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TWF - Tex Willer Forum

[631/632] L'oro Dei Monti San Juan


Sam Stone
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Non vedo il perchè fare una strenua difesa del lavoro nizziano che stiamo leggendo.
Sembra come se ci fosse un dogma da seguire e non discutere, e invece io penso che sia giusto che si parli di cosa non va e cosa piace, spiegare a proprio modo le scene in ultima analisi mi sembra un p? troppo eccessivo, come se si dovesse difendere fort apache dagli indiani.
Stiamo parlando di un maestro che ha scritto pagine memorabili e ha lasciato un segno indelebile nel personaggio di Tex ma non per questo ogni suo lavoro deve passare per ingiudicabile.
La storia come ho già detto è molto buona ma mostra alcuni passaggi che lasciano un p? perplessi, per chi ha letto il Nizzi dei bei tempi, ma, come afferma il pard Capelli D'argento, resta in linea con il Nizzi degli ultimi tempi, anche perchè forse essendo stata scritta parecchio tempo addietro lo è effettivamente.

Ymalpas La sceneggiatura, come ho detto nel mio precedente messaggio, è figlia del tempo e non è priva di imperfezioni. Affossarla come un compitino che somma un insieme di scene che abbiamo visto e rivisto negli ultimi trent'anni e confutarne quindi tutti gli elementi di texianit?, significa farne in ultima analisi una lettura disonesta. E' chiaro che Nizzi forse non ha più nulla da aggiungere alla serie, ma resta pur sempre un maestro che ben conosce gli arnesi di un mestiere unico al mondo, quello di scrittore di Tex.

Approvo quasi tutto quello che dici ma non nell'ultima affermazione, Nizzi molto probabilmente ha ancora molto da aggiungere e se avesse avuto mano libera fin dall'inizio ne avrebbe avute di cose da dire, invece si è messo al servizio del personaggio e della filosofia bonelliana per concorrere a creare il mito che è oggi Tex, tanto di cappello al suo professionismo e alla sua pazienza, un altro forse avrebbe puntato i piedi e fatto la prima donna per dimostrare le sue doti e le sue capacità, invece lui è rimasto nell'ombra per anni al servizio dell'eroe, in ultima analisi, come tu dici benissimo, uno scrittore di Tex appunto.
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La sensazione che ho provato dopo questo primo albo, a parte i dialoghi e alcuni situazioni puramente texiani e' quella di aver letto qualcosa di gia' visto e rivisto. Non c'e' nessuna novita' e finora tutto prevedibile. Spero che la seconda parte ci riservi qualche piccola variazione o sorpresa, perche' quasta prima parte e' un film visto troppe volte. La copertina dell'albo, come ho gia' detto qualche settimana fa', e' anonima e per nulla esaltante e non capisco perche' scegliere proprio quella scena che non dice proprio nulla. Mah.

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La copertina dell'albo, come ho gia' detto qualche settimana fa', e' anonima e per nulla esaltante e non capisco perche' scegliere proprio quella scena che non dice proprio nulla. Mah.

Concordo in pieno. Davvero insignificante. La copertina dovrebbe "catturare" il lettore: questa, credo proprio non abbia tali caratteristiche... -_nono :trapper:
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Il Nizzi che ricordavamo.
Pregi: battute simpatiche tra i pards, giusto dosaggio tra azione e pause, tempi della sceneggiatura "classici", presenza di didascalie e non di un montaggio cinematografico e/o di virtuosismi vari, (.....? un fumetto!!), nemici caratterizzati il giusto, senza nomi/caratteristiche fisiche rutilanti.
Difetti: passaggi intrisi di verbosit?, utilizzo di espressioni/verbi fin troppo forbiti, spiegazionismi inutili per rammentare fasi/nomi già vissute/presentati in precedenza, abuso di schemi già visti e rivisti (Carson che fa raffiche di domande per portare avanti la discussione, salvataggi improbabili, sparatorie "stiracchiate").
Senza infamia e senza lode, intitolerei la lettura - per sintetizzare - "sprazzi di buon Tex".

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Storia che per il momento desta un interesse superiore alle ultime due di Faraci, e qui sta il suo pregio, anche se è condita da castronerie piuttosto evidenti. L'idea base è buona, sembra una variante fumettistica di

Sand Creek (Colorado, le truppe di volontari, il colonnello in pensione, l'inverno, la neve, l'accampamento indiano attaccato all'alba) e tutto sommato mantiene una buona tensione per tutta questa prima parte. Peccato che nei singoli episodi faccia spesso acqua da tutte le parti, tanto che bisognerebbe scordarsi di ?L'oro dei monti San Juan° e pensare piuttosto a ?Tex, il deficiente?. Rileggendola infatti da questo punto di vista, mostra una vena comica irresistibile. Sul salvataggio dei minatori niente da dire, potrebbero essere scortati dai pards ma lasciamo fare. Si sa subito tutto, grazie sia ai minatori sia al dottore nell'accampamento, non ci sono segreti da scoprire sugli uomini che compongono il ring, 3 su 4 sono subito noti, ma poco male, questo non è un difetto. Dispiace, e non poco, trovare nella successiva sparatoria coi banditi questo ?troppi per affrontarli?, non perchè Tex e Carson battano in ritirata, ma perchè si vede che è una specialit? della casa, ricorda troppo da vicino il ?troppi per noi? visto in ?Fort Sahara?, mi pare, non ne sono sicuro al 100%. Il salvataggio da parte dei giovani Utes è un po' forzato, ma potrebbe tutto sommato anche starci. I problemi grossi cominciano subito dopo. Tex va a Denver e, cosa che scopriamo dopo, già conosce lo sceriffo che sa tutto e anche di più, e invece di incontrarlo per primo va invece al bar, dove, ovviamente, tutti parlano di tutto e sanno tutto, e poi va dal banchiere. Sembrano due scene messe l' apposta, una per sostituire lo spione di turno, una per dare una ripassata al pezzo grosso facendo godere i lettori, ma inutili e superflue. Lo sbatacchiamento del banchiere è una comica: Tex sa praticamente tutto, ma insiste più volte nel volere i nomi. Ma che sei de? coccioè Li conosci già e vuoi che te li dica lui? A che ti serve? Boh!Anche l'arrivo dello sceriffo è una comica, col finto arresto, anche lui ovviamente sa già tutto, nomi cognomi e indirizzi, e lo ripete per l'ennesima volta, ma soprattutto aggiungendo l'unico fatto veramente segreto, la spedizione militare già partita, che Tex avrebbe dovuto scoprire da solo, invece che, guarda caso, grazie ad un giornalista ?pentito?: ma guarda un po', che culo!Segue l'agguato, Tex dovrebbe scoprire l'ovvio mandante a suon di cazzotti, dai, così puoi sbatterlo subito dentro, e invece no, ha fretta, deve correre subito dagli Utes a fermare i militari. Mah!Ed ha veramente una gran fretta: vuole andare prima al forte per sentire notizie dai militari regolari, ma perchè, chi se ne frega, e soprattutto ha talmente fretta di giungere al campo ute prima dell'attacco da seguire il suggerimento di Carson di dormire un po'! bravo Tex, sei un vero deficiente. Anche la scena al forte è assolutamente inutile: volete un altro sbatacchiamento gratuito? eccolo. Sorvoliamo sul fatto che non dico avrebbe dovuto legare il comandante, ma almeno non gli avrebbe dovuto lasciare la pistola. Spero che i militari facciano un massacro, almeno Tex decider? di svegliarsi e darsi una mossa. Un soggetto molto più interessante di certe ultime storie ridimensionato da strafalcioni evidenti e scene inutili. Vedremo se l'autore riuscir? nel prossimo albo a rovinare definitivamente la storia. Disegni interessanti, tranne troppi primi piani, di Tex e di alcuni banditi, che sembrano a volte quasi caricaturali.
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  • Collaboratori

Sorvoliamo sul fatto che non dico avrebbe dovuto legare il comandante, ma almeno non gli avrebbe dovuto lasciare la pistola.

Oltre quelle segnalate nel mio post di commento questa, in effetti, mi è sfuggita. In effetti si potrebbe considerare una "piccionata"..... :malediz...
O un modo di farsi ulteriormente beffa dell'avversario. Le piccionate, onestamente, sono altre.
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Sono più o meno d'accordo con la linea generale del forum,? sicuramente, come prova, un passo avanti agli ultimi lavori di Nizzi. Aspetto il secondo albo, per un parere definitivo ma non l'aspetto per dire cosa mi ha un po' turbato. E cioè di come Tex uccide senza pensarci due volte, il ragazzo (complice dei semi-banditi che davano addosso ai minatori) a pag 16. Insomma, con la sua vista di falco (o aquila?) poteva farsi venire qualche scrupolo, o che so Filippucci poteva disegnarlo un po' più vecchio... Quando non vedo narrati, i motivi che fanno meritare ( fumettisticcamente parlando) la morte a un ragazzo, , per mano di un personaggio come Tex, rimango turbato lo ammetto. Cambiando argomento.. Quando si scrive Tex,? facile varcare quella linea che divide il "d'j? vu" con le novità. Se un autore osa, viene "rimproverato", se va sul classico è "ripetitivo". In questo primo albo, il senso di "già visto" c'è, ma non più di tanto... Nizzi, imho, trova un discreto equilibrio, che spero trover? anche nel secondo albo. Disegni ottimi, quasi rilassanti... il tipo di tratto apprezzato dalla stragrande maggioranza dei lettori texiani.

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A me è sembrato un buonissimo primo albo: difficilmente rimarr? impresso negli annali come il capolavoro di Nizzi, ma credo decisamente che ci fosse bisogno di rileggere pagine scritte in questo modo, secondo me potrebbe uscirne fuori una gran bella storia. Sono sempre stato favorevole al cambiamento e alle idee che avrebbero portato aria nuova nella serie, ma leggere dialoghi "alla vecchia maniera" o storie con il classico soggetto degli indiani sottoposti a soprusi da parte del bullo di turno fa sempre piacere. Non mi sorprende che si sia tirata fuori una lente d'ingrandimento gigantesca per esaminare il lavoro complessivo alla ricerca dell'"errore"; se al posto del nome di Nizzi ci fosse stato quello di una qualsiasi altra persona credo che il termine "piccionate" (tanto per dirne uno) sarebbe rimasto in soffitta ancora per un po', ma tant'?. Ho trovato una trama in crescendo e che ci riporta ad un'ambientazione che mancava da un po', in generale mi sembra che tutto prometta molto bene, staremo a vedere come si risolver? la faccenda. Disegni anch'essi molto buoni, direi che nel complesso (a scanso di cali nella seconda parte) questa si possa ritenere una delle storie migliori degli ultimi mesi.

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prima parte molto bella ; Nizzi fa un buon lavoro scrivendo bene una storia interessante dalle ottime premesse, Filippucci mi piace molto , in particolare gli scenari sono resi con grande realismo. attendo il finale per una valutazione completa , ma gli ingredienti per una bella storia ci sono tutti :colt:

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Sospendo il giudizio fino a quando non avrà letto la conclusione. Rilevo solo che, a mio parere, la storia ricorda molto Fiamme sull'Arizona, che io ritengo un vero capolavoro: la brama per le terre assegnate ai nativi, il "ring" di maneggioni e politicanti che brigano per minare la pace nella regione, il direttore del giornale connivente che sparge benzina sul fuoco, i volontari di Shermann (che ricordano i volontari di Dan Latimer della storia anzidetta).

Fino ad ora la storia mi piace proprio per questo suo debito con Fiamme sull'Arizona, storia che all'epoca mi entusiasm? e che ritengo tutt'oggi tra le più grandi storie di sempre.

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Non mi sorprende che si sia tirata fuori una lente d'ingrandimento gigantesca per esaminare il lavoro complessivo alla ricerca dell'"errore"; se al posto del nome di Nizzi ci fosse stato quello di una qualsiasi altra persona credo che il termine "piccionate" (tanto per dirne uno) sarebbe rimasto in soffitta ancora per un po', ma tant'?.

Questa tua considerazione non vale certo per me, anche se il sottoscritto ha usato il termine "piccionate", poich? è dimostrato che i miei rilievi critici li ho mossi a tutti gli sceneggiatori ( Borden in primis ) quando, personalmente, ho ritenuto giusto farli. :old::trapper: ,
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Tex uccide senza pensarci due volte, il ragazzo (complice dei semi-banditi che davano addosso ai minatori) a pag 16. Insomma, con la sua vista di falco (o aquila?) poteva farsi venire qualche scrupolo, o che so Filippucci poteva disegnarlo un po' più vecchio... Quando non vedo narrati, i motivi che fanno meritare ( fumettisticcamente parlando) la morte a un ragazzo, , per mano di un personaggio come Tex, rimango turbato lo ammetto.

Mah, quelli erano tempi, contesti e luoghi dove si cresceva molto in fretta. Ora, non avendo sott'occhio l'albo, non ricordo la scena, ma suppongo che un proiettile faccia danni a prescindere dall'età di chi impugna l'arma. Mi viene in mente il ragazzo agli ordini di Jude West in Missouri! Come accidenti si chiama non ricordo, attacco di amnesia, ma ho ben delineata la sua faccia arrogante e ipocrita (visto che tra l'altro sarà pure nordista e antischiavista ma il suo disprezzo per i neri è evidente). E anche, bench? non riesca proprio a rammentare dove l'ho visto, un giovinastro che si trova, a fianco di un suo complice più maturo, di fronte a Tex e Carson, e con la classica faccia da schiaffi bisbiglia al compare qualcosa tipo "Siamo due contro due, possiamo farcela!". Ovviamente non ce la fanno, e credo rimangano entrambi a mordere la polvere. Aggiungo un altro ricordo, più fresco: Morris, de "L'ultima diligenza". Indubbiamente giovane, poco più che ragazzo a mio parere: ma sufficientemente crudele da chiedersi perchè nessuno l'abbia tolto di mezzo prima. Ricordando sempre tempi contesti e luoghi :colt:
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Tex uccide senza pensarci due volte, il ragazzo (complice dei semi-banditi che davano addosso ai minatori) a pag 16. Insomma, con la sua vista di falco (o aquila?) poteva farsi venire qualche scrupolo, o che so Filippucci poteva disegnarlo un po' più vecchio... Quando non vedo narrati, i motivi che fanno meritare ( fumettisticcamente parlando) la morte a un ragazzo, , per mano di un personaggio come Tex, rimango turbato lo ammetto.

Mah, quelli erano tempi, contesti e luoghi dove si cresceva molto in fretta. Ora, non avendo sott'occhio l'albo, non ricordo la scena, ma suppongo che un proiettile faccia danni a prescindere dall'età di chi impugna l'arma. Mi viene in mente il ragazzo agli ordini di Jude West in Missouri! Come accidenti si chiama non ricordo, attacco di amnesia, ma ho ben delineata la sua faccia arrogante e ipocrita (visto che tra l'altro sarà pure nordista e antischiavista ma il suo disprezzo per i neri è evidente). E anche, bench? non riesca proprio a rammentare dove l'ho visto, un giovinastro che si trova, a fianco di un suo complice più maturo, di fronte a Tex e Carson, e con la classica faccia da schiaffi bisbiglia al compare qualcosa tipo "Siamo due contro due, possiamo farcela!". Ovviamente non ce la fanno, e credo rimangano entrambi a mordere la polvere. Aggiungo un altro ricordo, più fresco: Morris, de "L'ultima diligenza". Indubbiamente giovane, poco più che ragazzo a mio parere: ma sufficientemente crudele da chiedersi perchè nessuno l'abbia tolto di mezzo prima. Ricordando sempre tempi contesti e luoghi :colt:
Quanto tu dici,Cheyenne è vero. Ma io ti potrei fare altrettanti esempi, in cui Tex & co. agiscono diversamente. Non so,Kid Rodelo per esempio... Sono il primo a voler vedere morto un (vero) bastardo, e quando dalle pagine ne emerge uno, e viene steso, sono ben contento. Jude West e combriccola impiccano un padre e un figlio come spie se non ricordo male oltre tutto il resto, ma ci viene mostrato!Nell'esempio in cui non ricordi la storia, era una situazione del tipo "o noi o loro"... Non credo ricordi,Cheyenne (altrimenti saresti un computer :D ) ma io sono lo stesso, a cui non andavano a genio le urla dei due sterminatori di scalpi (dalla storia omonima), mentre venivano torturati dagli indiani, perchè potevano far emergere un briciolo di pietà nel lettore. In questo caso, cosa sappiamo di quel ragazzo?Praticamente niente. Poteva essere la sua prima sortita, poteva essere stato richiamato fino a quel momento per quanto fosse scarso con un fucile. Certo poteva essere lo stesso che aveva ucciso il minatore, e tantissimi altri.. ma non lo sappiamo e non lo sa Tex. Capisco che è tutta una serie di se inutile, ma a me anche se ha una faccia da schiaffi, e dice quel che dice...vederlo morire in quel modo ha fatto effetto (ma, ripeto, proprio perchè non ho la prova del 9 che è un vero bastardo!). Magari,Nizzi poteva farlo fuggire insieme agli altri e farlo morire in un nuovo scontro a fuoco... che ne so. Dico solo, che bastava poco per rendermi meno dura la dipartita di quel moccioso :D
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  • 2 settimane dopo...

Senza tanti easmi approfonditi sulla bontà della sceneggiatura e sul fatto che ricorda una di quelle degli ultimi tempi di Nizzi (stancante e ripetitiva)... io trovo che la storia in oggetto al momento iniziale attira interesse per il proseguio della storia non fosse altro che dopo centinaia di albi si torna in parte ad una formula già conosciuta ed affermata in passato. Il vero protagonista della storia cioè il nostro Ranger punto. Sicuramente l'uscita di questo albo e del successivo non è avvenuta per caso, dopo tante critiche sull'evoluzione del personaggio la Bonelli torna a farci gustare quell'età da molti apprezzata sul personaggio Tex, indipendentemente dal fatto che la storia piaccia o meno. A me per il momento non dispiace affatto non fosse altro che spezza un p? i soliti ritmi (coprotagonisti e un Tex che a volte sembra solo essere un osservatore della propria storia) a cui ci siamo abituati, salvo alcune eccezioni in questa sua età "evolutiva"

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Nel complesso la storia è positiva, ovviamente non innovativa perchè il tema è stato ampiamente trattato in altre storie. Comunque

l'azione per portare in salvo la tribù degli Utes sottraendola alle grinfie di Hermann è avvincente e ben congegnata, salvo un po' il rapimento di Hermann che sembra un po' forzato ma comunque plausibile.
Desta un po' di puerile stupore
la parte finale in cui Hermann chiede se verr? assolto: da militare scavato qual è non dovrebbe neanche porsi questa domanda, ed avrebbe fatto meglio se avesse dichiarato di assumersi le sue responsabilità affrontando il con serenit? il giudizio del tribunale. Inoltre mi sarei aspettato che in qualche modo venisse fuori la connivenza di Bright evitando il regolare servizio di pattugliamento nel raggio d'azione di Hermann, bastava metterlo tra i presenti nella resa dei conti finale nell'ufficio del Governatore
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COMMENTO CHE CONTIENE SPOILERStoria che si mantiene nella norma; più che altro è forte la sensazione di trovarsi di fronte a materiale trito e ritrito. Mantiene un certo interesse e ritmo ma non di più. Ci sono due punti lasciati irrisolti:1) la faccenda del maggiore Bright : Tex e Carson fuggono dal forte con i soldati che li sparano; strano che i militari non tentano di acciuffare i due pards o di denunciarli. O forse quel maggiore è semplicemente uno di quelli che sanno solo abbaiare2) per liberare la tribù e condurla in salvo, i guerrieri Utes uccidono alcuni dei volontari. Strano che alla fine nessuno lo ricordi anche perchè potrebbe essere il tipico ideale perfetto per fare intervenire i militari contro gli Utes. I disegni si mantengono nella norma, niente di speciale. Peccato che manchi un po' di spirito e di umorismo.

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ANCHE IL MIO COMMENTO CONTIENE SPOILERLa storia nel complesso è più che discreta,... come al solito mi delude un p? per lo svolgersi veloce della vicenda, sopratutto in questo secondo albo,.. chissà perchè ero convinto che una sceneggiatura del buon Nizzi avrebbe creato una storia di almeno tre albi ma sbagliavo di grosso. Tex ha sempre in mano la situazione ed emerge la sua funzione strategica nel risolvere il problema che gli Utes hanno con i volontari del Colonnello Hermann. Sembra quasi che il suo rapimento da parte dei due pards serva più che altro ad affrettare la conclusione della storia, che sebbene, non sia una novità come trama avrebbe potuto avere ampi spazi per uno sviluppo più lungo, ma magari è proprio per questo che non è andata in edicola ai tempi di Nizzi, per cui il suo "ripescaggio" ha avuto la funzione ottimale nell'attuale formato per la maggior parte bloccato ai 2 albi per storia. Avrei pensato che Hierba Buena avesse avuto un ruolo più importante durante lo svolgimento degli avvenimenti, e il fatto che non si sia verificato mi ha deluso parecchio, altro personaggio che poteva essere sviluppato maggiormente. La stessa cricca del "ring" risolve il suo intrigo in poche vignette.. Naturalmente ho apprezzato molto di più i disegni di Filippucci che questa affrettata storia ripescata chissà dove...

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ANCHE IL MIO COMMENTO CONTIENE SPOILERLa storia nel complesso è più che discreta,... come al solito mi delude un p? per lo svolgersi veloce della vicenda, sopratutto in questo secondo albo,.. chissà perchè ero convinto che una sceneggiatura del buon Nizzi avrebbe creato una storia di almeno tre albi ma sbagliavo di grosso. Tex ha sempre in mano la situazione ed emerge la sua funzione strategica nel risolvere il problema che gli Utes hanno con i volontari del Colonnello Hermann. Sembra quasi che il suo rapimento da parte dei due pards serva più che altro ad affrettare la conclusione della storia, che sebbene, non sia una novità come trama avrebbe potuto avere ampi spazi per uno sviluppo più lungo, ma magari è proprio per questo che non è andata in edicola ai tempi di Nizzi, per cui il suo "ripescaggio" ha avuto la funzione ottimale nell'attuale formato per la maggior parte bloccato ai 2 albi per storia. Avrei pensato che Hierba Buena avesse avuto un ruolo più importante durante lo svolgimento degli avvenimenti, e il fatto che non si sia verificato mi ha deluso parecchio, altro personaggio che poteva essere sviluppato maggiormente. La stessa cricca del "ring" risolve il suo intrigo in poche vignette.. Naturalmente ho apprezzato molto di più i disegni di Filippucci che questa affrettata storia ripescata chissà dove...

Giusto per amor di precisione, questa storia non è stata ripescata da nessuna parte. Semplicemente è l'ultima storia che Nizzi ha scritto e lo ha fatto tra il 2007 ed il 2008 ed è stata affidata a Filippucci quando Nizzi ne stava scrivendo il primo albo. Il motivo per cui? stata pubblicata adesso e non prima è solo perchè Filippucci l'ha terminata soltanto ai primi di ottobre 2012 ed è stata, quindi, messa, nel primo spazio disponibile dopo che sono sttae effettuate le ultime revisioni. :colt:
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CONTIENE SPOILER CONTIENE SPOILER CONTIENE SPOILER CONTIENE SPOILER CONTIENE SPOILER CONTIENE SPOILER CONTIENE SPOILER CONTIENE SPOILER







La storia in complesso lascia piena soddisfazione, certo sarebbe un po' esagerato gridare al capolavoro, ma siamo per fortuna ben lontani dalle delusioni del recente Nizzi. Un secondo albo più curato, o magari - come sperava Pallino - una storia spalmata su più di due albi, avrebbe garantito una resa migliore.
Visto l'argomento si sarebbe potuto sperare in una riproposizione, in chiave diversa ovviamente, di due opere ben più significative della saga texiana: quel capolavoro assoluto che è "Sangue navajo" e un altro racconto dei bei tempi nizziani, cioè "Messaggero di morte". Purtroppo il primo era inarrivabile, e per quanto riguarda il secondo mancava, tra altre cose, il lato umoristico.
Inspiegabile, dal mio punto di vista, la sparizione dalla storia di quel maggiore Bright dal quale ci saremmo aspettati qualche brutto scherzo nei confronti dei pards. Veramente sbalorditiva l'uscita di Tex che all'improvviso ipotizza che si tratti solo di un ufficiale troppo ligio al regolamento e ammette di essere uscito dai gangheri a causa del suo caratteraccio. Io a un certo punto ho pensato che, per motivi che non capivo ma che sicuramente Nizzi avrebbe rivelato, Tex parlasse così per convincere Nigarath, ma veramente non ne vedevo la ragione.
Nonostante i difetti, comunque, questa per me è una storia da 7,5. Che diventa 8 per il piacere di aver rivisto il caro, vecchio Nizzi all'opera :colt:

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Dunque, salvo sorpresone dell'ultim'ora, Nizzi termina qui il suo lungo viaggio con Tex ed i suoi lettori. Personalmente ho gradito questa storia, con certi difetti ormai cronici ma anche con i pregi ( che in questi due albi han rifatto capolino ) di una scrittura simil GLB.
Un GRAZIE sentito a Claudio Nizzi lo ritengo, personalmente, piu' che doveroso. :inch::old:
E' vero: mi ha fatto arrabbiare ( il termine piu' giusto non lo scrivo...) in questi ultimi dieci anni ma, alla fine, se Tex è sopravvissuto al suo grande, inimitabile pap? molto lo si deve allo sceneggiatore di Fiumalbo. Non dimentichiamoci che la verità non sta mai da una parte sola: Nizzi non è stato l'unico "colpevole" di questi ultimi anni "bui" texiani. :old:
Ora vedremo se questi "nuovi" autori saranno all' altezza del Nizzi "d'antan": posso affermare che ho ( purtroppo ) qualche dubbio è doubt
Ad'os, Claudio ( per quanto riguarda Tex ) e muchas gracias ! ::evvai::
Hasta lu?go, invece, su altre testate Bonelli, magari sulla collana "Le Storie"..... :trapper:

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Un unico grosso punto interrogativo mi si è posto alla chiusura della storia: ma si deve per forza chiudere tutto in due albi ?Ragazzi questa è una storia che è monca per metà del finale, talmente velocizzato e con tanti passaggi saltati da far venire il magone solo a pensarci, sembra quasi di vedere la fine di un film dell'uomo ombra ( n. b. per chi non lo sa famoso investigatore inventato per il cinema negli anni '30 ed interpretato da William Powell ). Nelle ultime pagine neanche un cazzotto, uno sparo, nessun gorilla o tirapiedi a fermare i nostri eroi, entrano dalla porta principale con mezza città dietro !!!!Capisco il lato commerciale ma qui Nizzi ha solo buttato già la trama e poi ha detto pensateci voi senza impegnarsi più di tanto, e se è stata scritta 5-6 anni fa capisco anche perchè ! Considero questa storia uno strascico dell'ultimo periodo Nizziano, non un addio per i suoi fan, ma uno dei suoi ultimi lavori eseguito nel periodo nero o grigio che dir si voglia, la storia sarebbe pure bella ma troppe omissioni, la trama è ridotta talmente all'osso che fila via senza punti fermi o picchi di interesse, sarebbe dovuta essere sviluppata in maniera più consona e carica dei giusti momenti di riflessione e di azione, così lascia un sapore amaro dopo aver avuto l'acquolina in bocca per un mese. Mi ritiro nei miei sotterranei per ripensare una giusta riflessione ma penso di non avere tanto su cui pensare.

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Riprendendo il discorso di prima, c'è a mio parere un'altra grossa incongruenza. Prima Tex fa una specie di autocritica al suo caratteraccio

per colpa del quale avrebbe combinato uno scompiglio al forte, ribellandosi all'arresto, e chiudendo a chiave il maggiore Bright e altri militari
e in realtà, per sua stessa dichiarazione, non è nemmeno sicuro che il maggiore sia davvero colluso in questa faccenda. Ma alla fine della storia, questo stesso uomo dal carattere pronto ad esplodere alla minima provocazione.
quando è il momento della resa dei conti con il ring, si fa dare dello zoticone e del bugiardo senza nemmeno una piccola modifica ai connotati dell'incauto.
Mah!
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Vorrei fare una piccola riflessione, pur avendo letto solo il primo albo (torno dopo un p? a commentare, ben ritrovati a tutti! ;) ). Noto che nei confronti di questa storia c'è una maggioranza di commenti positivi, come se rileggere le sequenze nizziane fosse stata una "boccata d'aria fresca", dopo le ultime fatiche di Faraci. Questa è una storia che, secondo me, ai tempi avremmo bocciato totalmente, piena di clich? nizziani. E' incredibile come leggendo il primo albo io mi aspettassi già tutto quello che poi sarebbe davvero successo. Non si tratta di siatuazioni prevedibili, ma ciò è dovuto al fatto che abbiamo visto centinaia di volte sempre le stesse scene e le stesse storie da parte di Nizzi. Per non parlare dei personaggi, stereotipati come non mai, e della facilit? con cui Tex già dalle prime pagine sa già praticamente tutto, senza lasciare un p? di mistero al lettore. Insomma, una storia che secondo me è al livello di quelle che hanno caratterizzato la parabola discendente di Nizzi, cioè un livello bassissimo. Eppure i commenti positivi ci sono. La domanda che mi (e vi) faccio ?: siccome io credo che ciò sia dovuto al fatto che questa storia viene dopo una serie di storie di Faraci, è possibile che quest'ultimo stia scendendo anche al di sotto del peggior Nizzi? In effetti è quello che mi viene da pensare, visto che le sceneggiature nizziane una trama più o meno ben sviluppata ce l'hanno, mentre in quelle di faraci sinceramente io faccio fatica a trovarla; ma la mia preoccupazione è per il futuro. E' giusto continuare a puntare su un autore (per me) inadatto alla serie, almeno per quanto visto sin'ora, o arriveremo addirittura a rimpiangere il buon vecchio Nizzi? :s :s

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