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TWF - Tex Willer Forum

[649/651] La Stirpe Dell'abisso


ymalpas
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Voto alla storia  

89 utenti hanno votato

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La caratteristica delle storie a puntate è quella di lasciare le cose in sospeso suscitando la curiosità e accendendo la fantasia. Questo ci porta a immaginare possibili conclusioni che raramente coincidono con quelle già scritte e non ancora pubblicate. Da qui a volte nasce la delusione di vedere finali non corrispondenti a quanto immaginato.
Personalmente sono invece lieto di essere piacevolmente stupito da conclusioni differenti da quelle ipotizzate.
In questa storia in particolare il finale è stato per me all'altezza dell'intera avventura, considerando che se un prologo o una introduzione possono svilupparsi in maniera differente, in funzione dello sviluppo della trama, la conclusione in quanto tale non dovrebbe dilungarsi a scapito del corpo centrale del racconto che coincide con lo svolgimento degli eventi che costituiscono l'ossatura della storia.
Se l'autore riterrà di dover ulteriormente chiarire o approfondire alcuni elementi o situazioni lo farà in una storia successiva, altrimenti può essere chiusa qui.

Modificato da natural killer
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Natural k. sono completamente d'accordo su quello che hai scritto. E forse i "non umani" sono quei vulcani di fantasia che rispondono al nome di GL Bonelli, Nolitta, Nizzi, Boselli, Ruiu,....

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Io credo ancora che la conclusione de "La stirpe dell'abisso" ci lascia aperti futuri sviluppi riguardo ai personaggi che in effetti conosciamo ben poco,Sandoral e rettili,i quali potenzialmente possono benissimo ancora sviluppare la propria genie in quelle profondità dove i nostri pards non si sono spinti.I primi 2 albi hanno creato un interesse nella lettura notevole e la conclusione può essee solo una premessa a sviluppi futuri,si conclude la storia come un episodio a se stante,ma giustamente non si svela più di tanto....sono fiducioso in una ripresa del tema in avvenire....

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  • Collaboratori

Io credo ancora che la conclusione de "La stirpe dell'abisso" ci lascia aperti futuri sviluppi riguardo ai personaggi che in effetti conosciamo ben poco,Sandoral e rettili,i quali potenzialmente possono benissimo ancora sviluppare la propria genie in quelle profondità dove i nostri pards non si sono spinti.

 

Se hai letto la risposta data alla domanda che gli ho fatto nella sezione degli autori, Sandoral potrebbe effettivamente ancora tornare alla ribalta in una storia non necessariamente legata al mito di Hapikern. Per ritornare al tema della storia e per rispondere a Jack65 o a quelli di ubc, questa è molto glbonelliana nel senso che l'autore Boselli mette in pratica il famoso teorema  "Arriva Tex e le suona a tutti", 

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Se hai letto la risposta data alla domanda che gli ho fatto nella sezione degli autori, Sandoral potrebbe effettivamente ancora tornare alla ribalta in una storia non necessariamente legata al mito di Hapikern. Per ritornare al tema della storia e per rispondere a Jack65 o a quelli di ubc, questa è molto glbonelliana nel senso che l'autore Boselli mette in pratica il famoso teorema  "Arriva Tex e le suona a tutti",

 

No non avevo letto Ymalpas e adesso ho visto....certamente d'accordo su quel che dice Boselli rispetto alla suspanse della storia e che ciò che appassiona è proprio il "durante la storia",...che poi Tex le suona a tutti questo è poco ma sicuro,sopratutto in questa avventura.Vedo inoltre che Boselli,ritiene tale tema finito in questo episodio,ma vedo pure che se ci fosse una buona idea potrebbe ripensarci,...chissà....

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Ho letto anche io la recensione di Ubc, e che dire...

Hanno sparato a zero su una storia scritta bene ed emozionante, sono stati poco corretti verso l'autore della storia e anche verso chi le storie non le scrive più.

Io personalmente credo che visto che qui da noi (per fortuna!) esiste la libertà di espressione  dobbiamo accettare che ci sia anche questo tipo di critica, di persone che secondo me sarebbero capaci di trovare il pelo nell'uovo anche nel capolavoro assoluto..

Ma le critiche sono critiche, e se servono a migliorare va bene, altrimenti lasciano il tempo che trovano, e queste qui non sono degne di essere prese in considerazione o di risposte, sarebbe come cercare di parlare con uno che non può e non vuole capirti.

Quindi io dico... bravo Mauro per la storia, che a me è piaciuta molto, bravo per le risposte che dai a noi lettori e anche a chi non lo è, perchè confrontarsi con gli altri lo fanno le persone intelligenti, che si mettono in gioco e mettono in discussione anche se stessi, nel tuo caso per regalare a noi lettori emozioni sempre nuove..

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Devo dire che questa volta il buon Borden ha colpito bene, una bella storia ben strutturata, con una trama ben congegnata, certo ha piazzato qualche trappolina per gli amanti del Tex specialmente con la storiella di Eusebio maya/azteco ma si perdona il tentativo destrutturante del personaggio perchè ai fini della storia è certamente ininfluente e presto sarà scordata dai più, altra cosa sarebbe stata denaturalizzare un personaggio più importante ai fini della saga ( Pat Mc Ryan scozzese ? ); come dicevo piacevole il ripescaggio di personaggi e situazioni da molto attese, quindi due albi e mezzo di storia che mi soddisfano alquanto ma non del tutto.  

Purtroppo quel " non del tutto " indica pienamente il mio disappunto per la parte finale, certo me lo aspettavo dopo anni di delusioni arrivare comunque ad avere belle storie con dei finali incompiuti o monchi è sempre un mezzo risultato, ma proprio perchè ritengo questa storia più che ottima mi "agito" ancora di più per questo finale oltre che affrettato orfano di soluzioni godibili, manca chiaramente la classica ciliegina sulla torta o meglio LE ciliegine.

Chiaramente i personaggi dei malvagi che per oltre due albi rimangono nascosti od in ombra escono troppo tardi e sono mal gestiti, Sandoral, i Diago, I mostri serpente, il serpentone e l'invisibile Hapikern si rivelano un'accozzaglia di mentecatti che creano pochissime difficoltà ai nostri pard armati di colt, machete e ( finalmente ) dinamite, praticamente nemici impalpabili anche se i primi due albi mostravano e facevano intendere una organizzazione e un peso maggiore.

I Diago sono divisi e manifestano tutta la loro sofferenza spirituale per la scelta fatta dai loro antenati, ma proprio quando arriva Tex regolano i conti ?

Sandoral che gioca con i serpenti e si fa fermare da una lampada ad olio prima e poi con le sue spie che fanno subito una brutta fine ( pallottola e crollo ) ma sono due serpenti cavolo, infine strangolato da Sebastian strilla a piena voce la formula magica per richiamare il serpentone, a me al massimo sarebbe uscito un rantolo.

I figli di Hapikern che oltre a sibilare e prendere pallottole non hanno mostrato granchè .... omissis, anzi no deludenti al massimo, dopo la loro apparizione iniziale ( nascosta ).

Infine Hapikern che praticamente non si vede, dov'è ?  E la sua stirpe dell'abisso cosa è concretamente, il serpentone ? Chi ha stipulato il patto con i Diago ?

Mah che dire la storia sarebbe stata un bel lavoro ma per ovvi motivi mi ha deluso come al solito nel finale orfano di soluzioni più adeguate, un pò l'andazzo boselliano dei tempi. 

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Sul sito di Baci e Spari la storia ha riscosso l'approvazione delle "vecchie mummie", in particolare del "figlio della notte" Admin., che ha trovato giusta e tuttosommato glbonelliana l'esibizione di abilità di tiro (e anche il finale sparatutto- stessa mia opinione)- Che volere di più? Forse quei modernisti di uBc, a furia di girare su se stessi, sono ormai a 180 gradi dal Tex autentico e non trovano più la stella (di ranger)...

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Sul sito di Baci e Spari la storia ha riscosso l'approvazione delle "vecchie mummie", in particolare del "figlio della notte" Admin., che ha trovato giusta e tuttosommato glbonelliana l'esibizione di abilità di tiro (e anche il finale sparatutto- stessa mia opinione)- Che volere di più? Forse quei modernisti di uBc, a furia di girare su se stessi, sono ormai a 180 gradi dal Tex autentico e non trovano più la stella (di ranger)...

 

Ma dai tutta quella diatriba sul vino drogato che dir si voglia,...è proprio uno di quei particolari che non solo si dimenticano,ma non vanno neanche sotto l'attenzione di un normalissimo lettore...Il signore di UBC  ( che tanto signore non è )....mi pare che alla fine ben poco fà della sua analisi,quanto ad insultare liberamente.....ci vorrebbe il tiro delle colt di Tex....così si presenta....:)

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Capisci, Pallino, tu che pure con le mie storie sei molto critico, quello che non digerisco e che mi fa intazzare... e che Oliva e soci non vogliono capire... non è mai la critica negativa in sè, ma il fatto che non sappiano scriverla, apparentemente, senza condirla con peana polemici su stravolgimenti vari, che vedono solo loro e che non sono affatto nelle mie intenzioni (come il polverone alzato per "Giovani assassini"): peste, questa storia dell'abisso io ho cercato di farla glbonelliana, nei miei limiti, e mi si accusa di aver scientemente stravolto il personaggio?!

Peggio ancora, e che mi fa intazzare molto di più, per cui risponderei volentieri, per citare il nostro buon Papa Francesco, a cazzotti, è che non sappiano scrivere critiche negative senza offese personali, quali dire gratuitamente che soffro di "delirio narcisistico della personalità". Io non credo che Tex sia MIO. So che è stato affidato a me e davvero cerco di fare del mio meglio. Ma qualcuno di loro pensa -e lo dicono pure- che Tex appartenga a LORO e che solo loro sappiano come davvero sia e come vada scritto. Peccato che invece ci siano molte voci e molte campane... Dunque, chi soffre davvero di delirio narcisistico?....

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Ho letto nei commenti che alcuni di voi, in particolare Leo e Jack, trovano poco credibile la parte in cui

 


i quattro cavalieri fuggono, dopo aver colpito il dottor Palacio.

Non capisco lo stupore che solleva questa scena: gli inseguitori del dottore avevano ottenuto il loro scopo, mettere a tacere Palacio e il suo servitore prima che potessero dire ad altri ciò che avevano scoperto. Che avessero davanti il solo Eusebio o un centinaio di pistoleri stipati nella casa del Morisco, questo non potevano saperlo. A me sembra logico che, portato a termine il loro compito, si siano allontanati. Anche perché qualcuno fra loro (forse lo stesso Sandoral) poteva avvicinarsi di soppiatto alla casa del Morisco sotto forma di serpentone e monitorare la situazione. Non credo che sapessero del diario, ho dato per scontato che l'abbiano scoperto così, origliando, altrimenti è lampante che avrebbero cercato di recuperarlo prima. Perché volessero Morisco vivo è una cosa che non viene ben chiarita, ma tutto sommato ininfluente visto che dopo il primo tentativo a Rio Bermejo non si fanno più scrupoli a cercare di assassinare tutti.

 

Io continuo a non trovare pecche o buchi di logica nella storia, mi sembra tutto coerente. Forse leggo male  ;)

 

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Perdonate la domanda, io non ho capito una cosa accennata anche da qualcun altro.

Se Sandoral non si 'trasforma' materialmente in serpente ma ne usa gli occhi per vedere a distanza, e se serpenti grandi come anaconda non si sono mai visti nella zona di pilares ed in quella zona del messico, come si spiegano le tracce del serpentone sotto la finestra di casa del morisco?

(io avevo pensato ad un codone, vero o finto, tipo quello de "la miniera del terrore", di qualcuno dei quattro cavalieri neri, ma mi sbagliavo)

 

:dubbioso:

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Capisci, Pallino, tu che pure con le mie storie sei molto critico, quello che non digerisco e che mi fa intazzare... e che Oliva e soci non vogliono capire... non è mai la critica negativa in sè, ma il fatto che non sappiano scriverla, apparentemente, senza condirla con peana polemici su stravolgimenti vari, che vedono solo loro e che non sono affatto nelle mie intenzioni (come il polverone alzato per "Giovani assassini"): peste, questa storia dell'abisso io ho cercato di farla glbonelliana, nei miei limiti, e mi si accusa di aver scientemente stravolto il personaggio?!

Peggio ancora, e che mi fa intazzare molto di più, per cui risponderei volentieri, per citare il nostro buon Papa Francesco, a cazzotti, è che non sappiano scrivere critiche negative senza offese personali, quali dire gratuitamente che soffro di "delirio narcisistico della personalità". Io non credo che Tex sia MIO. So che è stato affidato a me e davvero cerco di fare del mio meglio. Ma qualcuno di loro pensa -e lo dicono pure- che Tex appartenga a LORO e che solo loro sappiano come davvero sia e come vada scritto. Peccato che invece ci siano molte voci e molte campane... Dunque, chi soffre davvero di delirio narcisistico?....

 

Oh ma traspare in maniera lampante anche dai commenti sulla loro pagina FB,che loro si pongano come sola critica.....Inanzitutto si impossessano del personaggio facendogli fare quei pamosi 180 gradi di cui tu sopra hai detto,ed è evidente che cercano il pelo nell'uovo perchè non sanno affrontare il personaggio,( oltre gli insulti che vabbè lasciamo perdere )....è comunque evidente che la loro logrrea ( non voglio chiamarla più critica ) è ampliamente pretestuosa per iniziare una serie di attacchi ad personam.....,e mi pare che nelle loro risposte nella bacheca di Fb il tutto sembra risolversi quando parlano di come " tu ti poni verso i lettori".....eppure in passato anche noi chi più o chi meno abbiamo avuto scontri di "passione"...ma questi arrivano da un pianeta in cui il fumetto è visto come un altra cosa o per meglio dire non è visto per niente......

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Ho letto nei commenti che alcuni di voi, in particolare Leo e Jack, trovano poco credibile la parte in cui
 

i quattro cavalieri fuggono, dopo aver colpito il dottor Palacio.
Non capisco lo stupore che solleva questa scena: gli inseguitori del dottore avevano ottenuto il loro scopo, mettere a tacere Palacio e il suo servitore prima che potessero dire ad altri ciò che avevano scoperto. Che avessero davanti il solo Eusebio o un centinaio di pistoleri stipati nella casa del Morisco, questo non potevano saperlo. A me sembra logico che, portato a termine il loro compito, si siano allontanati. Anche perché qualcuno fra loro (forse lo stesso Sandoral) poteva avvicinarsi di soppiatto alla casa del Morisco sotto forma di serpentone e monitorare la situazione. Non credo che sapessero del diario, ho dato per scontato che l'abbiano scoperto così, origliando, altrimenti è lampante che avrebbero cercato di recuperarlo prima. Perché volessero Morisco vivo è una cosa che non viene ben chiarita, ma tutto sommato ininfluente visto che dopo il primo tentativo a Rio Bermejo non si fanno più scrupoli a cercare di assassinare tutti.


 
Io continuo a non trovare pecche o buchi di logica nella storia, mi sembra tutto coerente. Forse leggo male  ;)

Bravo! E' così, infatti.

Modificato da borden
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Perdonate la domanda, io non ho capito una cosa accennata anche da qualcun altro.
Se Sandoral non si 'trasforma' materialmente in serpente ma ne usa gli occhi per vedere a distanza, e se serpenti grandi come anaconda non si sono mai visti nella zona di pilares ed in quella zona del messico, come si spiegano le tracce del serpentone sotto la finestra di casa del morisco?
(io avevo pensato ad un codone, vero o finto, tipo quello de "la miniera del terrore", di qualcuno dei quattro cavalieri neri, ma mi sbagliavo)
 
:dubbioso:

Ok, non tutto si deve spiegare per forza, in una storia fantastica. Ma quel che penso è che forse UN serpente, NON certo il serpentone della villa. Lo usavano come spia, era grosso, ma nn così grosso.

Eh sì, c'erano più cose di quante ne abbiamo effettivamente viste, negli abissi sotto Villa Diago. Ma meglio così, per la nostra sanità mentale.

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Eh sì, c'erano più cose di quante ne abbiamo effettivamente viste, negli abissi sotto Villa Diago. Ma meglio così, per la nostra sanità mentale.
 

 

Citazione/parafrasi da HPL?  :smile:

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Ho letto nei commenti che alcuni di voi, in particolare Leo e Jack, trovano poco credibile la parte in cui
 

i quattro cavalieri fuggono, dopo aver colpito il dottor Palacio.
Non capisco lo stupore che solleva questa scena: gli inseguitori del dottore avevano ottenuto il loro scopo, mettere a tacere Palacio e il suo servitore prima che potessero dire ad altri ciò che avevano scoperto. Che avessero davanti il solo Eusebio o un centinaio di pistoleri stipati nella casa del Morisco, questo non potevano saperlo. A me sembra logico che, portato a termine il loro compito, si siano allontanati. Anche perché qualcuno fra loro (forse lo stesso Sandoral) poteva avvicinarsi di soppiatto alla casa del Morisco sotto forma di serpentone e monitorare la situazione. Non credo che sapessero del diario, ho dato per scontato che l'abbiano scoperto così, origliando, altrimenti è lampante che avrebbero cercato di recuperarlo prima. Perché volessero Morisco vivo è una cosa che non viene ben chiarita, ma tutto sommato ininfluente visto che dopo il primo tentativo a Rio Bermejo non si fanno più scrupoli a cercare di assassinare tutti.


 
Io continuo a non trovare pecche o buchi di logica nella storia, mi sembra tutto coerente. Forse leggo male  ;)

Bravo! E' così, infatti.
 

 

Grazie Borden, ma non sono un maschio...  ;)

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Eh sì, c'erano più cose di quante ne abbiamo effettivamente viste, negli abissi sotto Villa Diago. Ma meglio così, per la nostra sanità mentale.
 

 

Citazione/parafrasi da HPL?  :smile:

 

 

«Ho questa cosa orribile per le mani ma non posso descrivertela, se te la descrivessi diventeresti pazzo all'istante e quindi non lo farò»

citazione di Stephen King su HPLovecraft

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Ho letto nei commenti che alcuni di voi, in particolare Leo e Jack, trovano poco credibile la parte in cui
 

i quattro cavalieri fuggono, dopo aver colpito il dottor Palacio.
Non capisco lo stupore che solleva questa scena: gli inseguitori del dottore avevano ottenuto il loro scopo, mettere a tacere Palacio e il suo servitore prima che potessero dire ad altri ciò che avevano scoperto. Che avessero davanti il solo Eusebio o un centinaio di pistoleri stipati nella casa del Morisco, questo non potevano saperlo. A me sembra logico che, portato a termine il loro compito, si siano allontanati. Anche perché qualcuno fra loro (forse lo stesso Sandoral) poteva avvicinarsi di soppiatto alla casa del Morisco sotto forma di serpentone e monitorare la situazione. Non credo che sapessero del diario, ho dato per scontato che l'abbiano scoperto così, origliando, altrimenti è lampante che avrebbero cercato di recuperarlo prima. Perché volessero Morisco vivo è una cosa che non viene ben chiarita, ma tutto sommato ininfluente visto che dopo il primo tentativo a Rio Bermejo non si fanno più scrupoli a cercare di assassinare tutti.


 
Io continuo a non trovare pecche o buchi di logica nella storia, mi sembra tutto coerente. Forse leggo male  ;)

Bravo! E' così, infatti.

 

Grazie Borden, ma non sono un maschio...  ;)

Una lettrice! Ancora più brava!
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Ho letto nei commenti che alcuni di voi, in particolare Leo e Jack, trovano poco credibile la parte in cui
 

i quattro cavalieri fuggono, dopo aver colpito il dottor Palacio.
Non capisco lo stupore che solleva questa scena: gli inseguitori del dottore avevano ottenuto il loro scopo, mettere a tacere Palacio e il suo servitore prima che potessero dire ad altri ciò che avevano scoperto. Che avessero davanti il solo Eusebio o un centinaio di pistoleri stipati nella casa del Morisco, questo non potevano saperlo. A me sembra logico che, portato a termine il loro compito, si siano allontanati. Anche perché qualcuno fra loro (forse lo stesso Sandoral) poteva avvicinarsi di soppiatto alla casa del Morisco sotto forma di serpentone e monitorare la situazione. Non credo che sapessero del diario, ho dato per scontato che l'abbiano scoperto così, origliando, altrimenti è lampante che avrebbero cercato di recuperarlo prima. Perché volessero Morisco vivo è una cosa che non viene ben chiarita, ma tutto sommato ininfluente visto che dopo il primo tentativo a Rio Bermejo non si fanno più scrupoli a cercare di assassinare tutti.


 
Io continuo a non trovare pecche o buchi di logica nella storia, mi sembra tutto coerente. Forse leggo male  ;)

Bravo! E' così, infatti.
 

 

Grazie Borden, ma non sono un maschio...  ;)
 

Una lettrice! Ancora più brava!

 

 

Io lo trovo forzato invece: gli inseguitori del dottore avevano ottenuto il loro scopo, mettere a tacere Palacio e il suo servitore prima che potessero dire ad altri ciò che avevano scoperto

 

Come facevano ad essere certi di averlo messo a tacere? Non potevano esserne certi, e infatti Palacio era ancora vivo, sia pure per poco!

 

Che avessero davanti il solo Eusebio o un centinaio di pistoleri stipati nella casa del Morisco, questo non potevano saperlo

 

 Quattro cavalieri tenacissimi, talmente pervicaci nell'inseguire il professore dal Durango! a Pilares, immediatamente fanno dietrofront di fronte ad un umile domestico armato: per quale ragione dovevano immaginare che un centinaio di pistoleri fosse stipato nella casa del Morisco???

 

Quindi i quattro:

 

1) immaginano che sia morto (primo errore)

2) immaginano che nella casa del brujo vi siano, chissà perché, un bel po' di pistoleri pronti a fargli mordere la polvere (secondo errore)

 

Un po' troppi errori, 'sti avversari, no?

 

Dopo tanta strada e tanta ostinazione, dovevano accertarsi della morte del loro avversario, non fermarsi davanti alla bocca di un solo fucile contro quattro. E' un'arrendevolezza che non digerisco.

 

Sul diario sono invece d'accordo con te, nel senso che potevano non saperlo e solo origliando ne sono venuti a conoscenza. Da lì in poi comincia una bella avventura, con avversari alla fin fine abbastanza inspiegati, ma in una storia horror va bene così. 

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Aspetta, Leo, la faccenda dei cento pistoleri è un'iperbole, quel che intendevo dire è che loro non sanno di avere di fronte il solo Eusebio, e possono ragionevolmente supporre che Palacio sia morto o moribondo, quindi a me sembra più logico, in una circostanza del genere, fare dietro front e mandare il "serpentone" a spiare piuttosto che lanciarsi contro la casa del Morisco.

Quelli che tu chiami errori sono cose che possono appurare di nascosto, e per un gruppo di avversari abituati ad agire nell'ombra mi sembra l'idea più sensata. In fondo non lasciano le cose in sospeso e se ne tornano a casa (allora sì che sarebbero stati un bel gruppo di cialtroni) ma si nascondono nei dintorni e tengono sotto controllo tutto quello che avviene, scoprendo anche il diario.

Comunque sia, è una questione di prospettiva: tu li vedi e te li aspettavi più aggressivi, io li considero più subdoli. Forse per questo non trovo incoerente il loro agire.

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Anche questa critica mi sembra pretestuosa.

 

Quattro individui inseguono armi in mano due poveracci inermi e in fuga da giorni che non oppongono nessuna resistenza e il cui unico interesse è quello di far perdere le loro tracce e trovare un sicuro ricovero.

 

Nel momento clou in cui uno muore e l'altro cade da cavallo ferito, si trovano improvvisamente un uomo a sbarrargli la strada, un uomo che impugna un fucile e dimostra di saperlo usare: la reazione minima è quella di fermarsi e di battere in ritirata.

 

Le storie di GLB sono piene di predoni apaches che attaccano vigliaccamente dei ranches e appena sentono una tromba trillare nell'aria scappano via.

 

Un indiano morto non è buono a niente, mentre un indiano vivo è buono per un'altra volta.

 

Cosa fanno i quattro inseguitori di Palacio ? Mettono in pratica questa vecchia teoria che affonda le sue radici nella realtà storica e cinematografica. Si ritirano quando è il momento di ritirarsi, ma non demordono, cercando di portare a termine la loro missione. Cosa che fanno innescando una serie di agguati, anche questi nel più puro stile GLBonelliano ( e che Nizzi ha sfruttato fin troppe volte), ma contro i pards sono inevitabilmente condannati al fallimento.

 

Tutto GLBonelliano al 100 %.

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Guzman era molto più pericoloso di un eusebio qualsiasi eppure non si sono fatti problemi ad affrontarlo. Ad avversari sufficientemente tosti eusebio non sarebbe parso una reale minaccia ma al più una seccatura di cui disfarsi per accertarsi di aver portato a termine la missione. Non credo sia pretestuoso. E capisco anche che si trattava di un'iperbole Atha.

Ma ribadisco che, per quanto a me la gestione della scena Non sia piaciuta, non ne faccio certo un dramma, né ritengo che infici la bontà della trama. Una trama, e su questo sono d accordo con te, Ym, che trovo molto glbonelliana, e per questo è ancora più stupefacente leggere le recensioni di certa critica, che addirittura non riconosce nemmeno Tex. Ho letto La discussione di ubc, e vorrei consigliare a Mauro, se me lo consente, di non andare a impelagarsi in confronti che danno solo visibilità a quelle critiche: il lettore di Tex credo sappia farsi una sua opinione, senza bisogno di un sito che gongola quando vede che le sue critiche fanno breccia. Capisco che tu voglia difendere il tuo operato, e che è troppo piu forte di te non rispondere, ma io questa soddisfazione non gliela darei.

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      Disegni di:Lito Fernandez
      Copertina: Claudio Villa

      A Sitka, nei fiordi dell'Alaska, un'incomprensione tra la pittoresca ciurma di capitan Roscoe e i Tlingit del sakem Kowee ha scatenato un'autentica guerriglia, nella quale sono coinvolti anche Gros-Jean e la sua figlioccia eskimo Dawn. Giunti in aiuto degli amici, Tex e Carson scoprono che all'origine di tutto c'è il rapimento di alcune ragazze indiane. Nessuno crede davvero che i colpevoli siano i leggendari spiriti malingi della foresta, i Kuchtaqa... Ma poi anche Dawn e la figlia di Kowee scompaiono misteriosamente... E, oltre le montagne ghiacciate più a nord, un mostruoso dio cannibale sta per fare di loro le sue spose...

      Copyright SBE 2013

      In edicola da Ottobre 2013
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