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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 28] I Pionieri


Sam Stone
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50 utenti hanno votato

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Mah, io non credo che valga solo quello che viene apertamente mostrato o messo in bocca al personaggio. Anche perchè il personaggio, nell'economia della storia, può mentire, e per lo stesso motivo può essere ingannevole quello che vediamo. Io credo che valga con certezza quello che l'autore dice di aver voluto dire, perchè non posso credere che chi si inventa la storia di un ragazzo bianco rapito dai Piutes non sappia di quale famiglia voleva che fosse originario. Se Borden dice che questo dannatissimo Alce che non so più se era Grigio o Grande non è un Wilkins, io ci credo, tanto più che mi era pure parso di capirlo tra le righe. Se Borden avesse detto che nelle sue intenzioni il ragazzo stava contando frottole, gli presterei la medesima fede. Non ho avuto, grazie a Dio, la sventura di vedere mia figlia rapita o comunque scomparsa, ma il solo pensiero mi fa sragionare. Suppongo che ogni vaga somiglianza, una maglia simile a quella che indossava, un modo simile di camminare, o - nel caso del Texone - il colore della pelle, mi darebbe, sia pure per breve tempo, la fortissima impressione di averla ritrovata. Poi ad un successivo esame, o davanti al fatto compiuto, probabilmente capirei. Se proprio devo trovare qualcosa di poco convincente nel personaggio di Alce Vattelapesca è questo: al di l' dei cambiamenti fisici più o meno evidenti tra i 13 e i 18 anni, mi sembra strano che in cinque anni di vita da indiano, (e supponendo che non sia stato subito nominato Piute onorario) abbia acquisito un tale disprezzo per la razza a cui ha appartenuto fino a poco prima - e non era un infante - da sputare a terra in odio a un "wasichu".

Io credo che, al di l' delle intenzioni dell'autore, il dubbio su Alce Grigio sia un elemento estremamente positivo della storia. Diciamo che, se Boselli tale dubbio non aveva intenzione di crearlo, gli è andata di culo. O altrimenti è stato bravo: bastava nulla per scadere nel patetismo, e invece tutto il "gioco" tra i Wilikins e il presunto figlio è gestito in modo delicato.
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Cheyenne, forse non sono stato chiaro fino in fondo in quello che volevo dire, anche in quanto sono spesso prolisso nell'esprimermi. Se l'obiettivo è esattamente e palesemente quello di "giocare di fino" con i personaggi e le situazioni, intrecciare le vicende, confondere, spiazzare e sorprendere il lettore, utilizzare gli sguardi, le mezze inquadrature e le frasi appena abbozzate, abusare insomma delle tonalit? grigie......va bene, anche benissimo, ma non è dato poi lamentarsi se qualcuno poi pesca qualcosa che non gli torna (soggettivamente, o anche oggettivamente), o se qualcuno - semplicemente - alla fine si confonde sul serio. A quel punto fa parte del gioco al quale si è voluto giocare, e lo si mette semplicemente nel conto. O no?

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Mah, io non credo che valga solo quello che viene apertamente mostrato o messo in bocca al personaggio. Anche perchè il personaggio, nell'economia della storia, può mentire, e per lo stesso motivo può essere ingannevole quello che vediamo. Io credo che valga con certezza quello che l'autore dice di aver voluto dire, perchè non posso credere che chi si inventa la storia di un ragazzo bianco rapito dai Piutes non sappia di quale famiglia voleva che fosse originario. Se Borden dice che questo dannatissimo Alce che non so più se era Grigio o Grande non è un Wilkins, io ci credo, tanto più che mi era pure parso di capirlo tra le righe. Se Borden avesse detto che nelle sue intenzioni il ragazzo stava contando frottole, gli presterei la medesima fede. Non ho avuto, grazie a Dio, la sventura di vedere mia figlia rapita o comunque scomparsa, ma il solo pensiero mi fa sragionare. Suppongo che ogni vaga somiglianza, una maglia simile a quella che indossava, un modo simile di camminare, o - nel caso del Texone - il colore della pelle, mi darebbe, sia pure per breve tempo, la fortissima impressione di averla ritrovata. Poi ad un successivo esame, o davanti al fatto compiuto, probabilmente capirei. Se proprio devo trovare qualcosa di poco convincente nel personaggio di Alce Vattelapesca è questo: al di l' dei cambiamenti fisici più o meno evidenti tra i 13 e i 18 anni, mi sembra strano che in cinque anni di vita da indiano, (e supponendo che non sia stato subito nominato Piute onorario) abbia acquisito un tale disprezzo per la razza a cui ha appartenuto fino a poco prima - e non era un infante - da sputare a terra in odio a un "wasichu".

Cara Cheyenne, a furia di dare retta agli spaccacrinedicavalloinsedici, ti confondi anche tu... DOVE sta scritto che Alce è stato rapito a tredici anni??? QUELLO era il piccolo Wilkins!!!Magari Alce è stato rapito a sei anni!!!MIII--- e credevo di aver scritto una storia semplice, lineare e comprensibile... :indianovestito: O devo farmi curare io oppure loro! :fumo: Ma non te, Cheyenne! :indianovestito:
Si... ma pure tu Mauro... se volevi scrivere una storia semplice perchè mai hai chiamato quel personaggio "Alce", eppure dovresti sapere che persino la Mercedes è andata KO con il test dell'alce :lol2: e quelli sono tedeschi tutti d'un pezzo che chiacchierano poco, mica italianotti polemici come noi... laughing La prossima volta chiamalo "Orsacchiotto bianco" il personaggio :trapper::) Modificato da West10
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Ma nella pagina precedente dice ANCHE che il vero figlio è morto!! Non posso certo risolvere i problemi anche di chi interpreta male... :huh:

ma io ho capito che stesse mentendo in quel momentoconvinzione rafforzatasi quando è tornato indietro per salvarla :P
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Ma nella pagina precedente dice ANCHE che il vero figlio è morto!!  Non posso certo risolvere i problemi anche di  chi interpreta male... :huh:

ma io ho capito che stesse mentendo in quel momentoconvinzione rafforzatasi quando è tornato indietro per salvarla :P
Pensate che un vero figlio possa inventarsi una storia così??? All'anima della comprensione psicologica!!! La solita storia... troppe pippe mentali, hombres! :indianovestito:
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Ma nella pagina precedente dice ANCHE che il vero figlio è morto!!? Non posso certo risolvere i problemi anche di?? chi interpreta male... :huh:

ma io ho capito che stesse mentendo in quel momentoconvinzione rafforzatasi quando è tornato indietro per salvarla :P
Pensate che un vero figlio possa inventarsi una storia così??? All'anima della comprensione psicologica!!! La solita storia... troppe pippe mentali, hombres! :indianovestito:
beh uno che in teoria avrebbe vissuto il periodo della pubert?/adolescenza sotto l'influenza e il plagio di un'altra cultura, perchè no?comunque ho solo interpretato male un passaggio di una sottotrama che mi è pure piaciuta, non crocifiggetemi in sala mensa per favore haha haha haha
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borden  Pensate che un vero figlio possa inventarsi una storia così??? All'anima della comprensione psicologica!!!
La solita storia... troppe pippe mentali, hombres!

E dopo queste astruso concetto di difficile comprensione, caro Borden la birra gelata in sospeso la offro io, non insistere, non potrei più esimermi.

Ohhh aria di casa, era ora, 'mo semo proprio livello bettola portuale di San Francisco ..... evvai ! -ave_
P. S. X Cheyenne .... ho chiesto il mutuo, stavolta appena me lo danno pago io da bere al bancone .... :lol2:

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A dispetto del contesto di sfondo, in sè non particolarmente originale, davvero un Texone di fronte al quale ci si deve togliere tanto di cappello..!Ben disegnato ed ottimamente curato, soprattutto per quanto riguarda la personalit? dei personaggi principali, mai scontati ma anzi sempre pronti a sorprendere il lettore. Unica piccolissima pecca, personalmente avrei gradito un maggiore confronto/scontro tra Tex e il grande antagonista di turno. Ma è una mera sottigliezza. In sostanza, mi sento di assegnare un bel 9 pieno sia alla sceneggiatura (ripeto, non credo sia facilissimo creare una storia così avvincente sulla sponte di un contesto di sfondo così ritrito) che ai disegni.

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Prima di intervenire in modo specifico e - si spera - esaustivo - voglio sentire ancora un po' di pareri. Mi limito però qui a far notare una cosa, che penso sia sfuggita ai più: la vicenda dei Wilkins e Alce Grigio è chiaramente ispirata a Cavalcarono insieme (Two Rode Together) di John Ford. Se c'è qualche forzatura logica, indicata da Tahzay, è perchè Boselli si è rifatto a un preciso modello cinematografico.

Ma l' è il contrario! Il figlio è il VERO figlio e per di più va a finire male! Non c'entra un fico!



Anche se è chiaro che è TRA le fonti possibili, ma non certo l'unica...

Voglio solo precisare che nel film il figlio NON è il vero figlio, questo si capisce da quando il padre parla con il colonnello e se ne ha la conferma quando si scopre che era il fratello della ragazza con il carillon.
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storia buona nel suo complesso in quanto a soggetto e sceneggiatura, molto buona dal punto di vista grafico. mi è piaciuto particolarmente l'inizio e anche il corpo centrale della storia , un po meno il suo finale. i dialoghi sono di buon livello, non ho apprezzato , invece, il solito ravvedimento dei banditi, fatto che sta diventando davvero un po troppo monotono e scontato nei soggetti di Boselli. a volte una buona storia viene banalizzata da questi cattivi dalle improvvise conversioni. in qualche storia ci può stare , e solo se gestita con profondit? e non banalit?, ma non può essere un fatto così ricorrente. mi pare che Boselli faccia fatica a gestire i "cattivi"e a mettere di fronte a Tex degli avversari spietati , duri e che diano del filo da torcere. per Venturi complimenti , un ottimo lavorosoggetto: 7sceneggiatura: 7disegni: 8complessivo: 7,5

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Prima di intervenire in modo specifico e - si spera - esaustivo - voglio sentire ancora un po' di pareri. Mi limito però qui a far notare una cosa, che penso sia sfuggita ai più: la vicenda dei Wilkins e Alce Grigio è chiaramente ispirata a Cavalcarono insieme (Two Rode Together) di John Ford. Se c'è qualche forzatura logica, indicata da Tahzay, è perchè Boselli si è rifatto a un preciso modello cinematografico.

Ma l' è il contrario! Il figlio è il VERO figlio e per di più va a finire male! Non c'entra un fico!



Anche se è chiaro che è TRA le fonti possibili, ma non certo l'unica...

Voglio solo precisare che nel film il figlio NON è il vero figlio, questo si capisce da quando il padre parla con il colonnello e se ne ha la conferma quando si scopre che era il fratello della ragazza con il carillon.
Non ricordavo. Meglio. Anche nel film la madre si comoprta con incertezza, giusto? Quindi ha fatto cosi anche Ford!
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non ho apprezzato , invece, il solito ravvedimento dei banditi, fatto che sta diventando davvero un po troppo monotono e scontato nei soggetti di Boselli

Sono d'accordo, infatti è per questo motivo che ho dato un 7 invece di 8. E' assurdo il comportamento di Tex che a pag. 221 dice "niente più oregon per te Roberts!" e poi alla fine cambia idea. Roberts non ha fatto NULLA per meritare la libertà e una nuova vita invece della galera. Anzi, mi è sembrato che avesse in mente di fare il doppio gioco e tenersi il bottino, poi capisce che l'importante è la salute haha ed è meglio schierarsi con Tex. Il caso di Willy è diverso, è solo un ragazzo e si è battuto insieme a Kit, Redmond e Carson rischiando la vita. Per quanto riguarda il figlio dei Wilkins dico una cosa sola: che sfiga! :( Questi due poveretti girano in lungo e in largo per la prateria da 5 anni alla ricerca del figlio che, si presume, è stato rapito dagli indiani. E quando trovano un ragazzo piute dalla pelle bianca... NON E' LUI!!! :snif: Cmq, finale a parte, una bella storia. Mi auguro che personaggi come Roberts e Ozzie Jonhson non si facciano più vedere per un p? -_nono

mi pare che Boselli faccia fatica a gestire i "cattivi"e a mettere di fronte a Tex degli avversari spietati , duri e che diano del filo da torcere

Beh, questo mi sembra eccessivo. Le prime storie di Boselli sono caratterizzate proprio da avversari duri e spietati, insieme a personaggi ambigui in bilico tra il bene e il male. Forse negli ultimi tempi abbiamo avuto un eccesso di questi ultimi a scapito dei primi, ma lo stesso Boselli poco tempo fa ha detto che i cattivi veri al 100% stanno per tornare, quindi non ci resta che attendere :bisonte:
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Prima di intervenire in modo specifico e - si spera - esaustivo - voglio sentire ancora un po' di pareri. Mi limito però qui a far notare una cosa, che penso sia sfuggita ai più: la vicenda dei Wilkins e Alce Grigio è chiaramente ispirata a Cavalcarono insieme (Two Rode Together) di John Ford. Se c'è qualche forzatura logica, indicata da Tahzay, è perchè Boselli si è rifatto a un preciso modello cinematografico.

Ma l' è il contrario! Il figlio è il VERO figlio e per di più va a finire male! Non c'entra un fico!



Anche se è chiaro che è TRA le fonti possibili, ma non certo l'unica...

Voglio solo precisare che nel film il figlio NON è il vero figlio, questo si capisce da quando il padre parla con il colonnello e se ne ha la conferma quando si scopre che era il fratello della ragazza con il carillon.
Non ricordavo. Meglio. Anche nel film la madre si comoprta con incertezza, giusto? Quindi ha fatto cosi anche Ford!
ahahahahhahah ... esatto Ford si è preispirato al grande Mauro Boselli!!! ::evvai::
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DEDICATO A TUTTI COLORO nemici dei finali buonisti...... DOVE ERAVATE lo scorso anno quando, pur avendo dato un 10 al Texone "La cavalcata del morto", mi permisi di contestarne duramente il finale, in cui ad una OMICIDA (Sarita) fu permesso di svignarsela, con anche le bisacce (!!!!!) piene d'oro ??? In quell'occasione SI' che Tex, la Legge e la Giustizia non fecero una bella figura !!! In fin dei conti Roberts e gli altri due, pur non essendo stinchi di santo, non sono degli assassini.

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Credo che il caso di Sarita fosse del tutto diverso da quello di Roberts e compagnia rapinante. Fermo restando che non si dovrebbe ammazzare e derubare nessuno, soprattutto in un contesto come quello in cui si muove Tex penso fosse più giustificabile la ragazza che agiva per vendicare il padre, ancorch? carogna, che gente il cui unico interesse era la cassetta.

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Cosè lei sarebbe incline a perdonare una pluriassassina piuttosto che tre rubagalline !!! Come sempre ci troviamo su posizioni diverse, molto diverse. La mia visione di legalit? e giustizia, anche in un fumetto, non è certamente la Sua. Colgo l'occasione, comunque, per complimentarmi per il Suo articolo sulle copertine dell'ultimo Magazine.

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Cosè lei sarebbe incline a perdonare una pluriassassina piuttosto che tre rubagalline !!! Come sempre ci troviamo su posizioni diverse, molto diverse. La mia visione di legalit? e giustizia, anche in un fumetto, non è certamente la Sua. Colgo l'occasione, comunque, per complimentarmi per il Suo articolo sulle copertine dell'ultimo Magazine.

Piccola OT, Havasu l'articolo sulle copertine di Tex nell'ultimo magazine è opera di ymalpas, Cheyenne invece è l'autrice dell'articolo su Ely Parker. :trapper: A nome della redazione, comunque, grazie per i complimenti che sono sempre graditi!
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<... penso fosse più giustificabile la ragazza che agiva per vendicare il padre, ancorch? carogna, che gente il cui unico interesse era la cassetta>....... non mi pare di aver frainteso."Sua" è un aggettivo possessivo, ed ho usato la maiuscola per cortesia. A questo punto estendo i complimenti alla Redazione in toto per il Magazine : è talmente fatto bene che in qualsiasi libreria andrebbe a ruba. Bravi davvero per la pazienza, la tenacia, la competenza e l'abilità dimostrate. Fine OT.

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  • Collaboratori

Le critiche al finale buonista non tengono conto delle notevoli implicazioni psicologiche dei vari personaggi. Mi sono soffermato su Alce Grigio, qualche pagina indietro, ritenendolo un bel personaggio, vedo adesso di metterlo a confronto con l'amico. Cioè l'amico fraterno Vento Veloce, destinato a succedere al fratello come capo dei Piutes, cosa che evidentemente cambia il finale di quest'avventura con la decisione contestata di lasciare transitare, indenne, la carovana. Questo Vento Veloce è (quasi) una mezza calzetta, come facilmente appare a una rapida lettura, ma notevole è il rapporto di interdipendenza che si crea tra Vento e Alce. Hanno la stessa età, sono i giovani più temerari, quelli che riescono a rompere il blocco e a portarsi ad un palmo dall'obiettivo rappresentato dalle donne e dai bambini. Il loro rapporto non è comunque paritario nel senso che sin da subito è Alce la figura dominante. Vento è presentato frettolosamente come un selvaggio, è lui che scaglia il coltello all'indirizzo della vecchia. Ma è Alce che ha il polso della situazione, che ha rifiutato di mentire alla donna perchè ha già notato, nel campo, la presenza amica del traditore Lockhart. E quando il gruppo abbandona il campo, pagina 194, Vento Veloce si accorge che Alce non è più con loro. Vorrebbe quasi tornare sui suoi passi ma meglio per lui che gli altri gli consiglino di lasciar perdere, perchè si è fatto prendere ( la realtà, invece, è diversa, avendo Alce fatto una scelta molto difificile, ma giusta da compiere, degna di un capo ). Alla fine, siamo a pagina 237, i Piutes per un soffio non mettono il sale sulla coda di Tex e Tiger, e desistono quindi incredibilmente dall'attacco finale alla carovana. Ci sono sicuramente gli smacchi pesantissimi subiti nella notte, la morte di Corvo Rosso e un morale sotto i tacchi, ma c'è soprattutto la scelta di Alce di uscire dal campo e andare a parlamentare con Vento Veloce. La decisione di lasciar andare la carovana è sua. Vento Veloce sarà il capo, ma le decisioni che contano ormai le prender? Alce. Il finale non poteva essere diverso ed era già scritto a pagina 194. Il compromesso è stato raggiunto quando Alce spiega a Vento che non ritorner? più a vivere tra i "wasichu". Una scelta di vita, ma anche una scelta dettata dalla volont? di evitare un inutile massacro in uno scontro tra civilt?. Non lo sapremo mai. Quello che è notevole in queste pagine finali è la complementarietà dei due, del selvaggio Vento che resta tale fino alla fine ma che è succube dell'amico, di cui riconosce l'autorit?. Alla fine, è una cosa che mi ricorda molto il rapporto nei primi numeri tra il bianco Tex, navajo acquisito, e il capo Freccia Rossa. Tex , il bianco, che tanti anni prima aveva fatto la setssa scelta di Alce. Ma vale, evidentemente, anche l'equazione Alce : Vento = Tex : Carson. Tutto questo è raccontato in poche vignette, con una domanda e una risposta, con delle scelte che sono per forza diverse nel corso della storia, il tutto in tono minore. Chi avrebbe auspicato un finale diverso da quello che è stato deve mettere in conto che in questo caso andrebbe riscritta tutta la seconda metà della storia.

Modificato da ymalpas
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Non bisogna comunque nemmeno stupirsi per l'inversione di rotta fatta da Vento Veloce quando la morte del fratello lo mette davanti alla responsabilità di capo. Non è la prima volta che vediamo gli indiani reagire alla morte di chi li conduceva in battaglia piantando baracca e burattini e tornando sui propri passi, evidentemente in questi eventi vedevano un segno mandato dal Grande Spirito e si ritiravano per capirne la volont?.

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