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[Maxi Tex N. 17] Alaska!


Sam Stone
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beh peccato che tutti stronchiate quest'albo. Io ancora non l'ho comprato. Mi aspetto molto dalla storia inedita, però si dovr? attendere almeno febbraio per leggerla tutta (sè io sono uno di quei mostri che aspetta di leggere un'avventura quando è completa e non mese per mese). Per il resto il maxi lo prender? su qualche bancarella e i soldi che dovevo spendere per acquistarlo in edicola li ho spesi per vedermi Gravity.

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  • Collaboratori

Comunicazione di servizio: Boselli mi prega di farvi sapere che per una svista è andata in stampa su questo albo un'introduzione non corretta contenente alcuni errori? (tra cui "La trappola invece de "Il tranello" _thia-). La versione corretta e che doveva essere pubblicata sarà presto disponibile su Internet.

Il che non era sfuggito agli amici del forum di Zagor (scls), se la memoria non mi inganna. Un piccolo errore, che ci può anche stare e su cui non si dovrebbe troppo insistere. Semmai è un esempio di come questo maxi debba essere stato trattato come "roba che scotta" anche negli uffici della SBE.


Un pentolone di ingredienti mescolati a caso, per un brodo allungato con 1250 personaggi alternati a coprire il nulla.

Nooo.... Solo 1250 personaggi...? :malediz... :lol2:

Pochi, dai. Cosa vuoi che siano? L'importante è che si sia "sentita" la presenza di Tex.... >:azz::lol2::colt:
Mi son perso l'ennesimo capolavoro.... zzzz

Sul fatto dei personaggi, è vero che sono tanti, ma è anche vero che a me questa volta non mi hanno dato fastidio.


La figura del russo, trattandosi dell'Alaska, era quasi d'obbligo ed è un personaggio che non fa ombra.

I marinai della "Mathilda" lo stesso. Semmai è fuori dalle righe il personaggio che fa uso a più riprese del cannoncino caricato a mitraglia oppure gli amori del capitano Roscoe con la principessa Tlingit ( specie quando te lo disegnano in maniera grottesca, un giovanotto che sembra più vecchio di trent'anni ).

Le tribu di nativi, sparse nel territorio, sono anche queste presenze dovute.

Si, Tex si barcamena tra questi personaggi ma a me paiono tutti funzionali alla storia.

Semmai di seccante metterei il d'j? vu, cioè nemici che ricordano quelli del Tex 600, dove si respirava a pieni polmoni la violenza, e si misurava col metro la paura dell'ignoto. Altro che questo Hamatsa!

Un'avventura che poi è stata definita "zagoriana" e che pertanto mi sembra lacunosa di texianit? proprio per il tipo di avventura in se, stessa sensazione provata col maxi caraibico di Faraci ( ma attenzione, non è sempre così: il texone di Suarez o di Frisenda, sono albi texiani al 100% malgrado l'ambientazione ). Zagor in Alaska ci aveva fatto un giro anni fa con risultati di ben altro spessore e questo è un altro discorso.

E' un albo poi molto verboso, fitto fino alla nausea di dialoghi, spesso spiegazionisti, che non ci stanno a fare niente! Se Boselli si concentrasse maggiormente sulle frasi che scrive, come fa per esempio a pag. 306 con il "gran giosafatte ballerino" di Carson, che è da un pezzo che non si rivedeva, si sarebbe letto un albo diverso.

Poi è inutile... Con disegni come questi... il punto più basso mai toccato nella storia di Tex, graficamente parlando, qualsiasi storia, anche i grandi capolavori, sarebbero stati affossati. Il maxi "Alaska" disegnato da Claudio Villa? Staremo a parlare di capolavoro.


Immagine postata

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Comunicazione di servizio: Boselli mi prega di farvi sapere che per una svista è andata in stampa su questo albo un'introduzione non corretta contenente alcuni errori  (tra cui "La trappola invece de "Il tranello" _thia-). La versione corretta e che doveva essere pubblicata sarà presto disponibile su Internet.

e Tom Devlin sceriffo di San Francisco? >:azz:


già che ci sei, digli di salutarmi Ammazza :shock:

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Sul discorso de "La trappola" avevo seri dubbi, e mi stavo giusto chiedendo se fosse il titolo di un singolo episodio (si usava all'epoca, penso fossero i titoli delle strisce). Meno male che non ha detto "La tagliola" :blink: Concordo con Sandro sulle molte presenze, la maggior parte è funzionale alla storia. Non si può fare una storia con tribù indiane senza vedere gli indiani, o con marinai senza vedere i medesimi. D'altra parte solo alcuni lasciano qualche traccia, il resto è partecipazione corale. Il problema vero sta proprio nella nebbia in cui si muove Tex, che come diceva Jack in un messaggio precedente sembra mancare di iniziativa e autorevolezza a favore di altri personaggi. La presenza del "dio Ammazza della tribù dei Quaquaqua" (e per favore Jack smettila altrimenti sarai responsabile della mia dipartita per infarto ridanciano laughing ) e l'avventura in generale avrebbe ben potuto essere zagoriana, un po' come, a mio parere, il numero 600. Peccato che Tex non sia Zagor e quello che funziona per uno può rivelarsi fallimentare per l'altro.

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I disegni non male anche se è vero Tex a volte non sembra lui...

Disegni non male?!?! :w00t:Sicuro di aver comprato il maxi di quest'anno? doubt
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I disegni non male anche se è vero Tex a volte non sembra lui...

Disegni non male?!?! :w00t:Sicuro di aver comprato il maxi di quest'anno? doubt
In effetti se Tex non è lui allora posso accettarli :lol2:
Si fa per scherzare un p? drakan83 :trapper: Benvenuto nel forum!
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Ho deciso! Dopo avervi letto il Maxi proprio non lo compro. Però mi intriga la storia inedita in uscita... I disegni di Dotti in anteprima mi sembrano l'esatto contrario di quelli di Fernandez. Speriamo che anche l'autore dopo la ciofeca di questo Maxi (giudizio che esprimi sulla base di quello che intuisco s'intende) esprima le qualità viste in Patagonia. Ho qualche dubbio va voglio sperarci. Speriamo....

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  • Sceriffi

Siccome io, a differenza della maggior parte dei colleghi forumisti, ritengo che nel fumetto rivesta maggior peso la componente disegnata rispetto a quella letteraria (lo riterrei logico ma questa è una mia considerazione personale e non voglio assolutamente innescare inutili polemiche), considero i disegni di quest'albo n'? più ne meno alla stregua di uno sfregio su un'opera pittorica, di una rottura qualsiasi su un manufatto scultoreo, di una stecca durante un'opera lirica, di un refuso in un componimento letterario, di una corda saltata durante un concerto musicale.... in altre parole, un danno irrimediabile nel contesto di un'opera d'arte. Semplicemente non lo voglio considerare e lo dimentico da subito...... con buona pace del prezzo del biglietto! :( Peccato perchè la storia non è male pur con i suoi limiti, ne ciofeca ne capolavoro, e probabilente con disegni non dico eccezionali ma almeno passabili poteva uscirne anche meglio, come sottolineava Ymalpas. Perlomeno possiamo chiedere, mi pare alla quasi unanimit?, che Fernandez su Tex non si veda mai più!

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Siccome io, a differenza della maggior parte dei colleghi forumisti, ritengo che nel fumetto rivesta maggior peso la componente disegnata rispetto a quella letteraria (lo riterrei logico ma questa è una mia considerazione personale e non voglio assolutamente innescare inutili polemiche), considero i disegni di quest'albo n'? più ne meno alla stregua di uno sfregio su un'opera pittorica, di una rottura qualsiasi su un manufatto scultoreo, di una stecca durante un'opera lirica, di un refuso in un componimento letterario, di una corda saltata durante un concerto musicale.... in altre parole, un danno irrimediabile nel contesto di un'opera d'arte. Semplicemente non lo voglio considerare e lo dimentico da subito...... con buona pace del prezzo del biglietto!  :( Peccato perchè la storia non è male pur con i suoi limiti, ne ciofeca ne capolavoro, e probabilente con disegni non dico eccezionali ma almeno passabili poteva uscirne anche meglio, come sottolineava Ymalpas. Perlomeno possiamo chiedere, mi pare alla quasi unanimit?, che Fernandez su Tex non si veda mai più!

Nel concordare con quanto scritto da Anatas, ed a proposito pard non sei solo nel dare una leggera preponderanza ai disegni rispetto alla sceneggiatura in un fumetto, e nel dare per scontato il fatto che Fernandez su Tex non lo rivedremo, a me sorge un dubbio: è sicuro che Fernandez lo abbiamo visto su Tex?
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Parto dalle rare note positive, dalla splendida copertina di Villa e dalla storia in sè, che non è male però, io che sono un fautore dei racconti lunghi a più albi, l'avrei condensata nelle classiche 114 pagine. Troppo verbosa, troppo barbosa, effettivamente troppi personaggi, alcune trovate ridicole,Tex effettivamente è la prima volta che con un suo pari fa un buco nell'acqua(e ci può stare), me che la soluzione la proponga Petrov... Petrov chi ??? L'ala sinistra del Dnipro ??Sui disegni(?) non mi dilungo, dico solo che quando Fernandez o un suo sgherro è capitato alla SBE per i conquibus, a lui sè che si doveva praticare il giochetto del fiammifero tra le dita...@ Anatas : i disegni sono come............ quando Viti di Campobasso il 5 giugno 2011 ha concesso il rigore alla Salernitana, con il fallo tre metri fuori area, o come quando ho puntato la colt alle dita di fernandez e la pistola ha fatto cilecca o come quando....................

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Salve a tutti!Forse nel voto sarà stato troppo buono, ma le ambientazioni del Nord. Ovest sono troppo affascinanti per mio gusto. Ma al contrario vederle così scarne mi f? piangere il cuore. Eh sè, disegni a dir poco frettolosi in talune tavole... Mi sbaglier?... ma che i personaggi non rispecchino propriamente i lineamenti Bonelliani... dico che è perdonabile dato che per i Maxi vengono chiamati in causa disegnatori spesso "esterni". Per quanto riguarda la storia... mi ha soddisfatto parzialmente. Dunque rimango in attesa di gustarmi l'inedito appena iniziato. Buona giornata a tutti :)

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Per questo maxi concordo con quanto detto in precedenza da ymalpas, con ben altri disegni ci sarebbe sembrata una storia migliore. Il basso livello dei disegni fa emergere le pecche della storia. D'altronde capisco Boselli, sfido chiunque ad andare avanti per 300 pagine ad inventarsi la trama man mano che gli arrivavano certe tavole. Voto sei e mezzo alla storia, ai disegni... beh forse è il caso di soprassedere, specie in alcune tavole...

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D'altronde capisco Boselli, sfido chiunque ad andare avanti per 300 pagine ad inventarsi la trama man mano che gli arrivavano certe tavole.

Io pensavo che, al contrario, i disegni dovessero adeguarsi alla trama :huh: Comunque, al di l' delle divertenti battute su Ammazza :D , credo anche io che sarebbe stata una storia almeno godibile, non eccelsa in ogni caso, ma i disegni hanno davvero rotto le uova nel paniere. Mi sa che Boselli farà gli scongiuri ogni volta che sentir? nominare Fernandez, anche se si trattasse del barista all'angolo della strada e non del disegnatore! laughing
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D'altronde capisco Boselli, sfido chiunque ad andare avanti per 300 pagine ad inventarsi la trama man mano che gli arrivavano certe tavole.

Io pensavo che, al contrario, i disegni dovessero adeguarsi alla trama :huh:
Boselli scrive in genere a blocchi che vanno da 10 a 30 pagine per volta per ogni singola storia e non usa un soggetto rigido come guida.

Perlopiù ha un'idea di cosa parler? la storia, una vaga idea su come debba finire, il resto è improvvisazione.
Ne caso della storia "I sabotatori", ad esempio, è partito dalla scena iniziale con Mondego al cimitero e da l' è andato avanti fino ad imbastire una trama coerente ma all'inizio, per sua stessa ammissione, non aveva idea di cosa avrebbe fatto Mondego dopo quella scena.
Man mano che va avanti, quindi, sceglie le soluzioni più adeguate alla personalit? del disegnatore con cui lavora ed alla sua capacità
Logico che se i disegni non suscitano il suo entusiasmo (in questo caso è un gentile eufemismo :indianovestito:) anche la sceneggiatura non viene bene.

Comunque, al di l' delle divertenti battute su Ammazza :D , credo anche io che sarebbe stata una storia almeno godibile, non eccelsa in ogni caso, ma i disegni hanno davvero rotto le uova nel paniere.

Su questo credo che siamo d'accordo tutti. :trapper:


Mi sa che Boselli farà gli scongiuri ogni volta che sentir? nominare Fernandez, anche se si trattasse del barista all'angolo della strada e non del disegnatore!  laughing

Buona questa. :lol2:
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Boselli scrive in genere a blocchi che vanno da 10 a 30 pagine per volta per ogni singola storia e non usa un soggetto rigido come guida. Perlopiù ha un'idea di cosa parler? la storia, una vaga idea su come debba finire, il resto è improvvisazione.

Il mio discorso era ovviamente basato su questo.

Man mano che va avanti, quindi, sceglie le soluzioni più adeguate alla personalit? del disegnatore con cui lavora ed alla sua capacitàLogico che se i disegni non suscitano il suo entusiasmo (in questo caso è un gentile eufemismo :indianovestito:) anche la sceneggiatura non viene bene.

Se poi aggiungiamo il fatto che inizialmente scriveva per un Texone e poi si è deciso di spostarlo sul maxi costringendolo ad allungare il brodo nonostante i disegni che gli arrivavano....
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Non so come ma credo che Davide Bonelli dovrebbe risarcire i lettori dei 6,30 ?, con disegni di questo livello (il picco della mediocrit? è il tex a torso nudo) era molto meglio non mandare in edicola nulla. E' ovvio che le buone caratterizzazioni di Boselli e la trama discreta perdano ogni potenzialità.voto 1

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Non capisco tutto sto scandalo sui disegni.... certo alcune tavole non sono granch? ma il 90 per 100 mi pare discreto e poi per favore noi che abbiamo dovuto sorbirci l'ultimo Galep cosa avremo dovuto dire... non facciamo tanto gli schizzinosi. P. S come stile Fernandez mi ricorda Bignotti.

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Non capisco tutto sto scandalo sui disegni.... certo alcune tavole non sono granch? ma il 90 per 100 mi pare discreto e poi  per favore noi che abbiamo dovuto sorbirci l'ultimo Galep cosa avremo dovuto dire... non facciamo tanto gli schizzinosi. P. S come stile Fernandez mi ricorda Bignotti.

Bhe forse pensando che Galep ha tenuto in mano la serie per molti anni, e che, negli ultimi ha avuto un degrado come lo hanno avuto molti altri è comprensibile. Diverso è l discorso di Fernandez, che se anche non ha mai disegnato Tex,(e speriamo non lo faccia più), si è assunto un incarico che non ha saputo minimamente realizzare. Poteva non piacere lo stile, ma qu? c'è solo bruttura del disegno e basta. E' un confronto che non regge... PS:per fortuna non gli hanno dato un Texone....:)
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noi che abbiamo dovuto sorbirci l'ultimo Galep

Considerando che Tex è graficamente nato dalla matita del grande Aurelio, ho accettato e visto con piacere l'ultimo Galep e avrei voluto vederlo ancora per molto tempo. A Fernandez, dal punto di vista texiano, non devo nulla.
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  • Rangers

ll problema di questa storia (imho) non sono soltanto i disegni, alcuni veramente pessimi tra tutti vedasi il Tex del duello che è il peggiore visto dal 1948 ad oggi.
Ma anche e soprattutto la soluzione finale di Hamatsa.
In questo caso mi chiedo se ci siano state imposizioni da parte di Sergio Bonelli nel volere a tutti i costi che il "mostro" non fosse reale ma artificiale e quindi sia nata da qui l'idea di creare quell'insulso manichino guidato internamente dagli indiani sui trampoli :snif:

Questo ricorda un p? lo stregone Ukasi della storia di Nizzi di Oltre il Fiume.
Il concetto è simile, come pure la decadenza di quell'atmosfera che si vedeva su Tex e su altre serie in altre epoche.
Forse un tempo l'editore lasciava più libertà agli autori e aveva meno paura di ricevere le feroci critiche dai lettori.
Ma questo è un discorso che va avanti più o meno imho dal ritorno di Mefisto nel numero 501 e seguenti, quando il nemico numero 1 di Tex era diventato il sosia di uno dei tanti "scalzacani" che il nostro incontrava nelle sue avventure.

La paura di utilizzare il fantastico e il surreale, forse è stato questo il grosso errore di Tex degli ultimi anni.
Cosè ecco nascere un Mefisto che assalta le diligenze, un Ukasi con in testa il moccio per lavare i pavimenti, il cui unico potere è quello di usare una pistola nascosta dentro una testa di coyote.
L'Hamatsa cannibale che non è altro che un gigantesco manichino con indiani trampolieri usciti dal circo.
Per fortuna ne I Demoni del Nord abbiamo il popolo misterioso e crudele e un poco di libertà è tornata in voga.

E pensare che qualche anno fa lo stesso Boselli su Zagor ci regal' la bellissima "Le Sette città di Cibola" con l'automa che ricordava Mazinga Z

Immagine postata

Oppure su Magico Vento i casi non si contano.... ma vi immaginate se l'Hamatsa fosse stato come il Wendigo delle prime avventure di Ned'

Immagine postata


Ecco Hamatsa è proprio indigesto ed è anche per questo che la storia non è decollata, non solo per i disegni orribili.
Questa è la mia opinione, che poi la trama, i dialoghi e i personaggi siano interessanti e ben costruiti, beh quello è un altro discorso.
Qui è il sapore che manca, l'atmosfera e quella libertà di un tempo che portava nelle storie avventure come gli scimmioni armati di scimitarra, i dinosauri, l'alieno, le mummie, il Sasquatch .... _thia-

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  • pecos changed the title to [Maxi Tex N. 17] Alaska!
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