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[Maxi Tex N. 17] Alaska!


Sam Stone
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Qui in Norvegia è in edicola adesso: pensate coeme siamo messi! Però ho il vantaggio di poter avvelere di parecchie recensioni e opinioni prima di comprare un albo in vendita alla modica cifra di circa 11,50 €! 

Comunque adesso corro a comprarlo, perchè a me le avventure nel Grande Nrord piacciono moltissimo!

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On 14/8/2018 at 22:52, Dix Leroy dice:

UNDICI E CINQUANTA!

e pensare che noi una volta letto volevamo i soldi indietro.

Heheee... dai ti saprò dire! Comunque io sono sempre a favore dell’artigianato e Tex lo prendo anche perchè, secondo me,lo si può definire una produzione “artigianale” di un prodotto 100% italiano! Quindi, male che vada, ho semplicemente sostenuto una realtà imprenditoriale italiana, se invece la storia mi piace avrò anche passato delle ore piacevoli nel freddo Nord America.

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1 ora fa, Salvi83 dice:

Heheee... dai ti saprò dire! Comunque io sono sempre a favore dell’artigianato e Tex lo prendo anche perchè, secondo me,lo si può definire una produzione “artigianale” di un prodotto 100% italiano! Quindi, male che vada, ho semplicemente sostenuto una realtà imprenditoriale italiana, se invece la storia mi piace avrò anche passato delle ore piacevoli nel freddo Nord America.

Tutto vero Salvi83, tranne per il fatto che questa storia in particolare è stata affidata a un noto cartoonist argentino (Lito Fernàndez)

che ha pensato bene di delegare gran parte del lavoro ai suoi assistenti, che hanno realizzato una cosa passabile solo se non si fosse

trattato di uno speciale dedicato al nostro amato ranger. Lo scrittore, che per sua stessa ammissione prepara la sceneggiatura

un po' alla volta, mentre vede arrivare le tavole, è rimasto così amareggiato che ha finito di malavoglia il lavoro, contribuendo

alla poco riuscita resa finale. Chi lo ha visto a colori ha detto che ne esce migliorato, spero almeno che il volume che ti

accingi a comprare sia stampato in quadricromia.

E te lo dice uno che è conosciuto qui per farsi piacere tutto!

Modificato da Dix Leroy
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Comprato! Allora ti dico subito che è in bianco e nero e che a me i disegni non dispiacciono tantissimo, cioè Tex e Carson sono disegnati oggettivamente male, ma i paesaggi, gli ambienti mi sembrano buoni, ricchi di dettagli come piacciono a me. Poi non ho avuto modo di leggerlo ancora, quindi aspetto un po’ prima di dare un’opinione definitiva.

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On 18/8/2018 at 13:59, Dix Leroy dice:

Facci sapere quando hai finito, soprattutto per quanto riguarda il funzionamento di un certo meccanismo

(non narrativo).

 

Ok l’ho letto e che posso dire? 

Innanzitutto che siamo lontani, non geograficamente ma a livello narrativo, da “I Territori del nord-ovest”, ci sono diverse cose che non mi sono piaciute e adesso ve le elenco, poi passo al meccanismo a cui credo ti riferivi.

Prima cosa: i disegni. A uno sguardo più attento devo dire che erano alquanto brutti, ma di questo se ne è già parlato e quindi non mi dilungherò.

La trama, piatta e lineare; il capitano Roscoe che fa pace con Tex nel giro di pochi secondi e senza motivo apparente, pochissimi colpi di scena (e sì che qualche personaggio poteva ben prestarsi al tradimento o al voltafaccia) e il tutto risoltosi con la classica sparatoria finale.

Tex sempre onnipotente e onnipresente, che trascorre gran parte della sua esistenza in Arizona, Texas o comunque stati del sud, ma che conosce il dialetto di una piccola tribù degli indiani del nord, Tex che ha sempre presentimenti corretti manco fosse un profeta, capisco che è l’eroe, ma sempre umano è...

Vi sono inoltre domande a cui non trovo risposta, ad esempio non capisco come alcuni uomini della ciurma possano essere fidanzati con le ragazze indiane, tra l’altro il capitano è perfino fidanzato con la figlia del capo villaggio, ma al tempo stesso non si fanno scrupoli a bombardarne il villaggio e a distruggerne le abitazioni. Non so, ma credo che nella vita reale questo creerebbe una leggere tensione tra me e la mia fidanzata, però può essere che con un mazzo di fiori riesca a far pace...

E poi arriviamo al mostro cannibale, possibile che tutto si risolva con 4 tavole che mostrano in maniera fin troppo semplicistica come potesse muoversi un mostro alto una decina di metri??

ci sarebbe altro, ma è quasi l’una di notte e mi fermo qui...

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Una delle storie meno riuscite di Boselli su Tex (per ammissione dello stesso se non sbaglio)... e i disegni non aiutano certo a risollevare la storia.

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  • 4 mesi dopo...

Non verrà ricordata come una delle migliori storie di Boselli, ma è sicuramente una storia più che sufficiente. Certo, abituati come siamo alla qualità delle sceneggiature di Mauro, questa è quasi un flop, ma sicuramente non lo è in assoluto.

Posso però affermare con certezza che è un flop in quanto seguito di quello stupendo, dello stesso autore, che ha per protagonisti parte degli stessi personaggi. Occasione sprecata, quindi.

Capitolo disegni: a parte il Tex del duello - che sembra un indigeno con quei capelli lunghi e quei lineamenti - non sono fatti male, soprattutto nei paesaggi, negli scenari naturali, nelle foreste, fiumi, laghi. Chiari, non confusi, guardabili, rendono la storia leggibile.

Le due donne protagoniste, tranne che in una vignetta (una sola, insisto) sono proprio belle. Anzi, Dawn è fin troppo bella rispetto alla sua prima apparizione. Non comprendo, pertanto, le critiche esagerate agli stessi. 

Voto alla storia: 6,7

Voto ai disegni: 7,5

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  • 10 mesi dopo...

Letto oggi questo controverso Maxi. 

Sui disegni, poco da aggiungere a quanto detto finora: sicuramente non all'altezza (tranne per quanto riguarda la parte "paesaggistica") e, in alcuni punti (il duello), addirittura imbarazzanti, con Tex che sembra l'incredibile Hulk. 

Per quanto riguarda la storia, non immune dalla prolissa verbosità che ne contraddistingue l'autore, ha alcuni spunti e personaggi interessanti (come ad esempio quello del russo Petrov),  ma è decisamente troppo lunga e dilatata (forse per la necessità di adattarsi alle dimensioni del maxi) e si conclude con una "trovata", quella del pupazzo gigante animato da indiani sui trampoli, forse perfino più improbabile di quella di un vero gigantesco essere mostruoso, che a quel punto avrei trovato preferibile, visto che già più volte, nella lunga saga texiana, ci siamo imbattuti in personaggi fantastici come Diablero, Sasquatch o le mostruose creature del texone "Ombre nella notte" , di Nizzi - De Angelis.  Il voler ricondurre a tutti i costi a una spiegazione "razionale" il gigantesco Hamatsa, ha il risultato contrario di rendere il tutto ancor meno credibile. Insomma, certamente non è la prova migliore del bravo Boselli, ma, a quanto leggevo negli interventi precedenti, trova giustificazione nella travagliata genesi di questo maxi n. 17.

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Il merito principale di questa storia risiede nell'aver dato vita allo splendido commento di jack65 alcune pagine addietro; sei anni sono trascorsi, ma ancora ogni volta che leggo "Hamatsa" la mia mente dice "Ammazza" e rido da solo, un po' come quando dico "negro".

Boselli è un bravissimo sceneggiatore, ma questa gli è davvero riuscita male e la gestazione travagliata, come la definisce Jim Brandon, può ben essere una delle concause.

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  • 4 mesi dopo...

Ho letto le disquisizioni sull'altra discussione e giustamente scrivo qui il mio commento sull'albo, che è il posto giusto.

Ormai sapete che io mi inalbero a leggere cazzate sui Nativi americani.

Boselli... Boselli...

Ne avessi azzeccata una.

Cosa avevi mangiato quella sera che ti è venuta fuori questa cagata pazzesca?

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Ci sto provando Borden. Sono arrivato a pagina 42, ma sono tentato di mollare la lettura. I disegni sono inguardabili, specialmente Tex...non si può proprio vedere.

E la storia è noiosissima, con dialoghi che non sembri nemmeno tu.🥰. E pensare che mi ero approcciato con i migliori auspici di divertirmi, di solito quando tutti parlano male di una cosa finisce che mi piace.

Ora mi fermo un attimo e vedo se riesco a proseguire, sennò la mollo li.

Editato 10 minuti dopo:

Niente, ho mollato a pagina 52.

Non puoi averla scritta tu questa roba, Boss. E' indigeribile.

Ma per fortuna le eccezioni confermano la regola.

 

Modificato da valerio
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<span style="color:red;">57 minuti fa</span>, valerio dice:

Ci sto provando Borden. Sono arrivato a pagina 42, ma sono tentato di mollare la lettura. I disegni sono inguardabili, specialmente Tex...non si può proprio vedere.

E la storia è noiosissima, con dialoghi che non sembri nemmeno tu.🥰. E pensare che mi ero approcciato con i migliori auspici di divertirmi, di solito quando tutti parlano male di una cosa finisce che mi piace.

Ora mi fermo un attimo e vedo se riesco a proseguire, sennò la mollo li.

Editato 10 minuti dopo:

Niente, ho mollato a pagina 52.

Non puoi averla scritta tu questa roba, Boss. E' indigeribile.

Ma per fortuna le eccezioni confermano la regola.

 

Lasciando perdere i disegni  per me la storia non era male se non fosse stato per il finale che ha rovinato tutto.

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  • Collaboratori

A livello di soggetto l'idea non era male. Boselli dovrebbe riscriverla integralmente e farla ridisegnare da, che ne so, Frisenda (uno dei pochi che non stia disegnando per Tex) e poi ne riparliamo, gente di poca fede :lol:

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30 minuti fa, Piombo Caldo dice:

Lasciando perdere i disegni  per me la storia non era male se non fosse stato per il finale che ha rovinato tutto.

 

Troppo gentile. Ma come vedi, il fumetto funziona così. Addirittura Valerio non riesce neppure a superare l'inizio e ritiene che i dialoghi siano pessimi. I dialoghi sono i soliti miei e se fossero illustrati da  Piccinelli o Marcello, l'impressione di Valerio sarebbe diversa. Che la sceneggiatura non sia ispirata è un fatto, quei disegni hanno disamorato pure me, ma all'inizio secondo me non si sentiva tanto. Persino il finale, che confesso di aver preso di peso da un libro della serie di Allan Quatermain, avrebbe potuto funzionare un  po' meglio, se ci avessi lavorato con uno degli altri miei collaboratori. E le interminabili battaglie non sono diverse da quelle che leggerete sul prossimo albo di Nizzi, solo che lì c'è Mastantuono! Insomma nei fumetti se i disegni non contano il 70 per cento, poco ci manca! E se questa storia l'avessi iniziata e  finita con Piccinelli o Font, per dirne due,  sarebbe venuta più o meno come molte altre, ne ho la certezza. 

 

PS E non avevo ancora letto l'opinione di Ymalpas, che condivide ciò che asserisco! Grazie, Ymalpas. 

Detto questo, con disegnatori non magistrali ma dotati di grandissimo professionismo come, che so, Gamba, Buffolente o Cassaro, ho realizzato storie che ritengo tuttora gradevolissime e che non sono state mai criticate, anzi! Il che significa che QUEI disegni lì, di Alaska, erano semplicemente inadatti a illustrare alcunché. All di sotto della soglia minima. E vorrei vedere chiunque a ottenere di meglio...

 

 

Modificato da borden
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<span style="color:red;">23 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Insomma nei fumetti se i disegni non contano il 70 per cento, poco ci manca! E se questa storia l'avessi iniziata e  finita con Piccinelli o Font, per dirne due,  sarebbe venuta più o meno come molte altre, ne ho la certezza. 

 

 

 

 

Per me non è così borden.. Faccio fatico ad apprezzare il tratto di Font e di Mastantuono, eppure considero Colorado Belle, Morte nella Nebbia, "Nei Territori del Nord-Ovest" o Charvez il crudele,  delle storie magnifiche..veramente appassionanti...in questi lavori i disegni contano il 10 o al massimo il 20 per cento

 

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Io continuo a ritenere l'inizio di Alaska molto intrigante...non fosse altro per la presenza del mujiko russo, un bel personaggio che sarebbe da riprendere...sempre dell'idea di non volere qualche esploratore siberiano nelle Americhe,Borden?!😄😃😃

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Purtroppo riprenderlo vorrebbe dire far ricordare questa storia 

<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, laredo dice:

Per me non è così borden.. Faccio fatico ad apprezzare il tratto di Font e di Mastantuono, eppure considero Colorado Belle, Morte nella Nebbia, "Nei Territori del Nord-Ovest" o Charvez il crudele,  delle storie magnifiche..veramente appassionanti...in questi lavori i disegni contano il 10 o al massimo il 20 per cento

 

 

 

Appunto perché, anche se non te ne rendi conto, Mastantuono e Font sono autori grandissimi e valorizzano la sceneggiatura, buona anche lei, certo. Hai poi citato quattro delle me storie più riuscite, probabilmente. Charvez il crudele è forse la mia preferita degli ultimi dieci anni.

Modificato da borden
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Leggo molte critiche, specie sui disegni, sono andato a rivedere il mio giudizio su questa storia :

 

Sceneggiatura: 8,5
Disegni: 5
Tex: 6

 

 

Ammetto di non ricordare molto di Alaska!, ma a quanto vedo è tra le prime 6 storie più belle tra le 29 lette finora della collana maxi. 

Dato un occhiata ai disegni, ammetto che non mi convincono, ma non sono certo scandalosi, inoltre i volti di Tex e Carson non sono malvagi. 

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<span style="color:red;">7 minuti fa</span>, borden dice:

Purtroppo riprenderlo vorrebbe dire far ricordare questa storia 

 

 

Appunto perché, anche se non te ne rendi conto, Mastantuono e Font sono autori grandissimi e valorizzano la sceneggiatura, buona anche lei, certo. Hai poi citato quattro delle me storie più riuscite, probabilmente. Charvez il crudele è forse la mia preferita degli ultimi dieci anni.

Soggetti e sceneggiatura eccezionali, borden.. Mastantuono e Font hanno dato il loro contributo, sopratutto nel tratteggiare  con mestiere comprimari, paesaggi e sparatorie.. ma il loro Tex è irriconosciblie dal modello di Galep o di Ticci, soprattutto quello di Font: troppo smilzo!

Io a volte le immagino disegnate da Villa, Venturi, Carnevale, Piccinelli o Bocci...

 

Poi l'altro giorno ho riletto Mondego il Killer: un vero gioiello, per testi e disegni!

 

 

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Non c'è dubbio che disegni brutti affossino qualunque storia. E di sicuro sarà successo anche qui. Ma anche la storia non mi stava prendendo, nonostante l'ambientazione intrigante.Diciamo che ci sarà un 50 per cento di resonsabilità nella non buona riuscita. Comunque, non essendo arrivato nemmeno a metà albo sarebbe stupido che dessi giudizi definitivi. Posso solo dire che fino a dove ho letto, non mi ha preso per nulla.

Ripeto, con Borden accade raramente.

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  • pecos changed the title to [Maxi Tex N. 17] Alaska!
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