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TWF - Tex Willer Forum

[637/640] El Supremo


Sam Stone
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Voto alla storia  

95 utenti hanno votato

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Per una volta penso che la storia sia stata perfetta dall'inizio alla fine... pure il finale non mi è sembrato affrettato come di solito mi capita.10 pieno... testi e disegni che vanno nel limbo di tex... scena epica... Tiger con la Gatling... EPICO!!!Keep on rocking

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Peccato!E' stata una grande delusione constatare che un finale ad "avanzamento rapido" sia in grado di trasformare un'avventura da annoverare tra le pietre miliari della saga texiana in un racconto semplicemente bello e ben disegnato. Eppure i presupposti c'erano tutti: una sceneggiatura complessa e ben architettata, locations affascinanti e molto varie, partecipazione di personaggi già conosciuti ed ammirati, nuovi interpreti ben caratterizzati..... La parte finale ha complicato tutto, presentando situazioni ben al di l' dell'inverosimile ed il tratto di Dotti che è sembrato, anche lui, velocizzarsi in queste ultime tavole. Come se l'unico must fosse: la storia deve terminare a pagina 69!Se così fosse, si dovrebbe aprire una discussione sulle scelte editoriali, come quelle di incastrare una storia entro limiti predefiniti, condizionando gravemente l'estro artistico dello sceneggiatore. Peccato!

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Ottima storia, come ho anche votato, con grandi antagonisti ed una trama mai scontata, che ha costretto il lettore a prestare la massima attenzione vignetta dopo vignetta, pagina dopo pagina. Non fosse stato per la conclusione, a mio modesto avviso un po' troppo affrettata, avrebbe potuto rasentare la perfezione, ma il risultato è senza alcun dubbio rimarchevole, compresi i disegni di Dotti, che dal canto proprio non poteva debuttare in maniera migliore. Per dirla con i voti, ossia alla vecchia maniera, 8 alla storia e 9 al disegnatore ;)

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La storia è molto bella, ma questo terzo albo non mi ha convinto appieno come gli altri, più che altro per una serie di dettagli, che non viziano certo il grande lavoro di Borden ma tolgono, a mio parere, mezzo punto alla storia in extremis:SPOILER1) Il piano di Kit per far evadere la ragazza: veramente avventato e, soprattutto, basato sul necessario concatenarsi di TROPPE circostanze fortunose. Per poter sperare nella duplice "evasione" e nel ritorno nella cella, con nessuno che si accorgesse di nulla sino al mattino, l'unica era contare su sentinelle addormentate, o moooolto poco sveglie. Inoltre, immaginando di dover salvare una ragazza di città, della quale nulla sapeva, era assolutamente azzardato pensare che costei a) non si mettesse ad urlare, vedendo comparire un viso conosciuto comunque come nemico alla finestra, in piena notte; b ) riuscisse a svellere da sola, sia pure parzialmente, le grate; c) fosse capace di avanzare in orizzontale aggrappata ad una fune (attività faticosa, anzich?no) per raggiungere la nave. Inoltre, come si poteva pensare e sperare che nessuno andasse più nella stanza a controllare le sorti della prigioniera prima della partenza della nave (come, in effetti, verosimilmente è avvenuto, vista la scoperta del trucco da parte di Castle)? Però concedo a Borden una duplice......... attenuante non da poco: la situazione disperata, ed il carattere da scavezzacollo di Kit, che al contrario del padre, infallibile per definizione, "può" - in teoria - costruire piani di azione piuttosto arzigogolati ed avventati.2) Il breve dialogo di Kit e Donen circa una possibilità rivalit? amorosa (???) dei due nei riguardi della pulzella; passi anche per qualche eventuale battutina di quest'ultimo, ma Kit che gli d' anche corda, con Donen che ribatte "vinca il migliore" (in QUEL contesto, in cui la tensione si taglia a fette ed è già tanto portare la pelle a casa) è un po' troppo, e francamente stona. Tra l'altro, non è che per forza, per qualsiasi essere di sesso femminile, occorre fare velatamente riferimento (con gesti o dialoghi) a possibili implicazioni sentimentali con il più giovane dei Willer...... non ricordo più l'ultima volta in cui NON si è fatto un più o meno chiaro riferimento all'aspetto sentimentale/seduttivo del giovane Willer, a fronte della presenza di un qualsiasi personaggio femminile fascinoso all'interno della storia. 3) Il finale: troppo breve e sbrigativo. Ma non perchè i finali brevi non vadano bene, anzi: ma il vero "finale accorciato" suggestivo ed efficace della storia era quello di Tex & compagni che salpavano con la nave, scrutati dallo sguardo di Castle. Avendo l'Autore inteso inserire una "coda" (stile "Seminoles", per intenderci), essa andava meglio sviluppata, anche al fine di valorizzarla un minimo. Cosè, invece, è stato sviluppato non tanto un finale affrettato, che ci sta, ma una coda (affrettata) al finale (affrettato). Troppo. A quel punto, meglio non metterla proprio (penso io), e lasciare intendere già sulla nave che Tex non ha dimenticato di dover "saldare i conti" anche con il Senatore. Ho molto gradito invece il passaggio in cui Carson passa da lamentoso ad iperattivo: è questa la vera natura del vecchio pard, brontolone ma generoso e sempre pronto ad essere in prima linea (qualcun altro, in passato, non è sempre stato altrettanto bravo nel cogliere questa sfumatura, arrestandosi sciaguratamente al primo step, e rendendolo - a tratti - un vecchietto lamentoso).

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Confermo la bontà assoluta del racconto, a cui regalo un bel 9, non 10 solo per il finale frettoloso. Ho apprezzato tantissimo che Castle ed il suo accolito salvino la pelle, in prospettiva di una loro nuova apparizione. El Supremo si rivela un patetico pagliaccio in uniforme gallonata, nevrotico, paranoico, supponente, schizofrenico, con manie di grandezza da condottiero senza averne le qualità. Consiglio un ricovero presso il manicomio di Flagstaff, in cura dal Dottor Toland. Vorrei conoscere le ragioni e le motivazioni del "sufficiente". ma soprattutto dell'inspiegabile "impubblicabile".

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Ho dato un 8 a quella che ritengo la migliore storia di Boselli degli ultimi anni sulla serie mensile. Molto belli anche i disegni di Dotti che invece su Zagor mi fecero una bruttissima impressione. Pu? darsi che non si tratti dello stesso Dotti: se esistono due Cestaro, due Venturi e due Cassaro, allora comincio a credere che chi disegn° "Gli sterminatori" - "Una pallottola per Kelso" sia un suo fratello segreto di cui ignora l'esistenza, una specie di gemello malvagio! laughing Scherzi a parte, ha fatto uno splendido lavoro e mi auguro di rileggere presto una storia di Tex con i suoi disegni ::evvai:: Per quanto riguarda la storia, i primi 3 albi sono perfetti, tutta azione e piombo :colt: Avevo il sospetto che El Supremo si sarebbe rivelato ben poca cosa una volta di fronte a Tex e infatti... tuttavia ci sono delle ottime storie di GL Bonelli che non presentano avversari all'altezza e alcune volte neanche si scontrano direttamente con Tex, ad es. El Rey. Mi ha sorpreso

la fuga di Castle e il suo compare che riescono a farla franca
ma se Borden ha deciso così, allora vuol dire che presto o tardi li rivedremo. Le battute tra Tex e Carson mi hanno fatto ridere sul serio, una su tutte: "La buonanima di tuo nonno!" :lol2: Non la ritengo un capolavoro come molti si aspettavano ma è la storia di Tex che vorrei sempre leggere -ave_P. S.: mi piacerebbe sapere dall'amico che ha votato 1 il motivo di un giudizio tanto severo. Solo per curiosità doubt
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Ottima storia, ben congegnato lo sviluppo della trama e notevoli i disegni di Dotti. Relativamente al finale, notoriamente parte più difficile della sceneggiatura avrei preferito che El Supremo e l'emerito Nick Castle finissero in pasto agli squali.... Spero che se proprio in futuro Castle dovesse tornare sia il più tardi possibile.

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Ottima storia, ben congegnato lo sviluppo della trama e notevoli i disegni di Dotti. Relativamente al finale, notoriamente parte più difficile della sceneggiatura avrei preferito che El Supremo e l'emerito Nick Castle finissero in pasto agli squali.... Spero che se proprio in futuro Castle dovesse tornare sia il più tardi possibile.

Davvero non capisco certi lettori cui non piacciono i cattivi. Perchè diamine non vuoi rivedere Castle? Non vuoi che Tex lo punisca, finalmente? Che cosa esattamente ti passa nella testa? :indianovestito:
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Ottima storia, ben congegnato lo sviluppo della trama e notevoli i disegni di Dotti. Relativamente al finale, notoriamente parte più difficile della sceneggiatura avrei preferito che El Supremo e l'emerito Nick Castle finissero in pasto agli squali.... Spero che se proprio in futuro Castle dovesse tornare sia il più tardi possibile.

Davvero non capisco certi lettori cui non piacciono i cattivi. Perchè diamine non vuoi rivedere Castle? Non vuoi che Tex lo punisca, finalmente? Che cosa esattamente ti passa nella testa? :indianovestito:
I cattivi sono il sale della storia che non potrebbe esistere altrimenti. Cosa farebbe Tex se non ci fossero loro? Il problema non sono i cattivi, è che Castle mi è sempre subito stato antipatico dall'inizio, è una questione epidermica. Ma se hai in mente una storia con lui, non ti curar di me, la legger? sicuramente anche se come ho già espresso in altre discussioni non amo i sequel. Ti saluto con stima sincera
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Io trovo geniale aver lasciato in vita Castle. Rivederlo in futuro può essere interessante soprattutto per conoscerlo meglio e sapere il suo passato visto che nella storia in questione non se ne parla un gran che. Satan

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  • Sceriffi

Una gran bella storia, molto ben scritta da Boselli, ben gestita nella totalit? dei protagonisti, con la bella figura del nuovo "cattivo" Castle che finalmente viene salvato per poi riprenderlo in futuro, ed un uso dei 4 pards equilibrato e con un giusto spazio personale per ciascuno. I dialoghi sono ben dosati rispetto alle scene d'azione, non prolissi, efficaci, bei siparietti fra Tex e Carson e giuste frasi ad effetto. Le figure che mi convincono meno sono quella del Supremo, anche se sufficientemente presente nella grafica, poich? la trovo poco incisiva, evanescente, un capo-non capo che sembra di granito e poi si squaglia in una crisi di nervi, non sa valutare chi sono realmente i suoi alleati e sottovaluta i nemici, per poi arrendersi rapidamente e senza lasciare traccia di reale pericolo, (anche se giustamente non deve essere necessariamente lui in persona a passare all'azione) e quella di Montales, che resta lontano dall'azione e a mio avviso non apporta granch? d'essenziale allo svolgersi della trama (pur riconoscendo che un governatore di una nazione non possa mettersi a sparacchiare in lungo e in largo come un Bandolero). Il finale non lo trovo particolarmente affrettato o buttato via come in altre occasioni, però effettivamente, come anche altri hanno notato, qualche tavola in più in un paio di occasioni non sarebbe guastata, magari proprio le ultime dedicate a Nick Castle. Tutto il resto è perfetto, con le scene delle "ametralladoras" che spiccano come Venere in un cielo notturno invernale! Disegni all'altezza della storia con un Dotti convincente e preciso, forse ancora un pelo da stabilizzare il volto di Tex che qui è la mi è parso non perfettamente rifinito e qualche tavola finale meno curata. Alla storia ho assegnato un 8,5 pieno e convinto.

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  • Collaboratori

Sono uno di quelli che hanno attribuito 9 a questa storia. Non che non la giudichi degna dell'appellativo di capolavoro, è che serve il giusto tempo per valutarne la portata. Anni fa chiedevo in continuazione a Boselli di scrivermi un'avventura ambientata a Frisco, con Devlin, Lefty e gli altri e lui che invariabilmente mi rispondeva di non sentirsi tentato dalle storie cittadine. Il risultato è che due o tre anni fa deve aver cambiato idea o trovato l'idea giusta, perchè questa non è solo una storia di Frisco, ma anche quella di un megalomane che ci riporta alle atmosfere del primo centinaio. Visti i risultati, spero che l'autore, che vedevo esclusivamente votato al western puro, si sia finalmente convinto che sia giusto rischiare qualche carta anche con questo tipo di ambientazioni insolite e con questi personaggi. E che finalmente si metta al lavoro su pagine che vedano il ritorno delle sette cinesi, tanto per fare un esempio di ciò che non si è mai sentito di scrivere. Non ho letto i commenti precedenti e non ho potuto quindi cogliere eventuali riferimenti al texone di Font che un po' mi ricorda questa storia per via di San Francisco, dei ragazzi della palestra, dell'epilogo sull'isola: due storie che hanno ambientazioni simili e che peraltro sono diversissime. Virtuosismo dell'autore che dopo una serie di storie in tono minore o comunque troppo ingarbugliate, sembra aver trovato la via maestra per accontentare tutti quanti i suoi lettori. Non so cosa aspettarmi dagli albi dei prossimi mesi, ma finalmente mi è ritornata quella voglia che negli anni ottanta e novanta mi faceva attendere con ansia l'arrivo degli inediti e fantasticare sulle prossime avventure. Qualcosa che non va in questo albo eppure c'è. Il pugno in faccia, innanzitutto, che si ha col passare dalle tavole di Dotti a quelle di Font ( che inaugurano la successiva storia). Poi tanti personaggi che spariscono sul più bello, Muggs e Castle, quando già pregustavamo la resa dei conti, ma anche quelli che ci lasciano le penne pur meritando sorte migliore. L'arrivo repentino di Tex nell'appartamento del Supremo, taglio narrativo a parte, c'erano venti o trenta pagine a disposizione per mostracelo introdursi nella residenza a suon di sberle. Anche il confronto con il dittatore, tutto sommato, qualche calcio dove sapete, quanto sarebbe stato divertente, anche se poi Boselli ha rimediato con il cazzotto al senatore Shawcross. I disegni, alla fine, mi hanno pienamente convinto. Dotti è un signor disegnatore e sapr? ritagliarsi il suo spazio nella serie. Dopo un primo albo in cui avevo trovato qualche indecisione e tavole troppo piene di neri, sarà che mi sono abituato, sarà che lui ha corretto parzialmente il tiro, ma mi ha convinto.

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Finito di leggere l'albo conclusivo della storia con El Supremo. Storia strepitosa, di ampio rspiro,(come piace a me) e ben realizzata sia in sceneggiatura che disegni. Nella parte finale della storia, come negli altri albi,Tex conserva il comando della situazione, il bravo figliolo, si fa beccare invece, mentre tenta di nascondere la bella donzella liberata, e il padre deve levargli le castagne dal fuoco con un bell'inizio a suon di dinamite (finalmente). Il giovane Kit non è assolutamente all'altezza della fama del padre (per fortuna), e il peso strategico e di azione della vicenda è regolato dai tempi e dai modi del nostro amato ranger. Leggevo or ora di Castle e del fatto che sia sfuggito ad una fine meritata. Sono d'accordo sulla sua momentanea fuga, se in seguito lo rivedremo incrociare le piste di Tex (ma sarà così sicuramente, non dimentichiamoci che all'inizio uccide un ranger dopotutto). Do un bel 9 a questa storia che dalle premesse e poi fino alla fine mi ha soddisfatto in pieno....^_^

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terminato la lettura , devo dire che la storia mi è piaciuta molto, la sceneggiatura è buona e molto bella la caratterizzazione di Tex e dei pards. ho apprezzato anche alcuni colpi di scenai disegni sono stupendi,Dotti usa sapientemente i chiaro scuri e le sfumature. i 4 pards sono disegnati benissimo e i vestiti e le armi mi piacciono moltoi miei voti:soggetto: 8sceneggiatura: 8disegni: 9complimenti a Boselli e Dotti clap clap

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Ho riletto l'intera storia e metabolizzato la mancata punizione di Nick CastleNel mio immaginario si prospettano 3 possibilità:1. Tex per completare l'opera si lancia alla ricerca di Castle con la tenacia di Zagor appresso a Dexter Green (poco probabile)2. Castle è semplicemente sparito e non lo rivedremo più (inverosimile per almeno due motivi, Tex non può lasciare le cose a metà e poi non si può far sopravvivere un cattivo così ben caratterizzato senza farlo tornare in scena 3. Castle torner? in una nuova impresa criminale e Tex interverr? per porre rimedio . Attendo sviluppi

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Sarebbe più una cosa da topic delle anteprime ma dopotutto a dirlo qui non siamo OT: Nick Castle torner? in una storia futura che sarà assegnata a Dotti non appena questi avrà finito la storia che sta realizzando su testi di Faraci. Boselli ha volutamente evitato di far scontrare Tex contro Castle proprio in vista di questo sviluppo.

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Storia nel suo complesso eccellente, a tal punto che sono stato per 3 mesi in attesa dell'albo successivo per leggerlo con avidit? e questa cosa, come rammentava Ymalpas, erano anni che non mi capitava più anche perchè ( forse ) gli anni non pesavano ancora così tanto. Una storia certo non epocale per la sua trama ma costruita in maniera asciutta e semplice talmente bene da renderla memorabile, tutto ha funzionato in maniera talmente perfetta che nonostante un finale più che prevedibile la storia ha soddisfatto tutti dal giovane all'anziano, dai texiani di vecchia data al nuovo corso bonelliano, dimostrando che un Tex con gli attributi giusti non ha confine ed è destinato ad essere per sempre una leggenda del fumetto e dimostrando inoltre, come ho detto altre volte, che Borden è l'unico che sa scrivere quel Tex e che quando lui lo fa non c'è n° per nessuno !L'unico appunto che gli si può fare ( ma solo per gioco ) è certamente una mancanza di fronzoli nell'ultima parte della storia, perchè di questo si tratta di fronzoli. Il finale funziona bene anche così ma a mio parere, è a quanto pare di molti altri, ci sarebbe stata qualche pagina in più con dovizia di particolari su alcuni passaggi omessi o qualche scena un p? ridotta, ma ripeto si tratta di abbellimenti alla già bellissima storia sceneggiata dal sensei Borden. Dotti strepitoso nel suo lavoro grafico e devo dire in netto miglioramento su alcuni passaggi che prima lasciavano un p? di dubbi ( vedi i primi piani ), uno dei pochi disegnatori che migliora col tempo, aspetto presto nuove prove eccellenti. Che dire: altre mille storie di questa portata al buon Borden e speriamo di esserci al numero 1000 !! :old:

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Bella, davvero bella storia di ampio respiro. Finale, sè, un po' sbrigativo, Tex e i pards hanno sventato un complotto internazionale, a me sarebbe piaciuto gustare un po' di più il ritorno, le celebrazioni, i titoli dei giornali, ma sempre meglio questo finale incalzante piuttosto che uno ad orologeria a fine albo! Bello l'assalto alla fortezza, che a tratti mi ha ricordato quel film con Lee Marvin e Burt Lancaster, I Professionisti; Boselli è un fine narratore, nella sequenza che vede il plotone di scorta alle armi vagare sotto il sole cocente mi è sembrato di sentire echi di Elmore Leonard e poi echi bonelliani, di Bonelli padre, quando Castle sciorina un linguaggio tecnico da vecchio lupo di mare nell'indicare gli obiettivi del tiro a segno sulla nave. Questo è il potere straordinario del fumetto: la fantasia.

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lo immaginavo Carlo, il finale lasciava pensare proprio ad un ritorno di Castle, un finale aperto come si suol dire dove Tex sistema le cose a metà. i conti con Castle sono solo rimandati, come appunto ci confermi. molto contento che a disegnare tale avventura sarà Dotti del cui lavoro mi sono già innamorato. a proposito ,Carlo , a quando in tuo ritorno nel topic delle anteprime ;? da un po che manchi e con te le tue intriganti investigazioni... B)

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a proposito ,Carlo , a quando in tuo ritorno nel topic delle anteprime ;? da un po che manchi e con te le tue intriganti investigazioni... B)

Non appena avrà notizie sicure. In un paio di occasioni Boselli ha fatto il lavoro al posto mio, ma intanto potrei fare un po' d'ordine tra le anteprime sparse.
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Ho aspettato a leggere tutti insieme questi 3 albi e mezzo per meglio capire se avevo preso una... "cantonata" nello "sbirciare e sfogliare " in edicola gli stessi, prima dell'acquisto. Debbo, in tutta onest?, affermare che, questa volta, Boselli ha scritto una storia texiana sotto molto aspetti ( gli scambi di battute tra Carson e Tex, certe "vecchie maniere" nell' interrogare i cattivoni: bandidos, politicanti o gallonati che siano; il "ritorno" della dinamite con il vecchio cammello tutto "goduto" nell'usarla, il ritorno di vecchi amici quali Lefty ed i suoi pugili, dialoghi nettamente migliorati ) e, quindi, non posso che essere soddisfatto se non in tutto almeno per buona parte. Anche perchè ad incrinare un po' il mio personale apprezzamento per la storia ha contribuito il finale ( Tex e Kit camuffati che entrano nella stanza del "Supremo" sbucati da chissà dove ) un po' affrettato e la parentesi "rosa" ( qui invero, per fortuna, assai breve ) veramente da "latte alle ginocchia" tra dialoghi e situazioni come quando, ad es., la poverina si scosta pure la gonna e fa vedere pudicamente una coscia sbucciata all' ingrifato ( ?! doubt >:azz: ) Kit il quale, ormai, non passa storia scritta da Borden, ha sempre a che fare con il gentil sesso. Mah.... Poi il solito, immancabile, stucchevole, "pentito" che aiuta i nostri.... E basta! _thia- Nonostante cio' ritengo di non aver preso una "cantonata" confidando che questa storia rappresenti un tentativo di "ritorno" al passato ed un punto di svolta per Boselli dopo molti anni di delusioni ( tranne rare eccezioni ) che, personalmente, ho provato nel leggere le sue storie. Disegni veramente eccellenti con il volto di Tex ancora un po' da "centrare". Comunque, applausi per Dotti. E anche per Boselli ( con qualche riserva ehh.... :old: ). Hasta lu?go! :trapper:P. S.: per la prossima avventura vedremo.... Tanto per cominciare i disegni non sono un buon biglietto da visita ( almeno per me ). -_nono

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A tutt'oggi, comunque, il "dabbenuomo" che ha votato "impubblicabile" e l'omologo "mediocre" non riescono a motivare le loro incredibili scelte. "Spammati" o "spallati" ????

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