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TWF - Tex Willer Forum

Cosa Vi Manca Di Pi? Del Vecchio Caro Tex?


Cheyenne
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Cosa vi manca, se vi manca qualcosa, nel Tex degli ultimi anni?  

29 utenti hanno votato

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Il bere, il fumare, parlare al cavallo: facezie, a mio avviso - e comuqnue le prime due cose Tex le fa ancora!

Facezie........ _ahsisi

Altra vignetta a caso (sto postando il tutto aiutandomi da internet, ma avendo sottomano gli albi si potrebbe aprire UNA PAGINA A CASO dei primi 100/150 albi).

Immagine postata

Immaginiamo la stessa vignetta, oggi: un bel Tex disegnato "modernamente", senza quel mezzo sorriso, senza la sigaretta, senza quell'espressione, e senza il riferimento al bere.
Cosa resta? Una "tecnica" perfetta (......... peccato che non ci sia "Tex"!).

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Non è un giochino inutile: quella vignetta dimostra da sola - a mio parere - che il bere, il fumare, il conferire a Tex una determinata espressione, usare un determinato linguaggio..... tutto concorre a creare affezione e simpatia nel lettore. Altro che facezie.
Taglia di qua, taglia di l', "reinterpreta" di qua, "modernizza" di l'....... e ci ritroviamo con tanti commenti del tipo: "sè, la storia è scorrevole, si lascia leggere bene, non vi sono incongruenze, Tex è infallibile ed impeccabile..... però non so, manca qualcosa, dopo pochi minuti già l'ho dimenticata.......".
E te credo: manca Tex........!!

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Scusa Paco a parte che mi pare di non essere letto molto e quindi sto qui soprattutto perchè mi piace dire la mia, ma il tuo intervento, poco dopo quello di Tahzay, è stato improntato su cosa a te non stava bene del discorso precedente e non, come diceva la discussione, su cosa manca a te di Tex, quindi mi pare che la deduzione sia scontata. Per il Tex di Gomez, anche se fumante, ma piace a molti ?? Se gli metti due baffoni sembra il Pecos Bill di Albertarelli con quel cappellone a falde larghe ! :trapper:

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Per il Tex di Gomez, anche se fumante, ma piace a molti ?? Se gli metti due baffoni sembra il Pecos Bill di Albertarelli con quel cappellone a falde larghe ! :trapper:

Ecco qua... vabb?, mi arrendo, siete troppo bravi a rivoltare le frittate, davvero!Dite: Tex non fuma; io allora vi mostro un Tex che invece fuma, però ecco che poi dite che somiglia a Pecos Bill o a vostro zio o a chi so io! Mi arrendo, davvero! :D
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Da parte mia non intendo affatto affermare perentoriamente che nei Tex attuali manchino del tutto le caratteristiche oggetto del sondaggio. Quello di cui ho l'impressione, ed è un'impressione personale legata a come vivo la lettura, che negli albi moderni anche queste caratteristiche abbiano un non so che di freddo e tecnico che non mi soddisfa pienamente.
Mi sembra poi che noi vecchie mummie :old: non cerchiamo e non rivorremmo "questo o quello" ma "questo e quello". Voglio dire, certo non è che in tutti gli albi si devono trovare i quattro pards, gli indiani, i banchieri corrotti, i militari incapaci, e un paio di amici storici, e nemmeno che Tex debba parlare tutti i giorni con il cavallo (parla già con tanti asini che potrebbe bastare) ma vorrei che certi sia pur "antiquati" clich? non fossero un contentino da dare di tanto in tanto alle suddette mummie, ma una riconosciuta caratteristica del personaggio, caratteristica che può benissimo camminare di pari passo all'evoluzione e alla maturazione del medesimo.
Poi, è chiaro, non siamo un corpo e un'anima e non è che i desiderata di uno debbano essere quelli di tutti. A me, ad esempio, poco cale se Tex fuma o non fuma, a un altro può non interessare il discorso fiammiferi o spia sgamata da Tex che si toglie gli stivali e si avvicina alla porta a passo di lupo. Ma in generale credo che vogliamo un Tex che raduni buona parte di queste caratteristiche.
In quanto ai gusti che cambiano non sono del tutto d'accordo. Cambiano i tempi, se si vuole, ma personalmente i miei gusti dipendono unicamente da me, e non dal fatto che vada di moda la didascalia quadrata o il riassunto delle puntate precedenti. Anche l'ambiente western è passato di moda da un pezzo, ma mica si può far vestire Tex da paramilitare o da poliziotto in borghese o far trasmettere i messaggi su what's app solo perchè una mise da cowboy e i segnali di fumo non usano più.

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Per il Tex di Gomez, anche se fumante, ma piace a molti ??  Se gli metti due baffoni sembra il Pecos Bill di Albertarelli con quel cappellone a falde larghe !  :trapper:

Ecco qua... vabb?, mi arrendo, siete troppo bravi a rivoltare le frittate, davvero!Dite: Tex non fuma; io allora vi mostro un Tex che invece fuma, però ecco che poi dite che somiglia a Pecos Bill o a vostro zio o a chi so io! Mi arrendo, davvero! :D
il tuo avatar, lo hai visto?ha tutto, la faccia di bronzo, la sigaretta e se lo allarghi un pochino anche un bel fracco di western
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Ok, visto che non è un giochino inutile... ecco il Tex, molto fumatore, di Gomez - che a certe vecchie mummie, se non ricordo male, nemmeno è piaciuto!

Immagine postata

certo, se stiamo parlando del tex che fuma rimaniamo su quello!!

questo, se vogliamo dirla tutta... tra le righe, credo non piaccia a chiunque e non solo alle vecchie mummie

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Paco m'hai letto ... eh, vecchio reprobo .... :indianovestito:

ahahahah ma certo dai!! :trapper: Comunque amico DOC, il mio avatar è bellissimo ed è un particolare di una delle mie copertine preferite del mio disegnatore preferito in assoluto!Quindi figurati se non l'ho visto! :trapper: Questo per dire che non è che a me non piace il Tex di Bonelli e Galep, anzi! Dico solo che anche nel Tex odierno c'è molto di buono, e che chiudersi nel ricordo nostalgico del passato non fa mai bene. A me il Tex di oggi piace (tranne due storie di Faraci, pessime), che vi devo dire? :D
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QUOTE (paco ordonez @ Martedì, 16-Apr-2013, 01:42)Invece io credo che il discorso di Tazhay sul fumetto "che è un prodotto che va letto" sia molto riduttivo per questo medium: il fumetto non è solo un'opera letteraria, non è un romanzo; se voglio leggere e nient'altro, non compro fumetti. Infatti il fumetto va anche visto, non solo letto; il fumetto ha, tra le sue componenti prime, anche il disegno . E proprio per questo i disegni spesso possono sostituire del tutto i balloons - e sè, perchè il fumetto non si è fermato agli anni '50, ma si è evoluto in questi ultimi decenni, e di parecchio. Ora, non sto dicendo che anche in Tex ci devono essere albi senza vignette, per carit?: dico però che pretendere di nuovo le didascalie è un collocarsi fuori dalla realtà, realtà del 2013 che non è quella degli anni '50 con gli albi a strisce - e mi dispiace per le vecchie mummie, ma purtroppo è così. Per il resto: ma come, riferimenti storiciò Io ricordo che i "veri texiani" arrivarono poco tempo fa a lamentarsi anche di questo! E come, riferimenti geograficiò Non mi ero mica accorto che in Tex non ci fossero più! Leggiamo due fumetti diversi... Nemici misteriosi e satanici: Revetky, Rayado, i demoni del nord, cos'erano?Nemici lineari: "La grande sete", "I trappers di Yellowstone", "Sei divise nella polvere", "Una donna in ostaggio","Braccato"... continuo?Sui disegni: vabb?, qui rientriamo, temo, nella grande palla, anzi, grande mito delle vecchie mummie, che lo "stile texiano" classico sia quello di cui parla Tazhay. Non è più così almeno dai tempi di Fusco - e comunque, non è che oggi non ci siano quei disegnatori di cui parla lui. Il bere, il fumare, parlare al cavallo: facezie, a mio avviso - e comuqnue le prime due cose Tex le fa ancora!Poi sulle sparatorie: boh, non so che dire. Io a questo punto voglio lamentarmi perchè Tex non usa mai il cannone! In definitiva, a me sembra che come al solito basta la prima brutta storia che esce (e di brutte storie ne sono sempre uscite e sempre ne usciranno) per dare il LA a intonazioni funebri fini a se stesse: questo topic ne è espressione paradigmatica QUOTO IN TOTO.. Solo nel numero di gennaio, tanto per dire. c'erano le "didascalie geografiche" e alcuni di voi hanno anche applaudito un siparietto umoristico. Va bene che la memoria scarseggia, ma insomma... E di risse nei saloon (A VENIRE!!!) ne ho scritte almeno dodici, e anche fiammiferi tra le dita dei piedi e interrogatori a cazzotti... E Morisco e Brandon e Lefty... Arriveranno, abbiate pazienza, corpo di un bisonte orbo! Le storie non sono tutte uguali! E la prossima storia di Nizzi è OTTIMA! E ci sono gli indiani da difendere... PS Siccome NESSUNO ha commentato questo post, lo rimetto. Delle due l'una: Non lo avete visto. O sono invisibile!Ce n'? una terza: le opinioni e i post degli autori contano MENO degli altri. ; ) Eh! Eh!

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Visto e letto "alla prima botta" ( come se dice a Roma ) ma c'è una quarta via: tu sei di parte, non vale ... ( eheheheheh ). A parte le facezie hai pienamente ragione nell'affermare quello che rimarchi nel discorso ma purtroppo ( tu meno di altri ) cadi nell'errore segnalato da Tahzay ovverosia non è il numero degli aggettivi o delle proprietà a fare Tex ma l'amalgama fra di essi misurato nel modo corretto, io la definivo l'anima del personaggio ma è più proprio definirlo una alchemia che d' al lettore un sorta di affezione e simpatia verso il personaggio, altri la definiscono filosofia o modo interpretativo ma comunque è quello che probabilmente manca al Tex di oggi. Chiaramente rimane una mia interpretazione ed una mia idea .... da vecchio imbalsamato. :lol2:

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non è il numero degli aggettivi o delle proprietà a fare Tex ma l'amalgama fra di essi misurato nel modo corretto, io la definivo l'anima del personaggio ma è più proprio definirlo una alchemia che d' al lettore un sorta di affezione e simpatia verso il personaggio

Gianbart ed io non siamo sempre sulla stessa lunghezza d'onda, ma con questa sua affermazione concordo in pieno. Ed è un po' il concetto che ho esposto nel mio precedente messaggio ;)Augh! Grande capa Mummia Imbufalita ha parlato! :capoInguerra:
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le avventure di AQdN e dei Navajosè da un po' di tempo che non ci sono storie epiche di scontri con gli affaristi imbroglioni che cercano di rubare territori della riserva o di arricchirsi alle spalle dei Navajos. Oppure anche, lotte tra differenti tribù o contro alcune bande di indiani ribelli. Tutte storie di un genere che è il mio preferito.

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Non è un giochino inutile: quella vignetta dimostra da sola - a mio parere - che il bere, il fumare, il conferire a Tex una determinata espressione, usare un determinato linguaggio..... tutto concorre a creare affezione e simpatia nel lettore. Altro che facezie.
Taglia di qua, taglia di l', "reinterpreta" di qua, "modernizza" di l'....... e ci ritroviamo con tanti commenti del tipo: "sè, la storia è scorrevole, si lascia leggere bene, non vi sono incongruenze, Tex è infallibile ed impeccabile..... però non so, manca qualcosa, dopo pochi minuti già l'ho dimenticata.......".
E te credo: manca Tex........!!

Concordo in pieno. Facezie un corno!

Quello è Tex !
Anche quando affermi che alla fine della lettura tutto è stato impeccabile, compreso Tex, ma che poi, sotto sotto, manca qualcosa non posso che sottoscrivere. :old:
Salvo rari casi, in questi anni, alla fine di ogni lettura, resto sempre con un po' di amaro in bocca perchè ho come la sensazione di qualcosa che viene scritto senza "sentire" il Personaggio.
Non so, è difficile da spiegare ma è così.... Almeno per me e non solo, a leggere certi commenti ! :old:

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QUOTE (paco ordonez @ Martedì, 16-Apr-2013, 01:42)Invece io credo che il discorso di Tazhay sul fumetto "che è un prodotto che va letto" sia molto riduttivo per questo medium: il fumetto non è solo un'opera letteraria, non è un romanzo; se voglio leggere e nient'altro, non compro fumetti. Infatti il fumetto va anche visto, non solo letto; il fumetto ha, tra le sue componenti prime, anche il disegno . E proprio per questo i disegni spesso possono sostituire del tutto i balloons - e sè, perchè il fumetto non si è fermato agli anni '50, ma si è evoluto in questi ultimi decenni, e di parecchio. Ora, non sto dicendo che anche in Tex ci devono essere albi senza vignette, per carit?: dico però che pretendere di nuovo le didascalie è un collocarsi fuori dalla realtà, realtà del 2013 che non è quella degli anni '50 con gli albi a strisce - e mi dispiace per le vecchie mummie, ma purtroppo è così. Per il resto: ma come, riferimenti storiciò Io ricordo che i "veri texiani" arrivarono poco tempo fa a lamentarsi anche di questo! E come, riferimenti geograficiò Non mi ero mica accorto che in Tex non ci fossero più! Leggiamo due fumetti diversi... Nemici misteriosi e satanici: Revetky, Rayado, i demoni del nord, cos'erano?Nemici lineari: "La grande sete", "I trappers di Yellowstone", "Sei divise nella polvere", "Una donna in ostaggio","Braccato"... continuo?Sui disegni: vabb?, qui rientriamo, temo, nella grande palla, anzi, grande mito delle vecchie mummie, che lo "stile texiano" classico sia quello di cui parla Tazhay. Non è più così almeno dai tempi di Fusco - e comunque, non è che oggi non ci siano quei disegnatori di cui parla lui. Il bere, il fumare, parlare al cavallo: facezie, a mio avviso - e comuqnue le prime due cose Tex le fa ancora!Poi sulle sparatorie: boh, non so che dire. Io a questo punto voglio lamentarmi perchè Tex non usa mai il cannone! In definitiva, a me sembra che come al solito basta la prima brutta storia che esce (e di brutte storie ne sono sempre uscite e sempre ne usciranno) per dare il LA a intonazioni funebri fini a se stesse: questo topic ne è espressione paradigmatica QUOTO IN TOTO.. Solo nel numero di gennaio, tanto per dire. c'erano le "didascalie geografiche" e alcuni di voi hanno anche applaudito un siparietto umoristico. Va bene che la memoria scarseggia, ma insomma... E di risse nei saloon (A VENIRE!!!) ne ho scritte almeno dodici, e anche fiammiferi tra le dita dei piedi e interrogatori a cazzotti... E Morisco e Brandon e Lefty... Arriveranno, abbiate pazienza, corpo di un bisonte orbo! Le storie non sono tutte uguali! E la prossima storia di Nizzi è OTTIMA! E ci sono gli indiani da difendere... PS Siccome NESSUNO ha commentato questo post, lo rimetto. Delle due l'una: Non lo avete visto. O sono invisibile!Ce n'? una terza: le opinioni e i post degli autori contano MENO degli altri. ; ) Eh! Eh!

Sinceramente non mi lamento tanto del Tex attuale. Dir? un'eresia: abbandonai per motivi economici la serie qualche anno fa leggendo solo Zagor (saltuariamente). Ora ho recuperato molte storie "vecchie" di Tex degli ultimi due, tre anni su una bancarella a un euro cadauno. Me le devo rileggere con calma. Sta di fatto che mio padre, lettore vecchio del Tex le ha trovate buone dicendo (testuali parole): "finalmente trame che non sono moscie." E si riferiva alle storie citate da Paco più quella di Espectro che gli è molto piaciuta. Forse mio padre era rimasto al Tex del post cinquecento. Per il resto continuo a sostenere la mia tesi che il Tex nostalgico sia un discorso che si ripete ormai da anni. Cosa volere dal Tex attuale? Avventura e, Borden, mettici un po' di sana spacconeria che non guasta ;)Discorso didascalie: certo che Nolitta era un vero maestro in questo tipo di didascalie capaci di farti entrare nell'anima della storia. Non dico che gli sceneggiatori odierni devono ripeterle ma magari ogni tanto mi piacerebbe rivederne qualcuna, e non mi riferisco a quelle temporali, ci siamo capiti no? :)
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le avventure di AQdN e dei Navajosè da un po' di tempo che non ci sono storie epiche di scontri con gli affaristi imbroglioni che cercano di rubare territori della riserva o di arricchirsi alle spalle dei Navajos. Oppure anche, lotte tra differenti tribù o contro alcune bande di indiani ribelli. Tutte storie di un genere che è il mio preferito.

Sai cosa succederebbe se tornassero storie come quelle da te descritte? Che qualcuno si lamenter? con frasi del tipo:"ancora con affaristi imbroglioni che cercano di rubare territori della riserva o di arricchirsi alle spalle dei Navajosè! Uffa.. sempre le stesse cose!" :indiano:Oppure "ancora con gli indiani ribelli?! Ma non sanno inventare niente di meglio?" :old: Quando i soggetti sono stra-abusati, visti e rivisti, ci vogliono sceneggiature completamente nuove e, secondo me, impeccabili perchè una brutta storia basata su un'idea vecchia porta l'autore... nelle caldaie di messer satanasso :colt::indianovestito:
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Sai cosa succederebbe se tornassero storie come quelle da te descritte? Che qualcuno si lamenter? con frasi del tipo:"ancora con affaristi imbroglioni che cercano di rubare territori della riserva o di arricchirsi alle spalle dei Navajosè! Uffa.. sempre le stesse cose!" :indiano:Oppure "ancora con gli indiani ribelli?! Ma non sanno inventare niente di meglio?" :old: Quando i soggetti sono stra-abusati, visti e rivisti, ci vogliono sceneggiature completamente nuove e, secondo me, impeccabili perchè una brutta storia basata su un'idea vecchia porta l'autore... nelle caldaie di messer satanasso :colt::indianovestito:

Per forza, nel West c'erano gli indiani, che spesso avevano a che fare con affaristi corrotti e di tanto in tanto, dato che la corda troppo tesa si rompe, si ribellavano. Mica ci si possono inserire i nazisti (o i comunisti, per par condicio) o qualche movimentista comico barbuto dei tempi nostri! :lol:IMHO il problema non è cosa racconti, ma come lo racconti. Parla pure tranquillamente di indiani ribelli, rinnegati e affaristi senza scrupoli, ma mettici dentro un paio di personaggi di quelli che, nel campo del bene o del male (soprattutto), ti fanno stare con le palpitazioni a ogni pagina che giri, mettici della suspence, e poi aggiungi gli ormai mille volte richiamati ingredienti che fanno sè che Tex sia Tex, e poi pensi che ci si dovr? preoccupare del d'ja vu?
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Sai cosa succederebbe se tornassero storie come quelle da te descritte? Che qualcuno si lamenter? con frasi del tipo:"ancora con affaristi imbroglioni che cercano di rubare territori della riserva o di arricchirsi alle spalle dei Navajosè! Uffa.. sempre le stesse cose!" :indiano:Oppure "ancora con gli indiani ribelli?! Ma non sanno inventare niente di meglio?" :old: Quando  i soggetti sono stra-abusati, visti e rivisti, ci vogliono sceneggiature completamente nuove e, secondo me, impeccabili perchè una brutta storia basata su un'idea vecchia porta l'autore... nelle caldaie di messer satanasso :colt:  :indianovestito:

Per forza, nel West c'erano gli indiani, che spesso avevano a che fare con affaristi corrotti e di tanto in tanto, dato che la corda troppo tesa si rompe, si ribellavano. Mica ci si possono inserire i nazisti (o i comunisti, per par condicio) o qualche movimentista comico barbuto dei tempi nostri! :lol:IMHO il problema non è cosa racconti, ma come lo racconti. Parla pure tranquillamente di indiani ribelli, rinnegati e affaristi senza scrupoli, ma mettici dentro un paio di personaggi di quelli che, nel campo del bene o del male (soprattutto), ti fanno stare con le palpitazioni a ogni pagina che giri, mettici della suspence, e poi aggiungi gli ormai mille volte richiamati ingredienti che fanno sè che Tex sia Tex, e poi pensi che ci si dovr? preoccupare del d'ja vu?
Sono pienamente d'accordo con Cheyenne. Gli argomenti di cui si può parlare in un fumetto di genere western come Tex alla fine sono quelli che sono e per forza alla fine un po si devono ripetere specialmente dopo 630 albi e tutti gli speciali pubblicati. Quello che conta è come la si racconta la storia. Anche un soggetto "banale" può essere trasformato in un ottima storia se trattato con la giusta accortezza.
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Solo nel numero di gennaio, tanto per dire. c'erano le "didascalie geografiche" e alcuni di voi hanno anche applaudito un siparietto umoristico. Va bene che la memoria scarseggia, ma insomma...

(...)
PS Siccome NESSUNO ha commentato questo post, lo rimetto. Delle due l'una: Non lo avete visto. O sono invisibile!
Ce n'? una terza: le opinioni e i post degli autori contano MENO degli altri.?? ; ) Eh! Eh!

Commento anch'io questo post, allora.

In realtà, non mi sento tirato in causa se non marginalmente, per il fatto di esser stato tra coloro che hanno salutato con favore i siparietti umoristici nella storia "Salt River".
Ma visto che ci sono, ne approfitto per tornare sulla questione del carattere di Tex.

E' vero che i vari elementi che definivano il carattere di Tex - l'ironia, alcuni atteggiamenti, certi modi di fare - spuntano fuori tuttora,
in questa o in quell'altra storia, ma è innegabile che il tutto sia molto ridimensionato e dosato con il contagocce.
Per cui nel complesso, storia dopo storia, il Tex degli autori attuali risulta un personaggio dal carattere molto diverso da quello esuberante e fuori le righe che identificava il Tex dell'era Bonelli-Nizzi. Questo mi sembra un dato di fatto.
E mi sembra una scelta artistica precisa più che una necessit? imposta ( il linguaggio è un altro discorso, invece ).
Ciascun lettore potr? poi accogliere questo cambiamento positivamente, oppure avvertirlo come una perdita. Ma il cambiamento c'è, e si nota.
Almeno credo... Non penso di essermelo sognato.

Delle didascalie, così come di mappe, sigarette e chiacchierate con i cavalli, non sento la mancanza. Non è una critica verso chi lamenta queste assenze, sia chiaro.
A me personalmente, ciò che manca di più è quel carattere di Tex. E poi le altre cosette che ho elencato negli altri miei post.

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Affezione, simpatia, empatia, alchimia..... Ecco una serie di parole che segnano il solco tra il Tex che vorremmo e quello che abbiamo. Il problema di noi "vecchie mummie" non è che non sappiamo accettare il tempo che passa, le evoluzioni (verso dove e cosa mi chiedo però), i cambiamenti nella scrittura e nei disegni, ecc. ecc.. Secondo me il ns problema è che non "sentiamo" più il personaggio come il ns. Tempo fa in un'intervista Claudio Villa diceva che "il lettore di Tex non lo puoi fregare" perchè sente quando il disegnatore (o l'autore) non partecipa in pieno ma usa solo il mestiere (più o meno sono le parole che ricordo di avere letto). Io credo sia proprio così. Peronalmente non ho difficolt? ad accettare un diverso modo di scrivere e presentare Tex; l'ho fatto nel passaggio da GLB a Nolitta, l'ho fatto nelle storie ch ho apprezzato di Boselli, in Oklahoma di Berardi. Quello che non riesco ad accettare è un prodotto freddo (tecnicamente più o meno buono a seconda dei gusti anche), ma a cui sento mancare l'anima.... Mi spiace ma io dal dopo n. 600 non ho più "sentito" Tex......

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Il problema non sta sempre nel fatto che non siamo più bambini. Certo, gli anni che passano lasciano la loro traccia nello spirito come nel corpo, ma la verità è che per quanto mi riguarda i vecchi Tex muovono ancora certe corde, quelli nuovi possono anche piacermi - spesso mi piacciono, perchè negarlo? - ma non hanno lo stesso profumo.

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Il problema non sta sempre nel fatto che non siamo più bambini. Certo, gli anni che passano lasciano la loro traccia nello spirito come nel corpo, ma la verità è che per quanto mi riguarda i vecchi Tex muovono ancora certe corde, quelli nuovi possono anche piacermi - spesso mi piacciono, perchè negarlo? - ma non hanno lo stesso profumo.

Analisi perfetta. ::evvai:: Infatti, chissà perchè mi piace il "vecchio" Tex e meno il nuovo è Solo perchè mi ricorda la giovinezza è Non credo proprio..... -_nono :old:
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Affezione, simpatia, empatia, alchimia..... Ecco una serie di parole che segnano il solco tra il Tex che vorremmo e quello che abbiamo. Il problema di noi "vecchie mummie" non è che non sappiamo accettare il tempo che passa, le evoluzioni (verso dove e cosa mi chiedo però), i cambiamenti nella scrittura e nei disegni, ecc. ecc.. Secondo me il ns problema è che non "sentiamo" più il personaggio come il ns. Tempo fa in un'intervista Claudio Villa diceva che "il lettore di Tex non lo puoi fregare" perchè sente quando il disegnatore (o l'autore) non partecipa in pieno ma usa solo il mestiere (più o meno sono le parole che ricordo di avere letto). Io credo sia proprio così. Peronalmente non ho difficolt? ad accettare un diverso modo di scrivere e presentare Tex; l'ho fatto nel passaggio da GLB a Nolitta, l'ho fatto nelle storie ch ho apprezzato di Boselli, in Oklahoma di Berardi. Quello che non riesco ad accettare è un prodotto freddo (tecnicamente più o meno buono a seconda dei gusti anche), ma a cui sento mancare l'anima.... Mi spiace ma io dal dopo n. 600 non ho più "sentito" Tex......

Sono contento per te. Pensa che io invece non ho più "sentito" Tex dopo il n. 500 :deserto
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