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TWF - Tex Willer Forum

[633/634] Tombstone Epitaph


Sam Stone
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Un momento, riconosco di essere quanto mai ingenua, ma forse mi è sfuggito qualcosa. Il senso della mia (insieme alle altre) presenza in questo forum è quello di influenzare le strategie della SBE? Sinceramente credevo che lo scopo del TWF fosse in primis quello di creare una comunit? virtuale, dove ci si trova in rete anzich? in piazza a dire "Forte la battuta a pag. 25" o "Che delusione Tex nell'ultimo albo".

Influenzare certe scelte non lo so, qualcuna forse... Ma, allora, a che serve la critica, scusa è Se Tex non ci piace o viceversa è solo per il "piacere" di comunicarcelo tra noi è Certo, senz'altro. Ma non solo. I Forum non credo siano infallibili, ma i forumisti di Craven Road 7 ( uno dei principali dedicati a DD ) non credo fossero tutti rintronati nel criticare la "deriva" del Personaggio e, difatti, guarda un po' che è successo in questi ultimi tempi all'indagatore dell'incubo è Crollo spaventoso delle vendite, cambio repentino di curatore e di strategie, Sclavi in persona che si fa carico dei nuovi "cambiamenti... Quindi è Alla SBE avranno tenuto conto delle osservazioni dei forumisti è O solo delle rese in edicola è Mah.... Credo che qualcosa abbia contato anche il forum. Almeno così la penso io. :old::trapper:
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Della sanit? mentale di Jack65 non c'è da dubitare

Uhm, considerato che siamo tutte persone perlopiù adulte - e alcune anche moooooolto adulte - che disquisiscono sapientemente sul diametro degli speroni di Kit Willer o sul numero di peli della criniera di Tex, io dubito anche della mia sanit? mentale :lol2:
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  • 9 mesi dopo...
  • 2 mesi dopo...
  • Sceriffi

Un'altra bella storia dell'ottimo 2013 di Boselli. Troviamo un nuovo personaggio femminile carismatico - dopo la bella dottoressa di Salt River - e la cosa non può che farmi molto piacere, sarei molto soddisfatto nel vedere una maggiore presenza di donne con ruoli importanti nelle prossime storie, e anche di qualche "dark lady" come ai tempi d'oro.

Il soggetto è uno dei più classici, riproposto innumerevoli volte sulle pagine di Tex - anche la scena iniziale con il doppio marchio sovrapposto pare quasi un omaggio a una classica storia di GL Bonelli - ma qui Boselli ha la splendida idea di inserire un elemento nuovo, ovvero il giornale locale da cui il primo albo prende il titolo. La seconda splendida idea è quella di affidarlo alle mani di una donna di carattere.

Peccato che i buoni propositi si perdano un po', a mio parere, nel secondo albo, dove la bella giornalista passa decisamente in secondo piano - anzi, quasi ce ne dimentichiamo - e l'attenzione di concentra tutta sulla minaccia dei "Professionisti". Questo per me uno degli aspetti negativi di questa peraltro ottima e piacevole storia.

 

Voto 7,5 (leggermente al di sotto delle altre storie boselliane della serie regolare del 2013, Salt River, Il segreto del Giudice Bean e El Supremo)

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  • 5 anni dopo...
On 3/10/2014 at 20:28, pecos dice:

Un'altra bella storia dell'ottimo 2013 di Boselli. Troviamo un nuovo personaggio femminile carismatico - dopo la bella dottoressa di Salt River - e la cosa non può che farmi molto piacere, sarei molto soddisfatto nel vedere una maggiore presenza di donne con ruoli importanti nelle prossime storie, e anche di qualche "dark lady" come ai tempi d'oro.

Il soggetto è uno dei più classici, riproposto innumerevoli volte sulle pagine di Tex - anche la scena iniziale con il doppio marchio sovrapposto pare quasi un omaggio a una classica storia di GL Bonelli - ma qui Boselli ha la splendida idea di inserire un elemento nuovo, ovvero il giornale locale da cui il primo albo prende il titolo. La seconda splendida idea è quella di affidarlo alle mani di una donna di carattere.

Peccato che i buoni propositi si perdano un po', a mio parere, nel secondo albo, dove la bella giornalista passa decisamente in secondo piano - anzi, quasi ce ne dimentichiamo - e l'attenzione di concentra tutta sulla minaccia dei "Professionisti". Questo per me uno degli aspetti negativi di questa peraltro ottima e piacevole storia.

 

Voto 7,5 (leggermente al di sotto delle altre storie boselliane della serie regolare del 2013, Salt River, Il segreto del Giudice Bean e El Supremo)

 

In questi ultimi anni ci sono stati ruoli importanti coperti da donne sulla serie regolare come Lupe e Tesah (due personaggi positivi) e la dottoressa Fisher alias figlia di Satania, così come sulla nuova serie. E ciò è sicuramente una ottima cosa.

Condivido la recensione citata e trovo che sia stata una buona storia, non eccelsa, ma sicuramente una vicenda ben godibile. Mi è piaciuto molto il personaggio di Billy intraprendente e caratterialmente forte. Spero proprio di rivederla in un futuro; era stata menzionata implicitamente nella storia con Doc. 

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  • 7 mesi dopo...

Dal lontano 1998 a oggi, mi erano sfuggiti solo due numeri della regolare in edicola e uno dei due era proprio l’albo n. 634. Ho atteso con pazienza che fosse ristampato nella collana Tre Stelle, ma il caso ha voluto che la ristampa volgesse al termine proprio in prossimità di quei numeri, di conseguenza non ho potuto trovare l’albo interessato tra gli scaffali dell’edicolante. La lettura delle prime 110 tavole dell’episodio mi avevano molto intrigato e il desiderio di poter leggere il proseguo, mi attanagliava. Si prospettò dunque un bivio: aspettare un’ulteriore manciata di anni per averlo come Tuttotex o rivolgermi al Servizio degli arretrati di Via Buonarroti? La risposta è superflua visto che adesso mi posso accingere a scrivere la recensione della storia. :D Esaurita la premessa, che poco ha a vedere con il giudizio ma che mi andava comunque di scrivere, passiamo alle mie considerazioni personali sulla prova di Boselli. Posso dire che l’attesa è stata comunque premiata, visto che l’esito finale si mantiene su buon livello, ma ammetto che il secondo albo è decisamente inferiore al primo. Borden per l’occasione sfoderò un bel soggetto classico, molto bonelliano, ma lo sviluppò di par suo, arricchendolo con il consueto parco personaggi molto ben variegato e riuscito. Ai margini della convenzionale sfida fra i nostri e il prepotente di turno, si muovono personaggi molto interessanti come la caparbia e coraggiosa giornalista Billie Banyon o i simpatici e onesti Driscoll, con la giovane figlia Beth che a mio modo di vedere s’invaghisce di Kit e che in alcuni frangenti pare corrisposta. Sorvolando su questa considerazione da romanzo rosa, la sceneggiatura è scoppiettante e mantiene un alto ritmo narrativo. Boselli dalla cabina di regia, muove molto bene le pedine messe in campo per l’episodio e prepara il secondo albo, con l’arrivo di una squadra di professionisti prezzolati, ingaggiati da Charles Damon per avere ragione di Tex e co. Proprio sul più bello però la trama si affloscia un po’. La vulcanica giornalista viene relegata ai margini e con lei pure i Driscoll. L’autore decide di dare centralità alla squadra di professionisti capitanata da Nick Favor e alla sfida finale contro i rangers. Lo scontro è discreto ma tuttavia i villain deludono un po’ e anche la scelta narrativa del duello finale fra Tex e Favor stavolta mi convince meno rispetto ad altri epiloghi. Nulla di così grave ai fini narrativi, s’intende, visto che anche cosi la storia si fa apprezzare, comunque la sensazione che, visto le premesse, l'episodio poteva essere un gioiellino di tutt’altro spessore, rimane. Come di consueto Boselli ci fa conoscere personaggi con cui entriamo subito in sintonia e dispiace doverli salutare alla fine della lettura, infatti è auspicabile che la bella e impavida Billie possa tornare in nuovo episodio in futuro, magari accompagnata pure dai Driscoll. La presenza della stampa e le sue ripercussioni sulle trame di Tex ha origini antiche, visto che G.L. Bonelli di sovente ne faceva uso e nella celebre “Sangue Navajo” inserì con successo il brillante Floyd. Con Nizzi, a parte Sam Brennan e rari casi, gli “imbrattacarte” hanno sempre un ruolo negativo, soprattutto quando soffiano sul fuoco dell’opinione pubblica contro gli indiani. Medda nella sua brevissima parentesi, si avvalse del giovane giornalista Addison che addirittura nel primo episodio fa un reporter sul campo per strappare un’improbabile intervista alla famiglia di banditi, comunque, a mio parere, Boselli si avvicinò più ai livelli di Bonelli, dimostrando grande classe, poiché è innegabile che il “Tombstone Epitaph” e la sua voce libera, funge da fulcro funzionale alla storia e lascia il segno. Acciarino debutta in punta di piedi con una prova senza picchi né pecche. Il tratto pulito ed efficiente si fa apprezzare, ma manca quel guizzo o quella cifra stilistica che faccia risaltare il suo stile rendendolo immediatamente riconoscibile rispetto ad altri suoi giovani colleghi. Non del tutto riuscita a mio avviso la caratterizzazione di Tex che spesso si fa fatica a distinguere dal figlio Kit, ma nel complesso la prova è nettamente adeguata al contesto. Forse l’innesto massiccio e ravvicinato di nuovi disegnatori per la regolare spiazzò un po’ noi lettori ed è ovvio che molte novità necessitano il tempo per essere metabolizzate. Il mio voto finale è 8    

Modificato da Condor senza meta
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  • 1 anno dopo...
Il 3/10/2014 at 20:28, pecos dice:

Un'altra bella storia dell'ottimo 2013 di Boselli. Troviamo un nuovo personaggio femminile carismatico - dopo la bella dottoressa di Salt River - e la cosa non può che farmi molto piacere, sarei molto soddisfatto nel vedere una maggiore presenza di donne con ruoli importanti nelle prossime storie, e anche di qualche "dark lady" come ai tempi d'oro.

Il soggetto è uno dei più classici, riproposto innumerevoli volte sulle pagine di Tex - anche la scena iniziale con il doppio marchio sovrapposto pare quasi un omaggio a una classica storia di GL Bonelli - ma qui Boselli ha la splendida idea di inserire un elemento nuovo, ovvero il giornale locale da cui il primo albo prende il titolo. La seconda splendida idea è quella di affidarlo alle mani di una donna di carattere.

Peccato che i buoni propositi si perdano un po', a mio parere, nel secondo albo, dove la bella giornalista passa decisamente in secondo piano - anzi, quasi ce ne dimentichiamo - e l'attenzione di concentra tutta sulla minaccia dei "Professionisti". Questo per me uno degli aspetti negativi di questa peraltro ottima e piacevole storia.

 

Voto 7,5 (leggermente al di sotto delle altre storie boselliane della serie regolare del 2013, Salt River, Il segreto del Giudice Bean e El Supremo)

Allora...Concordo molto con Pecos. Primo albo molto gustoso ed interessante. Alcune dinamiche classiche(boss di turno e piccoli allevatori)ed altre trovate sfiziose (la giornalista). Il secondo cala un pò ma la storia è globalmente piacevole. Dialoghi fatti bene, tutti e tre i pards sul pezzo. I professionisti sono tratteggiati discretamente. Disegni di Acciarino molto belli tranne per certi tratti troppo simili tra Tex e Kit.

Comunque complimenti al Boss e ad Acciarino.

Il 8/9/2013 at 16:30, Leo dice:

Secondo albo sinceramente deludente. Mi è dispiaciuto molto, vedere un primo albo così bello depauperato (secondo la mia personale percezione) in questo modo. La debolezza a parer mio risiede soprattutto nella pochezza madornale dei professionisti, nella loro totale inconsistenza. Come già avete detto, che senso ha se poi essi stessi devono essere aiutati dai cowboys del ranch, e se addirittura lo stesso Jared (che il paparino fino a un minuto prima non voleva affatto coinvolgere) deve far parte della spedizione più in vista, vale a dire quella diretta al paese? passare dal non coinvolgimento alla posizione più in vista è una bella incongruenza, secondo me. Per non parlare del duello finale... cosa pensava di fare, il professionista, una volta che i suoi complici avessero ucciso Tex? Di filarsela tranquillo? Carson era l' a fare la bella statuina? Scena costruita in maniera non impeccabile e anche un po' banale, dato che l'invito del killer ad un duello regolare era evidentissimamente poco credibile. Mi dispiace: pensavo che avrei potuto scrivere un iperbolico commento entusiasta e mi ritrovo con una forte delusione tra le mani...

Uaaa Leo...È un periodo che non ci becchiamo proprio :D. All'epoca tu eri molto severo oggi io sono forse troppo  buono. Comunque sì anche io ho notato un calo nel secondo albo. Mi aspettavo professionisti più gagliardi. Però globalmente la storia è almeno da 6,5 per me. I disegni poi sono belli. 

 

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18 ore fa, Diablorojo82 dice:

Uaaa Leo...È un periodo che non ci becchiamo proprio :D. All'epoca tu eri molto severo oggi io sono forse troppo  buono. Comunque sì anche io ho notato un calo nel secondo albo. Mi aspettavo professionisti più gagliardi. Però globalmente la storia è almeno da 6,5 per me. I disegni poi sono belli. 

 

Anche questa è una storia che dovrei rileggere. Purtroppo in quegli anni ricordo che non ero molto soddisfatto di diverse storie di Tex. Ci si dovrebbe interrogare, credo, sul proprio modo di essere lettori: Io sono uno che si entusiasma e si arrabbia, e sia l'uno che l'altro sentimento sono forse troppo evidenti nei commenti che riporto qui. Insomma, le mezze misure le conosco poco, e forse sono più propenso a mettere 5 o 8 invece che 6 o 7. Non escludo che questo possa essere un sintomo di "immaturità" del lettore :D che invece dovrebbe essere più calibrato, soprattutto se poi ha la pretesa di scrivere su un forum pubblico come questo ;)

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<span style="color:red">17 ore fa</span>, Leo dice:

 

Anche questa è una storia che dovrei rileggere. Purtroppo in quegli anni ricordo che non ero molto soddisfatto di diverse storie di Tex. Ci si dovrebbe interrogare, credo, sul proprio modo di essere lettori: Io sono uno che si entusiasma e si arrabbia, e sia l'uno che l'altro sentimento sono forse troppo evidenti nei commenti che riporto qui. Insomma, le mezze misure le conosco poco, e forse sono più propenso a mettere 5 o 8 invece che 6 o 7. Non escludo che questo possa essere un sintomo di "immaturità" del lettore :D che invece dovrebbe essere più calibrato, soprattutto se poi ha la pretesa di scrivere su un forum pubblico come questo ;)

Dipende dai momenti...:-)

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  • 1 anno dopo...

Il primo albo scorre via che è un piacere, si parte con una scena drammatica d'impatto, si prosegue poi con il cercar di far tacere la verità ed infine con i pard che vengono informati mentre sono beati e tranquilli nel loro villaggio. La storia si arricchisce con due ottime protagoniste femminili e con delle belle scene d'azione con i nostri in piena forma, tanto che gli avversari di turno sono costretti a chiamare dei "professionisti" per cercare di avere la meglio. Passiamo quindi al secondo albo nel quale purtroppo scopriamo che questi killer"esperti" non sono tanto meglio dei fuorilegge locali. Purtroppo le due figure femminili vengono un po a meno. Buono il finale.

I disegni di Acciarino, all'esordio sulla regolare se ho capito bene, mi sono piaciuti, particolare menzione per gli interni, mentre per le fisionomie mi hanno ricordato molto Seijas. 

 

Voto generale 7,5

Modificato da SaWi
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  • 1 anno dopo...

Veramente una bella storia questa, primo albo spettacolare, il secondo un po' meno brillante.

Il tema non è nuovo ma è sviluppato molto bene e ci sono Tex e soprattutto Carson in grande spolvero... I killer prezzolati mi hanno un po' deluso, li facevo più tosti a soccombere, invece nessuno dei tanti regge il confronto con i nostri... Interessante il personaggio di Billie, che parte fortissimo nel primo albo e nella parte iniziale del secondo... Peccato che nella battaglia finale esca un po' di scena, ma ci sta...

 

Disegni discreti, Carson però non mi convince proprio.

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  • co fondatore

Storia che non rileggo da allora. Non ricordo nemmeno se all'epoca mi piacque o no. Urge ripresa.

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Vai tranquillo, @Mister P: storia molto divertente e ben fatta, al netto di un certo calo nella seconda parte, che però non intacca la riuscita. Non un'avventura che passa alla storia, ma una di quelle che vorresti trovare tutti i mesi in edicola e grazie alle quali noi tutti amiamo Tex.

Un solo errore da matita blu, con la famigerata pacca sul culo che è una stonatura non da poco, ma basta chiudere gli occhi per un paio di vignette; per il resto, una storia che è al tempo stesso classica, grazie a una narrazione solida, logica e coerente, e molto post-moderna, perché intessuta di autocitazioni, spesso distorte, di altre storie di Tex, segnatamente dello stesso borden. Una delle poche storie post-2008 che abbia riletto dopo la prima lettura fatta all'acquisto (se non ricordo male, oltre a questa ho riletto solo "Deadwood" e "Furia comanche" di Ruju).

Insomma, una lettura di grande piacevolezza e la dimostrazione, caso mai ce ne fosse bisogno, che Boselli è l'ultimo autore di Tex in grado di fare un western vero, che odora di western.

  • +1 1
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  • 4 settimane dopo...

Mi spiace di non averla potuta leggere 10 anni fa, perché è una storia interessante, anche se non da record. 

"Chi non ha coraggio non se lo può dare"... Sembra essere questa la massima parametrica che accompagna lo svolgimento della vicenda, se non fosse che, improvvisamente, inaspettatamente, subentra la massima speculare che funge da contrafforte oscuro alla prima: direi "Chi ha il coraggio lo può perdere"! Va bene Beth che si aspettava di colpire Elmer e che quindi tenti di nascondersi, ma Billie va in controtendenza rispetto alla sua caratterizzazione del primo albo:(. Sarà perché - come già fatto notare prima di me - bisognava lasciare spazio ai professionisti. Ma perché?! Jared e Buck non erano già abbastanza velenosi? Nick Favor quasi quasi se lo prendeva come braccio destro... Ergo, spiaze per i professionisti - io ne avrei messi di meno o, meglio, il solo Nick Favor e il solo Elmer - e per il cambiamento di Billie che sembra emergere nel finale. Forse Acciarino avrebbe dovuto disegnarla sempre determinata, anche se al riparo, e non in apprensione come Wesley. (Rip "Ti sembro una donnicciola tremante?" -"Tutt'altro!"). Va bene che in seguito all'incendio del giornale perda un po' del suo pepe perché per lei il giornalismo è come un figlio, ma nel finale io l'avrei rappresentata sempre col fucile in mano perché non è possibile che si faccia shockare di più dalla morte del suo Giornale che da quello di suo zio. (E dire che quasi quasi li malmenava i Damon quando era scesa dalla diligenza...). 

Per il resto, brillano de facto solo i pards e Charles Damon, personaggio negativo ben delineato davvero che raggiunge il suo punto più basso all'arrivo di Billie in diligenza quando si fa la figura di un maschilista arrogante più di tutta la sua marmaglia e il suo punto più alto quando trapela tutta la sua umanità con la perdita del figlio, che si conferma più carogna e arrogante di lui. 

I Driscoll non brillano particolarmente, eccetto per come sono disegnati e a tal riguardo menzione speciale per Beth :inch:,  ma non deludono almeno. 

Voto discreto/buono 

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  • 1 mese dopo...

Della storia salvo il finale che regala emozioni. Da come era partita nel primo albo mi sarei aspettato molto di più. Invece il secondo è un susseguirsi di sparatorie "alla faraci" senza pathos.

Non basta il solito squadrone di "cattivi" dalle fisionomie particolari a dare pathos (ormai sappiamo anche come sono composti: c'è l'indiano, il nero, l'elegante, il messicano). Che belli i nemici del primo e secondo centinaio di Tex, ceffi senza un nome oppure con un nome ma brutti ceffi e basta.

Mi sto rileggendo tutti i Tex (fascia 100-300-600 in questo momento), e nonostante le storie di Boselli per impianto e bellezza raramente vadano sotto l' 8 (questo è uno dei casi), in questa fascia vedo sempre i soliti cliché: in ogni albo ci deve essere almeno una donna (politically correct?) e ogni volta dobbiamo sorbirci la solita storia su Kit Willer che essendo mezzo indiano sa leggere bene le tracce (lo sappiamo benissimo, è inutile sottolinearlo ogni volta!).

Per concludere con un dato statistico: nell'albo "I professionisti" Tex compare il 39 pagine (meno della metà dell' albo), per un totale di 80 battute. E poi parlate male di Nizzi... 

  • Confuso (0) 1
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