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TWF - Tex Willer Forum

[Maxi Tex N. 17] Alaska!


Sam Stone
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Voto alla Storia?  

86 utenti hanno votato

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<span style="color:red;">20 minuti fa</span>, borden dice:

Serve un'idea forte. Viene a qualcuno?  (anche se capisco  che la cosa non vi stimoli né vi interessi, ma così, accademicamente...)

 

In realtà, l'idea mi stimola e ci voglio pensare su.🤔

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  • Collaboratori
<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

In realtà, l'idea mi stimola e ci voglio pensare su.🤔

 

 

Anche a me Dawn stimola certi appetiti.

  • Haha (0) 1
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Io, a parte i disegni orridi (l'ultimissima vignetta è qualcosa che nemmeno il peggiore degli aspiranti disegnatori, usando la mano debole, disegnerebbe peggio), non me la ricordo neanche più e credo di aver addirittura regalato l'albo. Per quel che posso dire, a me basterebbe che Borden cambiasse il finale (togliendo quella ridicola soluzione del mostro "meccanizzato") con uno più tendente al soprannaturale, che tra l'altro con quell'ambientazione si sposerebbe bene.

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  • Collaboratori
<span style="color:red;">5 ore fa</span>, borden dice:

Dovendo per forza di cose citare "Alaska!" in ben DUE storie texiane che sto scrivendo ora con i russi d'America non posso non considerarla canonica.

 

E' un'ammissione pubblica che la storia di Barbanera è finalmente stata messa in cantiere ?

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L'inconsueta richiesta di Mauro è un grande segno di considerazione e rispetto nei confronti del forum e da utente ne sono grato. Premetto che, personalmente, acquisterei all'istante anche un canonico remake riveduto e corretto per l'occasione, realizzato da Font (ma vedrei bene anche un disegnatore come Piccinelli, molto abile a disegnare donne affascinanti). Comprendo tuttavia che una simile soluzione non rientri nella consueta linea editoriale della Bonelli e all’atto pratico forse poco proponibile. Riallacciandomi all’idea di Virgin, che trovo interessante, si potrebbe optare per la creazione di un episodio inedito che ruoti attorno a uno dei personaggi originari: Roscoe e la moglie o Kowee, la scelta in tal senso non manca. L’impostazione di sceneggiatura potrebbe seguire lo schema del celebre “Passato di Carson” o “I Lupi Rossi” con nella prima parte Tex o Dawn che rievocano le scene salienti della passata avventura di “Alaska”, a beneficio magari di Jim Brandon (mi par di ricordare che la giubba rossa non ci fosse nel maxi). Ovviamente rispetto agli episodi su citati, i flashback narrano scene che il lettore ha già visto in “Alaska”, ma un’abile gestione di sceneggiatura potrebbe tranquillamente rendere lineare e piacevole la rievocazione, e disegni di livello farebbero il resto. Dopo la prima parte, la nuova storia potrebbe avere il suo sviluppo nel presente, così di fatto verrebbe fuori solo un parziale remake. Per non alterare la continuità, sebbene la scelta narrativa di Hamatsa fu discutibile, nel flashback non la cambierei. Mi spiego: il soggetto del maxi prevedeva che dietro al mostro che terrorizzava gli indigeni ci fosse una spiegazione razionale frutto di un piano ben stabilito, manterrei questa scelta però escogitando un diversivo ai “trampoloni” disegnati sgraziatamente dallo studio Fernandez, magari riducendo graficamente il “mostro” e giustificando la paura e la superstizione dei nativi con effetti ottici o suggestioni visive indotte da stupefacenti, che inducevano i malcapitati a vedere alterata l’effettiva stazza. Rimane comunque una spiegazione forzata, ma non snaturerebbe quello ormai pubblicato. D'altronde in uno schema di flashback si può studiare il tutto per dare poco risalto alla scena incriminata. 

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Sapete una cosa?

a furia di parlarne male (e neanche mi sembra di aver esagerato), la storia l'ho rimossa.

Mi ricordo solo passato un certo punto le tavole sembravano fatte dal primo che passava di là.

Quindi mi ricordo ben poche cose, mi toccherà rileggerla!

Di una cosa sono sicuro e sono sicuro che non piacerà a molti.

"Ammazza!" lo vorrei un mostro vero, di quelli che non ci si capacita, perché in Tex c'erano e da troppi anni

non ci sono più, perché ora deve essere un western credibile (e allora più o meno tutte le storie non lo sono!).

Un mostro, magari diventato troppo vecchio per essere davvero imbattibile,

mi sta bene anche un vero animale preistorico.

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  • Collaboratori

Anche io sono a favore di un remake di quell'albo. Magari si potesse fare! E sono anche d'accordo per il nome di Font, data la presenza di Dawn e per via di certe affinità che allora erano accreditate con il maxi Nei territori del Nord Ovest.

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<span style="color:red;">27 minuti fa</span>, ymalpas dice:

E sono anche d'accordo per il nome di Font, data la presenza di Dawn e per via di certe affinità che allora erano accreditate con il maxi Nei territori del Nord Ovest.

 

OK OK impostore, adesso dicci dove hai messo il vero Ymalpas! Lo hai rapito, vero? 

 

<span style="color:red;">2 ore fa</span>, ymalpas dice:

Anche a me Dawn stimola certi appetiti.

 

:D 

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<span style="color:red;">47 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Sapete una cosa?

a furia di parlarne male (e neanche mi sembra di aver esagerato), la storia l'ho rimossa.

Mi ricordo solo passato un certo punto le tavole sembravano fatte dal primo che passava di là.

Quindi mi ricordo ben poche cose, mi toccherà rileggerla!

Di una cosa sono sicuro e sono sicuro che non piacerà a molti.

"Ammazza!" lo vorrei un mostro vero, di quelli che non ci si capacita, perché in Tex c'erano e da troppi anni

non ci sono più, perché ora deve essere un western credibile (e allora più o meno tutte le storie non lo sono!).

Un mostro, magari diventato troppo vecchio per essere davvero imbattibile,

mi sta bene anche un vero animale preistorico.

Ma sto "Ammazza" quando appare? Io sono arrivato a metà albo e ancora non c'era.

Vuoi vedere che mi sono perso il più bello?

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Dix Leroy dice:

 

"Ammazza!" lo vorrei un mostro vero, di quelli che non ci si capacita, perché in Tex c'erano e da troppi anni

non ci sono più, perché ora deve essere un western credibile (e allora più o meno tutte le storie non lo sono!).

Un mostro, magari diventato troppo vecchio per essere davvero imbattibile,

mi sta bene anche un vero animale preistorico.

 

Ma il serpentone di Hapikern ce lo siamo già dimenticato? ;)

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  • Rangers
36 minuti fa, valerio dice:

Ma sto "Ammazza" quando appare? Io sono arrivato a metà albo e ancora non c'era.

Vuoi vedere che mi sono perso il più bello?

Fossi in te lo leggerei fino alla fine !


Comunque continuo a votare, come avevo già scritto, per una miniserie.

Magari non focalizzata su questa storia ma su altro, mentre questa la si potrebbe incastrare, asciugandola di alcune parti e rifacendo i disegni.

Del resto una cosa simile è stata fatta su Zagor le Origini, qui ci vorrebbe un soggetto forte per motivare una miniserie di questo tipo.. però son sicuro che il buon Mauro potrebbe tirar fuori un bel storione nel Grande Nord

 

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<span style="color:red;">10 minuti fa</span>, gilas2 dice:

 

Ma il serpentone di Hapikern ce lo siamo già dimenticato? ;)

Ecco, una cosa che rimprovero a Nizzi è aver abituato i lettori di Tex che queste cose

vanno bene solo su Zagor. E un plauso a Boselli per aver reintrodotto seppur timidamente

il magico e il pauroso. Non l'horror, che non mi piace, a pari del sentimentale o del pruriginoso.

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Si potrebbe proporre alla direzione una specie di director’s cut revised edition in elegante volume cartonato da libreria/fumetteria, magari da portare a Lucca (se ci sarà).

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<span style="color:red;">38 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Ecco, una cosa che rimprovero a Nizzi è aver abituato i lettori di Tex che queste cose

vanno bene solo su Zagor.

 

Io rimprovero a Nizzi di aver fatto crocifiggere Gesù, di aver provocato la seconda guerra mondiale, di essere l'origine del coronavirus.

 

Per me se una cosa come Hamatsa va bene solo su Zagor non è a causa di Nizzi, perché se è vero che io sono cresciuto con lui, è altrettanto vero che è ormai da quasi 30 anni che leggo Boselli e che fin da subito ho recuperato molti albi del vecchio Bonelli.

 

Contemporaneamente a Tex, da ragazzo leggevo Zagor. Poi Zagor l'ho lasciato perché gli Hellingen, i robot ecc.ecc., semplicemente non mi piacevano.  Forse Nizzi è colpevole anche del mio abbandono di Zagor?

 

Nulla contro di te, Dix. Ma sentire colpevolizzare sempre Nizzi di tutti i mali del mondo, alla lunga stanca un po'... 

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<span style="color:red;">15 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Io rimprovero a Nizzi di aver fatto crocifiggere Gesù, di aver provocato la seconda guerra mondiale, di essere l'origine del coronavirus.

 

Per me se una cosa come Hamatsa va bene solo su Zagor non è a causa di Nizzi, perché se è vero che io sono cresciuto con lui, è altrettanto vero che è ormai da quasi 30 anni che leggo Boselli e che fin da subito ho recuperato molti albi del vecchio Bonelli.

 

Contemporaneamente a Tex, da ragazzo leggevo Zagor. Poi Zagor l'ho lasciato perché gli Hellingen, i robot ecc.ecc., semplicemente non mi piacevano.  Forse Nizzi è colpevole anche del mio abbandono di Zagor?

 

Nulla contro di te, Dix. Ma sentire colpevolizzare sempre Nizzi di tutti i mali del mondo, alla lunga stanca un po'... 

Intanto Buon compleanno in ritardo!

Nulla contro nessuno. Se mi conosci saprai che io non ho mai attaccato Nizzi per partito preso.

Uno degli elementi che mi facevano preferire Tex ad altri western erano quelle storie in cui Bonelli si lasciava andare,

non gliene fregava niente della veridicità o della logica e imbastiva trame misteriose, con atmosfere davvero indimenticabili.

Nizzi copiò il patriarca del fumetto in molte delle sue caratteristiche, tranne questa, semplicemente perché a lui non piacevano.

Quando dovette farlo, preferiva rigirare la frittata e trovare un fondo di razionale.

A un certo punto anche i lettori furono del parere che Tex è il western "serio" e Zagor quello "fantastico" e probabilmente

entrambi diventarono eccessivi nei rispettivi campi.

 

  • +1 1
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<span style="color:red;">26 minuti fa</span>, Piombo Caldo dice:

Non fatemi ritornare Aryman per carita.

A me su Tex vanno bene storie misteriose pero che siano anche razionali.🙋

In questo caso non posso che darti ragione, però quando si parla di fantasmi non può

esserci sempre un imbroglione che vuole truffare il prossimo (quello è il mondo reale).

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<span style="color:red;">9 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

In questo caso non posso che darti ragione, però quando si parla di fantasmi non può

esserci sempre un imbroglione che vuole truffare il prossimo (quello è il mondo reale).

L' importante e' che rimanga sempre un po di mistero, come nella storia dell'alieno.🙋

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10 hours ago, Dix Leroy said:

Uno degli elementi che mi facevano preferire Tex ad altri western erano quelle storie in cui Bonelli si lasciava andare,

non gliene fregava niente della veridicità o della logica e imbastiva trame misteriose, con atmosfere davvero indimenticabili.

Nizzi copiò il patriarca del fumetto in molte delle sue caratteristiche, tranne questa, semplicemente perché a lui non piacevano.

Quando dovette farlo, preferiva rigirare la frittata e trovare un fondo di razionale.

A un certo punto anche i lettori furono del parere che Tex è il western "serio" e Zagor quello "fantastico" e probabilmente

entrambi diventarono eccessivi nei rispettivi campi.

 

Quoto!

 

Tex e Zagor sono sempre stati diversi, nella maniera in cui trattavano le parti "esotiche" (fantascienza e sovrannaturale), il fatto che dovrebbe essere più "realistico" (ma dove? In una serie dove si sono visti dinosauri, vichinghi, citta nascoste che vivono come nel 1500, maghi e stregoni, demoni, streghe, zombie, mummie, piante aliene, alieni che non erano piante, diableri che erano praticamente licantropi, etc.) è un errore di prospettiva, un considerare questa differenza una di "realismo" e non una di "stile".

 

L'immaginario di Nolitta era quello dei film di fantascienza degli anni 50, e dei fumetti dell'epoca. Le parti "esotiche" in Zagor erano spettacolari, ben visibili (come nei film a cui faceva riferimento, lo spettatore doveva VEDERE il mostro), il suo licantropo è quello dei film Universal, il suo mostro della Laguna nera idem, Titan era quello dei fumetti di Brick Bradford, etc.. Questo dà alla fantascienza su Zagor un sapore tipicamente vintage, legato a quel tipo di immaginario, un po' cheesy, da effetti speciali con pochi soldi, più fantascientifico che horror (vedere anche il vampiro, che è quello di Cristopher Lee al cinema, non quello di Stoker). (per questo per me quando Burattini ci mette Terminator o Alien o uno smartphone, "tradisce" l'estetica e le caratteristiche della serie. Nel suo blog si difende dall'accusa assurda di aver messo robot, scegliendo non so quanto consciamente di rispondere solo alle critiche meno sensate. Il problema non è che ha messo robot, è che ha messo QUEI robot, così come ha messo moderni smartphones nascosti in un piccolo libro, e mostri da body horror che appartengono ad un immaginario estraneo)

 

L'immaginario di GLBonelli era molto più legato alla letteratura. Ci chiede molto più di "immaginare" che non di vedere (non vediamo mai davvero come è fatto l'alieno, il Diablero appare a figura intera solo dopo che abbiamo visto la sua ombra e le sue vittime), `prende molto più sul serio i suoi mostri, che sono quelli legati a quel tipo di immaginario: città perdute, dinosauri al centro della terra come in Verne, spettri presi dalla letteratura gotica, demoni infernali. E anche quando prende elementi da film di fantascienza degli anni 50 (le piante aliene assassine) li sceglie fra quelli meno cheesy e più genuinamente horror (Tex ha davvero molto più a che fare con "esotici" Horror che non fantascientifici, anche questo lo differenzia da Zagor)

 

Ma nessuno dei due era "un western realistico", dai, andiamo! Allora la Storia del West cosa diventa, iper-realista?

 

Il problema di Nizzi, da questo punto di vista, è che lui l'immaginario horror o fantascientifico proprio non ce l'ha, il suo immaginario è fatto soprattutto di storie gialle, e quindi ha trasformato Tex in un detective che gira anche fra gli indiani come un poliziotto usando la fascia di Wampum come tesserino. Ma fra le tante "colpe" che gli dò, non gli dò questa: ciascun autore deve realizzare le storie che sente di più. Costringere Nizzi a fare storie che non "sentiva" sarebbe servito solo ad anticipare la sua crisi. Più che altro sarebbe dovuto essere l'editore a riconoscere il problema, e ad affiancarlo ad autori con un immaginario più horror (ma temo che invece a Sergio Bonelli questo "realismo" imposto a Tex piacesse, vedi le frequenti intrusioni della Storia nelle sue storie...)

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<span style="color:red;">10 ore fa</span>, Diablero dice:

 

Quoto!

 

Tex e Zagor sono sempre stati diversi, nella maniera in cui trattavano le parti "esotiche" (fantascienza e sovrannaturale), il fatto che dovrebbe essere più "realistico" (ma dove? In una serie dove si sono visti dinosauri, vichinghi, citta nascoste che vivono come nel 1500, maghi e stregoni, demoni, streghe, zombie, mummie, piante aliene, alieni che non erano piante, diableri che erano praticamente licantropi, etc.) è un errore di prospettiva, un considerare questa differenza una di "realismo" e non una di "stile".

 

L'immaginario di Nolitta era quello dei film di fantascienza degli anni 50, e dei fumetti dell'epoca. Le parti "esotiche" in Zagor erano spettacolari, ben visibili (come nei film a cui faceva riferimento, lo spettatore doveva VEDERE il mostro), il suo licantropo è quello dei film Universal, il suo mostro della Laguna nera idem, Titan era quello dei fumetti di Brick Bradford, etc.. Questo dà alla fantascienza su Zagor un sapore tipicamente vintage, legato a quel tipo di immaginario, un po' cheesy, da effetti speciali con pochi soldi, più fantascientifico che horror (vedere anche il vampiro, che è quello di Cristopher Lee al cinema, non quello di Stoker). (per questo per me quando Burattini ci mette Terminator o Alien o uno smartphone, "tradisce" l'estetica e le caratteristiche della serie. Nel suo blog si difende dall'accusa assurda di aver messo robot, scegliendo non so quanto consciamente di rispondere solo alle critiche meno sensate. Il problema non è che ha messo robot, è che ha messo QUEI robot, così come ha messo moderni smartphones nascosti in un piccolo libro, e mostri da body horror che appartengono ad un immaginario estraneo)

 

L'immaginario di GLBonelli era molto più legato alla letteratura. Ci chiede molto più di "immaginare" che non di vedere (non vediamo mai davvero come è fatto l'alieno, il Diablero appare a figura intera solo dopo che abbiamo visto la sua ombra e le sue vittime), `prende molto più sul serio i suoi mostri, che sono quelli legati a quel tipo di immaginario: città perdute, dinosauri al centro della terra come in Verne, spettri presi dalla letteratura gotica, demoni infernali. E anche quando prende elementi da film di fantascienza degli anni 50 (le piante aliene assassine) li sceglie fra quelli meno cheesy e più genuinamente horror (Tex ha davvero molto più a che fare con "esotici" Horror che non fantascientifici, anche questo lo differenzia da Zagor)

 

Ma nessuno dei due era "un western realistico", dai, andiamo! Allora la Storia del West cosa diventa, iper-realista?

 

Il problema di Nizzi, da questo punto di vista, è che lui l'immaginario horror o fantascientifico proprio non ce l'ha, il suo immaginario è fatto soprattutto di storie gialle, e quindi ha trasformato Tex in un detective che gira anche fra gli indiani come un poliziotto usando la fascia di Wampum come tesserino. Ma fra le tante "colpe" che gli dò, non gli dò questa: ciascun autore deve realizzare le storie che sente di più. Costringere Nizzi a fare storie che non "sentiva" sarebbe servito solo ad anticipare la sua crisi. Più che altro sarebbe dovuto essere l'editore a riconoscere il problema, e ad affiancarlo ad autori con un immaginario più horror (ma temo che invece a Sergio Bonelli questo "realismo" imposto a Tex piacesse, vedi le frequenti intrusioni della Storia nelle sue storie...)

Hai detto con proprietà di linguaggio quello che neanche sapevo di sapere.

Ottimo.

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<span style="color:red;">11 ore fa</span>, Diablero dice:

L'immaginario di GLBonelli era molto più legato alla letteratura. Ci chiede molto più di "immaginare" che non di vedere (non vediamo mai davvero come è fatto l'alieno, il Diablero appare a figura intera solo dopo che abbiamo visto la sua ombra e le sue vittime), `prende molto più sul serio i suoi mostri, che sono quelli legati a quel tipo di immaginario: città perdute, dinosauri al centro della terra come in Verne, spettri presi dalla letteratura gotica, demoni infernali. E anche quando prende elementi da film di fantascienza degli anni 50 (le piante aliene assassine) li sceglie fra quelli meno cheesy e più genuinamente horror (Tex ha davvero molto più a che fare con "esotici" Horror che non fantascientifici, anche questo lo differenzia da Zagor)

 

Bellissimo post! Che mi trova d'accordo su una cosa: io non amo le storie horror, ma, se proposte con moderazione, le accetto (vedi l'ultima di Hapikern). Non sono nemmeno contro il sovrannaturale (ripeto, sempre a piccole dosi), tanto che Colorado Belle è tra le mie storie preferite. Ciò che non sopporterei in Tex (e che non sopportavo in Zagor tanto da lasciarlo) è la fantascienza, come robot e affini: Hamatsa deve avermi ricordato un robot, da qui la mia intolleranza...   

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