

Che significa è Che se vanno bene in una storia devono andare bene in tutte le altre ?
Allora puoi spiegarmi perchè l' vanno bene e qui no? Non lo capisco :)Sono praticamente identiche!
Più che altro, in quella dei Sioux avvertivo pathos che qui non ho sentito molto. Ti spiego : nella prima, Tex e Carson sono inseguiti insieme ai loro compagni Sioux; i cavalli vengono abbattuti, il valoroso compagno di Cervo Rosso viene ucciso e sembra che loro "debbano presto raggiungerlo"; anche se si sa che Tex non può morire non si può rimanere inerti a quella che per lui sembra la prospettiva della fine specie quando Tex non riesce a dare torto al pessimismo del vecchio cammello; il suono della tromba della cavalleria è davvero un bel colpo (per di più inizia pure la tavola successiva come ad enfatizzare il cambio di situazione). :indiano: In questa storia invece l'inseguimento l'ho seguito normalmente e non mi sembrava che Tex e Carson fossero verso la fine; meno coinvolgimento, meno scene emozionanti..
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Devo dire che sono rimasto alquanto perplesso su alcune scene:1) Tex salvato dagli Utes mentre era in fuga senza avere soluzioni sottomano;2) l'arrivo in citta' senza andare a tastare lo sceriffo che conoscono benissimo per avere notizie fresche sul terreno che devono pestare;3) andare al forte a stuzzicare Bright sapendo del pericolo per gli Utes, perdendo tempo essenziale e poi lasciare il maggiore con i soldati chiusi nella stanza svegli, slegati e con le armi addosso, chiaro che escono subito a dare l'allarme;Aspettiamo il prossimo mese ma queste piccionate da Tex non me le aspetto o meglio da Nizzi non me le aspettavo.

Mi stupisco che tu ti stupisca. :shock: Non ti aspettavi certe "piccionate"da Nizzi è Dall' "ultimo" Nizzi ?! doubt Non è che ti sei perso ( si fa per dire :_sigh ) l'ultimo decennio nizziano è :trapper: Comunque ritengo che tali "piccionate" o "nizzate" che dir si voglia sono, secondo me, molto "edulcorate" e certe scene "vecchia maniera" ne bilanciano, comunque, gli effetti nefasti. In ogni caso aspettiamo il secondo albo, ch? certe amare sorprese potrebbero far capolino, anche se sono fiducioso per un "addio" con qualche rimpianto. In ogni caso siamo lontani, come ha scritto già qualche amigo del forum, dal Nizzi prima maniera. Non poteve essere altrimenti. Purtroppo.... :old:
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3) andare al forte a stuzzicare Bright sapendo del pericolo per gli Utes, perdendo tempo essenziale e poi lasciare il maggiore con i soldati chiusi nella stanza svegli, slegati e con le armi addosso, chiaro che escono subito a dare l'allarme;Aspettiamo il prossimo mese ma queste piccionate da Tex non me le aspetto o meglio da Nizzi non me le aspettavo.

Concordo pienamente sull'errore di Nizzi : Tex non può fare una caxxata simile -_nono
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Chiaro che ricordo il periodo negativo di Nizzi ma questa storia mi pare dovesse, forse solo per nostra speranza, essere una sorta di canto del cigno del buon Claudio e trovare soluzioni cosi' raffazzonate mi e' sembrato alquanto deludente; per la stima che nutro, non solo io spero, nel grande autore speravo chiaramente in una prova da ricordare, invece sembra voler confermare questa linea degli ultimi anni. Sembra quasi come se volesse dimostrare di poter scrivere un Tex piu' umanizzato, piu' fallibile e piu' vicino ai gusti dell'oggi, ma alla sua maniera che lo porta cosi' ad essere a meta' tra il vecchio e il nuovo e quindi cone si dice : ne carne ne pesce. Comunque do' ragione a Capelli d'argento aspettiamo il mese prossimo.

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... a spasso per il west...


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Le pagine iniziali, sulle alture dei San Juan, con i due pard al passo che con il loro dialogo tratteggiano il soggetto della storia, hanno suscitato delle reazioni contrastanti. C'è chi vi ha visto il tipico esempio dello spiegazionismo nizziano con un dialogo eccessivamente verboso, noioso, che si trascina stancamente, con un autore privo di inventiva che sceglie la soluzione più facile per spiattellare al lettore tutta una serie di dati. E chi, invece, sottolinea che l'espediente è quello tipico di infinite storie di Tex, non necessariamente tutte di Nizzi. D'altra parte ci lamentiamo, tante volte, parlando delle ultime storie degli ultimi anni, degli eroi catapultati nelle pagine in sequenze brucianti e d'effetto, senza pause, che non lasciano respiro al lettore, che mostrano tutto il virtuosismo di cui è capace l'autore di turno e che tuttavia non sono una lezione di bonellianit?. Tex non si sacrifica con le invenzioni; il repertorio dice che lo si lascia andare e sarà lui a condurre la storia, proprio come avviene in quest'ultima avventura di Nizzi. Se poi hai un disegnatore come Filippucci, maestro che con mano sicura tratteggia questi paesaggi da sogno, che da soli valgono il prezzo dell'albo, viene difficile augurarsi un inizio diverso.



... un po' di attualit?...



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Il campionario degli antagonisti affrontati da Tex nelle ultime stagioni è stato abbastanza limitato, riducendosi nella maggior parte dei casi a delle bande di fuorilegge con cui Tex si è dovuto scontrare, alternando i pard a seconda della storia. Il Tex bonelliano è più screziato nella scelta degli antagonisti e non è un caso che l'autore l'abbia messo frequentamente a confronto con speculatori, corrotti, maneggioni, intrallazzatori, a cui il ranger finisce sempre per dare una bella spazzolata prima di ficcarli in galera o dentro una bara. Quando in Tex la politica è dedita al malaffare, difficile non immedesimarsi con la realtà contemporanea. Quanto questi viscidi affaristi, che vediamo nella bella vignetta di Filippucci, possono essere accomunati a taluni che si spartiscono il potere, i beni della nazione, il futuro della gente? Quante volte abbiamo pensato: "Ah! se ci fosse Tex Willer per rimetterli al loro posto!". Sulle pagine di Tex, eppure, è un nemico in via d'estinzione.


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C'è chi ha visto in questa scena una stonatura. Il Tex che ha bisogno di informazioni non va da Blackwood ma direttamente dallo sceriffo. Mi è capitato di leggere questa opzione figlia di una lettura totalmente errata. Certo, il Tex musone, dubbioso, ragionatore degli ultimi anni avrebbe scelto immancabilmente questa soluzione per arrivare alla verità. Mantenendosi strettamente nei limiti della legalit?. Non il Tex istintivo di Nizzi, a cui prudono le mani sin dal momento in cui i minatori gli hanno messo la pulce nell'orecchio. Non il Tex di Bonelli, che da Blackwood sarebbe andato ovviamente non per fargli sputare dei nomi, ma per dare una bella tiratina a quello che è il primo beccaccione che compare nella lista nera. Quell'occhio nero che campeggia in diverse pagine, indice di una texianit? che è fatta anche di queste piccole cose, non è solo un segno lasciato nel volto compito del banchiere, ma ha la valenza del trionfo del bene sui sopprusi che almeno nella finzione romanzesca deve immancabilmente sempre materializzarsi.



... se tu imparassi a tenere a freno la lingua, una buona volta...


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Carson si augura che Tex impari a tenere, una buona volta, la lingua a posto sapendo però che la cosa, geneticamente, è ai limiti dell'impossibilità. O almeno dovrebbe essere così. Tex che si scappella di fronte a qualcuno, figuriamoci! magari se ha davanti il Presidente degli Stati Uniti. La capatina al forte può essere un'inutile perdita di tempo per due uomini che hanno ben altre urgenze, ma ha indubbiamente il sapore di una visita che non è solo un modo di tastare il terreno in quello che potrebbe essere un nemico prossimamente da combattere e che ora ha qualche motivo in più per volercela con Tex. Che parla in maniera tutt'altro che diplomatica, che si indigna davanti al maggiore Bright, trattandolo con una durezza come da tempo non ci capitava di leggere. Certo siamo lontani dalla spavalderia ai limiti della provocazione di un uomo che ben conosce i militari smaniosi di far carriera, ma la gravit? della situazione è tale che anche i toni devono farsi decisi. Tuttavia non siamo certo davanti a un personaggio attento alle convenienze, un personaggio che altrimenti non meriterebbe di essere chiamato Tex. Guardate la scorrettezza del gesto, la chiusura del cassetto sulla mano del maggiore, degna di Tex, che dirige le danze e impone la sua legge. Questo è l'eroe che ci accompagna dal 1948.


La sceneggiatura, come ho detto nel mio precedente messaggio, è figlia del tempo e non è priva di imperfezioni. Affossarla come un compitino che somma un insieme di scene che abbiamo visto e rivisto negli ultimi trent'anni e confutarne quindi tutti gli elementi di texianit?, significa farne in ultima analisi una lettura disonesta. E' chiaro che Nizzi forse non ha più nulla da aggiungere alla serie, ma resta pur sempre un maestro che ben conosce gli arnesi di un mestiere unico al mondo, quello di scrittore di Tex.

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Concordo in pieno con quanto affermato da Ymalpas. L'inizio del racconto spiega al lettore le circostanze che hanno portato i pards in quei luoghi e non è per nulla troppo verboso o noioso. La spazzolata al banchiere DEVE precedere un'eventuale visita allo sceriffo di Denver (che dal distintivo sembra un Town Marshal non uno Sceriffo), appunto perchè Tex è Tex, tanto da prendere... di petto anche il maggiore Bright, chiaramente colluso con il ring. E poi.... quindici contro due, con i cavalli stanchi, che dovevano fare Tex e Carson è Farsi spazzare via ?In sintesi un buon albo, un buon Nizzi, un buon Filippucci.

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Piaciuta la scena della mano schiacciata nel cassetto? Beh, quella è MIA! AH! AH!Ma tutto il resto è PURO NIZZI ed è ECCELLENTE! Come già avevo anticipato. Sono d'accordo con quel che dice Ymalpas AL CENTO PER CENTO, ma intervengo per correggere l'impressione forse errata che questo suo post POTREBBE sembrare un elogio TEMPORIS ACTI e una punzecchiatura all'attuale gestione. Beh, intanto l'attuale gestione si è limitata finora a fare l'editing di storie GIA' PRONTE, tappando eventuali falle logiche e aggiungendo-modificando relativamente qualche dialogo: normale amministrazione, insomma. E' ovvio che le storie nuove da me PRODOTTE -eccettuate le mie, che sempre produco io :D - non potranno vedere la luce che tra un po' di tempo... E inoltre trovo inesattezze, appunto almeno per quel che riguarda ciò che mi concerne, in alcuni punti del discorso. Cattivi che non sono soltanto "banali" banditi o indiani ribelli si sono visti nelle mie storie in tutti i tempi e anche di recente, basti pensare alla proprietaria dlela Ferrovia in "Mondego il Killer" o all'uomo d'affari della storia di Yellowstone, o al padrone della minera messicana ecc... Un campionario di ufficiali, dittatori e politici malvagi si potr? ammirare nella lunga storia che io e Dotti pubblicheremo a fine estate, per esempio. Anche scene di pestaggi e interrogatori alla Tex ci sono state e ci saranno... Questo per mettere i puntini sulle u... In fondo QUESTA storia non è mica uscita in un'altra collana, giusto? E' stata pubblicata da noi. Non solo non l'abbiamo messa nel cassetto, ma, anzi, l'abbiamo salutata sul sito... Secondo voi chi ha scritto quel pezzo? Mister X? Avreste dovuto capire l'antifona.... :indianovestito: Perchè dunque trarre strane, affrettate e pessimistiche conclusioni su presunte poetiche "moderniste" che abbandonino il vero Tex???Io penso che le prosisme storie saranno ALMENO altrettanto buone e che ci sarà il vero Tex. Naturalmente è la mia opinione, Ma per quel che riguarda il Texone mi spingo a dire che ne sono molto soddisfatto. E nella storia di Fernandez torna Gros-Jean, in quella di Dotty Lefty Potrero, Font sta disegnando Brandon... Aspettate a dire che non troverete più Tex e il suo mondo...

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Io penso che le prosisme storie saranno ALMENO altrettanto buone e che ci sarà il vero Tex. Naturalmente è la mia opinione, Ma per quel che riguarda il Texone mi spingo a dire che ne sono molto soddisfatto. E nella storia di Fernandez torna Gros-Jean, in quella di Dotty Lefty Potrero, Font sta disegnando Brandon... Aspettate a dire che non troverete più Tex e il suo mondo...

Aspettiamo..... :old::trapper:
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Concordo in pieno con quanto affermato da Ymalpas. .. E poi.... quindici contro due, con i cavalli stanchi, che dovevano fare Tex e Carson è Farsi spazzare via ?

Su quanto postato da Ymalpas concordo anch'io. ::evvai:: Sulla "fuga" dei Nostri continuo a ritenere che si potevano prendere in considerazione altre soluzioni. :trapper:
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C'è chi ha visto in questa scena una stonatura. Il Tex che ha bisogno di informazioni non va da Blackwood ma direttamente dallo sceriffo. Mi è capitato di leggere questa opzione figlia di una lettura totalmente errata. Certo, il Tex musone, dubbioso, ragionatore degli ultimi anni avrebbe scelto immancabilmente questa soluzione per arrivare alla verità. Mantenendosi strettamente nei limiti della legalit?. Non il Tex istintivo di Nizzi, a cui prudono le mani sin dal momento in cui i minatori gli hanno messo la pulce nell'orecchio. Non il Tex di Bonelli, che da Blackwood sarebbe andato ovviamente non per fargli sputare dei nomi, ma per dare una bella tiratina a quello che è il primo beccaccione che compare nella lista nera. Quell'occhio nero che campeggia in diverse pagine, indice di una texianit? che è fatta anche di queste piccole cose, non è solo un segno lasciato nel volto compito del banchiere, ma ha la valenza del trionfo del bene sui sopprusi che almeno nella finzione romanzesca deve immancabilmente sempre materializzarsi.

Io non ho nulla da ridire sui punti 1, 2 e 4 sui quali mi trovo abbastanza d'accordo. Ad esempio non ci trovo assolutamente traccia di "spiegazionismo" nella prima parte, in qualche modo si deve introdurre il lettore nella storia e quello scelto da Nizzi con l'ottimo ausilio delle vignette di Filippucci a me va più che bene. Il punto su cui non mi trovo d'accordo è il terzo. Non metto in discussione la sacrosanta possibilità di Tex di passare da Blackwood e fargli capire a modo suo con chi ha a che fare. La "spazzolata" di routine condita dalle battute di Carson è una delle situazioni che più si conoscono nelle storie di Nizzi, e di Tex in generale, ma che fanno sempre divertire. Quel che contesto è l'iter. Come ho già detto prima se, come si dimostra in seguito, Tex conosce bene lo sceriffo, perchè lasciarlo all'oscuro e costringerlo ad intervenire? Perchè, dopo l'agguato, lasciare le cose a metà e non dare subito una bella spazzolata al killer rimasto vivo tanto più che già Tex ha chiari sospetti sui mandanti? Si mette come scusa che gli indiani sono in pericolo, ma poco dopo ci si accampa per la notte... poco logico. A questo punto, secondo me, Nizzi doveva perlomeno evitare la scena in cui decidono di accamparsi subito. Bastava far vedere che erano comunque arrivati in ritardo. I lettori non è che stanno a misurare le distanze e a controllare quanto tempo ci si deve impiegare...
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Anche scene di pestaggi e interrogatori alla Tex ci sono state e ci saranno... Questo per mettere i puntini sulle u...

Mi era sfuggita questa frase del buon Borden: che ci siano state scene di pestaggi ed "interrogatori" alla Tex non c'è dubbio. Negli ultimi anni, di dubbi, ne ho qualcuno in piu', pero'.... doubt

Che ci saranno, va bene, speriamo non in una storia all'anno.... :capoInguerra:

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