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Il Tex Di Tito Faraci


ymalpas
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Da qualche anno le nove storie di Tex scritte da Faraci dividono i lettori. Le ultime due, in modo particolare, hanno fatto dubitare alcuni della capacità dell'autore di confrontarsi con il gigante della casa editrice Bonelli. Vediamo di precisare tutti gli aspetti, positivi e negativi, di un'avventura nata nell'aprile 2007.




Evasione
Disegni di Ortiz
N. 558 e 559 , aprile e maggio 2007
La trama: Kit Carson viene tenuto in ostaggio da dei fuorilegge per ricattare Tex, obbligandolo a far evadere dal carcere di Agua Negra un loro complice, Jacky Blount: solo lui conosce dove si cela il ricco bottino di una rapina compiuta tempo prima.

Sono anni in cui imperversa Nizzi con una serie di storie deludenti, c'è quindi molta fiducia nei confronti di un autore chiamato a dargli il cambio.
Aspetti positivi:
a ) La storia è piacevole e la lettura scorre fluida senza intoppi;
b ) Carson si difende come una tigre, piace la sua rivalutazione!
Aspetti negativi:
a ) Certi imprevisti, tipo l'incontro con il puma, servono ad "allungare il brodo";
b ) Tex, nell'incontro con i messicani, è "umanizzato" forse più del dovuto;





Lo sceriffo indiano
Disegni dei Cestaro
N. 581 e 582 , marzo e aprile 2009
La trama: Lo sceriffo indiano Jerry Norton, vecchio amico di Tex, si ritrova accusato del brutale omicido di una giovane ragazza ed è costretto a scappare per salvarsi la pelle.

Questa è in realtà la prima storia scritta da Faraci e pubblicata per seconda solo per la lentezza dei fratelli Cestaro.
Aspetti positivi:
a ) Avventura che mostra ancora una volta un approccio semplice da parte dell'autore, ma con un Tex classico.
b ) Originalità del personaggio di Jerry Norton che permette di affrontare i temi psicologici legati alla solitudine, razziali, dell'amicizia.
c ) L'ampio spazio lasciato alla natura, un ambiente autunnale malinconico, selvaggio e crudele, che domina l'avventura.
d ) Il lessico usato da Faraci che si traduce in un linguaggio che tenta di riportare in auge espressioni classiche.
Aspetti negativi:
a ) La nolittiana assenza dei pards, compensata dalla presenza di un amico creato dal niente.
b ) Il bagno nel lago, che tenta di dare proprio un fondo all'amicizia di Tex e Jerry, è una scena fin troppo "intima".
c ) La storia si presenta anche come un giallo, ma gestito timidamente.





L'uomo di Baltimora
Disegni di Bruzzo
N. 591 e 592 , gennaio e febbraio 2010
La trama: Lord William Hodson, gira il mondo in cerca di avventure da mettere nei libri che scrive e illustra. Quando un gruppo di banditi entra in scena, avrà modo di scrivere anche le gesta di Tex e Kit Willer, mettendosi lui stesso in gioco.

Aspetti positivi:
a ) Faraci riesce a creare dei protagonisti convincenti, in primo luogo il simpatico lord inglese Hodson, ma bravo anche nel dipingere la psicologia dello sceriffo.
b ) Interessante nel racconto, ricco di note intimistiche, l'autore (Faraci) che smette di essere Tex, cioè di identificarsi in lui, per incarnare invece la figura dello spettatore (Hodson), cosa che gli permette di osservare l'eroe da una prospettiva del tutto inedita.
c ) La gestione di Kit Willer, che qui affianca il padre, sfrontato, impulsivo, curioso nei confronti dell'opera di Hodson.
Aspetti negativi:
a ) Desta stupore, nel primo albo, il vedere Hodson più veloce di Tex con la pistola. Stonano anche i continui elogi rivolti al Ranger.
b ) La storia ha un ritmo lento e sembra non decollare mai, complici le frequenti pause incentrate sul personaggio di Hodson.





La belva umana
Disegni di Diso
Maxi n. 14, ottobre 2010
La trama: Il crudele e folle Arthur Rucker decide di vendicarsi del ranger che gli ha ucciso il figlio. Nell'isola dei caraibi viene inscenata una gigantesca caccia all'uomo.

Aspetti positivi:
a ) L'unica avventura in cui, finora, Faraci ha osato discostarsi dalla classica location western, è talmente originale non solo per l'ambientazione esotica ma anche per il Tex calato nel ruolo di preda, da trovare una giusta collocazione solo in un albo fuori serie.
b ) La capacità di dar vita ad un personaggio molto "forte", il sadico Rucker, laddove fino a questo momento Faraci non era stato in grado di creare nemici di peso.
Aspetti negativi:
a ) Faraci insiste troppo sui flashback e sull'interiorit? psicologica dei personaggi, cosa che come si è visto continua a ripetersi nelle sue storie e non è prettamente "bonelliana".
b ) L'assenza dei pards, soppiantati qui da un'altra figura occasionale che funge da spalla dell'eroe, il negro Samuel.





Il ciarlatano
Disegni di Danubio
Almanacco 2012, gennaio 2012
La trama: Il dottor Angus McPherson spaccia un fantomatico elisir capace di guarire qualunque malanno. Il capo di una feroce banda, il cui fratello è stato ferito in uno scontro con Tex Willer, ha bisogno di lui.

Aspetti positivi:
a ) Angus e Barry che, oltre a vivere un rapporto di amicizia ben reso, sono due figure che suscitano immediata simpatia.
Aspetti negativi:
a ) Una storia troppo semplice, adatta perciò solo ad un Almanacco del West. Per il resto lettura piacevole e scorrevole.
b ) La banda Bolton non ha alcun rilievo psicologico, come del resto capita a molti degli antagonisti faraciani.
c ) Tex ancora una volta in solitaria.





Sotto scorta
Disegni dei Cestaro
N. 616 e 617, febbraio e marzo 2012
La trama: Tex ha catturato Jack Torrent e un drappello di cittadini si schiera al suo ianco, offrendosi di accompagnarlo a Fort Kearny. Nel frattempo, i fratelli del bandito si mettono sulle loro tracce.

Aspetti positivi:
a ) Lettura come al solito scorrevole, sceneggiatura ben costruita e ricca di espressioni tipiche texiane.
b ) Il personaggio di Tex, granitico, deciso, che fa un figurone nella prima scena dell'albo.
b ) Il gruppo corale di personaggi che fanno da scorta al prigioniero, tutti ben individualizzati.
Aspetti negativi:
a ) Direi, ancora una volta, l'assenza dei pards.
b ) La banda dei fratelli Torrent (eccetto Jack) che non riesce a lasciare il segno. Qualcuno parla di fiacchezza.





Braccato
Disegni di Del Vecchio
N. 623 e 624, settembre e ottobre 2012
La trama: Tex si ritrova coinvolto in un sanguinoso conflitto a fuoco con un gruppo di banditi che ha appena compiuto un orrendo massacro. Ferito e sanguinante, il Ranger viene soccorso da un vecchio sergente in pensione e dal suo aiutante, il giovane Rufus.

Aspetti positivi:
a ) La capacità di Faraci di riuscire a dar vita a coprotagonisti, il sergente Burke e Rufus, convincenti.
b ) I nemici, lo sceriffo Parker, il possidente Nevill ma anche i due fratelli Dekker, che risultano meno anonimi rispetto ai soliti avversari di Tex nati dalla penna di Faraci.
Aspetti negativi:
a ) Una storia come sempre scorrevole, però con una trama con poca sostanza, sequenze dilatate, ritmo blando e nessuna drammaticit?.
b ) Il mostrare Tex in grave difficolt?, con più pallottole in corpo, troppo al di sopra delle righe.
c ) Il leitmotiv del personaggio "braccato" che sembra proprio una costante delle sceneggiature faraciane.
d ) Buonismo delle pagine finali, con la scelta surreale dui far sopravvivere Burke e Rufus dopo l'esplosione della dinamite.





La legge di Starker
Disegni di Repetto
Maxi n. 16, ottobre 2012
La trama: Il duro sceriffo Starker è amato e rispettato dai concittadini per aver riportato la legge in città, ma quando Tex arriva a Blackfalls, gli toglie la maschera e il suo passato poco limpido verr? alla luce.

Una sceneggiatura che è riuscita, più delle altre, a dividere i lettori texiani. Per taluni una delle prove più convincenti di Faraci su Tex, per altri una trama a tratti confusionaria che sa di brodo allungato.
Aspetti positivi:
a ) Lo sceriffo Starker, personaggio carogna, spregiudicato, abile e spietato.
b ) Il soggetto è buono, la sceneggiatura lascia il lettore con il fiato sospeso fino alla fine quando si ricompongono tutti i tasselli che ricostruiscono la vita di Starker.
Aspetti negativi:
a ) Le contraddizioni dello sceriffo Starker, un personaggio incoerente che perde tutto il suo sangue freddo, compiendo azioni insensate o per lo meno azzardate.
b ) Il personaggio di Tex, attendista, con dubbi, che non cava un ragno dal buco e ha bisogno di una soffiata per capire chi è in realtà Starker.
c ) Una trama allungata che poteva essere facilmente contenuta in due albi.
d ) Il buonismo manifestato nell'amicizia sorta tra Tex e il negretto e il dono, nel finale, del mulino alla sua famiglia.





L'inseguimento
Disegni di Mastantuono
N. 629 e 630, marzo e aprile 2013
La trama: Vince Stanton, l'unico a sapere dove si trova il covo della banda guidata da Mitch Fraser, è evaso di prigione. Tex e Tiger decidono di seguirlo, a distanza.

Aspetti positivi:
a ) Il duo Tex-Tiger complessivamente ben gestito.
b ) Il personaggio del nemico Stanton, non ha niente di un grande personaggio, ma riesce istintivamente simpatico.
c ) Dopo un primo albo fungente più o meno da prologo, il secondo albo e particolarmente scopiettante e Faraci riesce a gestire i tre gruppi di personaggi che si fronteggiano come da manuale.
d ) La trovata nella pagina finale, che sta diventabndo un classico con cui Faraci ama chiudere le sue storie.
Aspetti negativi:
a ) Storia esile e prevedibile, ancora una volta incentrata su un personaggio in fuga e braccato da altri.
b ) La presenza di almeno due o tre incongrueze nella trama. La prima, Stanton dopo l'evasione cerca di ricongiungersi alla banda senza invece dirigersi verso il cimitero dove ha ammassato il cospicuo frutto di una rapina. La seconda, non si capisce perchè la suddetta rapina gli inimica il capobanda Fraser. La terza, non si capisce perchè il gruppo di fratelli invece di puntare all'evaso, cerchi di eliminare anche Tex e Tiger invece di evitarli e semmai precederli.
c ) Avversari anche questa volta complessivamente poco degni di nota.
 

 

 

 

Il ricatto di Slade
Disegni di Bruzzo
N. 647 e 648 , settembre e ottobre 2014
La trama: Il fuorilegge Tom Slade durante una rapina rinviene un bauletto con delle carte che scottano. Finito al fresco decide di ricattare il governatore Madison che incarica il suo braccio destro Maxwell di farlo evadere e quindi di toglierlo di mezzo. Tex e Carson, che sono sulla loro pista, mettono in salvo una famiglia di coloni che era finita bersaglio dei malviventi...


Aspetti positivi:
a ) L'idea del ricatto è originale e avrebbe teoricamente potuto portare la storia su inconsueti binari;
b ) Ancora una volta la scrittura di Faraci non stona mantenendosi leggera e fluida.  
Aspetti negativi: 
a ) I personaggi ricalcano quelli del passato, per esempio Slade sembra una copia di Blount o Stanton, oppure sono stereotipati nella loro crudeltà e mancanza di scrupoli;

b ) Certe situazioni richiamano temi del passato come l'evasione, la sparatoria o l'inseguimento;

c ) Certi imprevisti, tipo l'incontro con la banda di messicani, servono ad "allungare il brodo";
d ) Tex e Carson sembrano onnipotenti nei confronti dei nemici: non sbagliano un colpo e si tirano da situazioni difficili con irrisoria facilità.

 

 

 

 

In ultima analisi...

Il personaggio Tex e il quartetto
Faraci padroneggia bene il personaggio di Tex. Preferisce presentarcelo da solo, affiancandogli occasionali spalle. Dovrebbe puntare di più sul quartetto ( e sembra lo stia facendo ) e non accontentarsi di coppie parziali ( Tex/Carson, Tex/Kit, Tex/Tiger ) quasi a volerli saggiare uno per volta. Nelle storie in cui questi sono apparsi al fianco di Tex, la loro gestione non ha scontentato nessuno dei lettori.

Gli altri personaggi.
Faraci è riuscito a creare comprimari di un certo spessore, ricchi di umanit?, psicologicamente ben caratterizzati ( Jerry Norton, Hodson, i valorosi di Fort Kearny, Angus, Samuel, Burke e Rufus ecc ). Meno convincenti risultano i nemici. Se escludiamo Rucker e Starker, gli altri sono quasi tutti solo delle mezze cartucce. Faraci preferisce affidarsi a delle bande piuttosto anonime che non lasciano tracce di se, dovrebbe studiare invece più a fondo personaggi che lascino il segno. Una possibilità in questo senso è offerta dal vasto numero di personaggi che nella serie risultano dormienti e che potrebbe ripescare: sembra che ciò stia puntualmente accandendo in questi giorni con Proteus, bene, continuare su questa strada. Dovrebbe, infine, recuperare anche gli storici amici di Tex.

Soggetti e sceneggiature
Le storie di Faraci sono lineari, si leggono bene per scorrevolezza e ritmo, hanno un linguaggio "bonelliano" che non scontenta nessuno.
L'autore dovrebbe cercare di:
a ) ideare trame più coraggiose, più complesse;
b ) variare i temi, che non siano cioè la classica e abusata fuga e caccia all'uomo;
c ) variare i generi letterari ( puntare sul giallo? puntare su Tex e la Storia? ecc );
d ) variare le ambientazioni, otto storie su nove sono dei western!!!;
e ) limitare l'uso dei flashback e delle scene "tanto per..." arrivare a pagina 220 o 330;
f ) evitare le scene di buonismo se non in via eccezionale.


Voi che ne pensate ?

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Personalmente lo stile di Faraci non mi dispiace, e devo dire di avere molto apprezzato quasi tutte le sue storie, tranne forse la prima, "Evasione", e senza dubbio il Maxi "La belva umana", che ho trovato decisamente sonnacchioso e poco scorrevole. Per quanto riguarda invece la storia contenuta nell'almanacco 2012, i più attenti frequentatori del forum avranno capito (e tempo fa, forse lo ricorderete, avevo anche promosso una discussione al riguardo) come la penso riguardo a quel tipo di storie, per lo più messe l' giusto a fine riempitivo e dunque sostanzialmente immeritevoli di essere prese troppo sul serio. Devo invece dire di essere d'accordo con Ymalpas per quanto concerne lo scarso utilizzo che Tito fa dei pards, vederli un po' di più non guasterebbe, anche se va dato atto all'autore di aver almeno in parte rimediato a tale scelta facendoci apprezzare alleati occasionali di Tex decisamente interessanti quali Hodson, Jerry Norton ed i valorosi di Fort Kearney, personaggi (soprattutto i primi due) che ritengo potrebbero tornare molto utili per storie future. D'accordo in pieno, invece, sui nemici, troppo anonimi e privi di personalit? degna di nota.

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Personalmente non sono mai stato un grande stimatore delle trame di Faraci anche se non parto mai prevenuto nei confronti di un autore. Faraci ha dimostrato di saper scrivere delle storie molto buone tipo "Lo sceriffo indiano" o "L'uomo di Baltimora" però trovo che nelle ultime storie e soprattutto "Braccato" , "L'inseguimento" , e solo in parte "Sotto Scorta" ci sia stato un notevole calo pur avendo a disposizione dei soggetti che potevano garantire storie ad ampio respiro. Le ho trovate fin troppo semplici e scontate, lasciando ben poco all'immaginazione e con trame che sembrano davvero troppo ovvie. Recentemente ho riletto alcune delle ultime trame di Nizzi che è stato spesso brutalmente criticato per trame ovvie, scontate e poco lavorate. B? dopo avere fatto un rapido confronto le trovo di livello assolutamente più alto rispetto agli ultimi lavori di Faraci. Non dico che Faraci sia un autore non adatto a Tex ma trovo che abbia sviluppato, negli ultimi lavori, delle trame con poca convinzione e che non sia arrivato ai livelli qualitativi richiesti per una serie di livello e del blasone di Tex. Inoltre ho notato che purtroppo anche Faraci si è adeguato all'attuale stile di Tex che ho trovato un po troppo serio, dove sono finiti i classici siparietti comici tipici di Glb e Nizzi? Cosè facendo si snatura il personaggio che abbiamo amato in tutti questi anni. Mi auguro di poter almeno ritrovare un Faraci sui livelli delle sue prime storie e che in futuro possa anche arrivare a compiere un definitivo salto di qualità in positivo.

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Innanzitutto doverosi e meritati complimenti ad Ymalpas, informato, esaustivo, chiaro, insomma impeccabile come sempre. Le sceneggiature di Faraci mi sono piaciute praticamente quasi tutte, con le punte di diamante rappresentate da "L'uomo di Baltimora" e "Sotto scorta" ed i punti più bassi da "La belva umana"(complice anche Diso) e, naturalmente, dall'orribile "Braccato". Dei sei suggerimenti proposti da Ymalpas faccio miei soprattutto a), c), f) ed insisterei ad utilizzare disegnatori che più esaltano le indubbie doti di Tito, i fratelli Cestaro su tutti, per esempio.

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Mah! Faraci doveva essere il "Salvatore della Patria" secondo molti. Da quando ha fatto il suo esordio su Tex sono passati quasi sei anni e a mio giudizio siamo andati peggiorando. Ho trovato discreta la prima (Evasione), e più che discreta la seconda (Lo sceriffo indiano) anche se non mi è piaciuta la gestione di un personaggio come il co-protagonista, (praticamente uno sconosciuto nella saga texiana che ci è stato proposto come se si fosse trattato di un vecchio amico al pari di Gros Jan e Pat, il tutto un po' stridente). Poi è arrivato un lento declino da l'uomo di Baltimora (buona l'idea di fondo, male la sceneggiatura) al peggio cui abbiamo assistito ultimamente. So già che mi si dirà diamogli tempo. Tuttavia faccio notare due cose:

1) come ho detto doveva essere il "Salvatore della Patria" mentre oggi è più un problema che una risorsa.

2) ai loro primi lavori su Tex, gente come Nolitta, Nizzi e Boselli hanno prodotto storie del calibro di: "Caccia all'uomo", "El Muerto", "Fuga da Anderville", "Il passato di Carson".

Tutto ciò vorrà dire qualcosa?

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Dal mio punto di osservazione soggettivo di semplice fruitore:

1 - Invece di puntare sulla quantità ( di sparatorie, di cattivi, di uccisioni, di cambi di scena, di episodi-riempitivo ) sarebbe preferibile cercare idee interessanti.
Una sola idea forte su cui costruire una trama, per me è molto meglio di tanta carne messa a cuocere.
Altrimenti, storie come "L'inseguimento" risultano pure abbastanza gradevoli durante la prima lettura, ma poi non ti lasciano niente. Appena finite di leggere, te le dimentichi.

2 - E' già stato fatto presente, ma voglio sottolinearlo anch'io: manca l'ironia. Non dico che si debba tentare di imitare il grande
( anzi sommo, direi a questo punto ) Nizzi, ma un po' di ironia ogni tanto non può che far bene.
E anche la presenza di Carson fa sempre bene di per sè, a prescindere.

3 - Non condivido il suggerimento di Havasu sui Cestaro.
Cioè, è vero che, grazie ai loro disegni, una storia come "Sotto scorta" appare migliore di quanto non sia.
Ma considerato che per varie ragioni ( loro lentezza intrinseca, dirottamenti su altre serie come Dylan Dog, e altro ) i Cestaro li vedremo ogni morte di papa - chissà poi se entrambi, o uno solo, o nessuno dei due -, io vorrei che a questi splendidi disegnatori venissero ora affidati soggetti più sostanziosi. Meritano di lavorare a qualcosa di più importante. Le storielle leggere affidiamole ad altri.

4 - Curiosità. A Faraci piacciono gli attacchi dei puma. Anche in "Evasione" c'è la stessa scena.

- OT - Peccato che nè Mastantuono nè Ortiz abbiano brillato nel realizzarla.

A dir la verità, Ortiz quantomeno aveva centrato abbastanza bene l'espressione di un puma che ruggisce ( "Evasione", pag. 58 )...
Ma subito dopo lo rappresentava sgangherato e per giunta enorme quanto una tigre siberiana ( è come se un cavallo venisse disegnato due volte più grande del normale ). Brutto e tirato via anche il puma di Mastantuono.
A me piacerebbe che fossero disegnarli con cura, gli animali, e non solo i cavalli.
Si veda invece il puma di Andreucci ( "Salt River" pag. 48, nella vignetta in cui Kit solleva il micione ): sono quelle le corrette proporzioni di un puma !

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infatti quello che manca ancora a Faraci è una storia capolavoro. Boselli con Il Passato di Carson sviluppò una trama davvero ricca di colpi di scena, con una storia ambiziosissima; idem Nizzi che "carburò" dopo un paio di buone storie e arrivò con la sublime Fuga da Anderville e altri celebri capolavori del periodo. Nolitta esordì con una storia molto atipica (Caccia all'Uomo) ma al suo secondo tentativo sfornò una di quelle avventure che tutti ricordono: El Muerto. (Inoltre io ritengo il Tex di Nolitta unico e inimitabile, ovvero una serie di personalissime storie del ranger più amato di Italia viste sotto l'ottica di uno sceneggiatore davvero innovativo, ma questo è un discorso che esula dal topic). Tormando a Faraci, penso che di tempo ne abbia avuto, ormai sono uscite molte sue storie. Diciamo che, almeno secondo me, l'autore ha cercato di non uscire fuori da degli schemi, portando avanti con molta professionalitààle sue storie. Ottime storie di cui però attendo IL capolavoro che sono sicuro arriverà - sono un ottimista come Tex :) -

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L'ho già scritto altrove credo. Io non dubito delle qualità artistiche di Faraci, ma non mi piace come ha lavorato e sta lavorando su Tex. Non mi piace e piuttosto che continuare su questa strada preferirei che fosse lasciato spazio ad altri autori. Ma non cred, però, che tutto dipenda da lui. Anzi, penso che le responsabilità del suo scarso rendimento siano tanto sue quanto della redazione e del curatore. Voglio dire che Faraci mi sembra molto legato, condizionato, ingessato e si perde producendo stonature e lacune che Josey Wales ha ben evidenziato. Questo potrebbe dipendere da una sorta di disagio, soggezione, mancanza di riferimenti e di chiarezza nei ruoli che lo condizionano. E' solo la mia supposizione priva di qualsiasi elemento che la suffraghi, ma è la mia sensazione. Apprezzo l'ottimismo di Ulzana ma non riesco ad esserlo, almeno fino a quando non ci sarà la certezza - per Faraci - di potersi esprimere in piena libertà, anche da parte nostra che forse lo abbiamo caricato di aspettative e così facendo non gli abbiamo fatto del bene. In bocca al lupo

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L'ho già scritto altrove credo. Io non dubito delle qualità artistiche di Faraci, ma non mi piace come ha lavorato e sta lavorando su Tex. Non mi piace e piuttosto che continuare su questa strada preferirei che fosse lasciato spazio ad altri autori. Ma non cred, però, che tutto dipenda da lui. Anzi, penso che le responsabilità del suo scarso rendimento siano tanto sue quanto della redazione e del curatore. Voglio dire che Faraci mi sembra molto legato, condizionato, ingessato e si perde producendo stonature e lacune che Josey Wales ha ben evidenziato. Questo potrebbe dipendere da una sorta di disagio, soggezione, mancanza di riferimenti e di chiarezza nei ruoli che lo condizionano. E' solo la mia supposizione priva di qualsiasi elemento che la suffraghi, ma è la mia sensazione. Apprezzo l'ottimismo di Ulzana ma non riesco ad esserlo, almeno fino a quando non ci sarà la certezza - per Faraci - di potersi esprimere in piena libertà, anche da parte nostra che forse lo abbiamo caricato di aspettative e così facendo non gli abbiamo fatto del bene. In bocca al lupo

Infatti Ted, le qualità artistiche del Tito sono fuori discussione. Gli manca qualche storia capolavoro. Però mi sovviene un dubbio: per uno sceneggiatore è davvero essenziale sfornare una storia capolavoro oppure va bene così? Cioè non è mica semplice realizzare storie di un personaggo che ha quasi settant'anni? Naturalmente queste sono solo supposizioni, ragionamenti fatti in modo accademico ma alla fine una storia piace o non piace. Mi viene sempre il dubbio che un nuovo sceneggiatore di Tex stia tra un immaginario confine, ovvero: seguire per forza di cose la tradizione e sfornare quindi storie degne, oppure tentare con qualcosa di nuovo pur rispettando il canone. Se ci pensate Nolitta usè un Tex molto diverso da quello del padre. Se n'? parlato tante volte in altri topic. Il giusto sarebbe scrivere una storia con entusiasmo, con quel senso dell'epico. Molta attesa c'è per Recchioni in questo senso. Vedremo. Alla fine in un seriale conta anche la regolarit? e forse Faraci punta a scrivere storie dignitose, il che non è un male. Cercasi gran capolavoro però. Attenderemo.
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Anch'io trovo che Faraci sia molto "misurato". Le sue storie non hanno mai superato i due albi, rinunciando con ciò in partenza a quell'ampio respiro di cui secondo me una storia ha bisogno se vuole ambire ad essere un Capolavoro. Sono storie lineari, semplici e scorrevoli: ciò è un bene, ma queste qualità, ottime nel breve periodo, naturalmente non possono bastare alla distanza. Sono d'accordo con Ym quando dice che l'autore ora dovrebbe osare di più. Il suo andamento è altalenante. Io ho trovato molto buone Evasione, Lo Sceriffo Indiano e La legge di Starker: queste tre storie secondo me hanno tre ottimi personaggi, tre bei comprimari che me le fanno ricordare sempre con un gran piacere. Se una storia è ricordata positivamente, allora ha centrato l'obiettivo. Un pelino sotto, ma comunque belle, sono Sotto Scorta e L'Uomo di Baltimora, mentre trovo pessima Braccato. Su sette storie (sei della serie regolare + il Maxi su Starker, mentre le altre non le ho lette), il mio giudizio è ampiamente positivo su tre, buono su due, sufficiente su una (L'Inseguimento) e solo su una (Braccato) insufficiente. Segno, questo, che Faraci mi piace. Certo, non ha ancora scritto la storia che ti toglie il fiato (e non è detto che la scriver? mai) ma il suo standard qualitativo non è male e se anche restasse così (sperando però di non incappare in una novella Braccato) io non me ne lamenterei. Mi auguro comunque che anche lui possa presto contribuire al mito con una storia epica e indimenticabile.

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Cosa c'e' che non va' a mio avviso nel lavoro di Faraci su Tex?scrivere storie "usa e getta". Dopo qualche mese non li ricordi neppure e non ti lasciano niente. Cosi' come le tante sparatorie presenti nelle sue sceneggiature. A me non piacciono gli scontri a fuoco in generale, e' tutto troppo scontato e Faraci ne ha abusato un po' troppo. Ci vogliono storie che lascino il segno con trame piu' ambiziose, con antagonisti piu' marcati e soprattutto basta con tutti questi inseguimenti. Spero che nei suoi prossimi lavori cambi un po' la rotta. E' quasi necessario!

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  • 1 anno dopo...
  • Collaboratori

 

Il ricatto di Slade

Disegni di Bruzzo
N. 647 e 648 , settembre e ottobre 2014
La trama: Il fuorilegge Tom Slade durante una rapina rinviene un bauletto con delle carte che scottano. Finito al fresco decide di ricattare il governatore Madison che incarica il suo braccio destro Maxwell di farlo evadere e quindi di toglierlo di mezzo. Tex e Carson, che sono sulla loro pista, mettono in salvo una famiglia di coloni che era finita bersaglio dei malviventi...


Aspetti positivi:
a ) L'idea del ricatto è originale e avrebbe teoricamente potuto portare la storia su inconsueti binari;
b ) Ancora una volta la scrittura di Faraci non stona mantenendosi leggera e fluida.  
Aspetti negativi: 
a ) I personaggi ricalcano quelli del passato, per esempio Slade sembra una copia di Blount o Stanton, oppure sono stereotipati nella loro crudeltà e mancanza di scrupoli;

b ) Certe situazioni richiamano temi del passato come l'evasione, la sparatoria o l'inseguimento;

c ) Certi imprevisti, tipo l'incontro con la banda di messicani, servono ad "allungare il brodo";
d ) Tex e Carson sembrano onnipotenti nei confronti dei nemici: non sbagliano un colpo e si tirano da situazioni difficili con irrisoria facilità.

 

 

 

 

Ho modificato il messaggio iniziale aggiungendo anche la scheda dell'ultima storia, alla luce della quale, chi non ha ancora lasciato un suo commento in questa discussione, può aggiungere le sue considerazioni... 

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Quando venni a sapere che Tito Faraci sarebbe comparso su Tex, fui subito molto dubbioso: questo perché lo conoscevo per alcune sue storie di Dylan Dog che mi erano sembrate assolutamente mediocri, e per i primi due numeri di Brad Barron, che nemmeno mi erano piaciuti.

Tuttavia le sue primissime storie texiane mi avevano fatto ricredere: in particolare "L'uomo di Baltimora" la giudico un vero gioiellino, anche per il modo in cui, in alcuni passaggi, riesce a indagare il rapporto padre-figlio tra Tex e Kit.

 

Poi però, dal mio punto di vista, è cominciata una evidentissima parabola discendente; parabola cominciata con l'almanacco disegnato da Danubio: l’almanacco io lo difesi, pensando che la semplicità della storia fosse un caso isolato, una piccola parentesi più leggera; comunque un caso unico. E invece poi la semplicità e la banalità di quella trama sono diventati i tratti distintivi delle successive storie faraciane.

Sparatorie infinite e all’acqua di rose; intrecci narrativi inesistenti; trame piatte e, oltretutto, assolutamente ripetitive anche per quel che riguarda situazioni specifiche (Tex che controlla l’arma, per esempio); buonismo fastidioso; comprimari inutili; allungamenti di brodo.

Credo che “Braccato” (incredibile i due che non muoiono dopo l’esplosione di tutta quella dinamite!) e “L’inseguimento” siano tra i punti più bassi toccati in quasi settant’anni di storie.

Purtroppo l’ultima storia in edicola non ha migliorato di molto la situazione.


 

Se poi paragono Faraci a un’altra nuova entrata, che allo stesso modo accolsi con scetticismo, il tutto diventa imbarazzante: mi riferisco a Pasquale Ruju, uno che davvero è entrato in sintonia col personaggio, che scrive belle storie con belle trame, belle sparatorie, bei comprimari. Sono giunto al punto di sperare che Ruju “soffi” a Faraci il posto di secondo sceneggiatore – il massimo sarebbe se Faraci venisse dirottato altrove.


 

Ora… io spero nel “nuovo corso” di Faraci.

Ma certo, il fatto che di uno sceneggiatore nuovo, che dovrebbe essere pieno di idee e con la voglia di colpire il lettore, si debba attendere un “nuovo corso”, fa capire a che bassi livelli siamo giunti.

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  • Sceriffi

Approfitto dell'occasione per qualche considerazione sulle storie di Faraci che abbiamo letto sinora (non ho ancora letto i commenti precedenti, voglio cercare di dare un giudizio del tutto personale).

 

La premessa è che, finora, Faraci non mi ha mai convinto del tutto, nemmeno nelle sue storie più riuscite (e di storie che reputo riuscite ce ne sono, intendiamoci); ma è soprattutto con i suoi ultimi lavori che il giudizio si è abbassato pesantemente. Davvero mi pare che ci sia stato un sensibile calo qualitativo se andiamo a confrontare le sue prime storie con le ultime.

Il difetto principale che trovo nelle sue sceneggiature è senza dubbio l'eccessiva semplicità. I soggetti sono sempre scarni, con una sola idea di base - spesso nemmeno troppo originale - che spesso non riesce neppure a reggere per le canoniche 220 pagine, a tal punto che abbiamo visto più volte le famose scene "allunga-brodo" ad aiutare la sceneggiatura a raggiungere quota 220.

Le storie di Faraci sono anche storie davvero "veloci": di solito in una mezz'oretta ho già concluso la lettura di un albo di questo sceneggiatore, mentre la durata ottimale di un albo di Tex è secondo me sui 45 minuti - un'ora. Cosa vuol dire questo dato, puramente soggettivo? Che le storie di Faraci mancano di una "trama", di un intreccio che dia un po' di complessità alla narrazione, e spesso si riducono a semplici scontri a fuoco che durano pagine e pagine che si leggono in un attimo.

Le tante sparatorie, con Tex che spesso si lancia contro orde di nemici in scene che ricordano più un videogioco che un fumetto, sono un altro degli aspetti più criticati, insieme all'eccessivo buonismo. E anche su questo non posso che condividere. Trovo quasi una costante l'inserimento di personaggi scelti tra la gente comune, senza particolari doti a parte la buona volontà, ad affiancare Tex (invece dei soliti pards), quasi l'estremo opposto dei boselliani Juan Raza, Laredo e via dicendo... un tipo di personaggio di cui però farei volentieri a meno, visto che contribuiscono a far scivolare le storie su binari di un eccessivo buonismo che dopo un po' risulta davvero stucchevole.

 

Mi rendo conto di essere stato forse eccessivamente critico verso un autore che comunque continuo a ritenere un buon professionista, e confido che nelle sue prossime storie - sotto la guida dell'esperienza di Boselli - sappia dare una decisa svolta alla sua produzione.

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  • 8 mesi dopo...

Riprendo questa discussione sull'onda della risposta a metà fra l'ennesimo sconforto e la ormai frequente scontentezza dei forumisti (a parte l'entusiasmo di un neo maggiorenne che giudica la storia da....8,5.....) riguardo l'ultima fatica di Tito Faraci,"Nodo Scorsoio". Il post di Paco (presente nella sezione che commenta l'avventura) evidenzia impietosamente le "mancanze" del buon Tito e le sue difficoltà,già benissimo evidenziate e sottolineate da Ymalpas nell'incipit di questa discussione.  "Nodo Scorsoio",a cui ho regalato la sufficienza,era partito anche bene ma,complice la trama assai esile e scarsa (la classica rapa da cui non puoi cavare sangue) e nonostante i buoni disegni di Rossi,si è concluso con un finale molto povero e con un secondo albo peggiore della peggiore puntata di "Un posto al sole".  Le punte di diamante rappresentate da "L'uomo di Baltimora" e da "Sotto scorta" (avventure sceneggiate molto bene e supportate anche dai disegni efficaci di Bruzzo e dei Cestaro) sono un pallido ricordo e ci si comincia a domandare se Tito sia stato preso dal gorgo di una preoccupante involuzione nello sceneggiare Tex. Secondo voi,sarebbe il caso di un passo indietro,di una "pausa di riflessione" ?  Io dico di sì.

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  • Sceriffi

Mi hai anticipato, Havasu: anch'io volevo oggi riesumare questa discussione, dopo l'ultima storia che per il momento è stata quasi unanimemente affossata dalla critica sui forum (io non ho ancora letto la seconda parte, potrò farlo solo la prossima settimana al mio rientro in Italia, ma il primo albo non mi aveva certo lasciato entusiasta).

 

Di certo noi lettori per il momento una pausa da Faraci non ce la prenderemo: in autunno ci aspettano infatti la sua storia disegnata da Dotti (novembre-dicembre, sulla regolare), più il Maxi Tex contenente due avventure. Altre due sue storie per la regolare (affidate a Nespolino e Acciarino) dovrebbero essere terminate o in fase di conclusione, e immagino che le vedremo nel 2016.

 

Noto però che, oltre a queste, c'è solo un'altra storia di Tito in lavorazione per la serie regolare (disegni di Venturi), più i due texoni, e se non sbaglio da diverso tempo non abbiamo notizie di nuovi soggetti; che sia un segno che Faraci ha rallentato negli ultimi tempi la produzione e, forse, di un progressivo abbandono di Tex, visto lo scarso entusiasmo con cui sono state accolte le sue ultime storie? Se qualcuno ha informazioni a riguardo, parli :P

A parte gli scherzi, un possibile allontanamento di Faraci da Tex richiederebbe per forza nuove forze in campo, perché non credo che i soli Boselli e Ruju possano da soli (o con il saltuario aiuto di Manfredi) reggere l'intera mole di pubblicazioni annuali del ranger...

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(a parte l'entusiasmo di un neo maggiorenne che giudica la storia da....8,5.....)

 

Ironia volta a sfottere (di un neo pensionato?) con l'unico scopo di irritare.

(A parte che eravamo in 2 a pensarla così, solo che il post di quell'altro è stato cancellato perchè era di 2 parole)

( e a parte che il primo albo era stato giudicato bene e migliore del solito da tutti)

 

- - -

 

Comunque a me piace lo stile di sceneggiatura di quest'ultima storia di Faraci, avrà i suoi difetti ma mi diverto leggendo una storia come questa, è questo l'importante, divertirsi, e a me piace, sarò padrone di esprimerlo senza venire sfottuto.

Modificato da John Deere
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Io credo che autori con stili diversi siano un arricchimento per Tex... per quanto mi riguarda, Faraci non dispiace affatto, anzi..

Se poi vogliamo a stare a cercare il pelo nell'uovo, lo troveremo in qualunque autore... 

Per quanto mi riguarda, conta l'emozione che viene trasmessa, e non credo che nelle storie di Faraci non ci siano.

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Faraci ha fatto delle buone storie ma da un periodo lo trovo un po fiacco. A me piace e vorrei continuare a vederlo su Tex ma dovrebbe osare di piu'. Le sue storie da sei non devono essere una abitudine. Speriamo bene.

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  • Rangers

Condivido l'opinione riportata nella maggior parte dei messaggi precedenti.

 

Personalmente l'autore Faraci mi aveva molto convinto con le sue primissime storie, soprattutto in Evasione, Lo Sceriffo Indiano, L'uomo di Baltimora e La Belva Umana.

Purtroppo in seguito si è avuto come un calo, come se mancasse quell'idea o quello spunto per creare trame sempre diverse o più movimentate.

La ripetitività è il punto dolente dell'autore: situazioni molto simili ripetute nelle storie successive a quelle da me indicate sopra, soprattutto con il tema dell'evasione oppure delle storie amorose che ultimamente troviamo inserite nelle ultime sue storie (mi viene in mente oltre a Nodo Scorsoio anche quella dell'almanacco 2014 "I rapitori").

Ecco proprio per quanto riguarda questo filone di storie, sinceramente e personalmente, le trovo parecchio annoianti; ma non nella trama in sè, perchè di questo tipo ne abbiamo avute anche in passato, il problema sta nello svolgimento, nella mancanza di scene degne di nota, nell'utilizzo di Tex che per la maggior parte del racconto si limita ad andare da una parte all'altra senza fare granchè, come una foglia spinta dal vento in ogni direzione.

Prendiamo Nodo Scorsoio: Tex e Carson liberano l'innocente subito alle prime pagine (in modo rocambolesco), poi per due albi (2) praticamente non fanno altro che girare avanti e indietro limitandosi a parlare parlare parlare.

La sparatoria finale è sotto tono, unica scena in cui viene alzata minimamente l'attenzione.

Anche la prevedibilità del misterioso assassino nell'ombra, non ha fatto altro che diminuire l'attenzione e la voglia di proseguire nella lettura.

Ok sono d'accordo che di cattivi nell'ombra, di cui si è identificata l'identità quasi subito, ne abbiamo avuti a bizzeffe. Il problema è che quando c'è prevedibilità mi aspetterei (come in altre storie del passato) almeno un aumento dell'equilibrio; un'innalzamento del livello di attenzione, come posso dire... qualcos'altro che aumenti l'interesse: quindi trame più accativanti, più fresche, più divertenti e magari qualche cattivo che lasci il segno.

E' annoiante leggere del solito evaso che scappa, del solito cattivone di turno che mostra tutta la sua cattiveria e la sua rabbia uccidendo il solito sottoposto che tenta di scappare non appena sente nominare la T di Tex.

Così come è annoiante leggere della solita ragazza che ama un innocente vittima di un complotto, giudicato da tutti un criminale, salvato e scagionato da Tex e finire tutto a rose e fiori!

 

Spero che le prossime storie in lavorazione dell'autore cambino direzione, oppure tornino alla freschezza delle sue prime avventure (Evasione, L'uomo di Baltimora, ecc) dove almeno vi era originalità e le pagine non erano riempite delle oramai famose sequenze allunga brodo.

 

Restando in Nodo Scorsoio a questo proposito è veramente stancante leggere pagine su pagine di spiegazioni di quello che è accaduto, nonostante noi l'avessimo già visto in diretta (vedi le rilevazioni che fa il "misterioso assassino nell'ombra" a Tex sul finale).

 

 

Sono invece positivi i miei giudizi sulla storia breve di Faraci nel Color, ma è un granello nel mare e mi aspetto non dico un capolavoro, ma almeno qualcosa di più alto livello rispetto a questo numero in edicola e alle ultime storie dell'autore.

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(a parte l'entusiasmo di un neo maggiorenne che giudica la storia da....8,5.....)

 

Ironia volta a sfottere (di un neo pensionato?) con l'unico scopo di irritare.

(A parte che eravamo in 2 a pensarla così, solo che il post di quell'altro è stato cancellato perchè era di 2 parole)

( e a parte che il primo albo era stato giudicato bene e migliore del solito da tutti)

 

- - -

 

Comunque a me piace lo stile di sceneggiatura di quest'ultima storia di Faraci, avrà i suoi difetti ma mi diverto leggendo una storia come questa, è questo l'importante, divertirsi, e a me piace, sarò padrone di esprimerlo senza venire sfottuto.

 

 

1) Ho solo evidenziato il tuo giudizio molto positivo riguardo alla storia,punto e basta,nessuna ironia da parte mia.

 

2) Ti hanno scocciato i puntini di sospensione ? Li ho usati solo per far capire che,secondo me,eri stato nel voto largo di manica.

 

3) Non ho considerato l'altro utente perchè in odore di troll (uno nuovo o forse sempre il solito e stucchevole Johnny Colt).

 

4) A 54 anni oggi si lavora ancora,chiedi a tuo padre.

 

Ad maiora !

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(a parte l'entusiasmo di un neo maggiorenne che giudica la storia da....8,5.....)

 

Ironia volta a sfottere (di un neo pensionato?) con l'unico scopo di irritare.

(A parte che eravamo in 2 a pensarla così, solo che il post di quell'altro è stato cancellato perchè era di 2 parole)

( e a parte che il primo albo era stato giudicato bene e migliore del solito da tutti)

 

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Comunque a me piace lo stile di sceneggiatura di quest'ultima storia di Faraci, avrà i suoi difetti ma mi diverto leggendo una storia come questa, è questo l'importante, divertirsi, e a me piace, sarò padrone di esprimerlo senza venire sfottuto.

 

 

1) Ho solo evidenziato il tuo giudizio molto positivo riguardo alla storia,punto e basta,nessuna ironia da parte mia.

 

2) Ti hanno scocciato i puntini di sospensione ? Li ho usati solo per far capire che,secondo me,eri stato nel voto largo di manica.

 

3) Non ho considerato l'altro utente perchè in odore di troll (uno nuovo o forse sempre il solito e stucchevole Johnny Colt).

 

4) A 54 anni oggi si lavora ancora,chiedi a tuo padre.

 

Ad maiora !

 

 

Sono felice di sentirti chiarire quella frase, mi sembrava diverso lo scopo.

 

Lo so si lavora ancora nella maggioranza dei casi a 54 anni, non me lo vedo Carson in pensione.

 

Buon proseguimento.

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Le tante sparatorie, con Tex che spesso si lancia contro orde di nemici in scene che ricordano più un videogioco che un fumetto, sono un altro degli aspetti più criticati, insieme all'eccessivo buonismo. E anche su questo non posso che condividere. Trovo quasi una costante l'inserimento di personaggi scelti tra la gente comune, senza particolari doti a parte la buona volontà, ad affiancare Tex (invece dei soliti pards), quasi l'estremo opposto dei boselliani Juan Raza, Laredo e via dicendo... un tipo di personaggio di cui però farei volentieri a meno, visto che contribuiscono a far scivolare le storie su binari di un eccessivo buonismo che dopo un po' risulta davvero stucchevole.

 

Mi permetto di citare questo vecchio messaggio di pecos in quanto mi permette di soffermarmi su un aspetto che vedo criticato da tutti, e che invece a me convince: l'inserimento di persone comuni è a mio avviso molto azzeccato, trasmette quel calore che in fondo si potrebbe provare incontrando un uomo come Tex, che viene enfatizzata quindi non solo come eroe che sconfigge grandi nemici (che in effetti nelle storie di Faraci latitano), ma anche come difensore di persone deboli, come ognuno di noi.

 

I gravi difetti delle storie di Faraci a mio avviso sono altri: le sparatorie, le trame fotocopiate in serie e molto prevedibili... quando ci mette di mezzo quotidiana simpatia e buoni sentimenti, secondo me si salva sempre.

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La ripetitività è il punto dolente dell'autore: situazioni molto simili ripetute nelle storie successive a quelle da me indicate sopra, soprattutto con il tema dell'evasione oppure delle storie amorose che ultimamente troviamo inserite nelle ultime sue storie (mi viene in mente oltre a Nodo Scorsoio anche quella dell'almanacco 2014 "I rapitori").

Ecco proprio per quanto riguarda questo filone di storie, sinceramente e personalmente, le trovo parecchio annoianti; ma non nella trama in sè, perchè di questo tipo ne abbiamo avute anche in passato, il problema sta nello svolgimento, nella mancanza di scene degne di nota, nell'utilizzo di Tex che per la maggior parte del racconto si limita ad andare da una parte all'altra senza fare granchè, come una foglia spinta dal vento in ogni direzione.

 

I totally agree! Grazie Sam per avere espresso anche il mio pensiero. Però sono più pessimista, non credo che Faraci migliorerà, anche perché si è lanciato nella scrittura di romanzi. Non ne ho ancora letto una ma lo farò perché ritengo abbia qualità. Però Tex non è cosa sua, e prima finisce di scriverlo e meglio è. Ribadisco: lo ritenengo un validissimo autore! Adatto ad altri generi.

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