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TWF - Tex Willer Forum

[631/632] L'oro Dei Monti San Juan


Sam Stone
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Devo essere sincero: detesto l'accanimento preconcetto nei confronti di Nizzi, ma qui non l'ho visto. E' una recensione negativa, ma mi pare abbastanza ben argomentata e da parte mia piuttosto condivisibile: non mi sembra lo sparare a zero, a volte violento e volgare, della Feltrin.
Anche a me è parso che l'autore sia rimasto un po' impantanato in topoi già visti e stravisti, senza quell'inventiva, quella brillantezza del grande Nizzi che fu.
Giudizio molto diverso invece su Filippucci, che IMHO ha reso in modo magnifico le ambientazioni e in modo personale ma convincente i due pard.

P. S. Gino D'Antonio si chiamava davvero Sergio o Loi lo ha ribattezzato così sua sponte? :indianovestito:

Modificato da Don Fabio Esqueda
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Devo essere sincero: detesto l'accanimento preconcetto nei confronti di Nizzi, ma qui non l'ho visto. E' una recensione negativa, ma mi pare abbastanza ben argomentata e da parte mia piuttosto condivisibile: non mi sembra lo sparare a zero, a volte violento e volgare, della Feltrin.
Anche a me è parso che l'autore sia rimasto un po' impantanato in topoi già visti e stravisti, senza quell'inventiva, quella brillantezza del grande Nizzi che fu.
Giudizio molto diverso invece su Filippucci, che IMHO ha reso in modo magnifico le ambientazioni e in modo personale ma convincente i due pard.

P. S. Gino D'Antonio si chiamava davvero Sergio o Loi lo ha ribattezzato così sua sponte?  :indianovestito:

Concordo con quanto detto da Don Fabio. Magari la recensione non mette in luce le, poche, cose buone che si sono viste in questa storia, però le critiche mi sembrano giuste. Magari esagerano quando poi le estendono a tutte le storie di Nizzi.

Discorso diverso per Filippucci che, secondo me, ha fatto un buon lavoro e non merita assolutamente quella recensione negativa.

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Di tutta la recensione di Ubc, l'unica cosa che condivido è l'appunto sulla limitata espressivit? dei volti di Tex e Carson ( era stata anche la mia impressione, come avevo detto qualche post fa ), ma per il resto... mah. Mi sembra alquanto ingenerosa sia nei confronti di Nizzi che di Filippucci. Diciamo che le recensioni vanno prese per quello che sono. Sono condivisibili o meno, non sono testi sacri, e riflettono sempre una soggettivit? di visione. Il problema nasce magari dal fatto che le recensioni "ufficiali" di una rivista si presentano per loro stessa natura con un'aura di autorevolezza; ciò che vi è scritto suona come un insieme di sentenze, oggettive e inappellabili. E quando stroncano, fanno male. Chi recensisce i recensori è :D

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Di quella recensione, non mi ha infastidito le parole negative sulla storia che non è stata in effetti straordinaria. Il problema è che ogni tanto si tirano qualche freccetta velenosa su Nizzi e alcune argomentazioni che a leggerle, verrebbe da pensare che Bonelli fosse un genio e Nizzi un incapace. Tipo quando scrive che personaggi come Middleton, Stonewell e Drake sono interpretazioni minori degli ufficiali di Bonelli. Ad essere sincero ho preferito uno come Middleton rispetto a un Ebert a volte fin troppo sopra le righe : intendo che Ebert fa a volte comportamenti così assurdi e persino comici da risultare quasi impossibili; Middleton è testardo e anche lui combina degli errori ma come personaggio mi sembra più credibile perchè non troppo esagerato, definito con una sua psicologia e modo di fare, non è solo un testardo ma uno con una sua opinione (il discorso che fa a uno dei suoi soldati sull'integrazione degli indiani). Poi ancora quando per mettere in risalto l'inconsistenza del ring di Denver si cita subito quello bonelliano di Tucson. :malediz... Ovviamente non si pensa nemmeno al ring nizziano del Texone "Fiamme sull'Arizona" che in certi punti della storia mette in difficolt? Tex e Carson. Si ricorda pure che Nizzi ha sempre preferito l'accoppiata Tex-Carson perchè "non è mai stato a suo agio con il quartetto al completo". Sicuramente non è significativo ricordare le grandi storie nizziane con il duo oppure anche quelle con l'intero quartetto. Insomma va bene recensire male quest'ultima storia di Nizzi ma non si può usarla per scrivere un articolo che sembra voler dimostrare che il nostro di Fiumalbo fosse scarso a fare Tex, citando solo i suoi punti peggiori e al contempo il meglio di Bonelli. :fumo: :S:

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questa recensione è veramente antipatica, non tanto nella qualità del giudizio quanto nel modo di esprimerlo. il recensore astioso è facilmente riconoscibile perchè pur paretndo da considerazioni legittime arriva ad asprimerle con toni così forzati ed esagerati da renderle inaccettabili

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Io mi trovo completamente d'accordo invece, la recensione mette in evidenza tutti i punti negativi di cui c'era da parlare, punti positivi beh.... per me non ce ne sono. E non capisco neanche tutti questi discorsi sui preconcetti verso l'autore, come se le sue storie dovessero essere per forza giudicate positivamente solo perchè scritte da colui che ha portato avanti Tex dopo GLB. Per carit?, nessuno mette in discussione quanto fatto da Nizzi, bisogna solo ringraziarlo per il suo lavoro, ma una ciofeca è una ciofeca, anche se fosse stata pubblicata dopo "furia rossa". Come si fa a leggere una trama dove già sai cosa succede, dove ci sono personaggi che hai visto e rivisto, tipo la sfilza di colonnelli che Nizzi ci ha propinato nella sua carriera, dove ci sono situazioni già viste e scelte narrative che sono sempre le stesse. Prendete le prime pagine del primo albo: come al solito discorso iniziale tra Tex e Carson e poi, pagina 8, cosa poteva far succedere il nostro caro Nizzi se non SPARI!! A me è venuta la nausea di queste storie scritte con lo stampino; anche un bambino sarebbe riuscito a sceneggiare la stessa cosa ma scegliendo modalit? e situazione diversa; invece il caro Nizzi preferisce non sforzarsi cambiando i soggetti ma impostando le trame sempre allo stesso, identico, modo. Sinceramente io credo che nella recensione siano stati anche piuttosto magnanimi, io questa storia non l'avrei neanche pubblicata, e dopo aver letto le prime 10 pagine eh! Sorvolo su tutti i vari clich? visti e rivisti di cui ormai ho smesso anche di lamentarmi per arrivare all'ultima riflessione fatta dall'autore della recensione. Si capisce che ce l'hanno con Faraci, e a ragione, che si è autostereotipato fin dalle prime storie; ormai ci sono solo Boselli e Ruju a mantenere la serie sulla sufficienza, e questo non mi sembra un buon auspicio per il futuro, nonostante il buon Nizzi abbia appeso la penna al chiodo.

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E non capisco neanche tutti questi discorsi sui preconcetti verso l'autore, come se le sue storie dovessero essere per forza giudicate positivamente solo perchè scritte da colui che ha portato avanti Tex dopo GLB.

Scusa, mica ho detto che una storia nizziana debba essere giudicata positivamente sempre (questa no di certo). Il fatto è che non si può partire da una storia negativa per mettere in risalto gli aspetti negativi dell'intera carriera dell'autore, come se non avesse combinato niente di buono. Sicuro che avesse ormai perso l'ispirazione da un pezzo, ma mi preoccupa è che sembra che diversi lo ricorderanno per il suo periodo negativo.
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E non capisco neanche tutti questi discorsi sui preconcetti verso l'autore, come se le sue storie dovessero essere per forza giudicate positivamente solo perchè scritte da colui che ha portato avanti Tex dopo GLB.

Scusa, mica ho detto che una storia nizziana debba essere giudicata positivamente sempre (questa no di certo).

Il fatto è che non si può partire da una storia negativa per mettere in risalto gli aspetti negativi dell'intera carriera dell'autore, come se non avesse combinato niente di buono.
Sicuro che avesse ormai perso l'ispirazione da un pezzo, ma mi preoccupa è che sembra che diversi lo ricorderanno per il suo periodo negativo.

Beh, purtroppo è così. Vedi Zidane: dopo la sua straordinaria carriera viene poi ricordato soprattutto per la testata a Materazzi. Nizzi ha rovinato tutto con storie come Monctezuma, i Fratelli Donegan, e TANTE altre, affossando sè stesso e il personaggio. Questa storia contiene tutti gli elementi che per me rendono una storia di Nizzi negativa e impublicabile; il bello è che sono sempre gli stessi in tutte le storie, non c'è novità neanche in questo, da qui il parallelismo storia-carriera. Di certo non mi sognerei di dire che Boselli ha rovinato tutta la sua carriera texiana alla prima storia sbagliata.
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Io mi trovo completamente d'accordo invece, la recensione mette in evidenza tutti i punti negativi di cui c'era da parlare, punti positivi beh.... per me non ce ne sono.

La storia invece a me è piaciuta. Non è un capolavoro, ma un ottima storia di Tex. E andava recensita (moderatamente) in maniera positiva. Invece Nizzi su ubc è impubblicabile. Su baci & spari le valutazioni sono, guarda caso, ben altre. Persino Boselli si è sbilanciato scrivendo che la storia è "ottima".220 tavole che graficamente sono tra i migliori risultati raggiunti sulla serie regolare negli ultimi anni e anche Filippucci è stato criticato senza mezzi termini. Insomma, la recensione è sulla falsariga di decine di altre che abbiamo già letto e che se dovessimo dar retta al recensore (certo meno astioso della consorte Feltrin) avremmo già abbandonato la serie a impolverarsi sugli scaffali da un pezzo. Posso dirlo? A me questo Tex piace. E uBC e il forum associato Two hanno fatto un torto e un danno enorme al personaggio in termini di svalutazione. Se qui c'è qualcuno che non capisce un bel niente di fumetti e di Tex, preferisco pensare che siano loro che bocciano 11 albi su 12 all'anno. Se io pecco di modestia, allora l'equazione è che anche alla SBE sono una massa di incapaci.
  • +1 1
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Insomma, la recensione è sulla falsariga di decine di altre che abbiamo già letto e che se dovessimo dar retta al recensore (certo meno astioso della consorte Feltrin) avremmo già abbandonato la serie a impolverarsi sugli scaffali da un pezzo. Posso dirlo? A me questo Tex piace. E uBC e il forum associato Two hanno fatto un torto e un danno enorme al personaggio in termini di svalutazione. Se qui c'è qualcuno che non capisce un bel niente di fumetti e di Tex, preferisco pensare che siano loro che bocciano 11 albi su 12 all'anno. Se io pecco di modestia, allora l'equazione è che anche alla SBE sono una massa di incapaci.

Applausi per Ymalpas!!Completamente d'accordo con lui!E io estendo il discorso anche a "Baci e spari" - con la differenza che a loro comunque hanno lo stesso "peso" mediatico.
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Insomma, la recensione è sulla falsariga di decine di altre che abbiamo già letto e che se dovessimo dar retta al recensore (certo meno astioso della consorte Feltrin)  avremmo già abbandonato la  serie a impolverarsi sugli scaffali da un pezzo. Posso dirlo? A me questo Tex piace. E uBC e il forum associato Two hanno fatto un torto e un danno enorme al personaggio in termini di svalutazione. Se qui c'è qualcuno che non capisce un bel niente di fumetti e di Tex, preferisco pensare che siano loro che bocciano 11 albi su 12 all'anno. Se io pecco di modestia, allora l'equazione è che anche alla SBE sono una massa di incapaci.

Applausi per Ymalpas!!Completamente d'accordo con lui!E io estendo il discorso anche a "Baci e spari" - con la differenza che a loro comunque hanno lo stesso "peso" mediatico.
Beh, io ribadisco, tenendo sempre conto che si tratta di gusti personali, per me il personaggio si è svalutato da solo, con la pubblicazione di alcuni "capolavori" di Nizzi, di cui questa storia ricalca la falsariga. Questo secondo me è il vero problema. Non penso che la colpa possa essere data a delle recensioni fatte su un sito; il lettore texiano ha la testa sulle spalle ed è capace da solo di capire se quello che sta leggendo è un qualcosa con un capo e una coda o è una ciofeca. Se a me la storia piace, piace e basta, checch? ne dicano ubc o chiunque altro, e stento a credere che ci sia qualcuno di così suggestionabile tanto da addossare alle recensioni la colpa del declino texiano post-500. Scusami, ma la tua mi sembra una strenua difesa verso un autore che già da lungo tempo è ormai indifendibile, purtroppo...
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Che Nizzi abbia scritto (alcune) cose indifendibili non ci piove. Cosè come non ci piove che UBC l'ha sempre criticato, a volte anche in maniera volgare, sempre e comunque, a prescindere!Senza contare l'iper criticismo che quel sito sta mostrando verso tutti e tutto - ma solo ora che Nizzi, il loro bersaglio prediletto, è andato via, guarda un po'!

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Devo essere sincero: detesto l'accanimento preconcetto nei confronti di Nizzi, ma qui non l'ho visto. E' una recensione negativa, ma mi pare abbastanza ben argomentata e da parte mia piuttosto condivisibile: non mi sembra lo sparare a zero, a volte violento e volgare, della Feltrin.
Anche a me è parso che l'autore sia rimasto un po' impantanato in topoi già visti e stravisti, senza quell'inventiva, quella brillantezza del grande Nizzi che fu.
Giudizio molto diverso invece su Filippucci, che IMHO ha reso in modo magnifico le ambientazioni e in modo personale ma convincente i due pard.

P. S. Gino D'Antonio si chiamava davvero Sergio o Loi lo ha ribattezzato così sua sponte?  :indianovestito:

Non seguo solitamente Ubc, ho letto pochissimo di Loi e Feltrin, e quindi ho potuto leggere quest'ultima recensione con occhi da profano. Dopo averla letta, dico che mi trovo sostanzialmente d'accordo con Don Fabio. Argomenta tutte le debolezze della storia, che sono poi quelle che io (e tanti altri, anche in questo stesso topic) hanno riscontrato. E' una recensione che, capitolo disegni a parte, mi sento anch'io di condividere. Se per me la storia è brutta, nel forum ne parlo negativamente. Se per Loi la storia è brutta, la recensisce negativamente su Ubc. Perchè parlare di accanimento? Non conosco il passato di Loi, e non voglio n° posso entrare nel merito di quanto afferma Paco nell'ultimo post, ma se dovessi fondarmi solo su questa recensione, allora potrei dire che io accanimento non ne vedo.
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Che Nizzi abbia scritto (alcune) cose indifendibili non ci piove. Cosè come non ci piove che UBC l'ha sempre criticato, a volte anche in maniera volgare, sempre e comunque, a prescindere!Senza contare l'iper criticismo che quel sito sta mostrando verso tutti e tutto - ma solo ora che Nizzi, il loro bersaglio prediletto, è andato via, guarda un po'!

Che le recensioni di ubc non siano il vangelo è un fatto dimostrato dalle stroncature di storie come "Omicidio in Bourbon Street" e "La legge di Starker". doubt Ma secondo me Nizzi è stato il loro bersaglio prediletto forse perchè quasi tutte le sue storie a partire dal num 500 sono considerate, dalla maggior parte dei lettori, mediocri e qualcuna anche pessima :_sighNon vedo ipercriticismo verso tutto e tutti, almeno non su Tex. Le recensioni delle ultime storie sono tutte positive tranne per quelle di Faraci ma, ad eccezione del maxi, direi che non è il caso di gridare allo scandalo sisi
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Le recensioni delle ultime storie sono tutte positive tranne per quelle di Faraci ma, ad eccezione del maxi, direi che non è il caso di gridare allo scandalo...

Questo, tanto per citare un sottotitolo riferito a Kit Willer delle recensione di una storia tra le più riuscite del 2013, parlo di Salt River di Bosellie e Andreucci, ma avrei potuto prendere a piene mani dal resto resto della recensione, la Feltrin scrive:



Non sono cretino, è che mi sceneggiano così


Immagino che Boselli l'avrà presa bene leggere che la sua storia si basa su un presupposto assurdo. E scommetto il mio ultimo dollaro che neanche il suo Almanacco è stato recensito positivamente...

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Ho appena finito di leggere oggi i due albi (un p? in ritardo :trapper: ) e ci tengo a dire che a me questa storia è piaciuta molto!Lettura scorrevolissima, ricca di azione e mai noiosa. L'ambientazione delle montagne è stato ottima e il freddo rigido e tagliente è stato talmente ben rappresentato che mi sembrava di sentirlo nonostante i 30 gradi di oggi!! :trapper: Tex e Carson li ho visti davvero in forma e mi è piaciuta molto l'idea della spedizione dei volontari di Herman. Complimenti quindi a Nizzi per questa sua ultima avvincente storia e complimentissimi anche a Filippucci che l'ha saputa disegnare magistralmente. p. s. favolosa e allo stesso tempo quasi malinconica la vignetta che chiude la storia!Voto: 8,5 ::evvai::

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Una buona storia, che starebbe in piedi tranquillamente anche con altri due personaggi principali. A me è piaciuta, forse non la migliore storia dell'ultimo lustro, ma comunque un episodio valido. A chi parla di visto e rivisto, ricordo che del personaggio di Tex non c'è nulla di originale, e solo alcune storie possono essere classificate nel mai visto (a dire il vero, mi viene in mente "Il passato di Carson", che poi non è nemmeno originalissimo se non fosse che è un soggetto mai visto sulla serie). Cari lettori intransigenti, i topoi della letteratura sono venti un tutto, secondo alcuni ricercatori addirittura soltanto sette... Questo per dire che se tutte le volte che leggiamo una storia dobbiamo valutarla considerando che non c'è nulla di nuovo partiamo con un preconcetto perdente in partenza. Per uscire dal mondo dei fumetti, sarebbe come pretendere che chiunque voglia fare musica nuova si inventi nuove note, dato che limitarsi ai dodici semitoni conosciuti equivarrebbe riproporre qualcosa di già conosciuto. Questa storia, a me me piasce.

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sottotitolo riferito a Kit Willer delle recensione di Salt River:

Non sono cretino, è che mi sceneggiano così


Come opinione personale, che rifletta la visione soggettiva di un lettore e l'impatto che una storia esercita su di lui, ci può pure stare ( personalmente non la comprendo, ma può starci ).


Un recensore invece, cioè colui che scrive una recensione ufficiale per una rivista, dovrebbe sforzarsi di essere un po' più misurato.
Il suo pezzo viene pubblicato e presentato come un esame critico e un giudizio tecnico da parte di un esperto in una certa materia.
Lo scopo principale di una recensione è quello di aiutare le scelte dei lettori potenziali tramite un'analisi e una valutazione "da esperto" dell'opera in questione. Essa dovrebbe quindi tendere ad essere la più obiettiva possibile.
Altrimenti la recensione diventa solo un commento, per quanto affilato possa essere.

Sarà per questo che non ne leggo molte, preferisco leggere i commenti dei lettori qui nel forum.
Certo che per un autore è diverso. Si aspetta una recensione, non un commento.

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Cari lettori intransigenti, i topoi della letteratura sono venti un tutto, secondo alcuni ricercatori addirittura soltanto sette... Questo per dire che se tutte le volte che leggiamo una storia dobbiamo valutarla considerando che non c'è nulla di nuovo partiamo con un preconcetto perdente in partenza. Per uscire dal mondo dei fumetti, sarebbe come pretendere che chiunque voglia fare musica nuova si inventi nuove note, dato che limitarsi ai dodici semitoni conosciuti equivarrebbe riproporre qualcosa di già conosciuto.

Le note saranno sempre quelle, l'importante è non fare sempre la stessa musica!Quel che rimprovero a Nizzi in quest'ultima sua storia è che ha scritto "esattamente" lo stesso tipo di storia già vista in passato senza variare di una virgola. Le sequenze sono le stesse, i personaggi sono gli stessi, le azioni e il momento in cui avvengono sono le stesse. E' questo il principale problema di questa storia, pagina dopo pagina il filo narrativo non cambia. Anche la storia attualmente in edicola di Boselli ricalca un filone narrativo già sfruttato molte volte sia su Tex sia su altri fumetti o film con una differenza fondamentale. In diversi punti l'iter narrativo si stacca, varia, prende altri percorsi. Boselli inserisce delle sorprese, a volte minime a volte grosse, per cui anche se la vicenda parte da un filone già sfruttato essenzialmente è a tutti gli effetti una storia nuova che ti fa chiedere... e adesso cosa succeder??... oppure... ah questo non me l'aspettavo!Nell'ultima storia di Nizzi questo non accade mai... purtroppo.
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  • 1 mese dopo...

Anche la storia attualmente in edicola di Boselli ricalca un filone narrativo già sfruttato molte volte sia su Tex sia su altri fumetti o film con una differenza fondamentale. In diversi punti l'iter narrativo si stacca, varia, prende altri percorsi. Boselli inserisce delle sorprese, a volte minime a volte grosse, per cui anche se la vicenda parte da un filone già sfruttato essenzialmente è a tutti gli effetti una storia nuova che ti fa chiedere... e adesso cosa succeder??... oppure... ah questo non me l'aspettavo!Nell'ultima storia di Nizzi questo non accade mai... purtroppo.

C'è da chiedesi se a distanza di tempo, anche le future ultime storie di Boselli, ci riserveranno delle "sorprese", o anche le sue non ci riserveranno più varianti non prevedibili.... considerato il fatto che l'ultima di Nizzi è pur sempre l'ultima di uno sceneggiatore che aveva già detto tutto su Tex...
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  • 6 mesi dopo...

Ritengo anch'io che sia una storia abbastanza valida: la trama ricorda un po' Fiamme sull'Arizona, il ritmo della storia è piuttosto scorrevole; le montagne innevate sono state ben rappresentate. Trovo che il colonnello Hermann sia abbastanza credibile: si vende al governatore per vedere il suo conto aumentato. E' la già la seconda volta che Tex manda in galera un governatore del Colorado: La prima volta era successo nella storia "La banda dei tre".

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... ed è la seconda volta su due storie di Tex che disegno, che il nostro pard rompe le le uova nel paniere ad un governatore. direi che è una media della quale sono molto soddisfatto (non dir? se anche negli albi in lavorazione si ripeter? questa opportunità). a dire il vero, in "Seminoles", Batterbaum, era solo canditato alla poltrona di governatore, ma era comunque della categoria!

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a dire il vero, in "Seminoles", Batterbaum, era solo canditato alla poltrona di governatore, ma era comunque della categoria!

Come non ricordare la scena con Batterbaum? E' una scena gustosissima, grandiosa poi l'espressione di Tex appena vede il piccolo ometto. Torno a ribadire che la storia L'oro dei monti San Juan è una storia piacevole da leggere con diversi elementi texiani: incursioni ai danni degli indiani, corrotti uomini politici che speculano sugli indiani, interrogator? alla Tex nei confronti dei potenti, un ex alto ufficiale che si vende.
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  • 1 mese dopo...

La storia e' piu' che buona, la lettura risulta piacevole fino al termine. Certo l'incipit narrativo non e' originale(lo stesso Nizzi lo ha sviluppato altre volte in storie come Le colline dei Sioux per esempio), ma e' il modo di raccontare, la grande capacita' di sviluppare dialoghi che risalta, d'altronde e' stata una delle caratteristiche peculiari dei soggetti di Nizzi per Tex. Claudio Nizzi a mio avviso resta l'autore che maggiormente si e' avvicinato allo stile narrativo di G. L. Bonelli, colui che ha scritto le storie piu' affini al modo di concepire Tex da parte del suo creatore, e questo e' un suo grandissimo merito.

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