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TWF - Tex Willer Forum

[637/640] El Supremo


Sam Stone
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95 utenti hanno votato

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  • Collaboratori

Letto poc'anzi. Albo molto bello.

Azione, non c'è praticamente un momento morto nell'albo, è tutto un lungo susseguirsi di vicende concatenate che hanno come sfondo San Francisco, con i pard letteralemente scatenati che conducono l'indagine senza porsi mezze misure, coadiuvati da...

i personaggi di Frisco, Mike, Devlin, Lefty, Angelo, ecc... ritornano specie questi ultimi dal vecchio Texone di Font, ma funzionano come team, è un piacere rivederli tutti e in grande spolvero, con i loro pugni, calci, randellate, ridonano agli abi di Tex un sapore antico, speriamo di rivederli presto in qualche nuova storia.

I personaggi sono tantissimi, un po' rubano la scena a Tex ma questa volta non è un male, sono tutti ben caratterizzati, si fanno amare o odiare come Donen o Castle. Persino El Supremo è andato acquisendo consistenza in una manciata di pagine che ho letto con un brivido nella schiena, forse sarà un cattivo di cui ci ricorderemo.

I colpi di scena, non sono pochi, la ragazza e il suo rapimento, la fuga attraverso la botola nella nebbia che ricorda un espediente identico usato da Nizzi nelle precedente avventura ambientata a Frisco con Barbanera, per i nostri pards stavolta juste retour des choses d'ici bas, ma anche il pranzo con El Supremo, con gli scagnozzi che non riconoscono, per fortuna, Kit Willer (e tutto invece sembrava pilotato perchè ciò avvenisse)...

la tensione, infine, alta, altissima, un po' contribuisce il ritmo frenetico dell'albo, la corsa contro il tempo, ma Kit Willer nella tana del nemico, in compagnia di un Donen che sembra volerlo tradire ad ogni momento, è da cardioplama.

I disegni, meritano un discorso a parte, sono indubbiamente promossi, anche se confermo alcune delle piccole riserve che avevo espresso già in occasione del primo albo.

Grande attesa per il grande finale che si preannuncia incandescente.

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Anche per quanto riguarda i disegni, devo dire che Dotti è molto bravo. Mi piace il modo in cui raffigura Tex e i pard; tutti i vari personaggi; gli ambienti. C'è solo una cosa che mi ha lasciato perplesso: l'espressione della ragazza rapita. Non mi sembra particolarmente terrorizzata e affranta. Direi che ha uno sguardo impassibile, freddo. Magari, ci sarà qualche sorpresa...

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A Roma ancora non è uscito !!! ( zona est ) Possibile che anche in questo stiamo indietro ???

Cambia zona di Roma, io l'ho comprato la settimana scorsa :trapper:
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A Roma ancora non è uscito !!! ( zona est ) Possibile che anche in questo stiamo indietro ???

OT rapidissimo: a Roma inedito e ristampe si trovano sempre due/tre giorni prima in zona Laurentina - Trigoria. Lo so perchè ci lavoro, ahimè. Fine OT, chiedo comprensione ai moderatori.
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C'è poco da dire: albo strepitoso sotto ogni punto di vista. Se il finale sarà dello stesso livello avremo davvero di che parlare di capolavoro - in ogni caso questa è per me l'ennesima prova di quanto dico da un po' di tempo: e cioè che stiamo assistendo al miglior periodo di Boselli su Tex. Dotti eccelso a sua volta. L'impressione è che in certi punti sia stato più sintetico del solito: alcuni particolari (personaggi in secondo piano, per esempio) sembrano lasciati ancora a matita. Comunque uno dei migliori esordi in assoluto.

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  • Collaboratori

... stiamo assistendo al miglior periodo di Boselli su Tex.

Indubbiamente sono un bel po' di numeri che non sta sbagliando un colpo! E, per chi legge il tabellone delle storie in lavorazione, ci sono un bel po' di avventure che stuzzicano la fantasia. Ritornando in topic, l'ho riletto ieri sera, più che ottima la gestione dei pards di Frisco, che si incastrano nella narrazione alla perfezione, compreso Devlin, che fa la solita figura ormai da cinquant'anni :trapper: Visto che non si può spoilerare troppo, ma visto che siamo anche nelle pagine inziali, la scazzottata di Carson alla maniera di Tex ( di solito è quello che assiste ) serve a dimostrare una buona volta per tutte che i due pards principali della serie sono intercambiabili e che il vecchio Kit non è quella macchietta brontolona a cui spesso si tende ad assocciarlo. Sulla ragazza, infine, Boselli ci ha spiegato che è un bel tipetto, tutt'altro che intimorita, e dalle anteprime che ci giungono, visto che il doppio gioco sarà scoperto con Kit in pericolo di vita e Donnen addirittura penzolante sui famelici squali, non mi stupirei se c'entrasse qualcosa....
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Due opinioni: sono contento che sia stata abbattuta la barriera delle storie in due puntate, che spesso hanno portato a finali accelerati per dover chiudere proprio a pagina 114. I disegni: eccellenti, ma dev'essere di tendenza - immagino - esagerare con il nero di sfondo anche nelle scene non notturne o in quelle in interno.

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Due opinioni: sono contento che sia stata abbattuta la barriera delle storie in due puntate,

Una volta di più, mi tocca puntualizzare che la barriera del massimo di due albi non esiste più almeno dal 2066, è solo che Ruju, Manfredi e Faraci si trovano più loro agio, per loro stessa ammissione, con le storie in due parti. Si tratta di uan loro scelta non di un'imposizione. Boselli, d'altro canto, sta sempre pIi? spesso scrivendo storie di durata superiore alle 220 pagine, come quasi tutte quelle che devono ancora uscire

che spesso hanno portato a finali accelerati per dover chiudere proprio a pagina 114.

Mah... premesso che i finali accelerati sono comunque un marchio di fabbrica sia di Boselli che di Manfredi, mancando orma una settantina di pagine e alla fine e con tante cose che devono ancora succedere, sul finale frenetico ci metterei la mano sul fuoco.
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Storia bellissima, a mio avviso tra le migliori degli ultimi mesi. Una curiosità, se qualcuno, magari l'espertissimo Carlo Monni, può rispondere. Nei numeri 287/289 di Tex, precisamente nel numero 287, avventura "Grido di guerra" di Nizzi e Galep, Kit Carson viene chiamato "colonnello" dai soldati della guarniigone di Fort Smith. Nelle precedenti, così come avvenuto nell'avventura "El supremo", viene invece presentato come "maggiore" dei Texas Rangers. Che è il grado che G. L. Bonelli gli attribu? quando cre? il personaggio. E' un'incongruenza o c'è una spiegazione?

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serve a dimostrare una buona volta per tutte che i due pards principali della serie sono intercambiabili e che il vecchio Kit non è quella macchietta brontolona a cui spesso si tende ad assocciarlo.

A mio avviso una delle cose migliori di Boselli, da sempre, è il modo in cui riesce a gestire i 4 pards. Lui riesce davvero a valorizzarli tutti, a renderli tutti protagonisti. Guardate Kit e Tiger: Boselli li ha letteralmente riportati in vita dopo gli anni in cui, anche in quasi tutte le storie del miglior Nizzi, si limitavano a fare gli accompagnatori silenziosi. E la cosa che mi piace, sempre se faccio il confronto con Nizzi, è che mentre nelle storie di quest'ultimo sono i soli Tex e Carson a essere citati dai nemici, in questa di Boselli i nemici temono tutti i i pards, e conoscono di fama tutti i pards. Vada come vada, El Supremo è una storia che dal punto di vista della gestione del quartetto andrebbe fatta studiare come un manuale ai nuovi sceneggiatori di Tex - specie a quelli che, come Manfredi o Faraci, di usare continuativamente i quattro pards non ne vogliono sapere!
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Due opinioni: sono contento che sia stata abbattuta la barriera delle storie in due puntate,

Una volta di più, mi tocca puntualizzare che la barriera del massimo di due albi non esiste più almeno dal 2066, è solo che Ruju, Manfredi e Faraci si trovano più loro agio, per loro stessa ammissione, con le storie in due parti. Si tratta di uan loro scelta non di un'imposizione. Boselli, d'altro canto, sta sempre pIi? spesso scrivendo storie di durata superiore alle 220 pagine, come quasi tutte quelle che devono ancora uscire

che spesso hanno portato a finali accelerati per dover chiudere proprio a pagina 114.

Mah... premesso che i finali accelerati sono comunque un marchio di fabbrica sia di Boselli che di Manfredi, mancando orma una settantina di pagine e alla fine e con tante cose che devono ancora succedere, sul finale frenetico ci metterei la mano sul fuoco.
Bene, se gli sceneggiatori si trovano più a loro agio così, nulla da eccepire (e ci mancherebbe). Per finale frenetico intendo quello di storie spesso lente all'inizio e poi magari risolte con una fretta che avrebbe potuto essere evitata. Ma sono solo un lettore, per quanti antico e appassionato, non un esperto.
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  • Rangers

Storia bellissima, a mio avviso tra le migliori degli ultimi mesi. Una curiosità, se qualcuno, magari l'espertissimo Carlo Monni, può rispondere. Nei  numeri 287/289 di Tex, precisamente nel numero 287, avventura "Grido di guerra" di Nizzi e Galep, Kit Carson viene chiamato "colonnello" dai soldati della guarniigone di Fort Smith. Nelle precedenti, così come avvenuto nell'avventura "El supremo", viene invece presentato come "maggiore" dei Texas Rangers. Che è il grado che G. L. Bonelli gli attribu? quando cre? il personaggio. E' un'incongruenza o c'è una spiegazione?

Io credo che, essendo la collana Tex, non una serie che viaggia "in continuity", ma una serie che ha dei "salti" temporali tra il 1865 e il 1895, ci possa stare che in alcune storie Carson sia prima Colonnello e dopo Maggiore. Tutto sta a collocare Carson in un dato periodo. Certo che se lo chiamassero "Capitano" ed avesse i capelli bianchi, forse, un errore ci potrebbe anche essere, ma sappiamo (almeno per chi ha fatto il militare) che il passaggio da Maggiore a Colonnello (nell'Esercito Italiano esiste il grado intermedio di Tenente Colonnello, ma vengono chiamati per comodit? lo stesso Colonnello anche se hanno una stella in meno...) non occupa uno spazio temporale vasto, se non ricordo male circa 10 anni.
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Storia bellissima, a mio avviso tra le migliori degli ultimi mesi. Una curiosità, se qualcuno, magari l'espertissimo Carlo Monni, può rispondere. Nei? numeri 287/289 di Tex, precisamente nel numero 287, avventura "Grido di guerra" di Nizzi e Galep, Kit Carson viene chiamato "colonnello" dai soldati della guarniigone di Fort Smith. Nelle precedenti, così come avvenuto nell'avventura "El supremo", viene invece presentato come "maggiore" dei Texas Rangers. Che è il grado che G. L. Bonelli gli attribu? quando cre? il personaggio. E' un'incongruenza o c'è una spiegazione?

Io credo che, essendo la collana Tex, non una serie che viaggia "in continuity", ma una serie che ha dei "salti" temporali tra il 1865 e il 1895, ci possa stare che in alcune storie Carson sia prima Colonnello e dopo Maggiore. Tutto sta a collocare Carson in un dato periodo. Certo che se lo chiamassero "Capitano" ed avesse i capelli bianchi, forse, un errore ci potrebbe anche essere, ma sappiamo (almeno per chi ha fatto il militare) che il passaggio da Maggiore a Colonnello (nell'Esercito Italiano esiste il grado intermedio di Tenente Colonnello, ma vengono chiamati per comodit? lo stesso Colonnello anche se hanno una stella in meno...) non occupa uno spazio temporale vasto, se non ricordo male circa 10 anni.
Carson è maggiore dei Texas Rangers e colonnello all'interno della Us Cavalry, nella fattispecie del reparto Guide.
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Storia bellissima, a mio avviso tra le migliori degli ultimi mesi. Una curiosità, se qualcuno, magari l'espertissimo Carlo Monni, può rispondere. Nei numeri 287/289 di Tex, precisamente nel numero 287, avventura "Grido di guerra" di Nizzi e Galep, Kit Carson viene chiamato "colonnello" dai soldati della guarniigone di Fort Smith. Nelle precedenti, così come avvenuto nell'avventura "El supremo", viene invece presentato come "maggiore" dei Texas Rangers. Che è il grado che G. L. Bonelli gli attribu? quando cre? il personaggio. E' un'incongruenza o c'è una spiegazione?

Temo che la risposta sia molto semplice: Boselli non si è ricordato che in quella storia Nolitta aveva attribuito a Carson il grado di colonnello. Volendo seguire la gloriosa tradizione marveliana del no prize, ovvero del trovare una spiegazione ad una presunta contraddizione, si può ipotizzare ce per quella missione specifica fosse stato conferito al vecchio Kit il grado temporaneo di colonnello e che al suo termine sia tornato a quello effettivo di maggiore. Quella del brevetto che conferiva un determinato grado per un limitato periodo di tempo era una prassi diffusa negli eserciti anglosassoni all'epoca. Basti pensare a George Armstrong Custer che raggiunse il grado di generale durante la guerra di secessione ed al termine di quella guerra "regred'" al grado di tenente colonnello che aveva ancora al momento della morte.
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Storia bellissima, a mio avviso tra le migliori degli ultimi mesi. Una curiosità, se qualcuno, magari l'espertissimo Carlo Monni, può rispondere. Nei? numeri 287/289 di Tex, precisamente nel numero 287, avventura "Grido di guerra" di Nizzi e Galep, Kit Carson viene chiamato "colonnello" dai soldati della guarniigone di Fort Smith. Nelle precedenti, così come avvenuto nell'avventura "El supremo", viene invece presentato come "maggiore" dei Texas Rangers. Che è il grado che G. L. Bonelli gli attribu? quando cre? il personaggio. E' un'incongruenza o c'è una spiegazione?

Io credo che, essendo la collana Tex, non una serie che viaggia "in continuity", ma una serie che ha dei "salti" temporali tra il 1865 e il 1895, ci possa stare che in alcune storie Carson sia prima Colonnello e dopo Maggiore. Tutto sta a collocare Carson in un dato periodo. Certo che se lo chiamassero "Capitano" ed avesse i capelli bianchi, forse, un errore ci potrebbe anche essere, ma sappiamo (almeno per chi ha fatto il militare) che il passaggio da Maggiore a Colonnello (nell'Esercito Italiano esiste il grado intermedio di Tenente Colonnello, ma vengono chiamati per comodit? lo stesso Colonnello anche se hanno una stella in meno...) non occupa uno spazio temporale vasto, se non ricordo male circa 10 anni.
Carson è maggiore dei Texas Rangers e colonnello all'interno della Us Cavalry, nella fattispecie del reparto Guide.
Non sapevo che Carson fosse colonnello delle guide dell'esercito degli Stati Uniti. In quale avventura si deduce il grado?
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Storia bellissima, a mio avviso tra le migliori degli ultimi mesi. Una curiosità, se qualcuno, magari l'espertissimo Carlo Monni, può rispondere. Nei? numeri 287/289 di Tex, precisamente nel numero 287, avventura "Grido di guerra" di Nizzi e Galep, Kit Carson viene chiamato "colonnello" dai soldati della guarniigone di Fort Smith. Nelle precedenti, così come avvenuto nell'avventura "El supremo", viene invece presentato come "maggiore" dei Texas Rangers. Che è il grado che G. L. Bonelli gli attribu? quando cre? il personaggio. E' un'incongruenza o c'è una spiegazione?

Io credo che, essendo la collana Tex, non una serie che viaggia "in continuity", ma una serie che ha dei "salti" temporali tra il 1865 e il 1895, ci possa stare che in alcune storie Carson sia prima Colonnello e dopo Maggiore. Tutto sta a collocare Carson in un dato periodo. Certo che se lo chiamassero "Capitano" ed avesse i capelli bianchi, forse, un errore ci potrebbe anche essere, ma sappiamo (almeno per chi ha fatto il militare) che il passaggio da Maggiore a Colonnello (nell'Esercito Italiano esiste il grado intermedio di Tenente Colonnello, ma vengono chiamati per comodit? lo stesso Colonnello anche se hanno una stella in meno...) non occupa uno spazio temporale vasto, se non ricordo male circa 10 anni.
Potrebbe essere ulteriore valida ipotesi quella per cui, essendo Carson un Maggiore dei Texas Rangers a riposo, al congedo sia stato promosso tenente colonnello. E sia stato chiamato colonnello nell'avventura pubblicata sul numero 287 della serie, per mera abbreviazione della denominazione del grado, come aviene nella realtà.
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e dalle anteprime che ci giungono, visto che il doppio gioco sarà scoperto con Kit in pericolo di vita e Donnen addirittura penzolante sui famelici squali, non mi stupirei se c'entrasse qualcosa....

Ahi ahi pard, non dimenticare di utilizzare gli spoiler anche per le anteprime, c'è sempre qualcuno, come il sottoscritto :( , che non va in giro a leggersi tutte le anteprime perchè preferisce non sapere proprio niente della storia che sta leggendo. Io evito anche di leggere cosa c'è scritto in seconda di copertina dove si pubblicizza l'albo successivo. Per il resto concordo con il tuo commento ed aggiungo che in questo terzo albo la storia fila liscia come l'olio e non trovo proprio nessun appunto da fare. E' un piccolo spoiler... poi io immaginavo già che non tutto sarebbe filato come l'olio per i due. Tu no? Sorry, in ogni caso.
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Qualche tempo fa', in questo sito, ho scritto di condividere la posizione di importanti critici cinematografici secondo i quali, per godere appieno di una bella pellicola questa doveva essere vista almeno un paio di volte. Questa regola io la applico anche ai fumetti. Appena esce un albo di Tex io loleggo immediatamente e quando termina la storia, dopo due o tre numeri, riprendo tutta l'avventura dal suo inizio, trovando sempre qualcosa che mi era sfuggita nella prima lettura (sia nel testo che nei disegni). In questo modo sono in grado di dare un giudizio - soggettivo, s'intende -il più completo possibile sugli autori. Caro Maverick, questo non vuole essere un consiglio, ma soltanto una personale testimonianza su come sia possibile affrontare le avventura di Tex.

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Ymalpas: hai ragione, anche il fatto che Boselli ci mostra Kit Carson che massaggia il malcapitato ufficiale, dopo aver riservato lo stresso trattamento alla guida, dimostra una volta di più che nelle sue intenzioni Carson è "quasi" alla pari di Tex. Come carsoniano della prim'ora vorrei non fosse necessario neppure il "quasi", però è immensamente meglio di quando Carson (ed è avvenuto talmente spesso, perfino in storie per il resto molto belle!) era tardo nel capire e neppure eccelso nel maneggio delle armi e dei pugni. Magari (e Boselli non pensi che sono incontentabile, perchè, ripeto, la storia è bellissima e il suo Carson è formidabile), avrebbe potuto anche non fargli dire che i suoi pugni sono carezze al confronto di quelli di Tex. Però, a ben vedere, va presa come un'esagerazione bonaria di un eroe che è talmente sicuro del proprio valore e così affiatato con l'amico fraterno Tex, da potersi permettere di "esagerare" le doti dell'amico e non provare alcuna seria rivalit?. Almeno, così ho interpretato io questa frase di Carson che, altrimenti, se presa alla lettera, suonerebbe assurda (anche nel merito: Tex è senz'altro il "pugile" più forte ed esperto, ma, anche in questo campo, Carson non gli è molto al di sotto, anche considerato che ha 10 o 15 anni in più)

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Secondo me invece è proprio che i pugni di Carson non sono come quelli di Tex, così come le pistolettate di Carson non sono come quelle di Tex :DIl punto è che l'eroe è Tex: è lui il più forte, il più intelligente, il più bravo a sparare. Negare questo è negare la storia di Tex. Per cui Boselli fa benissimo, a mio avviso, a valorizzare tutti i pards - in questo senso è il miglior sceneggiatore della storia della testata insieme a Bonelli padre - ma fa altrettanto bene a farle bucare a Tex le monete, piuttosto che Carson :)

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Paco, la serie si chiama Tex, dunque è ovvio che Tex sia il protagonista principale. Il punto è che, secondo me, Tex può essere il protagonista principale anche senza elevarlo troppo al di sopra dei compagni d'armi, e di Carson in particolare. Dico Carson, perchè viene presentato nella saga come un eroe altrettanto famoso e temuto, ancora prima di Tex. Insomma, tutto si risolve, a mio parere. in una questione di misura, di quantit?. Ricordi la sfida tra Tex e Buffalo Bill' Sarebbe stato eccessivo far perdere Tex; un pareggio sarebbe stato forse troppo in anticipo sui tempi (allora Tex era proprio una sequoia in mezzo a cespugli); ma, farlo vincere in quel modo non era proprio necessario!Per tornare al rapporto tra abilità di Tex e di Carson (ma forse sono off topic), ricordi quella specie di gara tra i due in Oklahoma? Carson, con la carabina, riesce a colpire un coniglio al secondo colpo, Tex colpisce un'oca selvatica con la pistola, ad una distanza che il pard avrebbe ritenuto impossibile. Se è questo il modo in cui tu ritieni che Tex debba emergere, siamo agli antipodi.

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Aspetta, hai preso esempi a cui io non pensavo nemmeno. Rimaniamo a questa storia di Boselli, in cui Tex primeggia:? chiaro che la faccenda delle monete è una cosa che solo a lui può riuscire, e a nessun'altro. E Boselli lo rende chiaro senza farci vedere Carson che non ripete lo stesso incredibile colpo. Dunque, non essendoci qui "umiliazione", per me va benissimo. Il punto essenziale è comunque uno: che Tex è il numero 1 - deve essere la sensibilit? degli sceneggiatori a far sè che gli altri non vengano umiliati.... dimenticavo: anche nell'ammissione di Carson sulla maggior forza dei pugni di Tex non c'è niente di negativo.

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