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TWF - Tex Willer Forum

[643/644] L'indomabile


Sam Stone
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Oggi ho comprato l'albo inedito in edicola. Non l'ho ancora letto e aspetter? l'uscita del prossimo per poter leggere la storia completa senza interruzioni. Ho dato però una sfogliata all'albo e ho soffermato la mia attenzione sui disegni di Ortiz. Non ho potuto fare a meno di notare un peggioramento nel tratto di disegno. Se nella storia precedente era un po meno evidente in questa l'ho trovato più visibile. Il tratto, secondo il mio modesto parere, si è fatto più incerto e minimalista. Ho trovato alcune rappresentazioni dei pards abbastanza incerte e delle vignette con il chiaro-scuro tipico di Ortiz in maniera meno marcata del solito. Ortiz resta uno dei miei disegnatori preferiti. Ahim? neanche lui poteva andare contro natura. Come tanti altri con il passare degli anni la qualità è calata. Ma è praticamente inevitabile.

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Preso questa mattina, per leggerlo aspetter? il mese prossimo e mi sono limitato a dare uno sguardo ai disegni che trovo leggermente migliori de Le Catene della Colpa, e notevolmente al di sopra di Oltre il Fiume, forse il punto più basso di Ortiz. Con il nuovo numero c'è una piccola sorpresa non particolarmente gradita, della quale non viene neanche accennato nelle rubriche di pagine due. :capoInguerra:

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Storia godibile, scritta e sceneggiata a misura di Ortiz, con paesaggi ben illustrati, soprattutto quelli dell'Arizona, e con personaggi stile Ortiz, brutti, sporchi, cattivi e molto impolverati. Quartetto in gran forma, il cui coraggio, audacia e sfrontatezza è proporzionale alla gran messe di carogne che incrociano la sua strada. Mi sono piaciuti i ritratti dello sceriffo di Safford e di Nantan, un pochino anonimo, secondo me, il Capitano Webster. Splendida Nitika !

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  • Rangers

Letto anch'io questa prima parte. Attenzione all'eventuale SPOILERLa storia, come dice Havasu, sembra scritta proprio su misura di Ortiz. Nonostante si veda che il livello di qualità del disegnatore è parecchio calato (alcuni visi allungati e personaggi forse troppo simili ad altri in passato), a me sinceramente su Tex mancher?. Il suo stile da brutto, sporco e cattivo (sempre citando l'amico Havasu) sarà difficile da eguagliare. La sorella di Uday poi mi sembra davvero molto bella :indianovestito: Questa prima parte l'ho trovata frose un po' lenta, l'azione da parte di Tex & co tarda infatti ad arrivare. Ma ho visto alcune bellissime sequenze alla GLB come è raro ultimamente vedere. Una su tutte quando il pezzo grosso del paese viene appeso imbavagliato e assiste impotente alla distruzione del suo regno! :)Interessante quindi questa prima parte, vediamo come proseguirò! :trapper:

Modificato da Sam Stone
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Dalla lettura del primo albo ho avuto la sensazione di una storia classica, qualitativamente di livello inferiore rispetto alla precedente, ma che comunque fa la sua discreta figura. La trama, come giustamente rilevava Sam Stone, mi sembra un pochino troppo lenta e l'uso del quartetto mi pare al momento esagerato ( in particolare vedo Kit abbastanza spettatore non pagante della vicenda). I punti di forza sono invece Nantan, ben caratterizzato, come il personaggio della sorella di Uday, esempio di donna Apache tanto nobile quanto affascinante. Molto ben utilizzato Tiger inoltre, come del resto nella precedente avventura. Insomma fino ad adesso un giudizio più che discreto, anche se il livello è più basso rispetto a "Giovani assassini".

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Io non resisto alla tentazione di leggere subito l'albo per cui l'ho divorato non appena rientrato dal lavoro. Lo commento in spoiler dal momento che molti sono più pazienti da me e riescono a tenerlo da parte. Albo preparatorio che si inserisce nella tradizione classica con

trappola ordita dai soliti prepotenti appoggiati da corrotti esponenti dell'esercito apparentemente per arricchirsi alle spalle degli indiani. Diversi i fili narrativi che borden ha imbastito con sapienza dopo la sequenza introduttiva: la fuga di Nantan, la latitanza sulle montagne del suo rivale Utay (probabile classico grigio boselliano)con la perfetta caratterizzazione della sorella Nikita, l'accenno agli irriducibili guerrieri Nethade con i quali magari Utay trover? riscatto dopo la complicità con una banda di tagliagole di bassa lega, Tex che procede nella indagine in crescendo, dall'anello più debole della congiura che lo porta a gradi al livello superiore con un susseguirsi di azioni correttive degne della più classica tradizione GLBonelliana. E che soddisfazione finalmente vedere Tex distribuire sonori sganassoni ai vari furfanti, prevedere le mosse del boss di turno e giocare d'anticipo ben coadiuvato dall'intero quartetto al quale si aggiunge stavolta Webster con un ruolo poco più che da spettatore del magnifico gioco di squadra dei quattro pards che si dividono i compiti con una intesa naturale (senza alcuna votazione..... :lol2: .) recitando ciascuno una dignitosissima parte.
Tutti i fili andranno poi a unirsi nel prossimo numero e poich? Boselli ci ha oramai abituato alla sorpresa dell'imprevisto mi aspetto anche stavolta un colpo di scena in grado magari di ribaltare le attese. Non sono d'accordo sulla presunta lentezza dell'azione (quante cose succedono nell'arco di un albo!)Relativamente ai disegni, pur riconoscendo i segni della decadenza di Ortiz, propongono comunque tavole dignitosissime ed efficaci che illustrano bene le situazioni che si susseguono nella storia. Ancora una volta ci viene proposta una storia di qualità elevata che aspetto veder giungere a conclusione prima di esprimere una valutazione definitiva.
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Lo sto leggendo anche io... in attesa di finire, posto

questo scambio che mi ha strappato una risata "Buongiorno Doc, abbiamo con noi un ferito...""Salve Willer! Indigestione da piombo caldo, come al solito?"Grande il Doc ::evvai::
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Una sola cosa non sono riuscito ad accettare in questo albo: il tronco!!! Capisco che si debba dare una via di scampo a Nantan, ma il solito dannatissimo tronco galleggiante che passa proprio al momento giusto proprio non mi è andato già!Ortiz mancher? anche a me, il suo stile mi è sempre piaciuto nonostante il suo decadimento, e in questo albo ho trovato le sue tavole meglio che nelle storie precedentemente disegnate da lui!Per giudicare la trama aspetto il prossimo albo, anche se mi sembra promettente. Non ai livelli delle due precedenti storie ma amen! Niente rimane immutato nella vita!

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Sfogliato l'albo e acquistato. Cosè, a pelle, mi sembrava un albo "old style" e, per il momento, questa prima parte me lo ha confermato. Onestamente debbo dire che rivedere certi tipici topoi texiani ( dovrebbero essere la regola non l'eccezione anche perchè non possono "stancare", checch? ne dica qualcuno o Boselli stesso ) mi ha fatto piacere e mi sono "divertito"... Davvero molto "simil GLB". Alt! E' meglio che mi fermi qua. Anche per non andare incontro a cocenti delusioni ( molto frequenti per i miei gusti.... ) che potrebbero sorgere nel secondo albo. :_sigh :old:

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Una sola cosa non sono riuscito ad accettare in questo albo: il tronco!!! Capisco che si debba dare una via di scampo a Nantan, ma il solito dannatissimo tronco galleggiante che passa proprio al momento giusto proprio non mi è andato già!Ortiz mancher? anche a me, il suo stile mi è sempre piaciuto nonostante il suo decadimento, e in questo albo ho trovato le sue tavole meglio che nelle storie precedentemente disegnate da lui!Per giudicare la trama aspetto il prossimo albo, anche se mi sembra promettente. Non ai livelli delle due precedenti storie ma amen! Niente rimane immutato nella vita!

E' perchè non viaggi. Fatti un giro su un grande fiume e vedrai che di tronchi ne passano a iosa! :indianovestito:
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Una sola cosa non sono riuscito ad accettare in questo albo: il tronco!!! Capisco che si debba dare una via di scampo a Nantan, ma il solito dannatissimo tronco galleggiante che passa proprio al momento giusto proprio non mi è andato già!Ortiz mancher? anche a me, il suo stile mi è sempre piaciuto nonostante il suo decadimento, e in questo albo ho trovato le sue tavole meglio che nelle storie precedentemente disegnate da lui!Per giudicare la trama aspetto il prossimo albo, anche se mi sembra promettente. Non ai livelli delle due precedenti storie ma amen! Niente rimane immutato nella vita!

E' perchè non viaggi. Fatti un giro su un grande fiume e vedrai che di tronchi ne passano a iosa! :indianovestito:
In effetti, per quanto adesso la memoria non mi aiuti a ricordare gli episodi precisi, credo che anche Tex sia stato aiutato non una sola volta da un opportuno tronco di passaggio. Il fatto è che nell'andamento della storia ci sono personaggi che, pur trovandosi in grave pericolo, devono sopravvivere. I protagonisti ovviamente, oppure gli antagonisti che devono creare guai fino alla fine, o comunque un personaggio che deve continuare ad essere utilizzato altrimenti la storia rischia di finire.
Qui ci troviamo due indiani in riva a un grande fiume, incatenati, ed è necessario che utilizzino questa via d'acqua: bisogna bene inventare un espediente per far sè che non vadano a fondo come pietre, no? Escludendo la ruggine che corrode il metallo, anche perchè magari ci andava un po' di tempo perchè completasse l'opera e intanto arrivavano i cacciatori, escludendo un castoro che riducesse le catene in briciole con la coda, mi sembra che il tronco in arrivo sia l'escamotage più accettabile e naturale ;)
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Forse non ho letto bene tutti i commenti ma a prima vista mi pare di essere finora l'unica che non considera questa storia inferiore a "Giovani assassini". La trovo più classica, anche come trama e per la presenza di indiani, una componente che in passato era decisamente più notevole negli albi di Tex. In pratica, sempre che i prossimi albi si evolvano nella direzione di questo primo, trovo questa storia, se non superiore, almeno allo stesso livello della precedente. Parlo del soggetto, della sceneggiatura, delle battute, non dei disegni perchè Ortiz, al quale avrei senz'altro augurato ancora lunghissima vita come uomo, non mi manca come disegnatore. Non è solo il tratto sporco duro e cattivo (non so, a me certi personaggi sembra di sentirli puzzare :( ) ma in certe vignette Kit Willer mi è parso, di contrasto, pienotto rotondo e pulito come un bambolotto. Forse è un'impressione mia, boh!

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Una sola cosa non sono riuscito ad accettare in questo albo: il tronco!!! Capisco che si debba dare una via di scampo a Nantan, ma il solito dannatissimo tronco galleggiante che passa proprio al momento giusto proprio non mi è andato già!Ortiz mancher? anche a me, il suo stile mi è sempre piaciuto nonostante il suo decadimento, e in questo albo ho trovato le sue tavole meglio che nelle storie precedentemente disegnate da lui!Per giudicare la trama aspetto il prossimo albo, anche se mi sembra promettente. Non ai livelli delle due precedenti storie ma amen! Niente rimane immutato nella vita!

E' perchè non viaggi. Fatti un giro su un grande fiume e vedrai che di tronchi ne passano a iosa! :indianovestito:
In effetti, per quanto adesso la memoria non mi aiuti a ricordare gli episodi precisi, credo che anche Tex sia stato aiutato non una sola volta da un opportuno tronco di passaggio. Il fatto è che nell'andamento della storia ci sono personaggi che, pur trovandosi in grave pericolo, devono sopravvivere. I protagonisti ovviamente, oppure gli antagonisti che devono creare guai fino alla fine, o comunque un personaggio che deve continuare ad essere utilizzato altrimenti la storia rischia di finire.
Qui ci troviamo due indiani in riva a un grande fiume, incatenati, ed è necessario che utilizzino questa via d'acqua: bisogna bene inventare un espediente per far sè che non vadano a fondo come pietre, no? Escludendo la ruggine che corrode il metallo, anche perchè magari ci andava un po' di tempo perchè completasse l'opera e intanto arrivavano i cacciatori, escludendo un castoro che riducesse le catene in briciole con la coda, mi sembra che il tronco in arrivo sia l'escamotage più accettabile e naturale ;)
E poi è risaputo che gli indiani, in quanto civilt? a rischio di estinzione, sono protetti dal WWF e da Lega Ambiente vuoi che non gli mandano al momento opportuno un tronco in aiuto, rigorosamente caduto in modo naturale e non tagliato da mano umana! :) A parte gli scherzi questo primo albo mi è piaciuto e ho trovato buone anche le atmosfere create di Ortiz il cui tratto ben si sposa con il tipo di storia.
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Trovo bella la trama e la sceneggiatura. Però da amante delle storie con accoppiata Tex/Carson devo dire che il quartetto completo fin'ora mi è sembrato un pochino di troppo... vedremo cosa ci aspetta nel prossimo albo!Disegni mignifici! Manito voglia che quanche mago tibetano o qualche spirito ignoto faccia si che venga votimitato fuori dall'inferno e che torni a noi!

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Forse non ho letto bene tutti i commenti ma a prima vista mi pare di essere finora l'unica che non considera questa storia inferiore a "Giovani assassini". La trovo più classica, anche come trama e per la presenza di indiani, una componente che in passato era decisamente più notevole negli albi di Tex. In pratica, sempre che i prossimi albi si evolvano nella direzione di questo primo, trovo questa storia, se non superiore, almeno allo stesso livello della precedente. Parlo del soggetto, della sceneggiatura, delle battute

Quoto il tuo intervento, Cheyenne, fatta eccezione per la parte sui disegni: Ortiz (non è un mistero) mi piace molto, e anche stavolta (a parte qualche viso troppo allungato, unico segno secondo me della "ottuagenarietà" del disegnatore iberico) mi ha soddisfatto appieno. Tu dici, Cheyenne, che alcuni di quei personaggi di Ortiz li senti puzzare, ma è proprio questo che l'artista si prefigge! :indianovestito: A parte questo particolare, a me Ortiz è piaciuto tanto anche stavolta: per i miei personali gusti, non è una perdita da poco. S P O I L E RSulla storia invece ti quoto perchè io l'ho trovata davvero bella, sicuramente non inferiore a Giovani Assassini. Intanto mi ha intrigato il mistero dietro alla trappola, ed anzi devo dire che sono rimasto forse un tantino deluso quando si è appreso che le ragioni della stessa risiedevano nel tentativo di incastrare l'Agente indiano. A questo proposito vorrei chiedere a Borden: è realistico un tale dispendio di risorse (tra salari dei banditi, organizzazione della trappola, tentativo di assassinare dei ranger, addirittura corruzione di un colonnello) per ottenere semplicemente una poltrona di Agente indiano? Quanto mai possono essere ricche le relative commesse? Attenzione, non è una domanda critica o polemica, è proprio ignoranza, una lacuna mia che però mi rende poco convincente questo non trascurabile dettaglio della storia. Per questa ragione ti chiedo lumi... Oltre alla curiosità per la trappola (che è durata quasi fino alla fine dell'albo) mi sono piaciuti molto anche gli stacchi narrativi tra le sequenze che vedevano impegnati i pards e quelle riguardanti i due indiani, con un alternarsi sapiente e coinvolgente. A proposito di questi ultimi, da applausi per me nella sua drammaticit? è la scena della morte dell'indiano. Non si vede quando la pallottola lo colpisce, ed è quindi una sorpresa per il suo compagno e per il lettore che l'indiano si stacchi lentamente dal tronco pronunciando il suo commovente addio. Scena veramente ben fatta! Efficace anche la figura della sensualissima Nitika, che credo e spero avrà un ruolo ben definito nel secondo albo.
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S P O I L E RSulla storia invece ti quoto perchè io l'ho trovata davvero bella, sicuramente non inferiore a Giovani Assassini. Intanto mi ha intrigato il mistero dietro alla trappola, ed anzi devo dire che sono rimasto forse un tantino deluso quando si è appreso che le ragioni della stessa risiedevano nel tentativo di incastrare l'Agente indiano. A questo proposito vorrei chiedere a Borden: è realistico un tale dispendio di risorse (tra salari dei banditi, organizzazione della trappola, tentativo di assassinare dei ranger, addirittura corruzione di un colonnello) per ottenere semplicemente una poltrona di Agente indiano? Quanto mai possono essere ricche le relative commesse? Attenzione, non è una domanda critica o polemica, è proprio ignoranza, una lacuna mia che però mi rende poco convincente questo non trascurabile dettaglio della storia. Per questa ragione ti chiedo lumi...

Mi sembra che l'obiettivo di soffiare il posto all'agente indiano risulti un tantino limitato. Penso piuttosto che rimuovere Webster (ma siamo disposti a mettere la mano sul fuoco per lui?) possa far parte di un piano più articolato per favorire l'allontanamento degli Apache dalle loro terre ........ e poi mi aspetto in qualche modo l'entrata in scena due componenti per il momento appena accennate : le giacche bl' da una parte e gli irriducibili guerrieri Nethade dall'altra. Penso infine che borden ci stupir? rivelando dove si annida realmente il tradimento
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  Tu dici, Cheyenne, che alcuni di quei personaggi di Ortiz li senti puzzare, ma è proprio questo che l'artista si prefigge!  :indianovestito: A parte questo particolare, a me Ortiz è piaciuto tanto anche stavolta: per i miei personali gusti, non è una perdita da poco.

S?, ma tieni conto che io sono una delicata e tenera fanciulla :DScherzi a parte, va sicuramente a merito dell'artista questo estremo realismo che sapeva creare, ma non rientra tra i miei gusti. Ovviamente la sua morte mi è dispiaciuta come uomo e come disegnatore.

S P O I L E R è realistico un tale dispendio di risorse (tra salari dei banditi, organizzazione della trappola, tentativo di assassinare dei ranger, addirittura corruzione di un colonnello) per ottenere semplicemente una poltrona di Agente indiano? Quanto mai possono essere ricche le relative commesse?

Pura ipotesi: la scoperta di giacimenti minerari importanti nel suolo della riserva?

S P O I L E R A proposito di questi ultimi, da applausi per me nella sua drammaticit? è la scena della morte dell'indiano. Non si vede quando la pallottola lo colpisce, ed è quindi una sorpresa per il suo compagno e per il lettore che l'indiano si stacchi lentamente dal tronco pronunciando il suo commovente addio. Scena veramente ben fatta! Efficace anche la figura della sensualissima Nitika, che credo e spero avrà un ruolo ben definito nel secondo albo.

Su entrambi gli aspetti ora sono io che quoto pienamente te :)
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