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[Maxi Tex N. 17] Alaska!


Sam Stone
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Non capisco tutto sto scandalo sui disegni.... certo alcune tavole non sono granch? ma il 90 per 100 mi pare discreto e poi per favore noi che abbiamo dovuto sorbirci l'ultimo Galep cosa avremo dovuto dire... non facciamo tanto gli schizzinosi. P. S come stile Fernandez mi ricorda Bignotti.

Scusami, ma l'accostamento che hai fatto lo trovo davvero di pessimo gusto!L'ultimo Galep faceva venire la malinconia perchè potevamo paragonarlo allo splendido Galep dei tempi d'oro. Ma suscitava anche tenerezza e gratitudine per quello che aveva dato a noi attraverso Tex e la sua opera generosa che forse nessun altro a quei tempi avrebbe potuto portare avanti. Questo Sig. Fernandez (che sarà anche stato una stella nel suo ambiente per carit? non lo metto in dubbio), da quello che abbiamo visto e sentito si è avvicinato a Tex con sufficienza, per non dire presunzione, offrendoci un prodotto pessimo (che peraltro non ho acquistato ma ho guardato qualche tavola dal mio paziente giornalaio). Ora associare i due uomini e i due professionisti in una comune lamentela per la qualità scadente dei disegni mi fa davvero male sentirlo. :snif: In quanto alla SBE non potendo risarcire chi ha acquistato l'albo, potrebbe almeno pensare a un regalo per il prossimo Maxi (che so magari un albetto allegato con una storia breve), giusto per riscattarsi da questo passo falso.......
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La penso come Sam. I disegni saranno anche brutti (e lo sono) ma è proprio la storia a non essere all'altezza, e non lo è proprio per la soluzione finale di hamatsa. Dissento però da Sam per le conclusioni: manichino (soluzione obiettivamente infelice) o vero gigante (in nome della libertà dei tempi andati di sfociare nell'inverosimile), credo non siano granch? apprezzati da un pubblico, quello texiano, che al di l' delle esperienze passate, vuole pur sempre leggere un fumetto western (altrimenti leggerebbero zagor o MV...). Per questo Bonelli, conoscendo il suo pubblico, era restio a sconfinare nel fantastico (credo)

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  • Collaboratori

Dal tono delle vostre risposte sulla questione Galep deduco che il criterio per giudicare un disegnatore non è l'oggettivita, ma entrano altri parametri quali la simpatia, la riconoscenza la professionalità...... doubt doubt

Non criteri, bensì scusanti. Lito Fernandez ne ha qualcuna per aver preso sotto gamba l'impegno ?
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  • Collaboratori

Non so se ci rendiamo bene conto ma... a ) non si scomoda per niente il "grande nord", scenario di capolavori da "Il tranello" a "Sulle piste del Nord";b ) non si scomoda un personaggio come Gros-Jean, che vediamo col contagocce sulla serie e che meriterebbe qualche apparizione in più per la simpatia di cui è da sempre circondato;c ) non si scomoda una bella figliola come Kathy Dawn, tanto che non sappiamo se la rivedremo presto, anche se Gros-Jean sembra aver messo radici (e commercio) in Alaska, INNOVAZIONE di cui nessuno ha finora discusso ( favorevolmente oppure no );Insomma da avventura memorabile... ad avventura tra le peggiori di Tex ce ne passa, considerate anche le premesse di cui sopra, ma anche di chi ne parlava di possibile sequel di uno storico maxi, auguro alla SBE e al curatore di Tex, sempre che abbia voce in capitolo (e mi sembra di capire che su molte cose ancora non ce l'abbia), miglior fortuna nelle future scelte dei collaboratori.

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Letto l'albo: per una volta, anche io mi sono sentito preso in giro. 6 euro e passa spesi indegnamente.

E non ce l'ho tanto coi disegni (meno peggio di quel che temevo), quanto con la storia, semplicemente indegna, ai livelli di "Oltre il fiume" e delle ultime due di Faraci sulla regolare: la trovata bislacca del mostro entra nella top ten delle idiozie più incredibili, insieme al trucco di Ukasi e alla dinamite che esplode senza uccidere del finale di "Braccato".
Una storia che nemmeno sembra scritta da Boselli - e no, l'insufficienza dei disegni non giustifica una storia del genere: anzi, a maggior ragione la storia doveva almeno compensarli, questi disegni, essere una buona giustificazione ai 6 euro!

Sono fin troppo i punti di mediocrit? (il buonismo così mieloso da risultare incredibile, il doppio duello inutile, gli allungamenti di brodo degli incubi -- specie il secondo - e del lungo flashback), ma su uno voglio soffermarmi, per me fondamentale.
Gros Jean.
Il trippone visto in questa storia non è Gros Jean, semplicemente.
A parte il fatto che è solo una misera comparsa - non partecipa all'azione, compare in poche pagine, soccombe a tutta la squadra di comprimari -, non concordo con l'idea di avergli dato un "lavoro fisso": perchè Gros Jean è uno che gira in lungo e in largo, un uomo libero che finisce spesso nei guai; uno che può fare mestieri di qualsiasi tipo in giro per il Canada, Questo Gros Jean accasato per me toglie metà del fascino di questo personaggio.
E infatti qui del Gros Jean ubriacone e rissaiolo non c'è assolutamente nulla: è diventato proprio un bravo borghese, tanto lontano anche dal simpatico mascalzone narratoci da Nizzi ne "I predatori del grande nord", e anche dal Ruju del color.
Inoltre: la figura da idiota che fa nel bosco è un'altro travisamento del personaggio. Certo, lui è un pasticcione, ma è anche un uomo esperto che si è trovato in mille situazioni difficili! Boselli, in quella scena, ha confuso Pat con Gros Jean.

Spero, insomma, che Boselli con Gros Jean aggiusti il tiro: una storia brutta come questa gliela posso anche perdonare, ma una involuzione di uno dei principali comprimari di Tex assolutamente no.

Al maxi voto 4.
Ammirevole l'onest? intellettuale di Boselli nell'ammettere la bruttezza di questa storia: ma aver speso 6 euro per questa roba (per la prima volta da quando compro Tex, quasi vent'anni senza aver mai saltato un mese) mi fa sentire preso per i fondelli.

Modificato da paco ordonez
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Dal tono delle vostre risposte sulla questione Galep deduco che il criterio per giudicare un disegnatore non è l'oggettivita, ma entrano altri parametri quali la simpatia, la riconoscenza la professionalità...... doubt doubt

Deduci bene. E ci mancherebbe che così non fosse! Qu? siamo sul forum di Tex e stiamo parlando di e su Tex!!!!E tu entri a gamba tesa e vuoi paragonare: - da un lato un artista che su Tex si affacciato una sola volta in tutta la sua carriera (quando ormai può permettersi di essere ingaggiato avvalendosi della"rendita" costruita sul suo nome) disonorando con un pessimo risultato il lavoro che gli è stato chiesto di fare e che presumo gli sia stato anche profumatamente pagato (con i Vs soldi :trapper: )- dall'altro lato un disegnatore che ha creato graficamente Tex e lo ha allevato in mezzo a difficolt? di tutti i generi ed anche ristrettezze economiche, poi lo ha portato avanti per decenni, con talento e professionalità, e quando sono venuti a scadere i suoi risultati professionali è stato solo alla fine dei suoi anni e per ragioni di salute.... Ma per favore. Ma dobbiamo anche spiegarlo? :malediz...
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Dal tono delle vostre risposte sulla questione Galep deduco che il criterio per giudicare un disegnatore non è l'oggettivita, ma entrano altri parametri quali la simpatia, la riconoscenza la professionalità...... doubt doubt

Mettiamola così: un conto è fare un paragone Galep/Galep. Si può capire che l'ultima produzione del grande disegnatore non soddisfi come la prima, anzi, magari deluda. Ma non gli si può accostare nemmeno per un istante questo Fernandez, che forse in altri ambiti è considerato un grande artista ma Tex proprio non deve più toccarlo, se non avrà l'umilt? di prendere lezioni da Galep e da tanti altri che a questo fumetto hanno dato l'anima. Anche l'ultimo Galep, anche l'ultimo Letteri, anche l'ultimo Nicol'...
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Permettetemi di dire la mia sommessamente senza pretesa alcuna di oggettivit?. L'ultimo Galep era, con rispetto parlando, semplicemente inguardabile. In confronto L'ultimo Letteri e l'attuale Ortiz sono ancora dei maestri. L'affetto e la riconoscenza non possono e non devono renderci ciechi. Cheyenne dice che lo avrebbe visto ancora volentieri, ebbene io no. Avrei preferito per lui una dignitosa pensione che non guastasse il buon ricordo che avevo ed ho comunque di lui, basta che mi fermi al 1988. Le ultime due/tre storie e gli ulti tre/quattro anni di copertine mi mettevano addosso una pena indicibile. Se non fosse stato il creatore grafico di Tex, le sue ultime storie non sarebbero neanche state pubblicate e difatti, non a caso, le poche decine di pagine del suo ultimo lavoro sono state fatte ridisegnare a Ticci . Ed ora che l'ho detto, lapidatemi pure. Detto questo, ciò non giustifica il lavoro di Fernandez che è uno dei peggiri mai apparsi su Tex... e soprattutto non è un lavoro di Fernandez, non del Fernandez che avevo imparato a conoscere altrove e che era un grande disegnatore, degno "allievo" dell'ancor più grande Milton Caniff. Su Tex non è la prima volta che qualcuno si avvale di assistenti. Esemplare in questo senso è Erio Nicol', che negli ultimi anni di carriera si è avvalso dell'opera non accreditata di Francesco Gamba alle matite, ma che dava col suo apporto una omogeneit? ed uniformit? impeccabili. Qui il lavoro è stato chiaramente dilettantesco e superficiale e non ha scusanti per chi ha fama di maestro internazionale.

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Ed ora che l'ho detto, lapidatemi pure.

Assolutamente no, concordo su quanto hai esposto, nessuno di noi penso, a parte Cheyenne, si augurerebbe di leggere una storia mal disegnata, chiunque fosse il disegnatore..... sicuramente per il passato glorioso e per averci dato delle storie disegnate in modo magistrale, il confronto Galep-Fernandez non esiste proprio, oltretutto quest'ultimo ha dimostrato un approccio completamente non professionale all'incarico datogli.... a maggior ragione, visti i risultati, ha sottovalutato il suo incarico, dandolo in mano ad altri del suo studio...
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Dico la mia: Galep è sempre stato il mio disegnatore di fumetti preferito, quello che mi ha letteralmente insegnato a disegnare - da piccolo copiavo suoi disegni a profusione. Quindi anche l'ultimo Galep per me ha un qualcosa di comunque bello, di puramente galeppiniano, che non trovo in nessun altro disegnatore. Anche quel Galep per me rimane unico. Non per niente la storia che mi fece innamorare di lui fu "I diavoli rossi" - che se qualcuno vuole capire come si racconta un western classico, quella storia la deve imparare a memoria. E comunque, il confronto Fernandez-Galep mi sembra, oltre che fuori da ogni logica, anche offensivo per quel maestro che fu Galep. Edit: sto diventando dislessico, peste e corna! :D

Modificato da paco ordonez
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a costo di essere retorico non toccate il Galep!Poi vorrei dire che, parlando di rispetto, la storia "Golden Pass" di cui Galep aveva disegnato, mi sembra, novanta tavole, non fu pubblicata penso per rispetto a questo disegnatore. Fernandez, invece, di rispetto a quanto pare non ne ha avuto, disegnando insieme a una equipe di gregari, che non ha capito bene i valori qualitativi che il pubblico texano si aspetta. Indipendentemente dai gusti personali, soggettivi eccetera abbiamo da un lato quella che fu (per Galep) una scelta purtroppo dolorosa di lasciare incompiuta la sua ultima pubblicazione (tra l'altra "Golden Pass" era una storia lunga. Anche se per molti puristi quella storia andava ripresa dal Ticci dopo le tavole già disegnate dal Galleppini); mentre dall'altra abbiamo la scelta di una casa editrice che ha voluto pubblicare un'opera che tale non era (senonchè completa). Forse non potevano, viste le prime trenta tavole, pagargli il dovuto e mandarlo a casa? Hanno corretto e rimandato a casa artisti come Claudio Castellini nella redazione di Buonarroti... e Castellini è uno dei Maestri diciamocelo. Insomma la redazione e l'editore dovevano intervenire molto tempo prima, prendere questa sceneggiatura e affidarla a un altro disegnatore. Tutte queste considerazioni vanno al di l' della storia e della trama scritta dal Borden. Inoltre le differenze stilistiche negli anni hanno portato dapprima disegnatori come Fusco, Nicol' o Monti che disegnavano un Tex diverso da quello di Galep, mentre poi ha avvicinato artisti differenti nel tratto come de La Fuente, Ortiz e Font per arrivare a Diso che sono spesso stati bistrattati dai lettori e dagli utenti di questo e altri forum. Insomma, la scelta di operare in questo senso da parte di Bonelli editore nel bene e nel male ha portato ad alternarsi artisti diversissimi che dividono o uniscono pareri ma che non potranno accontentare tutti. Fernandez ha stabilito un primato: ha messo d'accordo tutti, vecchie mummie e non, che questi disegni fanno semplicemente schifo. Concludo dicendo, ai detrattori dell'ultimo Galep: andate a guardarvi per puro spirito contemplativo e per rifarvi gli occhi dalle brutture di questo insulso Maxi (nei disegni), le tavole della magnifica storia del Nolitta "La Vendetta di Tiger Jack": sfido davvero CHIUNQUE a dire che quelle non sono le tavole di un impareggiabile unico indiscutibile immenso MAESTRO. Altro che spagnoleggianti o meno artisti del piffero! :colt:

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Ed ora che l'ho detto, lapidatemi pure.

Assolutamente no, concordo su quanto hai esposto, nessuno di noi penso, a parte Cheyenne, si augurerebbe di leggere una storia mal disegnata, chiunque fosse il disegnatore..
Eh no, non esageriamo! Se il "mal disegnato" va oltre il ragionevole pure io, e l'ho dimostrato proprio in questa occasione, abbasso il mio giudizio. Al massimo posso essere più tollerante sul livello oltre cui non è più accettabile il cattivo disegno. Per Monni posso dire che la mi affermazione era sempre riferita al paragone fatto tra l'ultimo Galep e questo Fernandez con in più la convinzione che Galep, ultimo, primo o mediano che fosse, merita almeno il rispetto dovuto al creatore dell'immagine di Tex.
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Chiedo scusa se rischio di andare off topic però non accetto il fatto di passare per un ingrato nei confronti di Galep, se io leggo Tex dal 74 è perchè mi sono innamorato del primo albo che lessi (guardacaso Magia Nera tre stelle....) però oggettivamente penso che i disegni del Maxi Tex siano da 6 mentre le ultime tavole di Galep erano da 4 e non capisco poi perchè la "mozione degli affetti" valga per un disegnatore e non per un soggettista(vedi Nizzi giustamente spernacchiato per le sue ultime storie) doubt

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Magia Nera credo che il motivo per cui hai sollevato quest'alzata di scudi sta nel fatto che le ultime prove non proprio brillanti di Galep erano dovute esclusivamente a problemi di salute (l'autore probabilmente si scontrava fra l'amore verso il personaggio da lui creato, la volont? di continuare a farlo e l'impossibit? di ottenere i risultati del passato). La prova, a dir poco opaca, di Fernandez sul Maxi è dovuta solamente al fatto che non ha messo il dovuto impegno nella preparazione dello stesso affidandolo anche ai suoi collaboratori che non si sono dimostrati all'altezza. E' questo che da fastidio un p? a tutti e che fa sembrare il tuo confronto poco generoso nei confronti di Galep. Personalmente, come lettore, sono portato a capire le motivazioni e il comportamento del Galep dell'ultimo periodo, anche se io al suo posto mi sarei ritirato prima. Il comportamento di Fernandez invece non lo giustifico.

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Carlo Monni: nessuno ti può lapidare perchè quello che dici è vero, è espresso con serenit? e personalmente lo condivido in pieno. Peraltro come ho scritto in altri post, in generale io apprezzo moltissimo chi sa lasciare la scena quando è il momento di farlo (per restare nel ns mondo texiano vedasi Fusco). Un solo appunto permettimelo: che la scelta di Galep, di non aver abbandonato prima la scena, sia da addebitare tutta allo stesso disegnatore mi pare una forzatura e cmq, è troppo facile dirlo adesso; senza contradditorio (come dite Voi Esimi Avvocati) :trapper: Magia Nera: per favore non fare i processi alle intenzioni. Nessuno in questo topic ha scritto che sei un ingrato! Però è vero che lo spunto che ha traslato questo Topic su Galep ed ha scatenato la reazione indignata mia e di altri, è stato il tuo IMHO incauto e ingiustificato paragone tra:1) un disegnatore, Fernandez, - oggi considerato una "stella" e per questo ingaggiato dalla Casa Editrice per offrire un prodotto di qualità che di qualità non ha nulla - e che a tutt'oggi su Tex deve dimostrare non solo il suo talento ma anche la sua etica professionale.2) un disegnatore Galep che su Tex ha dimostrato negli anni le molteplici qualità tecniche e umane. Un disegnatore i cui deludenti risultati grafici (magari anche peggiori dal punto di vista qualitativo rispetto al Fernandez del Maxi, non ne discuto) sono però frutto di malattia, non di mancanza di passione e di professionalità. Siamo su due piani completamente diversi. Se poi adesso per uscirne dobbiamo citare Nizzi e tirare in ballo "la mozione degli affetti", beh lasciami dire che. Nizzi e Galep e i loro rispettivi e diversi epiloghi con il mondo Texiano, non sono di nuovo paragonabili, per tantissimi motivi che ci porterebbero OT. Magari ne parliamo su un altro Topic se ti va :trapper:

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letto anch'io, mi sento di fotocopiare la valutazione fatta da Pacoqui si tirano pietre a Fernandez e compagni , ma sinceramente i disegni pur essendo scarsi, non mi sono parsi così orribili. brutta è invece la storia, sotto molti punti di vista:storiellina ingenua , banale, noiosissima(da saltare le pagine per arrivare in fretta alla fine), sinceramente non sembra neanche di leggere un Tex, con Tex non ha niente a che spartire. peggio di questa ho letto solo l'orribile caccia infernalepurtroppo non mi è piaciuta nemmeno quella sulla serie regolare , di cui salvo solo gli stupendi disegni di Frisendaquesto conferma ancora una volta ciò che penso di Boselli e cioè che è uno scrittore molto incostante , capace di produrre autentici capolavori e subito dopo pessime storie ^_^

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Ed ora che l'ho detto, lapidatemi pure.

Assolutamente no, concordo su quanto hai esposto, nessuno di noi penso, a parte Cheyenne, si augurerebbe di leggere una storia mal disegnata, chiunque fosse il disegnatore..
Eh no, non esageriamo! Se il "mal disegnato" va oltre il ragionevole pure io, e l'ho dimostrato proprio in questa occasione, abbasso il mio giudizio. Al massimo posso essere più tollerante sul livello oltre cui non è più accettabile il cattivo disegno. Per Monni posso dire che la mi affermazione era sempre riferita al paragone fatto tra l'ultimo Galep e questo Fernandez con in più la convinzione che Galep, ultimo, primo o mediano che fosse, merita almeno il rispetto dovuto al creatore dell'immagine di Tex.
S? certo mi sono spiegato male, non intendevo dire che a te piacerebbe qualsiasi storia disegnata male da qualsiasi disegnatore, separando l'inconfrontabile paragone Galep-Fernandez, intendevo dire che comunque le ultime storie del maestro mettevano in evidenza un declino che non poteva piacere anche se era Galep...., chuedo venia se rileggendo la frase sopra postata è emerso questo....;)
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Non preoccuparti Pallino, non mi sono certo offesa ;)E' vero, lo ribadisco, che per me ha più importante la storia in sè che il disegno, ma non vado agli estremi. Del resto, sia per quanto riguarda le trame che i disegni, quello che piace è quasi sempre soggettivo; a me l'ultimo Galep non ha mai dato lo stesso senso di fastidio che ha dato questo Fernandez, o che mi d' - in misura leggermente minore - la maggior parte dei lavori di Ortiz.

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Alla fine batti e ribatti non ho potuto esimermi dall'acquisto del maxi nonostante la mente mi dicesse di lasciar perdere ho ceduto alla passione ed ho acquistato l'albo. Avete certamente detto tutto nel bene e nel male quindi non ho molto da aggiungere, la sceneggiatura risulta per me molto rimaneggiata, non scorre fluida come altre prove di Borden, sembra che l'autore sia andato appresso al disegnatore per coprire il lavoraccio fatto. Purtroppo non è certamente una prova da incorniciare, ma probabilmente sarebbe stata altra cosa se Borden avesse potuto lavorare fianco a fianco con un disegnatore conosciuto, forse ci sono state molte incomprensioni nel periodo di costruzione dell'albo stesso tra le due parti e alla fine è uscita una storia "accroccata" dove ci sono molti alti e bassi, alcuni clamorosi. Per il disegnatore non capisco tutto il clamore fatto, Angel Lito Fernandez disegna il quel modo, non so se lo avete mai letto in altre prove tra Lanciostory, Skorpio od altro ma il suo tratteggio è tale, certo c'è da dire che si vede la sua mano nelle vignette fatte da lui e la mano degli allievi in altre ma fondamentalmente è il suo tratto che si vede nel maxi e non mi sono stupito di quello che ho visto, chissà che mi aspettavo dopo aver letto le prime critiche. Voto di stima a Boselli, anche per la sua onest?, 6Voto a Fernandez .... 5 non è che lo abbia molto apprezzato anche in passato !!! P. S. Per la diatriba su Galep consiglierei di sfruttare il post fatto da Ymalpas sul vecchio Tex.

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Permettetemi di dire la mia sommessamente senza pretesa alcuna di oggettivit?. L'ultimo Galep era, con rispetto parlando, semplicemente inguardabile. In confronto L'ultimo Letteri e l'attuale Ortiz sono ancora dei maestri. L'affetto e la riconoscenza non possono e non devono renderci ciechi. Cheyenne dice che lo avrebbe visto ancora volentieri, ebbene io no. Avrei preferito per lui una dignitosa pensione che non guastasse il buon ricordo che avevo ed ho comunque di lui, basta che mi fermi al 1988. Detto questo, ciò non giustifica il lavoro di Fernandez che è uno dei peggiori mai apparsi su Tex

Per una volta sono pienamente d'accordo con Carlo Monni. Personalmente ritengo assurdo non toccare Galep semplicemente perchè è il creatore grafico di Tex. Il Tex originale è suo, okay, ma ciò non toglie che i suoi ultimi lavori siano stati orribili e ciò vale per qualsiasi disegnatore (di lunga esperienza o alle prime armi con Tex). Ciò non giustifica la storia e la sua pessima qualità; oltre ai difetti già detti io parlerei anche dei comprimari a cominciare anche dal personaggio di Dawn che in me non lascia proprio niente. Non ho ancora letto "Nei territori del Nord Ovest" ma mi immagino (e spero) che l' sia stata più interessante come personaggio. Un po' lo stesso per i personaggi introdotti in questo Maxi, dal russo Petrov al capo indiano fino al mostro mascherata. Oltretutto decisamente discutibile il suo ruolo all'interno della storia che in pratica serve solo come "personaggio" in più e poi svelare il suo trucco misero. Forse anche peggio di Usaki in "Oltre il fiume". A proposito è significativa l'accoglienza (giusta) riservata a questa storia; Borden l'aveva anticipato e come previsto nessuna sua storia su Tex era mai stata così castigata e sprezzata (un po' come alle peggiori storie di Nizzi).
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Mi permetto di insistere su un punto: parlare di Galep vs. Galep, e addirittura confrontandolo con altri "veri" disegnatori (il peggior Galep a fronte di un Letteri, un Ticci, un Fusco ecc. ai loro migliori livelli), è un conto. Quello su cui non sono per niente d'accordo, anche se ovviamente ognuno ha diritto a esprimere la sua opinione, è usare il declino di Galep come termine di paragone per far passare come accettabile un lavoro indegno anche di quel Galep declinante. Naturalmente è il mio modo di vedere, non pretendo che sia vangelo.

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e be nove pagine di discussione sul maxi se è vero il detto purch? se ne parli... mi chiedo se i 5 che hanno dato 1 ad alaska siano della stessa specie di quello che gli ha dato dieci mmm il mondo è bello perchè è vario. Comunque visto che a bonelli piacciono gli argentini consiglio un altro che è di buenos aires come Fernandez particolarmente talentuoso PAPA BERGOGLIO !!

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  • Rangers

Ho iniziato solo ieri sera a leggere questa storia, e ho notato alcuni particolari curiosi: i lacci degli stetson di Carson e Tex che appaiono e scompaiono da una pagina all'altra. Per i confronti vedere a pagina 23, 24 e 25 Carson e 18, 19 e seguenti Tex. Saranno state le mani inesperte di qualche aiutante? Quien sabe.... Per ora ho letto le prime 59 pagine. Non sono sufficienti per dare giudizi. Lo farà, forse, alla fine.

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