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TWF - Tex Willer Forum

Cosa Vi Manca Di Pi? Del Vecchio Caro Tex?


Cheyenne
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Cosa vi manca, se vi manca qualcosa, nel Tex degli ultimi anni?  

29 utenti hanno votato

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Mi pare che siamo diversi a sottolineare che man mano che gli anni passano il Tex che conoscevamo - pur riconoscendo i miglioramenti che si sono prodotti ultimamente - comincia a essere sempre più lontano. Questo sondaggio, che ovviamente è aperto a tutti, è stato tuttavia concepito pensando a tutti quelli che come me rivorrebbero un Tex che non si inchina al tempo che passa o alle vicende storiche; un Tex che continua a vivere nel West dove è nato e non sente il bisogno di modernizzarsi; insomma, il Tex di cui ci siamo innamorati e di cui sentiamo nostalgia. Non so se e come sia possibile impostare la possibilità di scelta multipla, quindi (a meno che qualcuno mi suggerisca come fare) direi che si può dare una risposta ed eventualmente aggiungerne altre due, se si vuole, nel commento. Benvenuti :cowboy:

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Bel sondaggio Cheyenne. Penso che le cose che mancano al Tex attuale e che sarebbe bello poter rivedere sarebbero molteplici. Io voto per la maggior presenza di avventure con protagonisti gli indiani Navajo e non. Solo Nizzi sembra aver affrontato ultimamente trame di questo tema. Inoltre non sarebbe affatto male poter vedere di nuovo i consueti simpatici siparietti comici tra Tex e i pards ma senza esagerare troppo. Penso che sarebbe anche un bene poter vedere maggiormente il quartetto al completo che sembra essere stato dimenticato. Sono convinto che i pards in qualsiasi storia siano un valore aggiunto. Presenza e ritorni di amici e nemici storici, a mio avviso, non possono che fare bene alla serie. Tra gli amici ce ne sono molti dimenticati (Cochise, Pat, ecc.) e alcuni che essendo stati creati da altri autori ho paura che saranno dimenticati anche si mi auguro il contrario (Gen. Davis). Spero che gli autori guardino il sondaggio e ne traggano ispirazione.

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Grazie Tigre!Devo dire che io stessa, mentre inserivo le opzioni, avrei voluto votarle praticamente tutte. Dovendo scegliere ho indicato "nemici che si facciano ricordare a lungo". Perchè Tex ha bisogno dei suoi siparietti (senza esagerare, come dici giustamente tu), ha bisogno di ricordare che lui è anche Aquila della Notte, ha bisogno del quartetto al completo - e a me piace sempre la "formazione" con Tex e Carson in prima battuta e Kit e Tiger a coprire - e di tanto altro, come magari il ritorno ciclico di qualche amico di vecchia data. Ma a che serve tutto questo se il massimo pericolo che devono affrontare è il Fantasma Formaggino?

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Carissima Cheyenne, il tuo è un "invito a nozze"..! :trapper:
Cosa mi manca di piu' del caro vecchio Tex?
Tazzo! Tutto mi manca, tutto. :_sigh
Mi mancano le scazzottate nel saloon, le "ripassate" del Nostro ai tangheri di turno, l'ironia dei dialoghi, la simpatia, sè la simpatia del Tex bonelliano anche quando menava fendenti, i siparietti fra lui e il vecchio cammello, la sua presenza costante e tanto altro. Qualche forumista mi dir? che tutto questo c'è ancora. S?, forse, sicuramente in maniera sempre piu' ridotta. A va nen bin, come si dice dalle mie parti in Piemonte, non va bene.... -_nono
A parer mio, il Nizzi prima maniera ? un gigante rispetto a tutti gli altri sceneggiatori arrivati dopo... :old:

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Carissima Cheyenne, il tuo è un "invito a nozze"..! :trapper:

Se la sposa e il pranzo li porti tu, per me è ok :lol2:

Tutto mi manca, tutto. :_sigh

Perchè sospettavo qualcosa di simile? :unsure: doubt haha

A va nen bin, come si dice dalle mie parti in Piemonte

Oh basta l'! :D
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Gran bel sondaggio, Cheyenne! Non è un interrogativo facile quello che tu poni, ma è un vero piacere arrovellarsi con esso :trapper: ..!Sono molte, tra le cose da te indicate, quelle che avrei piacere di rivedere più spesso, ma ciò che mi manca più di ogni altra sono le ricorrenti comparsate di amici storici dei pards, in particolare Pat l'Irlandese, che una volta erano decisamente più frequenti e significative ai fini dell'avventura. Inoltre, in seconda battuta non disdegnerei di rivedere Tex contrapposto a Nemici con la N maiuscola, del tutto nuovi ed in grado di dargli adeguato filo da torcere..

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Vediamo un po'... Nello specifico:

- Mi mancano ironia, linguaggio e battute tipiche, che erano un vero spasso.
S?, mi mancano gli "idioti calzati e vestiti", le smargiassate varie, le preoccupate riflessioni di quei galantuomini che, commentando l'imminente arrivo di Tex, lo presentano con pittoresche descrizioni tipo: "I becchini si fregano le mani quando lo vedono arrivare,
e i costruttori di lapidi ballano dalla contentezza !"
Capisco che questo tipo di linguaggio è irrimediabilmente perduto e non lo si può recuperare per varie ragioni, anche valide.
Però, pur senza far ricorso ad esso, nulla vieta di aggiungere un po' di ironia ad un personaggio che specie i nuovi sceneggiatori tendono a rappresentare un po' troppo cupo e rigido.

- Mi mancano anche le figure antagoniste di spessore, i nemici che si fanno ricordare a lungo.

- Ancora, vorrei una maggior frequenza di storie con tutti e quattro i pard. Tex è diventato troppo solista, molto meglio quando suona
in duo con Carson o in quartetto.

- Di sicuro non mi mancano le incursioni nel mondo del mistero, se con esso si intende soprannaturale, horror ed esoterie varie.
Se si potesse invece avere qualche giallo in più, sarei molto contento.

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Del vecchio Tex mi mancano soprattutto le storie/kolossal, cioe', tutte quelle avventure ad ampio respiro, non per forza solo western. Storie piu' ambiziose, con una trama non necessariamente complessa ma ben articolata, ma ricca di colpi di scena. Magari spalmata in tre o quattro albi.

Mi mancano anche tutte quelle storie filoindiane, che da un po' di anni a questa parte sembrano sparite,. Ultimamente c'e' una tendenza strana e cioe', quella di utilizzare spesso un gruppo di indiani (soprattutto Apache) per allungare un po' il brodo in storie dove la loro presenza non e' determinante. Vorrei tanto leggere una bella avventura in stile classico, con un Tex pronto a scontrarsi con l'esercito per difendere i suoi fratelli Navajo, tanto per capirci.

Mi piacerebbe vedere un Tex meno robot e meno alla "rambo", insomma piu' umano e un po' meno infallibile. Le sparatorie alla "Faraci", non mi dicono proprio nulla. Non nascondo che mi mancano certe storie alla Nolitta, dove il nostro eroe era messo davanti a certe situazioni difficili e meno scontate del solito.

Come ha gia' detto qualcuno, con l'abbandono di Nizzi e' venuta a mancare quella certa ironia che alleggeriva per qualche vignetta la lettura. Non era funzionale alla storia, ok, ma era quasi sempre gradevole.

Ultimamente, mi mancano anche certe copertine cosidette generiche, cioe' slegate dal titolo e dalla trama. Perche' continuare ancora a propinarci ogni mese scene contenute all'interno dell'albo, anche quando non dicono proprio niente. Ci vuole un po' piu' di coraggio e scegliere qualche strada piu' innovativa. Francamente non se ne puo' piu' con queste cover scialbe e insipide.

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Bella domanda, Cheyenne...

anche a me, come ad Anthony, mancano innanzitutto le storie in più albi. Abbiamo un bel dire che una storia se è valida può essere contenuta anche in soli due albi, e che non dobbiamo farne una questione di lunghezza ma di qualità, ma la verità è che tre o più albi danno obiettivamente un respiro diverso alla storia. Riprova ne è che quasi tutte le storie più belle IMHO superano i due albi: mi manca una bella scorpacciata tipo Sulla Pista di Fort Apache, Le Rapide del Red River, La Leggenda della Vecchia Missione, La Congiura (per non parlare dei Capolavori con la C maiuscola, come Il Passato di Carson, Gli Invincibili, Fuga da Anderville, L'Uomo senza passato, La Grande Invasione, ecc. ecc.). Ho trovato valide anche storie in due albi, ma nessuna di esse è un vero Capolavoro. L'ultima storia in più di due albi, Mondego il Killer, se non è un Capolavoro ci si avvicina molto, a ulteriore conferma di quanto sopra detto.

Poi mi mancano i flashbacks, di cui Borden è insuperabile maestro, e i siparietti comici, il cui più grande autore è stato invece Nizzi (il cui linguaggio IMHO resta insuperato).

Anche a me come a Josey non mancano le storie "misteriose" n° vecchi amici o nemici (mi bastano Tex e Carson, che preferisco anche più del quartetto...)

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Bella domanda!Mi sento molto vicino a Capelli d'argento, Anthony Steffen, Josey Wales e Leo e alle loro risposte. Mi manca l'ironia del primo Nizzi, moltissimo, davvero un gigante rispetto agli attuali (e non solo per l'ironia). E il suo linguaggio che anche se non più replicabile trovo certamente superiore a quello che ho visto ultimamente. Mi mancano le storie ad ampio respiro da 3/4 albi ben calibrati come le storie citate da Leo. Storie che non avevano scene messe l' solo per riempire. Mi mancano le tematiche sociali che sapeva scovare Nolitta e presentarle sotto forma di storie in cui Tex era profondamente umano pur nella sua graniticit?... Mi manca, più in generale, un mondo (di Tex) che probabilmente non torner?, ma il Tex che trovo oggi non mi soddisfa e, forse ingiustamente o forse con ragione, lo considero anche un p? responsabile di aver tradito il vecchio Tex e di questa mia sofferenza.... :_sigh Ma molto più pragmaticamente, forse sono io ad essere cambiato e quello che mi manca è l'eterno adoloscente che in me si sta addormentando..... :trapper:

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Capisco che questo tipo di linguaggio è irrimediabilmente perduto e non lo si può recuperare per varie ragioni, anche valide.
Però, pur senza far ricorso ad esso, nulla vieta di aggiungere un po' di ironia ad un personaggio che specie i nuovi sceneggiatori tendono a rappresentare un po' troppo cupo e rigido.

Certo che il linguaggio originale GLBonelliano non si puo' piu' leggere per ovvie ragioni. Va bene, ok, GLB era Tex e viceversa, lo sappiamo. Recuperarlo sè, pero', porca miseria! _thia-

Ma il Nizzi degli anni '80 è Chi si era accorto che non scriveva piu' GLB è Pur con qualche ovvia modifica quello era ancora Tex. :old:
Gli altri autori fanno i tazzi loro ( è ) e stanno perdendo ( per il politicamente corretto è per insipienza, per dire "ma guarda quanto sono bravo a "rivisatare il Mito " strafottendosene, sotto sotto, di seguire il modello originario imprescindibile senza un minimo sforzo di comprenderne la vera essenza è ) quella che era la principale peculiarit? del Personaggio: il linguaggio particolarissimo e certi atteggiamenti che pure rendevano simpatico il Ranger.
Davvero possibile che il solo Nizzi ci sia riuscito per tanti anni ( un poco anche il primo Boselli) perdipiu' scrivendo da solo e sottolineo da solo le storie è doubt
Adesso che sono in quattro sceneggiatori, salvo rari sprazzi di "texianit?", si vede ben poco del Tex che fu. Manfredi scrive ( abbastanza bene ) ma solo quando gli pare; di Boselli conoscete la mia opinione, Faraci è partito discretamente ma se le storie sono come quest'ultima stiamo freschi; di Ruju speriamo bene, per quel che si è visto. Ragazzi, tutto qui è >:azz:

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Sinceramente non capisco perchè il linguaggio texiano originale non sia più utilizzabile. D'accordo, ognuno ha il suo stile e non è soddisfacente limitarsi a scimmiottare altri, ma credo che sulla scia dei classici "insigne babbuino vestito a festa" o "sottospecie di verme in attesa di essere assunto da padron Satanasso" si possano costruire espressioni che soddisferebbero i lettori più esigenti senza - e questo mi è sempre piaciuto - scadere in quel turpiloquio che a volte mi sembra assurto a livello di arte.

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Sinceramente non capisco perchè il linguaggio texiano originale non sia più utilizzabile. D'accordo, ognuno ha il suo stile e non è soddisfacente limitarsi a scimmiottare altri, ma credo che sulla scia dei classici "insigne babbuino vestito a festa" o "sottospecie di verme in attesa di essere assunto da padron Satanasso" si possano costruire espressioni che soddisferebbero i lettori più esigenti senza - e questo mi è sempre piaciuto - scadere in quel turpiloquio che a volte mi sembra assurto a livello di arte.

Il linguaggio GlBonelliano era colorito e aveva espressioni divertentissime ma che oggi forse potrebbero apparire ingenue... leggere una storia di GlB poteva essere anche stancante, alle volte, per eccesso di verbosit?. Credo che il linguaggio GlBonelliano in chiave moderna l'abbia reso alla perfezione Nizzi, che sapeva rievocare il vecchio GlB limandone tutte le ridondanze. Credo che quel linguaggio sia irreplicabile oggi perchè non è nelle corde degli attuali autori. Attenzione: con questo non voglio dire che gli attuali autori siano meno bravi, o siano incapaci di far parlare Tex in un certo modo; dico solo che semplicemente non lo vogliono, perchè non gli appartiene. Boselli ha un modo di scrivere i dialoghi più misurato. Tenta di colpire il lettore (riuscendoci spesso e bene) con personaggi complessi e sfaccettati. I suoi dialoghi (quelli seri) sono quanto di meglio si sia mai letto in Tex: confronti veri, tanto più veri perchè recitati da personaggi di grande spessore. Uno su tutti (per non ripetermi e citare sempre i suoi capolavori) penso al confronto tra Tex e il proprietario delle diligenza de L'Ultima Diligenza. Tex, guardando negli occhi l'uomo, scava nel suo animo alla ricerca di tracce di colpevolezza, e l'altro, uomo tutto d'un pezzo, non riesce a reprimere un brivido davanti allo sguardo freddo e penetrante del ranger. Oppure penso all'indiano che ride in faccia al reverendo fratello di Colorado Belle, confermando con il suo ghigno maligno che la ragazza ha fatto una brutta fine... E allora, se anche Boselli non fa parlare Tex come Nizzi, non me ne cale: in cambio ho questi dialoghi, questi confronti, questo spettacolo!Lo stesso dicasi per Manfredi. I suoi Verso l'Oregon e La Grande Sete sono avventure straordinarie, fatte di sguardi, scene, sentimenti, miserie: fatti di umanit?. Anche in questo caso, Manfredi ha uno stile più pacato e credo che sarebbe per lui una violenza verso sè stesso far parlare Tex alla sua vecchia maniera. Anche Faraci e Ruju hanno il loro stile, anche qui meno scoppiettante e più riflessivo. E' vero che gli autori devono rispettare il personaggio-Tex, ma devono farlo non violentando il proprio personalissimo stile.
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Attenzione: con questo non voglio dire che gli attuali autori siano meno bravi, o siano incapaci di far parlare Tex in un certo modo; dico solo che semplicemente non lo vogliono, perchè non gli appartiene.

Non lo vogliono, non gli appartiene è Complimenti, se è così. _thia-

D'altronde è piu' che un sospetto.... :old:
Nizzi ( a lui apparteneva il Personaggio ?! )si era sforzato di entrare in sintonia con Tex e ci riusc? per almeno un quindicennio, da solo, lo ripeto. Quando, poi, per varie vicissitudini ampiamente risapute, ha provato scivere alla Nizzi si son visti i risultati. :malediz...
E qui con tutti sti autori non ce n'? uno in grado di provare ad avvicinarsi a quel modo di scrivere simile al Grande Bonelli ?
Forse Nizzi era GLB? Non credo... :old:
Boselli, affermi, ha un modo di scrivere piu' misurato. Che c'entra è Si sforzi di "mimettizzarlo" con quello originale. Non è un valido professionista, ritenuto tale da tutti, me compreso è Non riesce, quindi, a scrivere due battute decenti alla GLB utilizzando certe tipiche espressioni anzich? "filosofeggiare" con dialoghi alla Berardi è Non ce la fa a farci leggere due, dico due pagine ogni tanto di scazzottate old Style in coppia con Carson è Per non parlare degli altri sceneggiatori.
Mah.... -_nono

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Ho votato "Nemici che si facciano ricordare a lungo", ma mi mancano anche le avventure indiane di Tex, le classiche battute ironiche, le scazzottate nei saloon, i ritorni di vecchi amici, che ai tempi di GLB erano molto frequenti, mi manca vedere in azione il quartetto al completo...... insomma mi manca Tex!!!

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Attenzione: con questo non voglio dire che gli attuali autori siano meno bravi, o siano incapaci di far parlare Tex in un certo modo; dico solo che semplicemente non lo vogliono, perchè non gli appartiene.

Non lo vogliono, non gli appartiene è Complimenti, se è così. _thia-

D'altronde è piu' che un sospetto.... :old:
Nizzi ( a lui apparteneva il Personaggio ?! )si era sforzato di entrare in sintonia con Tex e ci riusc? per almeno un quindicennio, da solo, lo ripeto. Quando, poi, per varie vicissitudini ampiamente risapute, ha provato scivere alla Nizzi si son visti i risultati. :malediz...
E qui con tutti sti autori non ce n'? uno in grado di provare ad avvicinarsi a quel modo di scrivere simile al Grande Bonelli ?
Forse Nizzi era GLB? Non credo... :old:
Boselli, affermi, ha un modo di scrivere piu' misurato. Che c'entra è Si sforzi di "mimettizzarlo" con quello originale. Non è un valido professionista, ritenuto tale da tutti, me compreso è Non riesce, quindi, a scrivere due battute decenti alla GLB utilizzando certe tipiche espressioni anzich? "filosofeggiare" con dialoghi alla Berardi è Non ce la fa a farci leggere due, dico due pagine ogni tanto di scazzottate old Style in coppia con Carson è Per non parlare degli altri sceneggiatori.
Mah.... -_nono

Nizzi non era GLB, ma dai suoi esiti si capisce che il personaggio e i suoi dialoghi gli erano del tutto congeniali.


Boselli scrive in maniera totalmente differente: privilegia altri aspetti, quelli che ho sottolineato nel mio precedente post, e magari dirada le scazzottate e i siparietti comici. Su questi, io non credo che in Boselli siano totalmente assenti. Credo, questo sè, che siano meno presenti di un tempo e che le pantomime tra Tex e Carson siano meno gustose di un tempo. Ma se in vent'anni che Boselli scrive Tex questi elementi li abbiamo visti di meno (e comunque li abbiamo visti) significa semplicemente che non gli appartengono.


Gli appartiene invece un'attenzione ai personaggi, ai caratteri, alla vita passata (con i flashbacks) dei propri personaggi: tu questo lo chiami "filosofeggiare alla Berardi"? E' vero, anch'io lo chiamerei così, ma io, a differenza di te, in questo non vedo nulla di negativo ed anzi è proprio questo che mi ha fatto innamorare di Boselli. Lo stesso Mauro afferma che quando ha letto Oklahoma ha esclamato che "allora si può scrivere un Tex così!" implicitamente affermando di apprezzare più il modo di scrivere berardiano che le vecchie storie old style (sia di Nizzi che di GlB). In un'altra intervista (di Virgin al nostro TWM, se non erro), Boselli ammette ancora di essere più attratto dal modo di scrivere, più intimistico e umanizzante, di D'Antonio che di GlB. Queste affermazioni vorranno pur dire qualcosa, no? E vogliono dire, a mio parere, che nelle sue corde c'è qualcos'altro, qualcosa che lo accomuna più a D'Antonio e a Berardi che a GlB e a Nizzi. Contemporaneamente, però, apprezza sia GlB che Nizzi e fornisce versioni di un Tex suo, personalissimo, che si discosta dal Tex del duo anzidetto ma senza stravolgerlo o mancargli di rispetto.

Per me Boselli ha modernizzato Tex. In questa modernizzazione il personaggio ci ha perso qualcosina, ma ci ha guadagnato molto di più. E io sono contento così. :generaleN:

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Gli altri autori (...) stanno perdendo ( ...) quella che era la principale peculiarit? del Personaggio: il linguaggio particolarissimo e certi atteggiamenti che pure rendevano simpatico il Ranger.

Io farei un distinguo.

- Quanto al linguaggio, mi sbaglier?, ma temo che se i nuovi sceneggiatori tentassero di recuperare quel linguaggio specifico,
riprendendone "paro paro" le espressioni e innestandole in una visione narrativa, la loro, lontana anni luce da quella di GlB e di Nizzi,
non ne uscirebbe niente di soddisfacente.
Per cui, nonostante mi manchi molto il linguaggio di Nizzi, posso capire le perplessit? nel riproporlo.
- Diverso è il discorso sulle caratteristiche del personaggio.
Gli autori, se lo volessero, potrebbero tranquillamente ridare a Tex la sua ironia e le sue arie da padreterno in tutte le sue manifestazioni, restituendoci un personaggio meno monocorde di come è diventato. Ma evidentemente hanno un'altra idea di come deve essere Tex.


A proposito, devo sottoscrivere un'altra lamentela nel "quaderno delle doglianze".
Sono assolutamente d'accordo con quanto dicono Leo e Anthony sulla mancanza di storie lunghe ( le "storie-Kolossal", come le ha chiamate Anthony ).
E' sicuramente un'altra assenza che si fa sentire.

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Nizzi non era GLB, ma dai suoi esiti si capisce che il personaggio e i suoi dialoghi gli erano del tutto congeniali. Boselli scrive in maniera totalmente differente: privilegia altri aspetti, quelli che ho sottolineato nel mio precedente post, e magari dirada le scazzottate e i siparietti comici. Su questi, io non credo che in Boselli siano totalmente assenti. Credo, questo sè, che siano meno presenti di un tempo e che le pantomime tra Tex e Carson siano meno gustose di un tempo. Ma se in vent'anni che Boselli scrive Tex questi elementi li abbiamo visti di meno (e comunque li abbiamo visti) significa semplicemente che non gli appartengono. Gli appartiene invece un'attenzione ai personaggi, ai caratteri, alla vita passata (con i flashbacks) dei propri personaggi: tu questo lo chiami "filosofeggiare alla Berardi"? E' vero, anch'io lo chiamerei così, ma io, a differenza di te, in questo non vedo nulla di negativo ed anzi è proprio questo che mi ha fatto innamorare di Boselli. Lo stesso Mauro afferma che quando ha letto Oklahoma ha esclamato che "allora si può scrivere un Tex così!" implicitamente affermando di apprezzare più il modo di scrivere berardiano che le vecchie storie old style (sia di Nizzi che di GlB). In un'altra intervista (di Virgin al nostro TWM, se non erro), Boselli ammette ancora di essere più attratto dal modo di scrivere, più intimistico e umanizzante, di D'Antonio che di GlB. Queste affermazioni vorranno pur dire qualcosa, no? E vogliono dire, a mio parere, che nelle sue corde c'è qualcos'altro, qualcosa che lo accomuna più a D'Antonio e a Berardi che a GlB e a Nizzi. Contemporaneamente, però, apprezza sia GlB che Nizzi e fornisce versioni di un Tex suo, personalissimo, che si discosta dal Tex del duo anzidetto ma senza stravolgerlo o mancargli di rispetto. Per me Boselli ha modernizzato Tex. In questa modernizzazione il personaggio ci ha perso qualcosina, ma ci ha guadagnato molto di più. E io sono contento così. :generaleN:

Quando GlB ha dovuto lasciare il timone delle storie di Tex ad altri autori, la storia di Tex è diventata più impegnata : da una parte il desiderio di scrivere nel proprio spirito e daun'altra la necessit? di confrontarsi con l'ombra del creatore. Da una parte c'era Nolitta che pur sforzandosi di rispecchiare lo spirito del padre, cominciò già un po' lui a scrivere una visione diversa dal personaggio. Boselli probabilmente è stato più sicuro nel scrivere nella maniera che voleva e distinguendosi dalla tradizione nizziana (che invece si trovava a suo agio con la visione bonelliana). Il problema non è sicuro in Borden ma nel fatto che col ritiro di Nizzi manca una solida narrativa del Tex tradizionale. Boselli è ancora abbastanza fresco nel scrivere ottime storie ma i nuovi autori sembrano ancora un po' incerti nel vedere che linea seguire. Adesso il problema per diversi lettori di Tex è che si vedono mancare un esponente scrittore della "corrente tradizionalista". Boselli ha imposto la sua visione e il suo modo piuttosto discussi ma ben accolti. Sono pochi quelli che vedono le sue storie in maniera fastidiosa, nel senso che è uno scrittore che ha conquistato bene il cuore dei lettori probabilmente grazie al suo modo di scrivere che dicevi tu, Leo. :soldatoS: Ma anche per questo i lettori, soprattutto quelli più veterani, forse desiderano di leggere con passione un solido normale Tex (ecco l'eredit? di Nizzi che ha convinto che anche gli altri scrittori possono scrivere un Tex tradizionale con successo e passione).
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Sono d'accordo con te, John. Anche a me manca un Nizzi (il Nizzi prima maniera); su questo punto sono assolutamente d'accordo con con Cheyenne e Capelli d'argento. Il problema è che un altro Nizzi evidentemente non è nato, e di certo non è ravvisabile in Faraci, Ruju o Manfredi (e ovviamente tanto meno in Boselli). Ciò che volevo dire io è che bisogna tenerci il buono degli attuali autori, non pretendendo da loro uno stile che era proprio di GlB e di Nizzi e che evidentemente non è il loro. Quindi mi manca Nizzi, non credo e non pretendo che tra gli attuali autori si nasconda un novello Nizzi (cosa difficilissima), ma credo che gli attuali autori siano comunque validi ed anzi sotto molti aspetti mi soddisfano più di Nizzi. Consapevole che Nizzi non c'è più, mi tengo quel che abbiamo che francamente non mi pare poco.

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Mi manca l'ironia del primo Nizzi, moltissimo, davvero un gigante rispetto agli attuali (e non solo per l'ironia). E il suo linguaggio che anche se non più replicabile trovo certamente superiore a quello che ho visto ultimamente.

Esatto, l'ironia fra i pards era spettacolare. Poi Tex e Carson che si mandano al diavolo a vicenda con un ?Vai al diavolo? o un ?Impiccati? è poi sentivano degli spari in lontananza e tutto tornava come prima è



Mi mancano le tematiche sociali che sapeva scovare Nolitta e presentarle sotto forma di storie in cui Tex era profondamente umano pur nella sua graniticit?...

Dipende, a me Nolitta piaceva per i suoi soggetti di stampo storico, in cui inseriva Tex in maniera convincente.




Io farei un distinguo.
- Quanto al linguaggio, mi sbaglier?, ma temo che se i nuovi sceneggiatori tentassero di recuperare quel linguaggio specifico,
riprendendone "paro paro" le espressioni e innestandole in una visione narrativa, la loro, lontana anni luce da quella di GlB e di Nizzi,
non ne uscirebbe niente di soddisfacente.
Per cui, nonostante mi manchi molto il linguaggio di Nizzi, posso capire le perplessit? nel riproporlo.

Penso che hai ragione ... alla fin fine meglio rileggersi i vecchi albi per ritrovare quel tipo di linguaggio. Però si perde qualcosa proprio del personaggio...



- Diverso è il discorso sulle caratteristiche del personaggio.
Gli autori, se lo volessero, potrebbero tranquillamente ridare a Tex la sua ironia e le sue arie da padreterno in tutte le sue manifestazioni, restituendoci un personaggio meno monocorde di come è diventato. Ma evidentemente hanno un'altra idea di come deve essere Tex.

E anche qui hai ragione caro pard. Il Tex spaccone mi è sempre piaciuto (un po' meno quello arrogante di Nolitta, ma cmq granitico). Capisco che non si può più far tirare sganassoni per una occhiata storta, però quel tipo di Tex incazzoso che poi offriva da bere a tutti era fenomenale. Bei tempi eh?
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Non posso multiquotare, e se anche fosse possibile ignoro come si fa, quindi rispondo tanto a Leo quanto a Josey Wales. L'ingenuità di quelle vecchie e colorite espressioni ha reso Tex famoso in tutta Italia (non so giudicare per quanto riguarda il resto del pianeta, perchè non è così semplice tradurre - o meglio rendere - efficacemente espressioni colloquiali e gergali, soprattutto quando sono parte di uno slang ideato appositamente per il personaggio). Certo, sono modi di parlare cuciti su misura per il Tex d'antan, e benedetta sia quell'ingenuità poco più velleitaria di quella dei prodotti SGS, che ha creato qualcosa che si può leggere senza imbattersi di continuo in inutile turpiloquio. Sono modi di parlare ideati proprio per lui, per quel Tex, quel Tex che sarà anche più maturo e ragionatore di quando non fosse nei suoi vent'anni ma - "per mille fulmini!" - non ha sepolto la vecchia e prorompente personalit?. Possibile che siano diventati così scarsi i clarinetti e i ferri da tiro? Che quelli che si affrontano non siano più candidati al camposanto a cui promettere una colletta per una corona di crisantemi? Che il politically correct abbia colpito al punto da non lasciargli più regalare un paio di dollari ad un "carboncino" sveglio e intelligente che gli ha dato una preziosa informazione? Va benissimo l'occhiata scrutatrice e penetrante per carit?, ma non sono sicura che un Tex che si limitasse a qualche sguardo indagatore e magari, in caso di necessit?, fulminante, avrebbe raggiunto i livelli che ha raggiunto questo. :cowboy:

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Cosa mi manca del vecchio caro Tex?Fondamentalmente ... Nulla. Anzi a pensarci bene una cosa si ... il fatto che quando ho iniziato a leggerlo ero bambino e quegli anni, ahimè, non torneranno più!So che con quanto sto per dire susciter? un vespaio, ma a me non manca nulla perchè il Tex che mi piace di più non è quello di GLB. In una mia ideale top ten delle storie di Tex probabilmente entrerebbe una sola sua storia "In nome della legge", mentre ne entrerebbero, vado a memoria, probabilmente due di Nizzi, "Furia rossa" e "Fuga da Anderville", altre di Boselli, di Nolitta... ecco forse l'unica cosa che mi manca sono le storie di Tex scritte da Sergio Bonelli!Ma son sicuro che quando ha lanciato questo sondaggio Cheyenne non pensava alle storie di Bonelli figlio ...

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... alla fin fine meglio rileggersi i vecchi albi per ritrovare quel tipo di linguaggio. Però si perde qualcosa proprio del personaggio...

E' quello che faccio io ad esempio. Probabilmente, a malincuore, smettero' di leggerli perchè il confronto tra GLB ed il primo Nizzi con gli attuali autori mi indurrebbe a non acquistare piu' il Tex attuale, cui sono "sentimentalmente" legato da tantissimi anni; e poi mi sembrerebbe di fare uno "sgarbo" al mio vecchio genitore ( è lui che mi ha trasmesso la passione per il fumetto e per Tex in particolare ) che ancora lo legge, seppur sporadicamente anche per problemi di età. :(

Forse il Nizzi prima maniera potrebbe essere rappresentato da Moreno Burattini che, pero', continua a non essere "convocato" e, quindi, non possiamo avere la controprova.... :malediz...
P. S.: comunque Boselli e compagnia seguano pure la loro strada ma ricordo che Berardi ha scritto una storia ( una ! ) e su un albo che fu considerato del tutto "eccezionale". Tex è nato con precise, inequivocaboli caratteristiche. Stemperiamole pure ma se quelle poche rimaste risultano essere "artatamente" forzate perchè non nelle corde dell'autore ( e si vede :_sigh ) allora.... buonanotte e chi si accontenta buon per lui! :malediz... >:azz:

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Cosa mi manca del vecchio caro Tex?Fondamentalmente ... Nulla. Anzi a pensarci bene una cosa si ... il fatto che quando ho iniziato a leggerlo ero bambino e quegli anni, ahimè, non torneranno più!So che con quanto sto per dire susciter? un vespaio, ma a me non manca nulla perchè il Tex che mi piace di più non è quello di GLB.

Scusa, ma quanti anni hai? 15/20 è doubt Ne avevo già sentite ma questa è veramente il top delle tazzate ! :shock: :colt: Senza rancore, amigo.. :trapper:
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Ne avevo già sentite ma questa è veramente il top delle tazzate ! :shock: :colt:
Senza rancore, amigo.. :trapper:

Capelli d'Argento, sei pregato di rispettare le idee e le opinioni di tutti gli utenti, e a comportarti in maniera educata.

Spero che una cosa del genere non si ripeter?.

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