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TWF - Tex Willer Forum

[640/642] Giovani Assassini


Sam Stone
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Io almeno prima di scrivere qualcosa le storie le leggo, Capelli d'Argento :Dps. l'Almanacco di Faraci non lo comprai, ma almeno - dopo aver spiegato perchè non lo avrei comprato - ho poi avuto il buongusto di evitare di scrivere cose inutili su una storia non letta ;)ps. poi ti devo far leggere qualche recensione ad alcune vecchie storie di Boselli. Anzi no, chi se ne frega! :D

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Capelli, posso essere franco? Beh, domanda retorica, ma franco sarà. Io non sono certamente un boselliano, per quanto, soprattutto col tempo, abbia imparato ad apprezzarne molto alcune qualità: sopratutto, una scrittura molto cinematografica. Sono in arretrato di quasi un anno con gli inediti e dunque non ho ancora letto la storia in questione, ma, al di l' dell'assurdit? del giudicare senza aver letto, mi sembra che in fondo ti piaccia recitare sempre un po' la parte del classico brontolone insoddisfatto. Anch'io preferisco i grandi classici ai giorni nostri, ma cerco di analizzare ogni storia in modo aperto, senza partire alla caccia del difetto come ho la sensazione tu, magari inconsciamente, faccia. E ci sta perfettamente il brontolare quando il brontolio ha la sua ragion d'essere, ma ci sta anche il commento positivo quando ne ha altrettanta. Non ti ho mai visto commentare una storia quando il commento sarebbe positivo, vecchia o nuova che sia, ma solo intervenire quando c'è da protestare. Tant'? che ormai mi aspetto dai tuoi messaggi solo "sgrunt", :malediz... , :shock: , :fumo: , "Boselli no, Nizzi no", etc. Che palle, scusa la franchezza, e te lo dice uno che quando c'è da andare già duri con la critiche non si risparmia di certo! Non ti annoia interpretare sempre lo stesso personaggio, francamente un po' macchiettistico, del brontolone suddetto alla Stumpy? Io preferirei, nel leggere i tuoi post, più propositivit?!P. S. Scusa per i toni un po' duri. Ti assicuro che non corrispondono ad antipatia nei tuoi confronti, ma al desiderio di poter confrontarmi davvero con le tue idee, e non col "vecchietto del west" che ti sei costruito addosso! :indianovestito:

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Storia che si rivela piuttosto succulenta e che riprende delle tematiche interessanti della saga texiana: i bounty killers, un banchiere ricco e senza scrupoli, rapine alle banche, giovani pistoleros, senso della famiglia e vendetta. Diversi ingredienti che si mostrano ben utilizzati in questa vicenda: Come in altre storie boselliane non c'è solo il bianco (i buoni) e il nero (i cattivi). Da un lato Grandson vuole tutelare le sue proprietà e da questo punto di vista ha la legge dalla sua, dall'altro però vuole ricorrere a una sua legge assoldando una banda di killers. La stesso discorso vale per i tre fratelli: Sono cresciuti in un ambiente familiare duro senza il padre, inoltre Dallas e la mamma sono state emarginate dai mormoni dopo l'uccisione del padre adottivo, tuttavia i due fratelli per colmare queste ingiustizie rubano e uccidono. Tex come si pone? Tex segue sempre la Giustizia, non tanto le leggi scritte nei codici ma la vera Giustizia: Perciò dar? il fatto suo sia al banchiere, che pensa di comprare qualunque cosa coi suoi soldi, sia ai giovani assassini :colt: . Tex si rende conto che questi giovani abbiano avuto una infanzia molto difficile e ingiusta, però chiaramente non può lasciar correre dei reati. Un'altra tematica, seppure da contorno, sono i mormoni: Tex ha già avuto a che fare con loro in passato (vedi la "Il giustiziere mascherato" e "Morte nella nebbia"), e con i quali si è anche scontrato. La scena della ragazza nuda nella piscina, le cui grazie non si vedono, è funzionale alla storia. Un mio giudizio globale lo dar? fra un mese.

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In questo periodo la mia lettura texiana è un po' distratta, purtroppo, ma non tanto da non notare che Boselli ci restituisce, pur mantenendo il suo peculiare modo di scrivere e raccontare, il Tex in grande spolvero di un tempo glorioso. Manca ancora forse, o comunque non è sempre presente, la leggerezza e la giocosit?, se così posso dire, che rendono più accettabili scene altrimenti pesanti (almeno per me, che non sono certo amante della violenza) come il pestaggio di chi attraversa la strada al ranger. Ai primi tempi di GLB queste scene venivano alleggerite da espedienti quali gli angioletti e le campane nella mente del malcapitato finito nel mondo dei sogni haha . So che non sarà più così, ma è un simpatico ricordo.
Mi sono sempre chiesta se certe "rivelazioni" nascano a priori nella mente dell'autore, o se gli vengano in mente quando si rendono conto della buona riuscita di alcuni personaggi, in ogni caso sia che Rodelo e Durango fossero "già" fratelli o che Borden li abbia inquadrati come tali solo adesso, mi sembra che la cosa funzioni a dovere per offrire un prodotto di qualità come un buon texiano desidera. Ribadisco ciò che ho detto in un post precedente, cioè che preferirei cattivi ben definiti a poveri disadattati, ma se proprio dovr? essere spero che Boselli mi ripaghi con la presenza di un vilain degno di questo nome.
Piccola osservazione dedicata a chi lamenta spesso il fatto che illustri sconosciuti si rivolgano a Tex chiamandolo per nome e con il tu (a parte che non mi è chiaro come si faccia a distinguere il tu dal voi in inglese): spero sia loro piaciuta la scenetta in cui Tex, prima di tirare fuori dall'abbeveratoio il bounty killer, pretende che si scusi dicendo: "Scusatemi, signor Willer". :inch:

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Cheyenne, mi rendo conto che è un po' semplicistico, ma serve per capire: se lo si chiama Tex, gli si d' del TU, se lo sciama Willer, gli si d' del VOI.... Comunque, bentornata tra di noi!

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Grazie Francob, in effetti questa è una spiegazione, ma credo di aver letto espressioni (tradotte ovviamente in italiano) del tipo: "E voi cosa ne pensate, Tex?" oppure "Sei sempre il solito bastardo, Willer!" Il ritorno è gradito per me, senza per il momento garanzia di continuit? ma poco piacevole in quanto sono in mutua per un dolore al ginocchio che mi trascino da più di un mese e che stavolta mi ha convinta a restare qualche giorno ferma per non continuare a sforzare ;)

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Io non vedo tanto la necessita di usare del tu quando l'altro rivolgendosi a Tex lo chiama per nome e usare il voi quando l'altro lo chiama Willer. Mefisto tante volte lo chiamava Willer e gli dava del tu, la tigre Nera invece nelle prime due storie gli ha sempre dato del voi.

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E' possibile che in inglese, vista la coesistenza di due significati per il "you" (una volta c'era il thou, se non sbaglio), il distinguo stia effettivamente nell'uso del nome o del cognome. Bonelli e coloro che lo hanno seguito, scrivendo in italiano, probabilmente distinguono dal tono di voce, che ovviamente noi non percepiamo, o dal livello di educazione dell'interlocutore. Supporre che un criminale punti un'arma contro Tex dicendogli con garbo: "State per morire mr. Willer" non ha senso. Anche se non l'aveva mai conosciuto prima ci vedo meglio un "Creperai, sbirro maledetto!"

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Supporre che un criminale punti un'arma contro Tex dicendogli con garbo: "State per morire mr. Willer" non ha senso. Anche se non l'aveva mai conosciuto prima ci vedo meglio un "Creperai, sbirro maledetto!"

Condivido in pieno cara Cheyenne!Un tempo esisteva la forma singolare "thou", ma verso fine ottocento era usata solo in prosa e nella poesia. Avevo letto che in America esistono delle comunit? in cui questa forma sopravvive nel linguaggio corrente.
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Giusto per amor di precisione, nell'inglese moderno al posto del nostro "Diamoci del tu", che sarebbe senza senso visto che sia Tu che voi sono resi con "You", si usa dire "Chiamiamoci per primo nome". Per cui in Inglese chiamare qualcuno per cognome equivale a dargli del voi o del lei. Per essere ancora più precisi, ho letto che nell'Inglese Britannico più formale ci sono ben tre livelli:Mr. seguito dal cognome equivale al Voi/Lei. Il semplice cognome senza Mister equivale al tu ma denota una non piena familiarit?. Viene usato dagli insegnanti nei confronti degli alunni, dai dirigenti verso i subordinati o tra buoni conoscenti. Va tradotto con tu o con voi/lei a seconda del contesto. Il nome proprio, che indica una familiarit? molto stretta come tra familiari, amici molto stretti e innamorati. Qui you va sempre tradotto con tu. E scusate la pedanteria. :indianovestito:

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Il problema ragazzi è che ovviamente in Tex, fumetto italiano, si usa la forma di cortesia italiana, dove ad esempio è molto diffuso il "lei" con il nome (soprattutto tra le forze dell'ordine o gli impiegati civili di giustizia e interni... anche perchè sarebbe ridicolossimo sentire un pappaggallio di "dottore signora dottoressa funzionario cancelliere agente ispettore operatore brigadiere e via così), ed infatti decine di numeri propongono sceriffi e militari dare del voi a Tex pur chiamandolo per nome, così capita a volte che Tex chiami per cognome invece che per carica (capitano, sceriffo e via così) e usando comunque il voi. Quanto al "tu"... signori siamo nel far west non nella Londra vittoriana, in certe situazioni, come anche oggi, spesso si salta il lei e si va direttamente al tu al primo incontro, a chi non capita, trovando colleghi di altre città, di andare direttamente col tu? Nessuno qui ha chiamato mai altri al telefono dicendo "siamo i colleghi di... puoi procurarmi..."? Capita tra giornalisti, avvocati, impiegati di ogni livello, poliziotti indipendentemente dal grado e dalla forza di appartenenza, insomma qualsiasi categoria... e capita anche con gente che, pur avendo compiti diversi, permette di sviluppare subito una certa empatia (Tex con Laredo, o con Mike in questo caso)... signori, non siamo mica alla Camera :) e si dan del tu pure li comunque... mai seguito una diretta, che scappa spessissimo tra un "signor presidente"-"onorevole" un più schietto "non dire assurdit?"? Non ci vedo proprio nulla di male se Tex e un cacciatore di taglie, fin dal loro primo incontro (che non è quello della storia in oggetto eivdentemente) si son dati del tu, nel disprezzo reciproco, così come trovo abbastanza naturale che Tex passi rapidamente al tu non sceriffi, scout e simili, e che non si sogni di dare del voi a giovani dell'età di Kit ( ad esempio come cosa a me da fastidio aver tutti che mi dan del tu per partito preso).

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Capelli, posso essere franco? Beh, domanda retorica, ma franco sarà. E ci sta perfettamente il brontolare quando il brontolio ha la sua ragion d'essere, ma ci sta anche il commento positivo quando ne ha altrettanta. Non ti ho mai visto commentare una storia quando il commento sarebbe positivo, vecchia o nuova che sia, ma solo intervenire quando c'è da protestare.

Franchezza per franchezza, non raccontar balle. -_nono Di storie che ho giudicato positivamente ne ho commentate, eccome. In percentuale non saranno tante ma ci sono. Boselli è un autore che critico dai tempi in cui questo (bel) forum manco c'era ma quando c'è stato il momento di dare a Cesare quel che è di Cesare l'ho fatto. Ti sei scordato già o non l'hai letto il mio commento all'ultima storia di Borden !?Faraci l'ho "lodato" quando mi è parso giusto farlo, viceversa, ultimamente, l'ho criticato ( mi sembra, tra l'altro, di essere in buona compagnia, no è ). Allora?Sono un po' brontolone? Puo' darsi. Mi faccio troppe fisime mentali nel leggere Tex? Puo' darsi. Ma non si dica che intervengo solo per criticare ( per partito preso ) e basta. Perchè è falso. :old: Hasta lu?go.
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Non vorrei sbagliarmi, vado a memoria, ma Rodelo rivela a Jack Thunder di avere dei fratelli nella scena in cui avviene il loro primo incontro ("I sette assassini").

Non solo... Spiega precisamente come e quando e perchè ha ammazzato il suo patrigno...
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Non vorrei sbagliarmi, vado a memoria, ma Rodelo rivela a Jack Thunder di avere dei fratelli nella scena in cui avviene il loro primo incontro ("I sette assassini").

Non solo... Spiega precisamente come e quando e perchè ha ammazzato il suo patrigno...
Confesso che avevo dimenticato. Ma anche se me ne fossi ricordata, non credo che avrei mai fatto un collegamento di sorta tra Kid Rodelo e Durango, e ripeto che questa parentela, con l'aggiunta di una sorella gemella, mi pare un'eccellente trovata. D'altra parte non sarebbe la prima volta che un personaggio accenna ad un episodio del suo passato senza che necessariamente tale passato si debba concretizzare, anche tenendo conto che, diversamente da Rodelo, Durango si poteva supporre morto.
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Devo dire che sono rimasto molto soddisfatto finora da questa storia. Gli ingredienti propostici da Boselli sono molto ben congegnati. E' un'avventura che si legge tutta d'un fiato e che credo possa conciliare i gusti di ogni tipo di lettore texiano. Ritmo, azione, sparatorie, scazzottate e personaggi di prim'ordine, con un Tex assolutamente all'altezza quasi vecchio stampo. Unica nota "stonata" sono finora, per quanto mi riguarda, i disegni di Font (li trovo troppo "caricaturali" per i miei gusti). Aspetto la conclusione con l'albo di aprile per trarre un giudizio definitivo, augurandomi di poter confermare le impressioni molto positive che ho provato fino a questo momento.

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Io invece torno a lamentarmi per le copertine cupe che caratterizzano l'ultima produzione di Claudio Villa: quasi sempre in notturna, in interno e perfino quelle un po'più chiare con un eccessivo sovraccarico dei colori - e forse non è del tutto colpa sua - come una sorta di contrappasso per quella meravigliosa del Tex 600. Sono più adatte a storie di Batman che di Tex, ma poi la mia critica o per meglio dire la mia insofferenza riguarda anche buona parte dei disegnatori e dunque immagino che sia uno stile corrente e ricorrente e del resto la "ligne claire" era propria di tutto un altro mondo e un'altra epoca del fumetto.

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=Carlo Monni,Domenica, 09-Mar-2014, 23:05] Rispondo a te ed a tutti gli altri che hanno fatto osservazioni simili. Perchè il fatto che Durango e Kid Rodelo sono fratelli sarebbe tirato per i capelli? Forse perchè n° nell'unica precedente apparizione di Kid Rodelo n° in quella di Durango si faceva cenno al fatto che avessero fratelli? Non vedo perchè avrebbero dovuto farne menzione con qualcuno. Ammesso che tu ne abbia, dici forse sempre a tutti di aver e un fratello o lo fai (faresti) solo se ne saltasse fuori la necessit?? Di quante persone che incontri tutti i giorni sai se hanno fratelli o sorelle?Dello stesso Tex abbiamo saputo che aveva un  fratello solo dopo 18 anni dalla sua prima avventura eppure non mi pare che nessuno abbia mai detto che la cosa era tirata per i capelli o inverosimile solo perchè Texx non l'aveva mai menzionato prima. In più sia Kid Rodelo che Durango sono personaggi creati da Boselli ed apparsi solo in storie da lui scritte e mi pare che abbia tutto il diritto di impostarne il passato ed i legami come gli pare.

Non mi sento di contestare a nessun autore il diritto di impostare come meglio crede le storie e i personaggi, li abbiano creati o no!!!Però credo che il paragone che fai sia un po' fuori luogo... il fratello di Tex viene INVENTATO dopo vari anni in una storia "flash-back"... e per Dallas infatti, inventata successivamente, non ho detto nulla... Mi sembra un po' stucchevole invece che due antagonisti così significativi in altre storie vengano poi identificati come fratelli... ovviamente questo a altri può piacere, io lo identifico come connotante di un autore che cerca troppo spesso il colpo ad effetto.. e che comunque lo ribadisco apprezzo invece per altri tratti che a mio pare gli appartengono. Confesso che non ricordavo che il Kid avesse parlato del patrigno da lui ucciso e dei fratelli e sono andato a rileggermi l' episodio... questo però non cambia in niente il mio più che opinabile parere...
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Il prossimo albo dovrebbe essere piuttosto stuzzicante dato che son previsti ben due seguiti di questa storia: quindi qualcuno dei giovani fratelli potrebbe sopravvivere a Tex e/o agli sgherri assoldati da Grandson. O forse è lo stesso banchiere che potrebbe tornare. Che attesa, che attesa.... Come disse qualcuno l'attesa stessa è un piacere

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Una piccola opinione sull'ultimo albo del mese "Giovani assassini", un titolo che farebbe presagire una caccia spietata a Kid Rodelo e famiglia se non fosse per quella morale di"simpatia" che traspare da parte dei nostri rangers a favore dei tre fratelli in corsa verso la vendetta. Non ho mai apprezzato il tipo di cattivone trasformato alla bisogna in un soggetto da garantire sè alla giustizia, ma da capire psicologicamente. Il teatro dell'accaduto e nettamente diviso tra: probabili vittime della violenza dei tre fratelli che vengono trasformati in luridi sciacalli che sfruttano le situazioni... il Bounty Killer, il padrone della Overland,.. e da i tre fratelli, che ricostruito il loro retroscena, appaiono al fine come le vere vittime della situazione. Traspare una giustificazione morale delle loro azioni in cui Tex, sempre intento a raggiungere la giustizia nel più giusto dei modi, si d' da fare per impedire che quei luridi sciacalli mettano le mani sul trio. La storia di per sè non è malvagia anzi, meglio la storia che i disegni alquanto scarsi di Font,Boselli sè gestire il suo teatro psicologico dei personaggi, anche se questo personalmente non mi fa gradire molto la vicenda. Sono ancora abituato a vedre Tex all'inseguimeno delle proprie prede senza farsi distrarre dai retroscena in cui vuol sapere perchè tizio si comporta così.

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  • Collaboratori

Ho ripreso la lettura degli inediti nel 2005 e sono nove anni, quindi, in cui ho sempre puntualmente comprato l'albo di Tex.

Se gioco con la memoria, esclusi gli anni che avevo smesso proprio di leggerlo, non ricordo di aver mai aspettato una settimana prima di avvicinarmi all'edicola, beh questa volta è successo, alla fine l'albo l'ho preso ieri sera che ne ho avuto l'occasione, altrimenti avrei aspettato chissà quanto ancora.

Parliamoci chiaro, la storia è una di quelle del miglior Boselli, perfino ironica, ma questi disegni su Tex sono una mazzata nello stomaco.

Con l'albo di Tex ho preso anche quello di Zagor, l' il disegnatore non so nemmeno come si chiama, è un signor disegnatore! beh questo per dire che in Italia i bravi disegnatori che non ti disegnano scarabocchi pure ci sono.

Mi chiedo quanto la logica del non lasciare "buchi" nella collezione mi spinger? comunque all'acquisto. Verr? il momento che, raggiunta quota 650 o 700, dir? basta a questa politica suicida della SBE. Non l'avrei mai creduto possibile, ma questa settimana di assoluta indifferenza verso la storia non ancora letta che mi aspettava in edicola, mi ha provato che ce la posso fare.

VOTO: Quattro.

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Ho ripreso la lettura degli inediti nel 2005 e sono nove anni, quindi, in cui ho sempre puntualmente comprato l'albo di Tex.

Se gioco con la memoria, esclusi gli anni che avevo smesso proprio di leggerlo, non ricordo di aver mai aspettato una settimana prima di avvicinarmi all'edicola, beh questa volta è successo, alla fine l'albo l'ho preso ieri sera che ne ho avuto l'occasione, altrimenti avrei aspettato chissà quanto ancora.

Parliamoci chiaro, la storia è una di quelle del miglior Boselli, perfino ironica, ma questi disegni su Tex sono una mazzata nello stomaco.

Con l'albo di Tex ho preso anche quello di Zagor, l' il disegnatore non so nemmeno come si chiama, è un signor disegnatore! beh questo per dire che in Italia i bravi disegnatori che non ti disegnano scarabocchi pure ci sono.

Mi chiedo quanto la logica del non lasciare "buchi" nella collezione mi spinger? comunque all'acquisto. Verr? il momento che, raggiunta quota 650 o 700, dir? basta a questa politica suicida della SBE. Non l'avrei mai creduto possibile, ma questa settimana di assoluta indifferenza  verso la storia non ancora letta che mi aspettava in edicola, mi ha provato che ce la posso fare.

VOTO: Quattro.

WOW Sandro (bette duro....)

Io leggo ininterrottamente Tex e Zagor dal 1972 senza interruzioni, compreso il periodo nero di Zagor, e si può dire che ne ho visto di tutti i colori.
Il tratto di Font è indubbiamente molto caratteristico e capisco che possa non piacere, ma dopo aver toccato il fondo con Alaska i disegni di Font hanno sicuramente risollevato la media (il tuo quattro mi sembra eccessivo) anche se personalmente preferisco Dotti, per limitare il confronto con l'ultima storia.
Condivido l'apprezzamento per il disegno di Giuseppe Prisco sull'ultimo episodio di Zagor, che possiede uno stile più classico. Segnati il nome perchè penso che lo rivedremo.

Non riesco a immaginarti saltare un Tex....

Adiosu Marco

PS gli altri utenti perdonino le interferenze dialettali....

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Questa storia fino ad ora l'ho trovata abbastanza gradevole, malgrado il confronto con quella precedente sia leggermente impietoso. Queste sono il tipo di storie boselliane che gradisco molto di meno, soprattutto quando capita di riprendere i suoi personaggi apparsi in storie passate. Mi sembra tutto forzato. In questa storia ho mal sopportato la figura di kit Willer. Mi ha dato l'aria del figlio "scemo" con le sue domande e la sua ammirazione nauseante per i due fratelli assassini. Poi, come al solito, i personaggi di Boselli non sono mai dei cattivi, ma hanno sempre qualcosa di buono. Questo discorso poteva essere gradevole le prime volte, ma a lungo andare diventa quasi una regola oltre che scontato. I disegni di Font. Io ancora non riesco a capire come si possa ancora far disegnare una serie come quella di Tex a questo artista. Non riesco ancora a capacitarmi. E il bello e' che e' presente puntualmente ogni due anni. Non si possono digerire le sue sagome sproporzionate e i suoi volti disegnati in quel modo. Ma la Bonelli non le guarda queste cose, visto che e' sempre attenta per quanto riguarda il suo personaggio storico?Mah...!!!!!

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Poi, come al solito, i personaggi di Boselli non sono mai dei cattivi, ma hanno sempre qualcosa di buono. Questo discorso poteva essere gradevole le prime volte, ma a lungo andare diventa quasi una regola oltre che scontato.

Ecco, questa è sempre una nota dolente. Bisogna però dire che non è stato sempre così, ad esempio Bethanie de "I sabotatori", oltretutto con il pregio di essere una lady e nemmeno da buttar via haha se devo dare ascolto a diversi pareri maschili, era una dark come si deve.

Rodelo e Durango, ognuno con le sue caratteristiche, entrambi giovani e freddi, simpatici e senza scrupoli, avevano le caratteristiche per diventare cattivi di grande spessore. Soprattutto Rodelo, nella sua calma gelida lo avevo sempre visto più malvagio della mostruosa compagnia di Jack Thunder. Non che in questa avventura i due diventino carmelitani scalzi, ma chiaramente la storia della loro infanzia modifica fortemente il giudizio nei loro confronti, e se uno di loro o entrambi dovesse rimetterci la pelle probabilmente attirerebbe la compassione del lettore. Speriamo almeno che ci si presenti un vero, non magari un banchiere che apparentemente si impadronisce dei soldi dei clienti ma in realtà non lo fa per avidit? bensì per nutrire dodici indiani di tribù miste da lui adottati in segreto :deserto

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Poi, come al solito, i personaggi di Boselli non sono mai dei cattivi, ma hanno sempre qualcosa di buono. Questo discorso poteva essere gradevole le prime volte, ma a lungo andare diventa quasi una regola oltre che scontato.

Ecco, questa è sempre una nota dolente.
Dolente è doubt Grave , direi, per la Serie. Soprattutto per la ripetitivit?, appunto, con la quale si ripresentano questi insopportabili personaggi da zona "grigia" ( con il pap? di Tex era proprio il contrario ). Per questi "tormenti" psicologici c'è Nathan Never che già leggo. O, al massimo, la "nuova" riproposizione di Ken Parker in uscita ad aprile per le edizioni Mondadori.....
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Chiedo scusa, ma a parte le frasi (infelicemente) messe in bocca a Kit Willer nel primo albo, da dove si evincerebbe che i "giovani assassini" (già il titolo è tutto un programma) abbiano un lato buono? L'infanzia difficile ed i torti subiti, quali moventi per le azioni, potranno condurre la storia su toni edulcorati (con un Tex "perdonista", con redenzioni e così via) ma anche no..... non lo sappiamo ancora!Finora, non mi pare che aleggi una "morale giustificazionista": piuttosto, l'Autore ci suggerisce che esistono tanti tipi di malvagit?: quella di chi nasce (o cresce) in un ambiente morbigeno, quella dettata da sete di vendetta, e quella (la peggiore, forse) che affonda le proprie radici nell'ambizione e nella voglia sfrenata di arricchirsi.

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