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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 28] I Pionieri


Sam Stone
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50 utenti hanno votato

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Si, ma per me Roberts non è un protagonista, ha una parte e una funzione nella storia, ma non è preponderante. Alce incide di più, ma neanche lui è un protagonista in senso assoluto, come lo sono invece i pards e Tex.

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Concordo con te Gianbart. Il personaggio di Grande Alce è significativo ma lo è soprattutto in funzione della ricerca dei Wilkins, mentre Starbuck, che pure non mi sembra mai mettersi in mostra, è un vero capocarovana, attento ai bisogni delle persone che gli sono affidate. Più importante di Redmond, ad esempio.

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Letto.
Molta azione, pards in spolvero, ma soliti difetti boselliani seppur meno evidenti. Solita pletora di comprimari ( ma meno "invadenti" ), soliti complimenti ( ma meno accentuati ), soliti dialoghi ( ma meno "pesanti" e leggermente piu' texiani anche se Tex è sempre poco "simpaticamente" spaccone: vedasi le ultime due vignette a pag. 53: Tex sferra un cazzotto al cattivo che esce dal carro rovesciato e al tizio che gli racconta essere un "onesto" mercante il Nostro esclama: "storie". "Storie"?!
E subito dopo: " So che sei una carogna" e bla, bla, bla... zzzz
Per rendere questo breve dialogo piu' GLB non si poteva far esclamare a Tex una frase, ad es., del tipo: " Se tu sei un onesto mercante io sono un frate trappista" è _ahsisi
Niente da fare, mi arrendo. Sui dialoghi ho perso ogni speranza. :_sigh Purtroppo erano uno dei principali elementi che facevano di Tex un simpatico castigamatti. E' già tanto se resta un castigamatti. :old:
Per finire solito finale con "aiutino" del solito redento. :malediz... Non bastava? No, di certo. Ecco comparire all'orizzonte un esercito di indiani ( apparentemente ) incacchiati che inseguono tre impavidi che spronano, a loro volta e ventre a terra, i propri cavalli con Tex che esclama: ? un'ora che ci inseguono ma se avessero voluto farci a fettine, ecc.
Uno si aspetta chissà che ( magari Tex che va a parlamentare in qualità di grande capo dei Navajos ) e invece un nuovo giovane capo indiano, molto scrupoloso direi, impartisce l'ordine di fermarsi, aspetta il piute che salta a cavallo, esce dai conestoga, due parole fra loro e si torna tutti a casa. doubt
Finale moscio con Tex ( tremebondo è ) che non sa altro che dire: " datemi un caff? bollente che ne ho bisogno" ( espressioni nolittiane, kenparkeriane, chiamatele come volete, ma non glbonelliane ). Mah.... >:azz:
Queste le mie prime impressioni a " caldo ". In ogni caso, storia sopra la media boselliana di questi ultimi anni, ed è tutto dire ( voto 6,5 ). Per quel che vale la mia opinione, s'intende.
Disegni eccelsi, davvero grande maturazione di Venturi ( voto 7/8 ).
Hasta lu?go, amigos. :trapper:

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Ohib? Capelli :blink: credevo che dopo cotanta riflessione ci avresti stupiti con effetti speciali, tipo "Ma è il capolavoro del secolo! :inch: ". E invece, nonostante un certo alleggerimento, noto la consueta severità nei giudizi laughingIn pratica, dove io avevo detto "Certo, ci sono dei difetti perchè non esiste la perfezione, ma dopotutto questi difetti riescono ad insaporire un'ottima narrazione" tu dici "Non va ancora, ci sono ancora i soliti difetti, ma tutto sommato siamo un tantino sopra la sufficienza". Naturalmente anche il mio giudizio ha i suoi limiti, e il mondo è bello perchè è vario :lol:C'è una cosa in particolare su cui non sono d'accordo con te, ed è quando parli di "pletora di comprimari". Questa volta, bench? anche io abbia usato il termine comprimari nel mio primo commento, non li vedo nemmeno sotto questo aspetto. Ovviamente nemmeno un Tex in gloriosissimo e luminosissimo risalto potrebbe reggere neppure le 110 pagine di un albo della regolare se intorno a lui non si muovessero attori e comparse di buon livello, purch? non lo eclissino, e qui veramente non è accaduto. Ecco, quello che posso confermare come difetto è che forse sono mancati Nemici con la N maiuscola (e con gli attributi), quelli che fanno il protagonista grande. Dialoghi bonelliani, è vero, non ce ne sono. Ma nel quadro in cui Tex chiede un caff? (non accadeva qualcosa di simile anche con GLB?) io non vedo alcuna resa, e per quanto riguarda lo strano inseguimento dei Piutes ho una mia teoria che voglio esporre, chiedendo poi a Borden se più o meno ci ho azzeccato:i Piutes sono indiani, persone cioè - poi si può discutere se questa visione è realistica o semplicemente romantica - dalle azioni e dalle reazioni animali (non animalesche, badate bene, ma dirette, rapide, non mediate da filosofie o introspezioni psicologiche). Vento Veloce ha visto nella tragica morte del fratello e di altri guerrieri la volont? del Grande Spirito, e i Piutes in quell'ultima cavalcata, che sembra un diabolico inseguimento, esprimono la loro battaglia interna tra il desiderio di farla finita con i nemici e, come in effetti accadr?, ubbidire a quella che credono la volont? di Manito. Chiaramente il mio può essere un punto di vista del tutto sbagliato. Che mi dici, Mauro? :indianovestito:

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Storia che dopo un inizio straordinario cala alla distanza per la troppa carne al fuoco e per alcune soluzioni narrative che lasciano perplessi.

Le prime 50 pagine sono eccezionali: l'assalto al trading post è veramente notevole, con Tiger in evidenza, e anche l'attacco alla carovana dei trafficanti si mantiene sullo stesso livello. Fa un enorme piacere vedere Tex e Carson che si danno una mano a vicenda, una volta tanto è il cavallo del primo ad essere abbattuto. Si delineano così, anche nelle pagine successive, gli elementi che vanno a costituire la storia: gli indiani, i pionieri, i trafficanti, i banditi. Fino a pag. 70 storia da 9 pieno. Successivamente se ne aggiunge un altro, i coniugi Wilkins alla ricerca del figlio. Fin dall'inizio questo filone non mi è andato a genio, troppo spazio dedicato ai due babbioni, a scapito di altri personaggi e sottotrame che meritavano qualcosa in più. La carne al fuoco era già tanta, questi due finiscono per rubare spazio e insinuare una trama che tende ad andare sul lacrimevole, contrastando le altre. Si può benissimo imbastire una storia sulla ricerca di un figlio rapito, in questo contesto non mi è piaciuto per niente. La loro entrata in scena coincide con la scomparsa di Bart, che secondo me avrebbe fatto scintille come prigioniero dei pionieri, prosegue con una seconda sparatoria, fatta molto bene, fino all'errato riconoscimento del figlio, e meno male che non lo ritrovano, e finisce con la mancata morte della babbiona?. e ti pareva, con la vicenda che confluisce in quella relativa agli indiani. Insomma, non ho gradito, troppo spazio, e il solito buonismo. Gli indiani, per esempio, avrebbero meritato qualche approfondimento in più. E? vero che ci sono sempre, ma sono presentati come soldatini all'attacco, e in più viene ribadito più volte che non sanno sparare, mentre gli altri, compresi pionieri e babbo Wilkins, sembrano tiratori scelti. Il capo, Corvo Rosso, entra in scena tardi, mentre sarebbe stato interessante vederlo organizzare gli attacchi, magari insieme ai due trafficanti presenti al campo. Molto efficace, invece, e condivisibile, il suo voltafaccia nei confronti di Lockhart. Gli altri indiani che vediamo in dettaglio sono Vento Veloce e soprattutto Alce Grigio, l'indiano-bianco, prigionieri dei pionieri. Quest?ultimo ha una parte abbastanza importante, è scambiato per il figlio degli Wilkins, ma non si capisce come mai prima cerchi di accoltellare la signora, mentre alla fine addirittura la salva, dimostrando anche un certo affetto per lei: da indiano-bianco a indiano-bianco-buonino?e ti pareva. Stesso discorso per i pionieri, avrebbero meritato qualche attenzione in più. Abbastanza bene il capo e la guida, ma niente sulla famiglia Miller, o sui Mobley, pochissimo sul dottore, chissà quali operazioni aveva effettuato?voleva forse creare Frankenstein° Per il resto sono tutte comparse anonime. Per quanto riguarda i trafficanti, due su tre rimangono quasi anonimi, si potevano magari far vedere al campo ad organizzare gli attacchi insieme a Corvo Rosso, mentre è in grandissima evidenza Lockhart. Molto interessante l'espediente usato per unirsi alla carovana, convincente anche il suo tentativo di unirsi ai banditi per scappare dagli indiani. Una volta raggiunto lo scopo, avrebbe potuto benissimo liberarsi di loro, per sicurezza, tanto non gli servivano più a nulla, un'ingenuità pagata a carissimo prezzo. I banditi: presentato benissimo Roberts, che sembra veramente un pioniere, Benteen rimane fin dall'inizio il sospettato numero uno, ma Willy? Chi è questo? Se lui è un bandito, io sono Al Capone. Arriva così, all'improvviso, spaesato, sembra fuori ruolo: anche per questo, visto anche l'interesse di Roberts per la vedova, la famiglia Miller avrebbe meritato spazio. Convince l'alleanza provvisoria con Lockhart, ma una volta usciti dal campo avrebbero dovuto far subito fuori i trafficanti e scappare col bottino: invece no, aspettano di arrivare al campo, correndo il rischio di essere eliminati, agiscono in seguito, e cosa fa poi Robertsè Corre ad aiutare Tex: eccolo gettare finalmente la maschera, è proprio lui, non manca quasi mani, il bandito-buonino?e ti pareva. Addirittura ci dice che lui e i suoi non hanno mai ammazzato nessuno, per carit?, magari hanno fatto anche beneficienza per gli orfanelli di Omaha?insomma, questi finti banditi che poi sono buoni come il pane non mi convincono per nulla, e per la storia è un vero peccato. Resta da parlare di Tex e company. Il quartetto è in splendida forma, fronteggiano gli indiani come si deve, tutte le sparatorie sono notevoli, ben organizzate e spettacolari. L'azione contro gli indiani mette un po' fra parentesi le indagini per scoprire trafficanti e banditi, ma poco male. Mi rendono un po' perplesso certe soluzioni usate per concludere la storia. Prima fra tutte l'individuazione delle armi nel campo indiano e la loro distruzione. Entrambe sono dovute parecchio alla fortuna, perchè Roberts le vede, anzi, le intuisce, quasi per caso, e l'espediente delle frecce funziona solo perchè l'indiano casca dentro la tenda, magari bastava solo la bravura di Tex e Tiger, senza scomodare la fortuna. Avrei preferito comunque una soluzione diversa, tipo un incendio in più punti della prateria, che avrebbe permesso tutte e due le cose, magari con l'uso delle frecce. Seconda cosa, il finale vero e proprio, con gli indiani che, recuperati i cavalli alla velocit? della luce, si muovono in massa stando alle calcagna di Tex per recuperare Alce Grigio e comunicare che si ritirano e che non attaccheranno più. Non ci trovo molto senso, ma forse c'è e non lo capisco. Da notare che di tre possibili rese dei conti, Corvo Rosso, Roberts, Lockhart, è stato scelto di non utilizzare questo espediente. In conclusione, la storia, pur con i limiti di cui sopra, è molto valida, sostenuta da disegni non eccezionali ma di buonissimo livello, per me si aggira fra 7+ e 7,5. Avrei dato molto di più, ma mi sembra si sia capito che le soluzioni buoniste, più o meno zuccherose, in contesti come questo non sono di mio gradimento.
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Cheyenne ci ha azzeccatp due volte. Ovviamente, sul dottore, ho dovuto "sorvolare"... Sugli indiani, poi, credo che anche nel testo VENGA DETTO, no?

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Per Jack... Il dottore operava aborti clandestini, evidentemente... :trapper: Sul resto, trovo interessanti certi appunti, per es il poco spazio concesso a Willy - che però contrasta con il TROPPO spazio SECONDO TE, comcesso ai due vecchi. Allora mettiamoci d'accordo. Devo dare PIU' spazio o MENO spazio alle figure di contorno? I due vecchi sono più utili: il loro carro nella prateria è perno fondamentale per alcune scene d'azione. In quando a Bart, che secondo te avrebbe fatto scintille è del tutto un'altra illazione personalistica! Bart doveva morire così, come un coglione. E' solo così che fa scintille. Come vedi, ritengo che il valore delle tue critiche si fermi l' dove pretendi che la storia VADA IN UN ALTRO MODO. Ma non è questo secondo me il compito del LETORE. IO, DA LETTORE, non lo faccio mai e accetto la storia com'?... Poi che mi piaccia o meno è altro paio di maniche. :D:D

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Ohib? Capelli :blink:? credevo che dopo cotanta riflessione ci avresti stupiti con effetti speciali....
Dialoghi bonelliani, è vero, non ce ne sono.

Non è stata una lunga riflessione. L'ho davvero letto in una botta sola ieri sera e poi subito commentato.

Sui dialoghi tu stessa ammetti che non ce ne sono. E lo consideri un particolare da poco ? :shock: doubt
Ma se il Personaggio Tex ha avuto così tanta fortuna lo dovr? solo per essere un "raddrizzatorti" ( dove il male ed il bene erano anche piu' netti e ci si identificava di piu' rispetto a queste continue zone "grigie" che, seppur piu' realistiche, danno comunque fastidio, almeno a me e, forse, non solo a me ) o anche per il suo "tipico" linguaggio ?
Un giusto mix c'era e quando viene a mancare un ingrediente importante ( paragone a te caro, mi sembra :trapper: ) il piatto non è piu' quello. O no è :old:
Continuo a comprare Tex, nonostante tutto, per tanti motivi sperando sempre ( ma la fiammella si fa sempre piu' fioca ) di rivedere almeno quello del primo Nizzi ( con caratteristiche simili in tutti gli aspetti al modello originario ) dando per scontato che quello di Bonelli pap? non lo rivedro' mai piu'. :(

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P. S. Anche qui il buon Graziano Frediani, così come nell'inedito, inaugura le pagine del Texone con un articolo di 2 pagine su... Dylan Dog con il pretesto di parlare di Venturi ( forse le vendite dell'indagatore dell'incubo non vanno piu' a gonfie vele è ). Mah.... e ancora mah...... doubt -_nono Almeno Sergio Bonelli ci raccontava qualche aneddoto e faceva una degna presentazione. :old: Qui siamo all'ennesimo spot per un'altra testata. Almeno così l'interpreto io.

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Finito di leggere il Texone di Venturi. Storia scorrevole e ben congegnata dove Tex non perde mai il controllo della situazione, anzi come nelle sue più particolari caratteristiche si avventa sul campo dei Piutes portando lo scompiglio e raggiungendo l'obbiettivo della fuga dei cavalli ed in seguito dell'esplosione della tenda dove i Piutes hanno il loro deposito di munizioni. Una bella teatralit? di partecipazione di tutti e 4 i pards e un Carson sopratutto più duro e meno incline alle lamentele storiche, che comunque lo hanno reso quel personaggio forte ma simpatico qual egli ?. Sul fronte degli avversari non c'è però un personaggio che incida più di tanto,(anzi per niente), e che dia un sano filo da torcere ai 4 pards. Corvo rosso come capo dei Paiutes non verr? mai ricordato per quello che ha fatto,Anche il personaggio di Lockhart con la sua falsa sepoltura da parte dei pellerossa non avrebbe ingannato Tex, solitamente lo avrebbe scoperto subito, visto il racconto della sua falsa esperienza e lo avrebbe sbatacchiato come si deve. Roberts si rivela quel buono troppo buono travolto dalle circostanze, che si pente (forse perchè molto interessato alla signora Miller??)....., non ci sono più i grandi banditi di un tempo, che di certo non cambiavano facilmente idea per una gonnella, anzi magari la sacrificavano sull'altare del male all'occorrenza. Non mi è piaciuto affatto Roberts troppo vuoto come probabile bandito, anche se giustificato e ammorbidito dal fatto che ha compiuto una sola rapina e non ha ucciso nessuno, f? sembrare Tex diventato più vecchio e quindi più saggio e incline al perdono,... ma dove è finito il ranger spauracchio, il ranger mastino che non molla la preda e cala come un Dio punitore su chi non rispetta la giustizia. Tex colui che possiamo definire come il più "politicamente scorretto", che appena è sicuro della colpevolezza, non adopera larghi giri di legge per accusare il bandito di turno, ma lo sbatacchia in diretta e lo f? confessare??... mah... La nota di merito tra questi personaggi la d' a Starbuck il capocarovana uomo saggio, se anche con l'aiuto essenziale dei pards, traspare una solidit? e una consapevolezza che disegnano perfettamente il carattere degli uomini della frontiera di un tempo che f?. Un altra nota di merito va ai disegni di Venturi, adattissimi a storie come questa,(la scelta non poteva che essere più azzeccata), uno stile che mi ricorda alcune belle saghe del passato come "Storia del West",.. o addirittura "Ken Parker".... Da parte mia è destinato ad entrare tra i migliori disegnatori di sempre. Voto 7 alla storia e un 9 per i disegni, anche perchè il 10 per il sottoscritto è la perfezione (senza lode).

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Il successo di un personaggio così longevo come Tex sta nel suo fascino, nell'appeal che conserva nel suo essere sempre fedele a se stesso, riuscendo allo stesso tempo ad adattarsi ai tempi. La trama de "I Pionieri" è un classico espediente del genere western: un manipolo di indiani Piutes vuole assalire una carovana in viaggio sulla Oregon Trail. Detto così sembrerebbe un qualcosa di già visto. Ma nell'epoca in cui tutto sembra sia stato già scritto e raccontato a fare la differenza sono lo stile e i dettagli, due componenti sulle quali Boselli ha costruito le fortune della sua carriera. Ed ecco che su un incipit si ricama una vicenda corale, piena di sottotrame e personaggi dalla forte personalit?. Tutto questo senza che la storia risulti dispersiva e senza che la figura del protagonista e dei suoi pards venga offuscata. Nella mia concezione, il gigante dovrebbe essere una sorta di film a fumetti. Anzi un kolossal. E per essere tale, oltre alla solidit? della storia ci dev'essere anche un'importante componente visiva. Oggi lo staff dei disegnatori di Tex può essere considerato uno dei migliori al mondo. Entrarne a farne parte è come giocare in nazionale. E arrivare a disegnarne un gigante è come vincere il pallone d'oro. La consacrazione definitiva. Venturi ha meritato indubbiamente quest'onore. Ed è partito benissimo. Ci sono sequenze che mozzano il fiato. Primi piani che parlano da soli. Purtroppo, dopo una delle vignette più belle

i guerrieri Piutes che corrono in circolo alla carovana assediata
avviene il calo. Vistoso. Non tante nelle vignette piccole che mantengono l'alto standard qualitativo. Ma nei campi lunghi con figure appena abbozzate e irriconoscibili tra loro. Un vero peccato. Ciò abbassa la mia valutazione sullo speciale ma senza intaccarne il giudizio complessivo che resta comunque positivo.
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Finito di leggere il Texone di Venturi. Storia scorrevole e ben congegnata dove Tex non perde mai il controllo della situazione, anzi come nelle sue più particolari caratteristiche si avventa sul campo dei Piutes portando lo scompiglio e raggiungendo l'obbiettivo della fuga dei cavalli ed in seguito dell'esplosione della tenda dove i Piutes hanno il loro deposito di munizioni. Una bella teatralit? di partecipazione di tutti e 4 i pards e un Carson sopratutto più duro e meno incline alle lamentele storiche, che comunque lo hanno reso quel personaggio forte ma simpatico qual egli ?. Sul fronte degli avversari non c'è però un personaggio che incida più di tanto,(anzi per niente), e che dia un sano filo da torcere ai 4 pards. Corvo rosso come capo dei Paiutes non verr? mai ricordato per quello che ha fatto,Anche il personaggio di Lockhart con la sua falsa sepoltura da parte dei pellerossa non avrebbe ingannato Tex, solitamente lo avrebbe scoperto subito, visto il racconto della sua falsa esperienza e lo avrebbe sbatacchiato come si deve. Roberts si rivela quel buono troppo buono travolto dalle circostanze, che si pente (forse perchè molto interessato alla signora Miller??)....., non ci sono più i grandi banditi di un tempo, che di certo non cambiavano facilmente idea per una gonnella, anzi magari la sacrificavano sull'altare del male all'occorrenza. Non mi è piaciuto affatto Roberts troppo vuoto come probabile bandito, anche se giustificato e ammorbidito dal fatto che ha compiuto una sola rapina e non ha ucciso nessuno, f? sembrare Tex diventato più vecchio e quindi più saggio e incline al perdono,... ma dove è finito il ranger spauracchio, il ranger mastino che non molla la preda e cala come un Dio punitore su chi non rispetta la giustizia. Tex colui che possiamo definire come il più "politicamente scorretto", che appena è sicuro della colpevolezza, non adopera larghi giri di legge per accusare il bandito di turno, ma lo sbatacchia in diretta e lo f? confessare??... mah... La nota di merito tra questi personaggi la d' a Starbuck il capocarovana uomo saggio, se anche con l'aiuto essenziale dei pards, traspare una solidit? e una consapevolezza che disegnano perfettamente il carattere degli uomini della frontiera di un tempo che f?. Un altra nota di merito va ai disegni di Venturi, adattissimi a storie come questa,(la scelta non poteva che essere più azzeccata), uno stile che mi ricorda alcune belle saghe del passato come "Storia del West",.. o addirittura "Ken Parker".... Da parte mia è destinato ad entrare tra i migliori disegnatori di sempre. Voto 7 alla storia e un 9 per i disegni, anche perchè il 10 per il sottoscritto è la perfezione (senza lode).

Non RIaccusarmi di rispondere solo alla critiche , Pallino... Ma lo sbatacchiamento di cuoi ti soffri la mancanza c'è, all'inizio, che più tosto non si può... E anche Bart le prende. E poi basta, perchè in una storia di indiani non ne servono altri, di sbatacchiamenti! . :trapper: Ma quando si critica bisognerebbe non avere dimenticanze così vistose... Eh! Eh!
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Ma quando si critica bisognerebbe non avere dimenticanze così vistose... Eh! Eh!

Infatti la prima parte l'ho tralasciata perchè rientrava in quella che ritengo ottima e su cui infatti non ho avuto da dire..... però la seconda parte mi f? trovare un Tex un tantino in età di pensionamento...., troppo lascivo e sentmentale.... tutto qu?. Cosa pensavi che lo avevo letto solo a metà?? laughing
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La carenza di nemici notevoli e che si facciano ricordare ?, come ho avuto occasione di notare, un punto debole della narrazione, altrimenti quella che è "solo" una grande storia sarebbe stata grandissima. Ma non va dimenticato che nei confronti di due banditucoli come Roberts e Willy (perchè questo sono, dopo tutto) Tex non è affatto dissimile dal giustiziere GLBonelliano che agiva oltre il freddo legalitarismo e, certo, sbatacchiava il colpevole e lo mandava magari anche a curarsi i reumatismi da Mr. Satanasso, ma sapeva anche riconoscere i poveri scalzacani e spedirli "a farsi impiccare altrove". E a qualcuno di questi, addirittura, concedeva di tenersi una parte del bottino, se mai il "bottinato" era un delinquente più delinquente di loro.

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SPOILERVorrei dirmi altrettanto soddisfatto, ma non ci riesco fino in fondo. Rivedo ancora - così, tanto per cambiare  :)  - personaggi "grigi" ed incerti su cosa fare da grandi, che "saltano la barricata" e ricevono un "facile" perdono...... ok, magari ci stava, non erano stavolta dei biechi assassini ma "solo" dei ladri....... ci sta un po' meno il doppio "salto della barricata" di Roberts e dei suoi, soprattutto se motivato, come sembra suggerire l'autore, da una doppia, contemporanea (ed improbabilissima) infatuazione per due donne della carovana da parte di due dei rapinatori....... e ci sta un po' meno che oramai sia un clich? di queste storie di gruppo che Tex trovi valido, ed anzi decisivo aiuto, in quelle che erano la sue originarie prede....... da malfattori ad eroi dal cuore tenero..... basta! Pietà! :DAnche il soggetto mi lascia perplesso....... il figlio dei Wilkins aveva 13 anni al momento del rapimento, quasi un uomo, nel selvaggio West...... non è credibile che in soli 5 anni, e soprattutto partendo da un'età più che matura, riesca a sviluppare una simbiosi con gli indiani come fosse stato da loro allevato...... anche perchè, presumibilmente, ragazzi così giovani venivano rapiti dai pellerossa per farne schiavi o peggio, non certo per acquisire un nuovo guerriero alla tribù...... ribaltando la prospettiva, è credibile che Ma' Wilkins non sappia riconoscere con certezza un figlio "perso" appena 5 anni prima? Quanto si cambia dai 13 ai 18 anni? Non tantissimo, direi! E il padre, poi? Che fine fa P? Wilkins, che sembra così rintontito da non riuscire nemmeno ad avvicinare il possibile figlio? Amnesia collettiva?Inoltre, la presenza dell'indiano bianco diventa funzionale ad uno dei più stucchevoli e poco credibili finali che io ricordi....... anzich? essere assatanati di sangue e gonfi di desiderio di vendetta, gli indiani cavalcano all'inseguimento di Tex e dei suoi per poi arrivare nei pressi della carovana e fare retromarcia per ben poco credibili segni del destino, ripromettendosi addirittura di non assaltare più pionieri anche per il futuro.... mah..... La vicenda dei Wilkins, insomma, mi è sembrata un'aggiunta posticcia e superflua che, come al solito, per voler mettere troppa carne al fuoco, ha rischiato di bruciare una altrimenti succulenta pietanza.

sui gusti non discutoci sta che a te non sia piaciuta la sottotrama del figlio scomparso dei coniugi Wilkinsperò se c'è una cosa incontestabile è proprio la questione dell'etàdai 13 ai 18 anni è il periodo in cui da ragazzini si diventa uomini, con tutti i cambiamenti del corpo che ne derivanoci sta che dopo tanto tempo il ragazzo sia irriconoscibile :)
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Sicuramente Cheyenne una cosa è certa, dovr? rileggermelo un altra volta senza spezzarlo in 2-3 parti come ho fatto, ma l'intreccio era così ingarbuglaito che per me non era assolutamente facile leggerla tutta di un fiato.....vero quello che dici sul trattamento di cosidetti banditi di basso valore, ma è anche vero che la seconda parte va calando vistosamente.... in proporzione al calo caratteriale di Tex.... la mancanza di un nemico di spessore ha fatto il resto. Per Borden.... Non ho citato vari episodi del Texone, non solo quelli ottimi dell'inizio... uno su tutti il figlio dei Wilkins... che al fine della storia personalmente se non ci fosse stato sarebbe stato uguale.... ed infatti ne ho parlato solo adesso perchè sembra che lo faccia apposta a "dimenticare" le parti migliori... ::evvai::

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la seconda parte mi f? trovare un Tex un tantino in età di pensionamento...., troppo lascivo e sentmentale.... tutto qu?

Ahem... non per criticarti Pallino, ma...


Nel vocabolario italiano alla voce "lascivo" trovi questi significati:

"lascivo

[la-sc?-vo] agg.

? Licenzioso, lussurioso, impudico"

Ora, io non so cosa tu volessi dire, ma sono sicuro che non era questo... anche perchè di atteggiamenti simili da parte di Tex non ne ho proprio visti. :colt:

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Ora, io non so cosa tu volessi dire, ma sono sicuro che non era questo... anche perchè di atteggiamenti simili da parte di Tex non ne ho proprio visti.

Hai ragione da vendere Carlo, il mio significato era di mollaccione, poco incline alla punizione, molto incline a taglairsi una torta insieme a Roberts.... penso che così sia più chiaro...:)
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E scommetto che nemmeno il suo interesse per Roberts era di tipo "lascivo":lol2:

Signora Cheyenne un p? di contegno! Lei è già famosa per le bevute al saloon, se ora si mette a fare anche le battutaccie può concorrere al titolo di capochiasso... cioè volevo dire capoclasse :lol2:
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