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TWF - Tex Willer Forum

Cosa Vi Manca Di Pi? Del Vecchio Caro Tex?


Cheyenne
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Cosa vi manca, se vi manca qualcosa, nel Tex degli ultimi anni?  

29 utenti hanno votato

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Se aveste chiesto vi avrei detto che è una intervista apparsa su eureka nel 1968 per il ventennale di Tex che in quel momento andava strabene nelle vendite, ben molto prima delle avventure citate da Paco e quando ancora Borden correva appresso ad altre cose, non ai fumetti spero. L'incontro tra GLB e Borden avverr? se non ricordo male dopo circa 16-17 anni quando GLB girava intorno ai 76 anni ( nell'intervista ne dichiarava 59 quindi un giovincello ). Ora dichiarare come al solito " tutte palle da vecchie mummie " me lo aspetto ma smontare tutto con una arzigogolata discussione sulla architettura di pensiero degli artisti mi sembra fuori luogo, per cui vi d' l'intervista integrale del 1968 ( ci tengo a ribadirlo )

Intervista con Gianluigi Bonelli. A cura di Luciano Secchi ( Max Bunker ). Tratta dalla rivista Eureka, numero 7, maggio 1968.1) Incominciamo con l'età ... se si può dire!Cinquantanove.2) Qual è stato il primo personaggio che ha creato??Artagov, il Figlio degli Dei, una specie di Tarzan ambientato nell'epoca preistorica.3) E gli altri?Beh, il conto è un po' difficile: posso ricordare solo i principali: Il Piccolo Filibustiere; La Piuma Verde; Andus; Il Crociato Nero; L'Uomo dal Pugno d'Acciaio; Il Cinque di Picche; La Pattugliadei Senza Paura; I Conquistatori dell'Abisso; Yorga; Yuma Kid e Tex.4) Com?? nata l'idea di questo personaggio che alcuni pensano abbia anticipato l'avvento del ?Western all'italiana? che ha tanto spopolato sugli schermi?Come tutte le altre idee, ossia per caso. Di solito un editore chiede a un autore di scrivergli una bella storia e quest?ultimo, dopo una mezza giornata al massimo di riflessione, comincia a buttar già l'idea e il personaggio cercando naturalmente di fare qualcosa di decente. Poi, come per tante altre faccende, ci si mette di mezzo Madama Fortuna e se Lei d' la spintarella tutto va bene; in caso contrario, l'editore convoca d'urgenza l'autore, l'uno e l'altro si guardano negli occhi e, dopo un rapido scambio di brevi ma efficaci parole, l'autore si d' urgentemente da fare per procurare un accidente secco al personaggio e mandano a suonar l'arpa nel paradiso che gli compete.5) Prima dell'avvento dei così detti è fumetti neri ?, Tex era considerato un fumetto d'avanguardia come espressione liberalistica. I più conservatori infatti hanno avuto, se non andiamo errati, da ridire. Lei che ne dice?Per quel che mi riguarda, ho sempre cercato di ricreare, nei racconti di Tex, l'atmosfera reale del vecchio West dove, purtroppo, gli uomini è giusti è erano costretti dalle circostanze a usare il è vecchio Giudice Colt è per reprimere gli abusi e le violenze messe in atto da elementi senza scrupoli, e di conseguenza, questa mia posizione di interprete fedele del modo di vivere di quei tempi mi ha spesso portato all'uso di un linguaggio piuttosto forte e a sceneggiature notevolmente violente. Tengo comunque a chiarire, e lo testimonia l'intero ciclo di avventure di Tex Willer, che non mi sono mai compiaciuto nel descrivere azioni in cui la violenza si avvicinasse al sadismo o fosse anche soltanto gratuita.6) Oggi è di moda il sottofondo psicologico di ogni personaggio. Tex ne ha uno?... Quale?Non complichiamo le cose. Tex non ha alcun sottofondo psicologico e non ho mai preteso di dargliene uno. Tex è un simpatico rdddrizzatore di torti uso a dar ragione a chi ce l'ha e senza badare al resto. Per Tex non esistono problemi razziali o sociali. Come ho già detto, per lui chi ha torto ha torto, anche se è il burbanzoso colonnello del Forte smanioso di coprirsi di gloria e far carriera a costo della pelle (mai sua!) dei suoi soldati e di quei poveri diavoli di indiani, o se è il solito sporco politicante stracorrotto che per ben riempire la cassaforte vende terre non sue a speculatori dalla coscienza coperta da peli di mammut.7) La parte è colta? della popolazione ha recentemente scoperto i fumetti. Cosa ne pensa delle manifestazioni, convegni, tavole rotonde sui è comics ??Che il turismo va sempre incoraggiato e che se le tavole sono ben imbandite, perchè diavolo non onorarle?8) Citi subito senza riflettere cinque personaggi da salvare presupponendo che per gli altri ci fosse il Farenheit 451. Presto detto. Topolino; Braccio di Ferro; le storie di B. C.; Gordon e il Principe Valentino.9) Comprendendo stranieri e italiani, quali sono a suo giudizio i migliori disegnatori?Alex Raymond, Foster, Albertarelli, Molino, Uggeri, Tarquinio, D'Antonio, Giolitti, Ticci, Letteri, Galleppini e, per quanto io lo consideri più un valentissimo illustratore che un è cartoonist?, Battaglia.10) E quali i soggettisti?Per quanto possa sembrare strana la mia affermazione, dir? che la mia cultura fumettistica vale una cicca, in quanto, appena smesso di scrivere Tex, mi dedico alla lettura di libri di fantascienza o polizieschi, e perciò non posso onestamente rispondere a tale domanda. Un tempo leggevo Gordon, Mandrake, Tarzan e il Principe Valentino, poi ho smesso di leggere fumetti perchè, essendoci dentro sino al collo, che voglia potrei avere di leggere anche quello che scrivono gli altri?11) Esiste qualche è cartoonist? che secondo lei non ha avuto la fortuna che meritava?Un momento! Come la vogliamo mettere con l'espressione è fortuna ?? ... Soldi in tasca? ... Stima da parte del pubblico? Beh, prendiamo allora la parola è fortuna? come sinonomo di notorietà e in questo caso, dal come la vedo io, risponder? che se uno ha è qualcosa? dentro, prima o poi anche gli altri, editori e pubblico, questo è qualcosa è lo vedono e il resto viene poi da sè.12) E l'inverso?Non datemi del facilone, ma per conto mio una fortuna non è mai completamente immeritata, in quanto è generalmente il frutto di un certo ingegnaccio, o di notevole costanza nel perseguirecerte mete.13) Quali sono i suoi divi preferiti, intendendo per divi personalit? dello spettacolo, sport e di ogni qualsiasi manifestazione a onor di cronaca?In tutta coscienza, faccio raramente il tifo per qualcuno, però, se mi è concesso limitare la mia risposta al campo cinematografico, dir? che i miei preferiti sono, od erano, Gary Cooper, Burt Lancaster, Kirk Douglas, Dean Martin e Gary Grant.14) E le sue letture preferite?Libri gialli e di fantascienza.15) Il suo pensiero sulla guerra del Viet-Nam. Premesso che non ho la competenza necessaria per dare un giudizio su quanto sta accadendo nel Viet-Nam, dir? che la mia sensibilit? di uomo è profondamente offesa dal fatto che, nonostante le dolorose esperienze del passato, si debba ricorrere ancora alle armi per trovare una soluzione a un conflitto di ideologie o di interessi nazionali. è naturale e umano che vi siano idee diverse, in politica e altro, ma, per Giove, perchè mai ci si deve scannare?16) Pro o contro divorzio? E perchè?Pro divorzio. Se due non vanno più d'accordo, perchè costringerli a stare insieme?17) Ci racconti un breve fatto della sua vita editoriale che spicchi per singolarit?. Desolatissimo, ma non ne ricordo.18) Secondo lei, fra soggettista e disegnatore, chi ha naggior merito nel successo di una determinata pubblicazione?Direi che il merito vada diviso con una cert? equit?, in quanto se il lettore gradisce un certo modo di scrivere o sceneggiare, pretende pure di vedere un buon disegno, chiaro e leggibile. Se poivogliamo portare il discorso sui motivi che hanno determinato la grande diffusione di certe serie, preciser? che a mio avviso, non esistono leggi precise che regolano detti successi. Per esempio, esaminando le storie italiane che nel dopoguerra incontrarono maggiormnte il favore del pubblico, direi che nessuna di queste venne illustrata da grandi firme, ma tutte ebbero però in comune l'immediatezza e la leggibilità delle illustrazioni eseguite da disegnatori che si limitarono ad essere i corretti interpreti del soggetto. 19) Ora dica qualcosa ai lettori di Eureka, qualsiasi cosa le passi per la testa. Amici, leggete pure montagne di fumetti, ma non prendeteli mai esageratamente sul serio. In fin dei. conti,. il ?fumetto? non è che un simpatico mezzo di evasione che vi trasporta in paesi lontani e proietta sullo schermo della vostra mente personaggi e avvenimenti fantastici. Di conseguenza, almeno una volta tanto, lo vogliamo leggere qualche buon libro?

P. S. Volevo aprire un altra discussione al riguardo ma lascio decidere ai moderatori se lasciarla all'interno dell'attuale o scorporarla se ritenuta fuori luogo, d'altronde è Cheyenne che ha aperto.
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No Gianbart, io mi riferivo a quella contenuta nel primo cartonato a colori dedicato a Tex, uello che raccoglieva "La valle della paura" e "Le terre dell'abisso"! E l' Bonelli lo dice quali sono le sue storie preferite!- ricordo anche una cosa sul suo rapporto con Galep, sul fatto che non si vedevano tanto spesso!Quindi non "palle da vecchia mummia" (tu comunque lo sei un po' meno degli altri amichetti tuoi, dai :D : semplicemente ci riferiamo a due cose diverse ;)

Modificato da paco ordonez
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P. S. Volevo aprire un altra discussione al riguardo ma lascio decidere ai moderatori se lasciarla all'interno dell'attuale o scorporarla se ritenuta fuori luogo, d'altronde è Cheyenne che ha aperto.

Beh, il mio parere è che finora siamo ancora in topic, considerando che si tratta del pensiero del creatore di Tex sulla propria creatura. Non sarebbe comunque improprio aprire una discussione ad hoc se fosse necessario dilungarsi sull'argomento, ma questa è una mia opinione, suggerita più che altro dal timore che l'argomento del sondaggio finisca con il perdersi.
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Paco come al solito il tuo sangue caliente ti porta fuori luogo, bastava chiedere da quale intervista era presa la frase e te lo avrei detto, comunque ti invito a rileggere un p? del passato bonelliano per capire le radici di certe affermazioni degli stessi Bonelli padre e figlio. Per inciso Galleppini soster? a casa di Tea Bonelli dal 1948 fino al suo trasferimento in Liguria se non sbaglio ( Sergio lo vedeva lavorare anche di notte alle strisce di Tex ) e quindi fu molto a contatto con GLB. Un grazie a Cheyenne anche se ho il tuo stesso timore:

che l'argomento del sondaggio finisca con il perdersi.

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Paco come al solito il tuo sangue caliente ti porta fuori luogo, bastava chiedere da quale intervista era presa la frase e te lo avrei detto,

Questa è bella! Tu hai sbagliato intervista e adesso la colpa è mia! :DVabb?, non so che dire: l'importante è che la cosa che dicevo è corretta, altro che sangue caliente :)
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Se aveste chiesto vi avrei detto che è una intervista apparsa su eureka nel 1968 per il ventennale di Tex che in quel momento andava strabene nelle vendite, ben molto prima delle avventure citate da Paco e quando ancora Borden correva appresso ad altre cose, non ai fumetti spero. L'incontro tra GLB e Borden avverr? se non ricordo male dopo circa 16-17 anni quando GLB girava intorno ai 76 anni ( nell'intervista ne dichiarava 59 quindi un giovincello ). 

Conosco GL Bonelli dal 1964 e nel 1968 giravo sulla sua Citroen Squalo con la scritta TEX 20 anni! Ho visto creare in diretta molte storie del periodo d'oro e so come parlava e pensava a quei tempi. Aggiungo che fino alla risposta 14 compresa, l'intervista è puro Bonelli. Dalla risposta sul Vietnam compresa in poi, noto un'evidente edulcorazione dei temi e giri di parole chiaramente dovuti all'intervistatore...
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Se aveste chiesto vi avrei detto che è una intervista apparsa su eureka nel 1968 per il ventennale di Tex che in quel momento andava strabene nelle vendite, ben molto prima delle avventure citate da Paco e quando ancora Borden correva appresso ad altre cose, non ai fumetti spero. L'incontro tra GLB e Borden avverr? se non ricordo male dopo circa 16-17 anni quando GLB girava intorno ai 76 anni ( nell'intervista ne dichiarava 59 quindi un giovincello ).?

Conosco GL Bonelli dal 1964 e nel 1968 giravo sulla sua Citroen Squalo con la scritta TEX 20 anni! Ho visto creare in diretta molte storie del periodo d'oro e so come parlava e pensava a quei tempi. Aggiungo che fino alla risposta 14 compresa, l'intervista è puro Bonelli. Dalla risposta sul Vietnam compresa in poi, noto un'evidente edulcorazione dei temi e giri di parole chiaramente dovuti all'intervistatore...
Sarei curioso di conoscere le risposte "vere" dal punto 14 in poi... prive di accorgimenti.
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Si parla di Giorgio Bonelli secondogenito di GLB ed amico di scuola del buon Borden se non erro, estrapolo da una intervista a Mauro:

Il mio primissimo soggetto per Tex in realta' e' stato realizzato da G. L. Bonelli ed era la storia di un ranger ucciso per errore da un gruppo di vigilantes (credo si intitolasse "Ore disperate"). Poi c'è stata la prima storia del "Maestro", "La minaccia invisibile", che sceneggiai di mia iniziativa insieme al mio amico Giorgio Bonelli, fratellino di Sergio, e che sottoposi in redazione, dove lavoravo gia' da qualche tempo. Erano, se non sbaglio, le prime cento pagine. La storia ci fu respinta e usci' anni dopo nella serie perche' fu ripresa e completata (ma con altri miei grossi interventi) da G. L. Bonelli in persona. Quindi, in realta', Tex e' sempre stato il personaggio numero uno nelle mie ambizioni di sceneggiatore, fin dall'eta' di sei anni circa.

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E che ci facevate te e Giorgio sulla squalo di GLB a 15 anni, non mi dire che scrivevate  la prima storia di Tex per la Bonelli !! laughing

Mah, andavamo con suo padre al cinema.. o al lago per fare un giro sulla "Tex Willer"... E ho bene impressa in mente la targa del ventennale posta in bella vista sul cruscotto posteriore.
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Lo so che potrebbe essere difficile dirlo apertamente ma, a questo punto tu che lo hai conosciuto così da vicino da ricordare:

Borden Ho visto creare in diretta molte storie del periodo d'oro e so come parlava e pensava a quei tempi.

potresti dirci perchè le risposte dalla 14 in poi ti sembrano edulcorate, e per collegare il tutto al topic, cosa mancherebbe oggi a GLB del suo personaggio principe ?

:ph34r:

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Lo so che potrebbe essere difficile dirlo apertamente ma, a questo punto tu che lo hai conosciuto così da vicino da ricordare:

Borden Ho visto creare in diretta molte storie del periodo d'oro e so come parlava e pensava a quei tempi.

potresti dirci perchè le risposte dalla 14 in poi ti sembrano edulcorate, e per collegare il tutto al topic, cosa mancherebbe oggi a GLB del suo personaggio principe ?

:ph34r:

Bonelli non era MAI politically correct. Sul Vietnam avrebbe sicuramente detto cose irripetibili e anche sul successo nel fumetto e compagnia bella.. Lascia l'energia pittoresca nell'intervista, quella è sua, e togli tutto ciò che è vago, bon ton, buonista, pedagogico, illuminato, benevolo, paterno e ti rester? una vaga parvenza di ciò che era Bonelli e di ciò che ha veramente detto. Ben poco, temo. Ci sarebbe voluto un registratore.


Alla tua seconda tendenziosa domanda ovviamente non rispondo. Ma quel che mancava mancava già in Nolitta e in Nizzi!

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Mi sono riletto il quarto texone di Zaniboni e una cosa che rimpianger? di Nizzi è questa:

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Il suo modo di gestire allegramente i pards, con continui battibecchi e prese in giro che si alternano ai momenti di azione in cui ce li presenta affiatati come in questa storia.

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Il Tex sbruffone che si prende gioco degli avversari, tutto il contrario del musone incazzato di certe storie odierne.

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I dialoghi con battuta e risposta che si intonano in modo scherzoso, non una ma dieci volte in una sola storia, donando all'insieme un tono da commedia.

Di scene come queste ce ne sono decine in questo texone, si susseguono l'un l'altra e fanno la forza del Nizzi scrittore, degno erede di GLB.

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caro ymalpas , come sono d'accordo con te...... anche a me manca moltissimo quel modo di presentare Tex, forse il maggior punto di forza di Nizzi(non certo l'unico), quella simpatia e quell'affiatamento tra i pards era impagabile. a me il Tex attuale piace molto , perchè ritengo molto bravi anche gli attuali sceneggiatori , però devo dire che questo aspetto mi manca e se qualcuno , ogni tanto , lo mettesse nelle storie devo dire che lo gradirei moltissimo

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Mi sembra che nelle 18 pagine di discussione finora sviscerate ci sia molto di cui pensare e ringrazio Cheyenne per aver aperto l'argomento in modo civile e corretto, gli spunti certo non mancano, però visto che finora l'argomento è stato riversato su noi anzianotti a cui manca qualcosa del vecchio Tex sarebbe pure onesto, per par condicio, proporre un sondaggio su cosa piace o non piace nel Tex di oggi; per offrire un punto di vista differente anche da parte di chi magari non interviene perchè non interessato a queste diatribe sul vecchio Tex del secolo scorso, essendo più vicino al Tex Boselliano. Lascio chiaramente la palla ai moderatori che hanno il modo di valutare se la cosa è fattibile. Quien sabe ?

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Vediamo altri punti che latitano paurosamente nelle storie di Tex:


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Le scene per sdrammatizzare che mancano in storie per esempio ad alta tensione. Ritmo frenetico che non d' requie al lettore, quando il vecchio west di Bonelli contemplava anche le pause. Ho scelto queste vignette per l'uso di Pat Mac Ryan (non inquadrato, le mani sono le sue), ogni sua apparizione ai tempi di Bonelli era sinonimo per noi lettori di una gag.


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La magia. Continuamente bandita dalla serie per trent'anni perchè non piaceva all'editore e neppure a Nizzi. Si è riaffacciata di recente in qualche storia, ma non
sufficientemente ( talvolta si è arrivati persino a conclusioni razionali ).


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Le dark ladies ( e le belle donne ). Nizzi ha parlato di una sorta di maccartismo che ha colpito la serie negli anni sessanta e su cui evidentemente si è ben adagiato. Negli ultimi anni solo Boselli ha provato concretamente a reintrodurre queste figure con il generale apprezzamento dei lettori, ma se passiamo agli altri sceneggiatori le lacune sono paurose.


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Le ambientazioni. Non se ne puo più, solo western e western! Le avventure di Bonelli spaziavano in tutti i sensi, stupivano quando si addentravano in luoghi distopici, maledetti, con popolazioni terribili e inquietanti. Oggi sembrano avventure relegate sugli speciali, comunque qualcosa da tenere ben lontano da Tex!


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I viaggi. E' vero, non pullulavano neanche nelle storie di Bonelli, però oggi il confine è netto: a sud oltre il Messico non si va, a nord oltre il Canada non si può ovviamente andare ( se non al polo ), altri continenti non se ne parla nemmeno. Cosè la storia della Tigre Nera nel sud est asiatico è stata clamorosamente bocciata. E i pochi tentativi, fatti dal solo Boselli, sono finiti, come sopra, confinati sugli speciali.

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Mi sembra che nelle 18 pagine di discussione finora sviscerate ci sia molto di cui pensare e ringrazio Cheyenne per aver aperto l'argomento in modo civile e corretto, gli spunti certo non mancano, però visto che finora l'argomento è stato riversato su noi anzianotti a cui manca qualcosa del vecchio Tex sarebbe pure onesto, per par condicio, proporre un sondaggio su cosa piace o non piace nel Tex di oggi; per offrire un punto di vista differente anche da parte di chi magari non interviene perchè non interessato a queste diatribe sul vecchio Tex del secolo scorso, essendo più vicino al Tex Boselliano. Lascio chiaramente la palla ai moderatori che hanno il modo di valutare se la cosa è fattibile. Quien sabe ?

Personalmente non vedo dove possa essere il problema. Ti ringrazio per la considerazione, Gianbart, ma io ho solo proposto il sondaggio, che sia rimasto in toni civili, forse con qualche uscita sopra le righe subito corretta ;) è merito di chi ha risposto, non mio :)
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Ho apprezzato sicuramente l'impostazione dettagliata e certosina che ha dato modo a tutti di esprimersi senza dover fare forzature all'interno della discussione. Per quanto riguarda la discussione che volevo proporre voglio prima essere sicuro di non creare cloni di altri topic. ::evvai::

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Tex non è mai stato uno che si smuove dai confini canonici del West, anche nel periodo GLB. Ricordo con affetto "Il Tiranno dell'Isola" ma era un caso isolato. Le storie di GLB erano ambientate quasi sempre in Arizona, Messico o Texas. Però auspico che ci siano più storie come "Patagonia" per intenderci. Nolitta lo mand' nella giungla dell'America Centrale se non ricordo male nella celebre "Il Solitario West".

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A me sinceramente non crea nessun problema se Tex rimane "confinato" tra Canada e Messico. Prima di tutto perchè è una location, anzi oserei dire "macrolocation", decisamente ampia, con tutte le varietà territoriali e climatiche che si possano desiderare, e in secondo luogo perchè le variegate etnie che tra nativi e immigrati si sono stanziate in quella zona permetterebbero di creare avventure molto diversificate tra loro. Questo pur apprezzando storie come Patagonia o I ribelli di Cuba, oltre ovviamente a Giungla Crudele.

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Si non ho detto che in passato ci sono stati viaggi a uffa, prego rileggere le mie parole. Ho detto che ci sono stati dei viaggi, pochi, che ci terrei a rivedere. Oggi il massimo che possiamo ambire è una puntata in Messico o in Canada. Con avventure standard, nei soliti territori. Non il Messico dello Yucatan, de "Gli scorridori del Rio grande". Il Canada si presenta altrettanto stereotipato, foreste, grandi laghi, neve, fortini e, per carit?, tutto molto bello ogni volta che ci viene presentato. Però stavo pensando a qualcosa di diverso, per esempio Nizzi ne "La congiura" ci porta a Nord nello stato di Washington nel Puget Sound, dove personaggi e ambientazione si differenziano significativamente dalle altre avventure del nord. Vi tenta di più una nuova avventura a Winnipeg o un'avventura nell'isola di Terranova? Cosa stuzzica di più la vostra fantasia è Sempre in territorio canadese siamo, badate bene. Se puntiamo a sud e ci scappa una storia in tre albi con puntata alle Galapagos, questo solo indizio geografico è in grado di inculcarvi un po' più di curiosità rispetto all'inseguimento a Vince Stanton tra rocce, serpenti a sonagli e cimiteri di leoniana memoria ecc ?

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