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[Color Tex N. 04] L'uomo Sbagliato E Altre Storie


Sam Stone
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  • Collaboratori

Sono dettagli, d'accordo, passano quasi inosservati alla massa dei lettori, eppure sono l'impalcatura di un personaggio. Per quanto mi riguarda, l'incontro di Carson con una giovane donna è sempre motivo di attenzione per studiarne la reazione. Badate che non sempre è la stessa! Qui va di pari passo con la per alcuni contestata scena della pacca nel ristorante della storia di Acciarino. Sono in linea con il personaggio, per me. Che è lontano un miglio da Tex, sotto questo aspetto. Invece, per restare in tema, i trini e merletti di Margareth non sarebbero passati con Sergio Bonelli, che al posto ci avrebbe propinato una vecchia e acida zitella.

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Sono dettagli, d'accordo, passano quasi inosservati alla massa dei lettori, eppure sono l'impalcatura di un personaggio. Per quanto mi riguarda, l'incontro di Carson con una giovane donna è sempre motivo di attenzione per studiarne la reazione. Badate che non sempre è la stessa! Qui va di pari passo con la per alcuni contestata scena della pacca nel ristorante della storia di Acciarino. Sono in linea con il personaggio, per me. Che è lontano un miglio da Tex, sotto questo aspetto. Invece, per restare in tema, i trini e merletti di Margareth non sarebbero passati con Sergio Bonelli, che al posto ci avrebbe propinato una vecchia e acida zitella.

Perfetto ora per avere un confronto ci vorrebbero delle vignette in cui vediamo le vecchie zitelle propinateci da Sergio Bonelli, così giusto per ricordarci......:)
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C'è il paralitico del texone di Seijas, tanto per non andare troppo lontano.

Oppue le signorine e signore del Texone "Verso l'Oregon" di Carlos Gomez non immerlettatee vestite fino al collo....:)
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ho letto le storie e mi accingo a fare i miei commenti. intanto , bella l'idea delle storie brevi realizzate da esterni allo staff , anche se in questo primo numero questo aspetto è parziale. dico subito che i disegnatori mi sono piaciuti tutti, ma fra i 4 ho preferito Biglia che ritengo il migliore. le storie molto belle quella di Manfredi e di Boselli , un po meno le altre due. i colori sono ottimi. stilo una mia piccola classifica1) Boselli/Genzianella2) Manfredi/Biglia3) Faraci /Casertano4) Ruju/Scascitelli

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Ma mi spiegate perchè nella storia "Un covo di belve", dopo la sparatoria con la quale Tex fa fuori 3 banditi, ne seppellisce solo due e dimentica il terzo che poi si dimostra vivo e vegeto?Allora era meglio non seppellire nessuno e nessuno avrebbe avuto a che ridire.... Mi sembra un errore grossolano!

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Il terzo bandito cade nel burrone, ed evidentemente Tex non aveva tempo di recuperarne il corpo per seppellirlo, dato che stava inseguendo il capo. Ovviamente, dato il colpo al cuore, lo riteneva morto - e mica poteva essere a conoscenza della botta di fortuna che ha bloccato il proiettile ;)

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  • Rangers

Anche per me è proprio come ha scritto Paco. Del resto è successo moltissime volte in passato che i banditi deceduti ed irrecuperabili siano stati lasciati in pasto agli avvoltoi. Per me quindi non si tratta di un errore, ma semplicemente Tex non ha avuto il tempo di scendere fino alla fine del burrone per recuperare il corpo e dargli sepoltura insieme agli altri banditi.

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Letto il color Tex, devo dire che anche se non ho mai apprezzato le storie brevi, proprio per la risicta lunghezza delle stesse,... ho apprezzato molto la storia di Manfredi-Biglia che mi ha appassionato come fosse una di più ampio respiro.... bei disegni e svolgimento che non lascia intravedre il finale a sorpresa dove il titolare dell'albergo è il Pocket ricercato da Wannabe... Per il resto non stilo classifiche, ma le altre storie rimangono molto al di sotto di quella che ho preferito.

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Letto il color tex! Come già detto da voi, finalmente la qualità dei colori è seria, degna di come un color dovrebbe essere! ::evvai:: Davvero, colori splendidi su carta lucida che li risalta alla grande! Le storie sono tutte discrete eccetto l'ultima che la considero buona! Mi è piaciuta molto, sopratutto per il colpo di scena finale che non mi aspettavo!

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Color magnifico sotto tutti i punti di vista, ed in questo mi associo a tutti gli utenti che prima di me hanno postato. Le quattro storie sono ben realizzate, con sceneggiature efficaci ed appassionanti, condite da colpi di scena notevoli ; il colore perfetto, con tavole che richiamano i comics americani. Le rare pecche, oltre al già citato refuso di "Bravemore/stone", sono rappresentate, secondo me, da Genzianella, non adatto al nostro ranger, e dal fatto che Biglia, pur bravissimo, realizza un Tex di vent'anni fa identico in fisico ed equipaggiamento a quello odierno : a parte il distintivo, non lo si poteva ringiovanire un pelino, rispolverare i famosi guanti e fornirlo di una Colt Navy o una Remington è Vent'anni non sono pochi...............

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Mi e' piaciuto moltissimo questo Color di Tex e riuscito, secondo me, anche l'esperimento delle quattro storie brevi. I colori poi, li ho trovati molto piu' riusciti delle altre volte e rendono al meglio specie in alcune storie. Ho trovato ottimo il Tex di Biglia e mi e' piaciuto molto anche quello di Casertano. ::evvai::

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Forse ho perso qualcosa, ma qualche giorno fa' chiedevo il vostro parere sulle differenti rese delle colorazioni da parte di "Oscar Celestini" e "Overdrive Studio". Grazie anche al nuovo tipo di carta sono entrambi intriganti, però abbastanza diversi. Personalmente preferisco la colorazione di Celestini (forse a causa della mia età la trovo più tradizionale), mi piacerebbe però anche conoscere il parere di amici più esperti di me.

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l'idea di un tex a colori stampato su carta brillante(pare si chiami cosi')a me personalmente aggrada come mi aggrada l'esperimento gia'provato per dylan dog con il color fest. Il prezzo per il rapporto qualita'\prezzo pare essere non esagerato. Ad ora sono riuscito a leggere solo2 storie e precisamente "un covo di belve"e "l'ultimo della lista". le storie le ho trovate tutte e due molto dirette e dai ritmi giusti e calzanti in quanto appunto in poche pagine (rispetto alle storie "tipiche")devono concentrare psicologia dei personaggi ed azione. manfredi per me e'un grande la cui scrittura e'sempre precisa e completa e ruju abbastanza innovativo. credo che tex stia attraversando un momento di rivoluzione\innovazione dovuto ad un cambio generazionale importante. ben vengano allora proposte del genere anche se solo di sperimentazione. Il color tex fa bella mostra di se in vetrina delle edicole, anche se il disegno di tex in copertina a me non e'piaciuto molto poiche'me lo immagino un uomo alto\possente\aitante tipo il tex di ticci o di villa piuttosto che di fusco e tanti altri che a mesinceramente nei tratti dilaura zuccheri non traspare. Aspetto dileggere le altre due storie ma i presupposti mi lasciano ben sperare soprattutto per faraci la cui scrittura mi piace e casertano che gia'ammiro per dylandog.

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Buongiorno a tutti! Ma "In un covo di belve" non c'è un'incongruenza sul numero dei rapinatori? Qualcuno l'ha notato o mi sbaglio?Comunque, ottimo questo Color Tex!! Devo ancora leggere l'ultima storia.. ma la mia classifica per il momento ?:1)Un covo di belve;2)L'ultimo della lista;3)L'uomo sbagliato.

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Forse ho perso qualcosa, ma qualche giorno fa' chiedevo il vostro parere sulle differenti rese delle colorazioni da parte di "Oscar Celestini" e "Overdrive Studio". Grazie anche al nuovo tipo di carta sono entrambi intriganti, però abbastanza diversi. Personalmente preferisco la colorazione di Celestini (forse a causa della mia età la trovo più tradizionale), mi piacerebbe però anche conoscere il parere di amici più esperti di me.

Credo che molto dipenda anche dal gusto personale. Io ho apprezzato un p? di più quella dell'Overdrive Studio. Anche se per quanto riguarda la storia di Manfredi/Biglia ho trovato ugualmente bella anche la colorazione di Oscar Celestini. Colorazione che invece per la storia di Faraci/Casertano non ho trovato particolarmente riuscita.
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Le storie corte (nella serie regolare, però) sono state l'ultima goccia che mi ha fatto abbandonare Nathan Never, quindi ero piuttosto scettico su questo color, e invece mi ha sorpreso in positivo. Nonostante il numero ridotto di pagine, infatti, ogni storia ha un suo significato e riesce ad esprimere quello che si propone, a volte purtroppo anche meglio delle storie ?lunghe?. La storia di Faraci, per esempio, è molto migliore delle sue ultime apparse sulla serie regolare. Senza parlare delle singole storie, ho apprezzato molto la presenza della parte ?eroica? unita a degli squarci di vita quotidiana che non si ritrovano spesso in Tex. Questo vale soprattutto per le prime tre storie, grazie soprattutto alle presenze femminili, ma anche nella quarta, grazie allo sciamano. Sono accenni quasi impercettibili, ma ci sono, per quel poco che lo conosco sono squarci ?kenparkeriani? che mi piacerebbe vedere sempre di più: una parte intimista, quotidiana, dentro una narrazione che rimane di stampo eroico. Tutti i personaggi mi sembrano centrati, anche le comparse, quelli più importanti poi hanno una storia alla spalle e un segreto più o meno grande da custodire, e il tutto, pur nelle poche pagine a disposizione, traspare chiaramente e funziona alla grande. Voto: 8

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Mi sa che sono tra i pochi che continuano ad apprezzare le storie brevi, in ricordo di quei piacevoli "cuscinetti" che ai tempi di GLB si trovavano spesso tra due grandi storie. Non capolavori, di solito, ma gradevolissime letture, almeno per me :)

sono d'accordo con te. E poi la storia breve può avere delle grandi potenzialità :)Naturalmente le epiche come "Giubbe Rosse", "I Ribelli del Canada" "La Congiura" e Gli Eroi del Texas" (ho usato quattro esempi di storie divise per autore) non devono mai mancare... ma ogni tanto una storia breve può portare un po' di linfa vitale agli autori che possono imbastire trame diverse da quelle a più largo respiro.
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Anche a me il Color Tex a storie brevi è piaciuto. L'uomo sbagliato:si inizia con la storia Faraci/Casertano. Storia gradevole e divertente, che mi ha ricordato una vecchia avventura di Lucky Luke in cui quest'ultimo doveva fare da guida ad una diligenza e alla fine si scopriva che il reverendo, uno dei passeggeri, era in realtà un bandito. L'inizio con Tex che chiede aiuto ad una diligenza di passaggio mi ha ricordato un po' Ombre Rosse. Vabb? che è una situazione tipica del Far West, ma io ci ho visto un sottile omaggio. Ma magari ho preso una cantonata. Il Tex di Casertano mi ha convinto a tratti, in alcune vignette di più in altre di meno, forse a volte sembra troppo giovane, il suo Carson è molto classico, quasi Galeppiniano. Comunque, in generale una buona prova. Mi è piaciuta la sua caratterizzazione dei vari personaggi. La colorazione di Oscar Celestini, sebbene molto meglio del Color Tex normale, non mi ha soddisfatto pienamente. Un covo di belve:La seconda storia, di Ruju/Scascitelli, è anch'essa molto buona, con una leggera venatura horror. Forse solo il finale mi è sembrato troppo affrettato. Il Tex di Scascitelli è granitico, un vero duro, mi è piaciuta molto la sua caratterizzazione. Indubbiamente è uno stile molto originale e personale, forse non molto realistico in alcune parti, ma è comunque più che apprezzabile. La colorazione, ad opera qui dell'Overdrive Studio che colora anche alcuni Color di Dylan, la trovo molto più azzeccata rispetto alla prima storia, e riesce a partecipare alle atmosfere della narrazione. L'ultimo della lista:Questa è la mia storia preferita. Manfredi, che è bravissimo nell'interpretazione di Tex, intesse una trama gialla e con un ritmo perfetto in cui c'è spazio anche per un breve flash back di un'avventura del ranger di vent'anni prima. Bella anche la figura del Blue Hotel, che a quanto pare è un omaggio a un racconto breve sulla Frontiera che non ho mai letto e che ora mi ha molto incuriosito. Biglia, che ha un grande affiatamento con Manfredi, tratteggia un ranger fantastico, la mia idea di Tex. Condivido anch'io come altri che si poteva provare però a renderlo più giovane, magari con la classica camicia a frange nel flash-back. Anche gli altri personaggi sono molto ben visualizzati con un tratto realista ma allo stesso tempo sintetico ed espressivo. I colori di Oscar Celestini qui rendono molto di più, forse aiutati dal tratto di Biglia. Ho visto sul sito della Sbe il suo Carson e mi piace molto anche quello! La valle sacra:In una mia personale classifica tra queste quattro, sarebbe al secondo posto. Boselli scrive una storia che inizia in medias res, con il bel personaggio del vecchio indiano tormentato. Qui vediamo un Tex più cupo, più adulto, che si trova in difficolt?, ferito da coloro che vogliono depredare il tesoro della valle sacra. In questa storia un ruolo importante è giocato dalle maledizioni indiane e dalle leggende, che trovano una "personificazione" nell'aquila e nello spirito del vecchio indiano che aiuta Tex nel finale. Anche qui, breve flash back per far vedere che l'indiano era stato un predone che Tex credeva di aver ucciso e che era "rinato" spiritualmente dopo essersi salvato per miracolo dalla morte nella valle sacra. Tex qui ha, diversamente dalla storia precedente, guanti e giacca con le frange. La scena in cui Tex emerge dall'acqua e uccide fulmineamente il bandito per poi riemergere facendosene scudo l'ho apprezzata, anche se l'ho trovata un po' alla Rambo. Molto bella la valle rappresentata da Genzianella nella vignetta inziale. Anche i vari personaggi sono disegnati molto bene, come le scene d'azione. Il suo Tex è duro, serio e cinquantenne. La ritengo una buona interpretazione, anche se uno forse ci deve fare l'occhio all'inizio. I cattivi sono molto ben caratterizzati nei particolari, così come Vento Nero. I colori, ancora dell'Overdrive Studio, sono qui ottimi, molto d'atmosfera, soprattutto nella già citata valle sacra, il cielo e il lago viola (!) :w00t: In conclusione, esperimento riuscito!

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Dopo la lettura dei commenti ho comprato il color Tex 4 anche se a prima vista non mi attirava molto, diciamo che ho forzato la mano al mio gusto. Quattro storie in un albo è un esperimento ardito che a me devo dire ha un p? deluso, le 4 sceneggiature sono interessanti ma troppo ristrette e compresse per essere godibili dal mio punto di vista, fare una storia breve occasionale in un impeto di genialit? va bene ma 4 studiate a tavolino dimostrano i loro limiti, troppo asettiche e fabbricate apposta. Tutte hanno spunti coinvolgenti ma ti ritrovi alla fine senza esserti immerso nella storia, lo trovo troppo limitativo; le storie di Manfredi e Boselli in special modo avrebbero bisogno di più ampio respiro, forse non i due albi ma sicuramente di un numero maggiore di pagine. Per i disegni sono rimasto colpito da Biglia che ho trovato piacevolmente coinvolgente, mentre rimando Genzianella e Casertano in attesa di prove migliore, per Scascitelli che conoscevo per altre opere confermo la mia opinione, Tex non è nelle sue matite, bravo sicuramente per altre cose ma non per Tex. La copertina, che di solito non commento visto che è fatta dal meraviglioso Villa, stavolta ha attirato la mia attenzione, devo dire che conoscendo la Zuccheri la trovo deludente, nel suo insieme è un colpo all'occhio e poi quel Tex torvo senza motivo che ti guarda sott'occhio lo trovo angoscioso. In controtendenza alle opinioni di molti do' una sufficienza scarsa a questo esperimento proprio per il carattere di prova che aveva.

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