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TWF - Tex Willer Forum

[637/640] El Supremo


Sam Stone
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Credevo che questa storia iniziasse a San Francisco e che poi sarebbe proseguita nella bassa california, invece è esattamente il contrario >:azz: E a quanto pare c'è anche l'arizona... beh, indubbiamente le premesse sono ottime, tuttavia mi sembra prematuro parlare di capolavoro, negli ultimi anni abbiamo avuto molte storie che iniziavano alla grande ::evvai:: poi però... :( Cmq i disegni di Dotti sono splendidi -ave_ e dire che su Zagor lo detestai, lo trovai veramente orribile _thia- La scena con gli squali mi ha ricordato un film di James Bond, ma non ricordo quale <_<

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Credevo che questa storia iniziasse a San Francisco e che poi sarebbe proseguita nella bassa california, invece è esattamente il contrario >:azz:

E chi lo dice è Vero che sono state diffuse tante tavole, finalmente un'apertura significativa della SBE e di Boselli che tempo addietro era gelosissimo di news, ma nessuna di queste è numerata e poi la storia dovrebbe partire proprio dalla California.
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E chi lo dice è Vero che sono state diffuse tante tavole, finalmente un'apertura significativa della SBE e di Boselli che tempo addietro era gelosissimo di news, ma nessuna di queste è numerata e poi la storia dovrebbe partire proprio dalla California.

?Nei deserti arroventati della Baja California, Tex e i suoi pards salvano un agente di Montales che si è infiltrato tra le fila di un esercito di guerriglieri. L'ex-generale Reynaldo Casamayor, che si fa chiamare El Supremo, vuole fondare uno stato indipendente di Sonora e Baja California, e per riuscire nel suo intento non esita a rubare armi negli Stati Uniti, facendo massacrare una compagnia di soldati. I rangers hanno ricevuto dal governo federale l'incarico di condurre le indagini a Nord del confine sui complici della cospirazione... La caccia ha inizio!?


Quindi si comincia nella Baja California (cioè in Messico) e poi ci si sposta a nord del confine, nell'alta california e a San Francisco.
Io invece, in base a quanto anticipato qui nelle anteprime, mi ero convinto del contrario. Cmq l'itinerario potrebbe anche essere San Francisco - Baja California - Arizona.
Ma la cosa interessante, almeno per me, è sapere se Montales sarà tra i protagonisti oppure si limiter? a chiedere aiuto a Tex e i pards. Io ovviamente sono per la prima ipotesi :colt:

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Consiglio agli amministratori di inserire tra gli autori e non, il grande Maurizio Dotti per il suo esordio con Tex. Grazie

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Consiglio agli amministratori di inserire tra gli autori e non, il grande Maurizio Dotti per il suo esordio con Tex. Grazie

Che tu sappia si è iscritto sul forum?
E nn dovrebbero chiederlo solo a lui accidentaccio... Possibile che a Civitelli, a Manfredi o ad altri siignori del loro calibro non sia mai stato proposto?Che jella.. :(
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Consiglio agli amministratori di inserire tra gli autori e non, il grande Maurizio Dotti per il suo esordio con Tex. Grazie

Che tu sappia si è iscritto sul forum?
E nn dovrebbero chiederlo solo a lui accidentaccio... Possibile che a Civitelli, a Manfredi o ad altri siignori del loro calibro non sia mai stato proposto?Che jella.. :(
Qui siamo un tantino Off Topic, comunque per rispondere a questi dubbi che avete sollevato posso garantirvi che la proposta di iscriversi a questo forum è stata fatta praticamente a tutti i componenti dello staff di Tex. Lo stesso Civitelli è iscritto al forum e ci legge, con un nick inventato ! :)Alcuni di questi preferiscono non partecipare ai forum oppure altri soltanto leggere. In tutti i casi è sempre d'obbligo rispettare le loro scelte!
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  • Rangers

Rientrando in argomento, ho preso e letto l'inedito di Novembre. Siamo ancora all'inizio di questa lunga avventura che ci accompagner? fino a Febbraio e quindi è davvero prematuro scrivere un giudizio. Però come partenza direi che non è niente male. I disegni di Dotti sono bellissimi, in alcuni primi piani la faccia di Tex varia diverse volte, ma questo è dovuto come ha detto lo stesso Maurizio ad una sorta di maturazione del suo tratto. Un cambio comunque molto meno marcato rispetto al Tex di Bruzzo che variava anche troppe volte da una pagina all'altra. Come ha scritto Monni: uno degli esordi migliori degli ultimi tempi! :trapper:

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Preso e letto!I miei complimenti a Dotti per gli ineccepibili disegni: sia pards e nemici sono davvero ben rappresentati. Mia personale opinione, in alcune vignette il volto di Tex mi ricorda lo stile di Monti (per esempio a pag. 56) mentre Kit Willer nella penultima vignetta di pag. 24 mi ricorda come era rappresentato in "il solitario del west". Spettacolare la vignetta del salto in mare Di Tex, Carson e Tiger!Per la trama, visto che siamo solo all' inizio della storia, mi limito a dire che promette molto bene!

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Inizio davvero col botto per questa storia che promette scintille. Non abbiamo ancora visto il vero antagonista in azione, ma nel frattempo non ci siamo annoiati. In quanto ai disegni concordo con i giudizi positivi su Dotti, e anche io ho visto il Kit Willer "ticciano" de "Il solitario del West". Alla prossima per qualche spoilerata ;)

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Pienamente d'accordo con i pareri precedenti: la storia sembra davvero promettere benissimo, con una massiccia dose di adrenalina e colpi di scena, e Dotti ha superato alla grandissima il battesimo del fuoco, esordendo come meglio non avrebbe potuto (avendolo visto all'opera su Dampyr, ero molto curioso di vederlo all'opera con un personaggio di ben altro genere come Tex, e devo dire di essere rimasto meravigliato). Un solo elemento mi ha lasciato leggermente perplesso, ossia il titolo sclto per il primo albo: dato che El Supremo è rimasto per ora un emico senza volto, io avrei titolato l'albo in altro modo (che so, "Complotto in Baja California", o qualcosa del genere)... Ma è un pelino nel tuorlo ;-)

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Ho terminato la lettura. L'atmosfera che si respira fa ritornare alla mente storie della saga antiche e gloriose, il tutto accompagnato dalle affascinanti e fresche illustrazioni di Dotti. La trama di Boselli è molto articolata. Mi auguro-ma ne sono quasi certo-che la sceneggiatura sia avvincente fino alla conclusione dell'avventura.

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E dopo gli scarabocchi del Maxi si ritorna a vedere dei disegni, anzi dei veri Disegni con la d maiuscola!Onore a Dotti che ha fatto un ottimo lavoro! Leggere una storia illustrata con disegni di questo spessore è una delizia per gli occhi. E fra pochi giorni avremo il color con Scascitelli, Biglia, Casertano e Genzianella, non vedo l'ora! Altro che Fernandez... La storia promette bene ed il fatto che sia su 3 albi gioca a suo favore.

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Non potevo resistere e aspettare la fine della storia come fatto precedentemente con la doppia di Boselli e Frisenda. Quattro mesi sono troppi per godersi l'arrivo di Maurizio Dotti su Tex. Il suddetto Dotti era uno dei miei disegnatori preferiti nello staff di Dampyr, autore di alcune delle avventure più mozzafiato dell'ammazzavampiri bonelliano. Storie quasi sempre doppie e di ampio respiro data la sua velocit? nel realizzarle. Tex era nel suo destino, secondo me, sin da quando disegn° ?la banda dei morti viventi? e ?arizona killersè, una doppia storia di Harlan & co. (scritta dalla coppia Boselli/Colombo) in cui Dotti riversè tutto il suo amore per il genere western. Come giudicare allora la sua prova? Superlativa. Le tavole 74 e 76 parlano per tutte. Boselli rompe la divisione a striscia (pur rimanendo fedele alla gabbia) per permettere al disegnatore di esprimersi in tutta la sua potenza espressiva. E poi le prospettive ardite, marchio di fabbrica del suo stile che permeano tutte le scene di azione. Tutto ciò sempre possibile grazie alla grande intesa con il sommo, maturata in 13 anni di Dampyr. Confesso che le sue ultime prove non mi avevano convinto più di tanto. Dopo tanti anni su una testata credo sia fisiologico un calo dovuto a mancanza di stimoli. Stimoli che il buon Dotti sembra aver ritrovato ampiamente con il passaggio all'ammiraglia Bonelli. E la storia? Scontato dire che siamo solo all'inizio e non si può dare un giudizio su di essa. Ma sul singolo albo si. E anche qui promozione piena. Puro Boselli style. Partenza sparata. Un ottimo mix di atmosfera e azione per poi tirare un po' il freno e illustrarci le basi della saga. Si chiude l'albo con l'acquolina in bocca visto che si preannuncia una lunga storia densa di intrighi, corruzioni e tante pallottole.

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Una prima parte scorrevole e ben congegnata in un turbinio di scontri, sparatorie, e apparizioni eccellenti; la sceneggiatura del buon Borden appare di ampio respiro e mette molta carne sul fuoco d'altronde essendo una storia di vari albi deve avere un bel parterre di situazioni intersecate e dal primo accenno sembra sia così, quindi prima parte ottima ed aspettiamo il seguito. Dotti come al solito ( vedi Dampyr ) eccellente, ma stavolta devo appuntare due vignette che mi sono apparse strane fatte dalla sua mano e si tratta di due primi piani a pagina 81 e 85 non ben riusciti, veramente strano!

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Comprato e letto: l'esordio è sicuramente buono con lo sfondo di un bel complotto e intrighi nati in Messico e negli Stati Uniti. Pensavo pure io di vedere el Supremo in questo primo albo; devo dire che mi fa piacere che la storia duri diversi albi ::evvai::Dotti mi sembra adatto: mi piacciono i suoi sfondi della Baja California e le fisionomie dei pards, mi sembrano ben fatte. Il personaggio di Escudero mi ha leggermente incuriosito: Mi sembra che il suo volto sia ispirato all'allora presidente dell'Egitto, al Sadat. A parte questo, mi è venuto un dubbio (immotivato se volete), che non sia magari lui el Supremo. Vedremo come sarà la trama!

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Un rapido commento anche da parte mia a questa prima parte della storia. L'albo si è rivelato una lettura godibile, in sintonia con l'ultimo Boselli, ma comunque inferiore ai primi albi delle storie uscite sulla serie regolare quest'anno, quelle di Andreucci, Acciarino e Frisenda. Mi ha ricordato, in particolare, la prima parte de "Gli schiavisti" per quanto riguarda la scena dell'impiccagione e della comparsa a sorpresa dei pards, sensazione ravvisata anche nella sequenza dell'imboscata alla "presunta" stazione di posta. L'albo ha poi denotato un ritmo poco incalzante e una certa povert? di idee. In effetti si trascina su un lungo inseguimento rallentato da una guerriglia dei nostri ai danni degli avversari numericamente superiori, a un viaggio via mare con comparsata di Montales, l'uccisione dei due rangers, la tragica fine della colonna militare e i pards, con un taglio narrativo ai limiti della brutalit?, di nuovo in campo senza più Montales sul tetro scenario dove è avvenuto il massacro (e non ci viene detto come ci sono piovuti l') che si ripromettono di dare la caccia agli assassini... Insomma un lunghissimo prologo, presenza dei pards tutto sommato di portata ridotta, un certo numero di personaggi che sarebbero dovuti restare anonimi e che invece hanno tutti un nome o un cognome e l'onore della platea, antagonista solo nominato come spesso avviene nelle sceneggiature boselliane (dove invece in Bonelli e Nizzi avremmo avuto sin dall'inizio le dovute presentazioni per sapere almeno con chi abbiamo a che fare ), sperando che alla fine non sia il classico fuoco di paglia alla Revekti (tenuto conto che si è preso nientemeno che il titolo del primo albo e quindi della storia intera). Disegni di Dotti buoni ma non eccezionali. Per me non è uno stile da Tex: tavole di stampo fotografico troppo piene di neri, proporzioni certamente migliorabili, poca fluidità nel delineare i movimenti dei personaggi che in certe vignette risultano quasi ingessati, espressioni truculente dei visi, poca incisivit? anche nel delineare le fisionomie (il disegnatore si aiuta volentieri con vestiti e accessori), va invece meglio per quanto riguarda i paesaggi. Nel complesso, noto certe grandi tavole (bellissima quella del salto) ma il resto è un lavoro normale che non mi fa strappare applausi e che mi ricorda un po' il giudizio che a suo tempo diedi di Ginosatis. Nota positiva è quella di aver azzeccato i quattro pards, un po' meno Montales. Mi aspetto di leggere certe recensioni di quelli che hanno stroncato Frisenda e Andreucci.

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Un grande albo, sotto ogni punto di vista!La storia si avvia in maniera egregia, e davvero sembra che stiamo per assistere a un qualcosa di memorabile. Ogni ulteriore giudizio è ovviamente rimandato, ma sono molto fiducioso. Vengo in breve a Dotti: uno dei migliori esordi di sempre nella storia di Tex!Inquadrature ricercate e dinamiche, chiaroscuri efficacissimi (e anche inconsueti), una resa dei paesaggi e delle ambientazioni magistrale, e, infine, una piena comprensione grafica di quello che sono Tex e i suoi pards, tanto che mi sembra difficile scegliere quale gli è venuto meglio, e siamo solo alla sua prima storia. Il suo Tex, oltre smaccatamente ticciano, a mio avviso strizza più d'un occhio anche al troppo spesso dimenticato Monti. A livello grafico questo primo albo è un capolavoro.

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Ho letto con molta attenzione i commenti di ymalpas e paco ordonez che sono abbastanza differenti tra di loro. Devo dire, però, che sono entrambi ben argomentati. Credo che quando ho iniziato a leggere Tex loro fossero ancora in fasce. Mi accorgo solo ora di quanto fossi superficiale nei miei giudizi e ringrazio di aver casualmente incontrato questo forum. E' proprio vero che non ci sono limiti negli approfondimenti. Grazie e complimenti a tutti e due e.... buona domenica!

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