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TWF - Tex Willer Forum

[Color Tex n. 03] Lo Sciamano Bianco


Sam Stone
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Bella storia, con molti pregi e pochi difetti. Valuto le idee dell'autore, quando ci sono, e qui ne vedo parecchie.- il personaggio che funge da palla al piede;- il riferimento al passato di Tex, che lo porta ad affrontare l'avversario con un motivo aggiunto;- i riferimenti alla classicit? texiana: il tema della vendetta o comunque del castigo tratta dal "Giuramento", il tema della miniera dell'oro da "Dugan il bandito", il territorio indiano ostile con Tiger prim'attore da "Sulle piste del nord", i mormoni da "Terra promessa", la scena del palo della tortura da tante storie e in particolare da "I ribelli del canada".- il nemico che non è il solito nemico ma il mezzosangue degno erede di un'onorata covata boselliana (anche se non vale Mickey Finn che era davvero un bel personaggio).- Non dimentico neppure la battuta scherzosa di Tex a Tiger, che caratterizza un rapporto, e che strappa una risata al lettore ( Tiger, poi, appare sottilmente caratterizzato, nonostante sembri di prim'acchito la solita spalla brontolona alla Carson).- Infine, lo scenario della resa dei conti che qui, a differenza della copertina villiana, non appare poi così tanto lunare ( a proposito il pinnacolo dello scandalo è poi da attribuire a Ticci ). Il Tex che si scaglia contro Harper con lo scopo deliberato di ucciderlo e non di umiliarlo come successe per esempio con Cane Giallo de "Gli eroi di Devil Pass" ( per poi trascinarlo fin dietro le sbarre, come di solito avviene ) mi ha ricordato il Tex giustiziere dei primi numeri non censurati. Di norma non sono troppo amante del genere trattato in questa storia, motivo per cui il mio entusisamo appare smorzato, ma qui Boselli ha fatto davvero un bel lavoro. Ticci sempre sulla cresta dell'onda, nonostante si sia trovato a disegnare, dopo Tex 600, un'altra storia con molti punti in comune.

Modificato da ymalpas
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, i mormoni da "Terra promessa"

Ymalpas, Ymalpas proprio tu mi cadi in quest'errore?

Quelli di "Terra promessa" erano Quaccheri non Mormoni.
Si tratta di due confessioni religiose diversissime senza praticamente punti in comuni a parte l'appartenere alla fede Cristiana. :malediz... :lol2:

Modificato da Carlo Monni
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, i mormoni da "Terra promessa"

Ymalpas, Ymalpas proprio tu mi cadi in quest'errore?

Quelli di "Terra promessa" erano Quaccheri non Mormoni.
Si tratta di due confessioni religiose diversissime senza praticamente punti in comuni a parte l'appartenere alla fede Cristiana. :malediz... :lol2:

Carlo, ti giuro che me li ricordavo tali, sarà per via delle carovane che Boselli ha fatto disegnare a Ticci e che mi hanno fatto andare col ricordo alla mitica "Terra promessa". Confessa che anche per te è stata la stessa cosa. Il riferimento a quella storia quindi ci può stare lo stesso :old: , così come pure l'errore :trapper: . Queste confessioni religiose mi hanno sempre lasciato freddo :fumo: e tu sei proprio un avvocato implacabile :inch::lol2:
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Anche io mi sento di dare un giudizio tutto sommato positivo a questa storia. :trapper: Trama filante e ricca di azione caratterizzata però dalla poca libertà dei due pards che sono costretti a portarsi dietro quel macigno al piede di Jim :malediz... (non so in base a quali criteri il suo socio lo avesse scelto per la missione da loro organizzata di rubare l'oro, in quanto fatica anche ad arrampicarsi sul ramo di un albero ed è più fifone di un bambino)! Favolosi i dialoghi fra i due pards e grandioso Roy Parker, nemico dalla forte personalit?! Ottimi i disegni! ::evvai:: Ora però vorrei elencare anche le cose che non mi sono piaciute:- durante la lettura mi ha lasciato un pochino allibito il modo in cui Tex si fa sorprendere dalla "trappola", premetto che lo trovo giusto che certe volte anche lui venga fregato, ci mancherebbe, però non in questa maniera ridicola!! E' stato proprio sbeffeggiato cavolo! Mi sono quasi vergognato per lui! -_nono - mi ha lasciato di stucco anche la scena del ferimento di Tiger, che anche questo ci può stare, in quanto anche i nostri pards ogni tanto dovranno pur subire qualche ferita, ma quelle due frecce non avrebbero lasciato scampo a nessuno, in particolare quella dritta al cuore!!- colori: non ci siamo ancora alla sufficienza, ma non ci siamo nemmeno vicini!! Sopratutto dopo che ho visto la sezione dei disegni colorati dal buon Deki!! :inch: ::evvai:: - ultima nota negativa è la copertina. Non mi piace per niente!! I colori sono di grande effetto ma altamente surreali, mi fa venire in mente la copertina del DVD dei Goonies! L'indiano in primo piano è identico a Ivan Drago in Rocky! E il paesaggio come già più volte detto sembra appartenere a chissà quale pianeta! Vi posso giurare che in edicola non mi era nemmeno saltato all'occhio subito il color tex perchè per me questa copertina non è riconducibile al fumetto di Tex appunto!Per concludere: -storia e disegni 8 -copertina e colori 4

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Le premesse erano ottime, la parte più interessante della storia mi è sembrato infatti il lungo flashback su Harper, soprattutto la presenza della vecchia amica di Tex, che aggiunge un tassello alla sua giovinezza: magari qualcuno avrà da ridire su questo, ma queste cose mi piacciono, se non sconvolgono di brutto quanto già sappiamo, consolidato dalla lunga tradizione. Purtroppo fin dall'inizio abbiamo la presenza di Bamboccio Pallalpiede, personaggio che mi risulta insopportabile dall'inizio alla fine, degno delle migliori storie caricaturali di Nizzi, e lo svolgimento della storia è molto centrato su di lui, su quello che si può o non si può fare con questo qui che si attacca continuamente ai coglioni. I dialoghi non contribuiscono molto alla riuscita, li trovo legnosi e appesantiscono la lettura.

Nello specifico, in effetti, non è tanto il flashback sulla giovinezza di Tex e sulla sua vecchia "amica" ad avermi irritato piu' di tanto ma i dialoghi ( concordi anche tu ): "pesanti", ridondanti, ampollosi, ripetitivi ( ho letto "milioni" di volte "la piccola Edith della valle ecc. ecc. ); e poi di solito ricordo Tex, o uno dei pards, che, al fuoco del bivacco, racconta agli altri un episodio del passato ma qui, abbiate pazienza, qui Tex sente il "bisogno" di raccontare parte del suo passato ( con la scusa di Harper ) a quel rompicoglioni di Jim, un signor nessuno nella saga di Tex. :old: Non a Tiger ( bastava togliere il riferimento ad Harper, magari ) ma a quella comparsa di Jim ! >:azz: :malediz... Questo, per me, è assurdo.... E non è ( da ) Tex ! -_nono
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[...] e poi di solito ricordo Tex, o uno dei pards, che, al fuoco del bivacco, racconta agli altri un episodio del passato ma qui, abbiate pazienza, qui Tex sente il "bisogno" di raccontare parte del suo passato ( con la scusa di Harper ) a quel rompicoglioni di Jim, un signor nessuno nella saga di Tex.

Quel flashback che vediamo scorrere lungo le pagine è il ricordo che ha Tex di quell'incontro e non necessariamente quello che ha poi raccontato al pivello. E' chiaro che nel ricordo lui rivede e risente tutto, ma poi nel momento in cui racconta - per me - è chiaro che tralascia quei particolari intimi e personali. A proposito del pivello, se non ricordo male uno sbarbatello come questo non l'abbiamo mai visto in azione su un albo di Tex, tanto che c'è da chiedersi se fosse la figura più azzeccata da inserire in quel contesto ( quando si dice che nel West c'erano solo uomini e crotali: no! c'erano anche le checche ).
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A proposito del pivello, se non ricordo male uno sbarbatello come questo non l'abbiamo mai visto in azione su un albo di Tex, tanto che c'è da chiedersi se fosse la figura più azzeccata da inserire in quel contesto ( quando si dice che nel West c'erano solo uomini e crotali: no! c'erano anche le checche ).

:blink::lol2: laughingBisogna dire che il signorino Jim, invece di "Cucciolo dalle lunghe orecchie" come gli prospetta Kit Willer avrebbe meritato dagli indiani il nobile e glorioso nome di "Ameba Lagnosa". E dal capo mafia de "Il giorno della civetta", di cui purtroppo non ricordo il nome, l'epiteto di quaquaraqu?, perchè ominicchio già era un traguardo successivo che le frecce snake non gli hanno permesso di raggiungere.
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A proposito del pivello, se non ricordo male uno sbarbatello come questo non l'abbiamo mai visto in azione su un albo di Tex, tanto che c'è da chiedersi se fosse la figura più azzeccata da inserire in quel contesto ( quando si dice che nel West c'erano solo uomini e crotali: no! c'erano anche le checche ).

:blink::lol2: laughingBisogna dire che il signorino Jim, invece di "Cucciolo dalle lunghe orecchie" come gli prospetta Kit Willer avrebbe meritato dagli indiani il nobile e glorioso nome di "Ameba Lagnosa". E dal capo mafia de "Il giorno della civetta", di cui purtroppo non ricordo il nome, l'epiteto di quaquaraqu?, perchè ominicchio già era un traguardo successivo che le frecce snake non gli hanno permesso di raggiungere.
Non vorrei essere scambiato per Monni, ma la frase sopra citata l'ha detta Tiger Jack........ :lol2:
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A proposito del pivello, se non ricordo male uno sbarbatello come questo non l'abbiamo mai visto in azione su un albo di Tex, tanto che c'è da chiedersi se fosse la figura più azzeccata da inserire in quel contesto ( quando si dice che nel West c'erano solo uomini e crotali: no! c'erano anche le checche ).

:blink::lol2: laughingBisogna dire che il signorino Jim, invece di "Cucciolo dalle lunghe orecchie" come gli prospetta Kit Willer avrebbe meritato dagli indiani il nobile e glorioso nome di "Ameba Lagnosa". E dal capo mafia de "Il giorno della civetta", di cui purtroppo non ricordo il nome, l'epiteto di quaquaraqu?, perchè ominicchio già era un traguardo successivo che le frecce snake non gli hanno permesso di raggiungere.
Non vorrei essere scambiato per Monni, ma la frase sopra citata l'ha detta Tiger Jack........ :lol2:
In effetti qui Kit Willer non c'è proprio. _ahsisi Ehi, perchè temi di esser scambiato per me? Ci sarebbe qualcosa di male? :capoInguerra: :lol2:
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Le premesse erano ottime, la parte più interessante della storia mi è sembrato infatti il lungo flashback su Harper, soprattutto la presenza della vecchia amica di Tex, che aggiunge un tassello alla sua giovinezza: magari qualcuno avrà da ridire su questo, ma queste cose mi piacciono, se non sconvolgono di brutto quanto già sappiamo, consolidato dalla lunga tradizione.
Purtroppo fin dall'inizio abbiamo la presenza di Bamboccio Pallalpiede, personaggio che mi risulta insopportabile dall'inizio alla fine, degno delle migliori storie caricaturali di Nizzi, e lo svolgimento della storia è molto centrato su di lui, su quello che si può o non si può fare con questo qui che si attacca continuamente ai coglioni.
I dialoghi non contribuiscono molto alla riuscita, li trovo legnosi e appesantiscono la lettura.

Nello specifico, in effetti, non è tanto il flashback sulla giovinezza di Tex e sulla sua vecchia "amica" ad avermi irritato piu' di tanto ma i dialoghi ( concordi anche tu ): "pesanti", ridondanti, ampollosi, ripetitivi ( ho letto "milioni" di volte "la piccola Edith della valle ecc. ecc. )
Dissento quasi totalmente dal tuo discorso, Capelli D'Argento. -_nono


Premesso che la tanto sospirata scena del Flashback sulla giovinezza di Tex non mi ha per nulla infastidito n° tantomeno annoiato (anzi!), posso pure ammettere che i dialoghi non erano di qualità eccelsa e non disponevano di alcuna interessante trovata, ma si lasciavano comunque leggere piacevolmente e non erano ampollosi n° sovrabbondanti (se è per questo, Gian Luigi Bonelli non era secondo a nessuno per dialoghi eccessivamente prolissi... sisi).
Per quanto concerne la già abbondantemente citata frase "La piccola Edith della Valle del Nueces", credo di averla letta appena un paio di volte...

E poi di solito ricordo Tex, o uno dei pards, che, al fuoco del bivacco, racconta agli altri un episodio del passato ma qui, abbiate pazienza, qui Tex sente il "bisogno" di raccontare parte del suo passato ( con la scusa di Harper ) a quel rompicoglioni di Jim, un signor nessuno nella saga di Tex.? :old:
Non a Tiger ( bastava togliere il riferimento ad Harper, magari ) ma a quella comparsa di Jim ! >:azz:? :malediz...
Questo, per me, è assurdo.... E non è ( da ) Tex !? -_nono

Riguardo a ciò, credo sia doveroso dire che l'inserimento di tale flashback all'interno del racconto era un'esigenza narrativa strettamente necessaria, imposta dall'autore al fine di fornire ai lettori una esauriente motivazione che giustificasse tanto la presenza di Tex e Tiger in territorio Snake quanto la loro caccia allo spregiudicato Harper. sisi Non c'è assolutamente niente di assurdo in questo. Se poi ti riferisci al quel pidocchioso "rompicoglioni" di Jim, mi trovi completamente d'accordo... ::evvai:: :lol2:


P. S. Ma su questo forum non erano vietate le parolacce? :lol2:

BK

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Riguardo a ciò, credo sia doveroso dire che l'inserimento di tale flashback all'interno del racconto era un'esigenza narrativa strettamente necessaria,

Ed è quello che ha reso interessante la prima parte, altrimenti sarebbe stata completamente noiosa... concordo..
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Noto con piacere che molti forumisti riportano, nella firma del loro profilo, degli "ipse dixit" del Tex bonelliano ( non credo boselliano ). :trapper: Significher? qualcosa?Morto quel linguaggio ( Nizzi lo ha tenuto in vita abbastanza bene e credo che sia l'unica cosa che mi ha fatto sopportare le storiacce del suo ultimo travagliato periodo texiano ) ( quasi ) morto Tex... :old:

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Dopo il colpo di sonno avvenuto durante la lettura del color Zagor 2013, mi sono approcciato a questo Color Tex con molta diffidenza. Complice anche una trama che non mi stuzzicava più di tanto. Poi, vuoi che stavolta dietro alla macchina da scrivere c'era "mister garanzia" Mauro Boselli, vuoi che in un'epoca in cui tutto è già stato scritto non conta cosa ti raccontano ma come te lo raccontano, ho letto, secondo il mio parere di profano texano, una grande storia di Aquila della notte. Piena di pathos, coinvolgimento emotivo, momenti anche divertenti e un crescendo di tensione che sfocia nella bellissima sequenza finale (a cui la splendida copertina di Claudio Villa si ispira). Non si sente affatto la mancanza di Kit Carson (il mio pard preferito) perchè la vicenda è costruita su misura per la coppia Tex/Tiger Jack. Sceneggiatura calibrata coi tempi giusti. Anche nel finale (spesso tallone d'achille delle prove boselliane). Per non parlare della sequenza flashback sceneggiata in maniera perfetta, senza pedanteria. Ai disegni il maestro Ticci col suo tratto rude e sintetico che si sposa alla grande con le atmosfere della storia. I colori sembrano quasi dar fastidio, sminuendo la bellezza delle tavole. Per poi diventare un valore aggiunto nella sequenza finale e nelle scene ambientate

nella miniera d'oro
Sfido chiunque a considerare questo speciale come semplice lettura da spiaggia. Qui siamo davanti ad una storia che richiede attenzione e partecipazione emotiva per vivere in pieno la missione di vendetta e giustizia affrontata da Tex.
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L'albo supera l'esame a pieni voti!SPOILERfinalmente incentrato su una dicotomia "Tex-villain" senza troppi orpelli e personaggi di contorno, a parte quelli strettamente necessari e funzionali alla storia. Non è affatto inutile il ruolo di Jim: a parte la caratterizzazione, del tutto plausibile, di bamboccio avido ma fifone (e che TALE RIMANE FINO ALLA FINE, senza improbabili gesti eroici e/o ravvedimenti e/o cambiamenti repentini di personalit?, come piace a me) ed il suo ruolo utile anche a smorzare un po' la tensione, egli è fondamentalmente il motivo per il quale il flash back iniziale non stona (sarebbe stato poco plausibile che Tex lo raccontasse a Tiger, che doveva certamente già sapere tutto ad inizio missione). Anche Harper è ben caratterizzato: malvagio, raggiunge un utile con l'inganno ma anche con modi seducenti (.... il male è seducente, si sa!), e non a caso cerca di plasmare soggetti dall'animo semplice e credulone (come i ragazzi giovani o gli Snake) o di far leva sui buoni sentimenti cristiani. Quindi, un cattivo con cervello, che attira Tex in una ben congegnata trappola, anche se qui forse c'è l'unica vera forzatura del racconto, con il capo degli Snake un po' troppo convinto del fatto che sia Tex quello dalla parte della ragione, piuttosto che il suo sciamano, fino addirittura a "fare il tifo" per il ranger, sostanzialmente. Disegni di Ticci molto buoni ma leggermente sotto quelli delle ultime prove (il 600 e l'avventura scritta da Manfredi), certo il suo Tex oramai appare un po' "pesante" e rugoso (che differenza con quello "giovanile" di Acciarino!).

  • +1 1
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Letto e piaciuto. Grande Ticci come sempre, magari i volti un p? approssimati (o meglio '' frettolosi'': lo preferisco) ma che comunque comunica l'energia e il movimento come pochi. Il colore: a me piace il bianco e nero ma sinceramente non riesco a capire cosa lamentano in tanti, forse la colorazione notturna, che nella realtà poi è molto simile a quella rappresentata. E' anche vero che la colorazione appiattisce il disegno, ma credo che la resa su questo tipo di carta sia e resti così. SPOILERLa storia: ben orchestrata con passaggi giusti senza forzature o allentamenti, bello il flashback (si mi piacciono i racconti del passato: ora come ai tempi delle Medie sisi ) comunque necessario per spiegare (anche se narrato ad un bamboccio insulso) l'amicizia che esisteva tra vicini di casa/amici di giovent? ed il Nostro con lo sviluppo degli eventi che li ha fatti mettere in caccia. Simpatica la rivelazione di Edith riguardo i balli, pistole e cavalli con Tex e le sue considerazioni su Gunny Bill, ''educatore'' un p? particolare :shock: Tra le cose che non ho gradito metto la facilit? in cui sono stati catturati Tex e Tiger, come se fosse stato tutto programmato da copione senza tener conto delle inevitabili variabili. Doloroso (? il caso di dirlo) lo stillicidio della tortura con accessorio duello che ha impegnato uno spossatissimo Tex, costretto a lanciare il bowie (e vorrei ben vedere) in extremis (caso mai successo prima a mio ricordo; anzi contravvenendo ad una delle prime regole di questi scontri) - (Andr? a rileggermi per sicurezza il Regolamento Internazionale dei Combattimenti all'Arma Bianca :lol2: )Altra cosa non gradita è stato quel testadicavolo presente per tutto l'albo sin dall'inizio che ha fatto da freno alla storia impedendo uno sviluppo diverso, costringendo i nostri a fargli da balia asciutta e avendone in cambio il servizio cainesco. Una terza freccia gliela avrei scagliata volentieri anch'io, ma mi hanno soddisfatto le due degli Snake :capoInguerra: P. S. il duello di Tex mi ha ricordato l'epilogo de ''Il Gladiatore'' con un giusto già ferito che riesce a vincere (diciamo)Un saluto.

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Storia piacevole, con una trama non originalissima ma raccontata bene. La coppia Tex/Tiger a me e' sempre piaciuta e qui non mi hanno deluso. Anch'io ho apprezzato il flashback riguardante il passato di Tex, anche perche' riguarda un periodo della sua vita dove non si conosce molto. I disegni di Ticci, in questo albo mi sembrano meno sintetici del solito. Forse l'artista senese ha dovuto modificare leggermente il suo tratto per adattarsi al colore. Comunque sia, per quanto mi riguarda, dei tre Color uscito sino adesso, questo e' il migliore.

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Storia al quanto noiosa che ha qualche nota d'interessante nei vari flashback che consentono di definire la psicologia del personaggio e far scoprire qualche particola del giovane Tex. Praticamente inutile la presenza del giovane idiota che Tex e Tiger salvano dagli Snake, ed è chiaro da subito

che la sua finalit? è quella di essere artefice di un tradimento, molto mal congegnato tra l'altro perchè non ha senso che degli indiani tra loro (nonostante la presenza di Harper parlino in inglese. Tex fa anche la figura del polletto non ponendo domande al ragazzo per cercare di far venir fuori ciò che evidente (non doveva certo pestarlo sia chiaro, per un personaggio del genere bastavano due domandine mirate per farlo entrare in contraddizione)
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un p? lenta ad ingranare ma con un buon finale ed un ottimo avversarioil mio dubbio sui color resta proprio il color credo che davide bonelli debba sborsare qualche soldo in più per una COLORAZIONE COME SI DEVE!!si vedono in giro pubblicazioni a colori stupende e tex che è il principe dei fumetti si ritrova sta roba economica, meglio sopprimere qualche collana iniutile come DRAGONERO ed investire sul ranger

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Mah. La storia non è affatto male, anzi. Eppure, come in altre storie degli ultimi anni, mi rimane un p? di amaro in bocca. Boselli prepara un soggetto più che buono (forse i riferimenti narrativi non sono di primo pelo, ma reggono cmq molto bene). La caratterizzazione dei personaggi mi sembra meglio calibrata che negli ultime prove dell'autore. E allora cosa non mi soddisfa?In parte le interazioni tra i personaggi che sfociano in dialoghi insopportabili (almeno per me). E non mi riferisco alla lungaggine (so anch'io che in quanto ad essere prolissi Bonelli Senior era insuperabile), ma al senso di stucchevolezza, ampollosit? e pomposit? che percepisco nel leggere i baloon. In parte l'atteggiamento finale di Tex che in passato ha affrontato situazioni ben più drammatiche ed impegnative eppure non era vacillato come in questa occasione. I disegni di Ticci sono una garanzia, anche se il Ticci migliore ci ha già abbandonato da tempo. Tuttavia lo scorrere il suo tratto mi da una sensazione di sicurezza. Peccato per il colore che non valorizza l'opera del maestro senese. In definitiva, una prova sufficiente che poteva essere più che buona e che invece, per l'ennesima volta da tre/quattro anni a questa parte mi lascia un misto di amarezza e di irritazione. Come se un'ennesima occasione fosse stata non dico sprecata (sarei ingiusto) ma sicuramente non colta in pieno. Hasta luego amigos

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Io penso sia il Tex Color migliore, non un impresa visti i due albi precedenti. La storia non è originalissima ma è molto lineare e senza buchi. Forse avrei "tagliato" qualche pagina iniziale e avrei lasciato qualche tavola in più all'azione finale. Bello il finale l'agguato a Tex riuscito a perfezione così come il duello con Harper. Non ho solo capito perchè perchè assieme a Jim vengono giustiziati anche 2 snake. Voto alla storia 7,5. Voto ai disegni 8, mi sono piaciuti e li trovo particolarmente adatti al colore. Voto alla copertina 6,5 ( gli occhi dello sciamano non mi piacciono ).

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In definitiva, una prova sufficiente che poteva essere più che buona e che invece, per l'ennesima volta da tre/quattro anni a questa parte mi lascia un misto di amarezza e di irritazione.

Tu per certi motivi ( in parte simili ai miei ) io per altri ancora ( la caratterizzazione deficitaria di Tex, linguaggio su tutto ), ma la sensazione è la stessa... :old: :capoInguerra:
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