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TWF - Tex Willer Forum

[633/634] Tombstone Epitaph


Sam Stone
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O si pensa che ci siano solo schiere di lettori under 20 che "sorreggono" Tex e che non conoscono il passato !??

Bhe qualcuno lo pensa, ma per fortuna è solo un infinitesima parte degli affezionati..... magari, e sicuramente la maggior parte non bazzica neanche i forum.... _ahsisi
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Confesso che, leggendo una storia simile, quasi mi sono dimenticato che stavo sfogliando un fumetto; sè, perchè mi è sembrato di vedere un film! Sono rimasto talmente soddisfatto che una storia simile la annovero tra le migliori mai lette, IMHO. Mi sono piaciute tantissimo le atmosfere, cariche di tensione, l'emotivit? dei personaggi, la graduale narrazione di ogni sviluppo dell'intera vicenda. Anche il finale, sinceramente, non me lo aspettavo: anzi, sono sincero, temevo in una "redenzione classica" del cattivo di turno (una sorta di "pentimento" c'è stata, ma in modo nettamente differente al passato). Mi ha lasciato un po' di amaro in bocca, invece, la banda di Nick Favor: forse, per questioni di spazio, la si è "liquidata" un po' velocemente. Soprattutto Favor, come nemico di Tex, lo avrei visto bene anche per nuovi episodi. Peccato. Disegni di Acciarino: ha un tratto molto pulito (ricordo con piacere le sue tavole di Brendon) che, come nei casi di Civitelli e del compianto Letteri, riesce però ad esaltare le atmosfere del west. Promosso! :DVoto 9

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Confesso che, leggendo una storia simile, quasi mi sono dimenticato che stavo sfogliando un fumetto; sè, perchè mi è sembrato di vedere un film! Sono rimasto talmente soddisfatto che una storia simile la annovero tra le migliori mai lette, IMHO. Mi sono piaciute tantissimo le atmosfere, cariche di tensione, l'emotivit? dei personaggi, la graduale narrazione di ogni sviluppo dell'intera vicenda. Anche il finale, sinceramente, non me lo aspettavo: anzi, sono sincero, temevo in una "redenzione classica" del cattivo di turno (una sorta di "pentimento" c'è stata, ma in modo nettamente differente al passato).

Scusami amigo ma sarei curioso di conoscere il tuo parere su Tex ( il modo di agire, di parlare, insomma la sua caratterizzazione ), perchè a me sembra, dal tuo commento, che quasi sia superfluo alla storia. Oh, non ne fai cenno. doubt >:azz:
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.... un ottima storia come già ho avuto modo di dire, almeno il secondo albo...., non il Tex che vorremmo, ma ottima...

Hai detto niente! Non è "il Tex che vorremmo"... >:azz:

Lasciamo perdere questa storia che, tra l'altro, non è nemmeno quel gran che ( per il sottoscritto ), con le pistolere dilettanti e le giornaliste, catapultate nel West, che ci vedono meglio del vecchio cammello. Il tutto condito da dialoghi stile Ken Parker ( e non è un complimento per Tex ).
Caro Pallino, non so qual è il "tuo" di Tex ma questo, di sicuro, non è il mio. Perdinci, prova a (ri)leggerti la nuova ristampa in edicola e confronta i "due" Tex: voglio vedere chi puo' dire ( testi inconfutabili alla mano ) che quello che appare in queste storie boselliane sia superiore a quello della "vecchia missione" ( ma potrebbero essere decine di altre avventure apparse in quegli anni ). Il modello attuale non è che la pallida copia della copia. :old:
P. S.: Naturalmente non si finga di fraintendere. Per somiglianza al Tex GLB intendo la caratterizzazione del Personaggio, il linguaggio e l'ironia ( che è quasi tutto ), ecc. Non certo il fatto che cala il cinturone ( che appartiene solo al Nizzi ultima versione ). A parte che questo Tex che dice di far pagare i killers ed andarsene via non è da meno.... :malediz...
P. S. 1: All'epoca, internet e diavolerie varie non imperanti, si pensava che ai testi ci fosse ancora GLB tanto il Tex ci assomigliava ( meno spaccone ma ci assomigliava ). O no è

Ma perchè confrontare sempre il tex di borden con quello di GLB?.. tutti sappiamo che il vecchio Bonelli era Tex!.. e nessuno lo scriver? come faceva lui (e secondo me nenche il primo Nizzi è riuscito nell'impresa!).. e io sinceramente non sono alla ricerca di un autore che faccia copia e incolla dei primi 200 numeri!

Borden scrive un ottimo tex .. forse con meno ironia ma è sempre un eroe spaccamontagne che pesta banditi e sceriffi allo stesso modo e sopratutto non sbaglia un colpo con le sue colt!

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Scusami amigo ma sarei curioso di conoscere il tuo parere su Tex ( il modo di agire, di parlare, insomma la sua caratterizzazione ), perchè a me sembra, dal tuo commento, che quasi sia superfluo alla storia. Oh, non ne fai cenno. Doubtin - 7thia.gif azz.gif

Quesito interessante, che credo abbia bisogno di un approfondimento a parte.


Brevemente: se pensiamo a molte delle storie di Boselli, l'intero canone del Tex "classico" di GLB viene quasi ribaltato. Con "pap?" Bonelli era il ranger a "dettare" il susseguirsi degli eventi di una storia, perchè era il perno su cui dovevano ruotare comprimari e nemici; lo stesso lo abbiamo visto, apprezzandolo molto, con Nizzi. Proprio Nizzi, in un'intervista, si concentr? su questo elemento: il Tex boselliano pareva non essere più imprescindibile ai fini della narrazione e, dunque, ritenne l'operato di Boselli come <pericoloso> (testuale) perchè si rischiava di svilire il personaggio. IMHO, ciò non è successo, anzi.

Perdonate il preambolo, ma lo ritengo utile per spiegare meglio il mio pensiero: la storia che stiamo commentando l'ho definita come, IMHO, una delle migliori, grazie alla resa delle atmosfere, dei nemici, ecc... e, proprio per questo motivo, anche la caratterizzazione psicologica dei pards si eleva in termini di individualit? e di riconoscimento da parte del lettore ( <questo ? il "mio" Tex/Carson/Kit/Tiger>). Infatti, da subito, ho riconosciuto in Tex il "mio" Tex, proprio perchè quasi non lo noto (nel senso che si comporta come il Tex che "voglio io", e ciò si estende anche per gli altri pards).
Invece, se prendiamo in esame l'Almanacco del West 2013 (sempre di Boselli), ho ritenuto la storia un po' piatta (soprattutto per il finale), ma Tex era sempre il "mio" Tex; ciò nonostante, però, il personaggio in sè stesso mi ha lasciato l'amaro in bocca perchè, non essendo il motore della vicenda, se la storia non è all'altezza di quello che il lettore si aspetta, anche il protagonista perde di forza narrativa.

Non si può dire questo in merito alle storie di GLB o Nizzi, giusto per citare le due colonne portanti del passato di Tex; poteva succedere che la vicenda narrata non fosse di quelle indimenticabili, ma bastava che Tex fosse il "solito" Tex e allora il giudizio sulla storia si alzava quasi inconsapevolmente.

Giusto per chiarezza: ho apprezzato tantissimo il metodo narrativo di GLB e Nizzi, ma mi sento di prediligere quello boselliano che, a mio modesto parere, riesce a "riempire" di più la psicologia (quando necessario) dei protagonisti/antagonisti, senza abbandonare quegli elementi, magari piccoli, ma irrinunciabili per una storia degna di Tex (scazzottate, risse nei saloon, le battute con Carson, ecc...).

Si anch'io vorrei conoscere il parere su Tex di MarcoPalaOregon.
E vorrei chiedergli questo: "Se la storia fosse uscita su Ken Parker o su Le storie del West, avrebbe fatto qualche differenza, secondo te?".
Grazie
Ciao

Secondo me, sè: non credo che su Ken Parker una storia così si sarebbe potuta svolgere; sulla saga di KP tutto si incentra molto sulla vicenda umana dei personaggi, anche di quelli "cattivi", quindi non penso che sparatorie e cose varie simili a quelle che abbiamo visto in "Tombstone Epitaph" si sarebbero potute trovare su Ken Parker. Poi, è decisamente superfluo ricordarlo, Ken Parker non è Tex (come psicologia, carattere, comportamenti, eccetera). Possiamo criticare Boselli sul fatto che il "suo" Tex non è quello di GLB (per ovvie ragioni, ma aggiungo anche che "quel" Tex non potrebbe esserci oggi), ma non credo gli si possa attribuire di aver "svuotato" il carattere di Tex.

Anche in merito a "La storia del West", mi sento di scindere le situazioni: penso che Nick Favor e la sua banda non si sarebbero visti su quella serie, nemmeno se la storia fosse stata incentrata sugli stessi cardini di "Tombstone Epitaph". Semplicemente, perchè Nick Favor e compagni sono stati messi in scena perchè devono affrontare Tex e non qualcun altro (quindi, alla fine, vediamo che il Ranger il suo peso lo ha sempre).

Spero di aver contribuito alla discussione. :)

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Non si può dire questo in merito alle storie di GLB o Nizzi, giusto per citare le due colonne portanti del passato di Tex; poteva succedere che la vicenda narrata non fosse di quelle indimenticabili, ma bastava che Tex fosse il "solito" Tex e allora il giudizio sulla storia si alzava quasi inconsapevolmente. Giusto per chiarezza: ho apprezzato tantissimo il metodo narrativo di GLB e Nizzi, ma mi sento di prediligere quello boselliano che, a mio modesto parere, riesce a "riempire" di più la psicologia (quando necessario) dei protagonisti/antagonisti, senza abbandonare quegli elementi, magari piccoli, ma irrinunciabili per una storia degna di Tex (scazzottate, risse nei saloon, le battute con Carson, ecc...).

Non penso che neanche tutte le storie di G. L. Bonelli fossero "indimenticabili"e tanto meno quelle di Nizzi, anche l' il gusto personale ha la meglio, ma questo non centra nulla con l'"originalità del personaggio" così come lo era quelo di G. L. Bonelli.... in merito a ciò mi rifaccio ad una risposta data dallo stesso Sergio Bonelli durante un intervista fatta sul blog del nostro pard Zeca...."Tex è praticamente inalterato sin dalla sua creazione. Vi sono ragioni commerciali o artistiche? O semplicemente sentimentali?Sergio Bonelli: Purtroppo non è vero che Tex è rimasto inalterato. Pur sforzandoci di imitare il suo creatore, tutti noi nuovi soggettisti, hanno involontariamente apportato qualche differenza che i lettori più attenti non hanno mancato di rilevare. Il mondo dei fumetti può ospitare personaggi di ogni genere: il lettore può trovare facilmente eroi più ?moderni? senza che si debba stravolgere un ?eroe? tradizionale che piace così com?? ad altri lettori."Appunto "senza stravolgere un eroe tradizionale....."E se lo dice lui scusatemi, poi ripeto i gusti son gusti..... Poi il "riempire" la psicologia dei personaggi protagonisti delle storie boselliane è una prerogativa di Boselli per l'appunto,.. G. L. Bonelli non dava molta importanza alla parte psicologica dei personaggi, se non in maniera superficiale, le sue storie erano incentrate sull'azione, sul superamento immediato di ogni ostacolo che si frapponesse nel raggiungimento della "giustizia", su di un azione diretta dove Tex ne era il protagonista assoluto, e dove lo stesso non si faceva influenzare dal "contorno" presente intorno a lui. Diretto e prepotente all'occorrenza, cosa che non c'è adesso, senza togliere nulla allo stile di Boselli sono solo gusti. Sicuramente e ripeto per l'ennesima volta l'albo "I professionisti" così pieno di azione e sparatorie,(tolto il ruolo poco professionale di Nick Favor e la sua banda), mi è piaciuto a prescindere da queste discussioni.
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.... mi sento di prediligere quello boselliano che, a mio modesto parere, riesce a "riempire" di più la psicologia (quando necessario) dei protagonisti/antagonisti, senza abbandonare quegli elementi, magari piccoli, ma irrinunciabili per una storia degna di Tex (scazzottate, risse nei saloon, le battute con Carson, ecc...).

Diciamo che, per gran parte del tuo intervento, se non ho inteso male, mi ( ci ) dai implicitamente ragione affiancando, tu stesso, il primo Nizzi a GLB.

Sul punto, che riporto, in cui tu affermi che Boselli non ha abbandonato "quegli elementi magari piccoli ma irrinunciabili come le scazzottate, le risse, le battute " consentimi di dissentire in toto.
Intanto non sono elementi "piccoli" poich? sono cio' che hanno identificato il Personaggio ( senno' addio successo sessantennale ) e poi, scusami, ma affermare che Boselli ci presenta scazzottate, risse ( con cinesi, bianchi, neri, ecc. ), battute con Carson ( e già tanto se ne vediamo un paio ad albo...!!! ), ironia, linguaggio "colorito", ecc. basterebbe sfogliare parecchia della sua ultima produzione per vedersi confermata la quasi totale assenza di quanto sopra citato. Non è nelle sue corde, fa tutto in dosi omeopatiche, forse perchè teme di ripetere certe scene "texiane" ( semmai è il contrario poich? è lui che ripete le sue scene: dal killer in bilico tra bene e male, dalla donnina coraggiosa, dai susseguiosi complimenti fra i pards ed i comprimari, ecc., ecc. )
Nel mio piccolissimo, ho ingaggiato una "battaglia" contro le "nefandezze" oggettive dell'ultimo Nizzi ( pur non avendone solo lui tutte le colpe ), ora vorrei che Tex ritornasse un po' quello dei tempi andati. Che non si cali piu' il cinturone in ogni albo o che Carson non ci venga piu' presentato come un vecchio rincoglionito mi sta bene.
Mi sta meno bene che Tex diventi troppo "psicologo" ed "ampolloso" e parli come un "professore", che Carson allunghi un po' troppo le mani o corra dietro le sottovesti ( non piu' tra un albo e l'altro, come affermava GLB, ma proprio nell'albo ) come un vecchio sporcaccione o che Kit, come ultimamente si è visto, in un albo sè e l'altro pure, anche lui ( dopo anni, si sarà ingrifato è >:azz: :malediz... ) corra dietro alla gonnella di turno. -_nono :malediz...
Riassuntino _ahsisi : GLB è il pap?, Sergio ne è stato il "fratellastro" e si vedeva ( pur restando alcune sue storie indimenticabili, ricordiamoci pero' che la sua produzione texiana fu comunque limitata, se commisurata all'intera saga, e che lui stesso ammetteva molte differenze con il modello originale ), Nizzi per un bel periodo si piego' ( umilmente ) alle esigenze del Personaggio ( riuscendoci abbastanza bene ) per poi crollare e far risaltare ( forse troppo ) i meriti ( comunque ci sono anche quelli ) di Boselli che, alla fin fine, ora, non mi pare "oro luccicante" ( ed è il curatore ufficiale )... Mah..... :fumo:

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So che è un'idea sfruttatissima ma mi piace estrapolare alcuni frasi di GLB per dare in modo stringato senso al pensiero del creatore di Tex:

-Il motivo del successo è La mia identificazione nel  personaggio: le avventure di Tex le vivo io.
-E so anche che cosa vogliono i miei lettori: il trionfo del bene, la carogna presa a cazzotti: La gente odia il militare arrogante, il pezzo grosso, il banchiere. Odia il potere. E' anch'io odio il potere o, come si dice oggi, il "palazzo".
-L'avventura è necessaria. Che cosa sarebbe la vita di un uomo senza l'avventura è Una noia mortale! Il lettore odia essere annoiato. Vuole ritmo, azione e dialogo.
-Il pubblico vuole solo Tex, vuole riconoscersi in lui. Il resto non conta, sono tutti falsi problemi, compreso quello di donne sè o donne no. L'importante è che il personaggio sia umano.

Questo è molto altro c'è scritto in un intervista a Giovanni Luigi Bonelli del 1982 pubblicata ultimamente sul volume "L'AUDACE BONELLI" a cura del comicon di Napoli.

Quello che colpisce è l'autorit? e la schiettezza nelle parole del grande autore, con poche scarne parole azzera tutti gli studi e le interpretazioni psicologiche fatte sul personaggio di Tex in vari decenni. Definendo semplicemente Tex, il suo alter ego, un tramite che permette al pubblico dei lettori di immedesimarsi per vivere l'avventura che gli ha cucito sopra, e GLB farà questa semplice operazione ( semplice per lui da grande scrittore ) per decenni in modo continuativo cambiando solo le sceneggiature e rendendo Tex vincente su tutto e tutti, ma d'altronde per lui niente era impossibile nel mondo che aveva creato.
In questo ha ragione MarcoPalaOregon dicendo che la storia ruotava su Tex, ma non per questioni narrative bensì perchè questa era la sua forza che gli permetteva di attrarre lettori e consensi, ed infatti Sergio Bonelli consapevole di ciò dichiarava: "Purtroppo non è vero che Tex è rimasto inalterato.", rendendosi conto che apportando modifiche al personaggio si rischiava di perdere la caratteristica che lo ha legato a molte centinaia di migliaia di lettori.
Quindi ristiamo al punto di partenza, se la politica editoriale iniziale ha portato ad avere il successo che ancora oggi determina un grosso volume di vendita, se quando si fa un iniziativa editoriale su Tex si va sempre a ripescare le prime storie di sicuro successo, se c'è ancora un mondo che gira intorno al personaggio con molti afficionados del Tex vecchia maniera ( ancora mi dovete dimostrare che quelli legati al Tex moderno sono la maggioranza ) che stanno aspettando un ritorno alle origini o almeno una caratterizzazione del Tex più consona al personaggio, questo vorr? dire qualcosa ?
Ah già ma come al solito questi sono deliri da vecchia mummia, tutto va bene, Tex è un gran personaggio, le sue avventure fanno sognare i lettori e le poche voci contrarie sono di una minoranza di cariatidi con deliri di onnipotenza.
"State tranquilli che ci rivedremo presto, masnada di banditi" Tex 2-138

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Capelli e GianBart vi straquoto entrambi.
Per MarcoPalaOregon: grazie per le tue precisazioni. Ma la mia su Ken Parker e Le storie del West era una provocazione. Volevo sottolineare come uno stravolgimento strutturale e non solo stilistico delle caratteristiche del personaggio "Tex" sia una scelta sbagliata verso il personaggio e la serie, ingrata verso il suo creatore e chi lo ha gestito in tanti anni ed ingiusta verso il pubblico che va in edicola e se vede scritto Tex e sceglie di comprare l'albo è perchè si aspetta di incontrare Tex.
Storie come le ultime potevano (e onestamente dovevano) essere prodotte altrove o su nuove collane ma non su Tex. Avvalersi del logo e di tutto quello che ne è legato a me non sta bene. Perchè io non mi ci riconosco più in queste storie e non riconosco più il personaggio che ho tanto amato

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Quello che colpisce è l'autorit? e la schiettezza nelle parole del grande autore, con poche scarne parole azzera tutti gli studi e le interpretazioni psicologiche fatte sul personaggio di Tex in vari decenni.

E tanti saluti a chi si bea di queste storie così "profondamente" umane e dai risvolti psicologici con le redenzioni in corso d'opera e il lato oscuro che si cela in ogni personaggio, ecc., ecc..... zzzz Ma che so è Storie di Tex o trattati metafisici.... doubt _thia-
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tanti saluti a chi si bea di queste storie così "profondamente" umane e dai risvolti psicologici con le redenzioni in corso d'opera e il lato oscuro che si cela in ogni personaggio, ecc., ecc..... zzsoft.gifMa che so è Storie di Tex o trattati metafisici.... Doubtin - 7thia.gif Capricci - 7thia.gif

E' la stessa questione di quando si chiede il nemico di "spessore",... mi ricordo che nella disussione de "I pionieri", ebbi l'appunto di aver voluto vedere un Corvo Rosso più palpabile nel senso fisico e nel senso di un suo peso nella storia più rilevante, e se non ricordo male la discussione, per voce di Borden, si indirizz? subito sullo "svisceramento psicologico del peronaggio",... cosa che a me interessa ben poco,.... quindi questa (l'intropezione psicologica") è un altra prerogativa solo di Borden perchè io non l'ho mai menzionata,.... Dalle estrapolazioni alle interviste a G. L. Bonelli e al figlio Sergio, emerge in maniera lampante che non solo non c'è stata un evoluzione che mantenesse le caratteristiche dell'eroe, ma che si è ad un certo punto interrotto un personaggio per introdurne uno nuovo che in comune ha lo stesso nome... e da qu? "questo non è il Tex che vorremmo".... indipendentemente da chi lo preferisce così, ma questo non è Tex...
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  • Collaboratori

Non condivido il disfattismo nei toni e nelle argomentazioni degli ultimi messaggi postati.

Come ho scritto in precedenza, Tombstone Epitaph è una storia che offre due Borden molto diversi tra loro, quello del primo albo promosso con pieni voti, quello del secondo che purtroppo non conferma imho le premesse inziali.

Detto questo, mi sono permesso un'analisi strutturale del primo albo, texiano al 100%.

I scena - pagine 5-12 - IL LINCIAGGIO DI LUKE PORTER
II scena - pagine 13-15 - BANYON E IL TOMBSTONE EPITAPH
III scena - pagine 16-17 - I DAMON, PADRE E FIGLIO
IV scena - pagine 18-20 - L'OMICIDIO DI FRANK BANYON
V scena - pagine 21 - 28 - LA NOTIZIA GIUNGE ALLA RISERVA NAVAJO...

Queste cinque scene, che coprono quasi un terzo dell'albo presentano l'antefatto e gli antagonisti della storia che i pards dovranno affrontare. I meriti di Boselli sono molteplici. Il linciaggio di Porter, che è vissuto direttamente dai lettori sulle pagine, denota una certa originalità nell'approccio dell'autore alla vicenda che si appresta a raccontare. Nizzi o Bonelli padre avrebbero certamente optato per un'introduzione diversa, con i fatti magari appresi direttamente dal giornale, da un telegramma, da una chiamata dall'alto che classicamente invitasse i pards a riportare l'ordine in città, o magari con i pards lanciati al galoppo nella prateria diretti a Tombstone che ne discutono tra loro ecc. Boselli preferisce dunque rompere con lo schema tradizionale e raccontare direttamente i fatti in crescendo, protraendo solo a pagina 21 l'entrata in scena dei pards. Il suo scopo, evidentemente, è quello di suscitare nel lettore sentimenti di rabbia e rivalsa nei confronti dei prepotenti e vigliacchi Damon, sentimenti che i tre pards dovranno, vestendo i panni dei giustizieri, colmare con le loro azioni.


VI scena - pagine 29-37 - COCHISE COUNTRY: L'INCONTRO CON BETH DRISCOLL
VII scena - pagine 38-48 - CALEB DRISCOLL E IL PRIMO SCONTRO CON I COWBOY DEL LAZY D
VIII scena - pagine 49-52 - NEL RANCH DEI DRISCOLL
XIX scena - pagine 53-55 - NEL RANCH DEL LAZY D
X scena - pagine 56-78 - TOMBSTONE: SCONTRO CON DISCH E CON JARED DAMON

Anche la seconda parte si compone di 5 scene. Abbiamo il viaggio verso Tombstone, la conoscenza di Beth Drischoll e del padre, la prima resa dei conti con i cowboy del Lazy D, i personaggi che si interrogano sulla situazione nei rispettivi ranches, e quindi la sequenza più lunga che culmina con il primo faccia a faccia tra i pards e gli antagonisti. Meriti di Boselli? Innanzitutto la giovane Beth, figura fresca e convincente di adolescente, che da un lato serve a dare un primo appagamento ai lettori (la batosta inferta ai cowboy che torturavano il padre) e dall'altro serve a creare un abbozzo di relazione sentimentale con il giovane Kit, che simpatizza fin troppo con la ragazza (beh, l'ha sempre fatto!). Più avanti, dopo aver composto ormai del tutto il mosaico nelle discussioni che si sviluppano nei rispettivi ranches, abbiamo un secondo crescendo di tensione con l'entrata dei due pards a Tombstone: Tom Disch, indegno portatore di stella, è maltrattato molto texianamente. Quindi, il duello con Jared e i suoi uomini, con Tex che li fronteggia apertamente nonostante la disparit? a livello numerico, sicuro di se stesso ( invece di andare a nascondersi dentro l'ufficio dello sceriffo ). La storia potrebbe chiudersi qui, con una semplice sparatoria, ma l'arrivo provvidenziale di Charles Damon, che porta con se altri uomini, rende il primo faccia a faccia un nulla di fatto. Cioè, Tex visto il numero degli avversari, preferisce rimandare l'arresto del giovane Damon, ma minaccia di portare in città un giudice per farlo impiccare. Non si può onestamente chiedergli di più.


XI scena - pagine 79-82 - IL TOMBSTONE EPITAPH
XII scena - pagine 83-88 - I DAMON SMALTISCONO LA RABBIA al SILVER NUGGET
XIII scena - pagine 89-100 - L'ARRIVO DELLA DILIGENZA E DI BILLIE BANYON

Nella terza parte l'interesse non cala ed è captato tutto, più che dalle reazioni dei personaggi agli ultimi eventi, dalla notizia dell'arrivo del nipote di Banyon. Beh si, perchè tutti pensavano ad una figura maschile e invece - felice colpo di scena - si tratta di una donna, matura ma ancora piacente. Il Tombstone Epitaph sarà nuovamente una spina per i Damon e Boselli lascia intuire che il suo arrivo sarà funzionale nel secondo albo ( peccato che poi così non sarà ). Questa terza parte introduce quindi una nuova figura nello scacchiere, anche questa azzeccata, perchè oltre che seducente da un punto di vista fisico, si dimostra un personaggio con del pepe nelle vene. Eh si... Boselli si dimostra grande creatore di personaggi.



XIV scena - pagine 101-106 - GALANTERIA DI CARSON ALLA PADRONA DEL ROSE?S RESTAURANT
XV scena - pagine 107 - 112 - IL TOMBSTONE EPITAPH RITORNA AD ESSERE LA VOCE DEI CITTADINI
XVI scena - pagine 113-114 - LA RISPOSTA DI CHARLES DAMON: IL PROSSIMO ARRIVO IN CITTA' DEI "PROFESSIONISTI"

L'ultima parte della storia, sviluppata anch'essa simmetricamente in tre scene, mostra una delle tante serate dei pards in città, con la mano biricchina di Carson che si posa nel formoso lato b della padrona del ristorante ( caratterizzazione perfetta del vecchio cammello, gran seduttore! ), quindi con la denuncia degli ultimi crimini di cui si fa portavoce dil giornale di Billie Banyon di nuovo in attività, e infine la conclusione dell'albo, in perfetto stile feuilleton, che annuncia il secondo albo con l'arrivo dei professionisiti al soldo di Damon...


Insomma:

a ) storia perfetta da un punto di vista strutturale;
b ) interesse che non decade mai, sempre rinfocolato dall'autore;
c ) pards castigamatti in grande spolvero;
d ) personaggi secondari ben caratterizzati e tutti funzionali alla storia.


Difficile chiedere di più. Il secondo albo non mantiene putroppo le premesse, i perchè sono IMHO tanti, troppi. Ma ciò spiega bene che il discorso dei precedenti messaggi è totalmente sballato. Boselli è autore da Tex eccome, quando ha le idee giuste sottomano, felicit? inventiva, quando si diverte a raccontare. Non è autore da Tex quando sceglie le soluzioni più facili, scarseggia di fantasia, propone personaggi che sono troppi e inutili e si dimentica di Tex. Ma questo, per fortuna, succede sempre più raramente: il disfattismo è ingiustificato e mi sembra alquanto monotono ripetere sempre le stesse cose sulla bontà del vecchio Bonelli o del primo Nizzi ( ragazzi, avete rotto!), Boselli ha ricette certo diverse ma non meno buone. Ah si, ci dimentichiamo anche che nelle storie nuove da raccontare, dopo 650 numeri, storie con cui appassionare i lettori, le possibilità narrative sono sempre di meno!!!! Boselli ( e gli altri ) partono con uno svantaggio enorme rispetto ai predecessori, eppure riescono sempre a partorire qualcosa che merita comunque di andare in edicola. Cioè qualcosa che ?, alla fine, premiato dai dati di ventita che smentiscono le vostre litanie funebri.

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il disfattismo è ingiustificato e mi sembra alquanto monotono ripetere sempre le stesse cose sulla bontà del vecchio Bonelli o del primo Nizzi

Analisi ben fatta Ymalpas, che non condivido affatto, ma non ti sei accorto forse che le voci di dissenso stanno aumentando, e sta aumentando proprio quel discorso monotono come tu hai detto. Ci sarà pur qualcosa che non va,... poi per quanto riguarda la "bontà" del vecchio Bonelli o del primo Nizzi, si mettono in evidenza solo per la caratterizzazione originale di Tex... che a molti sembra si sia persa,... la storia in se stessa è un altra faccenda.....
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Non condivido il disfattismo nei toni e nelle argomentazioni degli ultimi messaggi postati.

Legittimo. Del resto anch'io non condivido molti delle argomentazioni postate sul forum...

Come ho scritto in precedenza, Tombstone Epitaph è una storia che offre due Borden molto diversi tra loro, quello del primo albo promosso con pieni voti, quello del secondo che purtroppo non conferma imho le premesse inziali.

Sicuramente concordo con te sul fatto che nella prima parte Borden è stato migliore che nella seconda. Sulla generosit? della valutazione credo sia molto discrezionale. Io personalmente sarei più stretto....


Insomma:

a ) storia perfetta da un punto di vista strutturale;

Perfetta IMHO mi sembra esagerato. Io opterei per una storia nelle intenzioni buona.

b ) interesse che non decade mai, sempre rinfocolato dall'autore;

Questo è molto soggettivo. A me l'interesse è venuto meno, per esempio, perchè è subentrata la seccatura di ritrovarmi davanti alle solite aspettative disattese (che si tratti di delusioni provocate da Borden o da Nizzi non conta niente per me lettore!)



Difficile chiedere di più.
Con tutto il rispetto sarà difficile per te. Io, invece pretendo di più!

Il secondo albo non mantiene putroppo le premesse, i perchè sono IMHO tanti, troppi. Ma ciò spiega bene che il discorso dei precedenti messaggi è totalmente sballato.
Sballato perchè?
Sballato in quali argomentazioni?
Ti riferisci a me, a Capelli d'argento, a GianBart, a Pallino o a chi?
Non sballato, ma sbagliato mi sembra l'intransigenza con cui sentenzi tu lo "sballato di tutta una argomentazione".


Boselli è autore da Tex eccome, quando ha le idee giuste sottomano, felicit? inventiva, quando si diverte a raccontare.
Chi ha mai sostenuto il contrario?
Io ho sempre detto che Boselli ha saputo scrivere storie non belle, ma bellissime!!! Ma a mio parere da tempo non lo fa più.

Non è autore da Tex quando sceglie le soluzioni più facili, scarseggia di fantasia, propone personaggi che sono troppi e inutili e si dimentica di Tex.
Verissimo.
Ma questo, per fortuna, succede sempre più raramente:
Mah, dipende dalla frequenza delle ns aspettative, secondo me.

il disfattismo è ingiustificato e mi sembra alquanto monotono ripetere sempre le stesse cose sulla bontà del vecchio Bonelli o del primo Nizzi ( ragazzi, avete rotto!),
No guarda, semmai ci siamo rotti noi di leggere storie che ci lasciano l'amaro in bocca.
E anche di constatare una certa intransigenza da parte di altri utenti che sono giustamente liberi non pensarla come noi e ci mancherebbe.
Ma che si ergano a difensori d'ufficio di autori più o meno tirati in discussione è quantomeno curioso

Boselli ha ricette certo diverse ma non meno buone. Ah si, ci dimentichiamo anche che nelle storie nuove da raccontare, dopo 650 numeri, storie con cui appassionare i lettori, le possibilità narrative sono sempre di meno!!!! Boselli ( e gli altri ) partono con uno svantaggio enorme rispetto ai predecessori, eppure riescono sempre a partorire qualcosa che merita comunque di andare in edicola. Cioè qualcosa che ?, alla fine, premiato dai dati di ventita che smentiscono le vostre litanie funebri.

Ma quale svantaggio d'Egitto!!!!
Partono con un capitale di dotazione iniziale che Bonelli padre se lo è dovuto costruire dal niente.
Partono con un'organizzazione alle spalle che ai tempi di GLB non esisteva.
Partono con una considerazione del fumetto come prodotto di "cultura" al contrario dell'ostracismo che incontrava il fumetto come prodotto "artigianale" e di dubbia reputazione che aveva ai tempi di GLB.

Ma un p? di obiettivit?, per favore!!!!!
Senza rancore, Ymalpas,
ma quado ci vuole ci vuole.

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Boselli ( e gli altri ) partono con uno svantaggio enorme rispetto ai predecessori, eppure riescono sempre a partorire qualcosa che merita comunque di andare in edicola. Cioè qualcosa che ?, alla fine, premiato dai dati di ventita che smentiscono le vostre litanie funebri.

Guarda, in parte posso anche darti ragione sulla prima parte del discorso, difatti (ad esempio) non mi ha infastidito il chiaro deja vu finale de "La sconfitta", ma poi sono costretto ad autocitarmi: Tex campa di rendita. Senza "se" e senza "ma".

Se non si parte da questo semplice ed inconfutabile concetto (ed i motivi a sostegno non li enumero neanche, perchè sono sin troppo ovvi per chi voglia utilizzare alcuni preziosi sensi che madre natura ci ha donato.... mi riferisco ad occhi ed orecchie), e si snocciolano le famose 200.000 copie quale sintomo del fatto che va tutto bene (.... madama la marchesa...), si parte da un approccio completamente sbagliato al tema dominante che caratterizzer? il Tex prossimo venturo, ossia: impostare il futuro, nel rispetto del passato.

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Non è autore da Tex quando sceglie le soluzioni più facili, scarseggia di fantasia, propone personaggi che sono troppi e inutili e si dimentica di Tex. Ma questo, per fortuna, succede sempre più raramente: il disfattismo è ingiustificato e mi sembra alquanto monotono ripetere sempre le stesse cose sulla bontà del vecchio Bonelli o del primo Nizzi ( ragazzi, avete rotto!), Boselli ha ricette certo diverse ma non meno buone. Ah si, ci dimentichiamo anche? che nelle storie nuove da raccontare, dopo 650 numeri, storie con cui appassionare i lettori, le possibilità narrative sono sempre di meno!!!! Boselli ( e gli altri ) partono con uno svantaggio enorme rispetto ai predecessori, eppure riescono sempre a partorire qualcosa che merita comunque di andare in edicola. Cioè qualcosa che ?, alla fine, premiato dai dati di ventita che smentiscono le vostre litanie funebri.

Allora, tanto per capirci: noi abbiamo rotto, lasciate in pace Boselli, nun ce lo toccate e basta. >:azz:

Potrei di contro affermare, facilmente, che avete rotto Voi con tutti questi toni incensatori. Non si puo' toccare perchè partecipa al Forum e allora non sia mai che si "disturbi" una presenza così importante è Se è così, incomincio a dubitare che sia così, cascate male. :old:
Per quanto riguarda il molto "presunto" svantaggio con il quale partirebbero Boselli e soci ha già detto tutto ( bene ) Ted Hawkins. Anche perchè, ammesso e non concesso, lo svantaggio sarebbe nel costruire storie non nel gestire Tex, sempre che uno lo sappia fare o ne abbia la voglia e l'umilt? di farlo per rispetto verso il creatore, il Personaggio stesso e financo i lettori che comprano da decenni gli albi. Non vale la pena di aggiungere altro. :old: ::evvai::
'Notte, amigos...

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Siamo alla solita diatriba contro chi non è a favore di corrente, già facciamo un mazzo così per andare contro, poi ci date pure addosso, ma ci siamo e speriamo di rimanerci ancora per molto ....
Ymalpas hai fatto una disamina acuta e ben sviluppata ma non ti pare che hai messo solo delle fredde osservazioni a giustificare il gran lavoro di Borden è Qualcosa che ti viene dal cuore o che ti sorge a pelle dopo una lettura così, un impressione d'emozione ?
Hai scomposto in modo freddo ed esaustivo i due albi in varie parti, additando quelle che dovrebbero darti ragione nel definire Boselli un grande autore, ma guarda che qui nessuno afferma il contrario anzi tutti diciamo che lui è l'unico che potrebbe dare un nuovo impulso al Tex come dovrebbe essere, proprio perchè è nelle sue possibilità da grande autore ed ha ragione Ted nel chiedergli di più, se buttasse a mare qualche sceneggiatura del cavolo e facesse più lo scrittore di Tex !!!!
Sull'importanza da te decantata sulle due donne nella storia riporto una frase di GLB efficace ancora oggi dopo decenni:
Non metto le donne, perchè non è che non mi riesce, è che non c'è motivo ! Cattive sè, perchè hanno un significato, hanno un peso, rappresentano qualcosa ! Una donna buona non offre molti spunti , mentre una cattiva movimenta la trama, combina guai.
E qui mi pare che ci sia tutto visto che Beth e Billie non hanno peso alcuno nella storia a parte il siparietto del pugno di Kit e l'arrivo della bella giornalista a Tombstone, poi scompaiono senza lasciare traccia, lasciando molti lettori speranzosi di gossip a becco asciutto.

Insomma:

a ) storia perfetta da un punto di vista strutturale;
b ) interesse che non decade mai, sempre rinfocolato dall'autore;
c ) pards castigamatti in grande spolvero;
d ) personaggi secondari ben caratterizzati e tutti funzionali alla storia.

Su questa tua classifica potrei essere d'accordo ma perchè non dici : una storia veramente da Tex!

Forse perchè pure a te questa storia risulta ottima per un qualsiasi albo western o per un bel film anni '60, mettici i 4 dell'ave maria o i magnifici sette e la storia rimane perfetta, ma Tex dov'? è Io ho visto un bel personaggio a capo di altri due bei figli di madre ignota, ma di Tex ho visto solo l'ombra, il che mi lascia qualche speranza ma non ci campi solo di speranza.

( ragazzi, avete rotto!)

Meno male pensavo che non combinassi niente con tutto sto scritto ...

E comunque un grande autore si distingue proprio per la sua inventiva, prende un idea e la sviluppa, se tutti si attestassero sul fatto che tutto è già stato scritto allora non si scriverebbe più, ne fumetti ne libri, sai che p ( ehm ) noia.
Sui dati di vendita di Tex niente da dire ma se Borden col suo fantastico Dampyr ( che io compro ) si attesta sulle 40000 copie vendute dopo anni di mercato e le altre testate della SBE sono tutte sotto a parte Dylan Dog, mentre Tex continua a oscillare sulle 200000 copie, secondo te questa mole di vendita è dovuta a Boselli ed al nuovo corso autoriale o a tante teste di cavolo che continuano a comprare l'albo solo perchè sopra c'è scritto TEX è Ah no certo lo comprano solo perchè sanno che l'autore e il disegnatore, che hanno creato la storia, sono dei professionisti eccellenti.
Ma sai quanti di quei 200000 non sanno neanche chi è Mauro Boselli, Claudio Villa o gli altri dello staff è Mah comunque convinti voi, convinti tutti, meno che noi cariatidi!
Ai posteri l'ardua sentenza ...

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  • Collaboratori

Allora, tanto per capirci: noi abbiamo rotto, lasciate in pace Boselli, nun ce lo toccate e basta. >:azz:
Potrei di contro affermare, facilmente, che avete rotto Voi con tutti questi toni incensatori. Non si puo' toccare perchè partecipa al Forum e allora non sia mai che si "disturbi" una presenza così importante è Se è così, incomincio a dubitare che sia così, cascate male. :old:

Ma quando mai! Queste sono pure illazioni. E ho speso due ore per argomentare la mia posizione proprio per evitare che si rinnovassero queste vecchie dicerie sul forum che su altri siti si pompano ad arte. Boselli non ha bisogno di avvocati d'ufficio e da parte mia cerco ( e non sempre riesco ) di essere obiettivo e anche un pochino indulgente, anche perchè non mi nascondo le difficolt? dello scrivere Tex.


Avete monopolizzato una, due pagine, per criticare aspramente un autore e una storia che NON E' RIUSCITA, l'ho scritto io stesso in tempi non sospetti, ma che presenta tuttavia degli aspetti positivi soprattutto nel primo albo, che come ho cercato di spiegare, a me non mi fanno mancare niente (o quasi) del vecchio Tex. Per chi vi legge, è sempre il solito ritornello, un susseguirsi di messaggi che assomigliano a una campagna militare. Ve lo dico perchè io prima di voi sono stato accusato di condurre battaglie personali contro disegnatori come Font e Ortiz e non tutti quelli che mi leggevano la prendevano bene.


Non metto le donne, perchè non è che non mi riesce, è che non c'è motivo ! Cattive sè, perchè hanno un significato, hanno un peso, rappresentano qualcosa ! Una donna buona non offre molti spunti , mentre una cattiva movimenta la trama, combina guai.

Scusa Gianbart, di quale Bonelli parli? Quello dei primi numeri le usava a piene mani. Boselli si rif? al Tex dei primi numeri, così mi è sembrato di capire, non a quello successivo.

Beth e Billie non sono importanti nella storia? Dici che possiamo toglierle e/o sostituirle con personaggi maschili senza che nulla cambi è I personaggi inutili sono ben altri.
Insomma, per venire al dunque, dai ragione a Sergio Bonelli con le sue censure del texone di Seijas, con una bella ragazza sostituita dal giovane paralitico, bah... TALEBANO! :indianovestito:


Hai scomposto in modo freddo ed esaustivo i due albi in varie parti, additando quelle che dovrebbero darti ragione nel definire Boselli un grande autore, ma guarda che qui nessuno afferma il contrario anzi tutti diciamo che lui è l'unico che potrebbe dare un nuovo impulso al Tex come dovrebbe essere, proprio perchè è nelle sue possibilità da grande autore ed ha ragione Ted nel chiedergli di più, se buttasse a mare qualche sceneggiatura del cavolo e facesse più lo scrittore di Tex !!!!

Insomma, non è tanto la storia da criticare, ma è il personaggio TEX è


Cio? il Tex monolitico, sbruffone, con la mosca che gli salta subito al naso, prepotente e sprezzante con i vermi alla Disch, con le sue battute ironiche e/o feroci, il Tex cazzuto, ma anche l'uomo profondamente giusto e umano, leale e solidale, fraterno con gli amici, che ha la battuta facile con Carson.

Ma è lampante che questo Tex non vuole essere il Tex di Boselli, così come non è nelle corde di Faraci, Ruju, e tantomeno lo sarà mai in quelle di Manfredi!

C'è da dire che il Tex di Acciarino ( peraltro gran disegnatore) ti mette tenerezza, non è il Tex spaccamontagne di Fusco o l'uomo vissuto di Ticci!!!

Ma su queste cose io ci ho messo una pietra sopra anni fa. Mi sembra inutile anche continuare a parlarne oggi. A che pro, anto le cose non cambiano.

Badate che Boselli quel linguaggio ce l'ha in dotazione, ne ha dato qualche assaggio anche qui sul forum e anche caratterialmente assomiglia a quell'idea di Tex, ma scordatevi di ritrovare quel Tex sulle pagine del mensile.

Evidentemente non si può fare, i motivi non li conosco ( ma dopo i fatti del codacons è passata una linea editoriale che forse non è del tutto estranea ).

Per finire il discorso, la storia in questione ha certo i suoi problemi di texianit?, nel secondo albo, ma che vanno oltre lo stesso personaggio di Tex.


[...] si snocciolano le famose 200.000 copie quale sintomo del fatto che va tutto bene (.... madama la marchesa...)

Come no, i lettori sono autolesionisti. Oppure drogati da Tex, tanto da non poter fare a meno della dose/lettura mensile. E' il fumetto che vende di più, qualcosa vorr? pur dire, così come qualcosa vuol dire il fatto che il Giornare di Sallusti venda la miseria di 4000 copie al giorno. Come diavolo li leggete questi dati?
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Dico due parole anch'io, prendendo spunto da questa storia. Sono (stranamente) d'accordo con tutto quello che dice ymalpas sulla prima parte. Io non ho mai fatto distinzioni fra storie ?di Tex? o ?con Tex?, come fa qualcuno, ma anche se le dovessi fare, qui Tex è lui al 1000%. Anche sul discorso del LINGUAGGIO non ho niente da dire, anzi, mi sono divertito davvero a ritrovare quell'ironia pungente che si vede sempre più di rado, mi ha ricordato i vecchi tempi, e non ho trovato nessuna pesantezza nei dialoghi. Il problema, su tante, troppe altre storie, è la PESANTEZZA del linguaggio. ?Lo sciamano bianco? è un mattone 3000 volte più pesante di questa, flashback a parte, e purtroppo anche altre storie lo sono. Mi sembra che mentre in passato i dialoghi o 1 - erano funzionali all'azione, o 2 è servivano alla convivialit? fra pards, o 3 è esprimevano l'eloquenza texiana di fronte agli indiani, e di quest'ultima, addio, ora consistono soprattutto in SPIEGAZIONI, quello che si farà, come si farà, cose così, di cui spesso si potrebbe anche fare a meno, se non proprio LEZIONI che Tex impartisce. Va da sè, anche se non è il caso di questa storia, che l'IRONIA si è un po', un po' tanto, forse, persa per strada. Se poi ci si mette anche Tex, come nella seconda parte, a fare cose che non aveva mai fatto, e che secondo me contraddicono lo spirito del personaggio buonanotte, ma non mi sembra che succeda spesso. I NEMICI dovrebbero essere non dico sempre fenomenali, ma almeno evitare spaccalegna vari. Le DONNE ci vorrebbero, se hanno un loro rilievo, altrimenti se ne può anche fare a meno. La Billie Banyon che nel primo sembra essere determinante e nel secondo albo quasi sta di contorno è un peccato. E poi 'ste poche donne, qualche volta devono MORIRE, e che cavolo, mica saranno immortali. Io sono un fautore della PSICOLOGIA su Tex, sè, mi piace(rebbe) da morire su qualche personaggio, ma se finisce per essere la redenzione improvvisa di un bandito meglio lasciare stare. Da questo punto di vista vorrei veramente un Tex diverso da quello di GLB, più sfaccettato, più caratterizzato psicologicamente, ma rimarr? sempre una mia chimera. Noto anche con dispiacere che sempre più spesso le storie calano, o si perdono, a distanza, forse per il vincolo dei due albi secchi, e questa storia me ne sembra un esempio, e ti lasciano una sensazione d'incompiutezza, come di un qualcosa che avrebbe potuto essere grande, se non grandissima, ma che per qualche motivo è un'occasione mancata. Concludo dicendo che, pur diverso dal passato, per me per ora Tex è sempre lui, le sue storie non le vedo proprio come quelle di un Ken Parker o di una Storia del West, anzi, magari ce ne fosse qualcuna veramente alla Ken Parker, io sarei contentissimo. Resta il fatto che il Tex attuale è un Tex depotenziato di diverse caratteristiche, non mi azzardo a dire che è una brutta copia dell'originale, ma a forza di togliere cosa rimarr??

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Concludo dicendo che, pur diverso dal passato, per me per ora Tex è sempre lui, le sue storie non le vedo proprio come quelle di un Ken Parker o di una Storia del West, anzi, magari ce ne fosse qualcuna veramente alla Ken Parker, io sarei contentissimo. Resta il fatto che il Tex attuale è un Tex depotenziato di diverse caratteristiche, non mi azzardo a dire che è una brutta copia dell'originale, ma a forza di togliere cosa rimarr??

Scusami Jack ma la tua mi sembra una contraddizione in termini. doubt Ma se Tex "l'? semper lu" allora come si spiega che è "depotenziato ed è una brutta copia dell'originale" ( come penso io ) è Mah... e ancora mah.... doubt
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Badate che Boselli quel linguaggio ce l'ha in dotazione, ne ha dato qualche assaggio anche qui sul forum e anche caratterialmente assomiglia a quell'idea di Tex, ma scordatevi di ritrovare quel Tex sulle pagine del mensile. Evidentemente non si può fare, i motivi non li conosco ( ma dopo i fatti del codacons è passata una linea editoriale che forse non è del tutto estranea ).

Ah beh allora.... Che ci sta a fare il forum è O meglio che ci stanno a fare forumisti come il sottoscritto e qualcun altro è doubt Prosit a Boselli e alla linea editoriale e a questo "nuovo" Tex diverso ma sempre uguale ( ohhh se è sempre uguale :lol2: ). E finiamola qua. Niente piu' critiche ripetetive. In fondo, alla lunga, annoiano e sono sempre uguali! :bandito: >:azz:
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[...] si snocciolano le famose 200.000 copie quale sintomo del fatto che va tutto bene (.... madama la marchesa...)

Come no, i lettori sono autolesionisti. Oppure drogati da Tex, tanto da non poter fare a meno della dose/lettura mensile. E' il fumetto che vende di più, qualcosa vorr? pur dire, così come qualcosa vuol dire il fatto che il Giornare di Sallusti venda la miseria di 4000 copie al giorno. Come diavolo li leggete questi dati?
Infatti, MOLTI ne stanno cominciando a fare a meno, pur avendolo acquistato per una vita. Che sia il fumetto che vende di più (e tale rimarr?, per tantissimi anni ancora) dipende dal fatto che negli anni '60 e '70 del secolo scorso Tex ha acquisito un patrimonio immenso di lettori, lettori che hanno continuato a leggerlo per fidelizzazione, affetto, collezionismo, nostalgia, e anche - ovviamente - perchè le storie sono tuttora ben curate e confezionate (e sfido io, con quella batteria di sceneggiatori e disegnatori, e quel dispendio di tempo e risorse.....).

Inoltre, Tex non è come la Coca-Cola, che se ad un certo punto comincia a far schifo non la compri più, perchè già sai cosa trovarai in ogni lattina; n° è un quotidiano, tale da essere fungibile in quanto, alla fin fine, devi leggere le notizie del giorno.
E' ovvio che - mese dopo mese - un esercito di lettori acquista Tex perchè SPERA di leggere un bel Tex, e perchè non vi sono altri Tex inediti da poter leggere. Se il 50% boccia un'avventura, non è che il mese dopo (che ne esce in edicola un'altra) il parco lettori si dimezza, ovviamente.

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Come no, i lettori sono autolesionisti. Oppure drogati da Tex, tanto da non poter fare a meno della dose/lettura mensile. E' il fumetto che vende di più, qualcosa vorr? pur dire, così come qualcosa vuol dire il fatto che il Giornare di Sallusti venda la miseria di 4000 copie al giorno. Come diavolo li leggete questi dati?

P. S. OT:Forse volevi dire "Il Giornale"... :old: Poi, scusami, ma dove hai preso questo dato di vendita ?Io sono un lettore de "Il Giornale" ( qualcosa in contrario è Spero di no :old: ). Non mi risulta venda 4.000 ( !!?? ) copie. Sarebbe già fallito. Credo ne venda sulle 140.000 e di questi tempi è già tanto. Solo "La Repubblica", il "Corriere della Sera", "La Stampa" e la "Gazza" vendono di piu' ( pur nel calo generalizzato di copie ). Fine OTP. S. 2: purtroppo mi sembra che anche il nostro Tex cali di copie.....
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Scusami Ymalpas ma a me pare che te la canti e te la suoni da solo, dici che Tex in questa storia è monolitico, sbruffone, prepotente e sprezzante, cazzuto, giusto e umano, leale e solidale; che questo però non è il Tex di Boselli e che ci dobbiamo scordare di ritrovare questo Tex sulle pagine del mensile, inoltre la storia in questione ha certo i suoi problemi di texianit?, nel secondo albo, ma che vanno oltre lo stesso personaggio di Tex, cioè vuoi dire che ci hanno fatto vedere un Tex simil GLB ma non lo possono sempre fare per motivi imprecisati ?Un passaggio un p? controverso mi pare di capire, comunque a parte il fatto che del Tex vero e proprio in questa storia c'è ben poco, si al personaggio che tu dici hanno dato una bella imbiancata per apparire come il Tex ma l' si ferma, non ha l'anima del Tex. Per le donne GLB è stato molto chiaro, c'erano ma dovevano essere funzionali alla storia ( come tutto nelle storie di Tex ) quindi il più delle volte dall'altra parte della barricata e quando stavano dalla parte di Tex di solito non facevano una bella fine, tanto per rimanere funzionali. Beth e Billie appaiono poco funzionali, a meno di non entrare nel gossip romantico.

Insomma, per venire al dunque, dai ragione a Sergio Bonelli con le sue censure del texone di Seijas, con una bella ragazza sostituita dal giovane paralitico, bah... TALEBANO!  indianovestito.gif

Mai pensato che forse Sergio aveva ragione nel volere la rimozione del personaggio perchè inutile ai fini della storia è Se poi ci interessano per altre cose ci sono decine di altre edizioni in edicola con dei bei profili ogni settimana, basta girarsi.
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