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Orestes Suarez Lemus: Um Cubano Em Tex!


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Orestes Suarez, disegnatore

Orestes Suarez Lemus, nasce a Pinar del R?o (Cuba) nel 1950. Debutta nel 1977 con i personaggi di In°s, Aldo e Beto creati per una pubblicazione della "Organizaciòn Nacional de Pioneros Josè Mart?", per cui realizza anche numerose illustrazioni. Si diploma presso La Escuela Nacional de Dise?o Gr?fico. Nel 1983, collabora con la rivista "Zunz?n" (Editora Abril) e altre testate della stessa Casa editrice, come il settimanale "Pionero" e "El Gu?a". I suoi lavori più importanti sono pubblicati dalla Casa editrice Pablo de la Torriente: "Vitralitos", "Camila" e alcuni episodi della serie storico-biografica intitolata proprio a Pablo de la Torriente, giornalista cubano-portoricano morto durante la guerra civile spagnola. Ancora il tema della guerra, stavolta si tratta del conflitto ispano-cubano per l'indipendenza dell'isola caraibica, ritorna nella produzione di Suarez, che ha disegnato anche per cortometraggi animati ispirati a questo argomento. Suarez è stato premiato più volte in prestigiose rassegne internazionali, (III, IV e V Bienal Internacional de Historietistas) e ha partecipato alla prima edizione della Bienal de Historietas di R?o de Janeiro, nel 1991. Dal 1994 fa parte della squadra di artisti che realizza le avventure di Mister No. Oltre che per la Sergio Bonelli Editore, Suarez ha pubblicato in Italia alcuni suoi lavori con la casa editrice Eura.

Biografia ufficiale del sito della SBE.



[ Nota: il messaggio iniziale è stato modificato dall'Amministrazione del forum per consentire l'inserimento della biografia dell'autore ]


Questo merita moltissimo! Non ho mai letto nulla di suo, ma dall'articolo postato da Zeca mi sembra assolutamente fantastico! Mi ricorda in qualche modo il grande Blasco. Di seguito posto l'articolo, in portoghese (comprensibilissimo). Casomai qualcuno potesse postare il "Caro Tex..." della Nuova Ristampa n° 184, del 30 maggio 2007, farebbe un grosso favore. ;)

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Apesar da nova vaga de desenhadores de Tex Willer, pelo que sabemos, Sergio Bonelli n°o tem a ambi??o de passar è hist?ria como ?descobridor de talentosè mas no campo da banda desenhada, de facto, a intui??o da capacidade gr?fica de um jovem desenhador e o metàdico e paciente treino de quem deseja submeter-se ao potencial artista, fazem parte do quotidiano de cada editor de banda desenhada. No caso, afinal, de Orestes Su?rez, futura assinatura de um pr?ximo Tex Gigante, os m?ritos de Sergio Bonelli sèo ainda menores.

O novo desenhador j? estava habilitado h? v?rios anos, com todas as qualidades necessèrias para cuidar das p?ginas de qualquer publica??o, mas impossibilitado de demonstrar a sua capacidade gr?fica porque na ilha em que vivia n°o era f?cil encontrar um editor, nem uma prancha de desenho, nem um pincel e muito menos tinta da china!

Naquela ilha, Cuba, Sergio Bonelli esteve no long?nquo ano de 1994, para visitar um ?festival' internacional de banda desenhada sem igual no mundo, j? que o festival decorria num bar, cujas paredes, entre uma propaganda de rum e uma outra de cigarros, acolhiam algumas fotoc?pias de bandas desenhadas mexicanas, italianas e francesas.

Apesar da absoluta pobreza da organiza??o, o festival cubano, segundo exprimiu Sergio Bonelli, demonstrou ser uma extraordin°ria ocasi?o para conhecer uma por??o de pessoas cordiais, ricas de orgulho e vontade de viver. Foi a? tamb?m, que Sergio Bonelli conheceu Orestes Su?rez Lemus, nascido em Pinar del Rio (Cuba), em 14 de Mar?o de 1950.

A sua estreia no mundo da banda desenhada aconteceu em 1977 com as personagens In°s, Aldo e Beto, criadas por uma publica??o da Organiza??o Nacional de Pioneros Josè Marti, em cujas p?ginas publicou tamb?m in°meras ilustra??es. Diplomado pela Escuela Nacional de Dise?o Gr?fico, em 1983, colabora com a revista da Editora Abril, Zunz?n e com outras sèries da mesma editora argentina, como, Pionero e El Guia.

Os seus trabalhos mais importantes foram publicados pela editora Pablo de la Torriente: Vitralitos, Camila e alguns episèdios da sèrie hist?rico-geogr?fica intitulada precisamente de Pablo de la Torriente, jornalista cubano/porto-riquenho morto durante a Guerra Civil espanhola. Ainda o tema da guerra (mas desta vez tratou-se do conflito hispano-cubano para a independ'ncia da ilha das Cara?bas) retorna na produ??o de Su?rez que colaborou graficamente tamb?m em algumas curtas-metragens de desenhos animados inspirados nesse argumento.
O seu ingresso oficial no mundo bonelliano aconteceu em 1994, quando o pr?prio Sergio Bonelli o recruta para a esquadra de artistas que realizava as aventuras de Mister No. A prop?sito do seu actual empenho na equipa Texiana, Orestes disse ao blogue do Tex: ?Aqueles anos passados nas p?ginas de Mister No foram anos de duro labor e ao mesmo tempo de grande desenvolvimento profissional e pessoal. Jerry Drake deu-me muito trabalho, fosse pelo ambiente em que decorriam as suas hist?rias, fosse pelo meu estilo de trabalho. Faltando-me a documenta??o, era de enlouquecer quando devia represent?-lo nas ruas de Nova York ou entre as tribos ?ndias da Amaz?nia. Tex Willer mudou a minha perspectiva: de um homem jovem e com o esp?rito de um aventureiro, passei a um profissional da justi?a no duro e hostil Oeste norte-americano. Neste sentido, Tex tem um car?cter muito mais forte, persuasivo, reflexivo e è uma personagem muito mais carism?tica, mais madura??.

Texto de Josè Carlos Francisco, baseado na rubrica "Caro Tex...", de Sergio Bonelli, inserida em Tex Nuova Ristampa n° 184 de 30 de Maio de 2007.

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Malgrado i nuovi disegnatori di Tex Willer, Sergio Bonelli non ha l'ambizione di passare alla storia come "scopritore di talenti", ma nel campo dei fumetti, di fatto, l'intuizione delle capacità grafiche di un giovane disegnatore ed il paziente e metodico metodo di accarparsi il potenziale artista, fanno parte del quotidiano, per questo editore di fumetti. Non a caso, infine, per l'assegnazione di un prossimo texone a Suarez i meriti di Sergio Bonelli non sono minori.

Il nuovo disegnatore era abilitato già da vari anni, con tutte le qualità necessarie per essere pubblicato, ma non poteva dimostrare le sue capacità grafiche perchè nell'isola in cui viveva non era facile trovare un editore, un foglio da disegno, un pennello o, tantomeno, della china.

In quell'isola, Cuba, il Sergione (nel lontano 1994) era in visita ad un "festival" internazionale di fumetti senza uguali nel mondo, poich? aveva luogo in un bar, le quali pareti, in mezzo ad una propaganda di rum ed un'altra di sigari, accoglieva alcune fotocopie di fumetti messicani, francesi e italiani.

Nonostante l'assoluta povert? dell'organizzazione, la manifestazione, secondo il parere di Sergio Bonelli, si dimostr? una straordinaria occasione per conoscere una porzione di persone cordiali, ricche di orgoglio e volont? di vivere. Fu così che conobbe Orestes Su?rez Lemus, nato a Pinar del Rio (Cuba), il 14 marzo del 1950

I suoi esordi nel mondo del fumetto risalgono al 1977, coi personaggi In°s, Aldo e Beto, creati per Organiza??o Nacional de Pioneros Josè Marti, nelle quali pagine pubblicò innumerevoli illustrazioni. Diplomatosi nella scuola di Disegno Grafico, nel 1983, collabora con una rivista di Abril Editore, Zunz?n ed altre serie dello stesso editore argentino, come Pionero e El Guisa.
I suoi lavori più importanti furono pubblicati dall'editore Pablo de la Torriente: Vitralitos, Camila e alcuni episodi di serie storico-geografica intitolati proprio Pablo de la torriente, un giornalista cubano/portoricano morto durante la guerra civile spagnola. Ancora un tema di guerra (ma questa volta sul conflitto ispano-cubano per l'indipendenza dei Caraibi) torna nella produzione di Su?rez, che collabora graficamente ancora ad alcuni cortometraggi sull'argomento.
Il suo ingresso ufficiale nel mondo bonelliano risale al 1994, quando Bonelli stesso lo recluta per lo staff di Mister No. A proposito del suo impegno nella scuderia di Tex, Su?rez disse nel blog di Tex: "Gli anni passati sulle pagine di Mister No sono stati anni di duro lavoro e, allo stesso tempo, di grande soddisfazione professionale e personale. Jerry Drake (Mister No, ndu.) mi dava molto lavoro, forse per l'ambiente che ricorre nelle sue storie, forse per il mio stile di lavoro. Mancandomi una documentazione, impazzivo quando dovevo rappresentarlo nelle strade di New York o in mezzo a tribù indios dell'Amazonia. Tex Willer ha cambiato la mia prospettiva: da un uomo giovane e con uno spirito d'avventuriero sono passato ad un uomo di giustizia (legge?) nel duro e ostile West nordamericano. Questo si sente, Tex ha un carattere molto più più forte, persuasivo, riflessivo ed è un personaggio molto più carismatico, più maturo..."

Scusate la traduzione da cani... Carlos, puoi controllarla?

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