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TWF - Tex Willer Forum

Cosa Vi Manca Di Pi? Del Vecchio Caro Tex?


Cheyenne
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Cosa vi manca, se vi manca qualcosa, nel Tex degli ultimi anni?  

29 utenti hanno votato

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I suoi toni si sono affievoliti, le sue smargiassate sono meno frequenti, ma questi sono aspetti esteriori: il personaggio è maturato, ieri era un giovanotto spaccone e spaccatutto, oggi, dopo tanti anni, riflette un po' di piu'. Ma non mi pare che non sia Tex.

Concetto ampiamente discutibile.

Un personaggio può maturare in una saga caratterizzata da una continuity di fondo; Ken Parker (se lo hai letto) matura perchè invecchia, perchè la sua vita cambia per eventi deflagranti, perchè si muove in una realtà diversa, perchè i suoi anni passano davvero, perchè il west stesso che ruota attorno a lui si trasforma lentamente.
Tex, a partire dalla conclusione del periodo adolescenziale di Kit, non si evolve più come personaggio, perchè le sue avventure si muovono in un eterno presente: l'epoca storica è quella, l'età biologica è quella (sui 45 anni), gli eventi fondamentali della sua vita restano quelli (non è che si sia risposato, o abbia subito un trauma, o altro di rilevante dal punto di vista - per così dire - "trasversale").
Tex riflette un po' di più dopo tanti anni? Quali "tanti anni"? Lo hai letto "Incidente a Fullertown"? L' Tex non ha più 20 anni.......... e "La costa dei barbari"? "La caccia"? "San Francisco"? "Il clan dei cubani"? (n. 229 - quasi anni '80).
Mi indichi esattamente quando e come (e, soprattutto, in forza di quale "evoluzione") il personaggio-Tex diventa più riflessivo, affievolisce i toni, e smette di compiere frequentemente "smargiassate"?
Confondi l'evoluzione "editoriale" con l'evoluzione in sè del personaggio, ma in una saga come Tex, per come è strutturata, i personaggi non devono evolversi. Pu? cambiare lo scenario, il modo di sceneggiare, può essere aggiunto il colore...... ma non si possono modificare le caratteristiche intrinseche dei protagonisti.

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ma in una saga come Tex, per come è strutturata, i personaggi non devono evolversi. Pu? cambiare lo scenario, il modo di sceneggiare, può essere aggiunto il colore...... ma non si possono modificare le caratteristiche intrinseche dei protagonisti.

Sono perfettamente d'accordo con Tazhai: questa cosa non l'avrei saputa dire meglio!

L'unico punto su cui non concordiamo - ma è un punto fondamentale - è che per me queste modificazioni non ci sono state.
O meglio, in parte qualcosa cambi? con le storie di Nolitta (che pure sono tutte splendide, e alcune veri capolavori) e alcune ultime di Nizzi (quelle col Tex piccione, per intenderci). Ma secondo me sono stati solo "incidenti di percorso", se mi passate il termine.
Nelle sue caratteristiche essenziali (coraggio, lealt?, eroismo, antirazzismo) Tex è rimasto uguale.

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Beh, certo, anche una pizza all'ananas o alla nutella è sempre oggettivamente una pizza...... ^_^ ....... però in fondo hai ragione, ognuno ha i suoi gusti, magari è più buona la pizza ai fichi d'india, o al caff?........ peggio per me, che ordino sempre la solita "margherita".
Hasta luego, amigos! ::evvai::

E' troppo comodo metterla in questi termini :old: Se ne potrebbe dedurre che i tuoi gusti siano normali o di buonsenso, mentre quelli degli altri qualcosa di stravagande o demenziale doubt

Le storie che piacciono a te sono pizze margherite, le storie che a te non piacciono ma agli altri sè sono invece delle schifezze come quelle di Annaciccia alias Maccio Capatonda :D
Alcuni hanno votato 3 a "Il segreto del Morisco" e 10 a "Moctezuma!" mentre per me il giudizio è esattamente il contrario. Come vedi c'è molta, anzi moltissima variabilità nei gusti dei lettori e di quello che cercano in una storia di Tex e gli autori devono tenerne conto.
Io non credo che Tex sia stato "snaturato", che non sia più lo stesso eccetera, ma che in molte storie degli ultimi anni ci si è concentrati troppo sulle caratterizzazioni di altri personaggi, compresi i pards, troppe parole, troppe spiegazioni, troppa retorica e buonismo. E ci si è dimenticati della storia che inevitabilmente risultava un flop, una delusione :_sigh

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E' troppo comodo metterla in questi termini :old:? Se ne potrebbe dedurre che i tuoi gusti siano normali o di buonsenso, mentre quelli degli altri qualcosa di stravagande o demenziale doubt

Il mio non è un giudizio "di valore".

Lo dico meglio, via: se su Tex (=pizza margherita) si mette la nutella, o l'ananas (=ingredienti che, normalmente, stonano con la pietanza principale... salvo il "de gustibus" di ciascuno -ave_ ), il substrato oggettivo di Tex rimane, ma il sapore..... cambia!
Tex può diventare "altro" non solo perchè si capovolge una caratteristica (......... ci mancherebbe, caro Paco, che ci venisse presentato infingardo, vile, violento coi deboli o razzista!), ma anche perchè, lentamente, la si erode o la si diluisce; e può diventare "altro" anche non "per sottrazione", ma "per aggiunte": il che avviene quando il "contorno" non si sposa con la pietanza principale, e anzich? esaltarne il sapore, lo smorza o lo copre.
Quindi, è piuttosto banalotto - perdonatemi - dire che Tex è sempre lo stesso perchè spara meglio, perchè difende gli oppressi, perchè è antirazzista, e così via. Questi sono gli ingredienti base (e non di Tex: di tutti gli eroi positivi), non quelli "essenziali".
L' "essenza" di Tex non sta nell'essere il più veloce pistolero del west o nel combattere le ingiustizie, altrimenti sarebbe (e sarebbe stato) uguale a millemila personaggi usciti nel corso di decenni di produzione fumettistica.
L' "essenza" di Tex risiede in molte altre (piccole e grandi) cose, per la cui elencazione rimando alla lettura di diverse delle opzioni del sondaggio brillantemente confezionato da Cheyenne.

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Cheyenne brillantemente ringrazia :D e non si aspettava che il sondaggio raggiungesse un numero di pagine a due cifre. Bene, Tahzay ha ragione da vendere. Qui non si tratta di diversit? di gusti, tutti degnissimi e rispettabili: mica c'è da vergognarsi o nascondersi se si ama la pizza all'ananas o allo zibibbo (sempre che esista). Si tratta di arrivare a sovrapporre al gusto principale ingredienti talmente nuovi e diversi che quando va bene costituiscono una piacevole sorpresa, purch? rimanga qualcosa di sperimentale; altrimenti, se si esagera, non sono più n° sorprendenti n° piacevoli ma uno sconvolgimento del gusto ben noto della pizza. Vero anche che non è sufficiente presentare un personaggio abile nel tiro, buon tiratore di pugni, giusto, antirazzista ecc. ecc., per presentare Tex. Oggi, political correcteness docet, bisogna dire "nero" e guai al mondo che uno si permetta di dire "negro", che è esattamente la stessa cosa! Ma l'antirazzista Tex non si è mai fatto problemi nell'esclamare "Muso di carbone" o "Faccia gialla". E questo non lo ha mai fatto diventare razzista. E quando Tex convince con le buone maniere un sospetto a parlare lo fa con quell'ironia e quell'irriverenza che fanno vedere oltre il gesto violento. Altrimenti mi dite quanto piacere ci poteva essere nel vedere un tizio che mena pugni e sbatacchia la gente al muro, e che poteva diventare anche sommamente antipatico se non avesse scambiato con Carson le sue scanzonate battute mentre gonfiava come un canotto il malcapitato furbastro di turno?

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Mi indichi esattamente quando e come (e, soprattutto, in forza di quale "evoluzione") il personaggio-Tex diventa più riflessivo, affievolisce i toni, e smette di compiere frequentemente "smargiassate"?
Confondi l'evoluzione "editoriale" con l'evoluzione in sè del personaggio, ma in una saga come Tex, per come è strutturata, i personaggi non devono evolversi. Pu? cambiare lo scenario, il modo di sceneggiare, può essere aggiunto il colore...... ma non si possono modificare le caratteristiche intrinseche dei protagonisti.

Quando Tex ha cominciato a cambiare? Non è un mistero, il suo linguaggio e le sue smargiassate cambiano (diminuiscono o sono meno esplosive) soprattutto con Boselli. I personaggi, dici, non devono evolvere e devono mantenere le loro caratteristiche intrinseche. Secondo me, come anche secondo Paco, le caratteristiche intrinseche sono rispettate. Quello che manca è una certa esplosivit? nel linguaggio e nelle spacconate? Siamo d'accordo anche su questo. Io stesso qualche post fa ho detto che probabilmente ai nuovi autori (Boselli in primis) questa caratteristica (eccellente in Nizzi) manca.


Ciò su cui non siamo d'accordo è che Tex secondo voi sia addirittura stato snaturato (sono cambiate le caratteristiche intrinseche, non è più la succulenta margherita ma una più stravagante pizza alla nutella, una pietanza, come dice Cheyenne, che può andar bene una volta ma alla lunga nausea, ecc. ecc.). Ma questi sono gusti. Tex è sempre Tex. Ha perso una caratteristica, per quanto importante, ma questo non lo fa diventare altro. E' utopistico pensare che il personaggio non evolva. Sarebbe così se a scrivere fossero rimasti glB e Nizzi, ma se gli autori cambiano necessariamente il personaggio cambia. Secondo voi in peggio, alla stregua di una pizza alla nutella? De gustibus, secondo me molto in meglio, è una margherita con una saporitissima mozzarella di bufala :D.

Qualche post fa Cheyenne ha detto che lo sguardo penetrante e indagatore di Tex de L'Ultima Diligenza può essere meno appagante e comunque è altro rispetto al Tex degli albori. Siamo d'accordo. Ma io questo "altro" lo apprezzo molto di più, è per questo "altro" che ancora leggo Tex, altrimenti avrei smesso tanti anni fa. Perchè la solita margherita non mi basta più. Se il personaggio evolve in questo senso, ben venga l'evoluzione. Boselli è questo, non è Nizzi e neanche GlB. Possiamo metterlo in discussione, possiamo avere nostalgia del Tex d'antan (anch'io ce 'ho), ma non possiamo cambiarlo perchè lo stile di un autore secondo me non si cambia. Nel rispetto del personaggio (e secondo me questo rispetto c'è tutto, perchè alcuni aspetti esteriori quali il linguaggio non stravolgono il personaggio) questo autore ha svecchiato Tex scrivendo capolavori inarrivabili. O meglio, io li reputo tali. Se per voi non è così è solo una questione di gusti.

Ma pretendere che Boselli possa scrivere in maniera differente da come sa e vuole fare mi sembra irrealizzabile e ingiusto. Ingiusto, perchè è come se gli si chiedesse di scimmiottare i suoi precedessori, ma uno quelle caratteristiche ce le ha o non ce le ha. Se Nizzi è stato il miglior erede di GlB è perchè aveva nelle corde quello stile. Boselli non ce l'ha. Snatura il personaggio? No. Incontra i gusti dei lettori? Credo proprio di sè, ma, ovviamente, non di tutti, come quelli di Nizzi e GlB da tempo non incontravano più i miei.

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Cosa mi manca del vecchio Tex?Niente.... a parte Dame di Picche ,Diablere,Luceri, templi Maya, vascelli alla deriva, sette cinesi, fiori della morte, ecc ecc in sintesi la fantasia di un vero romanziere....

A me ad esempio queste cose non mancano per niente. Le ho apprezzate in passato, ma non vorrei proprio rivederle. Vorrei rileggere storie del tipo Uccidete Kit Willer, L'Ultima diligenza, I giustizieri di Vegas, Montagne Maledette, ecc ecc. In queste storie io ci ho visto un grande romanziere. Ma sono solo gusti. Il tuo Tex non è migliore del mio. I personaggi dopo 65 anni possono cambiare (e meno male), e bisogna farsene una ragione.
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Cosa mi manca del vecchio Tex?Niente.... a parte Dame di Picche ,Diablere,Luceri, templi Maya, vascelli alla deriva, sette cinesi, fiori della morte, ecc ecc in sintesi la fantasia di un vero romanziere....

La fantasia di un romanziere si può esprimere benissimo anche attraverso trovate meno "fantastiche" ma può essere comunque un vero romanziere. Pistoleri sulla via del tramonto, eroici ribelli, uomini dalle abilità anche irreali, ma caratterizzati psicologicamente in maniera che ha sempre lasciato il segno. I tempi cambiano e la fantasia riflette altri modi di pensare, oggi più vicini al concreto e al reale. Farebbe strano vedere oggi una storia con gli elementi di una volta : alcuni si potrebbero riprendere ma altri probabilmente sarebbere come sgraditi. Faccio un esempio, il caso di Mefisto. Quando Nizzi scrisse il suo ritorno, ricordo che alcuni scrissero che non era un antagonista adatto a questi tempi, ormai un po' vecchio. Magari si può rimpiangere le trovate fantastiche di un tempo, però mi chiedo se oggi otterebbero lo stesso entusiasmo.
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Io credo che Thazay abbia centrato gran parte del problema. Anche altri hanno detto cose fondate, ma ho l'impressione che a volte parliamo su piani diversi e non ci intendiamo. Leo permettimi di dirti che qu? non è una questione di gusti, è non si tratta di aprire nemmeno un processo a Boselli. Quello che sostengo io lo ritengo riferito a tutti gli autori; vale per Boselli ma anche per Nizzi che certamente nelle ultime storie ha snaturato Tex trasformandolo in un "piccione". Quanto ai cambiamenti di Tex una cosa sono i cambiamenti esteriori come li definisci tu. E ci sono stati ben prima di Boselli. Il Tex di Nizzi è certamente più "politically correct" di quello di GLB. Mena sempre le mani ma un p? meno rispetto a quello di GLB e anche gli aspetti legali della sua attività hanno un rilievo maggiore che prima. Il suo linguaggio è diverso (GLB si permetteva di definire un nero "sporco negro" o un cinese "muso giallo"). Oggi, a torto o a ragione non importa qui saperlo, sarebbe probabilmente censurato. Quindi anche i cambiamenti "esteriori" che introduce Boselli vanno bene come sono andati bene quelli di Nizzi; e magari sono cambiamenti che cercano di tenere un certo passo con i tempi che cambiano nella società dei lettori. Ma cosa diversa sono i cambiamenti "interiori"; Il personaggio è stato fissato nel tempo e nello spazio dal suo creatore. Ha ragione Thazay. E quindi se è stato fissato l' non può evolvere. Ad evolvere possono semmai essere alcuni aspetti "esteriori" come giustamente li ha definiti tu. A mio giudizio, trasformare Tex in personaggio che "evolve interiormente" come un Ken Parker non credo che sia rispettoso di chi ha creato il personaggio Tex, e la "Collanda Tex". Cosè come è scorretto ridurre Tex al ruolo di comprimario per dare spazio a nuovi personaggi che ne prendono il posto di protagonista. E non ci si può nascondere dietro una giustificazione del tipo: si ma a me piacciono le nuove storie e quindi per me si può anche accantonare Tex. Questo è Tex e questa è la Collana del Tex. Per fare altro si aprono altre Collane dove magari Tex può fare la sua comparsa da co-protagonista, se del caso.... Per scrivere su Tex storie dove Tex non è più il protagonista, allora bisogna scriverle su un altra collana o aprine una nuova. Dire mi sta bene vedere scomparire Tex perchè a me le storie che escono piacciono così come sono, oltre a non trovare d'accordo magari molti altri lettori, è un pericolo per la stessa serie.

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Mi sono dimenticato di spiegare una cosa per Leo. Quando dico che le storie come Colorado Belle e gli invincibili sono come le pause nella musica, intendo dire che storie con Tex relegato al ruolo di comprimario stanno alla collana "Tex" come le pause sul pentagramma. Se riempiamo il pentagramma di pause, non abbiamo più la musica... Questa collana è nata per dare luce a Tex e viceversa.... Qualche pausa ogni tanto ci sta. Ma trasformarla in altra cosa, anche in altra cosa buona come nel caso delle storie citate è pericoloso e sopratutto è scorretto sotto tanti aspetti.... Quindi la discussione è su un piano diverso. Non si tratta di contrapporre gli autori attuali a quelli passati con le loro caratteristiche o di definire le cose in termini di gusti personali... Si tratta di salvaguardare qualcosa che è essenziale, cioè Tex. Tex è il Dominus. Se Tex non è più il Dominus allora non dobbiamo parlare più nella collana del Tex. e a questo punto potremmo anche non parlarne più in un forum intitolato TWF ma parlarne in un forum di storie a fumetti in senso lato... Tex non è comprimario, perchè è Tex che da senso a questa serie, e a questa discussione. Gli altri sono comprimari e sono in funzione di Tex... Spero di essermi spiegato meglio... Buona notte :trapper:

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... per me queste modificazioni non ci sono state.
(...).
Nelle sue caratteristiche essenziali (coraggio, lealt?, eroismo, antirazzismo) Tex è rimasto uguale.

Qui non ti seguo.

La riduzione all'essenza di Tex che hai appena fatto mi sembra estrema. Equivale a svuotarlo di ogni specificit?, riducendolo al classico stereotipo dell'eroe senza macchia e senza paura comune a tutta la narrativa mondiale... A questo punto Tex, di diverso dagli altri eroi ha solo il nome.
Mi domando allora cosa abbia inventato realmente, di suo, G. Bonelli. Il fumetto non l'ha inventato lui, il western con le sue figure e i suoi scenari neanche, i temi delle sue storie sono tutti tratti dalla letteratura d'avventura generale e western particolare. Se anche il suo personaggio è soltanto un eroe generico, uguale a tanti altri...

Forse il tuo è un discorso soggettivo, cioè volto a rimarcare ciò che a te importa di Tex, e allora mi va benissimo.
Però, un conto è dire "A me del personaggio Tex importa che sia un coraggioso che difende i deboli e gli oppressi, tutto il resto poco mi interessa", altro è sostenere che Tex non ha subito modificazioni ed è rimasto uguale, il che non è esattamente vero. Non è stato snaturato, concordo su questo, ma non è rimasto uguale.

Tornando ad una prospettiva soggettiva - la mia, in questo caso - proprio perchè sono molto interessato alla caratterizzazione dei personaggi, non posso certo considerare accessori gli aspetti che costituiscono il carattere e la personalit? del personaggio principale !...

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certi lettori non capiscono niente! Per esempio come si può dire che Mefisto non sia un nemico non adatto a questi tempiù Che eresia! Un conto è che quella storia (seppur con un buonissimo inizio) cadde un po' nel finale (Mefisto che si traveste mi ricorda anche La Tigre Nera, per citare un antagonista inventato dall'autore di Fiumalbo) ma sinceramente questi lettori che amano solo gli indiani e i baanditi sono così noiosi. Il west è avventura, si presta benissimo a contaminazioni con altri generi, sepur con parsimonia. Se avessero dato retta a certo tipo di lettore il Tex non avrebbe mai avuto storie come "Il Figlio di Mefisto", "Le Terre dell'Abisso", El Morisco", "Il Fiore della Morte" eccetera eccetera eccetera. Erano storie belle che ogni tanto DEVONO starci. Sai che noia inseguire soltanto gli apache nel deserto!Dimentichiamo spesso che si tratta di un fumetto, che le storie nascono per crearci quella sospensione dalla realtà. Il novanta per cento delle cose che Tex compie sono impossibili per qualsiasi essere umano, ed è questo che mi piace.

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Ma cosa diversa sono i cambiamenti "interiori";
Il personaggio è stato fissato nel tempo e nello spazio dal suo creatore. Ha ragione Thazay. E quindi se è stato fissato l' non può  evolvere. Ad evolvere possono semmai  essere alcuni aspetti "esteriori" come giustamente li ha definiti tu.
A mio giudizio, trasformare Tex in personaggio che "evolve interiormente" come un Ken Parker non credo che sia rispettoso di chi ha creato il personaggio Tex,  e la "Collanda Tex". 

L'evoluzione interiore di Tex consiste in cosa? In qualche spacconeria di meno e in un linguaggio meno esplosivo e meno ironico? Sono d'accordo, Tex in questo senso si è evoluto, o involuto, a seconda dei punti di vista. Io non nego questo. Dico solo che cambiando gli autori è probabilmente fisiologico che questo accada. Ho parlato di elementi che sono oppure no nelle corde dell'autore, e ho anche ammesso che probabilmente questi aspetti sono meno congeniali ai nuovi autori di Tex.


Ma tu, Ted, parli addirittura di mancanza di rispetto verso chi ha creato il personaggio. E' su questo che siamo totalmente in disaccordo. Tex è cambiato perchè sono cambiati gli autori, ed è inevitabile che questo accada. Se volevamo che Tex restasse immutato, allora il fumetto avrebbe dovuto chiudere con GlB. Tex è stato snaturato? Questa è la domanda! Se Tex è stato snaturato, ti darei ragione; ti darei ragione se avesse realmente subito un'evoluzione interiore. Ma questo non è accaduto. Alcuni suoi aspetti esteriori sono cambiati, sicuramente importanti perchè caratterizzanti il personaggio, ma nella sostanza Tex è sempre lo stesso. Credo inoltre che un autore debba valutare (al di l' del proprio stile e di quello che gli è congeniale o meno) anche i tempi e il pubblico. Al di l' di noi aficionados, credo che un fumetto che oggi voglia stare sul mercato e attrarre i più giovani debba puntare anche su altre caratteristiche, quali l'approfondimento psicologico dei personaggi e quindi un maggiore spessore dei comprimari e delle vicende.


Cosè come è scorretto ridurre Tex al ruolo di comprimario per dare spazio a nuovi personaggi che ne prendono il posto di protagonista.

Poi dici che è scorretto ridurre Tex al ruolo di comprimario. Anche su questo sono totalmente in disaccordo. Il Tex nizziano e glbonelliano, che si confrontava con personaggi "morituri" (come li ho definiti prima), vale a dire col destino inevitabilmente segnato e scontato, era un protagonista totalizzante, che mi è piaciuto molto ma che alla lunga mi ha stancato.


L'alleggerimento (indubbio) di Tex a favore di altri comprimari operato da Boselli per me non ha significato "ridurre Tex al ruolo di comprimario"; ha significato invece far svettare Tex (perchè Tex alla fine svetta sempre, vince sempre e a lui spetta l'ultima parola) su un mondo di comprimari pesanti e quasi degni di stargli alla pari. Ha significato, in buona sostanza, valorizzare Tex, perchè le sue capacità umane si sono dovute confrontare con qualcosa di diverso dei soliti cattivi e le sue vittorie per questo diventano ancor più significative. Tex che primeggia sui soliti cattivoni mi aveva stancato. Tex che affronta altre situazioni e altre difficolt? mi entusiasma. Lui è un protagonista affiancato da grandi co-protagonisti, non un semplice comprimario.


Per scrivere su Tex storie dove Tex non è più il protagonista, allora bisogna scriverle su un altra collana o aprine una nuova.
Dire mi sta bene vedere scomparire Tex perchè a me le storie che escono piacciono così come sono, oltre a non trovare d'accordo magari molti altri lettori, è un pericolo per la stessa serie.

Si tratta di salvaguardare qualcosa che è essenziale, cioè Tex. Tex è il Dominus. Se Tex non è più il Dominus allora non dobbiamo parlare più nella collana del Tex.

Per me il pericolo è invece quello di scrivere sempre le stesse cose. Io stesso, grande lettore di Tex, avevo smesso di leggere e acquistare Tex. Non ci fosse stata una certa evoluzione, non l'avrei più comprato. Ciò per dire che è pericoloso anche non cambiare mai.


Per concludere, rifaccio mie le parole di Josey Wales di qualche post fa

- C'è chi rimpiange alcune cose ( nel caso del sottoscritto: una certa caratterizzazione del personaggio che è stata modificata,
una maggior presenza dei pard, le storie lunghe e un tasso di ironia/umorismo sensibilmente diminuito ), ma accoglie con favore la maturazione in termini di scrittura, di disegno, riconoscendo che finora si è trattato di una evoluzione naturale, sempre contenuta
entro i giusti limiti e mai spinta verso i confini della snaturazione.

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L'alleggerimento (indubbio) di Tex a favore di altri comprimari operato da Boselli per me non ha significato "ridurre Tex al ruolo di comprimario"; ha significato invece far svettare Tex (perchè Tex alla fine svetta sempre, vince sempre e a lui spetta l'ultima parola) su un mondo di comprimari pesanti e quasi degni di stargli alla pari.

Altra cosa su cui siamo in disaccordo.

Il Tex granitico, inscalfibile e serioso spesso propostoci da Boselli è proprio frutto del fatto che si è voluto farne non il fulcro della narrazione, ma un "primus inter pares".
Un Tex, cioè, che a maggior ragione ha costantemente bisogno di dimostrare di avercelo più lungo di tutti (scusate il francesismo, ma rende bene l'idea), proprio per "elevarsi dalla massa", ossia da personaggi che - come tu stesso dici - sono "quasi degni di stargli alla pari".
Il Tex bonelliano era autoironico, dissacrante e distensivo, strizzava l'occhio al lettore, non aveva bisogno di segnalare la sua presenza con i neon lampeggianti. Si stagliava in maniera nettamente superiore rispetto ad una platea umana misera, meschina, piatta, anonima (il che non vuol dire non caratterizzata psicologicamente, attenzione).
Ed anche i numerosi complimenti, a volte totalmente gratuiti, che vengono rivolti a Tex nelle storie boselliane dai vari comprimari, che funzione hanno se non quella di rispondere a questo timore latente (come a dire: "ok ragazzi, don't worry, Tex è sempre il n. 1, tranquilli, non me lo sono dimenticato, vedete?").

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Ma Leo siamo più vicini di quanto sembri.
1) Certi cambiamenti fisiologici li riconosciamo entrambi come necessit? cui non ci si può opporre.
2) Io parlo di mancanza di rispetto verso il creatore in senso lato e non mi riferisco solo agli autori attuali. Torno a farti l'esempio di Nizzi che trasforma l'ultimo suo Tex in un allocco: anche questa è mancanza di rispetto verso GLB e Galeppini.
3) Siamo in disaccordo sulla scorrettezza. . Perchè, scontato il fatto che non ti piaccia più il Tex che si scontra sempre con personaggi "morituri" dal destino segnato, non posso che rilevare il fatto che questo è Tex. Serie e protagonista fissati in un mondo in bianco e nero, dove ci sono pochissime sfumature. Dove le personalit? dei protagonisti sono caratterizzate indelebilmente. Dove bene e male, buono e cattivo sono caratterizzati in maniera netta. Dove la vitalit? del protagonista si manifesta in azione.
Questi sono il fumetto e la collana che ha creato GLB, piaccia o non piaccia (più).
Di fronte a certi cambiamenti non più solo esteriori e fisiologici, ma radicali o sostanziali, allora io parlo di scorrettezza sotto diversi aspetti....
Un aspetto può essere definita "scorrettezza deontologica" cioè nel trasformare la collana e il suo personaggio in altro da ciò che è stato creato.
Un aspetto può essere quello "commerciale". Se ho un prodotto commerciale consolidato e conosciuto da 65 anni come Tex, con determinate caratteristiche
e lo commercializzo con caratteristiche nuove e diverse, compio una scorrettezza a danno dei consumatori. A meno di informarli preventivamente del cambiamento del prodotto...
4) Il pericolo di scrivere sempre le stesse cose che rilevi tu è vero ed è reale, ma è proprio questa la sfida che dovrebbe essere colta da chi vuole scrivere Tex. Il pericolo che rilevo io è quello di erodere Tex e la collana a lui dedicata, per sostituire il tutto con altro in cui Tex è comprimario o co-protagonista di altro.....
5) Le parole di Josey Wales sono ben misurate. Non mi sento n° di sottoscriverle n° di negarle. Di certo però rilevo che IMHO l'evoluzione è su un crinale pericoloso, dove il confine tra giusto limite e snaturazione è molto sottile.....

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[il Tex bonelliano era autoironico, dissacrante e distensivo, strizzava l'occhio al lettore, non aveva bisogno di segnalare la sua presenza con i neon lampeggianti. Si stagliava in maniera nettamente superiore rispetto ad una platea umana misera, meschina, piatta, anonima (il che non vuol dire non caratterizzata psicologicamente, attenzione).
Ed anche i numerosi complimenti, a volte totalmente gratuiti, che vengono rivolti a Tex nelle storie boselliane dai vari comprimari, che funzione hanno se non quella di rispondere a questo timore latente (come a dire: "ok ragazzi, don't worry, Tex è sempre il n. 1, tranquilli, non me lo sono dimenticato, vedete?").

Straquioto questo discorso!
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Si stagliava in maniera nettamente superiore rispetto ad una platea umana misera, meschina, piatta, anonima (il che non vuol dire non caratterizzata psicologicamente, attenzione).

E ritorniamo ai gusti! A me quella "platea umana misera, meschina, piatta, anonima", che pure ha popolato tante storie di Tex e che tanto mi ha divertito in passato, ormai non dava più niente. Tex svettava nettamente? E grazie, di fronte a cotanta platea, "gli piace vincere facile..." _ahsisi


Per i miei gusti, Tex si è arricchito (altro che pericolo) di umanit? varia, sfaccettata , complessa, pesante, di spessore: è su di loro che Tex deve svettare.

Mitch de Gli Assassini è un grande personaggio, co-protagonista insieme a Tex? Bene, se Tex svetta su di lui non è un primus inter pares, ma è il più grande, perchè sovrasta non un'umanit? piatta e misera ma un personaggio con gli attributi.

Oppure deve confrontarsi con Kurt Weiser? Non credo sia sminuito dal personaggio di Gothlay, ma quanto interesse desta tale figura in questa storia!

Il Colonnello Brandon de I Territori del NordOvest assurge a protagonista come mai era accaduto in passato (si scava nella sua storia, nei suoi sentimenti d'amore e di amicizia, nella cupa sua situazione con Golden Eye): è uno spettacolo, eppure alla fine è Tex che stende il suo avversario.

Non primus inter pares, ma protagonista che spicca su altri protagonisti, e che protagonisti!

Ma sono sempre gusti personali. Tex è sempre l'.

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Il Tex che si confronta con personaggi "morituri" non piace nemmeno a me. Si oscura e si perde. Ma evitarlo non dipende da comprimari più o meno... primari, ma da antagonisti coi fiocchi. Quelli che ti lasciano con il fiato sospeso fino all'ultimo, anche se poi sai che vincer? Tex, altrimenti perchè mai la serie si chiamerebbe con il suo nome? Quelli che obbligano Tex ad essere Tex, a non vincere gratuitamente solo perchè l'avversario è una mezza tacca. Le mezze tacche, sia chiaro, servono e hanno la propria ragion d'essere, perchè una storia non può essere fatta solo di alta strategia, duelli tra fior di pistoleros e assedi tra rocce con una sola, esilissima via d'uscita; ci va anche la scena in cui Tex gigioneggia sulla mezza tacca di turno o mette in fuga gli avventori del saloon, altrimenti non ci si diverte. Antagonisti coi fiocchi, dicevo. Ma quando si tirano le somme devono sempre stare un gradino sotto Tex. Questo è ciò che d' luce al protagonista. I comprimari possono essere bravi, belli, buoni e simpatici, ma se mettono Tex o anche "solo" i pards in ombra già non funzionano più. E d'altra parte, perchè a volte sembra necessario spremersi per creare un comprimario che dopo aver quasi messo Tex in ombra probabilmente verr? presto dimenticato (penso ad esempio a Laredo, dopo il suo ritorno mi chiedo quanti ne sentiranno ancora la mancanza)? Perchè, quando il mondo di Tex aveva già i suoi Jim Brandon, Gros Jean, Pat McRyan... ?

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2) Io parlo di mancanza di rispetto verso il creatore in senso lato e non mi riferisco solo agli autori attuali. Torno a farti l'esempio di Nizzi che trasforma l'ultimo suo Tex in un allocco: anche questa è mancanza di rispetto verso GLB e Galeppini.

Secondo me le piccionate di Nizzi derivavano piuttosto da falle nella sceneggiatura di un autore stanco e non più in grado di dominare in maniera salda le proprie trame.


3) Siamo in disaccordo sulla scorrettezza. . Perchè, scontato il fatto che non ti piaccia più il Tex che si scontra sempre con personaggi "morituri" dal destino segnato, non posso che rilevare il fatto che questo è Tex. Serie e protagonista fissati in un mondo in bianco e nero, dove ci sono pochissime sfumature. Dove le personalit? dei protagonisti sono caratterizzate indelebilmente. Dove bene e male, buono e cattivo sono caratterizzati in maniera netta. Dove la vitalit? del protagonista si manifesta in azione.
Questi sono il fumetto e la collana che ha creato GLB, piaccia o non piaccia (più).

Questo ? stato Tex. E' da vent'anni che Tex non è più così. Il primo personaggio "grigio" (ma anche in GlB c'erano ovviamente stati, sia pure non frequentemente) è Nick Calavera di Decio Canzio (1994) seguito da Ray Clemmons ('94), Shane O' Donnell ('95), Glenn Corbett, ecc. ecc. Per non parlare del solo Boselli ci aggiungo lo splendido Capitano Freemont de L'Ultimo Ribelle di Nizzi o la complicata situazione della famiglia di Sangue sul Colorado, altra perla dell'autore di Fiumalbo: ebbene, mi pare che il paventato pericolo non si sia concretizzato, e che la testata, sia pure nella crisi della carta stampata che non sto qui a riesumare, abbia tenuto in maniera egregia. Forse il merito è anche di questo nuovo corso, no? Io sono l'esempio (ma non credo di essere l'unico) del lettore che altrimenti non avrebbe più avrebbe acquistato Tex. Il pericolo, rapportato a me e a lettori come me, era di disaffezionarci per eccesso di ripetitivit?, per un bianco e nero netto sempre uguale a sè stesso, per una stancante immobilit?.
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"Cmq è Tex che ammazza il cattivo alla fine" Ecco, nelle storie boselliane succede spesso questo. Molte volte era meglio che fossero quei comprimari psicologicamente positivi a far fuori i cattivi di turno. Avrebbe avuto un senso. Ci si accontenta della comparsata ... mah ... Io voglio vedere soggetti tipo I Cospiratori, L'uomo con la frusta, storie di spionaggio, cospirazioni, intrighi, congiure ... insomma Nizzi ce ne ha dato esempio, dove Tex è protagonista, mica Colorado Belle e robe simili ... dai!!!

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Il Tex che si confronta con personaggi "morituri" non piace nemmeno a me. Si oscura e si perde. Ma evitarlo non dipende da comprimari più o meno... primari, ma da antagonisti coi fiocchi. Quelli che ti lasciano con il fiato sospeso fino all'ultimo, anche se poi sai che vincer? Tex, altrimenti perchè mai la serie si chiamerebbe con il suo nome? Quelli che obbligano Tex ad essere Tex, a non vincere gratuitamente solo perchè l'avversario è una mezza tacca. Le mezze tacche, sia chiaro, servono e hanno la propria ragion d'essere, perchè una storia non può essere fatta solo di alta strategia, duelli tra fior di pistoleros e assedi tra rocce con una sola, esilissima via d'uscita; ci va anche la scena in cui Tex gigioneggia sulla mezza tacca di turno o mette in fuga gli avventori del saloon, altrimenti non ci si diverte.
Antagonisti coi fiocchi, dicevo. Ma quando si tirano le somme devono sempre stare un gradino sotto Tex. Questo è ciò che d' luce al protagonista. I comprimari possono essere bravi, belli, buoni e simpatici, ma se mettono Tex o anche "solo" i pards in ombra già non funzionano più.
E d'altra parte, perchè a volte sembra necessario spremersi per creare un comprimario che dopo aver quasi messo Tex in ombra probabilmente verr? presto dimenticato (penso ad esempio a Laredo, dopo il suo ritorno mi chiedo quanti ne sentiranno ancora la mancanza)? Perchè, quando il mondo di Tex aveva già i suoi Jim Brandon, Gros Jean, Pat McRyan... ?

Ma non mi pare, Cheyenne, che gli antagonisti con i fiocchi siano mancati in questi ultimi anni. Agli antagonisti coi fiocchi si sono solo aggiunti i comprimari coi fiocchi. Mettono in ombra Tex? E' un'ombra temporanea, perchè alla fine è Tex a svettare, a vincere, a dominare. E poi gli antagonisti per forza di cose sono quasi sempre "morituri", ed è in questo senso che parlo di destino segnato: alla fine della pista c'è solo quell'esito. Io, personalmente, sono più incuriosito da personaggi il cui sbocco è imprevedibile. "Che ne sarà di lui, quando questa storia sarà finita?" Riquoto questa domanda che Lena rivolge a Carson riferendosi a Ray Clemmons, per dire che questa domanda per me è estremamente intrigante, e mi spinge a leggere una storia con curiosità ed entusiasmo.


Sui comprimari alla Pat o alla Gros-Jean: è divertente che ogni tanto riappaiano, ma queste figure non hanno obiettivamente un grosso spessore umano. Sono compagni di viaggio divertenti e piacevoli, ma stiamo parlando di tutt'altra cosa rispetto a un Laredo o a uno Shane. Sono imparagonabili. Lo stesso Jim Brandon, che invece ha altre potenzialità, è stato sempre e solo sfruttato come contorno di lusso. Ci è voluto Boselli, con I Territori del NordOvest, per dare una vera dimensione e una vera profondit? al personaggio.

Probabilmente sono troppo di parte. Che cce devo f?? Sono pazzo di Boselli e non riesco ad essere obiettivo? Non credo, ma visto che mi siete tutti contro :generaleN: comincio a pensare che sia così...

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Io voglio vedere soggetti tipo I Cospiratori, L'uomo con la frusta, storie di spionaggio, cospirazioni, intrighi, congiure ... insomma Nizzi ce ne ha dato esempio, dove Tex è protagonista, mica Colorado Belle e robe simili ... dai!!!

Arieccoli, i gusti personali. I Cospiratori e L'Uomo con la frusta sono due storie fantastiche, chi lo nega?Eppure, ad entrambe preferisco la profondit? di Colorado Belle. Sono due stili e due modi di essere autori totalmente differenti. Nessuno di loro sconfessa il creatore del personaggio. Il primo è più nel solco della tradizione, il secondo innova e arricchisce senza snaturare. Anch'io potrei dire: "vuoi mettere Colorado Belle con L'Uomo con la frusta? Dai..." (e lo direi con ferma convinzione) ma non lo dico perchè capisco che i miei gusti sono diversi dai tuoi. Ma sono gusti. Io non metto in discussione il tuo Tex, e credo che non si possa mettere in discussione il mio. E' sempre Tex, forse figlio dei nuovi tempi ma non snaturato o stravolto.
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certi lettori non capiscono niente! (...) sinceramente questi lettori che amano solo gli indiani e i baanditi sono così noiosi.

Eh, eh, avrei da ridire... Essendo uno di quei lettori noiosi che non capiscono niente perchè in un contesto western, anche fumettistico, amano vedere "solo" banditi e indiani ( ma anche tutti gli altri numerosi ingredienti tipici del genere ), ti rispondo. Che dire è A me non sembra una posizione così illogica e strampalata. Amo il western classico, il western crepuscolare, il western-spaghetti, persino il western-sberleffo di Hill-Spencer... ma il western-abracadabra o il western-zombie proprio no, sorry. In ogni caso, condivisibile o no, è una opinione come un'altra. Non vedo motivo perchè qualcuno debba accoglierla con insofferenza. In linea del tutto generale, io vorrei sentirmi libero di dire la mia riguardo un prodotto che acquisto regolarmente come gli altri 209.999 lettori che, ciascuno con la sua scienza e i suoi gusti, costituiscono il variegato pubblico di Tex. E' lo scopo di un forum, no è :trapper:
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